Buonasera, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da molti anni (non voglio specificare). Par
23
risposte
Buonasera, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da molti anni (non voglio specificare).
Partiamo dalla base: il mio fidanzato è cresciuto in un’ambiente familiare particolarmente complesso, in cui il padre era eccessivamente geloso della moglie. Questa mentalità gli è stata in parte trasmessa (purtroppo).
Più in particolare: se desidero andarmi a fare un aperitivo con le mie amiche, mi dice che devo tornare verso un orario perché se no la sera ci sono persone che “cercano solo una cosa” e che se vedono una ragazza sola pensano che sia “single”;
Se desidero andare la sera per locali con le mie amiche non se ne parla proprio (stesso motivo del punto precedente);
Se c’è un bell’evento con cantanti ecc.. non esiste che io ci vada;
Se dormo un giorno in meno da lui si offende, dicendo che bisogna “recuperare i giorni persi”. Lui mi dice che se faccio queste cose “manco di rispetto”.
Inoltre è diventato molto solitario, non vuole uscire mai, non ha amici. In pratica la sua vita è basata su di me.
Io sono cresciuta in un’ambiente familiare, sano, pieno d’amore e puro. Solo ad oggi mi sto rendendo conto che sono finita in una relazione tossica e piano piano sto reprimendo sentimenti negativi. Ci sono momenti in cui penso di amarlo, e momenti in cui mi rendo conto che questo non è amore. Mi sento in una gabbia. Viviamo piccoli momenti belli, rari, ma belli. Chiedo consiglio a voi esperti perché mi vergogno a raccontarlo ai miei parenti/amici stretti. Vi ringrazio
Partiamo dalla base: il mio fidanzato è cresciuto in un’ambiente familiare particolarmente complesso, in cui il padre era eccessivamente geloso della moglie. Questa mentalità gli è stata in parte trasmessa (purtroppo).
Più in particolare: se desidero andarmi a fare un aperitivo con le mie amiche, mi dice che devo tornare verso un orario perché se no la sera ci sono persone che “cercano solo una cosa” e che se vedono una ragazza sola pensano che sia “single”;
Se desidero andare la sera per locali con le mie amiche non se ne parla proprio (stesso motivo del punto precedente);
Se c’è un bell’evento con cantanti ecc.. non esiste che io ci vada;
Se dormo un giorno in meno da lui si offende, dicendo che bisogna “recuperare i giorni persi”. Lui mi dice che se faccio queste cose “manco di rispetto”.
Inoltre è diventato molto solitario, non vuole uscire mai, non ha amici. In pratica la sua vita è basata su di me.
Io sono cresciuta in un’ambiente familiare, sano, pieno d’amore e puro. Solo ad oggi mi sto rendendo conto che sono finita in una relazione tossica e piano piano sto reprimendo sentimenti negativi. Ci sono momenti in cui penso di amarlo, e momenti in cui mi rendo conto che questo non è amore. Mi sento in una gabbia. Viviamo piccoli momenti belli, rari, ma belli. Chiedo consiglio a voi esperti perché mi vergogno a raccontarlo ai miei parenti/amici stretti. Vi ringrazio
Gentile utente, grazie per essersi aperta i questo contesto e aver esposto la sua situazione. Come lei sottolinea c'è la percezione di una relazione tossica che le da molto più malessere che momenti belli. Si può desumere che anche per lui sia la stessa cosa, la sua forte gelosia e desiderio di imporre le sue regole, senza dubbio lo fanno stare perennemente in ansia e a vivere il rapporto male tanto quanto lei. Siete molto giovani e non ha senso persistere in una relazione così malsana. la deriva di questo tipo di rapporti può essere oltremodo negativa con episodi di lite e eccessi di rabbia, con conseguenze comportamentali di cui poi rammaricarsi. Il mio consiglio è di perseguire entrambi un obiettivo di benessere individuale prima che di coppia. Ognuno di voi deve fare una lista delle proprie priorità e dei propri valori in questo momento della vostra vita e cercare di andare avanti per la propria strada. Tutto ciò non riguarda l'affetto, che sicuramente rimane, ma se il sentimento non è arricchito da rispetto, compassione, condivisione e tolleranza, prima o poi svanisce o prende forme diverse e disagevoli.
Spero di averle dato motivo di riflessione per le sue opportune decisioni. un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Spero di averle dato motivo di riflessione per le sue opportune decisioni. un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, capisco che si trova in una situazione difficile e che desidera cercare consiglio da un professionista. Sembra che stia vivendo una relazione con segni di tossicità e controllo da parte del suo fidanzato. È importante capire che il controllo e la gelosia eccessivi possono essere segni di una dinamica disfunzionale in una relazione. Raggiungere un punto in cui si è consapevoli della tossicità della propria relazione è un passo importante verso il benessere. È comprensibile che possa essere difficile parlarne con i propri parenti o amici stretti, ma consideri l'idea di iniziare un percorso con uno psicologo che potrà offrirti sostegno neutrale e professionale in un proprio spazio sicuro, personale e senza giudizi. Un professionista potrebbe aiutarla ad esplorare i suoi sentimenti e ad acquisire maggiore consapevolezza della sua situazione. Potrebbe essere importante analizzare attentamente le dinamiche di controllo e gelosia nel suo rapporto e comprendere come queste influenzino il proprio benessere emotivo. Uno psicologo potrebbe anche supportarla nell'esplorare le opzioni disponibili e nel prendere decisioni che siano giuste per lei. Ricordi che una relazione sana è basata sul rispetto reciproco, sulla fiducia e sulla libertà individuale. Se si sente intrappolata o soffocata nella tua relazione, potrebbe essere necessario considerare seriamente la sua felicità e il suo benessere emotivo a lungo termine. Consideri la possibilità di proporre un percorso da uno psicologo anche al suo fidanzato, il quale potrà aiutarlo in uno spazio sicuro, ad esplorare le motivazioni che lo portano ad infondere alla vostra relazione vissuti di controllo e mancanza di fiducia. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Saluti, Dott. Alessio Lambiase.
Buongiorno, grazie della sua condivisione. Mi dispiace sentire la sofferenza ed i dubbi nella sua storia ma vorrei partire dicendole che non ha nulla di cui vergognarsi. Comprendo che aprirsi con chi si conosce, ammettendo di sentirsi in una gabbia nella quale "siamo entrate noi" non sia facile, ma queste situazioni sono molto comuni, e dalle persone vicine forse possiamo trovare supporto e comprensione, mantenere una rete sociale è molto importante per sentirsi sicuri, soprattutto se scrive che il suo ragazzo tende ad isolarsi e a richiedere sempre più isolamento anche da parte sua. Ci si innamora e si finisce legati a persone che piano piano comprendiamo avere obiettivi o visioni diverse del mondo, questo capita a tutti e non c'è nulla di cui vergognarsi.
Per quanto riguarda la relazione in se, le consiglio di fare un lavoro personale per capire cosa desidera, i suoi obiettivi, le sue necessità, e cosa la tiene legata ad una relazione fatta di piccoli momenti belli ma anche di tanta solitudine e incomprensione (è affetto, paura della solitudine, sensi di colpa?) una volta compreso ciò che la fa stare lì e cosa desidera veramente, potete decidere se affrontare un percorso insieme come coppia oppure se è il momento di prendere strade diverse.
Per qualunque dubbio rimango a disposizione, le auguro il meglio.
Dott.ssa Aisha Battelini
Per quanto riguarda la relazione in se, le consiglio di fare un lavoro personale per capire cosa desidera, i suoi obiettivi, le sue necessità, e cosa la tiene legata ad una relazione fatta di piccoli momenti belli ma anche di tanta solitudine e incomprensione (è affetto, paura della solitudine, sensi di colpa?) una volta compreso ciò che la fa stare lì e cosa desidera veramente, potete decidere se affrontare un percorso insieme come coppia oppure se è il momento di prendere strade diverse.
Per qualunque dubbio rimango a disposizione, le auguro il meglio.
Dott.ssa Aisha Battelini
Carissima, la situazione che descrive è a tutti gli effetti una relazione controllante. Purtroppo, si tende a parlare di rispetto e mancanza di rispetto quando in realtà si tratta di puro e palese controllo da parte del partner.
La situazione andrebbe sicuramente analizzata più nel dettaglio, ma mi sento di dirle che in primis è importante che lei ascolti i suoi bisogni e i suoi desideri e che cerchi di capire se le dinamiche di questa relazione le stanno strette e la opprimono come persona. Potrebbe essere utile parlare delle sue perplessità con il suo fidanzato, dirgli come si sente e cosa la fa sentire così.
Infine, la incoraggio a provare ad aprirsi con le persone di cui si fida. Non c'è nulla di cui vergognarsi e/o da temere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Ilenia Caggiu
La situazione andrebbe sicuramente analizzata più nel dettaglio, ma mi sento di dirle che in primis è importante che lei ascolti i suoi bisogni e i suoi desideri e che cerchi di capire se le dinamiche di questa relazione le stanno strette e la opprimono come persona. Potrebbe essere utile parlare delle sue perplessità con il suo fidanzato, dirgli come si sente e cosa la fa sentire così.
Infine, la incoraggio a provare ad aprirsi con le persone di cui si fida. Non c'è nulla di cui vergognarsi e/o da temere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Ilenia Caggiu
Buongiorno. Penso che la prima domanda da fare, per cercare di riuscire a capire meglio, sia: "Come mai trovandomi in questa situazione, per me dannosa, non riesco a fare nulla per uscirne?". Una persona che tende a comandare nelle relazioni ha bisogno di qualcuno che stia dentro quei confini, che non "trasgredisca". Per questo nel momento in cui da un clima di dipendenza ricerchi un po' di autonomia il tuo ragazzo va in confusione e cerca di stringere ancora di più i confini. Ma in quel momento la volontà nostra di voler rimanere, o di andarsene via, gioca un ruolo fondamentale.
Hai già trovato una risposta a quello che stia vivendo: rivolgiti subito ad un centro antiviolenza (la tua relazione non è, da quello che racconti, violenta fisicamente, ma anche il resto che hai descritto è violenza, sono le dinamiche che racconti ad essere violente), per conoscere il Cav più vicino a te chiama il 1522. Parallelamente ti consiglio di iniziare un percorso psicologico che ti permetta di capire quello che stai vivendo e di uscirne al meglio. Un saluto
Gentilissima,
Inizio subito con il dirti che la vergogna che provi è del tutto normale, quando si vive una relazione come la tua. Ci si sente non brave abbastanza e si ha un immensa paura del giudizio altrui.
In realtà situazioni sono molto frequenti e il primo passo è quello di cercare di uscire dall'isolamento poiché questo ti fa sentire senza strumenti e non aiuta un eventuale processo di separazione. Ti consiglio fortemente innanzitutto di aprirti cin qualche amica che pensi possa capirti e di rivolgerti ad un* colleg* per avere uno spazio tuo, privo di giudizio, che ti aiuti ad indentificare i tuoi punti di forza e soprattutto i tuoi desideri che pare siano in secondo piano in questa relazione.
Rimango a disposizione in caso di necessità
Un caro saluto
D.ssa Simona Torrente - Psicologa e Psicoterapeuta - Torino
Inizio subito con il dirti che la vergogna che provi è del tutto normale, quando si vive una relazione come la tua. Ci si sente non brave abbastanza e si ha un immensa paura del giudizio altrui.
In realtà situazioni sono molto frequenti e il primo passo è quello di cercare di uscire dall'isolamento poiché questo ti fa sentire senza strumenti e non aiuta un eventuale processo di separazione. Ti consiglio fortemente innanzitutto di aprirti cin qualche amica che pensi possa capirti e di rivolgerti ad un* colleg* per avere uno spazio tuo, privo di giudizio, che ti aiuti ad indentificare i tuoi punti di forza e soprattutto i tuoi desideri che pare siano in secondo piano in questa relazione.
Rimango a disposizione in caso di necessità
Un caro saluto
D.ssa Simona Torrente - Psicologa e Psicoterapeuta - Torino
È coraggioso da parte tua condividere la tua situazione e cercare aiuto per capire meglio ciò che stai vivendo. Ciò che descrivi nella tua relazione sembra essere un comportamento molto controllante e geloso da parte del tuo fidanzato, che può essere estremamente dannoso per la tua salute emotiva e mentale.
È importante riconoscere che una relazione sana è basata sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulla capacità di lasciare spazio alla libertà personale e all'autonomia dell'altro. Le azioni del tuo fidanzato, come limitare i tuoi spazi sociali, controllare i tuoi movimenti e isolarsi dagli amici, sono segnali di una relazione tossica.
Il controllo eccessivo, la gelosia e la dipendenza emotiva possono avere gravi conseguenze sulla tua autostima, sulla tua felicità e sulla tua indipendenza personale. Potresti sentirti intrappolata e privata della tua libertà individuale, e questo non è affatto un ambiente sano per crescere e prosperare come persona.
È comprensibile che tu possa avere momenti di amore per il tuo fidanzato, specialmente se ci sono stati momenti belli nella vostra relazione. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che una serie di momenti belli non giustifica comportamenti tossici e dannosi.
Ti incoraggio a cercare il sostegno di amici fidati o di un membro della famiglia con cui senti di poter parlare apertamente. Parlando con qualcuno di fiducia, potrai esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni senza vergogna e ricevere il supporto necessario.
Considera anche di parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e offrirti strumenti per affrontarla in modo sano e costruttivo.
Ricorda che hai il diritto di essere felice e di vivere una relazione sana e rispettosa. Se ritieni che questa relazione sia tossica e dannosa, potresti voler prendere in considerazione l'idea di porre fine alla relazione per il tuo bene e la tua crescita personale. La tua felicità e il tuo benessere devono essere la priorità.
È importante riconoscere che una relazione sana è basata sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulla capacità di lasciare spazio alla libertà personale e all'autonomia dell'altro. Le azioni del tuo fidanzato, come limitare i tuoi spazi sociali, controllare i tuoi movimenti e isolarsi dagli amici, sono segnali di una relazione tossica.
Il controllo eccessivo, la gelosia e la dipendenza emotiva possono avere gravi conseguenze sulla tua autostima, sulla tua felicità e sulla tua indipendenza personale. Potresti sentirti intrappolata e privata della tua libertà individuale, e questo non è affatto un ambiente sano per crescere e prosperare come persona.
È comprensibile che tu possa avere momenti di amore per il tuo fidanzato, specialmente se ci sono stati momenti belli nella vostra relazione. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che una serie di momenti belli non giustifica comportamenti tossici e dannosi.
Ti incoraggio a cercare il sostegno di amici fidati o di un membro della famiglia con cui senti di poter parlare apertamente. Parlando con qualcuno di fiducia, potrai esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni senza vergogna e ricevere il supporto necessario.
Considera anche di parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e offrirti strumenti per affrontarla in modo sano e costruttivo.
Ricorda che hai il diritto di essere felice e di vivere una relazione sana e rispettosa. Se ritieni che questa relazione sia tossica e dannosa, potresti voler prendere in considerazione l'idea di porre fine alla relazione per il tuo bene e la tua crescita personale. La tua felicità e il tuo benessere devono essere la priorità.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Tutte le difficoltà descritte sembrano inscriversi all'interno della coppia, che sembra caratterizzarsi per la presenza di specifiche dinamiche che tendono a ripetersi, come ad esempio la gelosia e il controllo. Comprendo il profondo disagio da te sperimentato rispetto a questioni così intime e delicate. Sarebbe indicato un percorso terapeutico, in modo tale da iniziare a costruire uno spazio individuale, riservato, all'interno del quale analizzare e comprendere i vissuti emotivi sperimentati a livello relazionale e sentimentale. Per qualsiasi ulteriore bisogno, resto a tua disposizione. Un caro saluto, dr. Omar Isa
Gentile utente, ciò che descrive è chiaramente una relazione disfunzionale basata sul controllo.
Come suggerito da alcuni colleghi queste restrizioni imposte sono forme di violenza psicologica che rischiano di minare la sua indipendenza, libertà, autostima e il suo benessere generale. Non sottovaluti gli episodi che si sono verificati.
Rifletta su cosa la trattenga ancora all'interno di questa relazione e valuti l'occasione di parlare con un professionista circa il suo attuale vissuto.
Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Federica Lanzafame
Come suggerito da alcuni colleghi queste restrizioni imposte sono forme di violenza psicologica che rischiano di minare la sua indipendenza, libertà, autostima e il suo benessere generale. Non sottovaluti gli episodi che si sono verificati.
Rifletta su cosa la trattenga ancora all'interno di questa relazione e valuti l'occasione di parlare con un professionista circa il suo attuale vissuto.
Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Federica Lanzafame
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico individuale - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, grazie per questa condivisione. Dalle sue parole si può desumere che possa trattarsi di una relazione disfunzionale che sta iniziando ad esserle stretta. L’immagine della gabbia che ha trovato penso sia davvero esplicativa di come si sente. Mi permetta di dirle che non c’è nulla di cui vergognarsi, purtroppo è una condizione piuttosto comune, tra i suoi parenti o amici saprà trovare qualcuno che direttamente o indirettamente ha vissuto quello che sta attraversando lei.
Arrivare al punto in cui si è consapevoli della tossicità della propria relazione è un primo grande passo che lei sembra aver fatto in autonomia, adesso un professionista potrebbe aiutarla nel lavoro personale di esplorare nel profondo quali sono i suoi sentimenti senza perdere di vista i suoi bisogni. Sarebbe altresì importante esplorare quali sono le buone ragioni che l’hanno portata a legarsi ad una persona con queste caratteristiche per capire quali scelte saranno migliori per lei in futuro. Rimango a disposizione per qualunque dubbio. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Teresa Poggioni
Arrivare al punto in cui si è consapevoli della tossicità della propria relazione è un primo grande passo che lei sembra aver fatto in autonomia, adesso un professionista potrebbe aiutarla nel lavoro personale di esplorare nel profondo quali sono i suoi sentimenti senza perdere di vista i suoi bisogni. Sarebbe altresì importante esplorare quali sono le buone ragioni che l’hanno portata a legarsi ad una persona con queste caratteristiche per capire quali scelte saranno migliori per lei in futuro. Rimango a disposizione per qualunque dubbio. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Teresa Poggioni
Buona sera. Ha fatto bene a chiedere consiglio a noi e le dirò che forse è il caso di fare una scelta rispetto a due opzioni:
- percorso individuale nel comprendere davvero lei cosa vuole e cosa si aspetta da questo ragazzo
- percorso di coppia in cui si cerca di capire i bisogni dell'uno e dell'altro ed il modo di far stare sereni entrambi all'interno della coppia.
ci pensi e magari ne parli col suo ragazzo.
Resto a disposizione.
Dott. Eugenio Di Giovanni
- percorso individuale nel comprendere davvero lei cosa vuole e cosa si aspetta da questo ragazzo
- percorso di coppia in cui si cerca di capire i bisogni dell'uno e dell'altro ed il modo di far stare sereni entrambi all'interno della coppia.
ci pensi e magari ne parli col suo ragazzo.
Resto a disposizione.
Dott. Eugenio Di Giovanni
Buonasera
ho letto con attenzione quanto ha scritto e l'impressione che si ha è che la relazione con il suo fidanzato si regge probabilmente in virtù di un sentimento che per alcuni aspetti ancora permane e che le permette di vivere ancora dei momenti belli. E' altrettanto chiaro però che ci sono degli aspetti della relazione, che come lei stessa ha detto, la rendono tossica e la fanno sentire come in gabbia. Credo che la prima cosa da fare, se già non l'ha fatto è chiarire proprio alcuni punti fondamentali con lui, quali il fatto che per lei è importante mantenere quegli spazi individuali che le vengono privati a causa della sua gelosia. La fiducia in un rapporto di coppia è un l'elemento fondamentale che se viene a mancare rischia di condizionare enormemente i comportamenti e il vissuto all'interno della coppia. Le persone e i rapporti con il tempo fisiologicamente cambiano ed alcuni elementi e aspetti dell'altro che prima accettavamo o comunque tolleravamo possono diventare insostenibili con il tempo. Sicuramente un percorso individuale per entrambi o di coppia se lo volete, può aiutarvi in questa fase difficile.
ho letto con attenzione quanto ha scritto e l'impressione che si ha è che la relazione con il suo fidanzato si regge probabilmente in virtù di un sentimento che per alcuni aspetti ancora permane e che le permette di vivere ancora dei momenti belli. E' altrettanto chiaro però che ci sono degli aspetti della relazione, che come lei stessa ha detto, la rendono tossica e la fanno sentire come in gabbia. Credo che la prima cosa da fare, se già non l'ha fatto è chiarire proprio alcuni punti fondamentali con lui, quali il fatto che per lei è importante mantenere quegli spazi individuali che le vengono privati a causa della sua gelosia. La fiducia in un rapporto di coppia è un l'elemento fondamentale che se viene a mancare rischia di condizionare enormemente i comportamenti e il vissuto all'interno della coppia. Le persone e i rapporti con il tempo fisiologicamente cambiano ed alcuni elementi e aspetti dell'altro che prima accettavamo o comunque tolleravamo possono diventare insostenibili con il tempo. Sicuramente un percorso individuale per entrambi o di coppia se lo volete, può aiutarvi in questa fase difficile.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per aver condiviso qui questa esperienza di vita che ha tante emozioni, tanti compromessi, tante rinunce. Il sociale, a volte, resta uno degli specchi che riflette giudizio, a volte il primo giudizio è proprio quello che ciascuno ha dentro di sè verso sè stesso.
Cosa può essere davvero giudicato? cosa invece potrebbe essere un parere esterno, un commento?
Se pensassimo alle parole dell'altro solo ed esclusivamente come parole, senza nessuna accezione, potremmo sentire di essere sostenuti, supportati in un momento impegnativo. E' emozionante leggere come descrivi il tuo ambiente familiare, e mi permetto di immaginare che tu possa desiderare una relazione così come l'hai vissuta da figlia, ma da compagna.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere il meglio per noi, perchè non siamo condannati a rimanere in una scelta se ci fa sentire in gabbia. Ogni gabbia ha una chiave e possiamo darci la possibilità di trovarla, di inserirla e di aprire la porticina e rende visibile un cielo limpido e aperto a nuove possibilità.
Resto a disposizione. Dott.ssa Grazia Paradiso
Cosa può essere davvero giudicato? cosa invece potrebbe essere un parere esterno, un commento?
Se pensassimo alle parole dell'altro solo ed esclusivamente come parole, senza nessuna accezione, potremmo sentire di essere sostenuti, supportati in un momento impegnativo. E' emozionante leggere come descrivi il tuo ambiente familiare, e mi permetto di immaginare che tu possa desiderare una relazione così come l'hai vissuta da figlia, ma da compagna.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere il meglio per noi, perchè non siamo condannati a rimanere in una scelta se ci fa sentire in gabbia. Ogni gabbia ha una chiave e possiamo darci la possibilità di trovarla, di inserirla e di aprire la porticina e rende visibile un cielo limpido e aperto a nuove possibilità.
Resto a disposizione. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno cara, questo racconto mi da l’idea di una situazione vorrei, ma non posso. Una relazione ha molte situazioni belle e anche, purtroppo brutte. Non possiamo cambiare l’altro, ma quello che possiamo fare è prendere alcune decisioni, dalle più piccole, anche se difficili, come quella di non farsi tirare dentro le decisioni o imposizioni degli altri solamente perché ci attivano emotivamente, e spostare l’attenzione da loro a noi, a quello che vogliamo davvero. Le decisioni più difficili invece sono quelle di parlare apertamente, sinceramente, su quello che vogliamo davvero e se non funziona e niente cambia, allora dobbiamo essere coraggiosi, e nemmeno questo è difficile. Grazie, Dottor Benjamin Collins
Buonasera, credo abbia fatto bene a scrivere qui: troverà molti spunti di riflessione. Mi spiace molto leggere della gabbia che sente cucita addosso ed in effetti ci parla pochissimo di lei: che obiettivi ha? Cosa vorrebbe per sè? Provi a pensarci. Le consiglio, come credo faranno anche i miei colleghi, di rivolgersi ad un professionista e quindi di permettere che l'aiutino. Le auguro il meglio e rimango a disposizione, dott.ssa Giulia Remondini
Ciao,
Sento la tua difficoltà e il dolore che stai vivendo in questa relazione. È importante prendere in considerazione i segnali che stai riconoscendo come tossicità e cercare il supporto adeguato per affrontare la situazione.
Le dinamiche che hai descritto, come il controllo e il tentativo di limitare la tua libertà personale, possono indicare una relazione emotivamente tossica. È comprensibile che ti senta intrappolata e confusa riguardo ai tuoi sentimenti.
Il primo passo è prendere coscienza della tua situazione e riconoscere che meriti una relazione sana e rispettosa. È importante avere il coraggio di parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Esprimi chiaramente i tuoi bisogni e le tue aspettative, facendo presente che il controllo e le limitazioni che stai sperimentando non ti fanno sentire amata e rispettata.
Se non riesci ad avere una comunicazione efficace con il tuo fidanzato o se la situazione non migliora nonostante i tuoi sforzi, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare ulteriormente la situazione, a comprendere meglio le tue emozioni e a fornirti strategie per prendere decisioni consapevoli riguardo al tuo benessere e alla tua felicità.
Ricorda che non sei sola in questa situazione e che esistono risorse e persone pronte ad aiutarti. Non devi sentirti in colpa o vergognarti di cercare supporto e di parlare con i tuoi parenti o amici stretti riguardo a ciò che stai vivendo. È importante avere una rete di sostegno intorno a te.
Fai attenzione a te stessa, ai tuoi bisogni e al tuo benessere emotivo. Se hai bisogno di assistenza immediata o sei in una situazione di pericolo, ti consiglio di contattare un servizio di emergenza o una linea di supporto specializzata.
Ti auguro la forza e la chiarezza per affrontare questa situazione. Ricorda che meriti amore, rispetto e felicità nella tua vita.
Sento la tua difficoltà e il dolore che stai vivendo in questa relazione. È importante prendere in considerazione i segnali che stai riconoscendo come tossicità e cercare il supporto adeguato per affrontare la situazione.
Le dinamiche che hai descritto, come il controllo e il tentativo di limitare la tua libertà personale, possono indicare una relazione emotivamente tossica. È comprensibile che ti senta intrappolata e confusa riguardo ai tuoi sentimenti.
Il primo passo è prendere coscienza della tua situazione e riconoscere che meriti una relazione sana e rispettosa. È importante avere il coraggio di parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Esprimi chiaramente i tuoi bisogni e le tue aspettative, facendo presente che il controllo e le limitazioni che stai sperimentando non ti fanno sentire amata e rispettata.
Se non riesci ad avere una comunicazione efficace con il tuo fidanzato o se la situazione non migliora nonostante i tuoi sforzi, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare ulteriormente la situazione, a comprendere meglio le tue emozioni e a fornirti strategie per prendere decisioni consapevoli riguardo al tuo benessere e alla tua felicità.
Ricorda che non sei sola in questa situazione e che esistono risorse e persone pronte ad aiutarti. Non devi sentirti in colpa o vergognarti di cercare supporto e di parlare con i tuoi parenti o amici stretti riguardo a ciò che stai vivendo. È importante avere una rete di sostegno intorno a te.
Fai attenzione a te stessa, ai tuoi bisogni e al tuo benessere emotivo. Se hai bisogno di assistenza immediata o sei in una situazione di pericolo, ti consiglio di contattare un servizio di emergenza o una linea di supporto specializzata.
Ti auguro la forza e la chiarezza per affrontare questa situazione. Ricorda che meriti amore, rispetto e felicità nella tua vita.
Gentile utente. Questi sono i chiari segnali di una relazione disfunzionale. I sentimenti da lei provati sono del tutto "normali", ma deve intervenire e chiedere aiuto a chi di competenza per farsi aiutare in questo percorso che la porterà a raggiungere la sua piena libertà.
Dott.ssa Marika Caruana
Dott.ssa Marika Caruana
Gentile utente, comprendo la difficoltà nel condividere un vissuto di questo tipo con la sua famiglia. Tuttavia, si renderà conto anche lei che in una situazione del genere bisogna evitare di isolarsi e di fare in modo che la relazione, che lei definisce tossica, possa essere una realtà solo di sua conoscenza e che sia anche una realtà totalizzante e limitante della sua libertà. E' fondamentale che lei si esprima e venga supportata dalle persone a lei più vicine. Lei descrive sicuramente una situazione complessa, che non può essere accettata alla luce degli anni che stiamo vivendo e alla luce di ciò che è il suo trascorso familiare. Se lei si sente nella condizione di vivere all'interno di una gabbia, significa che è una relazione che non la valorizza come persona nè come donna. Certamente nessuno le potrà consigliare cosa sia meglio per lei o come debba comportarsi, ma la invito a valutare i costi e i benefici di questa relazione e come si vede fra 4/5 anni all'interno della situazione odierna. Solo in questo modo potrà capire cosa potrà farla stare meglio.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Gent.mo Buongiorno,
Innanzitutto mi sento di dirle che la sua consapevolezza rispetto alla situazione è un primo passo importante. Capisco quanto sia difficile affrontare un contesto relazionale così complesso. Tuttavia, è importante sottolineare che come psicoterapeuta non posso e non dovrei dare consigli diretti: ogni persona è unica e ogni situazione va esplorata attraverso le esperienze e le percezioni individuali. Consigliarlo sarebbe riduttivo e non rispettoso, in quanto non posso sapere ciò che sarebbe meglio per lei, dato che la mia visione si basa su quello che sarebbe giusto per me, non per lei.
Piuttosto, mi sento di suggerirle di riflettere sulla motivazione che c'è dietro le sue scelte e le sue emozioni. Se manca un vero desiderio di cambiare la situazione, potrebbe essere difficile proseguire in un percorso di crescita, anche se comprendo il senso di vergogna che potrebbe provare nel parlare con gli altri. Questo è comprensibile, ma a volte affrontare questi temi con persone di fiducia può essere un passo significativo verso il cambiamento.
Sono a disposizione su Bologna, Lecce ed online.
Le auguro una buonagiornata,
Dr. Giorgio De Giorgi
Innanzitutto mi sento di dirle che la sua consapevolezza rispetto alla situazione è un primo passo importante. Capisco quanto sia difficile affrontare un contesto relazionale così complesso. Tuttavia, è importante sottolineare che come psicoterapeuta non posso e non dovrei dare consigli diretti: ogni persona è unica e ogni situazione va esplorata attraverso le esperienze e le percezioni individuali. Consigliarlo sarebbe riduttivo e non rispettoso, in quanto non posso sapere ciò che sarebbe meglio per lei, dato che la mia visione si basa su quello che sarebbe giusto per me, non per lei.
Piuttosto, mi sento di suggerirle di riflettere sulla motivazione che c'è dietro le sue scelte e le sue emozioni. Se manca un vero desiderio di cambiare la situazione, potrebbe essere difficile proseguire in un percorso di crescita, anche se comprendo il senso di vergogna che potrebbe provare nel parlare con gli altri. Questo è comprensibile, ma a volte affrontare questi temi con persone di fiducia può essere un passo significativo verso il cambiamento.
Sono a disposizione su Bologna, Lecce ed online.
Le auguro una buonagiornata,
Dr. Giorgio De Giorgi
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza. Le sue parole raccontano con estrema lucidità una realtà che, purtroppo, molte persone faticano a riconoscere: una relazione che, col tempo, si è trasformata in qualcosa che limita profondamente la sua libertà personale, emotiva e sociale.
Quello che lei sta vivendo, e che sta cominciando a definire come relazione tossica, ha delle dinamiche che vanno ben oltre la gelosia "normale" o il semplice disaccordo. Il controllo, il senso di colpa, le restrizioni sulla sua libertà e il peso delle aspettative del partner ( come il “recuperare i giorni persi” o il considerare “mancanza di rispetto” le sue uscite ) sono segnali importanti, e non vanno minimizzati.
È significativo che lei stia cominciando a interrogarsi su cosa sia davvero amore, e stia prendendo consapevolezza del fatto che il legame con questa persona, per quanto possa avere dei momenti belli, le sta togliendo molto: la spontaneità, le amicizie, l’autonomia, e in parte anche la serenità.
Amare non dovrebbe mai voler dire “rinunciare a sé stessi per non ferire l’altro”.
Non si vergogni: la vergogna non è sua, e non dovrebbe portarla sulle spalle. Sta già dimostrando grande forza nel riconoscere e nominare la situazione. È un primo passo importante. Una possibilità, se pensa che il suo compagno possa essere aperto a mettersi in discussione, è proporre un percorso di terapia di coppia. In un contesto protetto e guidato da un professionista, è possibile affrontare insieme certe dinamiche e capire se ci sono i presupposti per costruire un rapporto più sano, rispettoso e libero per entrambi. Si ricordi sempre però chee lei merita una relazione dove possa sentirsi amata senza dover rinunciare a se stessa.
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza. Le sue parole raccontano con estrema lucidità una realtà che, purtroppo, molte persone faticano a riconoscere: una relazione che, col tempo, si è trasformata in qualcosa che limita profondamente la sua libertà personale, emotiva e sociale.
Quello che lei sta vivendo, e che sta cominciando a definire come relazione tossica, ha delle dinamiche che vanno ben oltre la gelosia "normale" o il semplice disaccordo. Il controllo, il senso di colpa, le restrizioni sulla sua libertà e il peso delle aspettative del partner ( come il “recuperare i giorni persi” o il considerare “mancanza di rispetto” le sue uscite ) sono segnali importanti, e non vanno minimizzati.
È significativo che lei stia cominciando a interrogarsi su cosa sia davvero amore, e stia prendendo consapevolezza del fatto che il legame con questa persona, per quanto possa avere dei momenti belli, le sta togliendo molto: la spontaneità, le amicizie, l’autonomia, e in parte anche la serenità.
Amare non dovrebbe mai voler dire “rinunciare a sé stessi per non ferire l’altro”.
Non si vergogni: la vergogna non è sua, e non dovrebbe portarla sulle spalle. Sta già dimostrando grande forza nel riconoscere e nominare la situazione. È un primo passo importante. Una possibilità, se pensa che il suo compagno possa essere aperto a mettersi in discussione, è proporre un percorso di terapia di coppia. In un contesto protetto e guidato da un professionista, è possibile affrontare insieme certe dinamiche e capire se ci sono i presupposti per costruire un rapporto più sano, rispettoso e libero per entrambi. Si ricordi sempre però chee lei merita una relazione dove possa sentirsi amata senza dover rinunciare a se stessa.
Buongiorno, la ringrazio innanzitutto per aver condiviso la sua situazione. So che non è sempre facile esporsi e parlare di ciò che si sta vivendo, e il fatto che lo abbia fatto è già un passo importante.
Ci tengo a precisare che le mie parole non possono sostituire un colloquio approfondito con uno psicologo o una psicologa della sua zona, che potrà comprendere meglio la situazione e offrirle un supporto adeguato.
Detto questo, da quanto mi ha raccontato, immagino non sia affatto semplice trovarsi in una relazione in cui ci si sente limitati nella propria libertà. Le sue emozioni sono assolutamente legittime — sia quelle positive che la legano al suo partner, sia quelle di disagio o sofferenza che sta vivendo. Non c’è nulla di sbagliato in quello che prova.
Dalle sue parole emerge già una consapevolezza importante: riconoscere che alcune dinamiche possono risultare deleterie e limitanti per la sua autonomia. Se sente che questa relazione non le sta facendo bene, non deve provare vergogna nel parlarne con chi le sta accanto.
Il mio consiglio, se se la sente, è quello di rivolgersi a uno/a specialista nella sua zona, che possa affiancarla e sostenerla nel suo percorso di vita.
Cordialmente la saluto.
Ci tengo a precisare che le mie parole non possono sostituire un colloquio approfondito con uno psicologo o una psicologa della sua zona, che potrà comprendere meglio la situazione e offrirle un supporto adeguato.
Detto questo, da quanto mi ha raccontato, immagino non sia affatto semplice trovarsi in una relazione in cui ci si sente limitati nella propria libertà. Le sue emozioni sono assolutamente legittime — sia quelle positive che la legano al suo partner, sia quelle di disagio o sofferenza che sta vivendo. Non c’è nulla di sbagliato in quello che prova.
Dalle sue parole emerge già una consapevolezza importante: riconoscere che alcune dinamiche possono risultare deleterie e limitanti per la sua autonomia. Se sente che questa relazione non le sta facendo bene, non deve provare vergogna nel parlarne con chi le sta accanto.
Il mio consiglio, se se la sente, è quello di rivolgersi a uno/a specialista nella sua zona, che possa affiancarla e sostenerla nel suo percorso di vita.
Cordialmente la saluto.
Esperti
Domande correlate
- salve, sono fidanzata con il mio ragazzo da 2 anni e prima di lui io conoscevo un altro ragazzo che voleva da parte mia solo sesso, io ho lasciato stare e da lì sono andata avanti con la conoscenza del mio attuale ragazzo perché ho pensato che possa meritare di meglio. Io premetto che sono una persona…
- Sposata da 20 anni, coppia felice, io da sempre più irruente lui uomo pacifico. 7 anni fa mio marito ha avuto un tumore fisicamente guarito, ma mai accettato e che ha avuto conseguenze sul suo lavoro che amava tantissimo con un cambio di mansioni che lo ha reso insoddisfatto. Ultimi 2 anni litigi con…
- Buonasera, ho 24 anni e sto con il mio attuale fidanzato da 3 anni e oggi mi ha detto che ha bisogno dei suoi spazi perché secondo lui io non ho un buon carattere perché sono categorica e non mi esprimo con lui dei miei vari problemi sul nostro rapporto o delle mie personali ansietà ma io non lo faccio…
- Salve, Sono una ragazza di 28 anni. Ho conosciuto un ragazzo,27 anni, nel 2019 e convivo con lui da 3 anni. Abbiamo deciso di partire in francia per lavoro abbiamo affittato casa e ci siamo trovati un lavoro a contratto a tempo indeterminato. Siamo sempre stati felici e molto uniti sia nella vita…
- buona sera mi presento sono avrei bisogno di un appuntamento per terapia di coppia ,io e mio marito sono 16 anni insieme con 4 figli più due di altri matrimoni ,abbiamo un grande problema e lui vuole il divorzio ma prima di fare questo passo vorrei provare a ricuperare il rapporto anche se e un anno…
- Buongiorno, ho 34 anni e ho una relazione da più di tre anni con un persona con oltre 10 anni più di me. È una relazione solida, conosco tutti i suoi amici, colleghi, so cosa fa durante le giornate, non perché lo abbia chiesto, ma perché è sempre stato spontaneo e reciproco condividere la quotidianità.…
- Buongiorno a tutti, da circa due settimane e mezzo il mio (ormai ex) ragazzo ha deciso di andarsene di casa dopo quasi 5 anni di convivenza. Non è la prima volta che succede anche se le altre volte, dopo 2/3 giorni, con qualche scusa o in preda all'alcol si rifaceva vivo e piano piano tornavamo assieme.…
- Salve a tutti..Da circa un mesetto ho cominciato ad avere un malessere che hainiziato ad attanagliarmi e mi sta portando a vivere male la mia quotidianità..Ho 34 anni e convivo con la mia compagna da più di 2 anni...Anche lei ha la mia stessa età 34,compiuti il mese scorso..La amo tantissimo e penso…
- Buongiorno ho subito ,almeno cosi sembra ,un tradimento bianco da parte di mio marito.Diversi mesi di telefonate messaggi qualche caffè a un bar,niente sesso,così ha detto .Poi casualmente ho scoperto tutto,lui ha chiesto perdono abbiamo parlato sul perché e abbiamo ricostituito il nostro rapporto Sono…
- Buon pomeriggio, sono fidanzata da 4 anni con n un ragazzo che reputo bravissimo; lui da 2 anni i è partito per studio ma da questi due anni ho la sensazione di essere poco considerata e lui non è più premuroso nei miei confronti come all inizio. O meglio, lo è in rarissimi giorni. Ho sempre provato…
Hai domande?
I nostri esperti hanno risposto a 132 domande su terapia di coppia
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.