Salve Sono una ragazza di 23 anni, che non sta passando un bel periodo…. Sono stata fidanzata 9 an

23 risposte
Salve
Sono una ragazza di 23 anni, che non sta passando un bel periodo…. Sono stata fidanzata 9 anni con un ragazzo fantastico primo fidanzato avevo 14 anni ci siamo lasciati 4 mesi fa …..ci siamo lasciati perché io non provo più nulla per lui…. E anche perché ho iniziato a provare interesse per il mio fratellastro…lui anche ricambia ma non sono sicura perché la mia famiglia non vuole vengo continuamente presa a parole dalla mia famiglia vengo trattata come un estranea solo perché mi piace il mio fratellastro.Mi fanno colpe su tutto e io non riesco più a vivere serenamente ho attacchi d’ansia non riesco a riprendermi piango sempre mi sono chiusa in me stessa non riesco più a sorridere alla vita come una volta mi sento sempre debole … non so è così tanto grave che mi piaccia il mio fratellastro non abbiamo legami di sangue non riesco a capire il problema …. Potete aiutarmi ?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Dott.ssa Giulia Lanza di Scalea
Psicologo, Psicoterapeuta
Palermo
Buongiorno utente,
Dalle sue parole percepisco una grande sofferenza e disorientamento per ciò che prova. E' stata molto coraggiosa a condividere qui con noi questo momento di profonda difficoltà e confusione. Sa, è difficile per un professionista della salute mentale rispondere con un semplice commento a vissuti che avrebbero bisogno di ulteriori approfondimenti.
Spero che questo coraggio che la contraddistingue la possa spingere a fare un ulteriore passo e a rivolgersi a un professionista che la possa aiutare ad affrontare le complesse dinamiche familiari che ha esposto con l'attenzione che meritano.
Dott. Davide Gritti
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno,
un percorso di psicoterapia le sarebbe utile per sentirsi accolta e compresa nel suo malessere emotivo, senza alcun tipo di giudizio. Le consentirebbe di approfondire l'origine e il significato attribuito al non sentirsi compresa dalla sua famiglia e quanto/come questo possa condizionare o aver condizionato vari ambiti della sua vita. Inoltre, un terapeuta cognitivo -comportamentale la potrebbe aiutare, attraverso tecniche specifiche validate, nella concreta gestione delle crisi di ansia.
Resto a disposizione.
DG
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione. Immagino non sia un periodo semplice per lei: la chiusura di una relazione affettiva e il coinvolgimento con il fratellastro sovrappongono più "piani". Il rischio è che si crei una gran confusione. Purtroppo questo è uno spazio limitato e l'unica cosa che mi sento di dirle è che, se ne sente il bisogno, può pensare di intraprendere un percorso psicologico. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Francesca Ilaria Beatrice Villa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, si percepisce in poche righe la sua fatica che merita un approfondimento e un supporto se lo desidera, pertanto la invito a visitare la mia agenda virtuale per fissare un primo colloquio anche da remoto. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Ragazza, trovo molto comprensibile il suo sfogo, il problema non sta nel fatto che lei provi qualcosa per il suo fratellastro, quanto nel fatto che compromette il progetto di nuova famiglia nel quale si è trovata suo malgrado coinvolta. D'altra parte, se questo ragazzo lo avesse conosciuto all'università, non parleremmo di alcun problema. La sua famiglia è schiacciante nel giudizio, e sembra abbia il potere di farla vacillare nelle proprie scelte e bisogni. Sicuramente il veto posto dalla famiglia è già motivo di dolore, ma l'impressione è che lei ne provi altro ancora, ed è legato al sentirsi sbagliata e immorale per un sentimento che la sua famiglia condanna ferocemente. In altre parole, parlare dell'ingiustizia che sta subendo va benissimo, ma dover anche solo considerare che lei sia sbagliata o immorale beh, su questo forse dobbiamo fare un passo indietro. E' comunque una situazione complessa, provi a cercare aiuto in una psicoterapia, la aiuterà a mettere in ordine i sentimenti e ispessire la pelle a fronte dei giudizi che sta ricevendo e che le generano dolore. Un caro saluto
Dott.ssa Marina Colangelo
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, dalle sue parole emerge forte il disagio e la confusione che sta vivendo. Anche io le consiglio di consultare uno psicologo proprio per trovare un pò di chiarezza tra i suoi sentimenti. Chiudere una storia lunga nonostante la fine del sentimento, comporta spesso dei cambiamenti e scombussolamenti nella vita di ognuno e, probabilmente è un passaggio che non ha avuto modo di affrontare pienamente. Gestire poi un probabile nuovo sentimento e i rapporti familiari avversi, non è facile.
Con l'aiuto di un professionista avrà modo di fare chiarezza ed eventualmente prendere decisioni più consapevoli.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Dott.ssa Glenda Nibbioli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi il suo dolore. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per poter intraprendere un percorso in cui si può sentire accolta senza essere giudicata. Sono a disposizione online..un caro saluto, dottoressa Nibbioli.
I problemi nascono quando diamo troppo peso alle regole imposte dagli altri come se fossero sistemi infallibili e non discutibili. Quando una cosa la sentiamo sbagliata a volte sembra più essere decisa dagli altri, e questo ci fa sentire sbagliati. Ma non è così, non siamo mai sbagliati. Non corrette sono le nostre credenze. Crediamo che qualcosa sia vera solamente perchè è stata sempre così che l’abbiamo pensata. Importante invece è creare un percorso di crescita autonomo. Grazie
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
mi pare che la tua situazione sentimentale sia piuttosto complessa, non tanto per i sentimenti che non sempre seguono le stesse ragioni delle norme, quanto piuttosto per le istanze che chi è attorno a te, oggi ti pone.
Se vuoi fare un colloquio per trovare insieme qualche via d'uscita, contattami pure.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco la complessità della situazione ed il conflitto interiore che sta vivendo. Posso solo accodarmi ai colleghi nel ribadire l'utilità di ritagliarsi uno spazio di ascolto in cui cercare di dare un senso più profondo al suo sentire così da potersi riappropriare di quella libertà che ora sente mancare. Se lo desiderasse, resto a disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dott.ssa Luisella Daziano
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno signorina, la ringrazio per quanto ha avuto il coraggio di raccontare di sé, oltre al bisogno di esternarlo, che interpreto come una richiesta d'aiuto. Mentre leggevo la descrizione della sua sofferenza mi è venuto alla mente un concetto di Aristotele, che molto comprese dell'animo e delle psiche: "L'uomo crede vero ciò che desidera". Se volesse, sarei disposta ad aiutarla a capire quali siano i suoi autentici orizzonti d'attesa.
La saluto cordialmente.
dott.ssa Luisella Daziano
Dott.ssa Elvira Vitale
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Spesso le famiglie tramandano ai figli una serie di preconcetti che a loro volta hanno ricevuto da tempi più antichi. Il tuo dubbio è sensato e sento dispiacere leggendo ciò che stai vivendo, al contempo mi sento di poterti rassicurare che la famiglia è solo una parte della società e che attraverso un percorso psicologico puoi uscire da questa situazione. In primis, il sostegno di un professionista per tutto il tuo malessere sarebbe la prima cura possibile, sostegno che evidentemente non ti sta procurando la tua famiglia, ma che può aiutarti a capire cosa provi e cosa fare di questi sentimenti. Mi riferisco a quelli nei confronti del tuo fratellastro, ma anche nei confronti dei parenti. Intanto mi sembra importante agire sulla tua sofferenza in crescita.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, probabilmente la sua attrazione per quello che è in effetti un membro della famiglia si scontra con preconcetti e idee familiari. Forse potrebbe servirle analizzare quasto aspetto: le tradizioni familiari e il significato che ha per lei infrangerle oppure proseguirl, chissà. E' già successo qualcosa di simile nelle generazioni precedenti?
Sono a sua disposizione, anche online (il mio orientamento è sistemico-familiare).
Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo difficile. È comprensibile che tu sia confusa e turbata dalle tue emozioni e dalla reazione della tua famiglia. È importante ricordare che ogni persona ha i propri sentimenti e desideri, e può essere difficile per gli altri comprendere completamente queste dinamiche complesse.

Tuttavia, è fondamentale affrontare questa situazione in modo appropriato e rispettoso delle relazioni familiari esistenti. Prima di tutto, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a gestire l'ansia che stai sperimentando.

La terapia può offrirti uno spazio sicuro per esprimere le tue emozioni, affrontare i conflitti interiori e lavorare su strategie per migliorare il tuo benessere emotivo. Può anche essere utile coinvolgere la tua famiglia in una terapia familiare, in modo da poter aprire un dialogo costruttivo sulle dinamiche familiari e cercare di comprendere meglio le rispettive posizioni.

Nel frattempo, cerca di prenderti cura di te stessa. Trova modi sani per gestire lo stress e l'ansia, come l'esercizio fisico regolare, la meditazione o altre attività rilassanti che ti piacciono. Cerca anche di mantenere una rete di supporto di amici fidati o altre figure di sostegno con cui puoi condividere le tue preoccupazioni e ricevere conforto.

Infine, tieni presente che i sentimenti possono evolvere e cambiare nel corso del tempo. È importante dare spazio alla tua crescita personale e alla comprensione di ciò che realmente desideri nella tua vita. Intraprendere un percorso terapeutico può aiutarti ad esplorare questi aspetti più a fondo e trovare una via di soluzione che sia coerente con i tuoi valori e il tuo benessere emotivo.

Ricorda che sei una persona unica e meriti di essere sostenuta e rispettata nella tua esperienza. Cerca il supporto di professionisti e di persone di fiducia per affrontare questi temi delicati e per trovare il modo migliore per affrontare la tua situazione familiare e promuovere il tuo benessere.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
buon pomeriggio, grazie per aver condiviso il suo vissuto, è stata molto coraggiosa. Il periodo che sta attraversando sembra essere pieni di cambiamenti: rottura di una relazione di lunga durata, nuovi sentimenti per una persona che prima aveva un ruolo diverso nella sua vita. Emerge anche tanta confusione, come è comprensibile che sia. Potrebbe continuare, come ha iniziato a fare qui, a metter fuori altri elementi e a rimettere tutto in ordine all'interno di un percorso terapeutico. Sono a disposizione in modalità online. Un abbraccio, dott.ssa Anastasia Giangrande
Dott.ssa Silvia Coluzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente, capisco che stia attraversando un momento molto difficile. È importante affrontare questi sentimenti in modo sensibile e aperto. La sua situazione è complessa, coinvolgendo emozioni intense e la reazione della tua famiglia. Potrebbe essere utile cercare il sostegno di uno psicologo per affrontare le sue ansie, elaborare le sue emozioni e comprendere meglio la situazione familiare. La consulenza può offrirle uno spazio sicuro per esplorare i suoi sentimenti e sviluppare strategie per affrontare la pressione familiare.
Rimango a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Silvia Coluzzi
Dott.ssa Eleonora Lazzarino
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto. Immagino non sia un momento facile per lei, non deve essere semplice affrontare un periodo così difficile. Credo che potrebbe esserle utile approfondire ogni situazione che ci ha descritto per capire e comprendere al meglio come si è sentita/come si sente e quali sono i suoi pensieri in merito. Inoltre, la terapia ad orientamento cognitivo-comportamentale potrebbe essere un’ottima soluzione per gestire e affrontare la sua ansia. Resto a disposizione anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott.ssa Eleonora Lazzarino.
Dott.ssa Giorgia Caputo
Psicologo, Psicologo clinico
Castell'Umberto
Buon giorno, mi dispiace per la situazione complessa che sta vivendo.
In questo momento sta vivendo un periodo smarrimento.
Le consiglio di allontanarsi da entrambi i ragazzi per un pò di tempo. Intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di analizzare i suoi pensieri e le sue emozioni la aiuterà a fare chiarezza sui suoi bisogni.
Cordiali saluti. Dott.ssa. Giorgia Caputo
Dr. ENZO MARIA ADDONIZIO
Psicologo, Psicologo clinico
Nepi
Mi sembra di aver capito che non ci siano legami di sangue, perciò si tratta del figlio del compagno di sua madre o della compagna di suo padre... quindi è un problema "sociale". Cosa devo dirle? Lei si definisce una ragazza, ma ha 23 anni... se quest'uomo le piace e lui ricambia dov'è il problema? Non può pretendere l'approvazione dei suoi genitori, ma può decidere quale sia la sua priorità. Gli attacchi di panico nascono da tale situazione di conflitto, che vive interiormente. Decida se è più importante la relazione con l'uomo che le piace, essendo consapevole che questo potrebbe portare una rottura con la sua famiglia... oppure se è una semplice attrazione fisica, chi sono io per consigliarle cosa fare?
Ciao! Ciò che stai vivendo non ti rende una persona sbagliata, ma è comprensibile che tu ti senta confusa e sopraffatta da tutto ciò che sta accadendo nella tua vita. Il periodo che stai attraversando è sicuramente molto difficile e ricco di emozioni contrastanti. La fine di una relazione importante, insieme ai conflitti familiari e alle difficoltà legate a sentimenti complessi, può scatenare una forte sofferenza emotiva. La tua reazione, fatta di ansia, tristezza e disorientamento, è una risposta normale a una situazione che, per quanto difficile, non sei obbligata a vivere da sola.
Il tuo interesse per il tuo fratellastro, purtroppo, non è semplice da affrontare, soprattutto quando questo entra in conflitto con le aspettative della tua famiglia e con i tuoi stessi valori. Le emozioni che provi sono valide, ma credo che tu possa trarre beneficio dal parlane con qualcuno che possa aiutarti a fare chiarezza e a comprendere meglio i tuoi sentimenti. È importante che tu possa esplorare queste dinamiche senza giudicarti troppo, in un ambiente sicuro dove ti sentirai ascoltata senza pregiudizi.
Credo che intraprendere un percorso di psicoterapia potrebbe offrirti lo spazio giusto per affrontare tutte queste emozioni e riflettere su come gestire il rapporto con la tua famiglia e con te stessa. Ti aiuterebbe anche a ritrovare un equilibrio emotivo e a lavorare sulle tue paure e insicurezze, così da riuscire a riprendere in mano la tua vita e il tuo benessere.
Ti invito a fissare un appuntamento, così potremmo lavorare insieme per affrontare le difficoltà che stai vivendo e raggiungere una maggiore serenità. Sono a tua disposizione per parlare in modo più approfondito e aiutarti a superare questo momento difficile.
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Dott.ssa Fausta Florio
Psicologo, Psicologo clinico
Palma Campania
Gentile utente,

mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Sentirsi giudicati, e percepirne il peso, per qualcosa che per noi è del tutto naturale – ovvero provare dei sentimenti per qualcuno – è davvero doloroso e destabilizzante. Soprattutto quando questo giudizio proviene dalla propria famiglia, verso la quale si sente spesso il bisogno di non deludere le aspettative e ci si sente, in qualche modo, vincolati.
Lei ha dimostrato una grande consapevolezza, sia nel comunicare al suo ex compagno il cambiamento dei suoi sentimenti, sia nei confronti del suo fratellastro, con il quale presumo ci sia stato uno scambio reciproco rispetto a ciò che provate.
Per rispondere alla sua domanda: nulla è poco o tanto grave se lei prova dei sentimenti per il suo fratellastro. Non è sbagliata, né immorale, se nutre affetto – a prescindere dalla persona verso cui lo prova. Non si giudichi per ciò che sente: lei è umana, e ha tutto il diritto di provare emozioni e sentimenti.
Le consiglierei, qualora lo ritenesse utile, di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla ad orientarsi in questo momento così delicato, facendo luce su quelli che sono i suoi bisogni e le sue emozioni, che meritano di essere accolti e ascoltati con la giusta delicatezza.

Le auguro sinceramente il meglio.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco quanto la situazione che sta vivendo le stia pesando e quanto dolore e confusione possano esserci dietro le parole che ha scritto. Quando una persona attraversa un periodo come il suo, in cui affetti profondi, cambiamenti importanti e conflitti familiari si intrecciano, è naturale sentirsi smarriti e sopraffatti. Le emozioni possono diventare così intense da far perdere il senso di stabilità, portando a momenti di ansia, pianto e isolamento, come lei stessa racconta. Una separazione dopo tanti anni di relazione, soprattutto se iniziata in giovane età, rappresenta già di per sé un evento molto delicato. È la fine di una parte significativa della propria vita, e spesso anche la perdita di un riferimento importante. In questi momenti, è normale che nascano bisogni nuovi e che ci si scopra attratti da persone che fino a poco tempo prima non si sarebbe mai considerato in quel modo. È un segnale di cambiamento, che non va interpretato come qualcosa di “sbagliato”, ma come un tentativo, forse confuso, di ritrovare un senso di vicinanza e di identità in un periodo di vulnerabilità. Capisco anche quanto possa essere doloroso sentirsi giudicata e non compresa dalla propria famiglia. Quando chi ci è vicino risponde con rabbia o rifiuto, anziché con ascolto, è facile interiorizzare sensi di colpa e vergogna, anche quando non si è fatto nulla di male. Il fatto che lei e il suo fratellastro non abbiate legami di sangue cambia molto le cose sul piano oggettivo, ma sul piano emotivo e familiare la situazione resta complessa, perché tocca dinamiche affettive e ruoli che per tutti voi sono carichi di significato. Le reazioni dei suoi familiari, pur ingiuste nei modi, nascono probabilmente da difficoltà nel gestire un cambiamento che mette in discussione equilibri consolidati. In questo momento, più che giudicare ciò che prova o cercare di capire se sia “giusto” o “sbagliato”, può essere utile concentrarsi sul prendersi cura di sé. Ha descritto un vissuto di profonda tristezza, chiusura e ansia, segnali che meritano attenzione e ascolto. Lavorare con un professionista su ciò che sta provando, sui sensi di colpa, sulla paura del giudizio e sul bisogno di accettazione, potrebbe aiutarla a ritrovare forza e chiarezza. Non per cancellare quello che sente, ma per comprenderlo e affrontarlo in modo più consapevole, senza sentirsi sopraffatta. Nessuna emozione è “proibita”, ma può diventare pesante se la si vive da sola o sotto il peso del rifiuto. Dare voce ai suoi pensieri, senza il timore di essere giudicata, è il primo passo per alleggerire il dolore e tornare a sentirsi padrona della propria vita. Ci vorrà tempo, ma la possibilità di stare meglio esiste, e passa attraverso la comprensione di sé e la costruzione di nuove basi di serenità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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