Buonasera, sono in una relazione di circa due anni con un ragazzo splendido (molto attento a me) con
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Buonasera, sono in una relazione di circa due anni con un ragazzo splendido (molto attento a me) con cui convivo. Sono però ossessionata dal fatto che quando io non ci sono lui possa (anche in maniera goliardica) dire o fare qualcosa che mi possa dare fastidio. Anche se lui non me ne dà modo è come se dentro di me io sapessi che non riesco a fidarmi al100%. Cosa posso fare?
Che significa nel concreto "quando io non ci sono lui possa (anche in maniera goliardica) dire o fare qualcosa che mi possa dare fastidio"? Sarebbe utile un esempio.
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Gentile utente, se il suo ragazzo non le dà motivo di dubitare e lei comunque nutre dei dubbi nei suoi confronti molto probabilmente ha delle insicurezze che riguardano lei , non la relazione. Sono disponibile ad approfondire la questione se vuole. Cordiali saluti. Dott.ssa Selina Moretti
Gentile Utente, le informazioni che ha fornito non sono sufficienti per avere un quadro chiaro della situazione, ma la fiducia è un elemento fondamentale in un rapporto di coppia e non averne al 100% potrebbe compromettere la sua relazione. Se ha voglia di approfondire il discorso e riflettere sulle motivazioni sottostanti, potrebbe richiedere un colloquio con un professionista.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Buonasera, purtroppo non è semplice comprendere quali siano le sue preoccupazioni da queste poche righe, ma da ciò che descrive sembrerebbe una sua mancanza di fiducia o insicurezza su se stessa e la sua relazione. Sarebbe senz'altro utile riflettere su cosa la spaventa e su quale scenario si immagina, ma anche comprendere meglio le sue dinamiche relazionali. Le suggerisco di approfondire questi aspetti in un percorso di psicoterapia individuale, per poter esprimere meglio le sue preoccupazioni e le sue emozioni. Un caro saluto.
La questione che espone richiederebbe un approfondimento attraverso un colloquio.
Si chieda perchè non può tollerare l'eventualità che in sua assenza il suo ragazzo possa dire qualcosa che magari a lei non piace completamente e perchè ha bisogno di una fiducia al 100 % per poter vivere una relazione di coppia. Se cerca questo, un rapporto in cui la fiducia è al 100%, rinunci ad una relazione di coppia, o ad un qualsiasi rapporto profondo.
Vivere , relazionarsi , amare, comporta un certo margine di rischio.
Se non è disponibile a fare i conti con questo margine di pericolo è su di sè che deve lavorare!
Buona serata. Bruno Ramondetti
Si chieda perchè non può tollerare l'eventualità che in sua assenza il suo ragazzo possa dire qualcosa che magari a lei non piace completamente e perchè ha bisogno di una fiducia al 100 % per poter vivere una relazione di coppia. Se cerca questo, un rapporto in cui la fiducia è al 100%, rinunci ad una relazione di coppia, o ad un qualsiasi rapporto profondo.
Vivere , relazionarsi , amare, comporta un certo margine di rischio.
Se non è disponibile a fare i conti con questo margine di pericolo è su di sè che deve lavorare!
Buona serata. Bruno Ramondetti
Buonasera, il problema riguarda lei e le sue insicurezze di tipo relazionale. Il mio consiglio è di avviare un percorso psicoterapeutico per approfondire il disagio e le convinzioni disfunzionali sulle relazioni. Resto in ogni caso a disposizione, anche in modalità online. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Si interroghi se non sia eccessivamente dipendente dal suo partner ed, eventualmente, se non voglia esercitare su di lui un controllo altrettanto eccessivo.
Con l’aiuto di un professionista psicoterapeuta avrebbe l’opportunità di approfondire questi temi, oltre alla questione della sua diffidenza vs fiducia e della suscettibilità che è dato ipotizzare dalla sua descrizione.
Con l’aiuto di un professionista psicoterapeuta avrebbe l’opportunità di approfondire questi temi, oltre alla questione della sua diffidenza vs fiducia e della suscettibilità che è dato ipotizzare dalla sua descrizione.
Imparare a fidarsi...forse non si fida di se stessa...non per fare lo psicanalista che non sono !!
Buonasera. A mio avviso è difficile rispondere alla sua domanda attraverso questo spazio. Il suggerimento è di rivolgersi ad un/a professionista per esplorare più a fondo la sua esperienza, dando voce ai vissuti, ai sentimenti ed ai pensieri che sperimenta nelle situazioni che descrive e valutando la possibilità di iniziare un percorso psicologico attraverso il quale migliorare il proprio benessere personale e relazionale. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve gentile utente. Si evince subito, dalle righe ha scritto, il suo stato di preoccupazione. Nemmeno lei sa spiegarsi il motivo, ma quando la presenza del suo compagno diventa assente, in lei si scatena una sorta di sospetto sui comportamenti di lui. Comprendo che non sia facile dover gestire da sola un tale carico di angoscia. Mi contatti, così da poter approfondire insieme il suo disagio.
Gentile utente di mio dottore,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbe affrontare i problemi qui esposti. Ne parli con il suo ragazzo, in fondo potrebbe esser una possibilità di crescita per entrambi, e farvi ritrovare maggiore equilibrio e serenità all' interno della relazione.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbe affrontare i problemi qui esposti. Ne parli con il suo ragazzo, in fondo potrebbe esser una possibilità di crescita per entrambi, e farvi ritrovare maggiore equilibrio e serenità all' interno della relazione.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Non molto, è una sua paranoia ci venga a patti altrimenti rischia di rovinare il rapporto per un timore irrealistico. Se è dovuta ad eccessiva insicurezza provi con un percorso personale.
Salve, certo è un problema non avere completa fiducia nel proprio partner. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Buongiorno, come già detto da alcuni colleghi se il suo ragazzo non le da motivo di dubitare di lui, la sua mancanza di fiducia ha a che fare con lei e il suo vissuto all'interno delle relazioni. Può essere che nella sua infanzia non abbia avuto modo di sperimentare relazioni in cui si sia sentita rassicurata dalle sue figure di riferimento e per questo ancora oggi sperimenta insicurezza nelle relazioni. Magari farsi aiutare da un professionista potrebbe aiutarla a comprendere meglio da dove derivi il suo disagio. Cordiali saluti
Buon giorno. Come altri che mi hanno preceduto le hanno detto la questione che pone avrebbe la necessità di essere chiarita tramite molte più informazioni. Tuttavia, il fatto stesso che lei ponga una domanda sulla fiducia senza particolarmente spiegare la situazione mi fa pensare che il suo nodo profondo nelle relazioni abbia proprio a che fare con delle false credenze, e relative esperienze distorte, in merito a come si costruisca un rapporto di fiducia. Le consiglierei pertanto di provare ad intraprendere un percorso psicoterapico attraverso il quale 'conoscenza' e 'fiducia' sì riallineino.
Gentile utente, la questione che pone meriterebbe di approfondimento. Il mio suggerimento è quello di valutare di richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare emozioni e pensieri rispetto alla situazione e al fine di comprendere le proprie modalità di funzionamento rispetto alle dinamiche relazionali.
Qualora lo desideri, rimango a disposizione. Un caro saluto. dott.ssa Marcella Boscolo
Qualora lo desideri, rimango a disposizione. Un caro saluto. dott.ssa Marcella Boscolo
Buonasera, la sua attenzione è captata da ciò che non è visibile e che non sa. Cosa ha a che fare questo con lei e la sua storia?
La invito ad aprire queste domande, sembra che ci sia qualcosa da elaborare a riguardo perchè la coinvolge e la condiziona anche in un rapporto importante per lei.
Un saluto.
Daniela Bianchi
La invito ad aprire queste domande, sembra che ci sia qualcosa da elaborare a riguardo perchè la coinvolge e la condiziona anche in un rapporto importante per lei.
Un saluto.
Daniela Bianchi
Buongiorno, a volte ripetiamo nelle nostre relazioni attuali situazioni correlate al nostro passato. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per comprendere meglio l'origine di questi sentimenti. Sono certa che saprà aiutarla a trovare la serenità necessaria per affrontare questi problemi. Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Scala
Dott.ssa Alessandra Scala
Buongiorno, la sua sfiducia nei confronti del suo uomo, soprattutto se non ha riscontro con avvenimenti reali, può essere dovuta a dinamiche sue personali. Sarebbe necessario indagare in un contesto professionale, qual è la storia del suo approccio al maschile, quali emozioni vengono evocate nel suo animo. Potrebbe richiedere un consulto con uno psicoterapeuta per esplorarle e vivere più serenamente la sua relazione presente e futura.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
da quello che descrive, sembra che stia vivendo una situazione di grande insicurezza e paura, nonostante il rapporto con il suo compagno sembri essere positivo e rassicurante. Questo tipo di pensieri ossessivi potrebbe derivare da un bisogno di controllo o dalla difficoltà a fidarsi pienamente, anche senza provare concreto che giustifichino questi dubbi. È importante prendersi cura di sé in queste situazioni, perché questi pensieri possono essere fonte di sofferenza.
Il fatto che ci siano anche pensieri suicidi è un segnale da non sottovalutare e merita attenzione immediata. Questi pensieri, sebbene possano sembrare una via d'uscita momentanea, sono un indicatore di un disagio profondo che necessita di supporto professionale.
Le consiglio vivamente di rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per affrontare queste difficoltà e ritrovare un equilibrio emotivo. Un percorso di terapia può aiutarla ad accogliere meglio la natura di questi pensieri, esplorare le origini del suo disagio e trovare strategie per gestirlo in modo più efficace.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
da quello che descrive, sembra che stia vivendo una situazione di grande insicurezza e paura, nonostante il rapporto con il suo compagno sembri essere positivo e rassicurante. Questo tipo di pensieri ossessivi potrebbe derivare da un bisogno di controllo o dalla difficoltà a fidarsi pienamente, anche senza provare concreto che giustifichino questi dubbi. È importante prendersi cura di sé in queste situazioni, perché questi pensieri possono essere fonte di sofferenza.
Il fatto che ci siano anche pensieri suicidi è un segnale da non sottovalutare e merita attenzione immediata. Questi pensieri, sebbene possano sembrare una via d'uscita momentanea, sono un indicatore di un disagio profondo che necessita di supporto professionale.
Le consiglio vivamente di rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per affrontare queste difficoltà e ritrovare un equilibrio emotivo. Un percorso di terapia può aiutarla ad accogliere meglio la natura di questi pensieri, esplorare le origini del suo disagio e trovare strategie per gestirlo in modo più efficace.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile vivere con questa sensazione di insicurezza e preoccupazione, soprattutto in una relazione che dovrebbe essere un luogo di fiducia e sostegno. Le consiglio di considerare un consulto psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Buonasera,
Può lavorare su di se stessa e capire come mai ha poca fiducia verso questo ragazzo, cercando di capire se è un suo modo di vivere nelle relazioni amorose o se è una sfiducia generale negli altri.
Può lavorare su di se stessa e capire come mai ha poca fiducia verso questo ragazzo, cercando di capire se è un suo modo di vivere nelle relazioni amorose o se è una sfiducia generale negli altri.
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