Salve ho 32 anni e da un anno sono sotto terapia per attacchi di panico e ansia...mi e stato prescri

20 risposte
Salve ho 32 anni e da un anno sono sotto terapia per attacchi di panico e ansia...mi e stato prescritto al tempo della visita il farmaco EUTIMIL mezza compressa mattina e metà sera...sono stato meglio e dopo alcuni mesi ho deciso di interrompere l assunzione del farmaco perche non voglio diventarne dipendente...peccato che dopo circa una settimana dall interruzione ho iniziato ad avere giramenti di testa di continuo...nausea e continui cambi di umore...cio che mi preoccupa però sono le vertigini che sono costanti...mi sveglio e mi addormento cosi...oltre ad avere delle fitte improvvise al petto che poi spariscono e ricompaiono a tratti facendomi stare abbastanza male...cosa posso fare??
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia che può aiutarla a capire la posologia migliore onde evitare brusche interruzioni che possano essere controproducenti.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, come mai ha interrotto l’assunzione del farmaco? Comunque, si confronti con il suo medico di fiducia per avere maggiori informazioni.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Caro utente. Sarebbe proficuo capire se la terapia alla quale si riferisce è esclusivamente farmacologica oppure una terapia psicoterapica associata ad alla terapia farmacologia. Dalessaggio non è ben chiaro.
Premesso ciò, è sempre utile associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, percorsi paralleli e complementari in determinate situazioni. Lo psicoterapeuta non può prescrivere faaci quindi sarebbe importante che lei si rivolgesse al medico che le ha prescritto il farmaco.
In psicoterapia invece sarebbe funzionale lavorare sul perché ha preso la decisione di interromperlo bruscamente e sul perché ha paura della dipendenza.
Un caro saluto
Dott.ssa Scaglione
Gentile utente, per quanto concerne il farmaco sarebbe opportuno che lei ne parlasse con il medico che glielo ha prescritto, per gestire posologia e modalità di riduzione o sospensione del farmaco per capire se ciò che vive ora sono collegabili al farmaco. Non è chiaro se sta seguendo , o ha seguito, anche una psicoterapia per queste problematiche nel caso sarebbe consigliabile prendere in considerazione tale percorso. Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Buonasera, i farmaci non si dovrebbero mai interrompere improvvisamente e senza il consulto del medico proprio perché possono dare effetti collaterali di un certo tipo. Dovrebbe chiamare il medico che le ha prescritto il farmaco e trovare con lui una soluzione.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera. Mi spiace molto per il disagio espresso. Solitamente questo tipo di farmaci non conviene mai interromperli senza un'adeguato piano stilato dal medico curante. Vanno infatti scalati pian piano perché la brusca interruzione può causare effetti collaterali. Il mio consiglio è di rivolgersi quindi al suo medico.
Cordialemente
Dott.ssa Francesca Torretta
Buonasera gentile Utente, se ha smesso di assumere il farmaco senza scalarlo è probabile che siano normali effetti collaterali. Dovrebbe quindi consultare un medico per capire se è il caso di ricominciare ad assumere il farmaco oppure no. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. Il farmaco lo ha interrotto lei o il medico? Si rivolga al medico che glielo ha prescritto o al medico di fiducia. Parla di terapia, è solo farmacologica o anche psicoterapeutica? La psicoterapia aiuta ad affrontare gli attacchi di panico indagando sulle cause e stimolando la fiducia in se stessi per affrontare le fragilità e scoprire i punti di forza. Se non l'avesse intrapresa sarebbe utile iniziare un percorso eventualmente anche a supporto della terapia farmacologica. Distinti saluti
buonasera
lo psichiatra è lo specialista al quale rivolgersi per gestire questo tipo di farmaci. A lui deve rivolgersi per conoscere la posologia più indicata e soprattutto per concordare insieme l'eventuale interruzione, nei tempi e nelle modalità.
Tenga conto che per migliorare una situazione psichica e curare problematiche psicologiche può intraprendere un percorso di psicoterapia da uno psicologo specializzato in psicoterapia.
Caro utente, per quanto riguarda l'assunzione degli psicofarmaci e il relativo dosaggio si rivolga ad uno psichiatra. L'ansia e gli attacchi di panico sono segnali che il corpo invia, dei campanelli di allarme che indicano la necessità di porre attenzione a degli aspetti emotivi che devono essere elaborati e resi pensabili in modo da poterli integrare nella sua vita. La loro cura richiede l'aiuto di uno psicologo.
Un caro saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buongiorno, il suo cervello si è abituato all'assunzione del farmaco pertanto dovrebbe lentamente scalarlo con il supporto del suo medico e affiancare un percorso psicologico per la gestione del panico. Saluti.
Buongiorno, le consiglio intanto di considerare che l'interruzione immediata della terapia farmacologica non produce buone risposte. Sarebbe utile capire l'entità della sua paura ad assumere con più continuità il farmaco. L'altro aspetto importante della cura è quello psicologico, che la aiuterebbe a conoscere il significato dei suoi sintomi e il perché si stanno mantenendo. La psicoterapia prevede una messa in gioco di sé stesso, all'interno di una relazione di fiducia con un terapeuta. La relazione è guidata da un contratto terapeutico e si propone obiettivi condivisi, ed ha poi una sua conclusione.
Auguri,.
Dr. Vittorio Cameriero
Salve, capisco la sofferenza che sta vivendo. Immagino che questa situazione stia influenzando la sua vita su diversi aspetti: personale, sociale,lavorativo.
Dal punto di vista farmacologico non posso esprimermi perché sono una psicologa e non un medico. Dal punto di vista psicologico le consiglio di intraprendere un trattamento cognitivo comportamentale, elettivo per i disturbi d'ansia e gli attacchi di panico. Tale approccio l'aiuterà a uscire dal circolo vizioso del panico e imparerà delle tecniche di gestione utili nel presente e futuro. Rimango a disposizione e le auguro buona giornata
Buongiorno,questi farmaci che agiscono a livello del sistema nervoso centrale non vanno mai interrotti bruscamente ma scalati eventualmente con molta gradualità . È necessario monitorare la andamento della terapia con il suo medico .Il farmaco è un sintomatico cura i sintomi ma non le cause e l origine Si affianca abitualmente per questo motivo una psicoterapia che riduca i fattori disfunzionali e comprenda la problematica sottostante al sintomo.Un forte augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile utente di mio dottore,

la terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i disturbi d’ansia.
L’intervento della psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto.
In merito alla prescrizione dei farmaci la invito a non regolare la posologia farmacologica in autonomia ma bensi sempre a confrontarsi col medico prescrivente. La gestione in autonomia delle terapia farmacologica può esser pericolosa oltre che controproducente.
In merito alla scelta di uno psicoterapeuta, qualora non avesse ancora iniziato un percorso di psicoterapia, può trovare uno specialista nella sua zona qui sul portale mio dottore, vedrà la aiuterà a star meglio.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buonasera, gli psicofarmaci si interrompono sempre gradualmente e su prescrizione medica per evitare effetti collaterali. Gli attacchi di panico possono essere curati dalla psicoterapia. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Salve, le suggerisco di confrontarsi con il medico che le ha prescritto la farmacoterapia. Qualora dovessero riprendere gli attacchi di panico sarebbe utile fare un percorso psicologico per affrontarli. Cordialmente, dott.ssa Viola Vigani
Buon giorno. Per aiutarla posso suggerirle l'ascolto del Podcast Le Stanze della Paura che può trovare gratuitamente su Spotify o sulla pagina Facebook: Le stanze della paura Podcast. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti per l'auto aiuto. Dr. Bruno Ramondetti
Buongiorno, per questioni farmacologica, chieda al suo medico di fiducia.

Saluti

MT
Gentile utente, probabilmente ha sperimentato gli effetti di una interruzione improvvisa. Contatti il medico che le aveva prescritto i medicinali e ne parli con lui. Comprendo il timore di diventare dipendenti da qualcosa, ma in generale non è così. Si affidi alle cure e se ha dubbi ne parli prima di scegliere in autonomia una sospensione repentina. Inoltre i soli farmaci non curano le cause del malessere, occorrerebbe affiancare una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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