A 31 anni sento di aver fallito come essere umano. Sono cresciuto in un ambiente per lo più sano, d
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A 31 anni sento di aver fallito come essere umano.
Sono cresciuto in un ambiente per lo più sano, due genitori che non mi hanno fatto mancare niente e che mi vogliono bene, eppure sento di essere una delusione per loro perché sono arrivato a 31 anni e non ho né un lavoro, né una prospettiva per il futuro.
Questo perché ho sempre avuto un'indole molto introversa che negli anni mi ha come limitato in certe esperienze, per lo più concluse con delle delusioni personali che, come delle cicatrici, mi hanno segnato portandomi a distaccarmi completamente da certi temi per non riaffrontare altre possibili delusioni e quindi a soffrire inutilmente. Questo chiudermi sempre di più in me stesso mi ha anche privato di certe occasioni che, forse, avrebbero anche potuto giovarmi, ma purtroppo la mia natura pessimista mi fa vedere sempre gli scenari più negativi in qualunque ambito.
Mi sento sbagliato, mi sento un errore, mi sento inutile verso chiunque, dai miei familiari ai miei amici.
I miei genitori, giustamente, si preoccupano e cercano di spronarmi, talvolta anche con modi duri, a prendere in mano la mia vita e di trovarmi un lavoro, ma io, anche sforzandomi, anche cercando di dimenticare temporaneamente tutti i miei limiti, sento di non essere adatto a nessun lavoro... Ci sarebbe qualcosa in cui sarei bravo, nel campo "artistico" diciamo, ma anche a detta dei miei genitori, non sarebbe un lavoro che mi darebbe da vivere..o meglio, è molto raro che possa sfondare in quel mondo...Insomma, vivo la mia esistenza con un grande senso di amarezza, ci sono sempre piu giorni in cui preferirei di gran lunga passare tutto il tempo in camera mia al buio senza vedere nessuno piuttosto che affrontare lo sguardo dei miei, come se volessi liberare loro dalla mia presenza e come se volessi liberare anche me stesso da questo perenne stato di insicurezza e di inferiorità che mi porto dietro da decenni.. Cosa mi consigliate?
Sono cresciuto in un ambiente per lo più sano, due genitori che non mi hanno fatto mancare niente e che mi vogliono bene, eppure sento di essere una delusione per loro perché sono arrivato a 31 anni e non ho né un lavoro, né una prospettiva per il futuro.
Questo perché ho sempre avuto un'indole molto introversa che negli anni mi ha come limitato in certe esperienze, per lo più concluse con delle delusioni personali che, come delle cicatrici, mi hanno segnato portandomi a distaccarmi completamente da certi temi per non riaffrontare altre possibili delusioni e quindi a soffrire inutilmente. Questo chiudermi sempre di più in me stesso mi ha anche privato di certe occasioni che, forse, avrebbero anche potuto giovarmi, ma purtroppo la mia natura pessimista mi fa vedere sempre gli scenari più negativi in qualunque ambito.
Mi sento sbagliato, mi sento un errore, mi sento inutile verso chiunque, dai miei familiari ai miei amici.
I miei genitori, giustamente, si preoccupano e cercano di spronarmi, talvolta anche con modi duri, a prendere in mano la mia vita e di trovarmi un lavoro, ma io, anche sforzandomi, anche cercando di dimenticare temporaneamente tutti i miei limiti, sento di non essere adatto a nessun lavoro... Ci sarebbe qualcosa in cui sarei bravo, nel campo "artistico" diciamo, ma anche a detta dei miei genitori, non sarebbe un lavoro che mi darebbe da vivere..o meglio, è molto raro che possa sfondare in quel mondo...Insomma, vivo la mia esistenza con un grande senso di amarezza, ci sono sempre piu giorni in cui preferirei di gran lunga passare tutto il tempo in camera mia al buio senza vedere nessuno piuttosto che affrontare lo sguardo dei miei, come se volessi liberare loro dalla mia presenza e come se volessi liberare anche me stesso da questo perenne stato di insicurezza e di inferiorità che mi porto dietro da decenni.. Cosa mi consigliate?
Gentile utente, traspare tanta tristezza e amarezza dalla sua lettera e una grande disistima nei suoi confronti. Pensi a quanto era introverso e pessimista Giacomo Leopardi. Ognuno è come è. Ogni vita merita un romanzo diceva un mio maestro. Qualche volta l'ambiente intorno ci fa del male, qualche volta l'ambiente non ci fa mancare nulla, come lei dice, eppure stiamo male. Ognuno con la sua genetica e il suo ambiente lotta per diventare se stesso. Come figli non dobbiamo essere la gratificazione dei genitori, nè rispondere alle loro aspettative. E' una trappola. Meno soddisfo le loro aspettative più mi sento incapace e in colpa e più mi allontano dalle mie risorse.
Sono decenni che sta male. E' ora di apportare un cambiamento alla sua vita. Se lo deve. Consulti uno/una psicoterapeuta di stampo esistenziale, valuti anche un percorso serio con l'arteterapia, viste le sue attitudini. Con questa capacità introspettiva e profondità, parte già da un buon punto di partenza. Vedrà che i suoi anni di sofferenza non saranno stati inutili. Tanti auguri per questo cammino. Sono a disposizione per approfondimenti, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Sono decenni che sta male. E' ora di apportare un cambiamento alla sua vita. Se lo deve. Consulti uno/una psicoterapeuta di stampo esistenziale, valuti anche un percorso serio con l'arteterapia, viste le sue attitudini. Con questa capacità introspettiva e profondità, parte già da un buon punto di partenza. Vedrà che i suoi anni di sofferenza non saranno stati inutili. Tanti auguri per questo cammino. Sono a disposizione per approfondimenti, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Gentile utente, quanto dolore sento dalle sue parole. Mi dispiace tanto per questa situazione che ha raccontato. Le consiglio un percorso di supporto psicologico in modo da vedere quali sono le risorse che ha ed iniziare a costruire qualcosa, in questo modo migliorerà anche il suo umore.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno, dalle sue righe traspare molta sofferenza. E' come se il suo percorso di crescita evolutiva avesse subito uno stop. Bisogna prendersene cura, da ciò che dice sembra importante affrontare il rapporto con i suoi genitori. Sicuramente una psicoterapia la può aiutare. Una sede dove lei possa sentirsi di esprimere, in un ambiente sicuro, tutta le difficoltà che vive e trovare, grazie all'aiuto di una/un psicoterapeuta il filo della sua vita. Se lo ritiene possiamo approfondire
Carissimo. Chiedi ai tuoi genitori di aiutarti ad intraprendere un percorso psicologico. Da quello che scrivi ne hai bisogno e potrebbe decisamente aiutarti a fare chiarezza ed a capire che anche tu hai il tuo posto nel mondo. Se dovesse servire puoi contattarmi. Sono pronto ad offrirti anche un primo colloquio gratuito data la situazione.
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Salve,
Mi dispiace molto per quello che stai passando. È chiaro che stai vivendo un momento di grande difficoltà e di conflitto interiore. Voglio prima di tutto dirti che non sei solo in questo; molte persone attraversano fasi della vita in cui si sentono bloccate, senza prospettive e con un senso di fallimento. È importante riconoscere che questi sentimenti, per quanto intensi, non definiscono chi sei come persona.
Se ti senti a un punto morto, potrebbe essere utile iniziare a esplorare le tue risorse interne e a riflettere su piccoli passi che puoi fare per uscire da questa sensazione di stallo. Prova a considerare alcuni aspetti:
Accettare e accogliere le emozioni: È normale sentirsi sopraffatti, ma prova a non giudicarti per quello che stai provando. Riconoscere e accettare i tuoi sentimenti di delusione e frustrazione è il primo passo per poterli affrontare.
Riconsiderare il concetto di successo: Spesso, ci sentiamo falliti perché confrontiamo la nostra vita con gli standard della società o con le aspettative degli altri. Il successo, però, è qualcosa di molto personale. Forse è il momento di ridefinire cosa significa per te avere una vita appagante e soddisfacente, al di là delle pressioni esterne.
Esplorare il campo artistico: Anche se i tuoi genitori possono essere preoccupati per la stabilità economica, non significa che non dovresti esplorare il campo artistico che ti appassiona. Non è necessario sfondare immediatamente o fare dell'arte la tua unica fonte di reddito. Potrebbe essere utile iniziare come un progetto parallelo, qualcosa che coltivi accanto ad altre attività. Talvolta, seguire una passione può portare a opportunità inaspettate e a una maggiore autostima.
Piccoli passi, non grandi cambiamenti: Invece di concentrarti su un grande cambiamento che potrebbe sembrare schiacciante, prova a pensare a piccoli passi pratici. Ad esempio, potresti iniziare a cercare lavori che richiedono abilità che già possiedi, o potresti frequentare corsi o workshop legati alle tue passioni. Ogni piccolo passo avanti è un progresso.
Cerca supporto professionale: Parlare con un terapeuta o un counselor potrebbe aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo più approfondito e a trovare strategie per affrontare la tua situazione. A volte, avere qualcuno con cui parlare che può offrirti una prospettiva neutra è di grande aiuto.
Non isolarti: Anche se può sembrare più facile ritirarsi dal mondo, cerca di non tagliare i ponti con le persone che ti vogliono bene. A volte, semplicemente parlare apertamente con qualcuno di fiducia può aiutarti a sentirti meno solo e a trovare nuova forza.
Ricorda che non sei definito dalle tue difficoltà attuali. Ogni persona ha un percorso unico e il tuo valore non è determinato solo da quello che fai o da quello che gli altri si aspettano da te. Dare a te stesso il permesso di esplorare chi sei veramente e cosa ti rende felice potrebbe essere il primo passo per uscire da questa fase e costruire una vita più soddisfacente.
Mi dispiace molto per quello che stai passando. È chiaro che stai vivendo un momento di grande difficoltà e di conflitto interiore. Voglio prima di tutto dirti che non sei solo in questo; molte persone attraversano fasi della vita in cui si sentono bloccate, senza prospettive e con un senso di fallimento. È importante riconoscere che questi sentimenti, per quanto intensi, non definiscono chi sei come persona.
Se ti senti a un punto morto, potrebbe essere utile iniziare a esplorare le tue risorse interne e a riflettere su piccoli passi che puoi fare per uscire da questa sensazione di stallo. Prova a considerare alcuni aspetti:
Accettare e accogliere le emozioni: È normale sentirsi sopraffatti, ma prova a non giudicarti per quello che stai provando. Riconoscere e accettare i tuoi sentimenti di delusione e frustrazione è il primo passo per poterli affrontare.
Riconsiderare il concetto di successo: Spesso, ci sentiamo falliti perché confrontiamo la nostra vita con gli standard della società o con le aspettative degli altri. Il successo, però, è qualcosa di molto personale. Forse è il momento di ridefinire cosa significa per te avere una vita appagante e soddisfacente, al di là delle pressioni esterne.
Esplorare il campo artistico: Anche se i tuoi genitori possono essere preoccupati per la stabilità economica, non significa che non dovresti esplorare il campo artistico che ti appassiona. Non è necessario sfondare immediatamente o fare dell'arte la tua unica fonte di reddito. Potrebbe essere utile iniziare come un progetto parallelo, qualcosa che coltivi accanto ad altre attività. Talvolta, seguire una passione può portare a opportunità inaspettate e a una maggiore autostima.
Piccoli passi, non grandi cambiamenti: Invece di concentrarti su un grande cambiamento che potrebbe sembrare schiacciante, prova a pensare a piccoli passi pratici. Ad esempio, potresti iniziare a cercare lavori che richiedono abilità che già possiedi, o potresti frequentare corsi o workshop legati alle tue passioni. Ogni piccolo passo avanti è un progresso.
Cerca supporto professionale: Parlare con un terapeuta o un counselor potrebbe aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo più approfondito e a trovare strategie per affrontare la tua situazione. A volte, avere qualcuno con cui parlare che può offrirti una prospettiva neutra è di grande aiuto.
Non isolarti: Anche se può sembrare più facile ritirarsi dal mondo, cerca di non tagliare i ponti con le persone che ti vogliono bene. A volte, semplicemente parlare apertamente con qualcuno di fiducia può aiutarti a sentirti meno solo e a trovare nuova forza.
Ricorda che non sei definito dalle tue difficoltà attuali. Ogni persona ha un percorso unico e il tuo valore non è determinato solo da quello che fai o da quello che gli altri si aspettano da te. Dare a te stesso il permesso di esplorare chi sei veramente e cosa ti rende felice potrebbe essere il primo passo per uscire da questa fase e costruire una vita più soddisfacente.
Buongiorno, dalle sue parole percepisco chiaramente la profondità della sua sofferenza. Sembra che tutto ciò che ha dentro non trovi un posto nel mondo, ed è ancora più difficile quando ci si sente bloccati dalle proprie stesse paure e insicurezze. Però, il fatto che lei stia riconoscendo queste sensazioni e cercando aiuto dimostra una grande forza interiore.
È comprensibile che le delusioni passate l' abbiano portata a chiudersi in se stesso; il dolore può spingere a cercare rifugio, ma isolarsi non è una soluzione duratura. Anzi, può aumentare il senso di disconnessione e amplificare quel vuoto interiore.
Vorrei incoraggiarla a non sottovalutare l'importanza di questo momento nella sue vita. Queste sensazioni di amarezza, inutilità e inferiorità non sono da ignorare, e credo che potrebbe davvero essere utile parlare con qualcuno che possa aiutarla a esplorarle. Un terapeuta potrebbe offrirle uno spazio sicuro dove affrontare questi pensieri, dove non dovrà temere il giudizio e potrà lavorare su ciò che la trattiene dal vivere appieno la sua vita.
Per quanto riguarda la sua passione artistica, la invito a darle spazio. Anche se al momento sembra che non possa rappresentare una fonte di reddito stabile coltivarla potrebbe offrirle qualcosa di inestimabile: un senso di scopo e una via per esprimere chi è lei. Spesso, le cose che ci fanno stare bene non ci danno subito un guadagno economico, ma possono darci qualcosa di ancora più importante: un motivo per alzarci la mattina e continuare a cercare il nostro posto nel mondo.
Inizi da piccoli passi, magari provando a ritagliarsi del tempo per fare quello che le piace, per capire come quella passione potrebbe inserirsi nella sua vita in modo significativo. E nel frattempo, consideri l'idea di cercare un aiuto professionale. Non è obbligato a fare tutto da solo, e non c’è nulla di male nel chiedere una mano quando il carico emotivo diventa troppo pesante da sopportare.
È comprensibile che le delusioni passate l' abbiano portata a chiudersi in se stesso; il dolore può spingere a cercare rifugio, ma isolarsi non è una soluzione duratura. Anzi, può aumentare il senso di disconnessione e amplificare quel vuoto interiore.
Vorrei incoraggiarla a non sottovalutare l'importanza di questo momento nella sue vita. Queste sensazioni di amarezza, inutilità e inferiorità non sono da ignorare, e credo che potrebbe davvero essere utile parlare con qualcuno che possa aiutarla a esplorarle. Un terapeuta potrebbe offrirle uno spazio sicuro dove affrontare questi pensieri, dove non dovrà temere il giudizio e potrà lavorare su ciò che la trattiene dal vivere appieno la sua vita.
Per quanto riguarda la sua passione artistica, la invito a darle spazio. Anche se al momento sembra che non possa rappresentare una fonte di reddito stabile coltivarla potrebbe offrirle qualcosa di inestimabile: un senso di scopo e una via per esprimere chi è lei. Spesso, le cose che ci fanno stare bene non ci danno subito un guadagno economico, ma possono darci qualcosa di ancora più importante: un motivo per alzarci la mattina e continuare a cercare il nostro posto nel mondo.
Inizi da piccoli passi, magari provando a ritagliarsi del tempo per fare quello che le piace, per capire come quella passione potrebbe inserirsi nella sua vita in modo significativo. E nel frattempo, consideri l'idea di cercare un aiuto professionale. Non è obbligato a fare tutto da solo, e non c’è nulla di male nel chiedere una mano quando il carico emotivo diventa troppo pesante da sopportare.
Molte persone attraversano momenti di profonda insicurezza e incertezza, soprattutto quando si confrontano con aspettative (proprie o altrui) che sembrano impossibili da raggiungere.
Ciò che descrivi, questa sensazione di essere "sbagliato" o "inadeguato", è qualcosa che può diventare una prigione mentale. Il tuo malessere è reale e merita attenzione, hai fatto bene a chiedere aiuto.
È naturale cercare di proteggersi dalla sofferenza, ma evitare l’esposizione a una possibile frustrazione può trasformarsi in un blocco che ti impedisce di vivere una vita piena e soddisfacente.
Mi ha colpito il tuo interesse per il campo artistico, sicuramente una risorsa su cui puntare. Spesso, seguire le proprie passioni, anche quando sembra difficile o incerto, può portare a una vita più ricca e significativa. Non si tratta di "avere successo" ma di trovare qualcosa che dia un senso e scopo alla vita.
Inoltre, ti suggerisco di sperimentare le pratiche di mindfulness e ipnosi, che possono offrirti strumenti preziosi. La mindfulness ti aiuta a rimanere ancorato al presente, ad osservare i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarli. Invece di farti trascinare dalla spirale del pessimismo, impari a riconoscere i tuoi schemi mentali negativi e a rispondere ad essi con maggiore consapevolezza e compassione verso te stesso. L’ipnosi può essere particolarmente utile per lavorare a livello profondo sulle tue insicurezze e sulle ferite emotive. Attraverso l’ipnosi, puoi esplorare le radici di queste sensazioni di inadeguatezza e lavorare per trasformarle. Questa tecnica ti consente di accedere a stati di coscienza in cui è più facile ristrutturare le convinzioni limitanti e rafforzare la tua autostima.
Ti suggerisco di parlare con uno psicoterapeuta specializzato in queste tecniche, qualcuno con cui puoi esplorare il tuo sentire in un ambiente sicuro e non giudicante.
Ciò che descrivi, questa sensazione di essere "sbagliato" o "inadeguato", è qualcosa che può diventare una prigione mentale. Il tuo malessere è reale e merita attenzione, hai fatto bene a chiedere aiuto.
È naturale cercare di proteggersi dalla sofferenza, ma evitare l’esposizione a una possibile frustrazione può trasformarsi in un blocco che ti impedisce di vivere una vita piena e soddisfacente.
Mi ha colpito il tuo interesse per il campo artistico, sicuramente una risorsa su cui puntare. Spesso, seguire le proprie passioni, anche quando sembra difficile o incerto, può portare a una vita più ricca e significativa. Non si tratta di "avere successo" ma di trovare qualcosa che dia un senso e scopo alla vita.
Inoltre, ti suggerisco di sperimentare le pratiche di mindfulness e ipnosi, che possono offrirti strumenti preziosi. La mindfulness ti aiuta a rimanere ancorato al presente, ad osservare i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarli. Invece di farti trascinare dalla spirale del pessimismo, impari a riconoscere i tuoi schemi mentali negativi e a rispondere ad essi con maggiore consapevolezza e compassione verso te stesso. L’ipnosi può essere particolarmente utile per lavorare a livello profondo sulle tue insicurezze e sulle ferite emotive. Attraverso l’ipnosi, puoi esplorare le radici di queste sensazioni di inadeguatezza e lavorare per trasformarle. Questa tecnica ti consente di accedere a stati di coscienza in cui è più facile ristrutturare le convinzioni limitanti e rafforzare la tua autostima.
Ti suggerisco di parlare con uno psicoterapeuta specializzato in queste tecniche, qualcuno con cui puoi esplorare il tuo sentire in un ambiente sicuro e non giudicante.
"Cosa mi consigliate?", chiede Lei. Dalle Sue parole emerge un continuo pensiero negativo su di sé, ma ad un certo punto Lei scrive che qualcosa che le piace c'è: l'ambito artistico. Probabilmente non è un settore (come dicono i Suoi genitori) che Le possa dare una sicurezza finanziaria; ma anche questa convinzione è da verificare. Molti artisti vivono del loro lavoro, molti altri no ma questo accade anche per altri mestieri. In una situazione come la Sua di tristezza profonda agire qualcosa che piace è di primaria importanza. Fare qualcosa che Le piace senza valutare gli aspetti materiali rivitalizza e Le fa recuperare energia e fiducia in se stesso. Recuperi la Sua passione! Poi il lavoro verrà quando non sentirà più il bisogno di chiudersi in casa. Auguri!
Gentile utente, dalle sue parole si percepisce l’intensità della sua profonda sofferenza e ne sono sinceramente dispiaciuta. È molto duro con sé stesso e traspare una forte svalutazione di sé. Ci sarebbero molti elementi da approfondire che meritano però uno spazio dedicato di accoglimento. Le suggerirei di individuare un professionista della salute mentale che possa supportarla adeguatamente in questa fase delicata e dolorosa, per ridare valore e ritrovare soddisfazione nella sua vita. Se avesse piacere ad approfondire insieme la questione, sono a disposizione. Le auguro il meglio!
Salve, la sua storia, non so come mai, porta una sorta di dejavu.
La crisi è sempre un terreno fertile, ma la terra è bassa, (così come è profonda la nostra psiche) e per lavorarla bene occorre tanto impegno, e voglia di mettersi in discussione.
Per cui, lo potrà mettere in atto con tutti gli ausili possibili ,anche con i farmaci, se è necessario.
L’importante è trovare costanza e voglia di esplorarsi fino in fondo, con i tempi giusti.
Un saluto, dott.ssaSandra Petralli
La crisi è sempre un terreno fertile, ma la terra è bassa, (così come è profonda la nostra psiche) e per lavorarla bene occorre tanto impegno, e voglia di mettersi in discussione.
Per cui, lo potrà mettere in atto con tutti gli ausili possibili ,anche con i farmaci, se è necessario.
L’importante è trovare costanza e voglia di esplorarsi fino in fondo, con i tempi giusti.
Un saluto, dott.ssaSandra Petralli
Carissimo dal suo racconto emerge la figura dei suoi genitori e la paura di deluderli. Introversione e timidezza possono essere un limite nei rapporti sociali ma nel suo caso potrebbe esserci un problema di autostima e identità lesa. I sintomi depressivi e di ritiro sociale non sono da sottovalutare. Le consiglio se non lo ga già fatto di farsi supportare da uno specialista ed affrontare il cambiamento. Un caro saluto sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
Gentilissimo, percepisco molta sofferenza nelle sue parole. Il senso di fallimento personale che emerge dal suo breve racconto sembra totalizzante e paralizzante e soprattutto sembra alimentare un ciclo che si perpetua continuamente. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per poter intraprendere un percorso, investire su di sé e sulle sue capacità ed iniziare a vedere pian piano dei miglioramenti nel suo umore e nel suo modo di vivere la vita.
Le auguro di stare meglio, un caro saluto Dott. Marco Squarcini
Le auguro di stare meglio, un caro saluto Dott. Marco Squarcini
Caro utente,
è chiaro che stai attraversando un periodo molto doloroso, in cui i tuoi sentimenti di delusione e inadeguatezza sembrano sopraffarti. È importante riconoscere il coraggio che hai mostrato nel condividere questi pensieri, che spesso possono sembrare insormontabili.
Il primo passo che mi sento di suggerirti è quello di essere gentile con te stesso. Il fatto che tu stia soffrendo non significa che tu sia un fallimento o che tu abbia deluso chi ti ama. Le difficoltà che stai affrontando sono reali e, purtroppo, molto comuni, soprattutto quando ci si sente bloccati o non sicuri del proprio futuro.
La tua indole introversa e le delusioni passate sembrano averti portato a costruire delle barriere per proteggerti dal dolore, ma queste barriere potrebbero anche averti limitato nelle opportunità di crescita e realizzazione. È normale avere paure e dubbi, ma è altrettanto importante ricordare che ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita che lo appaghi, indipendentemente dal percorso che ci porta a questo.
Riguardo alle tue capacità artistiche, mi dispiace sentire che le consideri come un'opzione irrealizzabile. Nonostante le difficoltà del mondo artistico, se è ciò che ti appassiona e in cui senti di avere talento, vale la pena esplorarlo ulteriormente. Molte persone trovano un modo di conciliare la propria passione con altre attività che garantiscano una stabilità economica. Potresti, ad esempio, considerare di sviluppare le tue capacità artistiche mentre esplori altre strade lavorative che ti diano sicurezza nel frattempo.
Infine, è importante che tu non affronti questa situazione da solo. Parlare con uno psicologo o un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare nuove prospettive. A volte, il semplice fatto di poter esprimere ciò che proviamo con qualcuno che può ascoltarci senza giudicarci può essere di grande sollievo.
Ricorda che non sei un fallimento e che c’è sempre la possibilità di fare un passo avanti, anche piccolo, verso un futuro più sereno e soddisfacente. Il percorso potrebbe essere lungo e difficile, ma non sei solo, e ci sono persone pronte ad aiutarti.
Resto a tua disposizione per continuare questo dialogo, se lo desideri.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
è chiaro che stai attraversando un periodo molto doloroso, in cui i tuoi sentimenti di delusione e inadeguatezza sembrano sopraffarti. È importante riconoscere il coraggio che hai mostrato nel condividere questi pensieri, che spesso possono sembrare insormontabili.
Il primo passo che mi sento di suggerirti è quello di essere gentile con te stesso. Il fatto che tu stia soffrendo non significa che tu sia un fallimento o che tu abbia deluso chi ti ama. Le difficoltà che stai affrontando sono reali e, purtroppo, molto comuni, soprattutto quando ci si sente bloccati o non sicuri del proprio futuro.
La tua indole introversa e le delusioni passate sembrano averti portato a costruire delle barriere per proteggerti dal dolore, ma queste barriere potrebbero anche averti limitato nelle opportunità di crescita e realizzazione. È normale avere paure e dubbi, ma è altrettanto importante ricordare che ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita che lo appaghi, indipendentemente dal percorso che ci porta a questo.
Riguardo alle tue capacità artistiche, mi dispiace sentire che le consideri come un'opzione irrealizzabile. Nonostante le difficoltà del mondo artistico, se è ciò che ti appassiona e in cui senti di avere talento, vale la pena esplorarlo ulteriormente. Molte persone trovano un modo di conciliare la propria passione con altre attività che garantiscano una stabilità economica. Potresti, ad esempio, considerare di sviluppare le tue capacità artistiche mentre esplori altre strade lavorative che ti diano sicurezza nel frattempo.
Infine, è importante che tu non affronti questa situazione da solo. Parlare con uno psicologo o un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare nuove prospettive. A volte, il semplice fatto di poter esprimere ciò che proviamo con qualcuno che può ascoltarci senza giudicarci può essere di grande sollievo.
Ricorda che non sei un fallimento e che c’è sempre la possibilità di fare un passo avanti, anche piccolo, verso un futuro più sereno e soddisfacente. Il percorso potrebbe essere lungo e difficile, ma non sei solo, e ci sono persone pronte ad aiutarti.
Resto a tua disposizione per continuare questo dialogo, se lo desideri.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
Ti consiglio di considerare la consulenza psicologica per esplorare le radici dei tuoi sentimenti di inadeguatezza e insicurezza. Lavora sull'autostima e sperimenta nuove prospettive. Valorizza le tue passioni artistiche e considera opzioni realistiche. Affronta i tuoi timori gradualmente. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno.
Mi dispiace tanto per questa situazione che ha narrato.
Le consiglio un percorso di supporto psicologico in in questo modo potrà migliorare anche il suo umore. Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Dr.ssa Versari Debora.
Mi dispiace tanto per questa situazione che ha narrato.
Le consiglio un percorso di supporto psicologico in in questo modo potrà migliorare anche il suo umore. Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Dr.ssa Versari Debora.
Caro utente, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come quelle che hai narrato sia sofferenze molto profonde che ti accompagnano da molto tempo. Mi pare di comprendere che tu abbia un animo introverso e melanconico e che tu attribuisca a questi tuoi tratti la causa delle tue insoddisfazioni esistenziali. Ci tengo a rassicurarti che, pur non conoscendoti, sono sicuro che tu abbia molte risorse che puoi impiegare proficuamente. È noto, per esempio, che le persone introverse tendono ad osservare con più attezione e riflettere con più profondità; così come l'indole melanconica s'accompagna spesso ad uno sguardo più acuto su certi aspetti della realtà (il cosiddetto 'realismo depressivo'); e sono sicuro che il lato artistico cui alludi abbia del potenziale. È importante comprendere che modificare delle strutture di personalità profonde come quelle che hai descritto non è facile. Spesso ci sono sofferenze, traumi profondi nella storia di vita della persona. Ma un cambiamento è possibile. Procedendo con gradualità, puoi riprendere in mano la tua vita. Puoi iniziare a domandarti qual è il primo piccolo passo che puoi mettere in atto oggi per allontanarti dal tuo ieri e procedere verso il tuo domani. Quando bisogna ascendere una montagna, bisogna avere gli occhi puntati sul metro innanzi ai propri piedi, non verso la cima. Come si suol dire, un viaggio di mille miglia comincia con un piccolo passo. Sei ancora molto giovane, non perdere la speranza. Naturalmente, il supporto di un professionista empatico può esserti molto utile nell'affrontare un tale percorso di cambiamento. Spero di averti dato una risposta utile e non esitare a contattarmi se desideri approfondire il discorso. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Sta affrontando una fase particolarmente difficile della sua vita, in cui il senso di fallimento e il peso delle aspettative possono sembrare schiaccianti. La sua introspezione sulla sua personalità e le esperienze passate rivela una grande capacità di analisi, ma può anche diventare un doppio fardello, specialmente quando si trasforma in un pensiero negativo ripetitivo. È comprensibile sentirsi inadeguato e deluso, soprattutto in un contesto in cui si percepisce il giudizio degli altri e la pressione sociale per avere successo. Tuttavia, è importante ricordare che il valore di una persona non è misurato unicamente dai successi professionali o dalla conformità alle aspettative sociali. La creatività e le inclinazioni artistiche che menziona possono essere risorse preziose e, sebbene possano non sembrare stabili come altre carriere, possono anche offrire opportunità di espressione e connessione significativa. Potrebbe essere utile esplorare questi aspetti in modo più profondo, magari dedicando del tempo a sviluppare le sue passioni artistiche senza la pressione di doverle trasformare immediatamente in un lavoro. Inoltre, considerare di parlare con un professionista della salute mentale potrebbe offrirle un supporto qualificato per affrontare le sue insicurezze e apprendere strategie per gestire l'ansia e il senso di inferiorità. Questo percorso di scoperta di sé può aiutarla a riscoprire le sue potenzialità e, passo dopo passo, a ricostruire una visione positiva di se stesso.
Non esiti a contattarmi se desidera ulteriori chiarimenti o supporto in questo percorso. Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Lanocita
Non esiti a contattarmi se desidera ulteriori chiarimenti o supporto in questo percorso. Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Lanocita
Mi dispiace che si senta in questo stato di profonda amarezza e sofferenza. Quello che racconta trasmette con chiarezza quanto il suo dolore sia reale, e voglio dirle che è importante prendersi il tempo per ascoltare quello che prova, senza giudicarsi. Voglio rassicurarla subito su una cosa: non è sbagliato, non è un errore e non è inutile, anche se in questo momento il peso dei suoi pensieri la sta portando a credere il contrario. A volte, ci troviamo in una spirale di pensieri negativi che sembrano confermare una visione molto dura di noi stessi e del nostro valore. Questi pensieri (come il sentirsi "fallito", "inutile" o "un peso") sono sintomi di un malessere più profondo e spesso non rispecchiano la realtà. Il fatto che lei stia riflettendo su di sé, che stia cercando una via d’uscita e che abbia il coraggio di esprimere quello che sente dimostra che c’è dentro di lei una parte che desidera cambiare, che vuole stare meglio. Questo è già un passo molto importante. La sua introversione e il suo modo di proteggersi dalle delusioni sono meccanismi che, in passato, probabilmente l’hanno aiutata a fronteggiare situazioni difficili. Ma è possibile che oggi questi stessi meccanismi siano diventati un ostacolo, che la tengono in uno stato di isolamento e blocco. Spesso, il nostro cervello, per proteggerci, ci spinge a evitare ciò che percepiamo come minaccioso, come il rischio di fallire o di essere giudicati, ma questo ci priva anche delle opportunità di crescita e soddisfazione. È un circolo vizioso che, con il giusto supporto, si può spezzare. Un elemento importante da esplorare è il suo senso di inutilità. Lei descrive di sentirsi un peso per gli altri, ma non è raro che queste convinzioni siano costruite su interpretazioni personali che non trovano realmente conferma. Potrebbe chiedersi, ad esempio: "Come reagirebbero i miei genitori o i miei amici se sapessero quanto mi sento inutile? Direbbero davvero che non valgo nulla, o è qualcosa che mi dico io?". A volte, questi pensieri non sono il riflesso di come gli altri ci vedono, ma di come noi vediamo noi stessi. Mi colpisce molto il fatto che abbia un interesse nel campo artistico. Questo è un segnale importante: c’è qualcosa che la appassiona, qualcosa che sente affine alla sua natura. È vero che il mondo del lavoro, soprattutto in ambiti artistici, può sembrare incerto o difficile, ma questo non significa che non valga la pena provare. Spesso, il nostro benessere è più legato a ciò che ci fa sentire vivi e autentici, piuttosto che al successo "oggettivo". Potrebbe iniziare a esplorare questa strada senza la pressione di "sfondare", ma semplicemente per il piacere di dedicarsi a ciò che le piace e che potrebbe offrirle nuove prospettive. Infine, voglio dirle che è normale, in momenti di forte difficoltà, sentirsi bloccati e incapaci di vedere una via d’uscita. In questi casi, il supporto di un professionista può fare una grande differenza. Uno psicologo cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a lavorare sui pensieri negativi che alimentano questo stato di malessere, a sviluppare nuove strategie per affrontare le situazioni che ora percepisce come insormontabili e a riscoprire le sue risorse personali. Non è mai troppo tardi per iniziare a cambiare, e non è necessario farlo da soli. Il primo passo potrebbe essere semplicemente quello di riconoscere che, per quanto ora tutto sembri difficile, una possibilità di stare meglio c’è. Lei non è il suo fallimento, non è il suo blocco, e non è il suo pessimismo: è molto di più, e merita di scoprirlo. Dott. Andrea Boggero
Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Quello che stai vivendo sembra essere un periodo caratterizzato da una significativa insicurezza e autocritica, in cui il senso di inadeguatezza ha acquisito uno spazio considerevole nei tuoi pensieri. La paura di fallire e la sensazione di inadeguatezza possono essere reazioni comprensibili quando si ha l’impressione di non essere all’altezza delle aspettative, proprie o altrui.
Inoltre, il tuo modo di percepirti sembrerebbe influenzato da schemi di pensiero che portano a focalizzare l'attenzione sui tuoi limiti più che sui tuoi punti di forza. È comprensibile che questo renda difficile immaginare un futuro diverso. Tuttavia, avere una natura introversa o una tendenza ad essere riflessivi non comporta necessariamente l'essere destinati a non trovare una propria strada: il valore di una persona non dipende esclusivamente dai risultati concreti, ma anche dal percorso che si compie e dal modo in cui si impara a conoscersi.
Il tuo interesse artistico potrebbe rappresentare una risorsa importante, non necessariamente in modo rigido o assoluto, ma come un elemento da integrare in un percorso più ampio. Credo che, in questo momento, un percorso psicologico possa offrirti uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni e per individuare strategie che ti permettano di riconoscere le tue risorse con maggiore chiarezza e fiducia.
Insieme potremo lavorare sui pensieri da te riportati che hanno assunto rilevanza nella tua vita quotidiana, esplorare le eventuali difficoltà con maggiore consapevolezza e individuare strategie per affrontarle. Attraverso un approccio strutturato e mirato, potremo trovare modalità più funzionali per gestire l’insicurezza, sviluppare un senso di autoefficacia più solido e iniziare a prendere in considerazione una prospettiva di vita che tenga conto delle tue reali risorse e aspirazioni.
Quello che stai vivendo sembra essere un periodo caratterizzato da una significativa insicurezza e autocritica, in cui il senso di inadeguatezza ha acquisito uno spazio considerevole nei tuoi pensieri. La paura di fallire e la sensazione di inadeguatezza possono essere reazioni comprensibili quando si ha l’impressione di non essere all’altezza delle aspettative, proprie o altrui.
Inoltre, il tuo modo di percepirti sembrerebbe influenzato da schemi di pensiero che portano a focalizzare l'attenzione sui tuoi limiti più che sui tuoi punti di forza. È comprensibile che questo renda difficile immaginare un futuro diverso. Tuttavia, avere una natura introversa o una tendenza ad essere riflessivi non comporta necessariamente l'essere destinati a non trovare una propria strada: il valore di una persona non dipende esclusivamente dai risultati concreti, ma anche dal percorso che si compie e dal modo in cui si impara a conoscersi.
Il tuo interesse artistico potrebbe rappresentare una risorsa importante, non necessariamente in modo rigido o assoluto, ma come un elemento da integrare in un percorso più ampio. Credo che, in questo momento, un percorso psicologico possa offrirti uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni e per individuare strategie che ti permettano di riconoscere le tue risorse con maggiore chiarezza e fiducia.
Insieme potremo lavorare sui pensieri da te riportati che hanno assunto rilevanza nella tua vita quotidiana, esplorare le eventuali difficoltà con maggiore consapevolezza e individuare strategie per affrontarle. Attraverso un approccio strutturato e mirato, potremo trovare modalità più funzionali per gestire l’insicurezza, sviluppare un senso di autoefficacia più solido e iniziare a prendere in considerazione una prospettiva di vita che tenga conto delle tue reali risorse e aspirazioni.
Ciao. Quello che stai vivendo non è un fallimento personale, ma un blocco che nasce da insicurezze, delusioni e dal tuo modo più chiuso e introverso di affrontare il mondo. Il sentirsi "sbagliato" è un pensiero che si alimenta da solo e che ti fa vedere tutto in negativo, ma non racconta davvero chi sei. Il fatto che tu senta di avere capacità, soprattutto nell’ambito artistico, è un segnale importante: c’è valore in te, anche se ora fatichi a riconoscerlo.Non devi cambiare chi sei, ma imparare a valorizzare le tue risorse e affrontare il senso di inferiorità che ti blocca. Da qui si può ripartire, anche piano piano.
Capisco profondamente il peso che stai portando: non è solo la mancanza di un lavoro a farti soffrire, ma la sensazione di “non essere abbastanza”, di aver deluso chi ami e di non avere uno spazio nel mondo. È un dolore silenzioso, che spesso vivono proprio le persone più sensibili e consapevoli di sé.
Ma ciò che descrivi non è un fallimento: è un blocco, una fase in cui paura, delusioni passate e aspettative interiorizzate hanno costruito attorno a te una corazza che ti impedisce di muoverti. Non è mancanza di valore: è la conseguenza di anni in cui hai cercato di proteggerti dal dolore.
Il fatto che tu riesca a raccontarlo così bene dimostra che non sei “inutile” o “sbagliato”: hai solo imparato a dubitare di te. E quando si vive a lungo nella paura di non farcela, ogni passo sembra impossibile.
La parte artistica che riconosci in te non è un dettaglio: è una risorsa, un talento, un modo di esprimere chi sei. Forse non sarà subito un lavoro stabile, ma può essere un punto da cui ricominciare a sentirti vivo, capace, competente. E intanto puoi costruire, insieme a uno psicologo, una strada realistica e sostenibile che non ti schiacci ma ti accompagni.
Oggi non ti serve “trovare subito un lavoro”: ti serve ritrovare te stesso, lavorare sull’autostima, sulle ferite del passato, e sulla possibilità di immaginare per te una vita diversa da quella che temi. Non sei un errore: sei una persona che ha sofferto molto e che ora ha bisogno di essere aiutata a rimettere insieme i pezzi.
Chiedere aiuto — come hai fatto scrivendo qui — è già il primo passo per uscire dal buio. Non devi farcela da solo.
Ma ciò che descrivi non è un fallimento: è un blocco, una fase in cui paura, delusioni passate e aspettative interiorizzate hanno costruito attorno a te una corazza che ti impedisce di muoverti. Non è mancanza di valore: è la conseguenza di anni in cui hai cercato di proteggerti dal dolore.
Il fatto che tu riesca a raccontarlo così bene dimostra che non sei “inutile” o “sbagliato”: hai solo imparato a dubitare di te. E quando si vive a lungo nella paura di non farcela, ogni passo sembra impossibile.
La parte artistica che riconosci in te non è un dettaglio: è una risorsa, un talento, un modo di esprimere chi sei. Forse non sarà subito un lavoro stabile, ma può essere un punto da cui ricominciare a sentirti vivo, capace, competente. E intanto puoi costruire, insieme a uno psicologo, una strada realistica e sostenibile che non ti schiacci ma ti accompagni.
Oggi non ti serve “trovare subito un lavoro”: ti serve ritrovare te stesso, lavorare sull’autostima, sulle ferite del passato, e sulla possibilità di immaginare per te una vita diversa da quella che temi. Non sei un errore: sei una persona che ha sofferto molto e che ora ha bisogno di essere aiutata a rimettere insieme i pezzi.
Chiedere aiuto — come hai fatto scrivendo qui — è già il primo passo per uscire dal buio. Non devi farcela da solo.
Buongiorno,
Il consiglio che mi sento di darle è di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che le permetta di scoprire e riscoprire sè stesso e le sue potenzialità in modo da superare questa sensazione di insicurezza.
Dott. Marco Cenci
Il consiglio che mi sento di darle è di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che le permetta di scoprire e riscoprire sè stesso e le sue potenzialità in modo da superare questa sensazione di insicurezza.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno,
alla luce di quanto da Lei riportato, credo che possa essere utile e importante per Lei uno spazio dedicato e neutro dove poter approfondire i significati di questo Suo vissuto e che possa dargli strumenti per comprendersi e muoversi all'interno della Sua esistenza pertanto La invito a rivolgersi ad un/a collega psicologo/a.
Restando a disposizione,
dr.ssa Ilenia Labranca
alla luce di quanto da Lei riportato, credo che possa essere utile e importante per Lei uno spazio dedicato e neutro dove poter approfondire i significati di questo Suo vissuto e che possa dargli strumenti per comprendersi e muoversi all'interno della Sua esistenza pertanto La invito a rivolgersi ad un/a collega psicologo/a.
Restando a disposizione,
dr.ssa Ilenia Labranca
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