Buonasera. Scrivo perché in questo periodo sto vivendo un periodo particolarmente intenso. Mio padr

18 risposte
Buonasera.
Scrivo perché in questo periodo sto vivendo un periodo particolarmente intenso. Mio padre ormai sta male da 1 anno e poco di più a livello fisico, e sono mesi che il mio dubbio che possa avere un cancro al pancreas sta trovando sempre più conferme. Pelle e occhi visibilmente gialli, perdita di peso e calo improvviso di appetito, aggiunto a colpi di sonno e stanchezza estrema che interferiscono con il lavoro. Non so più che altro dirgli se non spronarlo a fare visite, ma non ascolta. Sembra, però, che stia funzionando e che si stia mobilitando a prenotare visite, nonostante io non gli abbia ancora espresso il mio dubbio e perché io pressi così tanto affinché faccia visite; pensa solo che sia preoccupata per il suo costante "mal di stomaco", ma io sono convinta che ci sia ben altro sotto. È come se fosse un'ipocondria verso altri, ma credo sia giustificata. Comunque sia, il problema insorge perché da piccola ho sempre avuto ansia di perdere i miei familiari. La mia famiglia dipende economicamente per la maggior parte su mio padre, che lavora tutto il giorno e non torna fino a sera, spesso senza giorni di riposo. Non ho mai avuto questo granché di rapporto con lui, ma ogni giorno la mia ansia mi mangia al punto da farmi piangere per il timore di poter ricevere la notizia di possibile diagnosi e di conseguenza la sua morte. E con la sua ipotetica morte io non riesco più a immaginarmi una vita futura: vedo una donna depressa, che non troverà niente a cui più credere. Una donna che piangerà ogni notte e giorno, se non peggio. È come se con la sua morte futura si interrompesse anche il mio futuro, come se non avessi più ragion di continuare. Non credo che sarò mai in grado di reggere un dolore simile, e la cosa mi terrorizza. Vorrei tanto che questo incubo finisca, ma questa ansia si è consolidata per di più in questo ultimo anno per questi motivi, anche se ho da sempre vissuto con l'ansia perenne di perdere la mia famiglia. Vorrei tanto potermi affidare a uno psicologo per parlarne, ma non ho mai costruito un rapporto basato sulla fiducia con i miei genitori, e mi viene così difficile aprirmi con loro che mi chiudo, e preferisco stare così, anche se è davvero distruttivo.
Sono così preoccupata, per lui, per la mia famiglia e per me stessa, ma sono paralizzata, letteralmente bloccata in un punto. Nella mia mente ho già progettato che lavorerò per tutta l'estate per mettere da parte i soldi, e usarli quando mio padre non ci sarà più, quando si rivelerà essere una morte improvvisa, in modo da tirare avanti. Non voglio finire così, so per certo che dentro di me si trova una ragazza forte e soprattutto determinata, ma non capisco perché io mi senta così impotente tanto da paralizzarmi in questo modo. Sto solo sprecando tempo, risorse e me stessa, e non riesco a tirare fuori i miei talenti e le mie passioni, cosa che desidero tanto. Voglio riscattarmi, ma come? Oltretutto spreco tutto il mio tempo incollata al cellulare, e ogni tentativo di prendere un libro di un argomento che mi interessa potenzialmente mi passa la voglia, chiudo, e ritorno al cellulare. Non so più che cosa fare...
Grazie mille per la lettura e per le eventuali risposte, spero non sia tanto confusionario.
Buonasera e grazie per averci scritto, vorrei farle notare che un primo passo l'ha fatto e questo è importante, ha riposto in noi "fiducia" e la ringrazio!. E riuscita a raccontarci cosa sta vivendo, i suoi timori, le sue paure, il passo successivo da fare e cercare un terapeuta e poter iniziare un percorso che l'aiuterà a non sentirsi più impotente e paralizzata.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

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Buonasera, lei sta vivendo un periodo di vera angoscia, in cui emergono paure ancestrali e scoraggiamento verso il futuro. Senza pensare ad eventuali risorse personali per fronteggiare le sue paure, e forse sconfiggerle. Come? Attraverso una riflessione guidata sulle sue risorse appunto. Questo percorso a mio avviso è urgente, trovi un bravo professionista e inizi a lavorare su se stessa. Resto a disposizione per chiarimenti e altro. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, lei fantastica sulla possibile conseguenza su di lei di un eventuale malattia del papà. Si immagina senza più niente in cui credere ed incapace di reagire. Forse non si rende conto che lei esprime anche nel suo disagio un amore e una cura per i suoi familiari che sono di per sé una grande eredità e un valore.
Indipendente dai suoi timori specifici per la salute del papà è evidente in tutta la sua lettera come lei si viva senza valore e senza importanza, come fosse un soggetto insignificante all'interno della sua famiglia e all'interno della sua vita. Non so che età abbia, ma credo sia sufficientemente adulta da poter prendersi cura di sé come si prende cura degli altri, quindi lei può fare la differenza.
Un percorso psicologico, che le faccia scoprire maggiormente il suo valore di individuo autonomo, può renderla più forte e meno angosciata.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, la sua angoscia, che da una parte è comprensibile davanti allo stato di salute di suo padre, dall'altro sfocia in un terrore paralizzante perché non esiste una diagnosi e l immaginazione può creare scenari catastrofici senza limite e perché lei si percepisce impotente senza l appoggio della famiglia.
Intanto aspettiamo la diagnosi, ma nel frattempo senta uno psicoterapeuta per affrontare il suo senso si smarrimento. Ha diritto a pensare di costruire la sua vita e la sua autonomia, anche con i familiari vivi e vegeti.
Un caro saluto
Ditt.ssa Villa
Salve. Grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue preoccupazioni in merito alla sua condizione psicologica e allo stato di salute di suo padre. Averlo fatto, anche se in forma anonima e a dispetto di una sua caratteriale resistenza ad aprirsi agli altri, denota una motivazione di fondo a uscire da questo periodo così angoscioso e ritrovare la serenità nella sua vita. Le consiglio, senza dubbio, di affidarsi a uno Psicologo per comprendere meglio cosa le sta accadendo. Esistono tanti approcci, tutti ugualmente validi per fronteggiare i disturbi d'ansia e il disagio psicologico. Può valutare la possibilità di affidarsi a un esperto di Psicologia Positiva e Psicologia del Benessere. Questo approccio sarà molto efficace per capire come l'ansia si manifesti, come imparare a gestirla e poi gradualmente a limitarla con strategie comportamentali opportune. Lo Psicologo del Benessere saprà aiutarla concretamente a sconfiggere il suo disturbo d'ansia, lavorerà insieme a lei per valorizzare le sue potenzialità e iniziare un percorso di benessere interiore e di consapevolezza. Migliorando il suo stato di benessere interiore, ciò avrà riflessi positivi su tutta la sua vita, sulle relazioni familiari, con suo padre in particolare, e sarà più forte e consapevole nell'accettare anche gli eventi negativi della vita che, ahimè, sono inevitabili. Per altre informazioni non esiti a contattarmi, anche online. Dott. Antonio Cortese
Gentile, lei ha descritto molto bene la fase di blocco e sofferenza in cui si trova. Cerchi di raccogliere la motivazione sufficiente ad interrompere questo circolo vizioso e prenda appuntamento con un terapeuta, in questo modo potrà ragionare meglio sulle modalità utili a sbloccarsi e ad interrompere la spirale invalidante in cui sembra essersi intrappolata.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Cerchi di fermarsi un attimo a riflettere ed interrompere il flusso di pensieri che si susseguono riguardo la condizione di suo padre, a quanto pare ancora non definita e le sue paure.
La consiglio di rivolgersi ad un professionista
resto a disposizione
cordiali saluti
Mara Diana
Buongiorno,

il suo messaggio è un vero e proprio grido di aiuto. Potrebbe lavorare su tutto questo materiale di cui è portatrice all' interno di un percorso di psicoterapia. Nel caso volesse approfondire questo discorso non esiti a contattarmi, resto disponibile ad un eventuale presa in carico. Ricevo anche on-line.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. Mi spiace molto per la situazione che descrive, poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare gli eventi e ritrovare la chiave per non cadere in uno stato di malessere profondo.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Martina Torrisi
Salve,
preoccuparsi per la salute dei propri cari, soprattutto se si hanno avvisaglie di un qualcosa che non vada, è più che normale.
Quando, però, questa preoccupazione diventa pervasiva e si trasforma in un pensiero costante, può invalidare la nostra quotidianità e mettere a repentaglio il nostro benessere.
Affidarsi ad un professionista è la scelta più opportuna. Ciò l'aiuterebbe a fronteggiare l'ansia di cui parla e ad individuare i meccanismi ed i pensieri che generano queste paure, sostituendoli con altri più funzionali.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Buongiorno, mi pare chiaro che lei abbia molte difficoltà a progettare la sua vita da adulta e che, dall'altra parte viva, come è normale che sia, questa angoscia sullo stato di salute di suo padre. Proiettarsi sul domani, senza avere certezze sullo stato di salute del suo papà, diventa una sterile sofferenza. Dovrebbe procedere per gradi nell'elaborazione di tanti aspetti che necessitano di un supporto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
la ringrazio tanto per aver condiviso le sue sensazioni, ci tengo ad informarla che questo è già un primo passo verso la comprensione di sè. Mi dispiace molto del brutto periodo che sta attraversando. Per questo credo che per ricevere risposte più mirate debba iniziare un percorso di sostegno psicologico. Mi auguro davvero tanto che trovi che risposte che cerca.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buongiorno. Dal suo scritto è chiara la paura che ha provato e sta provando rispetto alla perdita. È importante che stia chiedendo aiuto in questo momento perché potrà capire le origini di questo timore annoso e riprendere in mano il suo futuro. Un obiettivo importante è quello di comprendere meglio ed uscire da questa sensazione di impotenza che comunica nella sua richiesta. È importante trovare lo spazio necessario ad accogliere e comprendere le emozioni che sta descrivendo. Rimango a disposizione per un incontro a studio o online. Un cordiale saluto. Dottoressa Daniela Pedriale
Sono davvero dispiaciuto per ciò che stai affrontando e capisco quanto possano essere difficili e pesanti le preoccupazioni riguardanti la salute di un genitore e l'ansia di perdere i propri cari. È comprensibile che tu stia vivendo un periodo di grande stress e turbamento, e cercare un aiuto professionale può essere un passo importante per affrontare queste sfide.

Ti consiglio vivamente di cercare un supporto psicologico da uno psicologo o uno psicoterapeuta. Parlarne con un professionista può aiutarti ad esplorare e affrontare i tuoi pensieri e le tue emozioni in un ambiente sicuro e rispettoso. Uno psicologo può aiutarti a lavorare sulla tua ansia, sulla paura della perdita e su come gestire la situazione con tuo padre e la tua famiglia.

Quando si affrontano situazioni difficili, è normale sentirsi bloccati e impotenti. Lavorare con uno psicologo ti può aiutare a ritrovare la tua forza e determinazione, aiutandoti a capire e affrontare i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo più costruttivo.

Inoltre, considera di parlare con qualcuno di fiducia all'interno della tua cerchia familiare o amicale. Può essere utile condividere le tue preoccupazioni e ansie con qualcuno che ti sostenga e ti ascolti senza giudizio.

Riguardo alla tua difficoltà nell'affrontare la lettura e il concentrarti su altre attività, potrebbe essere correlato all'ansia e allo stress che stai vivendo. Parlandone con uno psicologo, potresti trovare strategie per gestire queste difficoltà e ritrovare l'interesse per le tue passioni.

Soprattutto, ricorda che chiedere aiuto non è segno di debolezza, ma di forza. Prenderti cura della tua salute mentale è un passo importante per superare questa fase difficile e riscoprire il tuo potenziale.

Infine, cerca di ridurre il tempo passato al cellulare e dedicarti a piccole attività che ti danno piacere e ti rilassano. Anche una breve passeggiata all'aria aperta o un hobby che ami possono essere di grande aiuto per disconnetterti dalle preoccupazioni e rigenerare la mente.

Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare il supporto di cui hai bisogno per affrontare questo periodo di difficoltà. Sii gentile con te stessa e non esitare a cercare aiuto quando ne hai bisogno.
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Mi dispiace sentire che stai affrontando un periodo così intenso e pieno di ansia. È comprensibile che le preoccupazioni per la salute di tuo padre e la paura di perderlo abbiano un impatto significativo sulla tua vita emotiva. È importante cercare il supporto di uno psicologo o di uno specialista in salute mentale per affrontare queste emozioni e sviluppare strategie per gestire l'ansia e il senso di impotenza. Uno psicologo può aiutarti a esplorare le tue paure, a costruire un rapporto di fiducia e a trovare modi per affrontare la situazione in modo più sano e funzionale. Ricorda che sei una persona forte e determinata, anche se in questo momento ti senti bloccata. Cerca di concentrarti su piccoli passi avanti e di prenderti cura di te stessa. Potrebbe essere utile anche limitare il tempo passato al cellulare e dedicare del tempo a te stessa, ai tuoi interessi e alle tue passioni. Non esitare a cercare il supporto di uno specialista per iniziare a lavorare su questi sentimenti e per trovare un modo per riscattarti e vivere una vita più piena e soddisfacente. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Vivere con l'ansia e la preoccupazione per la salute di un genitore è profondamente stressante e può avere un impatto significativo sulla tua salute mentale e sul tuo benessere generale. La situazione che descrivi evidenzia una serie di sfide emotive complesse, tra cui l'ansia anticipatoria, il senso di impotenza e le difficoltà di comunicazione all'interno della famiglia.

Prima di tutto, è importante riconoscere che le tue reazioni e i tuoi sentimenti sono comprensibili date le circostanze. L'ansia di perdere qualcuno caro, specialmente in contesti di incertezza sulla salute, può essere travolgente. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire meglio questa situazione:

Affrontare l'Ansia e il Dolore Anticipatorio
Esprimi i Tuoi Sentimenti: Scrivere un diario, parlare con un amico fidato o cercare gruppi di supporto online può offrire uno sfogo per i tuoi sentimenti. Esprimere ciò che provi può aiutarti a elaborare le tue emozioni.
Cura di Sé: È fondamentale prendersi cura della propria salute fisica e mentale. Cerca di mantenere una routine quotidiana che includa attività fisica, momenti di relax, e una dieta equilibrata. Questo può aiutare a migliorare il tuo stato d'animo e a ridurre l'ansia.
Strategie di Mindfulness: Pratiche come la meditazione e la mindfulness possono aiutarti a rimanere ancorato al presente, riducendo l'ansia anticipatoria e aiutandoti a gestire meglio i pensieri negativi.
Gestire la Situazione Familiare
Comunicazione Aperta: Anche se è difficile, provare a parlare dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni con i membri della famiglia può essere un passo importante. A volte, scrivere una lettera può essere un modo meno diretto ma efficace per esprimere ciò che provi.
Ricerca di Informazioni: Informarsi su come supportare al meglio un familiare malato e su come affrontare le questioni pratiche può farti sentire più preparato e meno impotente.
Cercare Supporto Professionale
Terapia: Un terapeuta può offrirti un supporto imparziale e professionale, aiutandoti a elaborare le tue emozioni e a sviluppare strategie per affrontare l'ansia e il dolore anticipatorio. Non è necessario avere l'approvazione dei tuoi genitori per cercare aiuto, soprattutto se sei maggiorenne.
Supporto Finanziario per la Terapia: Esplora le risorse disponibili nella tua area, come servizi di consulenza a basso costo, terapia online, o supporto attraverso organizzazioni no-profit.
Riconnettersi con le Tue Passioni e Obiettivi
Imposta Obiettivi Piccoli e Realizzabili: Inizia con piccoli passi che ti portino verso i tuoi interessi. Questo può aiutare a ridurre la sensazione di sopraffazione e a ritrovare la motivazione.
Limita l'Uso del Cellulare: Prova tecniche come stabilire limiti di tempo specifici per l'uso del cellulare o utilizzare app che monitorano o limitano il tempo trascorso sui dispositivi.
Ricorda, la strada verso il riscatto personale e la gestione dell'ansia è un processo, non un evento singolo. Ogni piccolo passo che fai per prenderti cura di te stesso e affrontare i tuoi sentimenti è importante. Non sei solo in questo percorso, e ci sono persone e risorse disponibili per aiutarti.


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