Salve, ho cominciato Elopram 2 gocce x 4 giorni fino 8 ( il massimo doveva essere 10 ), prescritto d

23 risposte
Salve, ho cominciato Elopram 2 gocce x 4 giorni fino 8 ( il massimo doveva essere 10 ), prescritto da mio psichiatra per un DOC amplificato dopo un fortissimo trauma prima stavo benissimo,gestivo serenamente la mia vita. Dopo le prime 2 settimane un inferno, tremori, riduzione olfatto e gusto, non riuscire a stare fermi. Nell'attesa di risolvere il problema , il mio psichiatra dice di continuare, sono sceso a 5 gocce , qualcuno può aiutarmi? Grazie mille
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
E mi spiace per il trauma da lei vissuto.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio psichiatra per indicazioni sulla posologia, figura professionale più competente in materia.
Mi permetto inoltre di suggerirle di intraprendere un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico.
Per l'elaborazione del trauma può inoltre provare approccio EMDR, risolutivo in moltissime circostanze.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che sia più opportuno per lei rivolgere questa domanda al medico che le ha prescritto i farmaci. Inoltre, ha pensato a un consulto psicologico? Per l'elaborazione del trauma non esiste un approccio migliore di un altro, l'importante è che lei si senta suo agio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, per uscire dal suo problema faccia due cose:
la prima: segua con scrupolosa precisione la posologia che le ha dato il suo psichiatra e faccia i controlli periodici (generalmente uno al mese);
la seconda: appena il sintomo intrusivo sarà più attenuato grazie alla farmacoterapia, vi affianchi la psicoterapia per acquisire consapevolezza circa le cause e i fattori di mantenimento del suo DOC ma anche per imparare a modificare i suoi schemi di pensiero rigidi e le sue condotte comportamentali che rafforzano le idee ossessive, creando quel pesante circolo vizioso che chi soffre di Doc conosce fin troppo bene.
Per questa ragione le consiglio la psicoterapia Cognitivo Comportamentale, assai quotata nel settore per disturbi di questo genere.
Auguri!
Dottoressa Mg Fanciulli
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera
Oltre alla terapia farmacologica sarebbe efficace elaborare il trauma di cui parla attraverso la metodologia EMDR specifica nel merito.
Sono a sua disposizione

Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, deve seguire le indicazioni dello psichiatra. Provi a sentirlo nuovamente se i fastidi persistono. In aggiunta alla terapia farmacologica mi auguro che lei stia facendo anche una psicoterapia. Mi permetto di suggerirgliela se così non fosse.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, mi dispiace molto per la difficile e dolorosa situazione che sta vivendo.
Le consiglio di fare riferimento al suo psichiatra per i farmaci e parlare con lui se dovesse avere dubbi o incertezze. Riuscirà sicuramente a rassicurarla e a trovare la terapia adatta.
Se non lo sta già facendo, vista la situazione, potrebbe esserle di enorme aiuto iniziare anche un percorso psicologico. Sarebbe un suo personale spazio, in cui poter parlare del trauma vissuto, di tutto ciò che vuole e sentirsi accolto e supportato.
Un caro saluto,
Dottoressa Alice Carbone
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
è fortemente sconsigliato gestire da se e in totale autonomia l assunzione dei farmaci. Segua correttamente le prescrizioni del medico, si affidi, ed in caso di dubbi lo consulti vedrà potrà accogliere e orientare tranquillamente le sue richieste. Aggiungo inoltre che al trattamento farmacologico affiancherei una psicoterapia con la possibilità di poter guardare ad un benessere a lungo termine.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, meglio sentire il parere del medico condotto.

Saluti

MT
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, come scrivono i miei colleghi nelle risposte precedenti x quanto riguarda la cura farmacologica deve rivolgersi al professionista che inizialmente le ha prescritto la cura. Inoltre x quanto riguarda il suo trauma dovrebbe iniziare una terapia EMDR per elaborare l'evento che gli ha procurare tale trauma. La saluto cordialmente dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Olimpia Miraglia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, in merito al farmaco, si affidi al parere del Medico curante ed eviti il "fai da te". Se non è in Terapia, tenga conto che una Psicoterapia, in abbinamento allo psicofarmaco, potrebbe aiutarla ad affrontare meglio il suo malessere. Le auguro una buona serata. Saluti Dr.ssa Olimpia Miraglia
Dr. Gianpietro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Buona sera. Mi spiace per la sofferenza che sta vivendo.

il disturbo ossessivo-compulsivo è risolvibile soprattutto affiancando un approccio di psicologia cognitivo comportamentale che si è rivelata fra le più efficaci in assoluto, a maggior ragione se potenziata dalla Mindfulness per disidentificarsi dai pensieri ossessivi.

Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
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Dott.ssa Martina Rita Malizia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, contatti nuovamente il suo psichiatra e si confronti con lui.
Segua le indicazioni, richieda ulteriori confronti in caso di encessità o malessere.
Le suggerisco, inoltre, di valutare l'inizio di un persorcorso psicoterapico in associazione alla terapia farmacologica.
Un caro saluto, Dott.ssa M. R. Malizia
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, per quanto riguarda il farmaco ne dovrebbe parlare col suo psichiatra. Dato il trauma subito, però, mi permetto di consigliarle una psicoterapia di affiancamento essendo la modalità attraverso la quale può affrontare quanto successo. L'EMDR è la terapia di elezione per la rielaborazione del trauma. Mi scriva pure in privato per maggiori informazioni. Un caro saluto
Dott. Lamberto Maioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, le consiglio qualche seduta da un terapeuta in aggiunta al sostegno farmacologico, se sente che questo può aiutarla.
Eviterei l'EMDR.
LM
Dott.ssa Anthea Mirra
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Salve, mi dispiace molto per lo stato di malessere riportato. La terapia farmacologica è uno strumento estremamente delicato e importante, la invito a parlarne con un medico e solo con chi di competenza. La invito a considerare un percorso psicologico che affianchi quello farmacologico appena iniziato. Questo potrebbe rivelarsi un valido aiuto per uscire dalla tirannia dell'assurdo di cui spesso sono vittime le persone con una problematica doc.

Cordialità
A.M
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, le suggerisco di seguire scrupolosamente le indicazioni del suo psichiatra e di confrontarsi con lui rispetto alle sue difficoltà. Inoltre, da quanto scrive, credo che il supporto psicoterapico sia fondamentale. Si affidi ad un bravo professionista. Sono a disposizione se crede.
Cordialmente
Dott.ssa Zena Ballico
Dott. Alessandro Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Pietrasanta
Buona sera,
Comprendo lo stato in cui si può trovare, se ha bisogno di una revisione urgente della terapia si rivolga al suo psichiatra o ai servizi pubblici. Spesso i farmaci hanno differenti proprietà per cui segua scrupolosamente le indicazioni del medico e non operi cambiamenti in autonomia. Per quanto riguarda il disturbo ossessivo compulsivo, la sinergia con una terapia migliora sicuramente l'efficacia del trattamento in generale.

Cordialmente, Alessandro Esposito Psicologo
Dott.ssa Laura Castellan
Psicologo clinico
Castelfranco Veneto
Buonasera, rispetto al farmaco è importante che tratti questi aspetti con il suo psichiatra. Gli esponga pure i suoi dubbi come ha fatto in questo caso, saprà fornirle le informazioni necessarie. Per affrontare lo stress che sta vivendo e ricevere un supporto più ampio le consiglio invece di affiancare al farmaco un percorso di sostegno psicologico; non c'è un approccio migliore di un altro, scelga il professionista che le ispira più fiducia e con cui si sente a suo agio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Castellan
Dott.ssa Lavinia Sestito
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve,
lo psicologo non si occupa di farmaci, non posso darti un pare e me ne dispiaccio.
Il tuo psichiatra ne sa più di noi tutti.
Una cosa però gliela posso dire, potrebbe essere il momento di iniziare un valido percorso di terapia, attraverso cui capire cosa stia accadendo nella sua vita.
un caro saluto
Lavinia
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Dott.ssa Elisabetta Cavicchioli
Psicologo clinico, Professional counselor
San Miniato Basso
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Per i medicinali le consiglio di rivolgersi al suo medico curante o ad un altro psichiatra nel caso volesse un altro parere.
Saluti
Elisabetta Cavicchioli
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Ciao! Mi dispiace che tu stia attraversando un periodo difficile. I sintomi che descrivi, come tremori, riduzione dell'olfatto e del gusto, e difficoltà a stare fermi, potrebbero essere effetti collaterali dell'Elopram (un farmaco a base di escitalopram, utilizzato per il trattamento di disturbi come il DOC, la depressione e l'ansia). Questi effetti sono abbastanza comuni all'inizio della terapia o quando si modificano le dosi, e di solito tendono a diminuire con il tempo.

Tuttavia, è importante che tu parli con il tuo psichiatra riguardo a questi effetti collaterali. Se i sintomi sono fastidiosi o se non migliorano, potrebbe esserci bisogno di aggiustare il trattamento, magari con una dose più bassa o un altro tipo di farmaco. Non interrompere o modificare la dose senza consultare prima il tuo medico, perché un cambiamento improvviso potrebbe influire sulla tua condizione.

Nel frattempo, cerca di mantenere una comunicazione aperta con il tuo psichiatra e segui le sue indicazioni. Potresti anche chiedere se esistono tecniche per gestire meglio gli effetti collaterali o se c'è la possibilità di ridurre gradualmente la dose in modo che il tuo corpo si abitui al farmaco in modo più dolce.

Infine, se non riesci a trovare sollievo o i sintomi peggiorano, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni terapeutiche o approcci integrati che possano darti supporto, come la psicoterapia.

Spero che tu possa trovare presto il giusto equilibrio per stare meglio!
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, la può aiutare solo lo psichiatra che la segue e che conosce la sua storia clinica. Cordiali saluti.
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Questa domanda va posta al medico che le ha prescritto il farmaco.
Dott. Marco Cenci

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