Salve, sono un ragazzo di 24 anni. Penso di aver maturato ormai abbastanza consapevolezza, ma mi fare
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Salve, sono un ragazzo di 24 anni e penso di aver maturato ormai abbastanza consapevolezza, ma mi farebbe molto piacere sentire il parere di un esperto del settore. Sono un ragazzo etero, ho sempre avuto relazioni con ragazze,relazioni con mi sono trovato splendidamente. Quindi la mia identità di genere è quella di uomo etero. Invece è interessante come la mia identità sessuale mi sembri fluida,mi spiego meglio: sono estremamente attratto dalla femminilità, dalle grazie e dalle dolci forme femminili, mi eccito e rimango affascinato da una donna con un bel corpo; il punto è che provo le stesse sensazioni quando vedo una transgender con un corpo e un volto estremamente femminile, ci andrei a letto volentieri, e non mi farebbe per niente ribrezzo pensare al fatto che abbia un pene. Mentre provo ribrezzo e un senso di disgusto se dovessi pensare al corpo di un uomo nudo.
È anche vero che ci sono piccoli e fantasiosi attimi in cui i miei desideri mutano,cioè, ci sono momenti in cui vorrei truccarmi, depilarmi, mettere una lìngerie ed avere rapporti sessuali passivi, provare quindi l'emozione di immedesimarmi in quella eleganza e bellezza che tanto ammiro nel corpo delle donne. Ma sono solo momenti, infatti una volta passati torno a pensare da etero, a voler avere rapporti attivi con una donna o un transgender aggraziato,a sentirmi forte. Quindi ho pensato in automatico che provo estrema eccitazione per il corpo femminile, per l'organo sessuale femminile e anche per il pene. Provo disgusto per il corpo maschile eccetto che per il pene. E questa attrazione è così forte, è così una ammirazione, che vorrei in piccoli momenti di vita essere una donna e provare quel che provano le donne. Che ne pensate? Potreste darmi un vostro parere in merito alla mia esperienza?
Grazie dell'attenzione.
È anche vero che ci sono piccoli e fantasiosi attimi in cui i miei desideri mutano,cioè, ci sono momenti in cui vorrei truccarmi, depilarmi, mettere una lìngerie ed avere rapporti sessuali passivi, provare quindi l'emozione di immedesimarmi in quella eleganza e bellezza che tanto ammiro nel corpo delle donne. Ma sono solo momenti, infatti una volta passati torno a pensare da etero, a voler avere rapporti attivi con una donna o un transgender aggraziato,a sentirmi forte. Quindi ho pensato in automatico che provo estrema eccitazione per il corpo femminile, per l'organo sessuale femminile e anche per il pene. Provo disgusto per il corpo maschile eccetto che per il pene. E questa attrazione è così forte, è così una ammirazione, che vorrei in piccoli momenti di vita essere una donna e provare quel che provano le donne. Che ne pensate? Potreste darmi un vostro parere in merito alla mia esperienza?
Grazie dell'attenzione.
Salve, grazie per aver condiviso degli aspetti così intimi e personali. Credo siano necessari maggiori informazioni per poterle dare un parere, ad esempio la sua storia con la sessualità, le prime esperienze da lei avute e cosa pensa e prova, nel dettaglio, in particolari situazioni.
E soprattutto, ciò suscita in lei degli interrogativi per semplice curiosità? paura? qualche emozione specifica? Un consulto psicologico credo possa aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Cordialmente, dott. FDL
E soprattutto, ciò suscita in lei degli interrogativi per semplice curiosità? paura? qualche emozione specifica? Un consulto psicologico credo possa aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Cordialmente, dott. FDL
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Salve sicuramente un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe essere una buona possibilità per lei. Gli elementi che condivide sono utili e degni di attenzione ma non consento di fare delle ipotesi forti e pertanto un maggiore approfondimento delle tematiche connesse alla sua domanda potrebbe essere una buona possibilità. Ovviamente lei è libero nella sua scelta ma il disagio che esprime potrebbero essere ulteriormente esplorato per aiutarla nel suo percorso di conoscenza e riflessione. Un cordiale saluto
Salve, tendenzialmente sono d'accordo con i colleghi, credo che un consulto psicologico possa aiutarla a chiarirsi alcuni dubbi. Servirebbero altre informazioni per poterle dare una risposta esaustiva.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, leggendo le sue parole ho avuto l'impressione di un ragazzo non solo dotato di una buona dose di curiosità nei propri confronti, ma soprattutto desideroso di un dialogo e di un punto di vista "altro" rispetto al proprio. Credo siano gli ingredienti di base per intraprendere un percorso di ri-conoscimento di sè insieme al professionista che più saprà ispirarle fiducia e desiderio di confronto. Resto a sua disposizione e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Sala Roberta
Dott.ssa Sala Roberta
Salve. Concordo con i colleghi, valuti la possibilità di ricavarsi uno spazio per affrontare i suoi dubbi e esprimere i vissuti emotivi collegati alla situazione.
Da ciò che mi arriva mi vengono spontanee delle domande: si sente attratto dalla delicatezza della bellezza? Una donna o una persona forte l'attrae? Distinti saluti
Da ciò che mi arriva mi vengono spontanee delle domande: si sente attratto dalla delicatezza della bellezza? Una donna o una persona forte l'attrae? Distinti saluti
Gent.mo, non è possibile offrirle una risposta in questa sede: se desidera potrebbe contattare uno specialista e valutare la possibilità di un lavoro analitico che le consenta l'esplorazione dei suoi sentimenti e delle sue esperienze. SG
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile utente di mio dottore,
non vi è nulla di male ad avere diversi orientamenti sessuali. L attrazione verso sia il corpo femminile che i genitali maschili rientra tra le diverse possibilità cui un esser umano può accedere e pertanto è giusto che viva serenamente questo aspetto della sua vita. Mi chiedo quale è però qui la sua domanda, o meglio le chiedo se la sua fosse una richiesta di conferma rispetto al fatto che tutto ciò possa esser definito sano oppure no? In tal senso qualora vivesse la sua sessualità poco serenamente potrebbe esser utile approfondire il discorso attraverso una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
non vi è nulla di male ad avere diversi orientamenti sessuali. L attrazione verso sia il corpo femminile che i genitali maschili rientra tra le diverse possibilità cui un esser umano può accedere e pertanto è giusto che viva serenamente questo aspetto della sua vita. Mi chiedo quale è però qui la sua domanda, o meglio le chiedo se la sua fosse una richiesta di conferma rispetto al fatto che tutto ciò possa esser definito sano oppure no? In tal senso qualora vivesse la sua sessualità poco serenamente potrebbe esser utile approfondire il discorso attraverso una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
ho letto con interesse il suo racconto, denota una grande curiosità e un certo coraggio nell'esplorare se stessi e i propri desideri. Complimenti!
Alla fine del suo intervento, tuttavia, mi sono chiesto quale fosse la sua domanda: tutto quello che ha descritto rientra nella "normale" (statisticamente e non in senso normativo) variabilità della sessualità umana. Non so quindi quali siano, e se ci siano, domande sulla sua esperienza. Nel qual caso sarei felice di ascoltarle.
Il colloquio con uno psicologo non ha sempre finalità terapeutiche, soprattutto nel suo caso, in cui non sembrano esserci disagi manifesti. Può rivolgersi ad un professionista anche solo per esplorare meglio la sua esperienza, ossia per conoscersi meglio.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
ho letto con interesse il suo racconto, denota una grande curiosità e un certo coraggio nell'esplorare se stessi e i propri desideri. Complimenti!
Alla fine del suo intervento, tuttavia, mi sono chiesto quale fosse la sua domanda: tutto quello che ha descritto rientra nella "normale" (statisticamente e non in senso normativo) variabilità della sessualità umana. Non so quindi quali siano, e se ci siano, domande sulla sua esperienza. Nel qual caso sarei felice di ascoltarle.
Il colloquio con uno psicologo non ha sempre finalità terapeutiche, soprattutto nel suo caso, in cui non sembrano esserci disagi manifesti. Può rivolgersi ad un professionista anche solo per esplorare meglio la sua esperienza, ossia per conoscersi meglio.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente, ho letto con grande interesse le sue parole, dalle quali emergono una curiosità e una disponibilità all'esplorazione davvero stimolanti. Quello che mi sento di chiederle - o più che altro che la invito a chiedere a sé stesso - è se si trova a suo agio con la sua "identità sessuale fluida", come lei stesso l'ha definita. Credo che, qualora la risposta sia affermativa, potrebbe essere sicuramente interessante per lei esplorare la tematica con qualcuno, ma senza entrare nell'ottica di avere necessariamente un problema da risolvere. Le auguro di riuscire sempre a vivere serenamente la sua sessualità, dott.ssa Jessica Maranza
Buongiorno, la sua curiosità nasce da una profonda sensibilità e da una capacità introspettiva significativa. Credo che tutto ciò che dice in merito ai suoi pensieri e fantasie rispecchi questa sua dote. se questi vissuti interni le creano disagio o semplicemente un desiderio di approfondimento, un luogo di esplorazione e interpretazione degli stessi le sarebbe sicuramente utile.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buonasera,
prima ancora di essere uomo-donna o etero-omo e al di là del nostro orientamento sessuale ciascuno di noi é fatto contemporaneamente di parti maschili e parti femminili che possono manifestarsi in modi diversi e in momenti diversi durante tutto il nostro percorso di crescita. Entrambe, costituiscono la specificità identitaria di ognuno di noi. Sono due concetti più astratti e meno esplorati per il senso comune ma trovano un'ampia letteratura nella psicologia del profondo, che si è occupata molto di questo, se è interessato ad approfondire mi trova disponibile anche on-line.
Dott.ssa Silvana Censale
prima ancora di essere uomo-donna o etero-omo e al di là del nostro orientamento sessuale ciascuno di noi é fatto contemporaneamente di parti maschili e parti femminili che possono manifestarsi in modi diversi e in momenti diversi durante tutto il nostro percorso di crescita. Entrambe, costituiscono la specificità identitaria di ognuno di noi. Sono due concetti più astratti e meno esplorati per il senso comune ma trovano un'ampia letteratura nella psicologia del profondo, che si è occupata molto di questo, se è interessato ad approfondire mi trova disponibile anche on-line.
Dott.ssa Silvana Censale
Esiste una connotazione culturale legata alla sua fascinazione per i transgender. Nell'antica Grecia il trans corrispondeva ad una divinità: l'Ermafrodito, figlio di Ermes e di Afrodite ed era fortemente venerato, incantava tutti per la sua grazia e bellezza. Anche senso del disgusto che esperisce pensando sessualmente ad una persona dello stesso sesso, é connotato culturalmente. Sembrerebbe tuttavia appartenere più ad un retaggio cattolico-repressivo, in assoluta contrapposizione con l'apertura politeistica ellenica che mostra nella sua descrizione. Le suggerisco di consultare un terapeuta con una cultura ad ampio raggio, che l'aiuti a vivere con minor giudizio questa sua componente sana di apertura. Le auguro di tener viva la sua curiosità. Iris Mattera- Psicoterapeuta
Gentile utente, dalle sue parole ho l'impressione che lei sia dotato di un'ottima curiosità intellettuale, e di una buona capacità di esplorazione dei propri vissuti. Per ciò che concerne la propria sessualità, credo che il punto fondamentale non sia tanto ciò che ci attrae, ma piuttosto come viviamo con l'idea di ciò che ci attrae. Ovvero, se si è sereni nel vivere esperienze sessuali di diverso genere e ciò non genera sentimenti di disagio o inadeguatezza, credo non vi sia nulla di cui perturbarsi, potrebbe corrispondere ad una particolare fase di vita la cui confusione si riflette nella nostra sessualità. Ad ogni modo, da psicologa, l'unico consiglio che mi sento di darle in questa sede, è quello di approfondire la qualità di questi vissuti all'interno di un percorso psicoterapico, che potrebbe aiutarla a fare luce sull'origine di alcune di queste questioni.
Cordialmente, Dott.ssa Dainelli Irina
Cordialmente, Dott.ssa Dainelli Irina
Buonasera, ho letto con molto interesse le sue parole e la ringrazio per questa condivisione così profonda e ricca di stimoli. L'orientamento sessuale, stando alle ricerche più recenti, è flessibile e si muove lungo un continuum che ha ai poli opposti l'eterosessualità e l'omosessualità. Accanto all'identità di genere è importante considerare anche il ruolo di genere, ossia l'espressione esteriore dell'identità di genere che riflette gli stereotipi dominanti di una certa cultura. Nel suo racconto parla di "piccoli e fantasiosi attimi" che mi hanno fatto pensare all'immaginario sessuale che è diverso dal desiderio vero e proprio. Sarebbe interessante esplorare il suo immaginario all'interno di un percorso di consulenza sessuologica per capire quale potere ha sulla sua risposta sessuale e sulla rappresentazione di sè. Qualora fosse interessato ad approfondire meglio questi aspetti, resto a disposizione. Un cordiale saluto.
Salve, la ringrazio per aver voluto condividere con un professionista la sua situazione. Consideri, innanzitutto, come ciascuno debba considerarsi in ascolto costante della propria sessualità, aprendosi alla possibilità che nulla è definibile secondo schemi e preconcetti non definiti da noi stessi. Rispetto a quanto racconta, le suggerirei di ritagliarsi uno spazio di confronto con uno psicologo, al fine di approfondire i suoi vissuti, i desideri e le aspettative che ha nei confronti ‘dell’altro’ in termini di sessualità, elaborando il tutto per permetterle di vivere le sue esperienze e l’esplorazione di sé con serenità. Si ricordi di vivere la sua situazione non con disagio ma con curiosità. Le auguro buona giornata. Resto a disposizione. Dott. Greco
Buongiorno e grazie per aver portato contenuti così intimi alla nostra attenzione. Personalmente penso che darle un parere sarebbe intellettualmente, professionalmente ed umanamente poco corretto. Al contrario, penso che parlare di lei e dei suoi vissuti in uno spazio protetto e solo per lei possa essere la soluzione migliore per riuscire a dare un significato alle sue esperienze, pensieri e curiosità. Una risposta consapevole è spesso frutto di un percorso di conoscenza di se stessi che, a parer mio, merita sempre di essere affrontato. Cordialmente, Andrea Brumana
Il tuo racconto evidenzia una complessità e fluidità delle tue esperienze sessuali e di genere, che può essere considerata normale e legittima. La sessualità e l'identità di genere sono delle dimensioni complesse e multifaccettate, che possono variare nel tempo e nello spazio.
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo esplorare le dinamiche familiari e sociali che hanno contribuito a formare la tua identità e le tue esperienze sessuali. Potrebbe essere utile esplorare le relazioni significative della tua vita e come queste influenzano le tue percezioni di te stesso e del mondo intorno a te. Potresti anche considerare l'importanza della cultura, della società e delle norme di genere nella formazione delle tue esperienze e desideri.
Inoltre, potresti valutare la possibilità di parlare con uno psicoterapeuta esperto in sessualità e identità di genere, che possa aiutarti a esplorare più a fondo le tue esperienze e a trovare un modo sereno e soddisfacente per vivere la tua sessualità e la tua identità di genere.
Ti consiglio di ricercare un professionista in grado di offrirti un supporto e una comprensione non giudicante e aperta rispetto alle tue esperienze. La tua esperienza è unica e preziosa, e merita di essere esplorata e compresa in un contesto di accettazione e rispetto. Buona fortuna nel tuo percorso di esplorazione e scoperta di te stesso. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo esplorare le dinamiche familiari e sociali che hanno contribuito a formare la tua identità e le tue esperienze sessuali. Potrebbe essere utile esplorare le relazioni significative della tua vita e come queste influenzano le tue percezioni di te stesso e del mondo intorno a te. Potresti anche considerare l'importanza della cultura, della società e delle norme di genere nella formazione delle tue esperienze e desideri.
Inoltre, potresti valutare la possibilità di parlare con uno psicoterapeuta esperto in sessualità e identità di genere, che possa aiutarti a esplorare più a fondo le tue esperienze e a trovare un modo sereno e soddisfacente per vivere la tua sessualità e la tua identità di genere.
Ti consiglio di ricercare un professionista in grado di offrirti un supporto e una comprensione non giudicante e aperta rispetto alle tue esperienze. La tua esperienza è unica e preziosa, e merita di essere esplorata e compresa in un contesto di accettazione e rispetto. Buona fortuna nel tuo percorso di esplorazione e scoperta di te stesso. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
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Salve,
La sua esperienza è molto interessante e merita una riflessione profonda. È chiaro che ha una consapevolezza significativa della sua identità e delle sue attrazioni, il che è già un passo importante verso l’accettazione di sé.
Quello che descrive sembra indicare una fluidità nella sua attrazione sessuale e una complessità nella sua identità che non si limita alle tradizionali etichette. La sua attrazione per la femminilità, sia in donne cisgender che in persone transgender, suggerisce che l'elemento fondamentale per lei è l'espressione e l'estetica femminile. Questo è del tutto valido e può riflettere una particolare forma di attrazione che va oltre il genere.
La sua curiosità rispetto a momenti di immedesimazione nel corpo femminile potrebbe indicare un interesse per l'esperienza di genere, che è un aspetto importante da considerare. La distinzione tra attrazione sessuale e identità di genere è complessa, e non c'è nulla di sbagliato nel voler esplorare diverse sfaccettature della propria identità e dei propri desideri.
È anche importante notare che la fluidità non implica necessariamente un cambiamento permanente della propria identità di genere o orientamento sessuale, ma può essere una parte naturale del modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Molte persone trovano valore nell'esplorare i loro desideri e le loro identità senza sentirsi vincolate a una definizione rigida.
Se desidera approfondire ulteriormente queste sensazioni, potrebbe essere utile considerare di parlarne con un professionista il quale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e desideri, e a navigare in questo territorio con maggiore sicurezza.
Infine, la cosa più importante è che si senta a suo agio con chi è e con le esperienze che sceglie di vivere. Ogni percorso è unico, e non c'è un modo giusto o sbagliato di esplorare la propria identità.
Oltre al fatto che non è sempre necessario dare un nome a ciò verso cui siamo attratti.
Se ha ulteriori domande o desidera approfondire, sono qui per aiutarla. Dott.ssa Camilla Persico
La sua esperienza è molto interessante e merita una riflessione profonda. È chiaro che ha una consapevolezza significativa della sua identità e delle sue attrazioni, il che è già un passo importante verso l’accettazione di sé.
Quello che descrive sembra indicare una fluidità nella sua attrazione sessuale e una complessità nella sua identità che non si limita alle tradizionali etichette. La sua attrazione per la femminilità, sia in donne cisgender che in persone transgender, suggerisce che l'elemento fondamentale per lei è l'espressione e l'estetica femminile. Questo è del tutto valido e può riflettere una particolare forma di attrazione che va oltre il genere.
La sua curiosità rispetto a momenti di immedesimazione nel corpo femminile potrebbe indicare un interesse per l'esperienza di genere, che è un aspetto importante da considerare. La distinzione tra attrazione sessuale e identità di genere è complessa, e non c'è nulla di sbagliato nel voler esplorare diverse sfaccettature della propria identità e dei propri desideri.
È anche importante notare che la fluidità non implica necessariamente un cambiamento permanente della propria identità di genere o orientamento sessuale, ma può essere una parte naturale del modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Molte persone trovano valore nell'esplorare i loro desideri e le loro identità senza sentirsi vincolate a una definizione rigida.
Se desidera approfondire ulteriormente queste sensazioni, potrebbe essere utile considerare di parlarne con un professionista il quale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e desideri, e a navigare in questo territorio con maggiore sicurezza.
Infine, la cosa più importante è che si senta a suo agio con chi è e con le esperienze che sceglie di vivere. Ogni percorso è unico, e non c'è un modo giusto o sbagliato di esplorare la propria identità.
Oltre al fatto che non è sempre necessario dare un nome a ciò verso cui siamo attratti.
Se ha ulteriori domande o desidera approfondire, sono qui per aiutarla. Dott.ssa Camilla Persico
Gentile utente,
Ad oggi la teoria più condivisa rispetto all’ambito lgbtqi+ è quella penta dimensionale, ovvero vengono prese in conto cinque dimensioni che costituiscono l’identità sessuale di una persona: il sesso biologico, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, l’espressione di genere e il ruolo di genere. Ognuna di queste dimensioni è come un filo, con due poli, e su ognuna di esse ci si colloca su un punto, tenendo presente che questo punto è anche soggetto a qualche spostamento. Da questo ne deriva una configurazione unica per ogni soggetto. Un primo consiglio che le posso dare è quello di conoscere la rete sociale lgbtqi+, su tutto il territorio sono presenti numerosi centri di aggregazione culturale dove si incontrano anche molti giovani proprio per parlare e conoscere queste tematiche, al fine di non sentirsi diversi ed esclusi dalla cultura dominante. Esiste anche un numero verde che lei può contattare per avere informazioni in merito. Infine, esplorare questi aspetti con un professionista potrebbe portarla a conoscere molto di sé e di questi aspetti. Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
dott. Carlo M R Flamini
Ad oggi la teoria più condivisa rispetto all’ambito lgbtqi+ è quella penta dimensionale, ovvero vengono prese in conto cinque dimensioni che costituiscono l’identità sessuale di una persona: il sesso biologico, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, l’espressione di genere e il ruolo di genere. Ognuna di queste dimensioni è come un filo, con due poli, e su ognuna di esse ci si colloca su un punto, tenendo presente che questo punto è anche soggetto a qualche spostamento. Da questo ne deriva una configurazione unica per ogni soggetto. Un primo consiglio che le posso dare è quello di conoscere la rete sociale lgbtqi+, su tutto il territorio sono presenti numerosi centri di aggregazione culturale dove si incontrano anche molti giovani proprio per parlare e conoscere queste tematiche, al fine di non sentirsi diversi ed esclusi dalla cultura dominante. Esiste anche un numero verde che lei può contattare per avere informazioni in merito. Infine, esplorare questi aspetti con un professionista potrebbe portarla a conoscere molto di sé e di questi aspetti. Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
dott. Carlo M R Flamini
La sua riflessione è molto approfondita e denota una grande consapevolezza di sé. Ciò che descrive riguarda la complessità dell’identità e dell’orientamento sessuale, che non sono sempre rigidamente definiti ma possono avere sfumature e fluidità. Il fatto che sia attratto dalla femminilità in diverse forme e che provi desiderio in modi diversi non mette in discussione la sua identità, ma piuttosto ne evidenzia la ricchezza. Il desiderio di esplorare aspetti legati all’espressione di genere o alla passività sessuale in determinati momenti è qualcosa di personale e non necessariamente indicativo di un cambiamento nella propria identità di genere o orientamento. Se sente il bisogno di approfondire ulteriormente queste tematiche e comprendere meglio se stesso, un confronto con uno psicologo specializzato in sessuologia potrebbe offrirle ulteriori strumenti di comprensione, sempre con un approccio non giudicante e rispettoso della sua esperienza.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità e profondità la sua esperienza interiore. Le sue parole trasmettono il desiderio autentico di comprendersi meglio, di dare un nome e un senso a emozioni, fantasie e desideri che, per quanto non sempre lineari o “classificabili” con facilità, sono parte integrante della sua identità personale e sessuale. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ci interessa molto il modo in cui lei attribuisce significato ai suoi pensieri e sensazioni. Ed è evidente che lei non solo sta osservando con attenzione ciò che prova, ma lo sta anche elaborando in modo attivo, cercando di costruire una narrazione coerente di sé, rispettosa sia del desiderio che della complessità della natura umana. Ciò che lei descrive rientra in un’area della sessualità che potremmo definire fluida, e che non ha nulla di patologico. Anzi, è sempre più chiaro, anche nei contesti clinici, quanto la sessualità non sia rigidamente divisa in categorie stagne. Molte persone scoprono in sé fantasie, attrazioni e comportamenti che non rientrano perfettamente in etichette tradizionali come "eterosessuale", "omosessuale" o "bisessuale". La sua attrazione per le donne, e per le persone transgender che esprimono fortemente caratteristiche femminili, mostra una centralità del femminile nella sua esperienza erotica ed emotiva, al di là della conformazione biologica del corpo. Non è incoerente, anzi, è una forma di orientamento che pone l’estetica, l’identità di genere percepita e l’energia femminile al centro dell’esperienza sessuale. Inoltre, i momenti in cui sente il desiderio di assumere un ruolo più passivo, di esplorare elementi legati all’espressione femminile su di sé, come vestirsi in modo più aggraziato, truccarsi o provare a sentirsi “donna”, sono esperienze che si possono comprendere alla luce della complessità dell’identità di genere e dell’immaginazione erotica. Fantasie di crossdressing o ruoli sessuali inversi sono molto più comuni di quanto si pensi, e non mettono in discussione necessariamente l’identità di genere di una persona, né la sua eterosessualità. Sono, più semplicemente, modi attraverso cui la mente esplora, gioca, sperimenta emozioni diverse, anche come forma di regolazione emotiva o ricerca di piacere. Nel suo caso, tutto questo non sembra generare disorientamento profondo, ma un’esigenza legittima di comprensione. E mi sembra che abbia già fatto un grande lavoro su di sé nel distinguere cosa la attrae, cosa la affascina, cosa invece le suscita disagio, e quali vissuti emergono nelle diverse fasi. Potrebbe essere utile, in un eventuale percorso psicologico, lavorare non tanto per “definire” la sua sessualità con una etichetta fissa, quanto per costruire una cornice flessibile e accogliente in cui lei possa sentirsi libero di vivere le sue esperienze senza colpa, giudizio o paura di essere “sbagliato”. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, quando si lavora con la sessualità, si esplorano anche le credenze che la persona ha su ciò che è accettabile, normale o desiderabile. Se sente, anche in modo sottile, che alcune di queste sue fantasie potrebbero metterlo in discussione come uomo o come eterosessuale, questo può generare conflitto interno, ansia o evitamento. Ma in realtà, il mondo interiore di una persona è molto più ampio di qualsiasi etichetta, e ciò che conta davvero è la qualità dell’esperienza, il rispetto per sé e per l’altro, e la libertà di esplorare ciò che le dà benessere. In sintesi, quello che sta vivendo non è un problema, ma un’espressione personale della sua identità. Il fatto che riesca a parlarne e a cercare un confronto con un professionista è un ottimo segnale di maturità e apertura verso sé stesso. Se lo desidera, intraprendere un percorso terapeutico potrebbe offrirle uno spazio sicuro dove continuare a esplorare questi aspetti, sciogliendo eventuali dubbi residui e trovando sempre di più un linguaggio personale con cui parlare di sé e vivere con serenità il proprio mondo emotivo e sessuale. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
quello che descrive non è affatto raro né patologico: la sessualità umana è un’esperienza complessa, dinamica e molto più sfumata di quanto le etichette “etero” o “omo” riescano a rappresentare. Sta esprimendo con grande lucidità il fatto che la sua attrazione si orienta verso la femminilità — indipendentemente dal sesso biologico della persona — e che in alcuni momenti sente anche il desiderio di esplorare aspetti di sé legati all’identificazione o all’espressione femminile.
Questi aspetti non negano la sua identità eterosessuale, ma mostrano una curiosità e una fluidità erotica che può variare nel tempo e nelle situazioni. La sessualità, infatti, non è un blocco statico ma un continuum in cui convivono desideri, fantasie e identificazioni, senza che debbano per forza definire “chi si è”.
Potrebbe esserle utile riflettere, magari con uno psicologo esperto in sessuologia, su alcuni punti:
come vive queste fantasie o desideri (con piacere, curiosità, senso di colpa, confusione?);
quanto sente il bisogno di incasellare la sua esperienza in un’identità fissa;
cosa rappresenta per lei la femminilità, e che cosa le restituisce quando la immagina o la incarna.
La direzione non è “capire se è etero o meno”, ma riconoscere la libertà di vivere la propria sessualità senza giudizio, in modo coerente con ciò che sente autentico. La consapevolezza che ha mostrato è già un punto di partenza molto maturo.
—
Dott.ssa Sara Petroni
quello che descrive non è affatto raro né patologico: la sessualità umana è un’esperienza complessa, dinamica e molto più sfumata di quanto le etichette “etero” o “omo” riescano a rappresentare. Sta esprimendo con grande lucidità il fatto che la sua attrazione si orienta verso la femminilità — indipendentemente dal sesso biologico della persona — e che in alcuni momenti sente anche il desiderio di esplorare aspetti di sé legati all’identificazione o all’espressione femminile.
Questi aspetti non negano la sua identità eterosessuale, ma mostrano una curiosità e una fluidità erotica che può variare nel tempo e nelle situazioni. La sessualità, infatti, non è un blocco statico ma un continuum in cui convivono desideri, fantasie e identificazioni, senza che debbano per forza definire “chi si è”.
Potrebbe esserle utile riflettere, magari con uno psicologo esperto in sessuologia, su alcuni punti:
come vive queste fantasie o desideri (con piacere, curiosità, senso di colpa, confusione?);
quanto sente il bisogno di incasellare la sua esperienza in un’identità fissa;
cosa rappresenta per lei la femminilità, e che cosa le restituisce quando la immagina o la incarna.
La direzione non è “capire se è etero o meno”, ma riconoscere la libertà di vivere la propria sessualità senza giudizio, in modo coerente con ciò che sente autentico. La consapevolezza che ha mostrato è già un punto di partenza molto maturo.
—
Dott.ssa Sara Petroni
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- Salve durante la stimolazione orale ed / o manuale al clitoride della mia fidanzata prova una sensazione di piacere e anche solletico e anche durante il sesso orale come mai e cosa fare ???
- Buonasera, Ho 38 anni e da pochi mesi ho interrotto una conoscenza/frequentazione con una ragazza di poco più giovane per mancanza di interesse reciproco, lei era molto attaccata e attratta, io non ero coinvolto ma molto attratto, purtroppo però per seri motivi salutari suoi e in seguito per mancanza…
- Buongiorno, Io (35enne) e il mio compagno (50enne) conviviamo e non ci sono particolari problemi se non per uno: il sesso. Inizialmente "molto frequentatori" ora decisamente meno, anzi. Il calo c'è stato perché il mio compagno avverte una sorta di vergogna e dopo poco che è iniziata la penetrazione…
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