Buonasera, Sono una giovane ragazza che in questo momento sta vivendo una vita che non le corrisp

23 risposte
Buonasera,

Sono una giovane ragazza che in questo momento sta vivendo una vita che non le corrisponde del tutto.
Da poco ho trovato lavoro, ma non mi soddisfa perché purtroppo durerà poco, quindi poi mi toccherà ricercare lavoro, che per me è sinonimo di noia e un po' di frustrazione.
Ho accettato questo lavoro perché stavo pensando di investire i miei soldi per andare da uno psicologo, ma ci devo ancora riflettere perché ho paura che non mi bastino o che non funzioni la terapia.
In realtà la scelta dello psicologo è dettata dal fatto che il mio ragazzo sta vivendo un momento di sofferenza, e dopo un po' di tempo ha deciso di intraprendere un percorso psicologico, il punto è che sono sicura che lui durante la psicoterapia possa lasciarmi (ha provato anche in passato a lasciarmi più volte).
Io sono convinta che se farò psicoterapia riuscirò in un certo senso a proteggermi da una situazione che so già come finirà.
Se verrò lasciata non ho amici con cui possa distrarmi, sono praticamente sola e faccio fatica a mantenere le amicizie anche perché penso che non abbia nulla da offrire. In più sto allontanando un po' tutti e questo mi infastidisce.
Nella mia famiglia vivo una situazione abbastanza pesante, i miei genitori spesso discutono, mia madre si lamenta ogni giorno di mio padre che non aiuta e non collabora in casa, in più mi dà il compito di mandarle i curriculum per le varie offerte di lavoro. Quando mi chiede questa cosa, io mi sento stanca e stufa perché nonostante gli dica che il curriculum deve essere modificato in base all'offerta e cerchi di insegnarle come farlo, lei si ostina a fare di testa sua ed io mi sono scocciata del suo comportamento, soprattutto quando incolpa gli altri. In questo momento provo un po' di rabbia perché nella vita piuttosto che osare mi sono sempre trattenuta, questo non è giusto e vorrei cambiare qualcosa, sono stanca di vedere attorno a me gente contenta ed io la solita cretina che deve fare una vita monotona. Che cosa posso fare per migliorare questa situazione? Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Buongiorno, mi dispiace leggere questa richiesta. Posso però permettermi di consigliarle di provare a parlare con il suo ragazzo, in modo onesto e sincero perché non credo che fasciarsi la testa sia utile. Per quanto riguarda la sua famiglia, anche qui, dovrebbe provare a parlarne e discutere sulle dinamiche che si stanno creando. Lei deve pensare al suo benessere e mettere al primo posto cose che la fanno star bene. Se ha piacere di approfondimenti non esisti a scrivermi.
Un caro saluto, Giada

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente, arrivano forti e chiari lo stress e la frustrazione di questo momento di vita, frutto di un insieme di situazioni che già singolarmente sarebbero faticose ma prese insieme diventano sovrastanti.
Per lo stress emotivo potrebbe cercare e trovare un hobby che le permetta di sfogare la tensione, come potrebbe essere un’ attività sportiva o meditativa. A prescindere dal fatto che trovi o meno questa valvola di sfogo però rimangono le situazioni che la caricano nuovamente di tensione, penso sia per questo che sta valutando l’inizio di un percorso psicologico.
Al riguardo comprendo molto bene i suoi dubbi sul cominciare, scavare in sé stessi e mettersi in discussione non é mai facile e spesso neanche piacevole, viene istintivo pensare che forse é meglio “non svegliare il can che dorme”, si é arrivati fin qua senza farlo perché cominciare ora?
La risposta, usando una similitudine, é che una scheggia fa male anche se non sai che ti si é conficcata dentro.
Lei ha diritto di vivere con maggiore serenità, ergo ha diritto di capire cosa fare per stare meglio. La terapia é un’occasione per fare luce su cosa ci succede e come funzioniamo, sulla base di questo si possono sviluppare strategie per evitare che le situazioni di vita ci affatichino così tanto.
Chiaramente non deve necessariamente cominciare subito, la invito tuttavia a continuare la seria valutazione di cominciare un percorso psicologico con lo scopo di sviluppare auto consapevolezza e risorse, cosa che sicuramente sta facendo il suo ragazzo col proprio percorso.
Trattandosi di temi molto complessi spero di essere stato chiaro e utile, per chiarimenti o ulteriori dubbi resto a disposizione mi contatti pure.
Dottor Mauro Simonetti
Dott.ssa Luisa Catalano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile Utente, della sua richiesta mi colpisce che il pensiero di una terapia per sé sia vista in funzione della terapia del suo partner. Potrebbe già essere un primo tassello da osservare insieme al professionista che sceglierà, del tipo "e io dove sono? quali sono le mie esigenze? se dovessi iniziare per me, da dove dovrei partire? perché sento il bisogno di proteggermi dalla persona che dovrebbe amarmi?".
Le auguro di trovare la SUA strada.
Buona serata, Luisa
Sai molte cose che sai e molte cose che non sai e entrambe coesistono in maniera molto faticosa. Ti piacerebbe avere degli amici perchè potrebbero farti da protezione una volta rimasta sola, però non ne trovi l’utilità. Vorresti fare un percorso psicologico, ma hai paura che non funzionerà. Per avere una vita che ci può appartenere è importante chiarire i nostri pensieri e le nostre emozioni, prima di inserire i contenuti. Bisogna prima pulire bene l’acquario e gli oggetti al suo interno prima di inserire i pesci. La vita è tua solo quando la fai diventare tua. Grazie per la tua gentilezza.
Dott.ssa Elisabetta Panico
Psicologo, Psicologo clinico
Nola
Salve, grazie per aver condiviso parte della sua storia
credo che queste parole siano frutto di molte riflessioni, le quali rappresentano un primo passo (importantissimo) per intraprendere un lavoro e per raggiungere tante consapevolezze, lavorando sulla sofferenza che attualmente descrive
Se lo ritiene opportuno, può contattarmi
Elisabetta

Dott.ssa Alessandra Ciriaci
Psicologo, Psicologo clinico
Ceccano
Buonasera, il senso di insoddisfazione mi pare dovuto al ritrovarsi in una vita che non le corrisponde, che genera grande infelicità. Capisco la sua paura di non riuscire a sostenere la spesa di una terapia, ma esistono molte soluzioni diversificate, inoltre potrebbe almeno tentare. Buone cose.
Dott. Alessandro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
buonasera,
mi spiace leggere della sua insoddisfazione.
Purtroppo a volte ci sentiamo intimoriti nel cercare di cambiare delle situazioni che, anche se non ci fanno più stare bene, ci lasciano una certa dose di sicurezza.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad intraprendere delle strade nuove che al momento non riesce a vedere.
Mi contatti pure se ritiene.
Saluti
Dott.ssa Estelle Clavier
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua storia e le sue emozioni. Al di là del supporto psicologico che potrebbe esserle utile relativamente alla situazione di coppia, penso possa aiutarla su un piano personale, fondamentale per trovare piacere e serenità nella sua vita. Dal suo racconto come primo elemento mi sembra di notare la necessità di rinforzare la sua autostima per migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e della vita lavorativa. Anche sul piano familiare descrive dei legami e dinamiche che forse l'hanno frenata nel conoscere ed esprimere se stessa. Penso che una terapia sia efficace qualora si crei una relazione di fiducia con il proprio terapeuta e soprattutto se il paziente è disposto a lavorare su di sé. Nessun terapeuta ha la bacchetta magica...ma si potrà incontrare quello più idoneo, per ciascuno di noi, a sostenerci e stimolarci lungo il percorso di crescita personale. Le auguro di incontrare se stessa! A disposizione per eventuali approfondimenti. Dott.ssa Estelle Clavier
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
sembra che lei sia coinvolta in una situazione di particolare pressione emotiva in cui anche la sua famiglia ha un ruolo, oltre al suo compagno.
Mi pare di capire che il suo compagno ha anche un ruolo importante nella misura in cui grazie a lui riesce ad "evadere" da una situazione familiare che appare pesante. Interessante anche come la sua richiesta d'aiuto emerga con maggiore vigore nel momento in cui il suo compagno ha iniziato un percorso terapeutico.
Sono solo alcune riflessioni su domande molto importanti che in questo momento lei si pone, e che indubbiamente otterrebbero risposte ragionevoli all'interno di uno spazio personale. Un percorso psicoterapeutico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buonasera, il primo passo lo ha già fatto nello scrivere qui, nel dire di voler cambiare qualcosa, nel voler modificare ciò che la "infastidisce" di sé stessa.
Provi a iniziare un percorso psicologico, finché non lo farà non potrà davvero sapere come andrà, cosa accadrà rispetto ai suoi timori: iniziare ad affrontare le situazioni è il primo passo per cercare la giusta strada per imparare a vivere le situazioni in modo diverso. Sarebbe per lei importante lavorare sulla sua sicurezza e autostima.
Potrà conoscere meglio se stessa, lavorare sui suoi vissuti, sulle sue emozioni, e imparare strategie funzionali per la sua vita e il suo futuro.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Daniela Bosetto
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile ragazza,
il suo vissuto richiama una difficoltà molto comune tra i giovani di realizzazione dei compiti vitali quali : amore, lavoro, relazioni familiari e amicali.
Il lavoro è fondamentale e anche se a termine ciò le permetterà di migliorare il suo curriculum e mettersi di nuovo in gioco.
Iniziare un percorso di psicoterapia la aiuterà a gestire meglio le eventuali situazioni difficili che teme di incontrare quali la paura dell'abbandono da parte del suo ragazzo.
Per i possibili problemi economici ad affrontare una psicoterapia si documenti sul Bonus psicologo che si sta attivando in questi giorni.
Dott.ssa Silvia Sauco
Psicologo, Psicologo clinico
Monza

Buonasera gentile utente, capisco quello che sta vivendo e le difficoltà che sta affrontando e mi dispiace. Mi sento di dirle in questo caso di iniziare a trovare un senso al suo percorso, se vorrà intraprenderlo, indipendentemente da quello che fa il suo partner, lei è libera di andare in terapia perché questa può aiutarla a trovare strumenti efficaci nella gestione di sé e farla scoprire risorse che, forse, attualmente non riesce a vedere. In più, ha mai provato a parlare con il suo ragazzo del timore di essere lasciata? Rispetto alla relazione con i suoi genitori, qual è il suo bisogno e il bisogno di sua madre nel darle una mano a mandare i CV? Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Dott. Corrado Schiavetto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. Spesso la voglia di cambiare le cose si scontra, ogni giorno, con la paura che le cose possano cambiare davvero. Il cambiamento come il camminare, difatti, per sua natura ci obbliga a perdere quell'istante di equilibrio a cui siamo abituati per proiettarci in una direzione diversa, nuova. Quello che lei descrive è uno stato di staticità che sembra divenire soffocante, assieme a una paura di una variazione che possa invece portare a una solitudine estrema. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Dott.ssa Catia Califano
Psicologo
Fiumicino
Salve, quello che mi sento per ora di consigliare, è di lasciare aperta la porta del dialogo sia con il suo fidanzato che con la sua famiglia.
Cari saluti
Dott.ssa Lina Isardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Firenze
Buona sera! La cosa principale che le voglio dire è quella di riallacciare le amicizie e di farne delle nuove. Anche quando si sta con una persona non si deve mai allontanare le conoscenze o amicizie. Questo è utile per se stessi e per la coppia. Stando sempre tra di voi o con gli amici del ragazzo lei si preclude nuove conoscenze e la possibilità di arricchimento personale che poi arricchisce anche la coppia. Insegni a sua madre ad essere autonoma nel mandare i curriculum, se poi non li vuole adeguare in base alle richieste, vuol dire che in realtà non vuole trovare un lavoro. Si dedichi più a se stessa e mandi i suoi curriculi a giro!! Non dice quanti anni ha e che studi a fatto, Io sono del parere che volere è potere. Dedichi tutte le sue forze a realizzaesi senza pensare a cosa succede se il suo ragazzo la lascia. Pensi innanzi tutto a realizzarsi. Buona serata. Lina Isardi
Dott.ssa Priscilla Atzeni
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Cagliari
Ciao! Sono felice che tu abbia lasciato questo scritto, ti sento come se un piede fosse dentro (intraprendere un percorso psicologico) e un altro fuori!
Intanto è importante che stai riconoscendo che questa vita non ti corrisponde del tutto, e questo è uno dei primi passi per attuare un cambiamento! Un altro potrebbe essere proprio intraprendere un percorso psicologico! E perchè funzioni, sarà importante che tu delinei un intento di lavoro! Come vorrai utilizzare quelle ore dedicate tutte a te? Su cosa vorrai portare la tua attenzione? Come vorrai sentirti quando riconoscerai che sarà concluso?
Ti lascio queste domande su cui riflettere!
Buona giornata,
Priscilla
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Dott.ssa Maria Luisa Strano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Giugliano in Campania
Salve,
è necessario sapere anche la sua età e più approfonditamente la sua storia di vita. Al momento da ciò che racconta c'è una fase di disorientamento sulle sue scelte di vita, sulla consapevolezza del suo valore e delle sue capacità. Il percorso psicologico sarebbe utile, ma lei si preoccupa anche che non possa funzionare. Si inizia una psicoterapia e gradualmente scopre gli aspetti di se stessa, i suoi desideri, le sue aspettative e gli ostacoli. Riguardo alle difficoltà che sta vivendo può acquisire maggiori capacità di relazionarsi con il fidanzato, con i suoi genitori e con gli amici. Rispetto a sua madre può trovare delle modalità attraverso cui poter difendere i suoi spazi personali di vita e la sua autonomia.
Per qualsiasi dubbio mi può contattare.
Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
Ciao, grazie per la tua condivisione così sincera. Quello che stai vivendo è un momento di forte cambiamento e, proprio per questo, potrebbe essere il momento ideale per prenderti cura di te stessa.

Nel mio percorso di coaching, accompagno persone come te a riscoprire le proprie risorse interiori, a superare momenti di incertezza e a trovare nuove strade verso il benessere. A volte, il lavoro non soddisfa, le relazioni vacillano o ci si sente soli, ma lavorando insieme possiamo individuare i tuoi punti di forza e utilizzarli per creare una vita più appagante e allineata ai tuoi desideri.

Attraverso il metodo Happy Coaching ti guiderò in un percorso personalizzato per aiutarti a riscoprire la tua energia e la tua capacità di affrontare le sfide. Non è necessario aspettare di stare male per iniziare questo viaggio, basta la volontà di voler stare meglio e costruire qualcosa di più solido per te stessa.

La prima sessione conoscitiva è gratuita, un'occasione per esplorare insieme il percorso giusto per te. Sei pronta a investire su di te?
Dottoressa Sarah Catenacci
Dott.ssa Joanna Magdalena Niemiec
Psicologo, Psicoterapeuta
San Nicola la Strada
il primo passo per cambiare è quello di capire quali sono realmente le sue paure, cosa le è di ostacolo per provare nuovi modi di fare, nuovi atteggiamenti e comportamenti. La vita monotona che lei conduce la porta a pensare di essere incapace di osare e di uscire dalla sua zona comfort, cosi continua a vivere procrastinando il proprio cambiamento. Capire come si percepisce, quali sono le sue convinzioni su se stessa, è solo il primo passo per poter intraprendere un percorso verso il cambiamento. Ma nulla può cambiare se nnulla viene modificato. Le auguro di poterlo fare al più presto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara ragazza,
grazie per aver condiviso con noi la tua situazione, che appare ricca di sfide ma anche di spunti per riflettere su come migliorare il tuo benessere. Dalle tue parole emerge un profondo senso di insoddisfazione, frustrazione e solitudine, ma anche il desiderio di apportare un cambiamento significativo alla tua vita. È importante riconoscere che questo è già un passo avanti molto importante: sei consapevole delle difficoltà e stai cercando delle soluzioni.
Ecco alcuni punti su cui potresti lavorare:
Gestione delle emozioni : provare rabbia, insoddisfazione e fatica è comprensibile in un momento come questo. Trovare modi sani per esprimere e regolare queste emozioni è essenziale. puoi iniziare con tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione o Mindfulness, che aiutano a ridurre lo stress.
Relazioni interpersonali : sembra che tu senta il bisogno di proteggerti dalle possibili delusioni, ma al tempo stesso di costruire legami più solidi. In un percorso psicologico puoi esplorare i tuoi schemi relazionali e sviluppare strategie per coltivare nuove amicizie e rafforzare quelle esistenti.
Senso di valore personale : quando dici di sentirti come se "non avevo nulla da offrire", stai probabilmente sottovalutando il tuo valore. È importante riscoprire le tue qualità e potenzialità. Anche piccoli successi quotidiani possono aiutarti a costruire fiducia in te stessa.
Gestione dei conflitti familiari : la situazione con tua madre e il contesto familiare possono essere fonti di stress. Affrontare queste dinamiche, magari con il supporto di un professionista, potrebbe alleggerire il peso che porti sulle spalle.
Timore verso la psicoterapia : è comprensibile che tu abbia dubbi sull'efficacia della terapia o sulle risorse economiche necessarie. Tuttavia, la psicoterapia non è solo un investimento economico, ma soprattutto personale. È uno spazio sicuro dove potresti lavorare su tutte queste difficoltà con il supporto di uno specialista, scoprendo strumenti per affrontarle in modo più sereno.
Ti invito a riflettere su quanto potrebbe esserti utile un percorso di psicoterapia non solo per affrontare le paure legate alla relazione con il tuo ragazzo, ma anche per migliorare il tuo rapporto con te stesso e con gli altri. Un supporto professionale potrebbe fare la differenza e aiutarti a ritrovare equilibrio e soddisfazione.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Alessia Mariosa
Psicologo, Psicologo clinico
Settimo Milanese
Cara,
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità ciò che stai vivendo. Le tue parole raccontano con grande lucidità un momento complesso, in cui si intrecciano fatica, frustrazione, paure, ma anche una forte consapevolezza di te stessa e del tuo desiderio di cambiamento. E già questo è un passo importante.

Quello che stai attraversando non è banale. Ti trovi in un periodo in cui molte cose sembrano instabili o insoddisfacenti: il lavoro, la relazione, i rapporti familiari e anche il legame con te stessa. È normale, in questi momenti, sentirsi sopraffatti, soli o bloccati, ma voglio dirti con chiarezza: non sei sbagliata. Le emozioni che provi – rabbia, tristezza, paura, stanchezza – hanno un senso e meritano di essere ascoltate con rispetto.

Il fatto che tu stia prendendo in considerazione la possibilità di iniziare una psicoterapia è già un segnale di forza. Capisco i tuoi dubbi: temere che non funzioni, che non sia sostenibile economicamente, o che arrivi "troppo tardi". Ma la terapia non è una magia, è un percorso graduale che ti accompagna a fare chiarezza, a trovare risorse interne, a costruire nuovi modi per affrontare ciò che ora ti fa sentire in trappola.

Colpisce molto la tua capacità di anticipare quello che potrebbe accadere nella relazione con il tuo ragazzo, come se ti stessi già preparando a una possibile fine. E allo stesso tempo, dentro questa previsione dolorosa, emerge una cosa importante: vuoi proteggerti, vuoi affrontare ciò che senti. Questo è un segno che dentro di te esiste già una parte che vuole prendersi cura di sé. Dargli spazio è fondamentale.

Anche il tema della solitudine che descrivi merita attenzione. Sentirsi soli, come se non si avesse nulla da offrire, può essere molto pesante. Ma spesso questa è una visione distorta da una sofferenza più profonda, non una verità assoluta. I legami si possono ricostruire, la fiducia in se stessi anche. Ma servono tempo, ascolto e uno spazio sicuro dove potersi raccontare senza giudizio.

La situazione in famiglia, come la descrivi, aggiunge un ulteriore carico. Sembra che tu sia spesso nel ruolo di colei che aiuta, che supporta, che deve tenere insieme tutto, anche quando dentro si sente stanca e invisibile. Questo ruolo, se protratto a lungo, può togliere energia e contribuire a quel senso di frustrazione che descrivi così bene.

Il cambiamento che desideri – quello in cui non sei più “la solita cretina che fa una vita monotona” – non solo è legittimo, ma è possibile. La terapia potrebbe essere un primo passo concreto per iniziare a lavorare su questo: non per cambiare tutto all’improvviso, ma per trovare direzioni più autentiche, che rispecchino davvero chi sei e cosa vuoi diventare.

Ti incoraggio a non rinunciare a questo desiderio. Puoi anche valutare psicologi che offrono percorsi a tariffa agevolata (ad esempio tramite consultori, centri universitari, enti pubblici o associazioni). A volte il primo passo è semplicemente iniziare a chiedere informazioni, senza dover decidere tutto subito.
Buongiorno, da quello che leggo percepisco molta stanchezza, ma anche una forte consapevolezza di ciò che non ti fa stare bene e il tuo forte desiderio di cambiamento. È comprensibile sentirsi intrappolati in una routine che non si riconosce più soprattutto quando si portano addosso le aspettative familiari e la paura di deludere qualcuno. Il fatto che tu stia riflettendo sull’idea di intraprendere una terapia è già un grosso passo importante, non serve avere tutto chiaro fin da subito, e anche i dubbi che hai, relativi al costo della terapia sono del tutto normali. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarti a capire quali sono i tuoi bisogni, a costruire più fiducia in te stessa e trovare un modo per affrontare le difficoltà familiari e relazionali.

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