Salve,sono una ragazza di 30 anni. Vi scrivo perché sto avendo delle difficoltà a trovare nuove amic

25 risposte
Salve,sono una ragazza di 30 anni. Vi scrivo perché sto avendo delle difficoltà a trovare nuove amicizie e mi sto in un certo senso “fissando”. Da quasi due anni ho interrotto quei pochi legami che avevo. Chi si è allontanato senza spiegazione e persone con cui mi sono allontanata io perché non ci stavo bene. Ho provato a ricercare altre persone del passato ma con scarso risultato. Ho provato ad iscrivermi all’autoscuola,Zumba,scuola di ballo,ma altrettanto con scarsi risultati. Non ho un ragazzo e nemmeno una famiglia a parte i miei genitori. Mi sento davvero sola e con l’arrivo del periodo natalizio mi ci sento ancora di più. Non so che altro fare. So solo che la situazione non mi fa stare bene e nemmeno il continuo cercare gente(anche sui social)mi fa bene.
Dr. Francesco Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
Ozzano dell'Emilia
Salve, da quello che dice, ritengo sarebbe importante cercare di capire cosa cerca nelle relazioni in generale andando a mettere ordine fra quelli che sono dei bisogni e quelli che sono dei desideri, cose differenti ma che spesso si confondono portando a vicoli ciechi di insoddisfazione e malessere quali descrive.
Per fare questo suggerirei di iniziare un percorso psicologico con uno Psicologo Clinico o uno Psicoterapeuta.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.

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Dott.ssa Eleonora Fiorini
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Buonasera arriva forte nonostante lo schermo, la sua solitudine, mi chiedo se sia solo una solitudine legata all'assenza dell'altro o se può essere anche una solitudine interna che la porta poi a non trovare nessuno accanto a lei, nessuno di abbastanza valido per starle accanto. Si potrebbe provare a scoprire quali possono essere le ragioni dietro questo, per poter produrre una risposta diversa nella sua vita.
Dott.ssa Silvia Nava
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Brugherio
Capisco davvero quanto possa essere doloroso attraversare un periodo così, soprattutto quando sembra che ogni tentativo di creare nuovi legami vada a vuoto.
A volte però, quando nessuna relazione “tiene”, non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in te: può voler dire che stai attraversando una fase di transizione, in cui la tua vita interiore sta cambiando ritmo e forma.
Quando ci si sente soli, è naturale cercare subito qualcuno che riempia quel vuoto.
Ma la ricerca continua, soprattutto se spinta dall’ansia, spesso produce l’effetto opposto: ti stanca, ti espone, e alla fine ti fa sentire ancora più distante dagli altri.
Forse, invece di correre verso nuove persone, questo è un momento in cui potrebbe essere più utile rallentare e chiederti di cosa ho davvero bisogno? Quale tipo di relazione vorrei costruire, e quale parte di me chiede attenzione adesso?
Le amicizie arrivano quando c’è spazio per accoglierle.
E lo spazio nasce quando ci si dà il permesso di non rincorrere continuamente l’esterno, ma di ascoltarsi un po’ di più.
Il dolore che senti ora non è inutile: può diventare la base per legami più solidi, più sinceri, più adatti a te.
Intanto, non devi affrontarlo da sola: parlarne, anche come stai facendo qui, è già un modo per iniziare a creare un ponte verso l’altro.
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buonasera, comprendo molto bene la situazione ed è sempre un sentirsi più sola e frustrata.
In questi casi non sappiamo quando incontreremo persone amiche o rapporti sani che ci facciano stare bene e in preparazione proverei ad effettuare un percorso in cui non incentrare solo la vita su quello ma lasciandola fluire e concentrarsi su altro. Questo non significa che sia semplice, anzi ma con impegno e un aiuto funziona.
Se hai bisogno rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Chiara Lagi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Carissima, la perdita o l’interruzione di diversi legami ti ha portata a vivere un periodo di solitudine prolungata e di forte frustrazione sul piano relazionale. Il desiderio intenso di costruire nuove amicizie, insieme ai tentativi che non hanno dato i risultati sperati, può aver alimentato una sorta di “focalizzazione” sulla socialità. Questo spesso riflette un bisogno affettivo non soddisfatto e una possibile fragilità dell’autostima nelle relazioni. L’assenza di una rete stabile, amici, partner o famiglia allargata, può aver indebolito il tuo sistema di supporto emotivo, influenzando umore, motivazione e senso di sicurezza personale. Con l’arrivo del periodo natalizio, tutto questo tende a farsi sentire con maggiore intensità. La ricerca continua di persone, anche sui social, rischia poi di incrementare l’ansia e la percezione di fallimento. Per questo potrebbe esserti utile un supporto professionale: lavorare con uno psicologo può aiutarti a rafforzare la fiducia in te stessa, comprendere meglio i tuoi schemi relazionali, alleviare la pressione legata al “dover trovare qualcuno” e sviluppare una solida regolazione emotiva. Un percorso psicologico mirato può guidarti a ritrovare equilibrio, sicurezza e benessere nelle relazioni e nella tua vita quotidiana. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Lagi
Dott.ssa Simona Santoni
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve, grazie per aver condiviso quello che sta vivendo.
Da ciò che racconta percepisco tanta fatica: ha fatto molti tentativi per creare nuovi legami ma senza ottenere ciò di cui ha davvero bisogno. È comprensibile che, dopo vari tentativi andati a vuoto, ci si possa sentire soli, scoraggiati o “bloccati".
A volte la sofferenza legata alla solitudine può rendere ancora più difficile aprirsi e costruire relazioni che facciano stare bene. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla proprio a comprendere cosa succede nelle sue relazioni, alleggerire questo senso di urgenza e lavorare sul tuo benessere emotivo, così da ritrovare modalità più serene e sostenibili per conoscere nuove persone.

Resto a disposizione,
Simona Santoni - Psicologa
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa pesarle, soprattutto dopo aver interrotto legami che, pur essendo pochi, rappresentavano comunque dei punti di riferimento. È comprensibile sentirsi soli quando i tentativi di creare nuove amicizie non portano ai risultati sperati, e il periodo natalizio tende spesso ad amplificare queste sensazioni.
Da ciò che descrive emerge un forte bisogno di connessione, ma anche una crescente pressione che Lei stessa si mette nel “dover trovare” qualcuno. Quando la ricerca diventa forzata, spesso genera frustrazione e rende ancora più difficile aprirsi agli altri con naturalezza.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a:
comprendere meglio cosa cerca realmente nelle relazioni,
rafforzare l’autostima e la sicurezza nei contesti sociali,
ridurre la sensazione di “urgenza” e solitudine che la sta facendo stare male.
Le attività che ha provato (sport, corsi, autoscuola) sono un buon inizio: non sempre portano subito a nuove amicizie, ma rappresentano comunque contesti sani in cui mantenere un po’ di socialità senza pressioni.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Lucia Trentadue
Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Buonasera,
la mancanza di amici può anche influire sulla salute mentale e fisica, aumentando il rischio di malattie come la depressione e l’ansia; e può anche influire negativamente sulla fiducia in se stessi e sulla capacità di costruire relazioni significative. In conclusione, non avere amici può avere un impatto profondo sulla vita di una persona, sotto vari aspetti, e quindi è importante riconoscere l’importanza di coltivare relazioni sociali positive e salutari.
La solitudine silenziosa può avere profonde conseguenze sul benessere emotivo di una persona. La mancanza di amici può portare a una sensazione di isolamento e abbandono, che a sua volta può generare ansia, depressione e un senso di mancanza di scopo nella vita.
La solitudine silenziosa impatta profondamente l’equilibrio emotivo, generando ansia, depressione, insicurezza e mancanza di scopo nella vita.
Le amicizie sono essenziali per il benessere emotivo, poiché offrono sostegno sociale e un senso di appartenenza.
Per coltivare relazioni amicali più profonde e durature, è essenziale prendere coscienza dei nostri comportamenti e lavorare su aspetti chiave come l’empatia e il riconoscimento delle emozioni. Superare la paura del rifiuto è anche cruciale, così come lo sviluppo di una migliore conoscenza di sé. Infine, è importante accettare il cambiamento ed essere aperti a nuove esperienze, il che può favorire notevolmente l’instaurazione di relazioni amicali arricchenti.
Dott.ssa Martina Prelati
Psicologo, Psicoterapeuta
Rieti
Buonasera, grazie per aver condiviso sul portale. Prima di tutto è importante riconoscere il suo coraggio nel guardare in faccia tale periodo di solitudine e poi riconoscere anche il suo cercare attivamente delle soluzioni. Il suo stato emotivo è assolutamente comprensibile. Inoltre la sua reazione a tale vuoto è stata lodevole: si è iscritta a molte attività (autoscuola, Zumba, ballo) ed ha provato a cercare anche sui social! Tuttavia, questo continuo "cercare" può generare una pressione ed un conseguente allontanamento.
In più, da quello che scrive sembra che ci sia solo l'obiettivo di doversi fare delle nuove amicizie, ma quando arriverà il momento di godersi una qualsiasi attività e vedere cosa succede? Godersi se stessa, ad esempio?
Se desidera approfondire tutto questo potremmo esplorare i modelli relazionali che porta con se e soprattutto come questi influenzano le sue interazioni attuali.
Saluti,
Dott.ssa Martina Prelati
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la sensazione di solitudine che descrive emerge con molta chiarezza e comprensibilmente la sta facendo soffrire. Quando per diverse ragioni i legami si assottigliano e ci si ritrova senza una rete di persone con cui condividere momenti, è facile che si crei una sorta di vuoto che poi diventa difficile da sopportare. Il fatto che lei stia investendo energie per cercare nuove connessioni mostra quanto sia importante per lei avere relazioni significative e quanto desideri costruire qualcosa di autentico, non solo riempire uno spazio. È comprensibile anche la frustrazione che sente quando, nonostante gli sforzi, non arrivano risultati. L’essere andata in autoscuola, a Zumba, in una scuola di ballo, il tentativo di riallacciare contatti del passato e persino la ricerca sui social raccontano il bisogno di sentirsi vista, riconosciuta, parte di qualcosa. Ma a volte, quando questo bisogno diventa molto forte, succede di sentirsi quasi bloccati. È come se più si cerca di colmare quel vuoto, più ci si accorge che non basta mai, e questo alimenta la sensazione di essere soli. Il periodo natalizio poi amplifica tutto. È un momento dell’anno in cui il tema della famiglia, dei legami, della compagnia è ovunque, e quando dentro si sente una mancanza queste immagini diventano ancora più pesanti. Non significa che lei abbia qualcosa che non va, significa che sta vivendo una fase in cui la sua sensibilità è molto esposta e in cui ha bisogno di trovare un equilibrio diverso. Può essere utile osservare quanto la pressione che si mette addosso nel trovare nuove amicizie rischi di farle perdere un punto importante. Le relazioni spesso nascono nei momenti in cui non le stiamo forzando, quando siamo più rilassati, quando possiamo mostrarci senza il peso dell'urgenza o della paura di restare soli. È comprensibile che lei cerchi di far succedere le cose, ma forse una parte del lavoro è proprio dare un respiro a questa ricerca, smettere per un attimo di misurare il suo valore in base alla presenza o assenza di altre persone e ripartire da ciò che può nutrire lei, indipendentemente dagli altri. La solitudine non si cura solo riempiendo intorno, ma anche creando dentro uno spazio sicuro, dove lei possa sentirsi sufficiente e non costantemente in debito di relazioni. Da lì, i legami che arriveranno potranno essere più spontanei e più stabili. È un percorso graduale, fatto di piccoli passi e di un po' di gentilezza verso se stessi. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, grazie per aver condiviso qualcosa di così personale.
Capisco quanto possa essere difficile sentirsi tagliata fuori e quanto il periodo natalizio possa amplificare questa sensazione: il fatto che tu stia cercando di capire come stare meglio è già un passo importante.
Hai scritto di aver interrotto alcuni legami: ti sei mai chiesta cosa, nello specifico, non ti faceva stare bene? C'erano bisogni non ascoltati o dinamiche che ti facevano sentire a disagio? A volte, capire meglio cosa non ha funzionato in passato aiuta a sentirsi più sicura quando si creano nuove relazioni.
Stai già facendo molti tentativi, e questo dimostra che sei una persona che si mette in gioco. Anche se i risultati non sono arrivati subito, non significa che non arriveranno: molte amicizie nascono in modo spontaneo, quando meno te lo aspetti. Continua pure a frequentare contesti che ti fanno stare bene, senza però mettere pressione su te stessa nel "dover" trovare qualcuno. Il desiderio di compagnia è naturale, ma non deve diventare una fonte di stress o colpa.
E per quanto riguarda questo periodo dell'anno: è normale che possa riaccendere sensazioni di solitudine o nostalgia. Accoglile con gentilezza, senza giudicarti.
Dott.ssa Federica Battista
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara paziente,
La sensazione di solitudine che descrivi indica probabilmente un bisogno reale di relazioni stabili, ma anche un forte carico emotivo legato al “cercare a tutti i costi”. Questo può trasformare ogni tentativo in una fonte di ansia e frustrazione, fino a farti percepire ogni esperienza come un fallimento.
In questo momento potrebbe essere utile sospendere la pressione della ricerca e riportare il focus su di te: ristabilire routine che ti fanno stare bene, coltivare spazi personali e recuperare energia emotiva. Da lì, le relazioni tendono a svilupparsi in modo più naturale, senza l’urgenza di “dover trovare qualcuno”.
Se la sofferenza rimane intensa, un percorso psicologico può offrire uno spazio sicuro per elaborare le delusioni passate, comprendere i tuoi bisogni relazionali e costruire modalità di contatto più serene e sostenibili.
Cara utente,
quello che stai vivendo merita prima di tutto uno spazio in cui possa essere accolto così com’è, senza minimizzazioni. La solitudine, quando arriva in questo modo così prolungato e quando senti di aver “provato tutto”, non è semplicemente “mancanza di amici”: è un vuoto che tocca la dignità, l’identità, il sentirsi parte di qualcosa. E capisco perché possa sembrarti quasi una fissazione: quando un bisogno è molto forte e molto disatteso, la mente torna sempre lì, quasi a chiedere «perché per me no?».
Non sei sbagliata per questo.
Spesso chi vive periodi simili si giudica molto più severamente di quanto farebbe con chiunque altro. Invece il modo in cui ti senti dice che qualcosa nella tua storia relazionale ha bisogno di essere guardato con delicatezza, non che c’è qualcosa di difettoso in te.
Vorrei offrirti una possibile lettura — solo come possibilità, non come verità assoluta. A volte, quando si chiudono relazioni del passato e si resta con poche figure significative, può emergere una sorta di “silenzio relazionale” che all’inizio sembra quasi necessario… e poi improvvisamente diventa pesante, come se il mondo si fosse ristretto troppo. E quando il desiderio di connessione torna a farsi sentire, può succedere che ogni tentativo — ballo, corsi, social — sembri più faticoso degli altri e non porti ai risultati sperati. Non perché tu non sia capace di creare legami, ma perché quando si è molto soli, ogni incontro porta con sé un’aspettativa enorme, e spesso gli altri non lo sanno. E allora può arrivare la frustrazione, quella sensazione di “non succede mai niente”, di provare e riprovare senza ricavare un contatto profondo.
Un altro punto che sento molto è l’arrivo del Natale. Le feste amplificano tutto: chi ha un gruppo lo sente più vivo, chi ne è senza lo percepisce con un’intensità quasi dolorosa. Non è una tua esagerazione: è un riflesso emotivo molto umano.
Forse potresti provare ad avvicinare una domanda diversa: non tanto «come trovo amici?», ma cosa rende oggi così difficile per te lasciarti incontrare davvero?
Cosa succede dentro quando ti avvicini a qualcuno?
Che aspettative, che timori, che ferite porti con te mentre cerchi di costruire qualcosa?
Non sono domande per darti colpe, ma per alleggerirti: spesso dietro il “non trovo nessuno” c’è una storia molto più complessa, fatta di relazioni passate, delusioni, timori di essere respinta o fraintesa. E questo non si risolve cambiando corso o iscrivendosi a un’attività, ma trovando un luogo in cui poter guardare quei vissuti con calma e senza giudizio.
Per questo, con molta delicatezza, potresti prendere in considerazione l’idea di un percorso psicologico anche online, uno spazio in cui esplorare ciò che oggi ti fa sentire sola anche quando stai cercando attivamente contatto. A volte, quando le relazioni non funzionano fuori, è perché prima di tutto serve una relazione sicura dentro cui capirsi.
Intanto però resta il fatto che il tuo bisogno è legittimo, comprensibile e umano. E non c’è nulla di sbagliato nel voler qualcuno con cui condividere la vita.
Dott.ssa Raffaella Pia Testa
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve — grazie per aver condiviso con sincerità quello che sta accadendo. Quello che descrive (isolamento progressivo, tentativi ripetuti che non portano a relazioni soddisfacenti, senso di solitudine che peggiora con il periodo natalizio) è molto faticoso ma non raro: può dipendere da più fattori — cambiamenti di vita, difficoltà a fidarsi o ad avviare contatti, aspettative troppo alte sulle nuove relazioni, stanchezza emotiva, o anche un abbassamento dell’umore che rende più difficile fare il “passo in più”.
Ecco alcuni suggerimenti pratici, concreti e facili da provare subito:


privilegiare qualità, non quantità
Cerca rapporti con una o due persone con cui senti affinità, anche se piccoli: un contatto stabile vale più di molti incontri sporadici.


scegli attività con continuità e collaborazione
Corsi o gruppi in cui ci si vede regolarmente e si lavora insieme (volontariato, laboratori creativi, gruppi di lettura, progetti di comunità) favoriscono legami più profondi rispetto a eventi occasionali.


fai piccoli “esperimenti” sociali
Obiettivi gestibili: una nuova conversazione a settimana, o invitare una persona a prendere un caffè entro 10 giorni. Ripetere il contatto è spesso la chiave (un messaggio di follow-up gentile può trasformare un incontro in amicizia).


impara e pratica abilità relazionali
Frasi di apertura, domande aperte, ascolto attivo e condividere qualcosa di personale a poco a poco: sono abilità che si possono migliorare con esercizio.


limita il ricerca compulsiva sui social
Se cercare gente online peggiora il senso di frustrazione, stabilisci limiti (tempo quotidiano o giorni “off”) e concentrati su interazioni dal vivo.


cura il tuo benessere emotivo
Sonno regolare, attività fisica, hobby che ti danno piacere e piccoli rituali quotidiani riducono l’ansia sociale e aumentano l’energia per incontrare gli altri.


considera gruppi di supporto o attività guidate da un professionista
I gruppi terapeutici o i laboratori sui rapporti interpersonali possono dare uno spazio sicuro per provare nuove modalità di relazione.


Infine, visto che la situazione la sta facendo soffrire da tempo e interferisce con il suo benessere, è consigliabile approfondire con uno specialista per valutare insieme le cause (ansia sociale, elaborazione di perdite o dinamiche relazionali) e costruire un percorso mirato — individuale o di gruppo — che le dia strumenti concreti e sostegno.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Fabiana Rumbolo
Psicologo, Psicologo clinico
Campofelice di Roccella
Salve. Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi soli e avere la sensazione di “cercare senza trovare”, del resto siamo animali sociali, abbiamo bisogno dell'altro. Non significa che ci sia qualcosa di "sbagliato" in te: probabilmente significa che sei in un momento della vita in cui i vecchi legami non ci sono più e i nuovi non si sono ancora formati.
Può considerarsi normale che, in questo vuoto, la mente si “fissi” e cerchi con insistenza, come un modo per proteggerti dalla sensazione di solitudine.
Quello che può aiutare davvero è lavorare non tanto sul “trovare persone”, ma sul dare spazio ai tuoi bisogni, su come ti senti nelle relazioni e su cosa ti fa stare bene dentro questi legami.
Da lì, le connessioni nascono in modo più naturale e meno forzato. Inoltre, l'amicizia è un sentimento, e come ogni sentimento non va forzato, né inseguito. Lascia pure che le situazioni si creino da sole, senza affanno. Un caro saluto!
Buongiorno,
capisco quanto possa essere pesante vivere questa sensazione di solitudine, nonostante i tentativi. Stai provando a muoverti in un terreno complesso.
Un percorso psicologico potrebbe essere d'aiuto proprio per supportarti di fronte a questa situazione, senza vivere in maniera completamente sola. Non perché “c’è qualcosa che non va”, ma perché potresti finalmente avere un luogo sicuro in cui capire cosa succede in queste situazioni, ritrovare fiducia e supportarti nella gestione di alcuni legami.
Resto a disposizione, anche in modalità online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
Dott.ssa Jessica Servidio
Psicologo, Psicologo clinico
Pesaro
Salve,
Da quello che racconta, mi sembra che lei stia facendo molti sforzi per inserirsi in nuovi contesti, ma che al tempo stesso il bisogno urgente di trovare persone con cui legare stia diventando fonte di pressione e sofferenza. Quando siamo molto focalizzati sul “trovare qualcuno”, rischiamo di vivere ogni interazione come una prova, e questo può rendere più difficile lasciarsi andare e costruire legami autentici.
In questa fase potrebbe essere utile focalizzarsi su attività realmente significative per lei, ovvero scelte oculatamente sulla base dei suoi desideri e delle sue passioni. Non soltanto orientate a conoscere qualcuno, in sostanza. Le relazioni spesso nascono proprio mentre stiamo facendo ciò che ci fa stare bene.
Su un altro filone, sarebbe interessante lavorare sul senso di solitudine al di là delle relazioni esterne, sul significato che porta, e di come questo "la definisce". Anche a ridosso del Natale. E sappiamo che il Natale è radice, è origine.
Resto disponibile anche per una consulenza online, Dott.ssa Jessica Servidio.
Dott.ssa Paola Taddeolini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, comprendo la sua difficoltà. Non deve essere facile convivere con questo senso di solitudine. Forse se in un certo periodo della sua vita ha sentito la necessità di allontanarsi da tutti e non stava più bene in compagnia delle solite persone c'è un motivo. Ora dentro di lei ha maturato la consapevolezza di non voler più stare sola e sente la necessità di costruire legami, e questo è un bene. è un bisogno che va ascoltato e accolto con la cura di non affrettarsi e affaticarsi troppo nel raggiungimento di questo obiettivo. Si prenda il suo tempo per ascoltarsi e per costruire prima un buon rapporto con se stessa, avrà sempre modo e occasione per allacciare nuovi rapporti.
Un saluto.
Buongiorno,
Può capitare che dopo alcune delusioni o relazioni interrotte, la ricerca di nuove amicizie diventi faticosa e porti più frustrazione che sollievo. Il fatto che abbia provato diversi contesti — attività, corsi, contatti del passato — mostra il suo impegno, ma anche quanto questa situazione la stia appesantendo.
Quando la solitudine dura da molto e ogni tentativo sembra “andare a vuoto”, spesso non è un problema di socialità, ma del carico emotivo che ci si porta addosso. È come se ogni nuovo incontro partisse già con molta pressione, e questo può rendere difficile lasciarsi andare o sentirsi spontanei.

Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a capire cosa oggi la blocca o la fa sentire così sola, e a rimettere un po’ d’ordine nel modo in cui si avvicina agli altri. Da lì, spesso, le relazioni iniziano a costruirsi con più naturalezza.
Le auguro un buon proseguimento.
Dott.ssa Stefania Militello
Psicologo, Psicologo clinico
Sassari
Gentile Utente,
capisco quanto possa essere doloroso vivere un periodo di solitudine prolungata, specialmente dopo la fine di legami importanti e con il desiderio sincero di costruire nuove relazioni. Il fatto che stia cercando attivamente modi per ampliare la sua rete sociale dimostra motivazione e capacità di mettersi in gioco, ma è comprensibile che i risultati mancati la facciano sentire scoraggiata.
Quando si attraversa una fase di vuoto relazionale, può nascere una sorta di “urgenza” nel trovare nuove amicizie, che però aumenta frustrazione e autocritica. Inoltre, se c’è un vissuto di delusione o di insicurezza, può diventare più difficile lasciarsi vedere davvero dagli altri e costruire legami più stabili.
In situazioni come la sua, lavorare su alcuni aspetti personali può fare una grande differenza nel modo in cui ci si approccia agli altri e nel tipo di relazioni che si riescono a creare.
Per questo le consiglierei di valutare un percorso con un professionista, che possa aiutarla a comprendere più a fondo ciò che sta vivendo e a costruire modalità relazionali più soddisfacenti e sostenibili nel tempo. Un caro saluto.
Dr. Luigi Pignatelli
Psicologo, Psicologo clinico
Taranto
Capisco bene quanto possa essere doloroso sentirsi soli e avere la sensazione di “provare tutto” senza riuscire a creare legami significativi. La solitudine, soprattutto quando diventa prolungata, può far nascere una sorta di fissazione: più cerchi amicizie, più aumenta l’ansia di riuscirci, e meno spontanea diventa la relazione con gli altri.
Hai fatto molti tentativi, e questo dimostra quanta motivazione e desiderio di connessione ci siano in te. Ma forse, più che aumentare gli sforzi, servirebbe cambiare prospettiva: non andare verso gli altri con l’obiettivo di “trovare degli amici”, ma con l’intento di vivere momenti piacevoli per te, senza aspettative immediate. Le relazioni nascono spesso proprio quando smettiamo di forzarle.
Inoltre, dopo aver chiuso legami del passato, è normale avere bisogno di un tempo di riassestamento emotivo: riconquistare fiducia, sentirsi di nuovo degni di essere scelti. A volte il problema non è la mancanza di occasioni, ma il fatto che dentro c’è ancora una ferita da elaborare.
In questo senso, qualche incontro con uno psicologo potrebbe aiutarti sia a sciogliere quella tensione interiore, sia a ritrovare sicurezza nel modo di stare in relazione. Non sei “sbagliata”: sei solo in un momento in cui hai più bisogno di cura che di sforzo. Il resto verrà.
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza.
Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi soli dopo aver vissuto chiusure e distanze nelle relazioni, soprattutto quando ci si impegna tanto per creare nuovi contatti e sembra che nulla porti davvero a una connessione significativa. In momenti come questo è naturale che la solitudine pesi ancora di più, e il periodo delle festività spesso amplifica ciò che manca anziché ciò che c’è.
Mi sembra importante riconoscere i passi che sta già facendo: ha cercato, si è messa in gioco, ha provato diverse strade. Questo racconta una parte di sé che desidera relazioni vive e autentiche. Talvolta, però, quando siamo molto concentrati sul bisogno di trovare qualcuno con cui stare bene, rischiamo di entrare in un circolo in cui la ricerca stessa diventa fonte di stress e fatica. Può essere utile allora fermarsi un momento, ascoltare cosa sta accadendo dentro di sé e comprendere più profondamente quali sono i suoi bisogni, i suoi tempi e le condizioni che le permettono di sentirsi davvero in connessione. Allo stesso tempo, può essere utile esplorare insieme cosa in questi tentativi non ha funzionato per lei, cosa invece sente più in linea con i suoi bisogni e quali modalità possano sostenerla nel costruire legami autentici senza forzature o auto giudizio.
Se sente che può esserle di aiuto, possiamo esplorare insieme questo momento in un percorso che le offra uno spazio sicuro in cui dare voce alle sue emozioni, comprendere cosa desidera dalle relazioni e ritrovare un modo più gentile e autentico di aprirsi agli altri, a partire da sé stessa. Rimango disponibile qualora voglia fissare un primo colloquio per capire come procedere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
Dott.ssa Arianna Broglia
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Gentile ragazza, buongiorno. Hai fatto bene a condividere le tue preoccupazioni; dalle tue parole sento bene la fatica e la stanchezza emotiva che possono derivare dal cercare di costruire relazioni sane senza sentirne un reale beneficio. Innanzitutto, voglio dirti che il tuo desiderio di connessione e di coltivare rapporti e legami è qualcosa di profondamente bello e sano. È un bisogno umano fondamentale, e non c’è nulla di sbagliato nel sentire questa mancanza. A volte, però, può essere davvero frustrante investire energie in tante occasioni senza riuscire nel proprio intento. Può accadere che i contesti non siano quelli più adatti, che le persone non siano pronte a rispondere a ciò che stai cercando, o semplicemente che ci voglia più tempo. La costruzione di un legame profondo richiede infatti gradualità: anche il solo frequentare persone in modo regolare, senza troppa confidenza, può creare un primo senso di appartenenza e diventare un terreno fertile da cui poi può nascere qualcosa di più autentico e intimo. Può essere utile dare spazio a questi vissuti in un contesto psicologico, dove poterti sentire accolta e compresa.
Se lo desideri, sarei lieta di accompagnarti in questo percorso di esplorazione, per alleggerire il carico emotivo di questo periodo e costruire insieme strumenti più efficaci per coltivare relazioni che ti facciano stare bene.
Un caro saluto, Arianna Broglia
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Cara Utente, buongiorno e grazie per aver condiviso qui ciò che sente in questo momento. Dal suo trascritto emerge tanta motivazione nel voler cercare una risposta a ciò che cerca, una relazione amicale, un viso amico con cui confrontarsi, sostenersi e condividere momenti della propria vita. Ha investito molto tempo e molte energie in questo suo obiettivo e è comprensibile la fatica che traspare dalle sue parole. In questo momento, forse potrebbe considerare l'opportunità di dedicarsi dello spazio in cui portare le emozioni che sta avvertendo. Questo la potrebbe aiutare ad aprirsi e ad acquisire strategie funzionali a fronteggiare momenti più provanti come questo. A volte ci mettiamo tutto il nostro impegno per risolvere autonomamente le necessità, ma tendiamo a lasciare il nostro sentire e le nostre emozioni, che invece sono centrali per il nostro benessere.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Cara utente,
mi sembra di capire che da un paio d'anni è alla ricerca di amicizie, di persone...quindi come se fosse in una continua corsa che pone l'attenzione solo sugli altri e su come raggiungerli per sentirsi meno soli. E se invece adesso smettesse di correre alla ricerca di altri e rallentasse per camminare un po' per sè stessa? Inizi ad investire su di lei facendo cose che realmente la arricchiscono non in senso materiale, ma mentalmente. Qualcosa che davvero le faccia scoprire un nuovo lato di sè, qualcosa anche fuori dalla propria comfort zone: credo che nel momento in cui ci si concentri su di sè, sulla propria vita e si investa tempo su di se allora poi si possano davvero incontrare le persone giuste che fanno al caso proprio. Se invece si continua una ricerca dell'altro per tentativi ed errori, facendosi andare bene qualsiasi cosa piuttosto di fare amicizia, è possibile con il tempo perdersi dei propri pezzi di sè e farsi andare bene qualsiasi cosa senza poi ricordarsi che cosa davvero fa piacere a sè stessi.
Provi a ragionarci un po' su...
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella

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