Salve a tutti! La ADHD può affliggere anche gli adulti? Qual è lo specialista che se ne occupa?

22 risposte
Salve a tutti!
La ADHD può affliggere anche gli adulti? Qual è lo specialista che se ne occupa?
Salve, Certamente.L' ADHD , se non correttamente diagnosticato fin da bambini e, quindi, non adeguatamente trattato, può avere dei risvolti anche nella vita adulta seppur la persona sia più compensata. Come mai fa questa domanda? Riscontra dei problemi a causa di questa condizione? Le consiglio comunque di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter approfondire la questione è trovare strategie utili per fronteggiare tale problema.
Cordialmente, Dott. FDL

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Buongiorno,
l'ADHD è, tendenzialmente diagnosticata durante l'infanzia o adolescenza ma, quando non è così può avere risvolti anche nella vita adulta.
Sarebbe utile comprendere perchè è giunta a questa domanda, quali sono i "sintomi" che l'hanno portata a pensare all'ADHD.
Lo specialista con cui parlarne è sicuramente uno psicoterapeuta ma prima consiglierei una visita medica così da escludere cause organiche.

Rimango a disposizione

Martina Orengo
Salve, lei intende un deficit dell’attenzione in concomitanza con uno stato di accelerazione emotiva.
Quale fascia di età può essere esente da tali caratteristiche metaboliche?
Piuttosto valutare queste variabili all’interno di un contesto di vita, poiché non necessariamente sono da considerare come disarmoniche.
Chieda serenamente un consulto a uno psicoterapeuta per effettuare queste considerazioni sacrosante.
Buon lavoro!
Gentile Signore/a se ha una diagnosi così precisa lo specialista di riferimento è ovviamente chi ha lavorato per giungere a questa conclusione. Qualora questa indicazione diagnostica sia solo una possibilità da verificare si deve procedere attraverso una serie di attività. Uno specialista che può essere consultato è anche uno psicoterapeuta che ha gli strumenti per effettuare una valutazione e che le può fornire delle indicazioni qualificate. Un cordiale saluto
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia, vedrà che saprà aiutarla.
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile utente, è proprio così: l'ADHD può manifestarsi anche in età adulta. Lo specialista di riferimento è tipicamente lo psicologo clinico con competenze in disturbi del neurosviluppo, oppure il neuropsicologo. Lo psichiatra potrà inoltre impostare una terapia farmacologica, se necessaria.
Buongiorno, l’ADHD si manifesta generalmente nell’infanzia e nell’adolescenza ma può presentarsi o persistere anche nell’età adulta. Tendenzialmente un adulto con sintomi tipici dell’ADHD è stato un bambino o un ragazzo con ADHD, magari non individuato e adeguatamente trattato.
Ci sono dei bravi psicologi esperti in neuropsicologia e riabilitazione cognitiva che possono aiutarla nella diagnosi e nell’impostare il trattamento più efficace (di solito prevede la combinazione di interventi psicoeducativi, comportamentali e, solo se necessari, farmacologici).
Un caro saluto
Gentile Utente, l’Adhd essendo un
disturbo del neurosviluppo è già presente nell’infanzia, ma non sempre viene diagnosticato. Per cui per rispondere alla sua domanda, si, può essere presente anche nell’adulto. Lo specialista a cui può rivolgersi è uno psicoterapeuta con formazione cognitivo comportamentale, preferibilmente con esperienza nel trattamento dell’Adhd.
Se avesse necessità di altre informazioni mi può contattare.
Un cordiale saluto
Buongiorno,
per approfondire la sua domanda si può rivolgere allo psicologo clinico con competenze in disturbi del neurosviluppo, oppure al neuropsicologo. Non ci dice però da quali sintomi nasce questa diagnosi e soprattutto se si tratta di autodiagnosi. Come è arrivato a questa conclusione? Un cordiale saluto
Buongiorno, l'ADHD è un cosiddetto disturbo del neurosviluppo e, pertanto, è solitamente diagnosticato durante l'infanzia. Se questo non avviene, oppure se c'è stata diagnosi ma non si è effettuato un intervento consono, si possono osservare alcuni elementi tipici di questo disturbo anche in età adulta. Questo è un ambito che sta recentemente avendo una discreta espansione ed attenzione e la cui valutazione, tramite appositi test e questionari validati, è affidata a neuropsicologi, neuropsichiatri o psicologi clinici con formazione specifica nell'ambito del neurosviluppo.
dott. De Rosa Saccone
Gent.mo utente, gli specialisti di riferimento in questo caso sono lo psicoterapeuta, molto meglio se formato in neuropsicologia o comunque esperto in ADHD dell'adulto e il neurologo, anch'esso con una formazione specifica nel disturbo sopracitato. Cordialmente.
Gent.le Utente,
come già espresso da alcuni colleghi , l'ADHD può manifestarsi anche in età adulta. Lo specialista a cui far riferimento è anzitutto il neuropsicologo ma potrebbe essere anche diagnosticata da uno psicologo clinico con competenze specifiche in disturbi del neurosviluppo attraverso somministrazione di test specifici e valutazione delle capacità cognitive. Le consiglio di rivolgersi a questi specialisti non correndo il rischio di farsi un autodiagnosi perchè è importante escludere prima ogni causa organica e poi pensare ad una diagnosi neuropsicologica e/o psicologica.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marianna Parente
Gentile utente,
l'ADHD è un disturbo del neurosviluppo, ovvero dell'età evolutiva e in quella fascia d'età (circa dai 6-7 anni) dovrebbe essere riconosciuto, diagnosticato ed eventualmente trattato. Tuttavia possono esserci situazioni in cui l'ADHD non venga riconosciuto e/o diagnosticato, permettendo così all'adulto di crescere inconsapevole che determinate sue difficoltà potrebbero dipendere proprio dall'ADHD. Se vuole approfondire ed avere delucidazioni in merito, le consiglio di contattare uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale per dei colloqui e/o per una valutazione generale.
Cordiali saluti
Buongiorno
è autodiagnosi oppure ha elementi oggettivi per parlare di disturbo attentivo?
mi aggiorni sulla sintomatologia
Buonasera,
l'ADHD è classificato come disturbo del neurosviluppo, dato il suo esordio in infanzia o adolescenza. Tuttavia, se non riconosciuto precedentemente e trattato in modo adeguato, potrebbe continuare a manifestarsi anche in età adulta (negli adulti tende a prevalere la sintomatologia attentiva più che la componente di iperattività motoria). E' importante sottolineare che un esordio in età adulta senza segnali precedenti è alquanto improbabile: è una condizione neuropsicologica che deve necessariamente palesarsi nelle fasi di sviluppo precedenti. Riferisca le sue problematiche ad un medico (soprattutto se riscontra recenti problemi a livello cognitivo) e solo successivamente, se necessario, intraprenda un percorso di valutazione psicologica. Le consiglio di evitare possibili autodiagnosi e di affidarsi ai professionisti del settore, libero da qualsivoglia etichetta precostituita.
Spero di esserle stato utile, un saluto cordiale,

Dott. Dario Maglione
Gentile utente, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è stato originariamente attribuito solo alle prime fasi evolutive, in quanto sembrava che la malattia seguisse un decadimento naturale durante la crescita del bambino. Più recentemente, in seguito a diversi studi effettuati in ambito scientifico, è divenuta evidente la possibile continuità della malattia in età adulta, nel caso in cui il disturbo non venga correttamente diagnosticato in infanzia. Se ha il dubbio di essere affetto da ADHD, le consiglio come prima cosa di fare un percorso di valutazione diagnostica, in modo da eliminare eventuali dubbi a riguardo. Solo dopo aver escluso ulteriori possibili diagnosi, le direi di rivolgersi al professionista più indicato, che nel caso dell'ADHD sarebbe uno psicoterapeuta.
Un saluto, dott.ssa Irene Pretoriani
Salve, certo se non adeguatamente trattata questa tipologia può coinvolgere anche l'età adulta. Uno psicologo specializzato può essere di grande aiuto in questi casi. Sono disponibile ad approfondimenti. Intanto le auguro una buona giornata
Buongiorno,
diversi studi hanno confermato che l'ADHD può manifestarsi con maggiore evidenza anche in età adulta, se non è stato diagnosticato e trattato nel modo giusto in precedenza. Chiaramente ci sono sempre dei segni e segnali sin da bambini: un adulto ADHD è stato sicuramente un bambino/adolescente ADHD/con tratti di iperattività e deficit dell'attenzione.
Quali sono le difficoltà principali che prova? Come mai le è venuto questo dubbio?
Potrebbe contattare uno psicologo specializzato in neurpsicologia e/o psicodiagnosi per fare una valutazione; può provare anche a contattare i servizi pubblici di riferimento nella sua zona.
In ogni caso, può contattare uno psicologo con cui discutere l'eventuale malessere che sta provando, per condividere questi dubbi ed incertezze e decidere cosa sia meglio fare e come si possa procedere.
Per qualsiasi cosa, sono disponibile.
Le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, chieda indirizzi al suo medico curante, saprà aiutarla a capire meglio la situazione.
MMM
Gentile utente di mio Dottore,
sarebbe utile contestualizzare la sua domanda, dargli un senso nella sua vita, in quello che sta vivendo..per Se’ o per qualche familiare.
Intanto le rispondo che si tratta di un disturbo che può trovare spazio anche in età adulta, con manifestazioni diverse da quelle infantili ma che comunque necessità di un lavoro di approfondimento e riflessione.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è collocato tra i disturbi del neurosviluppo nel DSM-5. È decisamente comune tra i disturbi dell'età evolutiva, colpisce il 4/5% tra bambini e adolescenti. Si può comunque manifestare in età adulta.

Il disturbo è di natura complessa, con sintomatologia sia comportamentale, sia cognitiva, i trattamenti sono molteplici e includono approcci di tipo psicoeducativo, psicoterapeutico sino al trattamento farmacologico.

La scelta del tipo di trattamento varia in riferimento alla gravità della compromissione, all'età del paziente e alla presenza di altri disturbi in comorbilità.

Le figure a cui rivolgersi sono quindi uno psicologo specializzato ed eventualmente uno psichiatra per la cura farmacologica.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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