Buona sera, vorrei chiedere il il perché otto mattine su 10 mi sveglio con l’ansia… Posso capire qua

27 risposte
Buona sera, vorrei chiedere il il perché otto mattine su 10 mi sveglio con l’ansia… Posso capire quando devo sostenere interrogazioni, verifiche scritte, ma anche durante giornate molto normali… La mattina mi sveglio con l’ansia costante con le gambe che mi tremano mi sento proprio a pezzi… Tre mattine fa mi sveglio con un’ansia stetti tutto il giorno con l’ansia infatti una volta tornata a casa ebbi una notizia molto brutta però questa ansia dopo mi si calmo non so qualcuno mi può spiegare un po’?
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

capisco che svegliarsi con questa ansia costante debba essere davvero difficile. Potrebbe essere interessante riflettere su cosa accade nella sua mente e nel suo corpo appena prima di svegliarsi. Quali pensieri o preoccupazioni le vengono in mente al mattino? Forse la sua ansia non è solo legata agli eventi esterni, ma potrebbe anche essere una risposta a come interpreta e affronta le sfide quotidiane.

Come reagisce quando si trova ad affrontare questi momenti di ansia? Cosa potrebbe accadere se riuscisse a riconoscere e accogliere questa sensazione senza cercare subito di allontanarla? Potrebbe scoprire che, anziché combatterla, un altro modo di affrontarla potrebbe portarle maggiore calma e consapevolezza.

Resto a disposizione se desidera esplorare insieme questi temi più approfonditamente.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Valeria Bianco
Psicologo, Psicologo clinico
Campogalliano
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. L’ansia al risveglio può essere una manifestazione di diverse dinamiche. Per esempio, può essere legata a preoccupazioni che rimangono attive anche durante il sonno, oppure a uno stato di iperattivazione del sistema nervoso, che al mattino si manifesta più intensamente.
Quando descrivi l’ansia come "costante" e associata a sintomi fisici come il tremore delle gambe, sembra che il corpo stia reagendo a uno stato di allerta. Questo può accadere anche in assenza di eventi particolarmente stressanti, perché il nostro organismo a volte interpreta segnali interni o esterni come "minacce", anche se non lo sono realmente.
Il fatto che l’ansia si sia calmata dopo aver affrontato una situazione spiacevole potrebbe indicare che l’incertezza o l’attesa siano fattori che la alimentano. Spesso l’ansia tende a diminuire quando riusciamo a dare un nome o un contesto alle nostre emozioni.
Ti consiglierei di osservare con curiosità cosa accade in queste mattine. Ci sono pensieri ricorrenti appena sveglia? Hai cambiato qualcosa nelle tue abitudini, come il sonno, l’alimentazione o le attività serali? Potrebbe sicuramente essere utile parlare con uno psicologo per esplorare più a fondo queste sensazioni e individuare strategie per gestirle.
Dott.ssa Elisabetta Pati
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
San Cesario di Lecce
Ciao! Quello che descrivi sembra un'ansia mattutina piuttosto intensa, che a volte può essere collegata a situazioni specifiche (come verifiche o eventi importanti), ma altre volte sembra comparire senza una causa apparente. Provo a darti qualche spunto per capire meglio cosa potrebbe esserci Pensieri anticipatori: Se tendi a preoccuparti di ciò che accadrà durante la giornata, il cervello potrebbe attivarsi subito al risveglio con una sorta di "preparazione all’ansia"Cortisolo alto al risveglio: Il nostro corpo produce più cortisolo (l’ormone dello stress) al mattino per aiutarci a svegliarci e affrontare la giornata. Se sei già in uno stato ansioso, questa produzione può amplificare la sensazione di Una cattiva qualità del sonno, bassi livelli di zucchero nel sangue al mattino o il consumo eccessivo di caffeina possono aumentare l’ansia.
Dott.ssa Federica Palazzetti
Psicologo, Psicologo clinico
Vicenza
Buonasera,
Da quello che dice potrebbe trattarsi di un disturbo d’ansia. I disturbi d’ansia possono essere più o meno marcati e possono provocare disagi più o meno impattanti nella vita di tutti i giorni. Io consiglierei una seduta da uno psicologo o psicoterapeuta per capire da dove può scaturire questo stato d’ansia persistente e cercare delle soluzioni per farci fronte.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Palazzetti
Dott. Leonardo Dalla Costa
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Zugliano
Buonasera, l'ansia che qui descrivi può essere compresa solo all'interno della tua storia di vita, per dare un contesto ai sintomi che stai provando. Mettere insieme i pezzi, ad esempio tramite l'uso dello strumento del diario, potrebbe aiutarti a dare un nuovo senso alla tua sofferenza. Solo da una attenta comprensione di sé si potranno poi intraprendere le azioni giuste per superare i vecchi schemi che ti tengono bloccato.
Dott.ssa Elisa Fiora
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buongiorno,
è molto faticoso e difficile convivere con questo tipo di ansia, quindi comprendo la sua domanda. E' necessario, auspicabilmente con dei colloqui psicologici, cercare di capire un po' meglio quest'ansia, ovvero quando si manifesta e come, ad esempio. E' inoltre utile comprendere meglio come sia la sua vita attualmente, ci possono essere dei vissuti, a cui non si fa caso, ma che in realtà possono essere particolarmente significativi, portando cos' ad uno stato ansioso.
Cordialmente, Dott.ssa Elisa Fiora
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile affrontare un'ansia così persistente, soprattutto quando sembra apparire senza una causa evidente o immediata, come nel caso delle giornate "normali".

Da un punto di vista **cognitivo-comportamentale**, l'ansia può manifestarsi in vari modi, ed è molto comune che possa presentarsi anche quando non c'è una situazione di stress imminente come una verifica o un'interrogazione. In effetti, l'ansia al mattino, come quella che descrivi, può essere legata a vari fattori. Ecco alcuni possibili motivi che potrebbero spiegare cosa sta succedendo:

### 1. **Ruminazione e preoccupazione anticipatoria**
Spesso, la mente può iniziare a "ruminare" fin dal mattino, cioè a pensare in continuazione a ciò che potrebbe accadere durante la giornata. Questi pensieri, che a volte sono automatici e difficili da fermare, possono generare un'ansia generalizzata. Anche se non c'è una causa specifica per l'ansia, la preoccupazione per il futuro (anche se senza un motivo concreto) può causare reazioni fisiche come tremori alle gambe, tensione, e la sensazione di essere "a pezzi" che descrivi.

### 2. **Condizioni fisiologiche**
Quando ci svegliamo, il nostro corpo è in uno stato di riposo, ma i livelli di adrenalina e cortisolo, che sono gli ormoni legati allo stress, possono essere più alti di quanto ci rendiamo conto, soprattutto se c'è una predisposizione alla risposta ansiosa. Questo stato di "attivazione" potrebbe essere la causa dei sintomi fisici come il tremore alle gambe. In alcune persone, il corpo reagisce al risveglio con un'intensificazione di queste sensazioni, portando a un'ansia che dura per diverse ore.

### 3. **Risposta emotiva a eventi stressanti**
Quello che hai descritto riguardo alla mattina in cui hai avuto una forte ansia, seguita da una brutta notizia, potrebbe indicare una connessione tra la tua risposta emotiva al risveglio e una preparazione inconscia ad affrontare un potenziale stress. In altre parole, anche se non sei consapevole di un evento che ti provoca stress, il tuo corpo e la tua mente potrebbero già prepararsi a qualcosa di negativo, e quando succede qualcosa che conferma questa preoccupazione (come la notizia brutta), l'ansia diminuisce. Questo meccanismo di "allerta" è tipico in situazioni di ansia generalizzata, dove il corpo può reagire come se stesse già vivendo un pericolo imminente, anche senza un motivo apparente.

### 4. **Abitudini di pensiero automatico**
In molte situazioni, quando si soffre di ansia, si tende a sviluppare abitudini di pensiero che alimentano il ciclo ansioso. Ad esempio, se il tuo corpo si è abituato a rispondere al risveglio con una certa tensione o preoccupazione, anche piccole preoccupazioni o incertezze quotidiane possono scatenare un'ansia esagerata. La ripetizione di questi pensieri automatici, che riguardano il passato, il futuro o possibili eventi negativi, può mantenere l'ansia presente e persistere nel tempo.

### Come la **psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT)** può aiutarti:
Nel trattamento dell'ansia, un approccio cognitivo-comportamentale può essere particolarmente utile per affrontare questi schemi di pensiero disfunzionali e fisici. Alcuni aspetti che potrebbero aiutarti a ridurre l'ansia includono:

1. **Riconoscere i pensieri automatici**: Iniziare a identificare e mettere in discussione i pensieri che scatenano la tua ansia. Ad esempio, se pensi che qualcosa di negativo possa accadere durante la giornata, imparare a riconoscere questo pensiero e a sostituirlo con una visione più realistica e positiva.

2. **Tecniche di rilassamento e respirazione**: Utilizzare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, per ridurre l'attivazione fisiologica che accompagna l'ansia. Questo può aiutarti a calmare il corpo e la mente prima che l'ansia prenda il sopravvento.

3. **Ristrutturazione cognitiva**: Lavorare per riformulare il modo in cui vedi le situazioni e le tue emozioni. Se, ad esempio, il tuo pensiero automatico al risveglio è "Oggi sarà una giornata difficile" o "Mi sentirò ansiosa", potresti imparare a sostituirlo con pensieri più equilibrati, come "Oggi posso affrontare le sfide, anche se non tutto andrà perfetto."

4. **Esposizione graduale a situazioni ansiose**: Se l'ansia si presenta soprattutto prima di eventi specifici (come l'inizio di una giornata, un incontro o un esame), l'esposizione graduale può aiutarti a "allenarti" a stare con l'ansia senza reagire in modo eccessivo. Questo ti aiuterà a ridurre la paura legata ad attività quotidiane e ti permetterà di affrontarle con maggiore serenità.

L’ansia può avere diverse cause e manifestarsi in modi diversi, ma grazie al **lavoro cognitivo-comportamentale**, puoi imparare a comprendere meglio i suoi meccanismi e sviluppare strumenti per affrontarla in modo più efficace.

Se l'ansia persiste o peggiora, sarebbe comunque utile considerare di parlare con un professionista per un supporto più specifico, ma spero che questi suggerimenti ti possano essere utili per iniziare a comprendere e gestire meglio la tua esperienza.

Se hai altre domande o vuoi approfondire qualche aspetto, sono qui per aiutarti!
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,

Svegliarsi frequentemente con l'ansia, anche in assenza di eventi stressanti evidenti, può essere legato a diversi fattori. L'ansia mattutina può derivare da una predisposizione biologica, da pensieri e preoccupazioni inconsapevoli o da un livello di stress generale che si manifesta appena il corpo e la mente si riattivano dopo il sonno. Il fatto che abbia avvertito una forte ansia prima di ricevere una brutta notizia potrebbe essere casuale oppure indicare una maggiore sensibilità emotiva e anticipatoria.

Potrebbe essere utile osservare i propri pensieri al risveglio, il proprio stile di vita (alimentazione, qualità del sonno, eventuale consumo di caffeina o altre sostanze) e il livello di stress generale. Inoltre, esistono strategie di gestione dell'ansia, come tecniche di rilassamento e Mindfulness, che possono aiutare a ridurre questi episodi.

Per comprendere meglio le cause specifiche di questa ansia e individuare strategie personalizzate per affrontarla, sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara utente,
l’ansia con cui si sveglia ogni mattina non è solo un disagio, ma un segnale importante del suo corpo e della sua mente che merita di essere ascoltato.
Il fatto che l’ansia sia presente anche in giornate “normali” suggerisce che il suo sistema interiore potrebbe essere in uno stato di costante allerta, forse per il timore di qualcosa di imprevedibile. Il suo improvviso calo dopo una brutta notizia potrebbe indicare che il suo corpo aveva già percepito una tensione, anche prima che l’evento accadesse.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere cosa il suo corpo sta cercando di comunicarle e come trasformare questa ansia in un’alleata. Osservare quando si sente più al sicuro, esplorare il suo rapporto con l’ansia e riconoscere i suoi bisogni emotivi può essere il primo passo per trovare un nuovo equilibrio.
L’ansia non è una condanna, ma un messaggio: ascoltarlo con attenzione può aprire la strada a un benessere più profondo e autentico
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Buon pomeriggio, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Mi dispiace sentire che sta affrontando questi episodi di ansia così frequenti, specialmente al risveglio. La sensazione di ansia costante al mattino, che descrive con il tremore alle gambe e il sentirsi "a pezzi", può essere davvero debilitante. L'ansia può manifestarsi per vari motivi e, come ha notato, anche in assenza di situazioni specifiche come interrogazioni o eventi stressanti. Ciò potrebbe essere legato a una predisposizione a stati di tensione generalizzata, ma anche a fattori emotivi o psicologici più profondi che meritano di essere esplorati. È interessante che abbia notato come l’ansia si sia calmata dopo una brutta notizia, il che suggerisce che ci possano essere dinamiche emotive sottostanti che influenzano alcuni stato d'animo. Capire meglio questi meccanismi attraverso un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a gestire in modo più efficace questi episodi e a comprendere più a fondo le cause che li scatenano.
Le suggerisco di fissare un primo colloquio, durante il quale potremo parlare più approfonditamente di questi sintomi e trovare insieme delle strategie per affrontarli. Un primo incontro ci permetterà di fare il punto sulla situazione e stabilire il miglior percorso da intraprendere. Resto a disposizione per ulteriori domande.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio un percorso psicologico per capire l'origine della sua ansia e per imparare a gestirla. Cordiali saluti.
Dott.ssa Nicole Crivaro
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, talvolta l'ansia diventa generalizzata, non specifica di qualche situazione che sta per succedere, come verifiche o interrogazioni. Quello che sta succedendo adesso è che l'ansia è tanto intensa che anzichè riuscire a verbalizzarla, a capirla e ad ascoltarla, utilizza il suo corpo come canale per esprimersi.. da qui la sua stanchezza, il sentirsi a pezzi, le gambe che le tremano.
Il fatto che tornata a casa abbia ricevuto una brutta notizia è solamente una coincidenza.. non esistono correlazioni con la sua ansia, dato che è praticamente costante.
Le consiglio un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale (la più efficace per i disturbi d'ansia e simili) per gestire questa emotività ansiosa intensa, frequente e invalidante, che la affatica e che adesso richiede di essere ascoltata e accolta.
le auguro il meglio!
Dott.ssa Roberta Dallera
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lodi
Buonasera,
purtroppo non credo sia possibile darle una risposta esaustiva o una soluzione, senza approfondire la sua situazione esistenziale e quindi indagare i motivi dell'ansia (al di là di quelli che lei stessa riconosce come fattori scatenanti). Dal momento che riporta sintomi piuttosto intensi, le suggerirei di valutare di rivolgersi a un professionista, che possa aiutarla intanto a gestire meglio le situazioni quotidiane che le generano ansia e allo stesso tempo a fare luce su ulteriori aspetti fonte di sofferenza.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco quanto possa essere difficile iniziare la giornata con questa sensazione di ansia costante, soprattutto quando non sembra esserci un motivo chiaro che la giustifichi. L'ansia mattutina è un fenomeno comune e può essere legata a diversi fattori, sia fisiologici che psicologici. Durante la notte, il nostro corpo attraversa diverse fasi del sonno e al risveglio c'è un naturale aumento del cortisolo, l’ormone dello stress. Per alcune persone, soprattutto quelle che tendono ad essere più ansiose, questo picco ormonale può tradursi in una sensazione di tensione, battito accelerato, tremori e una generale difficoltà a sentirsi a proprio agio appena svegli. Dal punto di vista psicologico, può essere che il tuo cervello abbia sviluppato una sorta di "abitudine" all’ansia mattutina, come se il tuo corpo e la tua mente si aspettassero di dover affrontare qualcosa di stressante anche quando non c'è un evento specifico che lo giustifica. A volte, quando siamo abituati a vivere situazioni stressanti, la nostra mente anticipa automaticamente il peggio, anche in giornate che in realtà non presentano difficoltà particolari. Questo può spiegare perché, anche senza interrogazioni o verifiche, il tuo corpo continua a reagire come se dovesse affrontare una minaccia. Un altro aspetto interessante che hai descritto è la connessione tra la tua ansia e la notizia negativa che hai ricevuto quel giorno. Può sembrare una coincidenza, ma in realtà l’ansia non è una sorta di “premonizione” di qualcosa che sta per accadere. Piuttosto, quando siamo in uno stato ansioso, il nostro cervello è più sensibile alle informazioni negative e le elabora con maggiore intensità. In altre parole, quando siamo già in uno stato di allerta, qualsiasi evento negativo può sembrare ancora più grande e può dare l'impressione che la nostra ansia fosse un segnale premonitore, quando in realtà era solo un riflesso di una tensione interna che era già presente. Un primo passo per gestire questa ansia potrebbe essere quello di osservare con più consapevolezza i tuoi pensieri al risveglio. Spesso, senza rendercene conto, iniziamo la giornata con un dialogo interiore negativo che alimenta l’ansia: pensieri del tipo “oggi sarà una giornata difficile”, “non ce la farò”, oppure “chissà cosa potrebbe andare storto” possono contribuire a mantenere attivo questo stato emotivo. Provare a sostituire questi pensieri con qualcosa di più neutro o positivo può aiutare a ridurre l’impatto dell’ansia mattutina. Un altro aspetto che può aiutare è creare una routine mattutina che ti permetta di “scaricare” la tensione appena sveglia. Tecniche di respirazione, stretching o anche solo qualche minuto di movimento possono aiutare a ridurre la sensazione di agitazione. Anche l’esposizione alla luce naturale al mattino può regolare il ritmo circadiano e favorire un risveglio più equilibrato. Se questa ansia continua a essere molto intensa e a influenzare la qualità della tua vita, potrebbe essere utile parlarne con uno specialista che ti aiuti a comprendere meglio i meccanismi alla base di questa sensazione e a trovare strategie specifiche per gestirla. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, lavora proprio sulla riduzione dell’ansia attraverso l’identificazione e la ristrutturazione dei pensieri automatici negativi e l’apprendimento di tecniche di rilassamento efficaci. Ciò che stai vivendo non è qualcosa di strano o irrisolvibile, e il fatto che tu stia cercando di capirlo è un primo passo molto importante. L'ansia può essere gestita e ridotta con il giusto approccio, e non sei sola in questo percorso. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
c'è un'ansia che può essere legata alla prestazione o al riconoscimento sociale (gli esami, verifiche etc) e poi c'è un'ansia anticipatoria, che probabilmente è un retaggio di quando vivevamo nella savana o nella giungla, immagina essere un pò in mezzo all'erba alta e all'improvviso il silenzio, nessun pericolo in vista che il più delle volte vuol dire che c'è un predatore nascosto da qualche parte e tu non lo vedi.
Ecco ai giorni nostri è un pò uno svantaggio ma da quel che descrivi sembra che il tuo sistema di allarme ti dica "quì è tutto tranquillo, troppo tranquillo per abbassare la guardia, brutte notizie arriveranno". Ti ritrovi in questa lettura?
Dott.ssa Aurora Maria Calabretto
Psicologo, Psicologo clinico
Rovereto
Buongiorno, posso comprendere la sensazione che stai provando. Sostenere uno stato emotivo così spiacevole non è semplice.
Ci possono essere diverse ragioni che fanno emergere l'ansia che stai provando. E' indispensabile provare ad analizzare tutti gli ambiti della tua vita per capire quali sono le problematiche che il tuo corpo sta cercando di comunicarti. Sicuramente un percorso psicologico può aiutarti a comprenderlo e ad imparare come poter gestire al meglio l'ansia.
Rimango a disposizione per un colloquio, un caro saluto.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, credo possa essere possibile che per quanto lei non riconosca la presenza di pensieri particolari, nella sua mente si affollino pensieri ansiosi. Andrebbe compreso cosa sta accadendo nell'ultimo periodo, dove va la sua mente, cosa la preoccupa oltre alle prestazioni scolastiche. Inoltre mi pare di comprendere ci sia per lei un tema di performance di fondo. Cosa la preoccupa prima di un interrogazione o verifica? Credo che valutare un possibile percorso psicologico possa essere importante. Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Francesca Lupo
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, grazie per il suo messaggio.
Mi dispiace che stia vivendo un momento così. Non mi è troppo chiaro se questa ansia che avverte sia sorta dopo la notizia e si stia continuando a presentare, oppure se c'era già prima a prescindere.
Indubbiamente non è un bel sentire questo, e non è nemmeno giusto che si senta in questo modo. L'ansia può essere particolarmente invalidante.
Provi a rivolgersi intanto al suo medico curante. Mi sento di consigliarle, però, anche di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso di conoscenza di sé e delle proprie emozioni, che la possa portare ad una loro adeguata gestione.
Buona giornata
Dott. Luca Roveda
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno,  che descrivi sembra un'ansia mattutina piuttosto intensa e frequente, che non sempre sembra legata a eventi specifici. Ci sono diverse possibili spiegazioni per questo fenomeno, sia psicologiche che fisiologiche che andrebbero approfondite come ad esempio dei livelli di cortisolo alti al risveglio o dei pensieri anticipatori e preoccupazioni inconsce. Se l’ansia diventa troppo pesante, un professionista può aiutarla a capire meglio le cause e come gestirla. Cordiali saluti
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buonasera gentile Utente, comprendo quanto possa essere destabilizzante svegliarsi spesso con questa sensazione di ansia, soprattutto quando non sembra esserci un motivo evidente che la scateni. L’ansia mattutina può avere diverse cause, e spesso non è legata solo a eventi specifici come interrogazioni o situazioni stressanti, ma può derivare da un livello generale di tensione emotiva che il corpo e la mente accumulano nel tempo.

Il fatto che lei sperimenti tremori alle gambe e una sensazione di malessere generale suggerisce che il suo corpo stia reagendo come se fosse costantemente in uno stato di allerta, anche quando non c’è un pericolo concreto. Questo può accadere quando l’ansia diventa una sorta di “abitudine” del sistema nervoso, portando il corpo a rilasciare sostanze legate allo stress sin dal momento del risveglio.

Il collegamento tra l’ansia intensa di qualche giorno fa e la notizia negativa che ha ricevuto potrebbe averle dato l’impressione che fosse una sorta di “avvertimento”, ma è più probabile che si sia trattato di una coincidenza. Quando siamo molto in ansia, il nostro cervello è iperattivo nel cercare spiegazioni e collegamenti, ma questo non significa necessariamente che l’ansia sia una premonizione.

Se questa situazione si ripete spesso e influisce sul suo benessere quotidiano, potrebbe essere utile provare a comprendere meglio quali pensieri o preoccupazioni emergono al mattino, e se ci sono strategie che la aiutano a calmarsi. A volte piccoli cambiamenti nella routine, esercizi di rilassamento o un supporto psicologico possono fare la differenza nel ridurre l’impatto dell’ansia sulla sua vita.

Dott. Luca Vocino
Buon giorno,
Dal suo messaggio si legge molto la fatica che sta vivendo in questo momento.
Svegliarsi con ansia, infatti, può essere faticoso e può farci sentire in difficoltà nel gestire la giornata.
L’ansia mattutina può avere diverse fonti, legate sia a fattori fisici (come la qualità del sonno o il livello di stress accumulato) sia a pensieri o preoccupazioni che, magari, non sono subito evidenti.

Può succedere anche che l’ansia venga percepita come un segnale che qualcosa di negativo stia per accadere, soprattutto quando, come nel suo caso, si è verificato un evento spiacevole dopo una giornata particolarmente ansiosa.
Tuttavia, è importante ricordare che l’ansia può essere legata al modo in cui interpretiamo gli eventi esterni(emozioni/pensieri) e interni, e su come interpretiamo la loro relazione, portandoci a vedere collegamenti tra le sensazioni interne e ciò che accade all’esterno, anche quando non vi è una relazione diretta.

Se questa sensazione è frequente e impatta sul suo benessere, potrebbe essere utile esplorarla meglio, magari con un professionista, per capire quali sono i meccanismi che la alimentano e trovare strategie per gestirla in modo più sereno.

Un caro saluto.
Dott.ssa Jasmine Andreozzi
Psicologo, Psicologo clinico
Capriate San Gervasio
Caro utente , la ringrazio per le informazioni che mi ha fornito. Per comprendere le motivazioni dello stato ansioso le consiglio un percorso psicologico per andare ad esplorare le motivazioni alla base.
Rimango a sua disposizione,
Dottoressa Andreozzi Jasmine
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
l'ansia è un sintomo che come stai scoprendo può essere invalidante, oltre che sgradevole. Proviamo ansia quando siamo preoccupati per qualcosa, ma a volte non "ci tornano i conti", come stai raccontando tu. Ti lascio uno spunto: l'ansia è come una nuvola densa, che copre tutte le emozioni e a volte ci annebbia, non è una vera e propria emozione, infatti spesso la sua funzione è di non farci sentire le altre emozioni. Cosa sta succedendo nella tua vita? A quali emozioni/pensieri/sensazioni non stai dando accesso? Cosa 'ti racconta' la tua ansia? Prova a considerarla un'indicazione, un messaggio del tuo inconscio.
Ci sono numerose tecniche che possono aiutarti ad abbassarla, ma è importante che cerchi di capire a cosa è collegata in modo che perda la sua funzione.
Potrebbe essere utile parlarne con qualcuno.
Dott.ssa Grazia Scaini
Psicologo clinico, Psicologo
Castello di Godego
Buongiorno, in genere l'ansia è un'emozione che proviamo quando sentiamo che ci mancano gli strumenti o le informazioni per sapere cosa aspettarci da una situazione o da una giornata. A differenza della paura, che si prova davanti a qualcosa che sappiamo per certo essere potenzialmente pericoloso, l'ansia è più generica, non ci da indicazioni su come affrontare le cose e ci lascia spaesati. In questa situazione il ricevere delle notizie, per quanto brutte, può calmare l'ansia, perché le notizie sono comunque fonte di informazione su cosa sta succedendo e di conseguenza su come comportarsi. Al contrario, finché nessuna notizia arriva l'ansia la porta a stare all'erta in attesa, aspettandosi che possa succedere qualsiasi cosa. Quando questa emozione è costante nelle diverse giornate solitamente è perché la persona sta vivendo un periodo di cambiamento, esterno o interiore, e quindi in quest'ottica deve trovare dei nuovi modi di relazionarsi con il suo mondo che si adattino a questo cambiamento; finché non li trova tutto può essere fonte di incertezza su cosa aspettarsi e quindi causare ansia.
Questa è una spiegazione generica di come funziona di solito questa emozione, non conoscendo la sua situazione specifica non posso dirle molto di più, spero che queste informazioni le siano comunque utili. Se la situazione dovesse andare avanti per molto o diventare per lei difficile da sostenere le consiglio di provare a intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a costruire dei nuovi strumenti.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Franca Sebastiana Goddi
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Mazzano Romano
Buonasera, per poter comprendere meglio l'esordio di questa ansia è necessario capire che cosa sta succedendo nella sua vita. Ci sono molte domande a fare per capire meglio la natura di questa ansia;
è correlata solo all'ambito scolastico? le capita anche quando non deve andare a scuola? cosa pensa quando si sente in ansia? e molte altre domande..
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. L’ansia che descrive può essere legata a una serie di fattori, come stress accumulato, preoccupazioni inconsce o una risposta del corpo a situazioni che percepisce come minacciose, anche se non immediatamente riconoscibili. Il fatto che si manifesti in momenti di normale quotidianità, non legati a eventi particolarmente stressanti, potrebbe indicare una forma di ansia generalizzata, che si attiva indipendentemente dalle situazioni specifiche.
La presenza di sintomi fisici è un segnale che il corpo sta reagendo a un sovraccarico emotivo o fisico. Anche il fatto che l’ansia si sia calmata dopo una notizia negativa suggerisce che le emozioni possono influire direttamente sulla sua esperienza di ansia, come una sorta di "catalizzatore".
Le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo, per esplorare meglio le cause di questa ansia e trovare strategie per gestirla in modo efficace. Un supporto psicologico può aiutarla a comprendere meglio il legame tra i suoi pensieri, emozioni e reazioni fisiche, e ad affrontare questi momenti con maggiore serenità. Un caro saluto.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.