Quali alimenti evitare come prevenzione tumore alla mammella e quali alimenti deve evitare chi ha il
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Quali alimenti evitare come prevenzione tumore alla mammella e quali alimenti deve evitare chi ha il tumore? soia e latticini sono da evitare in entrambi i casi? Tra i latticini ce ne sono alcuni che NON sono da evitare o moderare?
Salve, la risposta non è universale e dipende dal tipo di tumore alla mammella. Generalmente la soia è sconsigliata, ma dipende se il tumore è estrogeno sensibile. In generale eliminare carne rossa (sia semplice che lavorata), zuccheri complessi e semplici raffinati e formaggi grassi sono le indicazioni internazioni riconosciute. Durante il periodo di chemioterapia si tende ad escludere anche le solanacee, tra le proteine vegetali va evitato il tofu e la soia disidratata, consigliato mopur, muscolo di grano e lupini.
Per le proteine vanno bilanciate con la quantità di massa magra dell'individuo, fondamentale da individuare. Senza questa misura tutte le indicazioni rimangono linee guida generali
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Attualmente le scoperte delle correlazioni tra alimenti e tumori sono enormi e seppur trasmesse da studi autorevoli in contraddizione
La confusione è molta senza dimenticare che le ricerche provenienti dagli studi epidemiologici stabiliscono perloppiù soltanto possibili e probabili correlazioni di causa ed effetto che vanno poi stemperate nell'habitus genetico biochimico del metabolismo temperamentale e del microbiota dell'uomo
Lo stesso alimento può risultare cancerogeno e non o addirittura anti-tumorale in animali diversi
C'è una vastissima letteratura scientifica che va tuttavia letta e assimilata con prudenza e buon senso
Spesso la ricerca della buona alimentazione può portare a comportamenti alimentari malnutritivi
La confusione è molta senza dimenticare che le ricerche provenienti dagli studi epidemiologici stabiliscono perloppiù soltanto possibili e probabili correlazioni di causa ed effetto che vanno poi stemperate nell'habitus genetico biochimico del metabolismo temperamentale e del microbiota dell'uomo
Lo stesso alimento può risultare cancerogeno e non o addirittura anti-tumorale in animali diversi
C'è una vastissima letteratura scientifica che va tuttavia letta e assimilata con prudenza e buon senso
Spesso la ricerca della buona alimentazione può portare a comportamenti alimentari malnutritivi
Gentilissimo utente. Negli ultimi anni, la ricerca al riguardo è stata numerosa. Non è possibile dare, però, una risposta univoca in quanto bisogna adeguare il più possibile l'alimentazione alle esigenze del soggetto ed alla tipologia di tumore. In questo concordo con i colleghi che hanno risposto in precedenza. Le posso, però, dare delle indicazioni generali molto utili. Parta dal presupposto che un tumore ha un metabolismo molto accelerato e usa, come primo carburante, lo zucchero. Bisognerà, dunque, togliere almeno in parte i carboidrati (soprattutto i semplici). In alcuni casi si tende a togliere la carne rossa, che comunque, può essere consumata con parsimonia per evitare deplezione muscolare (spesso presente nel malato oncologico). Sul latte e latticini ci sono pareri discordanti, ma si tende ad evitarli in larga misura per evitare l'induzione di una molecola, correlata alla progressione tumorale. Secondo le ultime ricerche togliere completamente la soia non è razionale, ma può essere una valida scelta in alcuni tipi di tumore alla mammella. Una dieta ricca in frutta, verdura, pesce ed alimenti carichi di omega tre è la giusta scelta. Bisogna, anche, stare attenti al consumo di integratori, soprattutto i vitaminici che contengono vitamina A ed altri complessi antiossidanti. L'azione antiossidante verrebbe svolta, oltre che sulle cellule sane, anche su quelle malate con conseguenze poco raccomandabili. Per la stesura di un buon piano alimentare specifico per la situazione bisogna, comunque, sempre farsi seguire da un nutrizionista che abbia la giusta esperienza e che sappia adeguare il proprio lavoro alla situazione. Rimango a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Mi faccia sapere come va. Un saluto. Dott.ssa Cristina Mucci
Buonasera, sono d'accordo con i colleghi in merito agli alimenti indicati nelle linee guida, che comunque andrebbe personalizzate al caso clinico. Riguardo all'alimentazione seguita dal paziente con tumore al seno, le ultime ricerche hanno evidenziato l'associazione della dieta chetogenica alla chemioterapia ed hanno, inoltre, supportato l'utilizzo di protocolli nutrizionali basati su approcci di digiuno e intake di zuccheri, da utilizzare il giorno prima della chemioterapia, il giorno di infusione e il giorno successivo.
Non esiti a contattarmi per eventuali delucidaizoni.
Saluti
dottoressa Rossi
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Saluti
dottoressa Rossi
Gentile Sig.ra le ultime ricerche dimostrano che l'assunzione di latte di soia non è affatto correlata al rischio cancro alla mammella, anzi addirittura il rischi sarebbe ridotto. Inoltre si consiglia di assumere 30gr di frutta secca a guscio (circa 10pezzi) sempre nell'ambito preventivo. Questi sono dati presentati all'ultimo conveglio organizzato dall' Istituto Epidemiologico dell'Istituto Nazionale dei Tumori "Pascale" di Napoli.
Buonagiornata
Buonagiornata
Salve per un discorso di prevenzione BASTA seguire le linee guida del ministero della salute inoltre deve ELIMINARE zuccheri e prodotti d'industrializzazione raffinati
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Salve! Come prevenzione consiglio un’alimentazione sana e bilanciata senza esclusione di alimenti praticando attività fisica! Per soggetti affetti da tumore seguire le linee guida del Ministero! Evitare assunzione di latte e derivati, zuccheri complessi e alimenti di origine animale! In generale consiglio sempre di rivolgersi ad uno specialista in grado di seguire bene il caso così da intraprendere un percorso nutrizionale idoneo!
Qui bisogna cambiare l'approccio al problema: non esistono SINGOLI ALIMENTI "buoni" o "cattivi". L'alimentazione e lo stile di vita vanno sempre valutati NEL LORO COMPLESSO. Focalizzarsi sui dettagli è fuorviante e spesso porta a conclusioni sbagliate perchè si perde la visione d'insieme. Quindi, per la PREVENZIONE del tumore alla mammella, nonchè di molti altri tumori: dieta mediterranea (ricca di verdura, frutta, legumi, cereali integrali, pesce e povera di dolci, bibite e cibo spazzatura), regolare attività fisica e mantenere un PESO CORPOREO CORRETTO. Perchè sovrappeso e obesità, questi sì anche da soli, aumentano il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, tra cui anche quello alla mammella. Latte e soia possono essere quindi consumati tranquillamente. Nel caso invece di tumore già in atto è opportuno evitare il fai-da-te e rivolgersi ad uno specialista.
Buongiorno, concordo con la collega, nel non generalizzare su cibi "buoni" o "cattivi" ma , occorre per una sana alimentazione preventiva ,verso qualsiasi patologia oncologica( seno incluso),che faccia riferimento alle linee guida del Ministero della Salute e al documento Wcrf ,dove vengono riassunti in un decalogo le regole de seguire.
Per quanto concerne il tipo di alimentazione con la patologia in atto , dovrebbe essere valutata nel caso specifico e non si può generalizzare.
Sicuramente l'assunzione di latte e derivati andrebbe limitata cosi come la soia, in particolar modo in quei tumori definiti "ormone sensibili".
Per quanto concerne il tipo di alimentazione con la patologia in atto , dovrebbe essere valutata nel caso specifico e non si può generalizzare.
Sicuramente l'assunzione di latte e derivati andrebbe limitata cosi come la soia, in particolar modo in quei tumori definiti "ormone sensibili".
Salve, la letteratura scientifica che tratta di tale argomento e molto vasta, ampia e spesso controversa. Non è facile rispondere alla sua domanda in quanto la risposta non sarebbe univoca. Prima di tutto bisognerebbe conoscere la sua problematica in dettaglio, valutare il suo stile di vita e la sua alimentazione. Sicuramente un consiglio è quello di ridurre il consumo di zuccheri semplici in quanto è la benzina della nostre cellule e soprattutto delle cellule tumorali. Sicuramente una dieta ricca in frutta, verdura, pesce, olio EVO ed alimenti ricchi di omega 3 ed omega 6 è una scelta corretta. Per la stesura di piano alimentare personalizzato le consiglio di rivolgersi quanto prima ad un nutrizionista. Per ulteriori informazioni non esiti dal contattarmi. Cordiali Saluti
Buonasera,gli oncologi affermano che il cancro si alimenta di zuccheri e la prevenzione consiste nel mantenere il peso forma e nel praticare regolare attività fisica.Un percorso oncologico comporta molte modificazioni dell'appetito,delle mucose,del gusto,interviene nausea,vomito,alterazioni del metabolismo,etc (pensi a interventi,chemio, radioterapia,menopausa indotta,etc).Una corretta alimentazione avrà lo scopo di supportare il paziente nelle varie fasi della malattia e anche scopo riabilitativo sotto il profilo psicologico,perchè possa rivedersi come era.Anche in questo caso,la dieta mediterranea ci aiuterà,perchè sana,variata,ricca di frutta,verdura,cereali legumi,povera di carni rosse.Sono a sua disposizione per approfondimenti sul tema,saluti
Buongiorno gentile utente, la letteratura scientifica riguardo tale argomento è molto controversa. Il primo consiglio che mi sento di darle è di ridurre il consumo di zuccheri semplici in quanto rappresentano la fonte primaria di energia per le nostre cellule e soprattutto per quelle tumorali. Segua una dieta ricca in frutta, verdura, pesce, olio EVO ed alimenti ricchi di omega 3 ed omega 6. Si rivolga comunque ad un nutrizionista per un piano nutrizionale personalizzato. Cordiali Saluti
buon giorno deve assolutamente ridurre gli zuccheri, preferire un menu quanto più vegetariano possibile.
contatti un nutrizionista che possa aiutarla a gestire il piano alimentare
saluti
contatti un nutrizionista che possa aiutarla a gestire il piano alimentare
saluti
Salve per un discorso di prevenzione BASTA seguire le linee guida del ministero della salute inoltre deve ELIMINARE zuccheri e prodotti d'industrializzazione raffinati
Salve, le ultime ricerche sulla soia ci mostrano come essa possa anzi essere benefica nel prevenire questo tipo di tumori. Essa infatti contiene fitoestrogeni, e non estrogeni come quelli animali/umani, che si legano a recettori differenti e quindi anche la risposta è diversa.
Starei attenta invece ad alimenti ricchi di fattori di crescita e altamente insulinemizzanti, come i latticini che le hanno già citato. Mi associo al discorso degli zuccheri aggiunti che, al di là dello stimolare la crescita cellulare (molti studi che spesso si citano sono stati svolti solo in vitro e non in vivo), mantengono elevati livelli di infiammazione.
In ogni caso la prevenzione passa da un sano di stile di vita a 360 gradi, non si focalizzi mai su un alimento o categoria in particolare. Nelle giuste dosi e frequenze non c'è cibo "cattivo" al 100%.
Saluti, Dott.ssa Maria Liliana Ciraulo
Starei attenta invece ad alimenti ricchi di fattori di crescita e altamente insulinemizzanti, come i latticini che le hanno già citato. Mi associo al discorso degli zuccheri aggiunti che, al di là dello stimolare la crescita cellulare (molti studi che spesso si citano sono stati svolti solo in vitro e non in vivo), mantengono elevati livelli di infiammazione.
In ogni caso la prevenzione passa da un sano di stile di vita a 360 gradi, non si focalizzi mai su un alimento o categoria in particolare. Nelle giuste dosi e frequenze non c'è cibo "cattivo" al 100%.
Saluti, Dott.ssa Maria Liliana Ciraulo
Salve, è bene evitare tutti i cibi che vadano ad alimentare l'ormone della crescita i quali sono i più famosi e riconosciuti e già citati dai miei colleghi, è però importante fare attenzione anche ad alimenti e modalità d'uso di questi che vadano a causare degli sbalzi ormonali, infatti anch'essi sono in grado di interagire con l'ormone della crescita.
per mirare alla prevenzione come anche al miglioramento e supporto oncologico, si applica spesso la nutrigentica e nutrigenomica associata a questo, con la conseguente epigenetica.
difatti qui si è capaci di aiutare e supportare il sistema immunitario come anche il reparto metabolico cellulare.
Saluti
per mirare alla prevenzione come anche al miglioramento e supporto oncologico, si applica spesso la nutrigentica e nutrigenomica associata a questo, con la conseguente epigenetica.
difatti qui si è capaci di aiutare e supportare il sistema immunitario come anche il reparto metabolico cellulare.
Saluti
Buongiorno, non esistono alimenti considerati "buoni" o "cattivi". L'alimentazione e lo stile di vita vanno sempre valutati nel complesso. Per quanto riguarda l'alimentazione da seguire in prevenzione del tumore alla mammella, nonchè di molti altri tumori le linee guida WCFR suggeriscono di seguire una dieta mediterranea, regolare attività fisica e mantenere un normopeso. Perchè sovrappeso e obesità aumentano il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, tra cui anche quello alla mammella. Latte e soia possono essere quindi consumati tranquillamente. Nel caso invece di tumore già in atto è opportuno evitare il fai-da-te e rivolgersi ad uno specialista.
Buongiorno gentile paziente, in caso di malattia oncologica esistono linee guida generali e linee guida specifiche per ogni tipologia di tumore.
Sicuramente condurre uno stile di vita sano con un'alimentazione equilibrata insieme ad un buon livello di attività fisica, compatibilmente con le indicazioni dell'oncologo, sono un ottimo punto di partenza. Sappiamo poi che gli zuccheri semplici aggiunti, dovrebbero essere ridotti al minimo, in quanto la maggior parte dei tumori ne sono particolarmente sensibili, resta comunque il fatto che si possono consumare pasta, riso, cereali integrali, frutta nelle giuste quantità e porzioni. Oltre a questo, occorre eliminare alcool e sicuramente rinunciare al vizio del fumo.
L'alimentazione proposta deve poi essere mirata alla perdita di massa grassa in eccesso, qualora necessario, e al mantenimento-aumento della massa muscolare poichè in presenza di malattia neoplastica la richiesta proteica aumenta esponenzialmente, vista l'attivazione del sistema immunitario e il primo organo colpito potrebbe essere proprio il muscolo. Ove una condizione di carenza muscolare è associata ad una peggiore prognosi.
Nel particolare caso del tumore al seno, nella scelta degli alimenti, è importante guardare all'istologico, a quali fattori lo alimentino. Quindi, riguardo al consumo di latte e soia, essendo la letteratura contrastante, direi che occorre valutare il caso singolo per poter rispondere.
In ogni caso è bene ricordare di evitare di applicare consigli generali ed evitare il fai-da-te, rivolgendosi preferibilmente ad uno specialista competente in materia. Rimango a disposizione per qualsiasi altro chiarimento e le auguro una buona giornata. Dott.ssa Greta Postacchini
Sicuramente condurre uno stile di vita sano con un'alimentazione equilibrata insieme ad un buon livello di attività fisica, compatibilmente con le indicazioni dell'oncologo, sono un ottimo punto di partenza. Sappiamo poi che gli zuccheri semplici aggiunti, dovrebbero essere ridotti al minimo, in quanto la maggior parte dei tumori ne sono particolarmente sensibili, resta comunque il fatto che si possono consumare pasta, riso, cereali integrali, frutta nelle giuste quantità e porzioni. Oltre a questo, occorre eliminare alcool e sicuramente rinunciare al vizio del fumo.
L'alimentazione proposta deve poi essere mirata alla perdita di massa grassa in eccesso, qualora necessario, e al mantenimento-aumento della massa muscolare poichè in presenza di malattia neoplastica la richiesta proteica aumenta esponenzialmente, vista l'attivazione del sistema immunitario e il primo organo colpito potrebbe essere proprio il muscolo. Ove una condizione di carenza muscolare è associata ad una peggiore prognosi.
Nel particolare caso del tumore al seno, nella scelta degli alimenti, è importante guardare all'istologico, a quali fattori lo alimentino. Quindi, riguardo al consumo di latte e soia, essendo la letteratura contrastante, direi che occorre valutare il caso singolo per poter rispondere.
In ogni caso è bene ricordare di evitare di applicare consigli generali ed evitare il fai-da-te, rivolgendosi preferibilmente ad uno specialista competente in materia. Rimango a disposizione per qualsiasi altro chiarimento e le auguro una buona giornata. Dott.ssa Greta Postacchini
Carissima utente, oggi si sottolinea a livello internazionale la teoria metabolica del cancro. Le consiglio di leggere Cancer as metabolic disease di Thomas Seyfried e il meraviglio libro di Kelly A. Turner " radical Hope". La prevenzione e il trattamento sono dipendenti da molti fattori che devono essere messi in pratica globalmente per cambiare il " terreno" su cui si forma il cancro. Un abbraccio:)) sono a disposizione per qualsiasi informazione.
Buonasera,
ad oggi le evidenze scientifiche mostrano come non sia affatto necessario eliminare alcun tipo di alimento. Purtroppo è pieno di notizie fuorvianti ma la realtà è questa. Sia per la prevenzione che in fase di malattia. Quello che invece è importante è seguire un regime alimentare bilanciato, vario ed appropriato rispetto ai propri fabbisogni (su base mediterranea) e svolgere regolare attività fisica sulla base delle proprie esigenze e condizioni di salute. Sono questi i cardini fondamentali.
Saluti
ad oggi le evidenze scientifiche mostrano come non sia affatto necessario eliminare alcun tipo di alimento. Purtroppo è pieno di notizie fuorvianti ma la realtà è questa. Sia per la prevenzione che in fase di malattia. Quello che invece è importante è seguire un regime alimentare bilanciato, vario ed appropriato rispetto ai propri fabbisogni (su base mediterranea) e svolgere regolare attività fisica sulla base delle proprie esigenze e condizioni di salute. Sono questi i cardini fondamentali.
Saluti
Per prevenire e supportare il trattamento del tumore al seno, è meglio limitare carni rosse, insaccati, zuccheri raffinati e alcool. La soia può essere consumata con moderazione, ma è preferibile evitare integratori di fitoestrogeni. I latticini possono essere moderati, optando per versioni magre. La dieta mediterranea ricca di frutta, verdura e omega-3 è ideale.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
questo è il lavoro del nutrizionista specializzato in nutrizione clinica, prenda un appuntamento e inizi a mangiare bene
Buongiorno, grazie per la domanda!
Ad oggi, non esiste un protocollo dietetico unico e universalmente valido per la prevenzione o il trattamento del tumore alla mammella. Tuttavia, le evidenze scientifiche concordano su alcune indicazioni generali che possono essere utili sia in ottica preventiva, sia durante la malattia, sempre tenendo conto della situazione individuale e delle terapie in corso. Per quanto riguarda la soia, contrariamente a quanto si pensava in passato, le attuali evidenze scientifiche non indicano la necessità di escluderla. Alcuni studi suggeriscono addirittura un potenziale effetto protettivo dei fitoestrogeni presenti nella soia (soprattutto quando consumata in forma tradizionale come tofu, tempeh, edamame) nelle donne con diagnosi di tumore alla mammella, anche in caso di recettori ormonali positivi. Per quanto riguarda i latticini invece non ci sono prove scientifiche sufficienti per raccomandare la loro eliminazione totale. Alcuni studi suggeriscono di preferire latticini a basso contenuto di grassi e di limitarne le quantità, in particolare quelli ricchi di grassi saturi. In generale, si consiglia di moderarne il consumo.
In ogni caso, ogni percorso nutrizionale va personalizzato.
Resto a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Marialuce Giorgini
Ad oggi, non esiste un protocollo dietetico unico e universalmente valido per la prevenzione o il trattamento del tumore alla mammella. Tuttavia, le evidenze scientifiche concordano su alcune indicazioni generali che possono essere utili sia in ottica preventiva, sia durante la malattia, sempre tenendo conto della situazione individuale e delle terapie in corso. Per quanto riguarda la soia, contrariamente a quanto si pensava in passato, le attuali evidenze scientifiche non indicano la necessità di escluderla. Alcuni studi suggeriscono addirittura un potenziale effetto protettivo dei fitoestrogeni presenti nella soia (soprattutto quando consumata in forma tradizionale come tofu, tempeh, edamame) nelle donne con diagnosi di tumore alla mammella, anche in caso di recettori ormonali positivi. Per quanto riguarda i latticini invece non ci sono prove scientifiche sufficienti per raccomandare la loro eliminazione totale. Alcuni studi suggeriscono di preferire latticini a basso contenuto di grassi e di limitarne le quantità, in particolare quelli ricchi di grassi saturi. In generale, si consiglia di moderarne il consumo.
In ogni caso, ogni percorso nutrizionale va personalizzato.
Resto a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Marialuce Giorgini
Basandosi sulle informazioni disponibili da fonti specialistiche, le faccio un riassunto dei consigli alimentari per la prevenzione e per chi è affetto da tumore al seno.
ALIMENTI DA EVITARRE PER LA PREVENZIONE
In generale, sia per la prevenzione che durante i trattamenti, è raccomandata una dieta sana e bilanciata, basata su cibi di origine vegetale e con moderazione. Gli alimenti da evitare o limitare in entrambi i casi sono:
Carni rosse e processate: Salsicce, salumi, carni in scatola e altre carni lavorate, che sono associate a un aumento del rischio di tumori. L'AIRC consiglia di non superare i 100 grammi di carne rossa a settimana e di consumare solo occasionalmente le carni lavorate. Perle carni da pollame preferire la carne di tacchino al pollo, a meno che il pollo non sia ruspante
Grassi saturi e trans: Presenti in cibi come carni grasse, burro, dolci e prodotti da forno. L'eccesso di grassi può contribuire a sovrappeso e obesità, che sono fattori di rischio.
Zuccheri semplici e cibi ad alta densità calorica: Dolci, merendine, bevande zuccherate e cibi altamente trasformati, che contribuiscono all'aumento di peso e all'infiammazione.
Alcol: L'alcol è classificato come agente cancerogeno di tipo 1 e si ritiene che potenzi l'azione degli estrogeni, che sono collegati alla crescita di molti tumori al seno. Il consumo di alcol dovrebbe essere abolito o fortemente limitato.
SOIA E TUMORE AL SENO
La soia è stata a lungo oggetto di dibattito a causa dei suoi fitoestrogeni, ma le ricerche più recenti e autorevoli smentiscono il rischio.
Prevenzione: Il consumo di soia sembra essere protettivo e può ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. Nelle popolazioni asiatiche, dove il consumo di soia è elevato fin dall'adolescenza, l'incidenza del tumore al seno è significativamente più bassa.
Chi ha il tumore: Il consumo di soia è considerato sicuro e potrebbe addirittura ridurre la mortalità e il rischio di recidiva. I fitoestrogeni della soia agiscono su recettori cellulari (recettori beta) in modo diverso dagli estrogeni, inibendo la crescita delle cellule tumorali anziché attivarla.
In sintesi, la soia non è un alimento da evitare né in prevenzione né in caso di tumore, ma fa parte di una dieta sana. I soli pazienti ai quali sconsiglio del tutto la soia sono quelli affetti da patologie tiroidee.
Latticini e tumore al seno
Anche per i latticini le evidenze sono contrastanti, ma le linee guida non raccomandano una loro eliminazione totale.
Prevenzione: Gli studi non hanno stabilito una correlazione diretta tra un consumo moderato di latticini e il rischio di tumore al seno. Alcuni studi suggeriscono un potenziale effetto protettivo, in particolare per yogurt e latticini a basso contenuto di grassi.
Chi ha il tumore: Non ci sono indicazioni ufficiali per eliminare i latticini dalla dieta. La raccomandazione principale è la moderazione, soprattutto per i latticini più grassi.
Quali latticini non evitare o moderare?
È preferibile consumare latticini a basso contenuto di grassi, come latte parzialmente scremato o yogurt magro.
I formaggi freschi e stagionati sono da consumare con moderazione (1-2 porzioni max a settimana) a causa dell'elevato contenuto di grassi saturi e sale. Preferire i formaggi di capra
Gli yogurt aromatizzati o alla frutta con un alto contenuto di zuccheri aggiunti dovrebbero essere evitati.
Le principali organizzazioni sanitarie, come il World Cancer Research Fund e la Fondazione Veronesi, non raccomandano di eliminare i latticini, ma suggeriscono di preferire quelli a basso contenuto di grassi e di mantenere una dieta equilibrata. Eliminare i latticini senza un valido motivo potrebbe portare a carenze di nutrienti essenziali.
È fondamentale ricordare che queste sono indicazioni generali. Per un piano alimentare personalizzato, specialmente durante i trattamenti, è sempre consigliabile consultare professionista della nutrizione che sia sufficientemente esperto in ambito clinico.
ALIMENTI DA EVITARRE PER LA PREVENZIONE
In generale, sia per la prevenzione che durante i trattamenti, è raccomandata una dieta sana e bilanciata, basata su cibi di origine vegetale e con moderazione. Gli alimenti da evitare o limitare in entrambi i casi sono:
Carni rosse e processate: Salsicce, salumi, carni in scatola e altre carni lavorate, che sono associate a un aumento del rischio di tumori. L'AIRC consiglia di non superare i 100 grammi di carne rossa a settimana e di consumare solo occasionalmente le carni lavorate. Perle carni da pollame preferire la carne di tacchino al pollo, a meno che il pollo non sia ruspante
Grassi saturi e trans: Presenti in cibi come carni grasse, burro, dolci e prodotti da forno. L'eccesso di grassi può contribuire a sovrappeso e obesità, che sono fattori di rischio.
Zuccheri semplici e cibi ad alta densità calorica: Dolci, merendine, bevande zuccherate e cibi altamente trasformati, che contribuiscono all'aumento di peso e all'infiammazione.
Alcol: L'alcol è classificato come agente cancerogeno di tipo 1 e si ritiene che potenzi l'azione degli estrogeni, che sono collegati alla crescita di molti tumori al seno. Il consumo di alcol dovrebbe essere abolito o fortemente limitato.
SOIA E TUMORE AL SENO
La soia è stata a lungo oggetto di dibattito a causa dei suoi fitoestrogeni, ma le ricerche più recenti e autorevoli smentiscono il rischio.
Prevenzione: Il consumo di soia sembra essere protettivo e può ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. Nelle popolazioni asiatiche, dove il consumo di soia è elevato fin dall'adolescenza, l'incidenza del tumore al seno è significativamente più bassa.
Chi ha il tumore: Il consumo di soia è considerato sicuro e potrebbe addirittura ridurre la mortalità e il rischio di recidiva. I fitoestrogeni della soia agiscono su recettori cellulari (recettori beta) in modo diverso dagli estrogeni, inibendo la crescita delle cellule tumorali anziché attivarla.
In sintesi, la soia non è un alimento da evitare né in prevenzione né in caso di tumore, ma fa parte di una dieta sana. I soli pazienti ai quali sconsiglio del tutto la soia sono quelli affetti da patologie tiroidee.
Latticini e tumore al seno
Anche per i latticini le evidenze sono contrastanti, ma le linee guida non raccomandano una loro eliminazione totale.
Prevenzione: Gli studi non hanno stabilito una correlazione diretta tra un consumo moderato di latticini e il rischio di tumore al seno. Alcuni studi suggeriscono un potenziale effetto protettivo, in particolare per yogurt e latticini a basso contenuto di grassi.
Chi ha il tumore: Non ci sono indicazioni ufficiali per eliminare i latticini dalla dieta. La raccomandazione principale è la moderazione, soprattutto per i latticini più grassi.
Quali latticini non evitare o moderare?
È preferibile consumare latticini a basso contenuto di grassi, come latte parzialmente scremato o yogurt magro.
I formaggi freschi e stagionati sono da consumare con moderazione (1-2 porzioni max a settimana) a causa dell'elevato contenuto di grassi saturi e sale. Preferire i formaggi di capra
Gli yogurt aromatizzati o alla frutta con un alto contenuto di zuccheri aggiunti dovrebbero essere evitati.
Le principali organizzazioni sanitarie, come il World Cancer Research Fund e la Fondazione Veronesi, non raccomandano di eliminare i latticini, ma suggeriscono di preferire quelli a basso contenuto di grassi e di mantenere una dieta equilibrata. Eliminare i latticini senza un valido motivo potrebbe portare a carenze di nutrienti essenziali.
È fondamentale ricordare che queste sono indicazioni generali. Per un piano alimentare personalizzato, specialmente durante i trattamenti, è sempre consigliabile consultare professionista della nutrizione che sia sufficientemente esperto in ambito clinico.
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