Salve, per farvi ben capire il mio problema devo raccontarvi un po' di storia relativa a cio' che mi

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Salve, per farvi ben capire il mio problema devo raccontarvi un po' di storia relativa a cio' che mi causa ancora oggi un forte malessere.
Ormai da quattro mesi mi sono lasciato con la mia ex ragazza dove avevamo pianificato di sposarci il 20 ottobre di quest'anno 2023, la rottura è avvenuta ad un mese dal matrimonio cioè inizio settembre.
La relazione è durata circa due anni con una convivenza davvero seria di un anno dove avevamo creato il nostro nucleo familiare. La mia ex ragazza ha un età di 31 anni mentre io di 33 anni, lei aveva una bambina di 9 anni che viveva con noi e che io ho subito preso ed amato come fosse figlia del mio stesso sangue. E' stato un amore molto intenso, con molte dispute caratteriali e diversi tira e molla soprattutto all'inizio della relazione, ma anche momenti meravigliosi ed ancora per me oggi indimenticabili. Personalmente sono un gran lavoratore, ho sempre lavorato sodo per non far mancare mai nulla in casa, alla mia ex e alla bambina, nonchè per mantenere un certo stile di vita elevato per il nucleo familiare che c'era. La mia ex arriva da una situazione familiare molto complessa e complicata (padre dall'altra e parenti dall'altra parte del mondo in quanto lei di origine sud americana, mentre con la madre un rapporto pari a poco e niente, come un continuo rifiuto di appartenenza da entrambi i lati per questioni caratteriali). Da ormai quattro mesi che ci siamo lasciati in modo "brusco" questa perdita di lei e della bambina (sua figlia) nonchè della distruzione di questa relazione è per me un continuo tormento ed ossessione emotivo, mentale e fisico. In 2 mesi e mezzo ho perso circa 15kg di peso, ho ritrovato la solitudine ed il senso dell'abbandono piu' completo in questa vita. Ho pochissimi amici, forse quelli veri si contano sulla metà di una mano, lei invece ricca di conoscenze ed amicizie di cui sono stato convolto anche io da quasi subito nella loro cerchia con frequentazioni di tipo quotidiano quasi con tutti. Successivamente alla nostra rottura, tutta la cerchia dei suoi amici mi hanno completamente escluso e girato le spalle, rimanendo completamente solo. Quindi ho subito non solo la distruzione di un sogno del matrimonio che non è mai accaduto, la fine di una relazione e di un nucleo familiare tutto mio nonchè la fine di ogni amicizia quali credevo veri amici nei miei confronti. Quindi il mio stato d'animo ancora ad oggi è a pezzi e la mia mente continua ad essere focalizzata anche ossessivamente nei confronti della mia ex e della nostra relazione nonchè avvolta da qualsiasi tipo di ricordo che c'è stato tra noi. Dopo poco la nostra rottura la mia ex ha subito frequentato un'altro uomo, questo mi ha ucciso ancora di piu' dentro. Questo ha comportato anche l'assenza di contatti tra di noi. Mi sento totalmente rifiutato ed umiliato dalla mia ex e da tutto il suo cerchio di amicizie dal momento della nostra rottura. Il motivo della rottura sostanzialmente è stato per colpa di un torto ricevuto da un'amicizia della mia ex nel mio ambito lavorativo, dove praticamente la mia ex negando l'evidenza ha spalleggiato chi ha fatto il torto e non me che sono stato la vittima (perdita di guadagno). Questa relazione oltretutto ha compromesso il mio rapporto con i miei genitori dove non ci siamo piu' parlati per circa 8 mesi e ci siamo riavvicinati solo dopo la rottura con la mia ex, premetto che ancora oggi si sentono gli strascichi degli effetti negativi di quanto accaduto tra me e i miei genitori relativi a questo allontanamento, ancora oggi mi sento chiuso nei loro confronti. Premetto che io ho avuto una infanzia un po' difficile e soffro l'abbandono, la solitudine mi uccide dentro e vivo con un perenne senso di vuoto nel mio inconscio. Anche lavorativamente ne ho risentito, ora che sono single non mi porgo neanche piu' nessun obbiettivo da raggiungere ma cerco di vivere la giornata (con questo trauma che mi perseguita dentro) mentre prima avevo una forza ed una energia da leone che pensando al mio nucleo familiare ed al matrimonio mi ha fatto raggiungere grandissimi risultati professionali anche economici. Insomma è tutto un trauma molto pesante che ancora ad oggi non riesco a scrollarmi di dosso. Come detto, ho poche amicizie e faccio veramente fatica a farne delle nuove, mi sento come rifiutato, anche dalle altre donne che ho provato a frequentare. Non so se questa vicessitudine mi abbia fatto scoprire dei disturbi di personalità miei oppure che mi abbia toccato indelebilmente a livello mentale. Soffro di insogna, non dormo molto, al massimo qualche ora ad intermittenza, soffro di un perenne stato di malessere e di vuoto interno, di pensieri ossessivi durante tutto il giorno, anche un po' di iperattività. Sono qui perchè credo di aver seriamente il bisogno di essere aiutato da uno specialista/professionista. A titolo personale, ho fatto delle ricerche su internet, credo che la mia ex fosse una narcisista Overt. Grazie per l'attenzione e attendo vostre opinioni e risposte.
Caro utente, posso solo immaginare quanto sia dolorosa e straziante la situazione che sta vivendo. Separarsi da qualcuno che si ama è un lutto. Lei sente e prova esattamente quello che sentiamo e proviamo a seguito di una perdita, qualunque essa sia la perdita. Essere consapevoli delle proprie ferite del passato, di ciò che ci ha segnato nella nostra storia di vita e ci ha reso più fragili e sensibili a certi temi, sarà per lei una grande risorsa nel percorso di psicoterapia. Chiedere aiuto è la cosa migliore che può fare per sè in un momento così doloroso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Gentilissimo buongiorno, comprendo la sua sofferenza, il senso di abbandono, l'umiliazione e la mancanza di interesse per un futuro che si prospetta vuoto e privo di significato. Le perdite, quelle importanti, ci lasciano così, svuotati e pieni di dolore. Da quanto ci racconta mi pare di capire che abbia provato a riprendere a vivere ( ha provato a frequentare nuove donne ma senza successo), quindi sta provando a sentirsi meglio ma i suoi tentativi non hanno dato esito positivo. E' corretto? Soffrire per una perdita è normale voler recuperare la propria vita e il proprio tempo, però, è sano. Da quello che ci scrive sarebbe utile conoscere cosa ha fatto fino a oggi per cercare di stare meglio, capire perché non ha funzionato, trovare nuove risorse, risolvere la sua insonnia che sicuramente non l'aiuta togliendole energia. Resto a sua disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, posso immaginare come la situazione che ha dovuto affrontare e che sta ancora attraversando possa essere fonte di incredibile sofferenza. Quando si tenta di amare con tutto il proprio essere qualcuno il rischio è quello di esserne svuotati, con la sensazione di essere dei gusci vuoti in balia del desiderio dell'altra persona. Lei autonomamente ha già portato a galla dei temi che ritiene abbiano in qualche modo influito sulla relazione che ha vissuto e che influiscano sulle sue relazioni in generale presumo, come appunto il timore di essere abbandonato. Affinchè possa nuovamente andare avanti potrebbe essere utile per lei esplorare ed affrontare, insieme ad un terapeuta, l'esperienza che ha appena vissuto ed i temi che ad essa sono collegati. Intanto le auguro il meglio. Rimango a disposizione. Un saluto.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza; posso immaginare che non sia una situazione semplice e, leggendo le sue parole, arriva forte e chiara la fatica emotiva e fisica di questo momento di vita.
Da quello che scrive, lei aveva molto investito su questa relazione, dalla quale dipendeva gran parte del suo benessere: la realizzazione personale e professionale, le amicizie, il desiderio di fare progetti per un futuro insieme.
Tutto considerato, il suo smarrimento attuale è del tutto comprensibile, ma non va trascurato. Le suggerirei di prendersi cura di sé e delle parti di sé "doloranti" per la fine di questa relazione; ha citato ad esempio il rapporto con i suoi genitori, la difficoltà a dormire e a ritrovare un senso: si tratta di aspetti importanti che, se approfonditi e reinseriti in una cornice di senso, potrebbero consentirle di acquisire consapevolezza e ritrovare la sua strada, anche al di fuori di una relazione.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Buongiorno. È evidente anche all'interno del messaggio il disagio e un'emotività negativa che la pervade attualmente. Non è per nessuno semplice attraversare questi momenti che sembrano vogliano tirarci nell'abisso, come è facile iniziare subito a pensare che qualunque cosa uno possa fare non serva a nulla se non a peggiorare la situazione già tragica agli occhi di chi la guarda.
La sua volontà di affidarsi ad un professionista è già però una risposta ai suoi pensieri negativi che quotidianamente catalizzano l'attenzione, è una risposta perchè fa capire a se stesso che lei ha la voglia di mettersi in gioco, che lei vuole uscire da questa situazione che non la sta portando a nulla di buono ma che le ha fatto comunque scoprire sia alcune sue debolezze che qualche realtà di fatto sulla gente che la circondava. Un percorso nel quale affronta sia i traumi del passato che la volontà di crescita futura può sicuramente aiutarla e consegnarle la consapevolezza che lei non è la persona con la quale sta attualmente convivendo ma è il soggetto che può far parte o creare un suo nucleo familiare e vivere in una situazione di benessere.
Rimango a sua disposizione e non esiti a dar continuità alla sua richiesta di aiuto.
Un saluto e un augurio per un anno nuovo di forza e crescita.
Bruno E. Gobbato
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Gentile utente buongiorno.
Lei vive un momento della vita molto delicato e di grande sofferenza. Si percepisce a pieno quanto la fine del suo legame relazionale stia destabilizzando il suo equilibrio psicologico.
Chiedere aiuto, come sta facendo, è il primo passo fondamentale per ricominciare a guardare alla vita con più fiducia e più ottimismo. Lei merita di vivere la sua vita con soddisfazione e felicità, ma per farlo adesso ha bisogno di qualcuno che l'ascolti e che le tracci una strada per la rielaborazione di quanto le è accaduto e di superamento del disagio psicologico derivante.
Come ci ha raccontato, lei ha in sé tutte le risorse e le capacità per trarre soddisfazione dalla vita professionale e da quella relazionale. Queste capacità sono dentro di lei e nessuno potrà mai toglierle. Adesso sembra tutto impossibile e vano, ma la vita presenta in ogni momento nuove opportunità e possibilità per rinascere dal proprio dolore. Si affidi, senza indugio, a un professionista per comprendere meglio cosa le accade a livello emotivo e mentale. Presto sarà in grado di osservare la sua angoscia e il suo disagio con maggiore lucidità, e ricomincerà a dare valore alle emozioni positive, che ora sembrano così lontane.

Se lo desidera, può contattarmi, anche online, per ulteriori informazioni o chiarimenti su un intervento psicologico adatto alle sue esigenze.
un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Caro utente, dalle sue parole trapela il profondo malessere che la fine di questa relazione sentimentale ha portato nella sua vita. Tra i temi significativi di questo momento critico lei ne menziona uno in particolare, mi riferisco al tema dell'abbandono verso il quale si sente particolarmente vulnerabile. L'allontanamento di una persona che si ama rappresenta sempre una condizione di destabilizzazione e disorientamento, oltre che di solitudine, dolore e rabbia, tuttavia per alcuni, paradossalmente, l'abbandono può rappresentare anche un'occasione di rinnovamento. In questo senso la capacità di accettazione è un processo indispensabile per capire quanto è accaduto e in che modo la persona coinvolta ha contribuito a determinare quanto avvenuto, perché non dimentichiamoci che nella coppia si è in due quindi entrambi i partner ricoprono una parte di responsabilità nelle varie dinamiche relazionali. Se si sarà in grado di avviare questo processo sarà anche possibile vivere la situazione di dolore e di crisi come un periodo di riflessione su di sé, sui propri meccanismi di attaccamento e sui propri bisogni. Potrebbe essere utile per lei esplorare questi contenuti con un professionista ponendo così le premesse per la propria crescita e la propria evoluzione. Le auguro di tornare a stare meglio
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile,
quando termina una relazione sulla quale si è investito tanto, con tanta intensità, succede che il senso di vuoto ed un profondo senso depressivo ci pervadano. Non è indolore accettare la fine di certe cose, tuttavia questa potrebbe essere per Lei un'occasione proficua per riflettere proprio sui temi che ha espresso, attraverso un percorso di psicoterapia.
Cordialmente, EP
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e mi sembra evidente dalle sue parole che si trova in un momento di grande difficoltà, tanto che lei stesso dice di aver bisogno di aiuto. Le suggerisco di chiederlo in modo tempestivo, perchè nessuno merita di vivere in questo modo e perchè è possibile ritrovare la serenità, se ben supportati.
In bocca al lupo
dott.ssa Federica Tessaro
Buonasera comprendo il suo dolore per la fine della sua relazione e certamente questa rottura ha riattivato antiche ferite legate alla sua infanzia e adolescenza. Questo evento può essere però l'occasione per lavorare sulla sua sofferenza che dal suo racconto sembra essere presente a prescindere dalla fine della sua relazione. Quando si arriva a perdere peso in cosi poco tempo e ad avere problemi su più fronti, familiare, sociale, lavorativo è il segnale che deve iniziare a mettere se stesso al primo posto. Le consiglio di iniziare il prima possibile una psicoterapia onde evitare che la sua sintomatologia peggiori e vedrà che andrà meglio e finalmente fiorirà come persona a prescindere da chi avrà accanto.
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Buongiorno,
il suo dolore è comprensibile. Affrontare una separazione è difficile soprattutto quando si è investito e progettato tanto.
Credo che la sua scelta di intraprendere un percorso di psicoterapia sia giusta e potrà scoprire nuove sue risorse che la potranno aiutare a superare queste difficoltà che sta vivendo.
cordialmente Dott.ssa Giorgia Sapienza
Buonasera, la sua sofferenza è comprensibile. I temi che lei ha descritto come centrali sono abbandono e mancanza di motivazione verso i suoi obiettivi. Prima della rottura questi le sembravano molto chiari, ma una volta terminata la relazione ha sentito il vuoto (dentro e intorno a sé). è possibile che ci sia qualcosa del suo passato o della sua personalità che si sia nuovamente acceso attraverso questa relazione e la sua fine. Le consiglio di parlarne direttamente con un professionista della salute mentale, in particolar modo uno psicologo o psicoterapeuta per determinare un obiettivo, cercare di comprendere meglio e puntare, giorno dopo giorno, al suo benessere generale, a prescindere dalle relazioni affettive intorno a lei. Rimango a disposizione. Dott. Andrea Mussini
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Salve Gentile utente, mi dispiace per il brutto periodo che sta attraversando e la ringrazio per averlo condiviso con noi professionisti. Le rotture relazionali sono dei veri e propri lutti, che vanno elaborati, vissuti, affrontati e piano piano digeriti. Con la persona che se ne va, se ne vanno via anche delle parti di noi, quindi è normale soffrire, stare male, sentirsi persi e tristi. Il punto è cosa scegliamo di fare con tutto quello che sentiamo e che proviamo. Da ciò che scrive, le consiglierei di valutare di intraprendere un percorso terapeutico, per fare chiarezza su tutto quello che è accaduto e per riflettere su quanto questa persona fosse realmente adatta a stare accanto a lei o meno.
Per qualunque cosa, resto a disposizione. In bocca al lupo!
Cordialmente,
Rebecca Volpes

ChatGPT
ChatGPT
Mi dispiace molto sentire quanto stai attraversando. È evidente che stai vivendo un periodo estremamente difficile, pieno di sfide personali e relazionali.

È positivo che tu stia considerando di cercare l'aiuto di uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono offrire il supporto necessario per affrontare il dolore, elaborare le emozioni e sviluppare strategie per superare le difficoltà.

Le tue esperienze passate, incluse quelle familiari e lavorative, sembrano aver contribuito ai tuoi attuali livelli di stress e malessere. Uno specialista può aiutarti ad esplorare questi aspetti in modo più approfondito e fornirti gli strumenti necessari per affrontarli.

Quanto alla tua considerazione sulla possibile natura narcisistica della tua ex, è importante sottolineare che diagnosticare una persona con disturbi psicologici richiede una valutazione da parte di un professionista. Concentrati sulla tua guarigione personale e sull'ottenere il supporto necessario per superare questo periodo difficile.

Non esitare a cercare aiuto da uno specialista il prima possibile. Affrontare questi problemi richiede tempo e impegno, ma il supporto professionale può fare la differenza nel processo di guarigione.
È comprensibile che si senta devastato e abbandonato, soprattutto considerando le numerose sfide che ha affrontato. È importante cercare supporto di uno specialista per affrontare il suo malessere emotivo e mentale. Uno psicologo esperto può aiutarla a elaborare il lutto per la perdita della relazione, a gestire la solitudine e a sviluppare strategie per costruire una vita soddisfacente. Potrebbe essere utile esplorare anche il suo senso di abbandono e le difficoltà di fiducia che potrebbero derivare dalla sua infanzia. Ricordi che il percorso di guarigione richiede tempo e supporto adeguato, ma è possibile superare questa fase difficile e costruire una vita soddisfacente.
Se ha voglia di approfondire, rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, dal suo racconto traspare con chiarezza la portata traumatica della perdita del rapporto con la sua compagna e della bambina. La chiusura di una relazione significativa è paragonabile ad un vero e proprio lutto e nel suo caso è reso ancor più doloroso dal numero di altre relazioni (con la figlia e gli amici) che ne risentono a cascata. Il corpo, come lei ora, sta parlando chiaramente e questi sono tutti segnali da non ignorare. Sarebbe fruttuoso per lei poter intraprendere un percorso terapeutico per affrontare, non da solo ma accompagnato, questo dolore e scegliere come dare un nuovo significato alla propria esperienza di vita.
Resto a disposizione e le auguro che questa ferita possa presto essere medicata.
Dott.ssa Giulia Campana
Buongiorno, mi sembra di capire che la relazione avesse un significato molto più profondo. Si è (come è normale che sia ) identificato in un ruolo e la perdita ha coinvolto dei processi nucleari sulla percezione di sé. Il vuoto che lei descrive e l'attivazione dello stato mentale di minaccia sul tema dell'abbandono (che descrive come una costante nella sua vita) va indagato più da vicino. Cosi come i segni ed i sintomi descritti (es. ruminazione ed insonnia) . Si conceda, in una fase di cambiamento, di sperimentare diverse emozioni , tra cui la paura e la tristezza. A presto.

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