Sono una ragazza di 32 anni e da 7 anni sono fidanzata. Sono una persona abbastanza riservata, a tal

23 risposte
Sono una ragazza di 32 anni e da 7 anni sono fidanzata. Sono una persona abbastanza riservata, a tal punto che non ho mai rivelato ai miei di essere fidanzata. Siamo in procinto di andare a convivere in quanti entrambi lavoriamo (io insegno mentre lui è impiegato). Vorrei trovare il modo giusto, dopo tutti questi anni, di rivelare il mio segreto si miei familiari.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici.
Un modo più giusto di altri, a mio parere, non esiste: sia se stessa, spontanea e sincera e vedrà che saprà trasmettere ciò che sente e ciò che prova nella maniera migliore.
In bocca al lupo.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Buon pomeriggio,
non c’è un modo giusto o sbagliato o migliore per dire questo ai tuoi genitori credo che innanzi tutto ti può essere utile uno spazio all’interno del quale riflettere sul motivo per cui dopo tutti questi anni non hai detto ai tuoi genitori niente di questa tua relazione.
Cosa ti blocca? Quali sono le tue paure?
Se vuoi parlarne sono disponibile per dei colloqui online.
Eventualmente puoi anche scrivermi.
Dott. Michele Arnaboldi.
Dott.ssa Letizia Lucarelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fano
Buongiorno, perché per te è stato importante mantenere questo segreto ?, e chissà che fantasie hai rispetto al cosa potrebbe succedere se lo dicessi ai tuoi... rimango a disposizione
un caro saluto
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Buon pomeriggio, le dico che non esiste un modo giusto o sbagliato per dire queste cose, esiste solo il suo modo, quello che lei ritiene migliore per se stessa, rispettando i suoi sentimenti, le sue paure e il suo modo di essere. Io mi concentrerei però anche sul come mai l'ha tenuto nascosto ai suoi genitori, solo per riservatezza o per altri motivi? Se ha piacere di approfondimenti, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Giada
Dott.ssa Erika Castiglione
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Prato
Buonasera, le consiglierei di concedersi un momento tutto suo in cui aver modo di poter elaborare il motivo che sta alla base di tutta questa riservatezza e sicuramente attraverso questo processo, riuscirà poi a sentire la normale spinta a parlare con i suoi genitori delle sue scelte.
A disposizione per eventuale colloquio on line.
Saluti
E.C
Buonasera, concordo con i colleghi che non esiste il modo migliore per dire determinate cose, ma esiste cosa e come si sente lei di dire ciò che vuole dire.
Come mai non ha detto ai suoi genitori di questo fidanzamento? Come mai è a tal punto così riservata? Potrebbe esserle utile riflettere su questi suoi timori e su come vuole affrontare questa situazione, magari con uno psicologo in uno spazio tutto suo.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott. Corrado Schiavetto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. La sensazione di ansia che racconta, il desiderio e la paura di comunicare questa notizia così importante, la situazione che vive, potrebbero necessitare di un consulto psicologico e di un lavoro maggiormente attento, che le possa permettere di comprendere il modo non tanto migliore, ma più sintonizzato sulle sue necessità e sul suo modo di essere di affrontare questo argomento con la sua famiglia. Elaborare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Dott.ssa Angela Giangreco
Psicologo
Agrigento
Salve sicuramente si trova in un momento delicato della sua vita non solo per il passo che intende fare riguardo la convivenza ma soprattutto perché è giunto il momento di riunire le sue esistenze parallele di evitare che questa scissione persistente della sua vita si cristallizzi sia sincera e autentica poi gli argomenti verranno da sé però deve in questo momento della sua vita fare i conti con sé stessa... In primo luogo lei si definisce una ragazza di 32 anni iniziamo a dare un nome corretto alle cose a 32 anni lei è una donna definirsi ragazza non è esatto poi dice che per riservatezza non ha parlato della sua relazione ma sia onesta con sé stessa la riservatezza non può giustificare sette anni di segreti e inevitabilmente di bugie anche perché è Lei che lo definisce SEGRETO sicuramente Lei ha tanto da dire non solo agli altri ma principalmente a se stessa. Inizia prendendo il coraggio a quattro mani parli della sua storia e decida se è il caso di elaborare i suoi vissuto con un professionista
Le auguro il meglio
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente, é comprensibile che ci siano non poche preoccupazioni sulla reazione dei suoi genitori.
Ha avuto modo di riflettere sui motivi per cui ha procrastinato? oltre a essere una domanda che i suoi genitori si faranno spontaneamente é un tema suo personale che potrebbe fare meglio luce su come é lei e su come funziona.
Capire quali paure aveva allora e quali ha oggi potrebbero aiutarla a delineare quali parole usare, non perché siano quelle giuste ma perché sono quelle sincere.
Spero di esserle stato utile, mi contatti pure se sente la necessità di chiarimenti o approfondimenti.
Dottor Mauro Simonetti
Dott.ssa Valentina Bonaccio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Pescara
Gentile utente
più che il COME dire (va semplicemente detto indipendentemente dallo stile con cui lo si dice) sarebbe interessante comprendere il PERCHE' ha sentito la necessità di nascondere, per tanti anni, la relazione di coppia alla sua famiglia. Ciò che sappiamo, dalle sue parole, è che sente un forte blocco che non l'autorizza a mostrarsi agli occhi del suo nucleo familiare. Le consiglierei di indagare questo blocco ricordandole che la psicoterapia è il LUOGO DELL'AUTORIZZAZIONE AD ESSERE Sé STESSI. Buona giornata
Il segreto perdurante, protegge. Lei aveva evidentemente bisogno di mantenere nascosta ai suoi genitori la relazione, poi succede un po' come a scuola, quando al termine dell'anno ti vengono chiesti i voti, e non abbiamo molti modi per nasconderci. Comprendo come questa situazione possa essere di disagio per lei ma si può affrontare anche con una consulenza online e la invito a contattarmi. Cordialmente. Dott. Roberto Lasagna - Alessandria
Dott.ssa Maria Torlini
Psicologo, Psicoterapeuta
Viterbo
Gentile utente,
lei è in procinto di dare una grande svolta alla sua vita. Approfitti anche per fare un salto di qualità nell'affrontare in modo più soddisfacente ed equilibrato ciò che la vita le mette davanti. Se i suoi genitori le vogliono bene saranno felici per la sua scelta, se hanno delle difficoltà in tal senso, tanto che lei li ha tenuti all'oscuro della sua storia sentimentale, non possono certo impedirle di vivere le sue scelte di vita. Sta a lei, in base a come conosce i suoi genitori, comunicare una verità. La verità non è un'opinione, è sotto gli occhi di tutti ed ognuno di noi ha l'opportunità di prenderne atto e poi di direzionarsi secondo il proprio livello di coscienza. Con questo metro si può affrontare qualunque cosa, con la paura si bloccano tutti i processi di crescita.
Cordialmente, Dr.ssa Maria Torlini
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buonasera,
sarebbe utile capire i motivi di questa sua ferrea riservatezza; poter aprire una riflessione profonda su questo, attraverso un percorso psicoterapeutico può aiutarla ad affrontare la situazione.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver raccontato la tua storia.
Come ben suggeriscono i miei colleghi prima di me, la domanda da porsi e sulla quale riflettere è perchè hai ritenuto giusto e/o opportuno nascondere ai tuoi genitori questa relazione per tanto tempo.
Ti consiglio, prima di intraprendere una convivenza, di trovare uno spazio di pensiero su questo aspetto per capire le reali motivazioni.
Di cosa hai avuto paura?
Mi viene da pensare che una parte di te non abbia voluto mostrarsi "adulta" ai tuoi genitori, nascondendo una relazione affettiva così importante.
Prenditi il tuo tempo per capire a fondo questa cosa, in modo da evitare che un passaggio di vita del tutto normale e "fisiologico" come crescere ed andare a convivere possa essere vissuto come uno trauma per te ed i tuoi genitori.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Dott.ssa Elisabetta Cavicchioli
Psicologo clinico, Professional counselor
San Miniato Basso
Buongiorno, dato che non c'è un modo giusto o sbagliato...per lei quale sarebbe il modo giusto per dirglielo?
Provi a immaginarselo ... cosa pensa che accadrà o cosa vorrebbe che accadesse? Come si vede mentre glielo dice e come pensa reagiranno?
Come mai in tutti questi anni non glielo ha mai detto.

Saluti
Elisabetta
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Dott.ssa Francesca Romana Blasi
Psicologo, Tecnico sanitario
Frascati
Certo non è facile mantenere un segreto per tutto questo tempo, è stata brava, sette anni, aveva bisogno di difendersi?
Lei è una donna di 32 anni, un’adulta, può’ liberamente scegliere cosa fare nella sua vita ma questo sembra che non le sia congeniale. Teme il giudizio dei suoi? Vive ancora nella famiglia di origine? E’ un po’ complicato consigliarla avendo così pochi elementi! Ci vorrebbe qualche informazione in più per aiutarla in ogni caso, credo che la cosa migliore sia quella di comunicare con semplicità la sua decisione, se lei è sempre stata una donna riservata credo che non sarà difficile per i suoi familiari comprendere.
Un caro saluto
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buonasera,
comprendo che l'idea di rivelare il segreto ai suoi familiari possa suscitare diverse emozioni: è normale sentirsi ansiosi o incerti riguardo a come affrontare questa situazione, specialmente dopo così tanti anni di riservatezza.
Per iniziare, potrebbe considerare di scegliere un momento tranquillo e adatto per discutere dell'argomento con i suoi genitori, potrebbe essere utile preparare le parole in anticipo, in modo da esprimere chiaramente i sentimenti e le ragioni per cui ha scelto di mantenere riservato il fidanzamento per così tanto tempo, oppure potrebbe valutare di scrivere una lettera.
Sottolinei il rispetto che nutre per la sua famiglia e la volontà di condividere con loro questo passo importante della vita, e che non la devono giudicare se non ha avuto il coraggio diciamo di rivelarlo prima.
Ricordi che ogni persona e ogni famiglia reagisce in modo diverso a queste notizie, quindi sia paziente e aperta al dialogo, si prepari anche alle diverse reazioni che potrebbero emergere e sia pronta a rispondere alle domande o alle preoccupazioni che i familiari potrebbero nutrire.
Le auguro sinceramente di trovare il modo migliore per comunicare questo passo importante con i suoi familiari.

Distinti saluti, dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Eleonora Lazzarino
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, comprendo e capisco la sua difficoltà attuale. La invito a riflette sulle motivazioni che, in questi anni, non le hanno permesso di comunicare ai suoi familiari di essere fidanzata. Cosa pensa che potrebbe accadere? C'è qualcosa che la preoccupa?. Per rispondere alla sua domanda, non esiste un modo giusto o sbagliato ma ritengo che potrebbe esserle utile trovare una modalità di comunicazione che possa aiutarla a compiere questo passo. Resto a disposizione, anche per una consulenza online. Un caro saluto, Dott.ssa Eleonora Lazzarino.
Dott.ssa Giorgia Caputo
Psicologo, Psicologo clinico
Castell'Umberto
Buon giorno,
come mai in tutti questi anni ha deciso di rimanere in silenzio?
Teme forse il giudizio dei suoi genitori? Non c'è un modo giusto o sbagliato parlare con i propri genitori.
Un percorso psicologico la aiuterebbe ad analizzare le dinamiche che l'hanno portata a rimanere in silenzio in tutti questi anni e le motivazioni alla paura di parlare. Resto a disposizione per una consulenza online.
Cordiali saluti. Dott.ssa. Giorgia Caputo
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
Lei ha sicuramente dei validi motivi per non aver, fino ad ora, rivelato questa cosa ai suoi genitori. Prima ancora di chiedersi qual è il modo giusto per rivelare la notizia, è giusto chiedersi qual è il nodo che non le ha permesso di farlo. Da qualche parte c'è una resistenza. Si conceda di sciogliere questo nodo.
Saluti.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco che tu stia affrontando una situazione delicata. Dopo sette anni di relazione e il passo importante di andare a convivere insieme, è naturale che tu senta il bisogno di condividere con i tuoi familiari questo aspetto della tua vita. Non è mai facile affrontare il confronto, soprattutto quando si è tenuto qualcosa di così significativo nascosto per tanto tempo. Ma allo stesso tempo, rivelare una parte così importante di sé può portare anche un senso di liberazione.

Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarti a trovare il modo giusto per parlare ai tuoi genitori:

1. **Scegli il momento giusto**: Cerca di capire quando potrebbe essere il momento più tranquillo per parlare con loro, quando non sono particolarmente stressati o occupati. Avere un contesto sereno aiuterà entrambi a sentirvi più rilassati.

2. **Sii onesta e diretta**: Puoi iniziare spiegando che ti sei presa del tempo per riflettere, ma che ritieni che sia il momento giusto per condividere una parte importante della tua vita. Dì loro che, anche se sei stata riservata, hai sempre avuto il loro benessere a cuore e che sei felice di aprirti a loro.

3. **Parla della tua relazione con serenità**: Spiega loro quanto la tua relazione con il tuo fidanzato sia significativa per te. Puoi parlare di lui come persona, di come vi siete conosciuti, della vostra crescita insieme e dei motivi che vi hanno portato a decidere di convivere. Aiuta i tuoi genitori a vedere che la relazione è stabile e seria.

4. **Affronta le loro preoccupazioni con empatia**: È possibile che i tuoi genitori possano avere delle domande o delle preoccupazioni. Ascoltale con calma e rispondi sinceramente. Mostrati comprensiva del loro punto di vista, anche se magari non approveranno subito o saranno sorpresi.

5. **Sii pronta a spiegare il perché della tua riservatezza**: Se ritieni che il fatto di aver tenuto nascosto il fidanzamento per tanto tempo possa essere un punto di discussione, prova a spiegare le tue ragioni. Potresti dir loro che avevi bisogno di tempo per essere sicura della tua relazione o che non ti sentivi pronta a condividere questo aspetto della tua vita prima.

6. **Mostra fiducia**: Alla fine, cerca di trasmettere che sei adulta e in grado di prendere le tue decisioni. Essere fiduciosa riguardo alla tua relazione aiuterà i tuoi genitori a vedere che sei sicura del passo che stai facendo.

Potresti iniziare con una frase come: *"Mamma, papà, ci sono alcune cose importanti della mia vita che non vi ho mai raccontato e che penso sia arrivato il momento di condividere. Sono fidanzata da tanti anni con una persona che amo e che mi rende felice. Abbiamo deciso di andare a vivere insieme, e volevo farvi sapere di questa nuova fase della mia vita, perché siete una parte importante di essa."*

La chiave è cercare di mantenere la conversazione il più naturale e tranquilla possibile, cercando di far capire che il tuo percorso è frutto di una scelta consapevole.

Se ti va, posso aiutarti anche a prepararti per eventuali domande che potrebbero sorgere o a elaborare altri dettagli su come affrontare la conversazione, se ti sembra utile.
Dott.ssa Erika Laurenzano
Psicologo, Psicologo clinico
Basiano
Buongiorno, posso comprendere la fatica di affrontare l'argomento dopo questi anni e in previsione di una decisione importante come la convivenza la sua scelta di condividere con la sua famiglia.
Sulla modalità non esiste un modo giusto o sbagliato. Esiste la "nostra" modalità di comunicare, entrare in relazione con le persone a seconda dello stile a cui apparteniamo e il rapporto con esse. Per essere efficace può utilizzare una comunicazione assertiva, semplice e chiara come se la sente, spiegando eventualmente anche le motivazioni che l'hanno portata a prendere queste scelte.
Saluti
Dott.ssa Erika Laurenzano

Dott.ssa Giulia Saso
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Gentile utente, mi colpisce che nel riferirsi alla sua relazione usa le parole di "segreto", "rivelare" e questo mi fa pensare che tenere nascosta una parte così importante della sua vita per così tanto tempo possa indicare più un legame profondo con i timori o le aspettative della sua famiglia, più che una scelta pienamente libera da parte sua.
Ora che si appresta a un cambiamento significativo come la convivenza, mettere i suoi parenti a parte della sua relazione può diventare un modo per affermare la sua autonomia e costruire un rapporto più autentico con i suoi cari - se lo vorrà.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Giulia Saso

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