Salve, il mio compagno non ha eccitazione da circa un anno,, ha fatto tutte le analisi e quelle sono

18 risposte
Salve, il mio compagno non ha eccitazione da circa un anno,, ha fatto tutte le analisi e quelle sono uscite buone, ma il medico che l' ha operato al varicocele 6 anni fa gli ha detto che è normale che la sua attività sessuale sia cambiata.
Il punto è che è morta, non cambiata!!
Ha provato x alcuni Giorni cure naturali ma non vedendo risultati ha mollato tutto, e di medicinali non ne vuol sapere.
Sapendo il suo stato d'animo cerco di non fargli pesare la cosa, ma vedo che ormai siamo fratello e sorella, lui non riesce neanche a procurare piacere a me,
Sarà lo stress , l egoismo, ma la coppia è venirsi incontro e lui non capisce il mio malessere,,
Non vuole vedere sessuologi etc, prima eravamo molto complici, capisco che si sente distrutto come uomo, ma non fare nulla non porterà a niente di buono.
Possono le analisi essere buone ed avere invece problemi verso di me ?
Forse un percorso di psicoterapia di coppia potrebbe aiutarvi in questo momento. Mi sembra chiaro che il suo compagno stia soffrendo molto per la situazione magari riesce a coinvolgerlo in questo modo. Resto a disposizione per un consulto on line anche di coppia. Cordiali saluti

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutare ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Posso ipotizzare che sia utile valutare la domanda che si pone, ovvero che il problema posto abbia origine nella vostra relazione.
Quello che le posso dire con certezza invece è di prendere sul serio ciò che le accade. La direzione lei l'ha già intravista, ovvero farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. Cosa che sarebbe molto utile anche per suo marito.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile utente, la questione che lei pone è molto delicata. Ciò che è certo è che non possiamo obbligare qualcuno a fare un percorso. La fatica però è di entrambi per ragioni diversi ma non meno importanti. Se un percorso individuale per suo marito è troppo invasivo potrebbe proporgli di valutare un percorso di coppia. Il quale, sposta il focus del problema non sulla difficoltà sessuali di suo marito ma su di voi come coppia. Potrebbe aiutarvi a trovare una nuova intimità e complicità.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
non mi è chiaro se si tratti di una disfunzione erettile o di un calo/assenza di desiderio.
Rispetto a questi ci sono sicuramente una serie di interventi che si potrebbero attuare.
Il punto però vorrei porle all'attenzione è quello legato al rapporto tra voi due. Lei vede questo rapporto cambiato, diverso da prima. La "morte" dell'attività sessuale ha delle inevitabili ripercussioni sulla vita di coppia, ma la coppia non è solo il sesso. Quello che in questa fase sta venendo meno è la comunicazione tra voi due. Ognuno ha i suoi vissuti su quanto sta accadendo, ma è come se ci fosse una barriera che sta tenendo sia lei che il suo compagno isolati, lui da una parte e dall'altra. Ma probabilmente tutti e due con il sentore che il rapporto si stia rovinando sempre più. Su questo consiglio ad entrambi di chiedere un aiuto a riattivare una comunicazione che è fondamentale per la vita e la vitalità della coppia.
Gianpaolo Bocci
Salve e grazie di questa condivisione. Mi arriva forte il suo malessere e la sua paura di non essere vista e allo stesso tempo il grande dolore di suo marito che probabilmente si sta ritirando da qualcosa che lo fa sentire impotente e che pensa di non poter cambiare. Forse poter iniziare un percorso di coppia per poter capire come state, cosa sta succedendo alla vostra coppia, far incontrare i vostri dolori, può aiutarvi a rincontrarvi. Resto a disposizione per qualsiasi informazione

Le auguro una buona giornata
Buonasera , è difficile rispondere alla sua domanda senza conoscere suo marito e la storia della vostra relazione.Per questo motivo credo che un approfondimento sarebbe molto utile ad entrambi .,,sarebbe utile confrontarsi e parlare delle reciproche emozioni .Questo faciliterà sicuramente a che una autentica comunicazione tra di voi senza vergogne e timori .Se suo marito non è d'accordo ,le consiglierei di rivolgersi individualmente ad un terapeuta Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera,
Il fatto che il suo compagno non abbia "eccitazione", può voler dire che ci sia un disagio psicologico sottostante che interferisce con il suo desiderio sessuale.
Da quanto narra, mi pare, infatti, di capire che il suo compagno abbia perso interesse verso l'attività sessuale, al di là della condizione medica (varicocele).
Mi sembra che questa perdita di interesse possa essere un sintomo depressivo. Come sta il suo compagno in generale? Ha interessi in altre aree? Come va il lavoro? Il vostro rapporto, al di là della questione sessuale, come va? Il suo compagno le viene incontro in altri ambiti della vostra vita o funziona come ha descritto nella sfera sessuale?
Provare a rispondere a questi quesiti può essere un primo step per inquadrare il problema.
Ad ogni modo, qualora il suo compagno rimanga comunque refrattario a rivolgersi a terapeuti esperti in tale ambito, le consiglio di richiedere una consulenza psicologica individuale che aiuti lei stessa a capire come muoversi in questa situazione.
Un caro saluto
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il problema può essere sia medico che psicologico, ma se il suo compagno rifiuta di farsi vedere è molto difficile che avvenga una guarigione spontanea. Capisco la sofferenza che sta provando. Se pensa che le possa essere utile per affrontare la situazione, può pensare di iniziare lei un po' percorso di sostegno psicologico. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Utente, mi spiace molto per il disagio che state vivendo lei ed il suo compagno.
Avete fatto bene a fare tutti gli accertamenti clinici del caso per escludere cause fisiologiche, il consiglio che mi sento di darvi è di iniziare insieme un percorso di
coppia in psicoterapia con un/a professionista specializzato/a in sessuologia.
Resto a vostra disposizione per approfondimenti e, per comprendere ed elaborare aspettative e resistenze.
Vi auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buonasera Signora, spesso in presenza delle difficoltà che descrive, la donna mette in discussione il proprio potere seduttivo quando invece il problema può essere nella coppia o nell'uomo e nel suo rapporto con la sessualità. Potreste contattare chi lo ha operato e chiedere un parere a lui sul piano fisiologico ma è superfluo dire che in tali casi è utile intraprendere una terapia di coppia o una terapia con un sessuologo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Si, è possibile che le analisi che valutano gli aspetti organici implicati nelle difficoltà di suo marito non rilevino alcuna criticità e che comunque tali difficoltà si manifestino, probabilmente perché legate a vissuti emotivi, e ad aspetti psicologi più in generale, che il suo partner sta vivendo.
Credo che certamente una buona possibilità per affrontare la situazione potrebbe essere, se entrambi d'accordo, valutare l'inizio di un percorso di coppia (preferibilmente con uno/a psicologo/a - psicoterapeuta specializzato anche in sessuologia) per lavorare sul vostro rapporto personale e sulla vostra intimità, oppure, in particolare se suo marito non fosse d'accordo rispetto all'idea di lavorare in coppia, nè in modo individuale, potrebbe lei stessa rivolgersi ad un professionista, individualmente, per dar voce ed esplorare ulteriormente la situazione che sta vivendo ed individuare il modo migliore per affrontare la situazione. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Ciao, comprendo lo stress e la tristezza del momento, purtroppo in questi casi se non ci si rivolge ad un sessuologo magari specializzato anche in terapia di coppia, non credo ci sia molto altro da fare. Bisogna far capire al partner quanto sia importante questa cosa per la tenuta del rapporto.
Spero che lui comprenda e si lasci convincere.
Gentile donna,

lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potrebbe affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo, elaborando il tutto e guardando avanti. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme e darvi una nuova possibilità come coppia.
Ne parli anche con il suo compagno.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno. Mi spiace molto per il suo disagio e capisco la difficile situazione. Il mio consiglio è di provare a proporgli una terapia di coppia in cui INSIEME provate a trovare una soluzione a questa situazione che le crea molte difficoltà.
In caso questo non fosse possibile può rivolgersi lei ad uno psicoterapeuta e affrontare con lui questo suo comprensibile malessere.
Cordialmente.
Dott.ssa Francesca Torretta
Buongiorno, la ringrazio per aver scritto su questo portale e aver riportato il suo disagio, capisco non sia facile.
Il mio consiglio è quello di riferire al suo compagno il suo malessere e di provare a proporre una terapia di coppia o anche sessuologica di coppia, in cui anche lei si metta in gioco così da non far sentire lui quello "sbagliato": Purtroppo la situazione non è semplice, ma potersi esprimere in un ambiente protetto in cui poter portare la propria sofferenza e la propria emozionalità potrebbe essere importante per la vostra coppia. Forse il suo compagno non riesce a esprimere il suo disagio per questa situazione e si sente l'unico coinvolto. Lo ascolti, sia accogliente, ma riferisca anche i suoi bisogni. La comunicazione è la cosa più potente in una coppia, non lo dimentichi mai.
Spero di esserle stata d'aiuto, buona giornata
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Lei dice che il suo compagno "non ha eccitazione da quasi un anno", prima di allora la vostra vita sessuale era soddisfacente?
Il disturbo dell’eccitazione sessuale maschile si suddivide in:
Permanente quando l’uomo ha, da sempre, presentato la difficoltà; Acquisito quando le difficoltà che riguardano la risposta di eccitazione sono insorte in seguito ad apprendimenti culturali ed esperienze personali negative che possono aver condizionato l’atteggiamento verso la sessualità; Situazionale quando la difficoltà a eccitarsi è presente con un solo partner o solo in determinate circostanze ambientali. Credo sia molto importante prendere in considerazione il contesto interpersonale in cui la persona si trova: un minore desiderio sessuale rispetto al proprio partner da solo non è una informazione sufficiente per poter fare diagnosi. E’ necessario anche prendere in considerazione l’assenza o meno di pensieri e fantasie sessuali. Come per le donne, anche negli uomini esistono particolari fattori che innescano il desiderio sessuale, ma le ricerche dimostrano che gli uomini sono molto più attivati da fonti erotiche visive rispetto alle donne. A volte, in presenza di disturbo dell’eccitazione sessuale, è necessario intraprendere dei preliminari (masturbazione propria o del partner) per accendere il desiderio. Certo, un umore ansioso; un senso di autoefficacia, autostima, capacità di ascoltare il desiderio sessuale del proprio partner, il grado di empatia che credo ormai si sia instaurato nel suo compagno ed in lei, non facilita l'approccio sessuale, ma anzi porta entrambi ad allontanarsi sempre più. Il trattamento potrebbe prevede una Psicoeducazione, è quindi la conoscenza dell’anatomia sessuale e del ciclo di risposta sessuale (fasi del funzionamento erotico), miglioramento della consapevolezza del proprio corpo (esplorazione visiva e cinestesica), comprensione dei fattori fisiologici e psicologici coinvolti nel rapporto sessuale, esame delle credenze e dei miti comuni inerenti il sesso, ecc.. Esercizi di Focalizzazione Sensoriale: una procedura mediante la quale si ricomincia a manifestare l’affetto attraverso il contatto fisico; Esercizi di stimolazione genitale e/o masturbazione; Uso di materiale erotico (fotografie, film, libri) e stimolazione delle fantasie sessuali. E come fondamentale indicazione, le darei quella di un Training della comunicazione: facilitare la comunicazione generale e sessuale tra i partner. Ciò implica, l'affrontare il discorso in maniera chiara ma tranquilla, con l'assoluto obiettivo di comprensione reciproca.
Cordialmente Dott.ssa Giovannina Marasco
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto del disagio che sta provando e delle difficoltà che sta vivendo.
Un parere psicologico per essere funzionale necessita di tanti dettagli, di ascolto e di una forte fiducia da entrambe le parti. Per tale ragione le assicuro la mia disponibilità se fosse interessato a ricevere maggiori informazioni e uno spazio sicuro in cui poter parlare.
Dott.ssa Veronica Guidi
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