Salve, sono un ragazzo di 34 anni, fidanzato da 3 circa con una bellissima ragazza. Il problema è ch

23 risposte
Salve, sono un ragazzo di 34 anni, fidanzato da 3 circa con una bellissima ragazza. Il problema è che è una maniaca del controllo ed è ossessionata dalle altre donne che potrebbero interagire con me. Premesso che io nella precedente relazione ho tradito e premesso che quando l’ho conosciuta le ho raccontato tutto proprio per avviare un rapporto basato sulla sincerità. Ma credo che si stato un grave errore perché non si fida di me, ed io ovviamente non l’ho mai tradita. Lei non mi permette di utilizzare internet in sua assenza, gestisce i miei social, non mi lascia andare neanche dal gommista da solo, se per strada capita che passi una donna qualsiasi sia l’età ed io la vedo solamente diventa ingestibile. Non posso chiamare un amico o un parente in sua assenza, uscire sul balcone a fumarmi una sigaretta solo e sopratutto in ufficio non posso interagire con donne. Non so che fare, vorrei solo capire se il problema sono io visto che me lo ripete sempre oppure è lei. Grazie
Pietro
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate avere un dialogo schietto e sincero mediante il quale cercare di scambiare opinioni e vissuti emotivi in merito alla situazione descritta al fine di trovare capire in che momento siete del vostro rapporto e se ci sono eventuali difficoltà.

Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera Pietro, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione che capisco non debba essere semplice date le forti preoccupazioni della sua compagna. Premesso che in un rapporto di coppia risulta fondamentale una comunicazione sincera volta a potersi comprendere più a fondo, quello che posso consigliarle è di provare a ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltato così da poter dare, prima di tutto, un significato più profondo al suo sentire ed al suo rapporto di coppia. In alternativa anche un lavoro congiunto con la sua compagna potrebbe rivelarsi utile. In ogni caso resto a sua disposizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dr. Salvatore Ciro Conte
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Pietro e grazie della condivisione. La sua preoccupazione è comprensibile ed è chiaro come al momento si senta quasi "intrappolato" e non sappia bene cosa fare. Per tale motivo potrebbe essere utile una consulenza con un professionista in modo da avere un suo spazio in cui comprendere i suoi bisogni all'interno della sua relazione e comprenderne i vissuti emotivi. Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, il rapporto di coppia non è una trappola! La fedeltà poi è un valore che ognuno esercita secondo le proprie convinzioni. Comprendo la paura di perderla che ha sua ragazza, ma non mi sembra che la stessa abbia delle giornate serene. Magari potete iniziare insieme a pensare a un aiuto terapeutico per capire meglio come mai lei si sottopone a stretto controllo e perchè la ragazza necessita di mettere in atto i comportamenti descritti per controllare l'ansia.
Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, spesso accade che due partner crescano “uno accanto all’altro” ma nn con l’altro”. Bisogna invece riuscire a comunicare e esprimere le nostre emozioni e a comprendere i bisogni e le emozioni dell’altro attraverso un atteggiamento di ascolto . Lei ascolti i timori della sua compagna cerchi uno spazio relazionale di confronto . Io sono a disposizione ad aiutarvi in questa crescita “con “l’altro “. Saluti dottoressa Ponziani
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Sembra che la sua fidanzata abbia il bisogno di controllarla in tutto e per tutto. Al di là del fatto che questo sia o meno un problema, lei come ci sta in questa relazione? È da questa domanda che deve partire per capire quali possano essere i suoi spazi di manovra. Se ne sente la necessità, può prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso di sostengo psicologico, con l'idea di lavorare su di Sé. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Samantha Baiardo Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, immagino tenga molto a questa ragazza se nonostante le difficoltà che sente sta cercando di risolvere questa situazione! Se se la sente può provare a rivolgersi ad uno psicologo cosí da poter affrontare questo controllo cosí forte che sente su di lei e trovare delle risorse utili per gestirlo. In rete trova un mio articolo che si intitola "Il rapporto di coppia: dalla crisi al cambiamento", magari può farle venire in mente qualche utile strategia o qualche riflessione interessante! Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, la gelosia ossessiva è un sentimento complesso che fa male soprattutto a chi lo prova e mina inevitabilmente il rapporto di coppia. Va affrontato seriamente e mai sottovalutato, attraverso una psicoterapia preferibilmente di stampo cognitivo comportamentale. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare quello che sta passando. Mi sembra chiaro che lei a questa persona sia molto legato. Tuttavia una relazione dovrebbe basarsi su un rapporto di reciproca fiducia e libertà. Voi siete sia una coppia ma anche dei singoli individui.
Se lei sente che questa dinamica che fa soffrire, potrebbe ritagliarsi un suo spazio personale per riflettere su ciò che le accade, e vuole da una relazione.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Laura Perdisci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Buonasera,
Mi dispiace per il vissuto che racconta. È una situazione complessa in cui entrano in gioco tanti aspetti sia individuali che relazionali. Entra in gioco il tema dei valori è quello del controllo. In questo caso ossessivo. Quello che è certo è che non può controllare le reazioni o i comportamenti della sua fidanzata, ma può partire da quello che è il suo vissuto all’Interno di questa dinamica. In questo senso può essere utile una consulenza psicologica sia individuale ma non escluderei neppure quella di coppia.
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Dott.ssa Moana Anna Ambroselli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Formia
Salve. Mi sembra di capire che questo bisogno di controllo da parte della sua compagna le crei non pochi problemi nella sua vita quotidiana visto che è impossibilitato ad agire e a relazionarsi con altre persone, se non in sua presenza. Il rapporto di coppia però non è fatto solo di esclusività e la fiducia nel partner è un elemento fondamentale. Le consiglio innanzitutto di pensare a come si sente lei ad essere così controllato da parte della persona che ama e, in seguito, di provare a comunicare il proprio sentire anche alla sua compagna. Nel caso abbia/abbiate bisogno di un sostegno mi rendo disponibile. Un caro saluto. Dott.ssa Moana Anna Ambroselli
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, avete preso come ipotesi la terapia di coppia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
Lei è portatore di una problematica di coppia, in virtù di ciò è in una psicoterapia di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Ne parli con la sua ragazza, esplicitando che in questo modo la relazione non la soddisfa più. Si dia questa possibilità; nel caso lei accettasse potreste avere la possibilità di affrontare tali difficoltà in un contesto protetto che vi faccia star meglio.
Nella speranza di aver orientato la sua domanda con queste poche righe.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. Ritengo possa esserle d'aiuto provare a vedere le difficoltà che sperimenta nella sua relazione di coppia dal punto di vista relazionale piu che nell'ottica della problematicità individuale. Sembra che a livello relazionale viviate un problema di fiducia, che si manifesta nella necessità di un intenso controllo dei suoi comportamenti e della sua privacy da parte della sua partner. Il mio suggerimento è di riflettere insieme alla sua compagna sulla possibilità di rivolgervi ad uno/a psicoterapeuta di coppia per valutare l'inzio di un percorso psicologico che abbia l'obiettivo di promuovere maggiore fiducia e senso di libertà nella vostra relazione e minore bisogno di controllo al fine di vivere con maggiore soddisfazione il vostro rapporto. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Diciamo che essersi presentato come un uomo che ha tradito la sua ex-partner, alla nuova partner con l'ossessione del controllo non è stata una gran mossa. Difficilmente le cose cambieranno se non vengono affrontate, difficilmente la sua compagna sarà disposta a farlo individualmente, potreste provare con una terapia di coppia
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Non credo che avere ammesso la sua infedeltà sia IL PROBLEMA.
Qui il problema è la persecutorieta’ della sua partner, che la sta mettendo al 41 bis…
Dott.ssa Carla Trovato
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Carissimo Pietro,
La fiducia va costruita e consolidata nel tempo. Personalmente credo che ciò è accaduto in passato non deve assolutamente intaccare il futuro di una persona.
Io ti proporrei di trovare, con l'aiuto di un professionista, le strategie più adatte per comunicare il tuo disagio e ricostruire una relazione sana.
Dott. Francesco Dello Ioio
Psicologo, Psicologo clinico
Cerreto Laziale
Buonasera. Mi sembra di capire che lei tenga molto alla sua ragazza, se è disposto a un compromesso simile. Le domande che si fa implicano, probabilmente, un cambiamento del vostro equilibrio. In ogni caso, quella che descrive sembra una dinamica di coppia, dove ognuno di voi sta mettendo qualcosa di proprio. Le motivazioni possono essere diverse. La invito a cercare un dialogo più aperto con se stesso e con la sua ragazza, cosa che può sicuramente fare in un percorso psicologico personale o di coppia. Dott. Francesco Dello Ioio
Dott.ssa Michela Campioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buonasera Pietro, indubbiamente la gelosia è una caratteristica della sua fidanzata, tuttavia come questa viene agita all'interno della coppia è indubbiamente una situazione che riguarda entrambi, nel senso che, se da un lato è vero che la fidanzata avanza la pretesa di controllare ogni aspetto della sua vita, dall'altro è vero che lei glielo permette, probabilmente per non scatenare reazioni che la mettano in difficoltà, tuttavia accettando questa forma di controllo si verifica un altro tipo di malessere che è quello che l'ha portata a chiedere aiuto. Potrebbe provare a proporle una terapia di coppia, in alternativa potrebbe ragionare sull'intraprendere un percorso individuale che la aiuti a comprendere meglio le dinamiche che avete creato nel vostro rapporto. Cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Dott.ssa Silvia Sauco
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Salve Pietro, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, ma anche per le difficoltà che sta vivendo la sua ragazza. Non so se ha avuto modo di parlare con lei di questi comportamenti che definisce ossessivi e controllanti, potrebbe essere, nel caso, un buon punto di partenza aprire un dialogo, anche considerando la difficoltà dello stare in una relazione basata sulla diffidenza e i rischi che questo potrebbe per voi comportare. Nel caso abbia bisogno, rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, non c'è qualcuno che crea o che é il problema, quindi non si dia colpe che non aiutano. La coppia è frutto di una specifica interazione. Credo che il primo passo possa essere parlare francamente e apertamente della fiducia e dei sentimenti che vi legano. Se manca questo aspetto il rapporto può solo che risentirne.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno Pietro,
Quella che lei descrive è una dinamica relazionale e, in quanto tale, si è in due a generarla.
Mi verrebbe da chiederle: come mai per lei è accettabile che questa ragazza decida per la sua vita?
Rifletterei più su questo che non sulla ragazza in questione.
Il "problema" non si può individuare in una persona sola se in una relazione si è in due. Non lo chiamerei neanche "problema". Mi ripeto: è una dinamica relazionale ed è tale in quanto generata da entrambi. Come mai lei si trova in una relazione in cui accade tutto questo?
Spero di essere stata chiara e di esserle stata d'aiuto :)
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao Pietro, il suo desiderio di costruire una relazione basata sulla sincerità è un atteggiamento che denota maturità e senso di responsabilità. Aprirsi con la propria compagna e raccontare un errore del passato non è stato un errore, ma un gesto di trasparenza che merita rispetto. È comprensibile però che, sapendo del tradimento nella sua precedente relazione, la sua compagna possa aver provato una certa ansia o insicurezza. Tuttavia, un singolo comportamento non definisce la totalità di una persona: da ciò che racconta, lei ha commesso un errore nel passato, ma questo non significa che sia “un traditore seriale” o che la tendenza al tradimento faccia parte del suo modo di essere. Le ragioni per cui si tradisce possono essere molte (mancanza di comunicazione, distanza emotiva, bisogno di sentirsi visti o valorizzati), ma riconoscere di aver sbagliato e impegnarsi a non ripetere l’errore è già un segnale importante di crescita personale. Se la sua compagna oggi basa la fiducia solo su quel fatto passato e lo utilizza come prova che “prima o poi la tradirà”, allora il problema non è più il tradimento in sé, ma la mancanza di fiducia e il bisogno di controllo che si è radicato nella relazione. Le limitazioni che descrive (non poter uscire da solo, gestire i social al posto suo, impedirle di interagire con altre persone) non sono funzionali a una relazione sana. Da un lato lei è costretto a vivere sotto pressione, dall’altro la sua compagna resta in uno stato di costante allerta e paura. Nessuno dei due può stare davvero bene in questa dinamica. Lei non potrà restare “chiuso in casa” o limitare ogni suo gesto per rassicurarla, perché questo non solo non risolve la sua insicurezza, ma la alimenta ulteriormente. Nelle relazioni non c’è mai una persona “sbagliata” o l’unico colpevole: è sempre la coppia, come sistema, che costruisce un equilibrio. Se da parte sua c’è impegno, amore e rispetto, allora anche la sua compagna dovrebbe imparare a riconoscere i suoi gesti di fiducia e non rimanere ancorata al passato. In fondo, ogni relazione richiede una parte di rischio: amare significa anche accettare la possibilità di essere feriti, perché solo così si può vivere un legame autentico. Non si può controllare l’altro per sentirsi tranquilli, perché la serenità non nasce dal controllo, ma dalla fiducia. Vi consiglio di affrontare insieme questo problema, magari con l’aiuto di una terapia di coppia, per ritrovare equilibrio e sicurezza reciproca. E se la sua compagna è disposta, potrà comprendere che non esiste un collegamento automatico tra “ha tradito una volta” e “tradisce sempre”. Le persone possono cambiare, e il suo impegno presente ne è la prova. Dott.ssa Chiara Avelli

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