Buonasera, volevo chiedervi un consiglio su una mia spiacevole situazione. Ho 18 anni ed ultimamente

24 risposte
Buonasera, volevo chiedervi un consiglio su una mia spiacevole situazione. Ho 18 anni ed ultimamente (all’incirca nelle ultime settimane) mi sento un’po’ giù. Ultimamente a scuola sono “felice” anche se secondo me essere felici è un’altra cosa. Quando torno a casa poi, sento come un crollo e anche se non piango sono costantemente triste o giù di morale. Ho anche un’po di stanchezza (anche se dormo tanto) e alle volte mi sento un’po irrascibile. Non capisco cosa mi stia succedendo, anche perché non ci sono stati eventi che mi abbiano scosso in questo periodo, sembra quasi che questa situazione sia venuta fuori dal nulla. So che la prima cosa che dicono sia quella di parlarne, però non me la sento, vorrei che questa cosa rimanesse nascosta e una volta risolta tutto torni come prima. Voi avete qualche consiglio da darmi ?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Da quello che descrivi, sembra che tu stia attraversando un periodo di stanchezza emotiva, e capisco quanto possa essere frustrante non riuscire a trovare una causa precisa per questo stato d’animo. A volte, il malessere non è legato a un evento specifico, ma può nascere da un insieme di fattori, anche piccoli e apparentemente insignificanti, che si accumulano nel tempo.

Il fatto che a scuola tu riesca a mantenere una parvenza di serenità, mentre a casa senti un crollo, potrebbe indicare che stai mettendo molte energie nel cercare di "funzionare" bene durante il giorno, per poi sentirti svuotato una volta solo con te stesso. Questo può succedere quando, anche senza rendercene conto, reprimiamo le nostre emozioni o cerchiamo di mascherarle.

La stanchezza e l'irritabilità che descrivi possono essere segnali del tuo corpo e della tua mente che ti stanno chiedendo di rallentare e di ascoltarti di più. Non devi necessariamente parlarne con qualcuno subito, se non te la senti, ma potrebbe aiutarti trovare un piccolo spazio per te stesso in cui esprimere quello che provi: scrivere, disegnare, fare attività che ti fanno stare bene, anche se al momento non ne senti troppa voglia.

Se questa sensazione di tristezza dovesse persistere a lungo o diventare più pesante, potrebbe essere utile valutare l’idea di confrontarti con qualcuno di fidato o con un professionista. Non è un segno di debolezza, ma un modo per prenderti cura di te

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Dott.ssa Greta Tuci
Psicologo, Neuropsicologo, Terapeuta
Brescia
Buonasera,

A volte tutti ci sentiamo un po' giù, il consiglio che le posso dare è di trovare qualcuno che lei ha fiducia e che riesce a sentire senza giudicarti così parlando troverai in te stesso cos'è che non sta andando proprio come vorresti.
Dott. Luca Lepore
Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno,

chiaramente in una situazione nella quale la causa del disagio non è chiara sarebbe opportuno parlarne con un professionista, proprio per aiutarti a fare chiarezza.
Dallo psicologo non si va necessariamente per problemi gravi, a volte bastano poche sedute per mettere a fuoco un problema e superarlo.
Dal tuo racconto sembra che il momento del ritorno a casa scatena un qualcosa di negativo, forse è proprio questo il punto di partenza sul quale avviare una riflessione. Se non puoi proprio affidarti ad uno psicologo cerca una persona fidata con la quale provare ad aprirti.
In bocca al lupo!

Dott. Luca Lepore
Buonasera,
sulla base di ciò che descrivere le direi di cercare di capire quali sono i momenti che la rendono così triste, cosa le succede intorno, quali sono le persone che le stanno vicino e cosa fanno. In sostanza, cercare di fare un'analisi sia dei fattori negativi sia di quelli postivi, i quali potrebbero essere di sostegno.
Sicuramente, riuscire a trovare la giusta motivazione per parlare con qualcuno può essere un aiuto per renderla più consapevole delle sue emozioni, oltre ad elaborare e superare questo periodo.

Le auguro il meglio e rimango a disposizione,
Dott.ssa Chiara Roselletti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera, capisco che questa situazione ti sta creando disorientamento e disagio. La tristezza, la stanchezza, l'irritabilità e il sentirsi giù di morale senza una causa apparente sono esperienze che molte persone attraversano, specialmente nei momenti di cambiamento o transizione, come accade durante la fase adolescenziale. A volte, il corpo e la mente inviano segnali che possono essere difficili da interpretare.

Anche se il primo impulso può essere quello di mantenere tutto nascosto e sperare che passi da solo, è importante riconoscere che questi sentimenti potrebbero derivare da diversi fattori, come stress, ansia, o anche una fase di crescita personale che richiede attenzione. Parlare dei propri sentimenti è un passo importante, e rivolgersi a un professionista può aiutare a comprendere meglio le cause di ciò che stai vivendo ea trovare un percorso per affrontarlo in modo sano e positivo.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Vuole risolvere un problema senza vedere il problema. Come per dire vorrei mangiare la pasta senza mangiare la pasta. C'è qualcosa probabilmente che non arriva alla coscienza e quindi deve, magari con un pò di sforzo, rivolgersi ad uno psicologo che senza metterla in imbarazzo potrà aprirsi senza avere paura. GRan respiro e parta!
C'è qualcosa che ti trascini dietro da un po' e, ignorandola, esce fuori con questi sintomi. Purtroppo tenerti questo dentro non fa bene alla tua salute e al tuo umore, situazione che nel tempo può peggiorare. Parlarne con qualcuno sarebbe un atto di gentilezza e amore nei tuoi confronti. Capisco che aprirti può metterti paura, ma sappi che un professionista è pronto ad accoglierti senza giudizio e rispettando i tuoi ritmi.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco perfettamente il senso di confusione e disorientamento che può provare in questo periodo. A volte ci si trova a vivere emozioni difficili senza nemmeno riuscire a capire da dove vengano, e può sembrare che, senza un motivo evidente, ci si senta giù di morale o stanchi. Non è raro che in situazioni come questa, si viva con la sensazione che qualcosa non vada, ma senza riuscire a identificarne la causa. Questo può essere frustrante, soprattutto quando non c'è un evento scatenante che giustifichi ciò che si prova. Ma la verità è che i nostri stati emotivi non sono sempre legati a eventi esterni visibili o facili da comprendere. Possono essere il risultato di una serie di fattori, come la gestione dello stress, la pressione di certi impegni, o anche il nostro modo di pensare a noi stessi o alla nostra vita. Dal punto di vista psicologico, è molto comune che ci siano pensieri o convinzioni sottostanti che, anche se non sono immediatamente evidenti, influenzano il nostro stato d’animo. Ad esempio, potrebbe esserci la tendenza a giudicarsi severamente o a mettersi degli obiettivi molto alti senza riconoscere i propri limiti o il bisogno di prendersi una pausa. Questi pensieri possono rimanere nascosti, ma sono quelli che, giorno dopo giorno, contribuiscono a un accumulo di stanchezza emotiva e mentale. A volte la tristezza che sente potrebbe derivare proprio dal fatto che non sta soddisfacendo aspettative che ha per sé stessa, o da un bisogno di essere compresa o supportata che non trova realizzazione immediata. Inoltre, la stanchezza che accusa, nonostante il riposo, potrebbe anche essere legata al fatto che la sua mente sta gestendo molte emozioni senza che lei se ne renda conto. Quando si vive un periodo emotivamente impegnativo, il corpo può reagire con segni di stanchezza fisica, come se fosse sotto stress anche quando sembra che le condizioni esterne siano tranquille. Potrebbe anche essere che il suo corpo stia cercando di comunicarle che ha bisogno di rallentare un po’, che ha bisogno di dedicarsi del tempo per riflettere su ciò che sta vivendo. Riguardo la difficoltà di esprimere i suoi sentimenti e la tendenza a voler tenere tutto nascosto, capisco che questo possa sembrare un modo per non “far pesare” le proprie emozioni sugli altri. Ma a volte, nel voler mantenere tutto dentro, si rischia di aumentare il peso emotivo di ciò che si sta vivendo. Non è necessario raccontare tutto subito, ma prendersi del tempo per riflettere su come ci si sente e cercare di capirlo meglio è un primo passo importante. Scrivere, ad esempio, può essere un modo per esplorare i pensieri senza doverli esprimere verbalmente a qualcuno. Non è necessario raccontare tutto ai genitori o agli amici se non lo si sente giusto, ma parlare con qualcuno di fiducia o fare dei piccoli passi per esternare i propri pensieri può fare una grande differenza. Questo aiuta a non sentirsi soli con quello che si prova. Anche se può sembrare difficile, riconoscere il malessere che si sta vivendo è già un passo verso il miglioramento. Potrebbe iniziare a prendere nota dei momenti in cui si sente giù, cercando di individuare eventuali pensieri ricorrenti o situazioni che scatenano questi stati d’animo. Anche se sembra che tutto arrivi “dal nulla”, è importante ricordare che le emozioni non sono sempre immediate e spesso si accumulano gradualmente. Una volta che si riesce a identificare questi fattori, sarà più facile intervenire per cambiare la propria prospettiva e migliorare il proprio stato d'animo. Le consiglio di non essere troppo dura con se stessa e di ricordarsi che non c'è nulla di sbagliato nel provare dei momenti difficili. È una parte naturale della vita. Se dovesse notare che la tristezza e la stanchezza persistono o peggiorano, sarebbe utile considerare la possibilità di rivolgersi a un professionista, come uno psicologo, per poter esplorare più a fondo ciò che sta vivendo e trovare le risorse per affrontarlo. Non significa che ci sia qualcosa di grave, ma avere qualcuno con cui parlare potrebbe davvero aiutarla a sentirsi più compresa e meno sola. La sua salute emotiva merita attenzione e cura, come qualsiasi altro aspetto del suo benessere. Le emozioni che prova in questo momento non definiscono chi è, ma rappresentano solo una fase che può essere superata con il giusto supporto e con un po' di pazienza verso se stessa. Si prenda il tempo necessario per comprendere ciò che sta vivendo senza giudicarsi. E ricordi che non deve affrontare tutto da sola. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, gli stati d’animo come quelli che ci descrive possono essere legati a diversi fattori, tra cui stress, cambiamenti ormonali, mancanza di stimoli o semplicemente un accumulo di pensieri ed emozioni non elaborate.
Il fatto che a scuola si senta relativamente bene e poi, una volta a casa, sperimenti un calo dell’umore potrebbe indicare che le attività quotidiane la tengano momentaneamente occupat*, mentre nei momenti di quiete emergono emozioni più profonde. Anche il desiderio di "nascondere" questa condizione è comprensibile, ma riconoscere ciò che prova è già un primo passo importante.
Se questa sensazione persiste, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fiducia o con un professionista. Non deve affrontare tutto da sol* e chiedere aiuto non significa essere deboli, ma avere il coraggio di prendersi cura di sé. Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e trovare strategie per ritrovare il benessere. Un caro saluto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.ma (ti darei del tu),
grazie innanzitutto per aver condiviso la tua esperienza. Capisco che ti senta confusa e frustrata in questa situazione, e voglio dirti che è normale attraversare momenti come questo, soprattutto a 18 anni, quando le emozioni e le sfide interne possono sembrare difficili da comprendere.
Da quello che descrivi, sembra che tu stia vivendo una sorta di conflitto interno: da una parte senti il bisogno di restare "nascosta" e non parlarne con nessuno, dall’altra però riconosci che la situazione non sembra risolversi da sola. La verità è che, spesso, quando ci sentiamo giù, abbiamo bisogno di un piccolo "spunto" esterno per aiutarci a fare chiarezza. So che può sembrare difficile o imbarazzante, ma parlare dei propri sentimenti con qualcuno di fiducia o con un professionista può essere il primo passo per sbloccare questa situazione.
Il fatto che tu ti stia chiedendo cosa stia succedendo e che tu riconosca una dissonanza tra come ti senti e come pensi che dovresti sentirti è già un segnale di consapevolezza. Però, per cambiare, è fondamentale non rimanere "bloccati" nel voler risolvere tutto da soli, senza esporsi. Parlarne non vuol dire risolvere subito, ma è un passo importante per entrare in contatto con ciò che stai vivendo e iniziare a capire meglio cosa ti sta accadendo.
Anche se non ti sembra che ci sia un evento specifico che abbia scatenato questa tristezza, a volte le emozioni sono il risultato di un insieme di piccoli cambiamenti, magari più difficili da individuare, che ci portano a sentirci così. Ecco perché la riflessione e la condivisione con un altro punto di vista possono fare davvero la differenza. se non ti senti pronta a farlo ora, va bene, ma sappi che la situazione non si sbloccherà senza un piccolo gesto in quella direzione. Se riuscirai ad aprirti, potresti trovare risorse inaspettate per affrontare ciò che ti sta succedendo.
Spero tu riesca a trovare il coraggio di fare questo piccolo passo. La tua emozione ha sicuramente un significato, e capire di più ti permetterà di muoverti verso il cambiamento.
Io sono disponibile su Bologna, Lecce e online

Forza e coraggio, un caro saluto

Dr. Giorgio De Giorgi

Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Non ci sono consigli o soluzioni immediate che possano essere utili... In assenza di cause fisiologiche bisognerebbe esplorare la situazione con l'aiuto di un collega.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Nicole Crivaro
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
gentilissimo,
il consiglio che chiede qual è, nello specifico? ci racconta di un abbassamento dell'umore importante, anche se non è accompagnato dal pianto. Non se la sente di parlarne con qualcuno per quale motivo? coma mai vuole tenerla nascosta? qualcuno pronto ad ascoltarla c'è, perchè lei ha valore come persona, e solo il fatto di esistere le fa meritare ascolto, comprensione e contatto emotivo. Di solito, quando arriva qualcosa "dal nulla" di fatto "dal nulla" non se ne va, non si risolve da sola, non la possiamo tenere nascosta. il lavoro da fare è starci in contatto, di solito con un professionista la sensazione è che in due il peso si dimezzi. le auguro di sentirsela di parlare con qualcuno, perchè non c'è niente di meglio di sentirsi ascoltati e compresi nella vita. il passo successivo è quello di abbracciarsi, accettarsi per quello che è il nostro sentire, piangere quando si è tristi e accogliere quella tristezza che tanto vogliamo tenere nascosta. auguri!
Dott.ssa Alessia Autore
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, forse se effettivamente non ne avesse voluto parlarne non lo avrebbe nemmeno scritto qui? cosa la spaventa del dire queste cose ad alta voce? credo sia forse l'ultimo anno di scuola per lei, credo che questo possa incidere?
LA saluto e spero che possa trovare presto il coraggio!
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso immaginare la fatica nel condividere ciò che le accade soprattutto se fatica anche a descriverne l'origine e la causa, Ma forse è proprio per questo che potrebbe essere importante parlarne. Data la sua giovane età, potrebbe valutare di appoggiarsi allo sportello psicologico della sua scuola. Potrebbe essere un primo aggancio importante, per dare una forma ed un senso a ciò che accade. Nulla piomba nella nostra vita per caso, probabilmente sta accadendo qualcosa che non le è immediatamente visibile ma che le sta causando dolore. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Laura Celestini
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Roma
Buongiorno, grazie per aver fatto questo primo passo di condividere qua come ti senti. A volte capita di sentirsi tristi, stanchi o giù di morale senza un motivo preciso. Se questa sensazione è passeggera e dura solo qualche giorno, può essere del tutto normale e non richiedere particolare attenzione. Dalle tue parole però percepisco che questa tristezza sta influenzando le tue giornate e sta causando un forte malessere. Ti invito a riflettere sulla possibilità di chiedere aiuto, di ascoltare questo malessere che è arrivato senza un apparente motivo per lavorarci e fare il modo che possa diventare consapevole delle tue emozioni per gestirle e quindi sentirti meglio. Se vuoi iniziare a parlarne, contattami. Laura
Dott.ssa Alessia Baccolo
Psicologo, Psicologo clinico
Montichiari
Buongiorno, immagino quanto possa essere difficile e doloroso trovarsi in questa situazione senza sapere cosa fare. A volte, quando non riusciamo a individuare un evento scatenante, il malessere può derivare da una serie di fattori che, accumulandosi nel tempo, ora chiedono di essere ascoltati.
Potrebbe essere utile anche riflettere su cosa significhi per lei la "felicità", perché ognuno di noi la vive e la percepisce in modo diverso. Affrontare questi temi può essere spaventoso all'inizio, ma penso che per lei sia importante sapere che, se sceglierà di intraprendere un percorso terapeutico, verranno sempre rispettati i suoi tempi.
Resto a disposizione per qualsiasi bisogno, un saluto. Dott.ssa Baccolo
Dott.ssa Aurora Maria Calabretto
Psicologo, Psicologo clinico
Rovereto
Buongiorno, immagino che la condizione in cui ti trovi ti faccia sentire disorientata.
Ti consiglio, se non lo hai già fatto, di parlarne anche con il tuo medico di base. Alcune patologie fisiche, come per esempio le disfunzioni della tiroide, possono comportare forte stanchezza e tristezza/ansia anche in assenza di eventi specifici.
Se ti senti a disagio nel parlarne potresti innanzitutto provare a condividerlo con qualche amico/a stretta o con un genitore, anche se comprendo che questo è un passo molto difficile per te. Tramite un percorso psicologico, però, è possibile definire quali siano i pensieri e le emozioni che senti in questo periodo della tua vita e capire da dove derivano. Con l'aiuto di uno psicologo è possibile lavorare per fare in modo che i pensieri e le emozioni non influenzino la tua vita come senti che stanno facendo in questo momento.
Un caro saluto, rimango disponibile se ne senti il bisogno.
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È normale attraversare momenti di tristezza senza una causa evidente. Cerca di ascoltarti, mantenere una routine sana, dedicarti ad attività piacevoli e non isolarti troppo. Se il malessere persiste, parlarne con qualcuno di fiducia o un professionista potrebbe aiutarti a stare meglio. Un caro saluto. Dr. Vincenzo Capretto.
Ciao, mi dispiace che tu stia passando un periodo difficile. Quello che descrivi può essere una condizione abbastanza comune, anche se può essere difficile capire cosa stia succedendo quando non ci sono eventi specifici che possano giustificarlo. La tristezza improvvisa, la stanchezza e il sentirsi irritabili, come hai descritto, possono essere segnali di stress o di un disagio emotivo che sta emergendo, ma a volte non è subito chiaro da dove arrivi.

Ecco alcuni consigli che potresti trovare utili:

### 1. **Ascolta te stessa**
Prima di tutto, cerca di non ignorare quello che stai sentendo. La sensazione che hai di non essere "felice" potrebbe essere un segnale che il tuo corpo e la tua mente stanno cercando di dirti qualcosa. Anche senza un motivo evidente, a volte possiamo accumulare emozioni che non esprimiamo subito, e possono manifestarsi sotto forma di tristezza o irritabilità. Fai un piccolo passo per riconoscere quello che stai vivendo senza giudicarti.

### 2. **Cura di te stessa**
La stanchezza può essere causata da fattori fisici o emotivi, quindi cerca di prestare attenzione al tuo benessere in generale. Ti consiglio di fare attività fisica regolarmente, anche una passeggiata, perché l'esercizio fisico aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l'umore. Inoltre, cerca di fare qualcosa che ti faccia sentire bene: leggere, ascoltare musica, fare una passeggiata all'aria aperta, dipingere, qualunque cosa ti dia un po' di serenità.

### 3. **Non nascondere i tuoi sentimenti**
Capisco che non ti senta pronta a parlare con qualcuno, ma è importante ricordare che parlare delle proprie emozioni può aiutare davvero a sentirsi meglio. Se non ti senti di farlo con qualcuno di stretto, puoi provare a scrivere quello che senti. Tenere un diario ti permette di esternare i tuoi pensieri senza il timore di essere giudicata, e questo potrebbe aiutarti a mettere in ordine i tuoi sentimenti.

### 4. **Stai attenta al tuo stato mentale**
A volte quando ci sentiamo giù senza un motivo evidente, potrebbe essere utile esplorare se c'è un accumulo di stress, ansia o altri fattori emotivi che non sono immediatamente visibili. La stanchezza che provi, nonostante dormi molto, potrebbe essere un segnale che hai bisogno di un po' di pausa mentale. Può essere utile anche fare delle attività di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda.

### 5. **Non sei sola in questo**
Molti giovani, come te, attraversano momenti di confusione o tristezza che non sanno spiegare, e anche se non ci sono eventi particolari che li abbiano causati, questo non significa che tu non abbia diritto a sentirti così. È normale che ci siano alti e bassi nel corso della vita, e talvolta anche senza motivi apparenti, la nostra mente e il nostro corpo reagiscono a cambiamenti che magari non notiamo subito. Se la situazione dovesse continuare, o se ti accorgessi che il malessere cresce, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo. Non c’è nulla di male nell'avere bisogno di un aiuto esterno, e i professionisti sono lì per supportarti.

### 6. **Accetta il tempo per guarire**
A volte, anche senza una causa evidente, la tristezza o la sensazione di "non star bene" possono passare con il tempo, ma non significa che debba rimanere nascosta. Se ti senti pronta, anche solo per esplorare il motivo di questa sensazione, parlare con qualcuno potrebbe essere molto utile per elaborarla. E non c'è fretta: puoi fare questo passo quando ti senti pronta.

Non sei sola in ciò che stai vivendo, e non c'è niente di sbagliato nel sentirsi giù a volte. Se hai bisogno di altri consigli o vuoi continuare a riflettere, sono qui.
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, La situazione che descrive mette in evidenza una serie di emozioni e stati d'animo complessi e normali nella fase della vita che sta attraversando. È interessante notare come si senta bene a scuola, mentre a casa sperimenti una sensazione di tristezza e stanchezza. Questi cambiamenti emotivi senza un apparente motivo scatenante possono essere confusi e destabilizzanti. Potrebbe essere utile riflettere sulla relazione tra il suo ambiente domestico e le sue emozioni. Spesso, le dinamiche familiari o il contesto abitativo possono influenzare profondamente il nostro modo di sentirci, anche senza eventi espliciti. La stanchezza che avverte, nonostante il sonno, potrebbe indicare un affaticamento emotivo piuttosto che fisico. La sua irascibilità può essere un altro segnale di come stia gestendo le emozioni. Riguardo al non voler condividere ciò che prova, è comprensibile avere timori a esprimere le proprie vulnerabilità. Tuttavia, occultare queste emozioni potrebbe impedirle di affrontarle e di lavorare su di esse. Considerare l'idea di scrivere i propri pensieri e sentimenti in un diario, piuttosto che parlarne direttamente con qualcun altro, potrebbe aiutarla a esternare ciò che prova senza sentirsi esposta. Potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di parlare con un professionista, anche solo per vedere se questo la aiuta a comprendere meglio la situazione. La invito a ascoltare le sue emozioni e a valutare cosa potrebbe aiutarla a sentirsi meglio. Non esiti a contattarmi se desidera approfondire ulteriormente queste sensazioni e trovare modi per affrontarle. Cordiali saluti, Dottoressa Laura Lanocita
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buonasera gentile Utente, capisco quanto possa essere disorientante sentirsi giù di morale senza una causa apparente. A volte le emozioni e i cambiamenti interiori emergono senza un evento scatenante evidente, ma questo non significa che non abbiano un motivo. L’adolescenza e la prima età adulta sono periodi di grande trasformazione, sia a livello emotivo che fisico, e possono portare a momenti di tristezza, affaticamento o irritabilità anche senza un motivo specifico.

Il fatto che si senta "felice" a scuola, ma poi sperimenti un crollo quando torna a casa, potrebbe indicare che durante il giorno sta cercando di mantenere un certo equilibrio emotivo, per poi sentire tutto il peso della stanchezza o della tristezza una volta che si trova in un ambiente più intimo. Questo non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lei, ma potrebbe essere utile ascoltare questi segnali invece di cercare di ignorarli.

Capisco anche il suo desiderio di tenere tutto per sé e aspettare che passi, ma le emozioni non funzionano sempre così. Più si prova a nasconderle, più possono farsi sentire con forza. Senza necessariamente condividerle con qualcuno se per ora non se la sente, potrebbe provare a esplorarle in modo personale, magari scrivendo ciò che sente o dedicandosi ad attività che la fanno stare bene.

Se questa situazione dovesse persistere per molto tempo, però, il consiglio di parlarne con qualcuno di fidato potrebbe rivelarsi utile. Non deve essere per forza un genitore o un amico, potrebbe anche essere una figura neutrale, come uno psicologo o un consulente scolastico. Non c’è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto, e a volte anche solo esprimere quello che si prova può alleggerire il peso che sente.

Le ricordo che i momenti di difficoltà fanno parte del percorso di crescita e non definiscono chi siamo. Ciò che sta provando adesso non durerà per sempre e con il tempo potrà capire meglio cosa le sta succedendo e come affrontarlo.
Resto a disposizione se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Deborah Favara
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Buongiorno, quello che descrivi è un’esperienza comune, soprattutto in momenti di cambiamento e crescita come l’adolescenza. A volte ci sentiamo giù senza un motivo apparente, e questo può essere frustrante perché vorremmo capire il perché e trovare subito una soluzione. Il tuo umore potrebbe essere influenzato da diversi fattori, come: stress scolastico, cambiamenti ormonali, stanchezza emotiva. Non forzarti a nascondere ciò che senti, capisco che tu voglia risolvere questa situazione da sola, ma tenersi tutto dentro a lungo può solo far aumentare il peso emotivo. Non devi per forza parlarne con qualcuno subito, ma potresti iniziare scrivendo i tuoi pensieri su un diario per cercare di dare ordine alle emozioni. Prova a inserire piccoli momenti di benessere nella tua giornata: fare una passeggiata, ascoltare musica che ti rilassa, praticare un hobby che ti piace. A volte, anche piccole cose possono aiutare a risollevare l’umore. Un saluto.
Dott.ssa Francesca Cea
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve,
per quanto possa spaventare pensare di parlare con qualcuno del suo vissuto, scrivendo questo post ha già iniziato parte del suo percorso. Da quanto ha descritto risulta evidente il lavoro di autoconsapevolezza che ha fatto. Infatti, ha già riconosciuto che c'è stato un cambiamento tra il suo stato emotivo attuale e quello che aveva fino a qualche settimana fa. Inoltre, ha distinto chiaramente la differenza legata al contesto in cui si trova quando prova queste sensazioni (tristezza, stanchezza, irascibilità).
Riguardo al fatto che non le sembra che ci siano stati eventi particolarmente significativi che possano giustificare il suo stato emotivo attuale, ciò non significa che non ci sia una causa ad esso correlata. La terapia serve proprio a vedere ciò che da soli non si riesce a mettere a fuoco e a guardare nell'insieme.
Il consiglio che mi sento di darle è di darsi la possibilità di stare effettivamente meglio iniziando una consultazione psicologica al fine di comprendere le dinamiche che la stanno mettendo in difficoltà e trovare insieme una soluzione per stare meglio.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento mi può contattare.

Un caro saluto

Dott.ssa Francesca Cea

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