Buongiorno, ho fatto esami per intolleranza al glutine avendo sintomi quali stanchezza, articolazion

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Buongiorno, ho fatto esami per intolleranza al glutine avendo sintomi quali stanchezza, articolazioni doloranti, gonfiore addominale, aumento di peso, non ho assunto da circa 2 mesi pochissimi carboidrati e il risultato del referto è questo:
- AC anti TRANSGLUTAMINASI IgA 0,9 - U/ml negativo <7, in dubbio 7-10, positivo >10;
- IMMUNOGLOBULINA IgA 389 valori min./max 79-400.
Questo senza assunzione di carboidrati perché non mi è stato detto di assumerli.
Volevo sapere se devo fare altri esami.
Comunque da quando non li mangio stò meglio e non ho più dolori alle articolazioni e altro…
Grazie per la risposta.
Buonasera gentile utente, lei ha effettuato un'analisi che valuta la concentrazione di anticorpi anti-transglutaminasi (IgA). Le transglutaminasi sono tipologie di enzimi attivi in alcune reazioni biologiche importanti e in molti processi fisiologici e patologici. L'anti-translutaminasi IgA è stato visto essere un auto-anntigene specifico nella celiachia. Il fatto che il risultato delle sue analisi sia negativo non indica che lei non sia una persona celiaca. Infatti, la mancata assunzione di alimenti ricchi in glutine può portare alla progressiva riduzione del titolo anticorpale (anti-transglutaminasi). Il fatto che lei si senta meglio è sicuramente un fattore positivo. Quel che posso dirle è che una persona celiaca che assume alimenti contenente glutine non tende ad ingrassare anzi tende a dimagrire in quanto l'infiammazione intestinale riduce l'assorbimento degli fattori nutritivi. Sicuramente per approfondimenti può rivolgersi in primis a un gastroenterologo e poi in un secondo momento ad un nutrizionista per un piano nutrizionale personalizzato. Per maggiori informazioni resto a disposizione! Cordiali Saluti

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Buonasera, mi dispiace dirle che dovrà ripetere le analisi dopo un "carico" di glutine di qualche settimana. Mi spiego meglio, la celiachia, o morbo celiaco, è una patologia autoimmune che, in risposta all'assunzione di glutine, produce anticorpi che attaccano i villi intestinali con tutti i sintomi che ne condeguono. In mancanza di assunzione di glutine il sistema immunitario non produce anticorpi. Il non aver assunto alimenti contenenti glutine per un periodo abbastanza lungo ha sicuramente determinato l'abbassamento, se non l'annullamento, dei valori, inficiando così i risultati. Cordiali saluti
buona sera, sicuramente dovrà ripetere delle analisi , è piu che positivo che la mancata assunzione di glutine le abbia ridotto i dolori e il senso di malessere. Concordo con i miei colleghi quando dicono che il risultato negativo può non indica che non sia celiaca. Può contattare un nutrizionista che può aiutarla a gestire un piano alimentare mirato e personalizzato.
resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
saluti
Carissima lettrice, l'iperinsulinemia e le altre alterazioni metaboliche-ormonali che la accompagnano è alla base di un " terremoto" mitocondriale e del microbioma alla base di molte patologie autoimmuni. Chiaramente in questo contesto non posso dilungarmi, ma consulti un medico funzionale per poter porre fine ai suoi disturbi. Insista , perchè lo stato chetonico indotto dall' eliminazione dei carboidrati ( compresa la frutta !!!!) se fatto in modo pulsato, fa miracoli al nostro corpo, mente e spirito. Sono disponibile a consulenze on-line
Buongiorno, le do una risposta più semplice e comprensibile.
Se a mangiare carboidrati senza glutine sta bene non lo mangi.
Il glutine , anche se non ha una celiachia , tende ad infiammare il corpo quindi se non lo mangia in ogni caso fa un favore al suo corpo.
Non spenda soldi per altri esami
Buongiorno. Come dice il dott. Luca, non farei altri esami. Si ricordi che il "veleno lo fa la dose". Molto probabile che se si mette a mangiare di frequente alimenti ricchi di glutine si alzino i valori delle IgA, ma questo non vuol dire che ha celiachia. Ne mangi pochi e non di frequente. Eviterei di acquistare alimenti gluten free, di trasformazione industriale a favore di quelli che naturalmente non hanno glutine. Saluti e buona giornata.
Buongiorno, le consiglierei di ripetere gli esami dopo una dieta che contiene glutine, così da avere dei risultati non falsati. Escludere il glutine solo per dei benefici "apparenti" non è consigliabile, ma occorre una diagnosi certa da parte del medico (prelievo ematico e biopsia duodenale). I fastidi da lei riferiti possono essere legati ad un' alimentazione irregolare, a particolari periodi di stress o all'aumento di peso stesso. Spero di esserle stata di aiuto. Resto a disposizione, E. De Girolamo
Buongiorno, gli esami possono essere stati falsati dalla dieta che lei ha fatto precedentemente. Se vuole avere una diagnosi sarebbe meglio ripetere gli esami facendo una dieta normale basata sul modello di Dieta Mediterranea. Inoltre la diagnosi di celiachia è data non solo dagli esami degli anticorpi, ma anche dal una biopsia dell'intestino tenue. In caso di diagnosi negativa esistono altre condizioni per cui non consumando glutine si sta meglio, come la sensibilità al glutine che NON DEVE ESSERE AUTODIAGNOSTICATA. In caso di diagnosi positiva devo sottolineare il fatto che una dieta priva di glutine NON è una dieta priva di carboidrati e sicuramente deve essere stilata e personalizzata da un Dietista.
Per maggiori informazioni non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti, Dott.ssa Alice Pellegrini Dietista
Buongiorno, la sola valutazione degli anticorpi non basta, occorre effettuare una gastroscopia e, se necessario, una colonscopia. Le consiglio di rivolgersi immediatamente a un gastroenterologo, in modo che verrà seguita in modo appropriato nella diagnosi. Successivamente avrà bisogno di un biologo nutrizionista che la aiuterà a gestire nel modo migliore la situazione. Nel frattempo, le consiglio di reintegrare i carboidrati, senza glutine, (riso, quinoa, amaranto, mais), facendo attenzione di reintegrare il glutine prima di effettuare la gastroscopia, in modo da ottenere una valutazione esatta.
Il glutine è spesso implicato in patologie autoimmuni e crea infiammazione, per cui eliminarlo temporaneamente non arrecherà problemi:l'importante è sostituirlo in maniera appropriata.
La celiachia non fa ingrassare, piuttosto crea malassorbimento intestinale e induce anemia. Per cui, prima di saltare alle conclusioni, valuti con il medico curante e il gastroenterologo. Nel caso si tratti di intolleranza al glutine, se lo desidera, valuteremo come procedere, curando dapprima la disbiosi intestinale e il microbioma.
Cordialmente la saluto.
Dottoressa Debora Caserio
Salve,
Dalle analisi e dai valori che indica non vi è una celiachia, ma sicuramente la digestione dei carboidrati ha qualcosa che non va, le consiglio una visita da un gastroenterologo per approfondire lo studio della sua sintomatologia e successivamente, con ulteriori informazioni e maggiori referti ed analisi un piano alimentare personalizzato strutturato da un nutrizionista che abbia diretto contatto con il suo gastroenterologo. Io lavoro molto spesso con collaborazioni interdisciplinari, quindi so di cosa parlo, ed a livello di digestione alterata di carboidrati ho parecchie esperienze con diversi pazienti. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
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Dal referto si evince che non ha celiachia, a meno che non lo abbia fatto con astensione completa per mesi, ma anche in quel casso non dovrebbe, la dieta che ha operato le è stata proposta da uno specialista? Dire senza carboidrati significa di alcun genere (quindi neanche legumi, frutta ad esempio) oppure sole quelli da cereali con o senza glutine? Se avesse riiscontrato un sollievo dall'astensione dal glutine potrebbe essere un sensibilità al glutine non celiaca, ma questo andrebbe valutato. Non so da dove scrie ma ricevo in tutta Italia, sono a disposizione.
Salve. come già detto dai colleghi questo risultato riporta una negatività. Bisognerebbe capire che dieta ha fatto e se effettivamente non ha assunto TOTALMENTE glutine. Se ha fatto un'alimentazione seguita già da un professionista potrà chiedere chiarimenti. Le consiglio eventualmente un reintegro graduale di glutine per vedere se effettivamente le dà problemi in quanto potrebbe, semplicemente, esserci stato un abuso precedente dello stesso che ha portato ai vari problemi riscontrati (come si vuol dire il troppo storpia, questo vale per tutto). Se nota che reintroducendo in minime quantità il glutine le procura i problemi descritti allora le consiglio di ripetere l'esame facendosi spiegare in maniera corretta il procedimento. Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Salve.
Sicuramente in taluni casi l'eliminazione del glutine può dare sollievo in malattie infiammatorie ma non dovrebbe essere eliminato o ridotto prima di esami ematochimici per la determinazione di uno stato celiaco o meno, che le ricordo sarebbe meglio determinare con certezza con colonoscopia. Il mio consiglio è di trovare un nutrizionista che possa seguirla nella reintroduzione del glutine al fine di rifare eventualmente i test, e di rivolgersi comunque ad un gastroenterologo che è il professionista che può realmente fare diagnosi di celiachia.
Per qualsiasi altra informazione sono a disposizione.
La saluto cordialmente.
Salve, come detto dai colleghi, i test per le intolleranze (glutine e lattosio) si effettuano a regime dietetico inalterato rispetto alle normali abitudini del soggetto in esame. Questo perchè, altrimenti, il risultato del test sarà falsato dalla prolungata assenza della presunta molecola (il glutine, in questo caso) che l'organismo non è in grado di metabolizzare. Nel caso del glutine, per fare diagnosi di celiachia, si vanno a dosare gli anticorpi anti-transglutaminasi IgA (quelli che ha dosato lei), anticorpi anti endomisio IGA, immunoglobuline sieriche IGA. Immagini gli anticorpi come dei soldati che vengono arruolati ogni qual volta c'è un'invasione nemica. L'organismo non si metterà certo a produrre degli anticorpi in assenza del "nemico" (glutine) da combattere!
Le consiglio di ripetere l'analisi e di non evitare tutti i carboidrati, bensì solo quelli contenenti glutine cioè frumento, segale, farro e orzo.
Buonasera, non le cosiglio di effettuare altri esami ma di rivolgersi a un nutrizionista per un'anamnesi più approfondita in modo da porter essere seguita da un professionista in nutrizione! Resto a disposizione! Cordiali Saluti
Buonasera. Le converrà ripetere le analisi, che potrebbero essere state falsate dalla mancata assunzione di carboidrati e prodotti contenenti glutine nei mesi precedenti le analisi stesse. Riprenda la sua alimentazione abituale, rifaccia le analisi e valuti, con il suo specialista di fiducia il risultato. Cordiali Saluti
Buongiorno
Se dal momento in cui non mangia glutine i sintomi dono regressi allora eviti o limiti tale consumo
però deve considerare che può andare incontro a carenze nutrizionali
il consiglio è di farsi seguire da un Nutrizionista della sua zona
saluti
Salve, a volte anche persone affette da patologie intestinali (es. Colon irritabile), riscontrano un miglioramento dei sintomi con una dieta priva di glutine. Detto ciò, sarebbe troppo riduttivo dirle di eliminare il glutine, senza capire il problema che sta alla fonte.. potrebbe anche trattarsi di una sensibilità al glutine la cui diagnosi si effettua per esclusione.. il mio consiglio è di consultare un medico o un gastroenterologo per approfondire l'indagine e un Nutrizionista per una giusta alimentazione che possa aiutarla in questa situazione.
Rimango a sua disposizione, cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Di Rienzo
Buongiorno, io indagherei ancora piu' a fondo con uteriori analisi per diagnosticare un 'eventuale morbo celiaco, queste mi sembrano inconcrete; consulterei un gastroeterologo a cui farei visionare i risultati e sentirei che ne pensa, cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Valentini
Buongiorno, le consiglio di ripetere le analisi dopo aver assunto fonti di glutine, sennò escludendole i risultati delle analisi non sono attendibili.
In ogni caso le consiglio una visita da un gastroenterologo e, dopo aver ricevuto una diagnosi da quest'ultimo, una consulenza con un nutrizionista che possa darle le giuste indicazioni su un'eventuale alimentazione gluten-free ben bilanciata.
Rimango a disposizione
Buongiorno,
i test per le intolleranze (glutine e lattosio) devono essere effettuati a regime dietetico inalterato per evitare che I risultati siano sfalsati dalla non assunzione di quell'alimento.
Dopo il dosaggio degli anticorpi, Per conferma di celiachia, che causa dimagrimento e non aumento di peso a causa della distruzione dei villi intestinali, è necessario effettuare colonscopia.
Infine, oltre alla celiachia e allergia al glutine esiste la sensibilità al glutine, che causa sintomi intestinali e gonfiore, e che non è diagnosticabile con esami del sangue o colonscopia, perchè i villi risultano normali, ma attraverso una attenta anamnesi alimentare e con una dieta di esclusione.
Buonasera, le risposte dei Colleghi sono state molto esaustive e complete: mi accodo ad essi e le consiglio di approfondire la sua istanza clinica.
Cordialità
Buongiorno, mi associo a quanto detto già dai colleghi, il dosaggio degli anticorpi non è molto indicativo, soprattutto se eseguito già in condizioni di privazione di glutine. Deve approfondire il suo iter diagnostico attraverso esami strumentali e di laboratorio rivolgendosi ad un gastroenterologo e successivamente ad un nutrizionista per lavorare sulle sue abitudini alimentari. Cordialità Dott.ssa Veronica Giaché
Salve,
L'esame per la celiachia va eseguito senza privarsi del glutine altrimenti può falsare.
Solitamente è facile dimagrire piuttosto che ingrassare se celiaca è mangia glutine.
Oltre ciò, se non fosse celiaca potrebbe avere ridotta tolleranza al glutine, ma ciò non significa escluderlo totalmente.
Consiglio visita-nutrizionale.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
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Buonasera, come già spiegato dai miei colleghi, l'esame per la celiachia non
va effettuato in un periodo di mancata assunzione di glutine, questo potrebbe falsare i risultati. Le consiglio di rivolgersi ad un medico e rifare le analisi e successivamente di contattare un nutrizionista per valutare le sue abitudini alimentari. Rimango a sua disposizione. Saluti, Dott. Marco Trovè
buongiorno
per avere la certezza se è presente celiachia oppure no deve reintrodurre il glutine sempre che non voglia aspettare per il momento e seguire ciò che il corpo sa già. Inoltre negli ultimi anni si parla di gluten sensivity, non una celiachia conclamata ma una ipersensibiità al glutine con sintomi piu o meno simili alla stessa, poi la sensibilità è soggettiva cambia da individuo ad individuo. Le consiglio di rivolgersi a centri specializzati in celiachia così da essere seguito da professionisti esperti nel campo che possono rassicurarla e seguirla.
A sua disposizione dott.ssa Filomena Acanfora
Buongiorno, purtroppo le analisi effettuate dopo un periodo di restrizione importante del glutine non possono essere considerate valide per la diagnosi di celiachia. Nonostante alcuni sintomi siano riconducibili a questa, non dovrebbe neanche trascurare aspetti come l'aumento di peso che invece non si correla al malassorbimento celiaco e la tempistica di insorgenza dei sintomi descritti. Le consiglio una visita gastroenterologica per avere indicazioni precise anche sulla tipologia di esami da ripetere e successivamente quella di un nutrizionista specializzato in intolleranze, celiachia e microbiota intestinale. A disposizione Dott.ssa Rossella Ratto Biologa Nutrizionista
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Buonasera, mi unisco ai colleghi dicendo che purtroppo dovrà ripetere le analisi in quanto avendo escluso alimenti contenenti glutine per un certo periodo, il risultato che si ottiene dalle analisi può essere un falso negativo.
Contatti un gastroenterologo per avere istruzioni dettagliate sugli esami da ripetere e successivamente un nutrizionista che potrà seguirla al meglio nel suo percorso.
A disposizione, Dott.ssa Massani Lisa Biologa Nutrizionista
Salve. Esiste una sensibilità al glutine non celiaca, che non significa essere celiaci, ma non tollerare il glutine in una certa quantità e frequenza. Tenga conto che una dieta NATURALMENTE priva di glutine è assolutamente e facilmente realizzabile, senza particolari privazioni. Non confonda i "carboidrati" con i prodotti a base di GRANO (due cose BEN distinte!), quindi bilanci bene i carboidrati privi di glutine (riso, patate, legumi) anzichè privarsene. Spero di essere stato utile
Salve,
come le hanno già indicato i miei colleghi, il risultato negativo non indica l'esito reale del 100% sulla malattia celiachia.
Le consiglio di ripetere le analisi durante un periodo di assunzione di alimenti ricchi di glutine e di seguire le indicazioni specifiche di uno specialista e di un biologo nutrizionista,per avere un piano alimentare idoneo e personalizzato.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti.
Buongiorno,
Pienamente d'accordo con quanto scritto dai colleghi.
Dal punto di vista diagnostico è certamente necessario ripetere l'esame e fare una biopsia duodenale.
Esami a parte, se trova dei benefici nell'eliminazione del glutine direi di perseguire questa strada. Il fai da te è sconsigliato. È bene impostare una dieta bilanciata che includa alimenti naturalmente privi di glutine (no prodotti lavorati/processati) con l'aiuto di un nutrizionista.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Salve, la cosa migliore sarebbe rifare l’esame senza astensione da glutine, le consiglio di reintrodurlo gradualmente con l’aiuto di un professionista della nutrizione e valutare un piano alimentare adeguato in base alla risposta ed affidarsi ovviamente anche ad un medico in caso di positività o per continuare ad indagare, saluti.

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