Buongiorno come posso comportarmi di fronte ad un amico che vive all’estero che a volte non risponde

27 risposte
Buongiorno come posso comportarmi di fronte ad un amico che vive all’estero che a volte non risponde ai miei messaggi? C’è una bella amicizia tra noi ma non ama essere raggiunto in continuazione tramite messaggi perché preso nelle sue giornate, due giorni fa gli ho chiesto se ci sarà occasione in futuro di tornare a lavorare insieme e vedendo non mi aveva risposto, e non capendone il motivo, oggi mi sono sentita di riscrivergli come va questo tuo mese a lavoro? Mi mette un po’ a disagio il silenzio prolungato quando vuoi dai una voce tu ma non ha risposto. Non so cosa pensare perché quando gli ho chiesto tutto ok tra di noi mi ha detto sì ma di non scrivergli ogni giorno, avendogli fatto quella domanda del lavoro dopo qualche giorno di silenzio non comprendo perché non abbia risposto. So che è molto impegnato ma so anche che ci tiene a me e non capisco il suo silenzio né come affrontarlo in maniera costruttiva senza mostrarmi bisognosa di attenzioni. Ho fatto bene ad esprimere il mio disagio? Non l’ho mai fatto ma a volte risponde con vocali quando riesce anche il giorno dopo ma ora da una settimana sembra non rispondermi più nonostante stia rispettando la sua richiesta e ritmi di comunicazione.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

Capisco il disagio che può provocare il silenzio prolungato di una persona a cui si tiene, soprattutto quando si cerca di rispettare i suoi tempi e spazi. È naturale desiderare una comunicazione più regolare, ma è altrettanto importante accettare che ognuno abbia modi diversi di gestire le relazioni e la propria quotidianità.

Dal suo racconto emerge che il suo amico le ha esplicitato il bisogno di non ricevere messaggi quotidiani, il che suggerisce che potrebbe avere uno stile comunicativo diverso dal suo. In questi casi, è utile focalizzarsi sul rispetto reciproco: da un lato accettare i suoi tempi senza interpretare il silenzio come un segnale negativo, dall'altro comunicare in modo chiaro i propri bisogni senza che questo venga percepito come una richiesta di attenzioni costanti.

Esplicitare il proprio disagio in modo sincero, come ha fatto, non è sbagliato, ma è importante anche accettare che non sempre si otterrà una risposta immediata o il tipo di interazione che si desidera. Forse potrebbe essere utile spostare il focus sulla qualità del rapporto più che sulla frequenza delle risposte.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a gestire queste emozioni e trovare strategie per affrontare il suo vissuto in maniera più serena.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

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Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, quando uno non risponde vuol dire che non vuole rispondere. Credo che lei scriva da tempo ponendo sempre la stessa domanda. Sembra ormai di capire che questo rapporto di amicizia sia molto desiderato da lei ma poco ricambiato. Purtroppo non sempre le persone che incontriamo rispondono alle nostre aspettative, spesso la cosa migliore è prenderne atto e smettere di insistere.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno!

Capisco il suo disagio, soprattutto quando una persona importante sembra distante. È interessante riflettere su come la sua percezione del silenzio si intrecci con la richiesta del suo amico di non scrivere ogni giorno. Come potrebbe essere utile esplorare insieme cosa potrebbe significare, per entrambi, un equilibrio nella comunicazione che rispetti le diverse esigenze e i ritmi di vita? Si è mai chiesta come potrebbe affrontare il silenzio in modo che non sia vissuto come un'assenza ma come uno spazio per rinnovare la relazione?
Se interessato ad approfondire, sono disponibile per una consulenza

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, comprendo bene il suo disagio nel ricevere risposte dilazionate o nel percepire silenzi da parte del suo amico, soprattutto in una relazione che per lei ha valore. È naturale desiderare una comunicazione più fluida, ma allo stesso tempo è importante rispettare i ritmi dell’altra persona, soprattutto se ha già espresso la necessità di non ricevere messaggi troppo frequenti.

Ha fatto bene a esprimere il suo disagio in modo sincero, perché la comunicazione autentica è alla base di ogni rapporto sano. Tuttavia, quando una persona tende ad avere un rapporto più distaccato con la messaggistica, può capitare che il silenzio non significhi disinteresse, ma semplicemente un diverso modo di vivere le relazioni. La sua domanda sul lavoro potrebbe non aver ricevuto risposta non perché il suo amico voglia ignorarla, ma perché potrebbe aver ritenuto che non fosse una questione urgente o che meritasse una risposta immediata.

Se questo silenzio prolungato la mette a disagio, può essere utile fare un passo indietro e lasciare che sia lui, quando lo riterrà opportuno, a farsi vivo. In alternativa, potrebbe provare a comunicare una volta in modo chiaro come si sente, senza pressioni, e poi affidarsi al naturale sviluppo del rapporto. Cercare di non interpretare il silenzio come un segnale di disinteresse potrebbe aiutarla a vivere con più serenità questa amicizia.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Janira Marangi
Psicologo, Psicologo clinico
San Giorgio Ionico
Buongiorno,
È comprensibile che il silenzio prolungato da parte di un amico a cui tieni possa generare dubbi e insicurezze, soprattutto quando non ci sono stati conflitti diretti. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno ha modi e tempi diversi di vivere le relazioni, specialmente a distanza.
Dal tuo racconto emerge che il tuo amico ha espresso chiaramente il bisogno di non essere contattato ogni giorno e, nonostante tu abbia rispettato questa richiesta, lui continua a essere poco presente. Questo non significa necessariamente che non tenga a te, ma potrebbe indicare che il suo stile comunicativo è diverso dal tuo e che tende a dedicare meno tempo ai messaggi.
Hai fatto bene a esprimere il tuo disagio con sincerità, ma adesso potrebbe essere utile concentrarti su un altro aspetto: quanto questa amicizia ti restituisce in termini di serenità? Un’amicizia dovrebbe essere fonte di benessere reciproco, non un costante interrogativo.
Forse la chiave per affrontare la situazione in modo costruttivo è accettare che il tuo amico comunichi in maniera discontinua, senza aspettarti risposte immediate o continue. Se lui tiene davvero al rapporto, troverà il tempo per scriverti quando lo vorrà. Nel frattempo, potresti provare a spostare l’attenzione su altre amicizie o attività che ti fanno sentire apprezzata e coinvolta.

Un caro saluto.
Dott.ssa Janira Marangi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. È comprensibile sentirsi a disagio per il silenzio di un amico, soprattutto quando il rapporto è importante. È positivo che abbia espresso il suo disagio, ma è altrettanto importante rispettare le sue richieste di spazio, specialmente se lui è molto impegnato. Potrebbe considerare di dargli il tempo di rispondere senza sentirsi bisognosa di attenzione, in modo da non mettere pressione sulla relazione. Se continua a non rispondere, potrebbe essere utile parlarne apertamente, chiedendo chiarimenti sui suoi tempi di comunicazione. Essere onesti, ma rispettosi dello spazio altrui, è fondamentale per mantenere un equilibrio sano.
Dott.ssa Ornella Prete
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
L'amicizia ed il rapporto di corrispondenza deve essere visto come un danza tra due persone e inteso il ritmo e l'andamento specifico di quella coppia fosse anche amicale. Rispettare i suoi tempi è importante e solo riuscendo a conciliare i tuoi potrai trovare il piacere della corrispondenza amicale.
Dott.ssa Lucia Lombardo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Palermo
Buongiorno a lei. Le relazioni sono una cosa molto complicata....alle volte necessitano di uno iato, di un silenzio, di un vuoto, di un momento di mancanza per sentire che quando l'altro non c'è, è veramente importante per noi.
Siamo tutti un pò come i bambini piccoli che stanno crescendo e sentono il bisogno di allontanarsi dalla mamma per esplorare il mondo e poi tornare sicuri di ritrovarla.......
Esprimere il suo disagio con il suo amico, potrebbe magari non farlo sentire libero di vivere il suo quotidiano senza dovere necessariamente condividere con lei tutto.
Provi a fare "respirare" un po questa relazione e a lasciare che ci sia lo spazio vuoto ed il tempo per far sì che si posso sentire della mancanza e se non riuscirà a farlo, si interroghi su queste difficoltà.
Spero di averLe risposto e le auguro ogni bene
Dott.ssa Monja Intermite
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Chieri
Buongiorno.
La domanda dovrebbe essere :"perché sono disposta a seguire tempistiche e modalità affettive che mi mettono a disagio?" o "perché tengo così tanto a questa persona che non manifesta lo stesso affetto che io provo per lei?".
Nei rapporti con l'altro, siano essi d'amicizia o sentimentali o di parentela, dovrebbe vigere la reciprocità. Se questa manca, allora molto semplicemente c'é un investimento differente e una volta fatto ciò che ciò che ha fatto lei (chiedere se ci fosse qualche problema) si dovrebbe accettare l'idea che quella persona non risponda alle nostre aspettative e/o necessità affettive e cercare altrove.
La saluto.
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
comprendo il suo disagio e la sua preoccupazione. Le relazioni, anche quelle di amicizia, sono dinamiche e richiedono attenzione alle esigenze reciproche. Esprimere i propri sentimenti e i propri dubbi in modo sincero può essere utile, ma è importante rispettare anche i confini dell’altro. Se il suo amico ha espresso il desiderio di non essere contattato frequentemente, potrebbe essere utile riflettere su come bilanciare il rispetto dei suoi spazi con le proprie necessità emotive. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni e a gestire le relazioni in modo sano ed equilibrato.
Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, le ha già risposto il suo amico e le ha detto di non oltrepassare la sua barriera personale poichè lui non ha molto tempo da dedicargli e questo lo deve accettare. la prima domanda che puo fare a lei è : cosa significa per me non sentire lui? c'è un vuoto che mi sopraggiunge e allora gli scrivo? se ha risposto si allora può andare da uno psicologo grazie
Dott.ssa Alessia Crespi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno il suo amico è stato chiaro con lei. Ha necessità di essere contattato meno frequentemente, per motivi vari che le ha spiegato in maniera più o meno chiara. La invito ad aspettare che sia il suo amico a scriverle, se lei ha necessità di condividere provi a rivolgersi a qualcun altro che sarà maggiormente disponibile a comunicare con lei nella modalità di cui lei ha più bisogno in questo momento. E' importante ascoltare e accettare i tempi e le modalità altrui per evitare che l'altro si allontani...
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Mi dispiace molto per questa tua situazione e ti invito. riflettere su i fatti di quello che sta accadendo perché tu possa veicolare le tue energie in rapporti costruttivi. Se hai bisogno di supporto, non esitare a contattarmi. Grazie e coraggio. FP
Dott.ssa Benedetta Marra
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buon pomeriggio. Immagino che il dolore che prova stia, in parte, nel fatto che quando non risponde ai suoi messaggi sente il suo amico lontano. Come immagina che potrebbe essere esprimergli direttamente come si sente? Quando dico esprimere come ci si sente intendo una cosa del tipo "Quando non ci sentiamo per molto tempo ti sento lontano e mi manchi, e questo mi dispiace": che effetto le fa immaginare di dirgli qualcosa del genere?
Dott. Nicolò Paluzzi Monti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Firenze
Hai toccato un punto molto importante: lavorare su te stessa in situazioni come questa è fondamentale. Quando siamo in amicizie o in relazioni in cui ci sentiamo incerte oa disagio per la mancanza di risposte, la reazione immediata è spesso quella di cercare un'ulteriore conferma dall'altro. Tuttavia, è essenziale, prima di tutto, guardare dentro di noi e chiederci: "Cosa mi fa sentire così?" Spesso, queste situazioni ci mettono di fronte alle nostre paure, come la paura di non essere abbastanza importanti, la paura del rifiuto o la paura della solitudine. Questi sentimenti sono del tutto comprensibili, ma il passo successivo è imparare a gestirli.

Spero di esserti stato utile
Resto a disposizione
Nicolò Paluzzi Monti
Dott.ssa Francesca Pia Moscarelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Capisco il tuo disagio e la tua incertezza rispetto alla situazione. La comunicazione a distanza, soprattutto con amici che vivono all'estero e hanno impegni intensi, può essere complessa. Da un lato, è importante rispettare i bisogni e i tempi dell'altro, soprattutto se ti ha chiesto di non scrivergli troppo frequentemente. Dall’altro, è naturale che ti senta a disagio se non ricevi risposte, soprattutto quando non capisci il motivo del silenzio. Esprimere il tuo disagio, come hai fatto, può essere utile per chiarire i tuoi sentimenti, ma cerca di farlo in modo che non sembri un rimprovero. Puoi semplicemente spiegare che hai bisogno di capire meglio come affrontare la situazione, in modo che la comunicazione tra voi possa essere più serena e senza fraintendimenti.
Ricorda che anche se un’amicizia è forte, ognuno ha il proprio modo di gestire il tempo e lo spazio. Potrebbe esserci qualche motivo legato alla sua routine o ai suoi impegni che non ha a che fare con te personalmente. In ogni caso, la chiarezza e il rispetto reciproco sono fondamentali per mantenere una comunicazione sana. In sintesi, sì, esprimere il tuo disagio è stato un passo valido, ma cerca di mantenere un tono che favorisca il dialogo e la comprensione reciproca.
Dott.ssa Laura Tofani
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentilissima,
le relazioni via social purtroppo differiscono dalle modalità comunicative viso a viso, dove è possibile ricevere segnali e informazioni attraverso canali non solo verbali e quindi giovarsi di una maggiore ricchezza, che ci consente di sentire e capire un po' meglio cosa sta accadendo fra gli interlocutori. E anche le regole purtroppo sono diverse, facendo passare in qualche caso l'idea di avere minore responsabilità rispetto all'altro. Detto ciò, nel suo caso, sembra importante rispettare i tempi del suo amico e comprendere che in questo momento ha una minore esigenza di contatto rispetto a lei.
Lasciando magari che sia lui a cercarla, se lo desidera.
Le consiglio poi di valutare cosa significa per lei questo rapporto nel quadro della sua vita, esplorando eventualmente la tematica insieme ad una esperta.
un caro saluto
Dr.ssa Laura Tofani
Dott.ssa Alessandra Motta
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera,

un'amicizia solida si basa su rispetto reciproco, non su inseguimenti. Il tuo amico ha espresso il bisogno di spazi più larghi nella comunicazione, e ora il suo silenzio può essere semplicemente una conferma di questo. Più cerchi risposte immediate, più rischi di ottenere distanza.

La chiave? Accogli il suo ritmo senza viverlo come un rifiuto. Se l'amicizia è autentica, tornerà a farsi sentire. E nel frattempo, concentrati su di te e sulle relazioni che ti fanno sentire ascoltata e apprezzata senza dubbi.

Un caro saluto
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno come posso comportarmi di fronte ad un amico che vive all’estero che a volte non risponde ai miei messaggi? C’è una bella amicizia tra noi ma non ama essere raggiunto in continuazione tramite messaggi perché preso nelle sue giornate, due giorni fa gli ho chiesto se ci sarà occasione in futuro di tornare a lavorare insieme e vedendo non mi aveva risposto, e non capendone il motivo, oggi mi sono sentita di riscrivergli come va questo tuo mese a lavoro? Mi mette un po’ a disagio il silenzio prolungato quando vuoi dai una voce tu ma non ha risposto. Non so cosa pensare perché quando gli ho chiesto tutto ok tra di noi mi ha detto sì ma di non scrivergli ogni giorno, avendogli fatto quella domanda del lavoro dopo qualche giorno di silenzio non comprendo perché non abbia risposto. So che è molto impegnato ma so anche che ci tiene a me e non capisco il suo silenzio né come affrontarlo in maniera costruttiva senza mostrarmi bisognosa di attenzioni. Ho fatto bene ad esprimere il mio disagio? Non l’ho mai fatto ma a volte risponde con vocali quando riesce anche il giorno dopo ma ora da una settimana sembra non rispondermi più nonostante stia rispettando la sua richiesta e ritmi di comunicazione. A sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, per portare avanti "un'amicizia", bisogna essere in due a volerlo. Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Gentile utente, il tema del silenzio è davvero interessante: come ben dice, ognuno ha il proprio "ritmo" nella comunicazione (dettato da una serie di questioni, come la personalità, le esperienze di vita ecc.), così come ciascuno di noi ha il proprio personale modo di vivere il silenzio. In terapia, infatti, questo è un tema spesso ricorrente, che spesso consente di affrontare temi importanti, permettendo di interrogarsi sulle relazioni che ci sottopongono a tale "stress". Alla luce di ciò, pertanto, rispetto alla problematica di cui ci parla, credo che tale circostanza attivi in lei un personale modo di vivere le relazioni ed di affrontare questi "vuoti comunicativi". Credo che le sarebbe molto utile affrontare la questione in un percorso terapeutico, in modo da cercare di fare chiarezza rispetto ai vissuti emotivi che questa relazione elicita e la porti ad essere maggiormente consapevole del suo modo di stare in relazione. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online per occuparcene insieme. Le auguro il meglio, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Comprendo la tua frustrazione e il tuo desiderio di mantenere un legame con il tuo amico che vive all'estero. Le dinamiche delle amicizie a distanza possono essere complesse, soprattutto quando i ritmi di vita e le modalità di comunicazione sono diversi.
Il fatto che il tuo amico ti abbia chiesto di non scrivergli ogni giorno indica una sua esigenza di spazio e di gestione dei suoi tempi. È importante rispettare questa sua richiesta, anche se ciò può generare in te un senso di incertezza.
Tuttavia, è altrettanto legittimo esprimere il tuo disagio quando il silenzio si protrae per un periodo prolungato, soprattutto se ciò ti fa sentire trascurata. Hai fatto bene a comunicare il tuo stato d'animo, ma è importante farlo in modo assertivo e non accusatorio.
Invece di focalizzarti sulla sua mancanza di risposta, prova a esprimere il tuo bisogno di connessione in modo più aperto e vulnerabile. Ad esempio, potresti dirgli: "Mi mancano le nostre chiacchierate e mi farebbe piacere sapere come stai. Quando hai un momento, mi farebbe piacere sentirti".
In questo modo, esprimi il tuo desiderio di contatto senza metterlo sotto pressione o farlo sentire in colpa. È importante ricordare che le amicizie richiedono flessibilità e adattamento. Cerca di trovare un equilibrio tra il rispetto dei suoi spazi e la tua necessità di sentirti connessa.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo bene il disagio che sta provando e il bisogno di chiarezza rispetto a questa situazione. Quando si tiene a una persona, soprattutto se l’amicizia è importante e significativa, il silenzio può generare incertezza e portare a porsi molte domande, spesso con il timore di essere invadenti o di aver fatto qualcosa di sbagliato. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile partire dall’analisi dei pensieri che emergono in questa situazione. Si sta trovando a interpretare il silenzio del suo amico come un possibile segnale di disinteresse o di distacco, e questo potrebbe portarla a sperimentare emozioni di ansia o insicurezza. Tuttavia, se si attiene ai fatti concreti, ciò che sa di certo è che lui ha dichiarato di essere molto impegnato e di non gradire un contatto quotidiano, ma che tiene a lei. Il suo silenzio, quindi, potrebbe avere motivazioni legate alla sua gestione del tempo e non essere necessariamente un segnale di allontanamento. È naturale sentire il bisogno di conferme nelle relazioni, ma è anche importante rispettare i diversi modi di vivere la comunicazione. Alcune persone, soprattutto se immerse in contesti molto impegnativi, tendono a essere selettive nella gestione dei messaggi e possono dare priorità a interazioni meno frequenti ma più approfondite. Il fatto che, in passato, il suo amico abbia risposto con vocali quando poteva indica che non la sta ignorando deliberatamente, ma che probabilmente ha un approccio diverso dal suo nel mantenere i contatti. Ha fatto bene a esprimere il suo disagio, perché la comunicazione sincera è sempre positiva, ma è anche importante osservare le reazioni dell’altra persona e trovare un equilibrio tra il proprio bisogno di contatto e il suo modo di relazionarsi. Potrebbe essere utile provare a cambiare prospettiva: anziché interpretare il silenzio come un segnale negativo, potrebbe considerarlo semplicemente come un’abitudine del suo amico, che non dipende dal valore che attribuisce all’amicizia. Un aspetto importante è anche il modo in cui lei si sente quando lui non risponde. Il disagio che prova potrebbe derivare non solo dall’assenza di una risposta, ma dal significato che attribuisce a quel silenzio. Se si trova a pensare "Forse non gli interesso abbastanza", potrebbe provare a sostituire questo pensiero con uno più realistico e funzionale, come "Il suo modo di comunicare è diverso dal mio, ma non significa che la nostra amicizia abbia meno valore". Dal punto di vista pratico, potrebbe provare a lasciare che sia lui a riprendere il contatto, senza forzare ulteriormente la comunicazione. Se l’amicizia è solida, troverà il suo spazio in modo naturale. Se invece questo silenzio dovesse protrarsi a lungo e creare un malessere costante, potrebbe essere utile valutare quanto questo tipo di dinamica sia compatibile con il suo modo di vivere le relazioni. L’amicizia non si misura solo dalla frequenza dei messaggi, ma dalla qualità del legame e dal rispetto reciproco dei tempi e dei bisogni. L’importante è trovare un equilibrio che non la faccia sentire eccessivamente in ansia o in attesa di risposte per stare bene. Resto a disposizione. Dott. Boggero Andrea
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
molto probabilmente quello che lei prova per questa persona non è ricambiato. Potrebbe interrogarsi su come mai continui con persistenza ad aspettarsi attenzioni da una persona che le ha esplicitamente chiesto di non sentirsi con grande frequenza. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad accettare tale distanza e forse a guardare avanti.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, i rapporti si costruiscono insieme. La distanza che il suo amico mette può essere interpretata in mille modi e nessuno, a parte lui, può saperne il significato. Si concentri su di sé e se veramente il desiderio di sentirsi è condiviso, sarà lui a farsi sentire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Grazie per lo spunto di riflessione personale che ci pone, questa sua difficoltà, tocca un aspetto molto delicato delle relazioni: il bisogno di connessione e il rispetto degli spazi dell’altro.
Capisco quanto il silenzio prolungato del suo amico possa generare in lei confusione e disagio, soprattutto perché "so che è molto impegnato ma so anche che ci tiene a me e non capisco il suo silenzio né come affrontarlo". È naturale chiedersi se si è fatto qualcosa di sbagliato o se il legame stia cambiando.
Vorrei offrirle una chiave di lettura diversa: e se il problema non fosse quanto scrive, ma cosa rappresenta per lei la mancata risposta? Il suo bisogno di avere un segnale chiaro dal suo amico sembra legato più al timore di perdere l’importanza che ha per lui, piuttosto che alla semplice comunicazione quotidiana. Si è chiesta cosa significhi per lei questo silenzio? È solo un’abitudine comunicativa diversa o risveglia in lei una paura più profonda di non essere abbastanza considerata?
Ha fatto bene ad esprimere il suo disagio, perché nella comunicazione autentica è importante far sapere all’altro cosa proviamo. Tuttavia, ora sente il rischio di apparire bisognosa di attenzioni.
Potremmo lavorare insieme su questo equilibrio: come trovare un modo di esprimere i propri bisogni affettivi senza il timore di risultare troppo esigente? Come distinguere ciò che dipende da lui (il suo modo di comunicare) da ciò che dipende da lei (la sua interpretazione del silenzio)?
Mi tengo a disposizione su Roma e online. Un caro saluto!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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