Buonasera, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da molti anni (non voglio specificare). Par

18 risposte
Buonasera, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da molti anni (non voglio specificare).
Partiamo dalla base: il mio fidanzato è cresciuto in un’ambiente familiare particolarmente complesso, in cui il padre era eccessivamente geloso della moglie. Questa mentalità gli è stata in parte trasmessa (purtroppo).
Più in particolare: se desidero andarmi a fare un aperitivo con le mie amiche, mi dice che devo tornare verso un orario perché se no la sera ci sono persone che “cercano solo una cosa” e che se vedono una ragazza sola pensano che sia “single”;
Se desidero andare la sera per locali con le mie amiche non se ne parla proprio (stesso motivo del punto precedente);
Se c’è un bell’evento con cantanti ecc.. non esiste che io ci vada;
Se dormo un giorno in meno da lui si offende, dicendo che bisogna “recuperare i giorni persi”. Lui mi dice che se faccio queste cose “manco di rispetto”.
Inoltre è diventato molto solitario, non vuole uscire mai, non ha amici. In pratica la sua vita è basata su di me.
Io sono cresciuta in un’ambiente familiare, sano, pieno d’amore e puro. Solo ad oggi mi sto rendendo conto che sono finita in una relazione tossica e piano piano sto reprimendo sentimenti negativi. Ci sono momenti in cui penso di amarlo, e momenti in cui mi rendo conto che questo non è amore. Mi sento in una gabbia. Viviamo piccoli momenti belli, rari, ma belli. Chiedo consiglio a voi esperti perché mi vergogno a raccontarlo ai miei parenti/amici stretti. Vi ringrazio
Gentile utente, grazie per essersi aperta i questo contesto e aver esposto la sua situazione. Come lei sottolinea c'è la percezione di una relazione tossica che le da molto più malessere che momenti belli. Si può desumere che anche per lui sia la stessa cosa, la sua forte gelosia e desiderio di imporre le sue regole, senza dubbio lo fanno stare perennemente in ansia e a vivere il rapporto male tanto quanto lei. Siete molto giovani e non ha senso persistere in una relazione così malsana. la deriva di questo tipo di rapporti può essere oltremodo negativa con episodi di lite e eccessi di rabbia, con conseguenze comportamentali di cui poi rammaricarsi. Il mio consiglio è di perseguire entrambi un obiettivo di benessere individuale prima che di coppia. Ognuno di voi deve fare una lista delle proprie priorità e dei propri valori in questo momento della vostra vita e cercare di andare avanti per la propria strada. Tutto ciò non riguarda l'affetto, che sicuramente rimane, ma se il sentimento non è arricchito da rispetto, compassione, condivisione e tolleranza, prima o poi svanisce o prende forme diverse e disagevoli.
Spero di averle dato motivo di riflessione per le sue opportune decisioni. un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Buonasera, capisco che si trova in una situazione difficile e che desidera cercare consiglio da un professionista. Sembra che stia vivendo una relazione con segni di tossicità e controllo da parte del suo fidanzato. È importante capire che il controllo e la gelosia eccessivi possono essere segni di una dinamica disfunzionale in una relazione. Raggiungere un punto in cui si è consapevoli della tossicità della propria relazione è un passo importante verso il benessere. È comprensibile che possa essere difficile parlarne con i propri parenti o amici stretti, ma consideri l'idea di iniziare un percorso con uno psicologo che potrà offrirti sostegno neutrale e professionale in un proprio spazio sicuro, personale e senza giudizi. Un professionista potrebbe aiutarla ad esplorare i suoi sentimenti e ad acquisire maggiore consapevolezza della sua situazione. Potrebbe essere importante analizzare attentamente le dinamiche di controllo e gelosia nel suo rapporto e comprendere come queste influenzino il proprio benessere emotivo. Uno psicologo potrebbe anche supportarla nell'esplorare le opzioni disponibili e nel prendere decisioni che siano giuste per lei. Ricordi che una relazione sana è basata sul rispetto reciproco, sulla fiducia e sulla libertà individuale. Se si sente intrappolata o soffocata nella tua relazione, potrebbe essere necessario considerare seriamente la sua felicità e il suo benessere emotivo a lungo termine. Consideri la possibilità di proporre un percorso da uno psicologo anche al suo fidanzato, il quale potrà aiutarlo in uno spazio sicuro, ad esplorare le motivazioni che lo portano ad infondere alla vostra relazione vissuti di controllo e mancanza di fiducia. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Saluti, Dott. Alessio Lambiase.
Buongiorno, grazie della sua condivisione. Mi dispiace sentire la sofferenza ed i dubbi nella sua storia ma vorrei partire dicendole che non ha nulla di cui vergognarsi. Comprendo che aprirsi con chi si conosce, ammettendo di sentirsi in una gabbia nella quale "siamo entrate noi" non sia facile, ma queste situazioni sono molto comuni, e dalle persone vicine forse possiamo trovare supporto e comprensione, mantenere una rete sociale è molto importante per sentirsi sicuri, soprattutto se scrive che il suo ragazzo tende ad isolarsi e a richiedere sempre più isolamento anche da parte sua. Ci si innamora e si finisce legati a persone che piano piano comprendiamo avere obiettivi o visioni diverse del mondo, questo capita a tutti e non c'è nulla di cui vergognarsi.
Per quanto riguarda la relazione in se, le consiglio di fare un lavoro personale per capire cosa desidera, i suoi obiettivi, le sue necessità, e cosa la tiene legata ad una relazione fatta di piccoli momenti belli ma anche di tanta solitudine e incomprensione (è affetto, paura della solitudine, sensi di colpa?) una volta compreso ciò che la fa stare lì e cosa desidera veramente, potete decidere se affrontare un percorso insieme come coppia oppure se è il momento di prendere strade diverse.
Per qualunque dubbio rimango a disposizione, le auguro il meglio.
Dott.ssa Aisha Battelini
Carissima, la situazione che descrive è a tutti gli effetti una relazione controllante. Purtroppo, si tende a parlare di rispetto e mancanza di rispetto quando in realtà si tratta di puro e palese controllo da parte del partner.
La situazione andrebbe sicuramente analizzata più nel dettaglio, ma mi sento di dirle che in primis è importante che lei ascolti i suoi bisogni e i suoi desideri e che cerchi di capire se le dinamiche di questa relazione le stanno strette e la opprimono come persona. Potrebbe essere utile parlare delle sue perplessità con il suo fidanzato, dirgli come si sente e cosa la fa sentire così.
Infine, la incoraggio a provare ad aprirsi con le persone di cui si fida. Non c'è nulla di cui vergognarsi e/o da temere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Ilenia Caggiu
Buongiorno. Penso che la prima domanda da fare, per cercare di riuscire a capire meglio, sia: "Come mai trovandomi in questa situazione, per me dannosa, non riesco a fare nulla per uscirne?". Una persona che tende a comandare nelle relazioni ha bisogno di qualcuno che stia dentro quei confini, che non "trasgredisca". Per questo nel momento in cui da un clima di dipendenza ricerchi un po' di autonomia il tuo ragazzo va in confusione e cerca di stringere ancora di più i confini. Ma in quel momento la volontà nostra di voler rimanere, o di andarsene via, gioca un ruolo fondamentale.
Hai già trovato una risposta a quello che stia vivendo: rivolgiti subito ad un centro antiviolenza (la tua relazione non è, da quello che racconti, violenta fisicamente, ma anche il resto che hai descritto è violenza, sono le dinamiche che racconti ad essere violente), per conoscere il Cav più vicino a te chiama il 1522. Parallelamente ti consiglio di iniziare un percorso psicologico che ti permetta di capire quello che stai vivendo e di uscirne al meglio. Un saluto
Gentilissima,
Inizio subito con il dirti che la vergogna che provi è del tutto normale, quando si vive una relazione come la tua. Ci si sente non brave abbastanza e si ha un immensa paura del giudizio altrui.
In realtà situazioni sono molto frequenti e il primo passo è quello di cercare di uscire dall'isolamento poiché questo ti fa sentire senza strumenti e non aiuta un eventuale processo di separazione. Ti consiglio fortemente innanzitutto di aprirti cin qualche amica che pensi possa capirti e di rivolgerti ad un* colleg* per avere uno spazio tuo, privo di giudizio, che ti aiuti ad indentificare i tuoi punti di forza e soprattutto i tuoi desideri che pare siano in secondo piano in questa relazione.
Rimango a disposizione in caso di necessità
Un caro saluto
D.ssa Simona Torrente - Psicologa e Psicoterapeuta - Torino
È coraggioso da parte tua condividere la tua situazione e cercare aiuto per capire meglio ciò che stai vivendo. Ciò che descrivi nella tua relazione sembra essere un comportamento molto controllante e geloso da parte del tuo fidanzato, che può essere estremamente dannoso per la tua salute emotiva e mentale.

È importante riconoscere che una relazione sana è basata sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulla capacità di lasciare spazio alla libertà personale e all'autonomia dell'altro. Le azioni del tuo fidanzato, come limitare i tuoi spazi sociali, controllare i tuoi movimenti e isolarsi dagli amici, sono segnali di una relazione tossica.

Il controllo eccessivo, la gelosia e la dipendenza emotiva possono avere gravi conseguenze sulla tua autostima, sulla tua felicità e sulla tua indipendenza personale. Potresti sentirti intrappolata e privata della tua libertà individuale, e questo non è affatto un ambiente sano per crescere e prosperare come persona.

È comprensibile che tu possa avere momenti di amore per il tuo fidanzato, specialmente se ci sono stati momenti belli nella vostra relazione. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che una serie di momenti belli non giustifica comportamenti tossici e dannosi.

Ti incoraggio a cercare il sostegno di amici fidati o di un membro della famiglia con cui senti di poter parlare apertamente. Parlando con qualcuno di fiducia, potrai esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni senza vergogna e ricevere il supporto necessario.

Considera anche di parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e offrirti strumenti per affrontarla in modo sano e costruttivo.

Ricorda che hai il diritto di essere felice e di vivere una relazione sana e rispettosa. Se ritieni che questa relazione sia tossica e dannosa, potresti voler prendere in considerazione l'idea di porre fine alla relazione per il tuo bene e la tua crescita personale. La tua felicità e il tuo benessere devono essere la priorità.
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Gentile utente grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Tutte le difficoltà descritte sembrano inscriversi all'interno della coppia, che sembra caratterizzarsi per la presenza di specifiche dinamiche che tendono a ripetersi, come ad esempio la gelosia e il controllo. Comprendo il profondo disagio da te sperimentato rispetto a questioni così intime e delicate. Sarebbe indicato un percorso terapeutico, in modo tale da iniziare a costruire uno spazio individuale, riservato, all'interno del quale analizzare e comprendere i vissuti emotivi sperimentati a livello relazionale e sentimentale. Per qualsiasi ulteriore bisogno, resto a tua disposizione. Un caro saluto, dr. Omar Isa
Gentile utente, ciò che descrive è chiaramente una relazione disfunzionale basata sul controllo.
Come suggerito da alcuni colleghi queste restrizioni imposte sono forme di violenza psicologica che rischiano di minare la sua indipendenza, libertà, autostima e il suo benessere generale. Non sottovaluti gli episodi che si sono verificati.
Rifletta su cosa la trattenga ancora all'interno di questa relazione e valuti l'occasione di parlare con un professionista circa il suo attuale vissuto.
Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Federica Lanzafame
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Gentile utente, grazie per questa condivisione. Dalle sue parole si può desumere che possa trattarsi di una relazione disfunzionale che sta iniziando ad esserle stretta. L’immagine della gabbia che ha trovato penso sia davvero esplicativa di come si sente. Mi permetta di dirle che non c’è nulla di cui vergognarsi, purtroppo è una condizione piuttosto comune, tra i suoi parenti o amici saprà trovare qualcuno che direttamente o indirettamente ha vissuto quello che sta attraversando lei.
Arrivare al punto in cui si è consapevoli della tossicità della propria relazione è un primo grande passo che lei sembra aver fatto in autonomia, adesso un professionista potrebbe aiutarla nel lavoro personale di esplorare nel profondo quali sono i suoi sentimenti senza perdere di vista i suoi bisogni. Sarebbe altresì importante esplorare quali sono le buone ragioni che l’hanno portata a legarsi ad una persona con queste caratteristiche per capire quali scelte saranno migliori per lei in futuro. Rimango a disposizione per qualunque dubbio. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Teresa Poggioni
Buona sera. Ha fatto bene a chiedere consiglio a noi e le dirò che forse è il caso di fare una scelta rispetto a due opzioni:
- percorso individuale nel comprendere davvero lei cosa vuole e cosa si aspetta da questo ragazzo
- percorso di coppia in cui si cerca di capire i bisogni dell'uno e dell'altro ed il modo di far stare sereni entrambi all'interno della coppia.
ci pensi e magari ne parli col suo ragazzo.
Resto a disposizione.
Dott. Eugenio Di Giovanni
Buonasera
ho letto con attenzione quanto ha scritto e l'impressione che si ha è che la relazione con il suo fidanzato si regge probabilmente in virtù di un sentimento che per alcuni aspetti ancora permane e che le permette di vivere ancora dei momenti belli. E' altrettanto chiaro però che ci sono degli aspetti della relazione, che come lei stessa ha detto, la rendono tossica e la fanno sentire come in gabbia. Credo che la prima cosa da fare, se già non l'ha fatto è chiarire proprio alcuni punti fondamentali con lui, quali il fatto che per lei è importante mantenere quegli spazi individuali che le vengono privati a causa della sua gelosia. La fiducia in un rapporto di coppia è un l'elemento fondamentale che se viene a mancare rischia di condizionare enormemente i comportamenti e il vissuto all'interno della coppia. Le persone e i rapporti con il tempo fisiologicamente cambiano ed alcuni elementi e aspetti dell'altro che prima accettavamo o comunque tolleravamo possono diventare insostenibili con il tempo. Sicuramente un percorso individuale per entrambi o di coppia se lo volete, può aiutarvi in questa fase difficile.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per aver condiviso qui questa esperienza di vita che ha tante emozioni, tanti compromessi, tante rinunce. Il sociale, a volte, resta uno degli specchi che riflette giudizio, a volte il primo giudizio è proprio quello che ciascuno ha dentro di sè verso sè stesso.
Cosa può essere davvero giudicato? cosa invece potrebbe essere un parere esterno, un commento?
Se pensassimo alle parole dell'altro solo ed esclusivamente come parole, senza nessuna accezione, potremmo sentire di essere sostenuti, supportati in un momento impegnativo. E' emozionante leggere come descrivi il tuo ambiente familiare, e mi permetto di immaginare che tu possa desiderare una relazione così come l'hai vissuta da figlia, ma da compagna.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere il meglio per noi, perchè non siamo condannati a rimanere in una scelta se ci fa sentire in gabbia. Ogni gabbia ha una chiave e possiamo darci la possibilità di trovarla, di inserirla e di aprire la porticina e rende visibile un cielo limpido e aperto a nuove possibilità.
Resto a disposizione. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno cara, questo racconto mi da l’idea di una situazione vorrei, ma non posso. Una relazione ha molte situazioni belle e anche, purtroppo brutte. Non possiamo cambiare l’altro, ma quello che possiamo fare è prendere alcune decisioni, dalle più piccole, anche se difficili, come quella di non farsi tirare dentro le decisioni o imposizioni degli altri solamente perché ci attivano emotivamente, e spostare l’attenzione da loro a noi, a quello che vogliamo davvero. Le decisioni più difficili invece sono quelle di parlare apertamente, sinceramente, su quello che vogliamo davvero e se non funziona e niente cambia, allora dobbiamo essere coraggiosi, e nemmeno questo è difficile. Grazie, Dottor Benjamin Collins
Buonasera, credo abbia fatto bene a scrivere qui: troverà molti spunti di riflessione. Mi spiace molto leggere della gabbia che sente cucita addosso ed in effetti ci parla pochissimo di lei: che obiettivi ha? Cosa vorrebbe per sè? Provi a pensarci. Le consiglio, come credo faranno anche i miei colleghi, di rivolgersi ad un professionista e quindi di permettere che l'aiutino. Le auguro il meglio e rimango a disposizione, dott.ssa Giulia Remondini
Ciao,

Sento la tua difficoltà e il dolore che stai vivendo in questa relazione. È importante prendere in considerazione i segnali che stai riconoscendo come tossicità e cercare il supporto adeguato per affrontare la situazione.

Le dinamiche che hai descritto, come il controllo e il tentativo di limitare la tua libertà personale, possono indicare una relazione emotivamente tossica. È comprensibile che ti senta intrappolata e confusa riguardo ai tuoi sentimenti.

Il primo passo è prendere coscienza della tua situazione e riconoscere che meriti una relazione sana e rispettosa. È importante avere il coraggio di parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Esprimi chiaramente i tuoi bisogni e le tue aspettative, facendo presente che il controllo e le limitazioni che stai sperimentando non ti fanno sentire amata e rispettata.

Se non riesci ad avere una comunicazione efficace con il tuo fidanzato o se la situazione non migliora nonostante i tuoi sforzi, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare ulteriormente la situazione, a comprendere meglio le tue emozioni e a fornirti strategie per prendere decisioni consapevoli riguardo al tuo benessere e alla tua felicità.

Ricorda che non sei sola in questa situazione e che esistono risorse e persone pronte ad aiutarti. Non devi sentirti in colpa o vergognarti di cercare supporto e di parlare con i tuoi parenti o amici stretti riguardo a ciò che stai vivendo. È importante avere una rete di sostegno intorno a te.

Fai attenzione a te stessa, ai tuoi bisogni e al tuo benessere emotivo. Se hai bisogno di assistenza immediata o sei in una situazione di pericolo, ti consiglio di contattare un servizio di emergenza o una linea di supporto specializzata.

Ti auguro la forza e la chiarezza per affrontare questa situazione. Ricorda che meriti amore, rispetto e felicità nella tua vita.

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Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

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