Dott.ssa
Alessia Crespi
Psicologo,
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Cagliari 1 indirizzo
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2 recensioni
Punteggio generale
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Simone
Sempre disponibile e una grande ascoltatrice, non manca di empatia e di esperienza. Veramente un ottima esperienza e un bellissimo percorso, che consiglio calorosamente a chiunque. Dopo il percorso fatto con lei mi sento una persona più completa e sento di essere cresciuto e mi ha aiutato veramente tantissimo.
Ibba
Gentile, disponibile ed empatica, ci sta aiutando nel difficile compito di educare, di pensare ad ogni azione come un piccolo seme per il futuro delle nostre bimbe, è difficile ma efficace...da fare a piccoli passi. Le nostre bambine stanno raggiungendo l'autonomia e noi continuiamo a metterci in discussione per il benessere di tutti.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 22 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono una ragazza di 48 anni e mia madre e mio fratello non vogliono che io lavoro vogliono decidere cosa fare della mia vita io voglio lavorare ma non me lo permettono da quando sono in veneto non ho ancora lavorato che posso fare ?
Grazie per la sua disponibilità
Buongiorno, qual è il motivo per cui non le permettono di lavorare? prima di vivere in Veneto poteva lavorare? Cosa è cambiato? la invito a definire meglio la sua situazione in modo da poter dare maggiori elementi a chi la vuole aiutare. A presto

Buongiorno sono una donna di 40anni.Nell’ultimo periodo mi sento spesso triste e demotivata senza uno scopo. Ho due bambini 12 e 2 anni.Mio marito fa un lavoro in cui si alza all’alba e io mi occupo dei miei figli. Ho iniziato a insegnare quest’anno anche se sono in congedo parentale.Insegnare è stato finora il mio obiettivo.Prima di questo incarico ho dovuto laurearmi specializzandomi con la gravidanza del secondo figlio.Quando è nato ho dovuto lavorare dopo un mese dalla sua nascita e studiavo per il Concorso per insegnare sostegno.Vinto il concorso,mi sono abilitata nel sostegno. M hanno chiamato ad insegnare in una provincia lontanissima da dove vivo,.Io vivo al sud e ho scelto una provincia del Nord. Nell’ultimo periodo mio figlio dodicenne è stato investito e m son dovuta occupare da sola di lui.Non ho avuto supporto fisico e morale né con la sua situazione né in altri momenti di maggiore bisogno.Ora sento di non avere più uno scopo nella mia vita, che il lavoro come insegnante non è così desiderato perché non sicuro, in quanto precario e perché accettare una possibile futura convocazione significa dividere la mia famiglia tra Nord e sud. Al momento seguo un percorso di formazione professionale docenti ma che non mi motiva. Non so cosa fare.
Buongiorno, la scelta di diventare insegnante non è semplice perché richiede un periodo di precarietà. L'insegnante di sostegno specializzato ha il diritto di precedenza in graduatoria rispetto ai non specializzati nella propria provincia di appartenenza. La invito a rivolgersi a un sindacato per avere maggiori delucidazioni in merito. Conciliare lavoro e famiglia è difficile ma non impossibile, se lei ha scelto questo percorso cosa è cambiato? l'incidente di suo figlio, da come lei lo descrive, sembra solo una fase che la ha provata moralmente perchè si è dovuta nuovamente concentrare solo sugli altri mettendo da parte se stessa. Ha provato a chiedere aiuto a suo marito nella gestione di suo figlio? ha provato a chiedere supporto a qualche familiare(nonni, zii)? provi a riscoprire il valore che ha lei per se stessa, chiedendosi se oltre al ruolo di mamma e moglie nella vita desidera altro. Se si sente confusa può sempre chiedere supporto a un professionista che la aiuterà a far luce sulla sua situazione. In bocca al lupo!

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