Buongiorno, da sempre con mia moglie ho un problema che è quello che in qualsiasi conflittualità ver

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Buongiorno, da sempre con mia moglie ho un problema che è quello che in qualsiasi conflittualità verso terzi o situazioni esterne a noi, invece di appoggiarmi ed essere assertiva o per intenderci dalla mia parte, mette sempre in discussione i miei comportamenti, e "difende" prima gli altri. Faccio qualche esempio prima stupido e poi un po' più concreto. Siamo in auto, una macchina non si ferma allo stop rischia di venirci contro. Suono, inveisco un po' spaventato e lei: "e vabbè ma poverino, magari non se n'è accorto". Ci passano davanti una fila al supermercato, chiedo con fermezza alla persona di rispettare la fila " e ma poverino fallo passare avanti, non se n'è accorto, mamma come stai come una iena". Lavori di condominio fatti male, con palese vizio di forma, tant'è che a livello legale abbiamo avuto risarcimento: " e ma magari non l'hanno fatto a posta, vebbè ma perchè devi fare casino". Non so spiegarmi è un mix di crocerossina ma che tutela sempre gli altri e mai me. L'apoteosi in un licenziamento subito, molto provante perchè ho subito mobbing, dimostrato da certificati e che cmq ho vinto in cassazione, quindi avevo chiaramente ragione. Non perchè lo dico io, tant'è che vi scrivo dopo anni appunto per capire se effettivamente il problema fossi io, ma a livello legale e pratico no. Per tutelarmi ho sempre registrato le situazioni mobbizzanti per poterle dimostrare ed anche davanti a minacce fisiche che lei ha ascoltato non ha mai detto ad esempio " ma questi sono proprio dei delinquenti" cosa che magari io avrei fatto al contrario, ma ha sempre messo in discussione il mio comportamento tipo: "ma sicuro che non sei tu, ma sicuro che non gli hai fatto qualcosa" ma su pressioni lavorative imbarazzanti a livello legale. Lo fa in maniera molto sottile ed insinuante, perchè non alza mai i toni. Ma questa cosa mi devasta. Sono sempre io che sbaglio o lascia intendere questo, o come se i comportamenti degli altri dipendano sempre da un mio in origine. Non sto più sopportando questa cosa. Che poi non è che voglio che mi dica che il problema sono i giudici e i poliziotti che mi arrestano perchè ho fatto un furto (è per rendere l'idea), anzi farebbe bene a lasciarmi, ma nemmeno che mi dia contro su tutto. Questa cosa glie l'ho sempre detta. Ma lei poi dice che sono io che la prendo a male, che interpreto male. E' un comportamento manipolatorio?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, mi chiedo se dietro al comportamento di sua moglie non si celi una spinta aggressiva per qualcosa che non riesce a focalizzare e di conseguenza a comunicarle.
Le consiglio un percorso di coppia per approfondire la questione prima che la relazione degeneri in ostilità colme di "non detti" , che deteriorerebbe il vostro rapporto.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno, non è chiaro da quanto tempo questa cosa vada avanti, anche se verosimilmente sembra da molto visti i diversi fatti elencati. Si ricordi che gli altri sono liberi di comportarsi come vogliono soprattutto se noi non mettiamo dei limiti. Quindi dovrebbe rendere al di fuori di ogni ragionevole dubbio inaccettabile questo tipo di atteggiamento e poi discuterne, eventualmente anche in un percorso di coppia.
Buongiorno,
Mi dispiace per quanto sta vivendo poiché, leggendo le sue parole, ho percepito un vissuto di solitudine, creato appunto dal non sentirsi mai accolto e/o sostenuto da sua moglie.
Da come scrive, immagino che sia una situazione ormai cronica, quindi credo sia più utile che lei valuti la possibilità di svolgere una consulenza psicologica individuale. Non di coppia, poiché immagino che sua moglie glissi la situazione, come è abituata a fare.
In bocca al lupo!
Salve gentile signore,
mi ha molto colpito la sua testimonianza.
Sebbene dal suo racconto "l'imputata" sembrerebbe essere sua moglie, dal mio punto di vista ritengo che ciò che gli altri ci fanno è perché noi glielo lasciamo fare.
Intendo dire con questo che dovrebbe riflettere sulla scelta di una partner che non l'appoggia, non la sostiene, ma anzi tende a svalutarla . Forse nella sua storia famigliare figure accudenti hanno tenuto nei suoi confronti un simile atteggiamento?
Questa è un ipotesi , per farle capire come la strada per uscire da questa dipendenza frustrante nei confronti di sua moglie, possa essere intraprendere un percorso di psicoterapia individuale dove potere guardare a questa parte che si lascia svalutare, ma ancora di più perché continua a ricercare un riconoscimento dall'altro.
Nel momento in cui lei, attraverso un lavoro personale, acquisirà sicurezza e fiducia nella sua persona, mi creda anche il rapporto con sua moglie potrebbe modificarsi nei termini da lei desiderato.
cordialmente
Daniela Pioli
Buongiorno, dev’essere frustrante per lei sentire che sua moglie non prende le sue difese. È comprensibile che questo la infastidisca. Purtroppo non è possibile cambiare la realtà, non possiamo costringere sua moglie a cambiare le sue idee o i suoi modi, quello che possiamo fare è comunicarle in maniera assertiva quello che prova e che pensa quando lei non prende le sue difese in contesti in cui lei desidererebbe la sua complicità. Far valere le sue opinioni creando il
clima più favorevole. A volte l’esito delle nostre conversazioni dipende da come si pone la questione. È come una lamentela, un rimprovero, oppure come un’espressione emotiva su ciò che si sta provando e su ciò che ci farebbe piacere che il nostro interlocutore faccia? Dall’altro lato, un importante spunto di riflessione che voglio darle è: è chiaramente comprensibile che lei sia infastidito per il fatto che sua moglie non mostri complicità nelle situazioni per lei più delicate, è anche vero che questo ci dice qualcosa di lei, e cioè che lei sta soffrendo per il fatto che si sente incompreso, solo. Le è capitato altre volte nella vita di sentirsi così? In altre situazioni ad esempio? Se la risposta è affermativa, ci tengo a dirle che è possibile comprendere questa sofferenza con lo scopo di ridurla attraverso dei colloqui psicologici, così che lei possa affrontare al meglio verte situazioni della sua vita. Sono disponibile a fornirle maggiori informazioni. Sono sia online sia in presenza a Milano. Buona giornata, dott.ssa Eleonora Galletti
Gentile utente di mio dottore,

lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che potrebbe provare ad affrontare la problematica qui esposta. Ne parli con la sua compagna, potrebbe essere un occasione di crescita per entrambi.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Caro utente, sarebbe precoce definire il comportamento di suo moglie come manipolatorio. In una coppia intervengono numerose dinamiche che è necessario rileggere in un contesto di terapia di coppia. Dal suo racconto emergono visioni opposte: il contesto della terapia di coppia permette un confronto di queste visioni, da dove nascono e come mai generano tanta sofferenza. Con l'aiuto di un professionista è possibile far emergere i nodi della vostra relazione, i ruoli, i valori, le credenze e le vostre storie individuali.
Con la speranza di esserle stata d'aiuto, resto a disposizione.
Salve, non è possibile dare una risposta alla domanda sulla possibile manipolazione da parte di sua moglie per mancanza di elementi . Tuttavia credo che ci sia un problema piuttosto importante da risolvere all'interno della sua relazione e sono trascorsi molti anni per poterlo derubricare a semplice incomprensione. Le suggerisco un incontro con uno psicologo per analizzare con maggiore cura quanto accade e per valutare una eventuale terapia di coppia. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, credo che lei si senta sotto giudizio negativo di sua moglie la quale, forse inconsapevolmente, tende a difendere la "terza persona". Credo che possa essere utile cercare un aiuto professionale che faccia chiarezza sull'impatto che hanno le dinamiche comunicative di coppia su entrambi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, comprendo quanto sia difficile sentirsi costantemente sotto accusa o comunque non accolti nei propri vissuti. Credo che poiché per lei tale situazione è fonte di stress e disagio, potrebbe esserle d'aiuto un consulto di coppia per 'imparare' entrambi a comunicare in modo più funzionale tra di voi. Un caro saluto
Buongiorno, immagino come si senta solo e sempre sbagliato. Nelle relazioni entrano sempre tante dinamiche. Definire il comportamento di sua moglie manipolatorio è sicuramente un azzardo,.piuttosto sarebbe utile approfondire le cause che la portano a darle "sempre" contro. Capire se è un atteggiamento che sia moglie ha nei confronti di tutti o solo con lei. Un percorso di coppia potrebbe svelare i "sottotesti" dei vostri comportamenti (cosa vuole dirle sua moglie quando difende gli altri, perché lei ha bisogno del suo appoggio, i reciprochi bisogni insoddisfatti...) ripulendo il campo e comunicando in modo efficace e sincero.
Resto a disposizione e le auguro di trovare un suo e vostro equilibrio
Claudia m
Buongiorno gent. Utente, comprendo la sofferenza per lei nel non sentirsi appoggiato e sostenuto da sua moglie nel suo quotidiano. Suppongo che ci sia una problematica relazionale fra voi che ad oggi si riesce a palesare solo con questi contrasti. Sembra essersi instaurato ormai fra voi un modello poco funzionale che non trova al momento nè spiegazioni nè soluzioni. Forse entrambi state portando nella coppia qualcosa di molto intimo e antico che non siete riusciti a sciogliere e comprendere. Probabilmente potrebbe essere di aiuto un percorso di coppia ma anche eventualmente individuale qualora fosse più difficile iniziare un percorso insieme. Sono a disposizione se desidera. Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve, sarebbe prematuro interpretare il comportamento di sua moglie come manipolatorio. È possibile che non riusciate a comprendervi a causa di un conflitto tra il bisogno di giustizia da una parte e il bisogno di leggerezza dall'altra. Le coppie si fondano per soddisfare reciprocamente bisogni ed aspettative che nel tempo possono evolversi, portando a difficoltà ed incomprensioni a causa dell'attaccamento a vecchie prospettive e modi di vedere il rapporto. Altre volte, i ruoli all'interno di una coppia possono diventare rigidi e poco flessibili, causando frustrazione personale. Attraverso un percorso di coppia, è possibile comprendere come l'unione sia entrata in crisi e rafforzarla, uscendo dalla pericolosa spirale di reciproche rivendicazioni e accuse che potrebbero invece metterla in pericolo. In alcuni casi, se una delle parti non è disponibile per un percorso di coppia, potrebbe essere utile considerare un percorso individuale per migliorare il proprio posizionamento all'interno della relazione e ritrovare il benessere. Cordialità, Dr. Preziosi.
Buongiorno .
Grazie mille per aver scritto, si evince il suo malessere,il suo fastidio , ma anche la sua tristezza.
Le consiglio o di iniziare un percorso individuale con una terapeuta per capire meglio i suoi pensieri e modalità comportamentali oppure una visita di coppia con sua moglie per affrontare meglio la questione
Resto a disposizione
Cordiali saluti

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