vorrei sapere come comportarsi nel caso in cui la persona affetta da ludopatia chiede spesso soldi c

23 risposte
vorrei sapere come comportarsi nel caso in cui la persona affetta da ludopatia chiede spesso soldi che deve restituire. aggiungendo minacce di togliersi la vita e mostrando paure di persone a cui deve restituire soldi.
Grazie.
Buongiorno, la ludopatia e’ una problematica complessa che richiede un’attenzione professionale da parte di uno psicoterapeuta, e che coinvolge in maniera profonda non solo la vita della persona che è afflitta dalla patologia stessa ma anche le persone che a questa persona sono emotivamente vicine. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta di fiducia che sappia sostenere prima di tutto lei che vive accanto alla persona che di ludopatia soffre e che a noi rivolge il suo appello di aiuto: le minacce di suicidio, la paura per i debiti, e in generale tutti i comportamenti cui accenna nel suo breve ma esaustivo messaggio non sono certo questioni facili da affrontare senza il sostegno di un esperto competente in materia. Resto a disposizione per ogni chiarimento, un saluto, Marta Corradi

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Buongiorno. Il problema della dipendenza da gioco è un fatto complesso da gestire. Non si comprende dalla domanda se l'ambiente in cui sta vivendo il problema è strettamente familiare. Normalmente il primo step è proprio quello di creare un supporto alla persona che fa da ''assistente'' all'individuo dipendente o che in qualche modo gli è più vicino, proprio per comprendere quali strategie è meglio adottare. In secondo luogo è bene pensare ad un percorso psicoterapico e forse anche farmacologico in un secondo momento se oltre alla dipendenza dal gioco sono presenti anche situazioni depressive.
tale intervento in equipe è pensabile sia in privato che in ASL, ovviamente con tempi di attesa diversi e gestione differente.
Buongiorno. Dalla sua domanda colgo l'urgenza e la preoccupazione di trovare soluzioni giuste. In realtà, come scrivono le colleghe, l'ideale è inquadrare correttamente il caso e poi stabilire i passaggi terapeutici. Sicuramente la disponibilità di denaro nn aiuta a uscire dalla ludopatia, ma la prima cosa è che il ludopatico abbia coscienza della sua malattia
Il senso di colpa è spesso parte integrante del problema del gioco d'azzardo, poco riconosciuto dal senso comune come patologia, pur essendo tale. E' importante chiedere un aiuto professionale e avere una rete di persone che vi aiutino e sappiano indirizzarvi. Il Ser.T. è il servizio pubblico di riferimento, dove potranno fornirvi informazioni, supporto e strategie utili.
Salve, da come ha posto la domanda sembra chiara la sua preoccupazione. La ludopatia è un disagio che purtroppo affligge l’intera famiglia ma probabilmente dietro un atteggiamento dipendente si nasconde una sofferenza irrisolta. La persona ludopatica tendenzialmente utilizza il gioco come un modo per evadere dalla realtà e la richiesta di denaro spesso può coincidere con l’illusione di recuperare ciò che si è perso. Mi sento, dunque, di consigliarle una consultazione psicologica per individuare l’origine della sintomatologia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Taverniti
Salve , a parte il consiglio di farvi seguire da uno specialista o da un centro che tratta il problema della ludopatia mi sembra che lei abbia urgenza di prendere una decisione delicata. In linea di massima è preferibile non dare mai soldi alla persona affetta da questo disturbo però vanno valutate in questi casi anche altre implicazioni come cercare di capire a chi ha chiesto i soldi e quanti. Magari potrebbe se lo valuta necessario aiutarlo a pagare il debito ma non facendo gestire a lui i pagamenti . Il primo passo da compiere è quello di non far gestire alla persona affetta da ludopatia il denaro. In genere non si fa gestire nemmeno lo stipendio e gli si danno solo pochi spiccioli per la gestione quotidiana. Ma tutto questo fa parte di un programma che verrà concordato con chi vi prenderà in carico. Spero di esserle stata utili .Saluto dott.ssa Rosalba Cardillo
Salve, dalle sue poche righe della domanda traspare, giustamente, una grande preoccupazione. Come scrivono i miei colleghi nelle domande precedenti. Le dipendenze, tra cui anche la ludopatia, sono un grande problema sia per chi le vive che per i famigliari. Quindi sarebbe bene che voi vi rivolgeste a qualche centro o privato o pubblico, dove curano le dipendenze, in questi centri oltre che prendersi cura della persona che ne soffre vi aiuterebbero a voi famigliari come gestire la situazione. Comunque sono d'accordo nel non dare danaro nelle mani della persona che ne soffre e come chi soffre di alcoolismo che non deve sentirne neanche l'odore, altrimenti ci ricasca, potreste però pagare chi gli ha prestato il danaro per giocare, perchè se non vengono pagati potrebbero essere pericolosi, vi auguro che possiate trovare la soluzione giusta e la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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E’ un problema che va affrontato sia a livello psichiatrico con ottime ed efficaci soluzioni farmacologiche su questa problematica sia attraverso un percorso psicoterapeutico. A mio avviso può sensibilizzare questa persona a rivolgersi presso questi specialisti per spezzare il circolo vizioso che si e’ creato.
Buongiorno, non so se lei ha, al momento, qualche influenza per essere ascoltata dalla persona di cui parla. Può cercare di fare leva su dei sentimenti di affetto e mostrargli che ci tiene alla sua incolumità e che è preoccupata per lui: la sua vita ha un valore e c'è chi non rimane indifferente al fatto che lui se la giochi tutti i giorni al tavolo da gioco o davanti a uno schermo. Il gioco d'azzardo e le sue implicazioni psichiche esistevano anche prima di oggi. Oggi la situazione è complicata dall'uso dei giochi digitali che danno la possibilità di rimanere incollati allo schermo in modo passivo e automatico. Questa è una differenza importante: da un punto di vista diagnostico si tratta di stabilire se è il godimento di mettere la propria vita a rischio contro qualcun altro oppure se il godimento consiste nel tenere lo sguardo sempre incollato allo schermo. Per tutta questa situazione complicata, come in tutti questi casi, è assolutamente necessario che lei possa convincere la persona di cui si preoccupa a rivolgersi a uno psicoterapeuta. Non si preoccupi anche di imporsi un po', magari aiutandolo economicamente a saldare i debiti, ma in cambio della decisione di fare una psicoterapia. Il primo passo deve essere della persona dipendente dal gioco. Si sa che i giocatori amano bleffare ... Cordilai saluti PG
Salve. Mi sembra di capire che la persona in questione è un suo familiare stretto. O sbaglio?
Purtroppo la Ludopatia è un disturbo molto complesso che va trattati in strutture specializzate.
I familiari che sono attorno alla persona affetta da Ludopatia debbono rivolgersi a strutture presenti sul territorio. Provi a contattare la sua ASL di riferimento.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buonasera da quanto scrive sembra stia vivendo una situazione piuttosto difficile che da un lato la spinge ad aiutare la persona cara, dall'altro la frena dal darle i soldi con il rischio che li spenda per il gioco. Di fatto la situazione é molto difficile perché si trova a dover scegliere fra il sollevare il suo caro da una serie di debiti che rischiano di strozzarlo e metterlo nei guai e, D'altro non dargli soldi per la paura che possa spenderli in maniera inappropriata. Il consiglio che mi sento di darle é di non dare mai soldi a una persona che soffre di dipendenza patologica da gioco. Sicuramente una struttura che si occupa di ludopatia come ad esempio il Ser.T o un terapeuta che è specializzato in questa tipologia di casi può esserle utile ma la cosa principale è convincere il ludopatico a mettere in discussione la propria incapacità a gestire il denaro . Maria Elena Cinti
Buongiorno,
La dipendenza da gioco e’ una problematica che quasi sempre coinvolge anche i cari del soggetto interessato, bugie e ricatti rientrano nei comportamenti più frequenti da parte di chi vive questa difficoltà. La gestione del denaro, poi, è centrale per il soggetto, spesso va centellinato o non dato affatto. Consiglio di intraprendere una psicoterapia mirata anche al sostegno dei familiari del soggetto che di fatto svolgono una parte importantissima nel processo di guarigione. Può scegliere se privatamente o presso una struttura pubblica, CSM o ancora meglio un Sert della sua zona. Un caro saluto
Buongiorno, la invito a rivolgersi ad un professionista per approfondire meglio la situazione. In generale, non bisogna assecondare le richieste di denaro da parte di questi soggetti, ma chiaramente ci sono tante variabili e dinamiche da valutare.
Ne parli con uno psicologo al più presto.
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Gentile Utente,

La Ludopatia è un fenomeno delicato e complesso, che inevitabilmente arriva a coinvolgere non solo il giocatore, ma anche le figure che lo circondano, chiamate ad un'opposizione sentita giusta ma che apre allo scontro, oppure ad una collusione, che spegne le proteste del giocatore ma nutre i timori di familiari e conoscenti.
E' una situazione difficile, e comprendo i suoi dubbi, ma è importante non l'affronti da solo/a. Piuttosto si faccia supportare da un professionista che l'aiuti a comprendere come il non cedere alle richieste, ed imparare a gestire le "crisi"successive, siano passi essenziali per il cambiamento e la consapevolezza, sua come del giocatore.
Ci aggiorni se le fa piacere.
Gentile utente, la ludopatia è una problematica complessa che, come Lei sta verificando, comporta conseguenze che investono l'intero contesto di riferimento della persona e può portare numerose conseguenze spiacevoli. È fondamentale pertanto che venga affrontata secondo una presa in carico multidisciplinare che non può e non deve essere lasciata alla famiglia. È necessario contattare un SerT territoriale che si occupi di stabilizzare la situazione. All'interno del percorso gli affetti saranno fondamentali e il Suo ruolo sarà di risorsa inestimabile, ma anche ai fini della Sua protezione non può ricoprirlo senza l'aiuto professionale. Al serT Le insegneranno come gestire le richieste (che contemporaneamente si ridurrànno notevolmente) e si abbasserà la quota di pericolo connessa alla minaccia a sè e agli altri. È fondamentale cominciare il prima possibile il processo di presa in carico. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Gentile utente,
quando il “sano” svago del gioco d’azzardo lascia il passo a situazioni patologiche quali la ludopatia, difficilmente se ne esce da soli...

Curare una dipendenza da gioco non è affatto semplice, tuttavia è possibile. Non dovete dimenticare che la ludopatia è una malattia e come tale va affrontata, sfruttando tutti i mezzi a disposizione.

L’autoconsapevolezza e l’ascolto sono i primi passi in assoluto: chi soffre di  ludopatia solitamente nega e arriva a nascondere anche a se stesso la gravità della sua dipendenza dal gioco d’azzardo.

Uno degli interventi fra i più efficaci nel trattamento di tale patologia è la Psicoterapia di Gruppo, anche nella versione più semplice dei Gruppi di Auto-Aiuto, dove i gruppi sono composti da persone con ludopatia di vario grado e in diverse fasi del percorso di recupero, che imparano le une dalle altre e si sostengono vicendevolmente attraverso il racconto della propria esperienza, delle proprie difficoltà e dei propri successi, sotto la guida di un “conduttore” esperto della malattia.

Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Ogni prestito ceduto al ricatto affettivo della minaccia suicidaria andrà a costituire ulteriori perdite economiche nel cercare illusoriamente una fonte di reddito della stessa ludopatia.

Questa ossessione pericolosa per molte conseguenze necessita un immediato intervento anche al consultorio pubblico per i Servizi per le Dipendenze patologiche appositamente designati a quella patologia.
Saluti, Dr. Gianpietro Rossi
Buonasera, la ludopatia è una problematica complessa che coinvolge la cerchia familiare e amicale ma che va trattata in maniera specifica.Come le è già stato suggerito, trattandosi di una dipendenza, il cedere a ricatti emotivi o continuare a prestare denaro alimenta il circolo vizioso collegato alla ludopatia. Le consiglio di rivolgersi ad un centro pubblico o privato (esistono gruppi di supporto condotti da colleghi specializzati) in modo che possano prendere in carico la persona di cui ci scrive.
Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
La dipendenza di gioco d'azzardo patologico, al pari delle altre dipendenze, ha un forte impatto sulla persona che la vive e conseguentemente sulla sua famiglia, e nella maggior parte dei casi il ricatto emotivo è l'arma utilizzata per ottenere ciò di cui si ha bisogno per soddisfare la propria dipendenza.
E' necessario che la persona direttamente interessata riconosca a se stessa e ammetta a se stessa prima di tutto di avere un problema, perché solo in questo modo può chiedere aiuto, farsi aiutare e soprattutto aiutarsi. Come hanno consigliato i miei colleghi, sarebbe opportuno rivolgersi al Ser-D e/o presso associazioni e comunità che trattano la dipendenza da gioco d'azzardo attraverso i gruppi di auto-mutuo-aiuto i quali hanno profondo impatto terapeutico.

Saluti,
Dott.ssa Gelsomina Salvia
Salve, mi spiace per la situazione. L' avvio di un percorso psicoterapeutico è essenziale per aiutare la persona ad uscire da questo circolo vizioso che diventa un calvario per se stessa e chi le sta intorno.
Ritengo importante rivolgersi al più presto presso i servizi territoriali che trattano questa dipendenza in modo da poter intervenire subito e, soprattutto, aiutare le persone vicine a trovare le strategie adatte per fronteggiare questa difficoltà.
In bocca al lupo, dott. FDL
Buonasera, il mio consiglio è di convincere la persona in questione a farsi aiutare da uno specialista e, prima di intraprendere azioni, le consiglio di far approfondire il caso.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, si rivolga subito a un professionista che la saprà ascoltare e aiutare.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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