Premessa: sono un uomo di 45 anni e ho convissuto con una donna di 38 anni per circa 8 anni ma insie

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Premessa: sono un uomo di 45 anni e ho convissuto con una donna di 38 anni per circa 8 anni ma insieme da 13 anni. Il nostro rapporto si andato via via affievolendo...riducendo di molto anche far l'amore. Il dialogo c'è sempre stato.....l'ho aiutata in qualsiasi modo...qualunque problema..insieme l'abbiamo risolta parlando e confrontandoci... Ne abbiamo parlato tante volte dell'amore e delle coccole e ogni qualvolta ci riprendevamo per poi ricadere nuovamente nella passibilità... da cosa sia dovuto non lo so.
Circa 5 mesi fa mi reco dai miei genitori che si trovano ad una distanza di 800km da casa, ci vado da solo in quanto lei troppo presa con il lavoro. Un giorno, durante la mia "vacanza" mi arriva una videochiamata.... solitamente non ne facciamo... e ciò mi meraviglia...rispondo e mi accorgo che lei non si è accorta della chiamata...come partita casualmente...mi risponde...al ché visto che avevo intravisto la spiaggia e gli ombrelloni...chiede dove si trovasse. lei mi risponde di trovarsi in piscina...al che gli rispondo che da ciò che avevo visto sembrava di essere al mare e allora lei si corregge subito e dice di essere al mare. Chiedo con chi ci è andata...pensando alla sorella che vive nella nostra stessa città...lei mi risponde di essere lì con un'amica che io non conosco...ma conoscendoci da tantissimo tempo dove basta guardarci negli occhi per capire se è verità o bugia...chiudiamo la chiamata ma poi la richiamo in quanto non convinto della risposta che mi ha dato....non credevo all'amica...ho pensato che c'era qualcosa che mi stava nascondendo...rifaccio videochiamata e lei con le lacrime agli occhi mi dice di essere in compagnia di un altro uomo e di averlo conosciuto al suo Paese (lei è dell'Est Europa) e che me ne avrebbe parlato ma dato che dovevo partire per andare dai miei parenti aveva preferito attendere per non rovinarmi la vacanza. Io incredulo gli chiedo se mi stava prendendo in giro......(non è mai accaduto alcun tradimento da parte nostra/sua che io abbia mai scoperto).....lei mi conferma che è vero ma che ora torna subito a casa.......io chiudo la chiamata...distrutto.
Lei mi scrive che se voglio...fa le valigie e se ne va.........io le rispondo che prima dobbiamo parlare di persona e poi si decide...questo perché amo troppo questa donna e sinceramente non mi era totalmente chiaro il tutto. Torno in città dopo qualche giorno e affrontiamo ciò che è successo...ma prima che lei parlasse...gli chiedo il suo telefono e il permesso di poterlo visionare...lei accetta dicendomi che non avrei trovato nulla. Io cercavo una chat..un qualcosa...ed in effetti non ho trovato nulla... Lei mi ha accusato che uscire con questa persona...è come aver visto una luce.. un qualcosa che avrebbe dato una svolta alla nostra storia...o si chiudeva del tutto o avrebbe rafforzato il nostro rapporto. Al che gli rispondo come può rafforzare la nostra storia un tradimento e che lei mi conosce benissimo e che io con la mancanza di fiducia non vado oltre...non riesco... gli giro la domanda a lei...cosa avrebbe fatto al contrario? lei mi risponde che mi avrebbe lasciato.... Lei in lacrime..mi dice che se voglio va via...ma io la amo troppo e fra una settimana dovevamo andare in vacanza...tutto già pagato...e li gli ho detto che saremmo andati in vacanza e poi avrei deciso.
Lei cmq mi racconta che lui era venuto con l'autobus in città e quel giorno si erano recati al mare...e dopo la mia chiamata era tornata subito a casa.
Dopo qualche giorno non convinto della versione...indago sul suo profilo google...e mi accorgo che lei mi ha mentito.....1 non è tornata subito a casa (ci eravamo sentiti per le 12:00 e lei è rientrata in città ben sei ore dopo)...glielo faccio presente e lei mi risponde che ormai era lì e non intendeva perdere la giornata.. e non me lo aveva detto per non ferirmi di più.
Scopro che lei è andata al mare con quest'altra persona non quel giorno come mi aveva detto bensì il giorno prima e lei stessa aveva cercato un hotel dove dormire.... riguardo i miei msg del giorno precedente e lei mi aveva scritto che aveva lavorato fino a tardi...bugia perché era con questa persona.... glielo faccio presente e lei mi risponde che non l'ha detto per non ferirmi ancora di più....cmq decido di andare lo stesso in vacanza.
Andiamo in vacanza...e va tutto ok...
Torniamo dalle ferie ed affrontiamo il problema...lei mi accusa che la causa del suo tradimento...sono io..che non gli ho donato coccole...nonostante avessimo un buon rapporto...ma io giorno dopo giorno...ho iniziato a sentire una sorta di soffocamento interiore...gli ho chiesto di andare via da casa... (la casa è di mia proprietà....perché quando ho acquistato...lei non ha voluto partecipare a questo punto meglio cosi) ma comunque gli ho lasciato il tempo di cercarsi un'altra sistemazione...ma intanto i giorni...mesi passavano ma lei non sembrava che era alla ricerca di altro...mi minaccia che lei non sarebbe mai andata via....
In questo periodo conosco un'altra donna....e ho avuto un rapporto... (diciamo che in teoria eravamo single) forse fatto per ripicca...non saprei...fatto sta che lei si accorge di ciò da una camicia sporca di trucco...e mi chiede se ero stato con una donna al che confermo ribadendo che noi non stiamo più insieme ...ex è diventata una bestia...attaccandomi.....
intanto arriva il natale...non addobbiamo nulla in casa...atmosfera triste...non abbiamo + nessun dialogo...io mi dedico al lavoro e alla tv.... lei non so a cosa....si dormivamo cmq nello stesso letto...ma ognuno nella sua parte.
Per lavoro mi reco nella mia città natale....quando ritorno...lei senza alcun preavviso ha lasciato casa...lasciandomi anche le chiavi di casa.
Sinceramente a vedere le chiavi...non sono saltato di gioia...ma mi è venuto un malessere dentro....perché io comunque amo/ho amato questa persona...mi fidavo al 100%....e lei si è comportata in questa maniera...accusandomi che ciò che aveva fatto è stata solo colpa mia.
Ora a distanza di una settimana...non nascondo che ogni tanto passo con l'auto dove lei vive al momento per vedere se lei è in casa.
Forse non mi devo rinchiudere in casa come sto facendo ora ed uscire...distrarmi per poter avere una visione + chiara del tutto.... perché al momento sarei tentato di chiamarla e dirgli di tornare a casa...ma mi sto bloccando poiché penso che poi un domani mi posso pentire di questa scelta...come mi sono pentito della vacanza che abbiamo fatto perché è come se avessi dato a lei una possibilità che io ci sarei passato sopra.
Lei mi accusa che io ho un blocco emozionale...che io non riesco a dargli amore poiché ho avuto qualche problema in passato...preciso di non averne mai avuto....penso invece che io sia troppo buono...forse scemo...e lei per sminuire le sue colpe cerca di addossarle a me...
Chiedo più che altro un consiglio...preciso che sinceramente mi vergogno anche di raccontarlo a qualcuno di questa storia... quindi ho tenuto tutto dentro...sono molto introverso... Cosa posso fare???
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Caro utente,
Mi rendo conto che la situazione che stai vivendo sia molto complessa e dolorosa. La mancanza di fiducia e le difficoltà nella relazione hanno inevitabilmente creato confusione e sofferenza. Le emozioni che provi, come la rabbia, la tristezza e la confusione, sono assolutamente comprensibili, dato il tradizione e la situazione che se è venuta a creare.

L'aspetto che emerge con più forza è la difficoltà di affrontare apertamente le proprie emozioni e le dinamiche della relazione. La tua introspezione e il conflitto interiore che provi sono segnali che potresti sentirti intrappolato tra il desiderio di recuperare la relazione e la consapevolezza che forse ci sono aspetti fondamentali che non sono più recuperabili. È fondamentale comprendere i tuoi veri sentimenti e ciò che desideri davvero.

Anche se la vergogna e l'introversione ti impediscono di parlarne con altre persone, ti consiglio vivamente di rivolgerti a uno specialista che possa aiutarti a fare chiarezza sulle tue emozioni e a elaborare le esperienze dolorose che hai vissuto. Un percorso psicoterapeutico potrebbe sfruttare l'opportunità di esplorare più a fondo le tue dinamiche emotive, superare il blocco emotivo che senti e prendere decisioni consapevoli per il tuo benessere.

Sarebbe utile e consigliato, per approfondire, rivolgersi ad uno specialista.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

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Dott.ssa Nunzia Mazzone
Psicologo, Psicologo clinico
Trinitapoli
Si ascolti dall'interno per capire se il sentimento che prova per questa persona è ancora solido e se riesce ad andare oltre il tradimento che ha subito. Il tradimento solitamente porta a due soluzioni: o alla rottura definitiva o alla fortificazione della coppia.

Dott.ssa Nunzia Mazzone
Dott.ssa Valentina Penati
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissimo, grazie per aver condiviso la sua storia e la difficoltà che sta attraversando. Chiede cosa può fare, e la risposta è prendersi cura di se’. Il dolore per questa separazione la sta portando a isolarsi e a gravitare ancora attorno alla sua ex compagna, ipotizzando anche un ritorno. Mi chiedo se questa ipotesi del ritorno sia dettata da un reale desiderio di riprendere la relazione con questa donna o dalla difficoltà a lasciare andare una relazione che, come dice in apertura, si stava affievolendo già da un po’ e in cui il tradimento sembra essere stato solo la punta dell’iceberg. Per un’eventuale ripresa della relazione, ci dovrebbe essere la partecipazione di entrambe le parti, e non solo e’ stata la sua ex a decidere di andarsene, ma questa donna sembra attribuire la responsabilità della rottura a lei….mi chiedo quindi se ci sia da parte di entrambi la volontà di aprire un canale comunicativo e dj ricucire il rapporto. Inoltre afferma che quando perde la fiducia, per lei è faticoso se non impossibile recuperarla, quindi mi chiedo che qualità di relazione potrebbe vivere in un eventuale recupero del rapporto. E se invece si concentrasse su di sé, sui propri spazi di autonomia e su ciò che desidera da una relazione? Se investisse le sue energie sulla sua persona e sulla cura dei suoi sentimenti? Resto a disposizione e la saluto cordialmente, Valentina Penati
Gentile utente,
grazie per aver condiviso la sua storia personale, cosa che sicuramente le è costata molto, anche se in perfetto anonimato. C'è tanta sofferenza nel suo racconto che va rispettata profondamente. Quella sofferenza sta generando anche uno strascico di pensieri intrusivi e ricorsivi che non fanno altro che aumentare il malessere psicologico.
Avverte l'impotenza di saper prendere la decisione giusta perché ogni decisione che prenderà avrà comunque conseguenza da affrontare e problemi da risolvere, con sé stesso o con la sua ex compagna. Giustamente ci chiede cosa fare, ma non possiamo noi prendere le decisioni al posto suo, né consigliarle una scelta piuttosto che un'altra.
Proviamo insieme, ad ogni modo, a valutare le cose da una prospettiva più ampia e magari cogliere dei nuovi valori da attribuire a comportamenti e situazioni. Partirei dall'osservazione iniziale che ha fatto circa l'affievolirsi del vostro rapporto nell'ultimo periodo prima dell'episodio che ci ha raccontato. Il fatto di non sentire più una certa passione e di aver tentato vanamente di uscire da una certa routine insoddisfacente per entrambi, era un campanello di allarme che dimostrava un cambiamento nelle vostre reciproche intenzioni.
Le persone cambiano nel tempo e anche le relazioni possono cambiare se non si rinnovano continuamente le motivazioni a stare insieme, coltivando interessi comuni, mostrando attenzioni continue, parlando un linguaggio affettivo efficace e stimolante. Il sesso è una delle componenti importanti di un rapporto, a ogni età, anche se non è l'unico fattore decisivo; però non sentire più voglia di fare l'amore e di compiacere il partner mentre lo si fa, ci dice chiaramente che ci sono difficoltà da risolvere.
La fiducia viene tradita anche in conseguenza di tutti questi elementi, e non è necessario per forza di cose assegnare specifiche colpe e stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Ci sono poi i comportamenti dell'altra persona che, quasi inevitabilmente, tentiamo di giudicare, ma che ahimè non possono essere modificati a posteriori e diventano un fastidioso tarlo che si insinua nei pensieri alimentando soprattutto emozioni negative, spesso di astio e di rancore, ma anche di delusione e sconforto, che altro non fanno che aumentare il malessere psicologico, già così aggravato dagli eventi.
Tutto questo rumore mentale non facilita i processi decisionali ed ecco la situazione di impasse in cui si sta trovando.
Il mio consiglio è di valutare la possibilità di un supporto psicologico per cominciare a distaccarsi da questi pensieri e gestire meglio le emozioni che sta vivendo. E' un primo passo fondamentale per elaborare nuovamente, ma più lucidamente, tutto ciò che è accaduto, provando ad aprire il focus e ad attribuire un valore diverso se possibile alle varie situazioni. Soprattutto un percorso psicologico le consentirebbe di riacquisire controllo sulla sua autostima e sui suoi bisogni, rimettendo sé stesso al centro delle proprie priorità. Ciò è indispensabile per ricominciare ad apprezzare il bello della vita e porsi concreti obiettivi di benessere psicologico che la facciano sentire più soddisfatto. Dopo di che, sarà più facile anche interfacciarsi con la sua ex, eventualmente, e riflettere insieme su quanto successo per capire se ci sono i margini per riprendere un progetto di vita comune.
Se lo desidera posso aiutarla in questo percorso, anche tramite consulenza online.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Rosa Genovese
Psicologo clinico, Psicologo
Ciampino
Lei si arrovella in mille dubbi e incertezze anche se la situazione sembra molto chiara. Potrà esserle utile consultare un/una psicologo/a per confrontarsi e superare il momento difficile.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Psicologo, Psicoterapeuta
Selvazzano Dentro
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua storia, sarebbe utile per lei richiedere una consulenza psicologica per poterne parlare apertamente e capire come meglio poter affrontare questa situazione. Non si deve vergognare ma aprirsi e raccontare tutta la vicenda la potrà solo aiutare a non portarsi dentro un peso che potrebbe diventare ingestibile.
Ha scritto a noi e ha già fatto un primo passo ne faccia un altro e chieda una consulenza vis a vis, vedrà che ne trarrà giovamento .
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.mo buongiorno,
Innanzitutto vorrei dirle che comprendo il dolore e la confusione che sta provando in questo momento. La sua storia è molto complessa e coinvolge emozioni molto forti, che certamente non sono facili da affrontare da soli.
Le situazioni come queste, in cui ci si trova ad affrontare un tradimento e una rottura emotiva, sono spesso difficili da capire e ancor più difficili da affrontare. Lei ha descritto una dinamica in cui si sente tradito, ma anche confuso, perché in fondo ama ancora questa persona e sente una certa responsabilità per quanto accaduto. Mi sembra che stia cercando di fare chiarezza su un percorso emotivo che la mette di fronte a molte domande su di sé, sul suo ruolo in questa relazione e su come affrontare questa separazione.
Un aspetto molto importante è il fatto che lei si stia chiedendo cosa fare e come comportarsi in questo momento. A volte, è normale cercare una risposta chiara e definitiva, ma forse una domanda che potrebbe aiutarla a riflettere più a fondo è: “Cosa davvero desidero io da questa situazione e da me stesso ora?”. Potrebbe essere utile riflettere su cosa sente dentro di sé quando pensa alla relazione con questa donna, e se davvero crede che ciò che sta vivendo ora possa essere costruttivo per entrambi.

Inoltre, come professionista, vorrei chiarire che non è mio compito darle consigli su cosa fare, per vari motivi. La psicoterapia non consiste nel dare risposte precostituite, ma nell'accompagnare la persona a esplorare e comprendere meglio se stessa, le proprie emozioni e le proprie scelte. Ogni individuo ha la propria storia, le proprie esigenze e il proprio modo di affrontare le difficoltà. Non sarebbe terapeutico per me dirle cosa fare, perché il mio ruolo è quello di aiutarla a trovare le risposte che sono giuste per lei, non di imporle una soluzione. Inoltre, dare un consiglio sarebbe presuntuoso da parte mia, perché non potrei mai conoscere a fondo le sue esperienze, le sue emozioni e il suo contesto come lei le conosce. Ogni scelta, in effetti, dipende da ciò che lei sente essere giusto per sé, e sarebbe importante che lei esplorasse questo aspetto con calma.
Cosa pensa che potrebbe aiutarla in questo momento di confusione? Riflettere su ciò che sente davvero, al di là del dolore e delle accuse, potrebbe aiutarla a orientarsi meglio. A volte, prendere un passo indietro e fare delle domande a sé stessi è il primo passo per fare chiarezza.
Io sono a disposizione su Bologna, Lecce ed online.
Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Sveva Nonni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente, grazie per essersi raccontato a noi. Che fare? Questo sta solo a lei deciderlo. Chiaramente il tradimento della fiducia c’è stato, e non è una cosa semplice da superare, né da soli né rimanendo insieme. Capisco che le ulteriori bugie che la sua ex compagna le ha raccontato, dopo la sua scoperta del tradimento, abbiano affossato ancora di più la possibilità di ricreare un dialogo onesto.
Il mio suggerimento sarebbe quello di provare a vedere cosa può imparare su sé stesso da questa esperienza. Mi spiego meglio, chiaramente la sua ex-compagna ha sbagliato ad attribuirle la colpa per azioni che lei ha intrapreso, allo stesso tempo credo questa possa essere un’occasione per lei per interrogarsi su cosa stesse andando male tra voi e provare a capire meglio sé stesso, le sue modalità relazionali etc. Forse, considerando anche che fa fatica a confidarsi con altri, un supporto psicologico potrebbe giovarle in questa fase, anche per elaborare la ferita della fiducia che questa relazione le ha lasciato per evitare possa avere ripercussioni su relazioni future.
Intanto le mando un caro saluto e le auguro di ritrovare la sua serenità.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto questa situazione sia stata dolorosa e destabilizzante. Ha investito tredici anni della sua vita in questa relazione, costruendo un legame profondo basato su dialogo, supporto reciproco e fiducia, e scoprire il tradimento della sua compagna è stato un colpo durissimo. È comprensibile che si senta combattuto tra il desiderio di riavvicinarsi e la paura di pentirsi, così come è normale che provi un senso di smarrimento, delusione e persino vergogna nel parlarne con qualcuno. Una relazione così lunga non si spegne dall’oggi al domani, e la sua reazione mostra quanto lei tenga a questa persona, nonostante il dolore che le ha causato. Tuttavia, è importante distinguere tra amore e paura della perdita. Il bisogno di tornare indietro potrebbe essere più legato alla difficoltà di accettare il cambiamento e alla paura di affrontare il futuro da solo, piuttosto che a un reale desiderio di ricostruire un rapporto sano e basato sulla fiducia. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile analizzare i pensieri che le passano per la mente ogni volta che sente il bisogno di cercarla o controllare dove vive. Si chieda: "Qual è il timore più grande che mi spinge a volerla riavere nella mia vita? Cosa mi aspetto che succeda se dovessimo tornare insieme? Sarebbe un ritorno felice o un compromesso per paura della solitudine?" Scrivere queste risposte potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a comprendere meglio le sue emozioni. Un altro aspetto su cui riflettere è il concetto di responsabilità. Lei ha descritto come la sua ex compagna abbia tentato di attribuirle la colpa del tradimento, affermando che la mancanza di coccole e attenzioni l'abbia portata a cercare altrove. Questo modo di ragionare, però, è disfunzionale: in una relazione ci possono essere momenti di crisi, calo della passione e problemi di comunicazione, ma ciascuno è responsabile delle proprie azioni. Il tradimento non è mai una soluzione accettabile e non può essere giustificato scaricando la colpa sull’altro. Provi a riflettere su questo: davvero vuole tornare con una persona che, invece di affrontare le difficoltà insieme a lei, ha scelto di ferirla e poi ha cercato di giustificarsi addossandole la responsabilità? Il fatto che lei sia molto introverso e abbia tenuto tutto dentro è un aspetto da non sottovalutare. La sofferenza, quando non viene condivisa, tende ad amplificarsi e a prendere il sopravvento. Forse potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fidato, un amico o un familiare che possa offrirle un punto di vista esterno e aiutarla a rielaborare quanto accaduto. Se sente di non riuscire a farlo con persone vicine, potrebbe prendere in considerazione un supporto professionale, anche solo per avere uno spazio in cui poter esprimere liberamente i suoi pensieri senza paura del giudizio. In questo momento, la tentazione di chiamarla e di chiederle di tornare è forte, ma prima di farlo si fermi a riflettere su come si è sentito negli ultimi mesi. Si è sentito soffocato, confuso, tradito. Ha provato un senso di malessere quando ha visto le chiavi di casa lasciate sul tavolo. Queste emozioni sono segnali importanti e ignorarle significherebbe rischiare di ripetere gli stessi schemi. Darsi tempo e spazio per elaborare tutto ciò che è accaduto è fondamentale. Uscire, distrarsi e tornare a vivere la propria quotidianità senza il peso costante di questa relazione potrebbe aiutarla a vedere le cose con maggiore lucidità. La paura di pentirsi è normale, ma provi a chiedersi: se la sua compagna non avesse lasciato la casa, oggi sarebbe più felice o continuerebbe a vivere in un’atmosfera di tensione e tristezza? Forse la risposta è già dentro di lei. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, credo che lei sappia cosa fare. La parte difficile è riuscire a tollerare il dolore di una perdita, è come affrontare un lutto. Ad un certo punto le parole non contano (accuse reciproche, attacchi,...), conta solo quello che si prova. Il dolore non è sempre segno del fatto che soffriamo perché vogliamo stare con l'altra persona: il dolore può appunto essere legato alla perdita e l'amore non sempre svanisce di colpo anche se si scopre un tradimento. Quello di cui lei ha bisogno è del tempo: tempo per dedicarsi al lavoro, alle sue passioni ed alle sue amicizie e col tempo le cose le saranno più chiare. E' doloroso, ma utile e necessario.
Cordialmente.
dott.ssa Floriana Ricciardi
Buongiorno caro utente. Il tema del tradimento è variegato di molteplici aspetti. Cercherò brevemente di dirle gli aspetti più salienti. Le relazioni di coppia sono il campo perfetto per le proiezioni delle nostre Ombre sull'altro. Inoltre, tendenzialmente l'altra persona serve per prendere contatto con parti di noi non ben integrate/non coscienti. Inoltre, nel rapporto di coppia si tende a simulare un ritorno alla condizione di beatitudine della fusione simbiotica, come al tempo della gestazione nell'utero materno, periodo nel quale due individui sono fusi in un'unica entità. Bene, questa è la ricetta per la catastrofe futura. All'inizio è tutto meraviglioso; siamo ritrasportati nel giardino dell'Eden, per poi vivere il prosciugamento delle energie relazionali e il Dio Eros abbandona la nostra dimora. I mesi passano e si diventa sempre più stanchi e si condivide sempre meno, perché la fusionalità porta proprio a ciò, alla disillusione. Gli aspetti altrui passano dall'essere ciò che ci avevano attratto a ciò che ci fa allontanare dall'altro. Ma l'energia si accumula comunque e necessita di essere impiegata. Questo porta al tradimento da una delle due parti o da entrambi. Il tradimento riflette sempre e comunque un malfunzionamento generale della coppia. La responsabilità va condivisa da entrambi, non solo dal traditore. Altrimenti, la coppia si sfascia come accade quasi sempre ed il rischio è che non avvenga alcuna presa di coscienza, passo propedeutico alla trasformazione. Cosa fare dunque? Conoscere se stessi, come ammoniva l'oracolo di Delfi, che porta alla possibilità di apprezzare la separazione nell'amore. Separazione nello stare insieme, badi bene. Non intendo separazione da addio. Quella è una strada semplice che non porta spesso a molto. L'individualità non va mai sacrificata in nome di una illusoria fusione miracolosa, perché quella è messaggera di molte più sciagure.
Le auguro una buona giornata e un viaggio interiore di scoperta. Cordialmente, Dott. Francesco Puleo
Dott.ssa Chiara Arapi
Psicologo, Psicologo clinico
Teramo
Buongiorno,
la situazione che ha descritto è estremamente dolorosa e complessa, e il fatto che abbia scelto di condividerla dimostra quanto le stia pesando interiormente. È comprensibile che si senta confuso, deluso e combattuto tra il desiderio di voltare pagina e quello di recuperare ciò che c’era.
Da ciò che racconta, emerge una relazione che negli anni ha perso progressivamente la sua vitalità, sia dal punto di vista emotivo che fisico. Nonostante i tentativi di riavvicinamento, il tradimento della sua ex compagna ha rappresentato una rottura significativa, soprattutto perché accompagnato da bugie e giustificazioni che sembrano aver fatto leva sul senso di colpa e sulla responsabilità che lei prova nei confronti del rapporto.
È importante sottolineare che in una coppia le difficoltà sono spesso condivise, ma la scelta di tradire è sempre personale. Attribuirle la colpa di quanto accaduto non è corretto, così come non è utile per lei farsi carico di tutto il peso emotivo di questa storia. Dalle sue parole traspare una forte indecisione: da un lato, il bisogno di chiarezza e rispetto per sé stesso; dall’altro, l’attaccamento profondo che ancora prova. Il fatto che si senta tentato di riprendere i contatti, pur temendo di pentirsene, indica che non ha ancora elaborato completamente la fine di questa relazione.
Forse ora ha bisogno di tempo per se stesso, per comprendere davvero cosa vuole e, soprattutto, cosa lo farebbe stare meglio. Uscire, distrarsi, dedicarsi a sé stesso non significa dimenticare o ignorare il dolore, ma permettersi di guardare la situazione da una prospettiva più lucida, senza l’influenza dell’emotività immediata.
Se sente di avere difficoltà a gestire questo turbinio di emozioni da solo, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista. Parlare con qualcuno in un ambiente neutro e privo di giudizio potrebbe aiutarla a mettere ordine nei suoi pensieri e a capire quali siano i suoi reali bisogni, al di là della paura di restare solo o della nostalgia per ciò che è stato.
Si conceda il tempo di ascoltarsi davvero, senza forzarsi a prendere decisioni affrettate. La sofferenza che prova ora è naturale, ma con il giusto spazio per sé stesso potrà riscoprire la propria direzione, indipendentemente da ciò che farà la sua ex compagna.

Un caro saluto.
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, grazie per aver condiviso una vicenda così intensa e personale. La sua storia è densa di emozioni contrastanti, segnali di affetto profondo e momenti di forte sofferenza. È evidente quanto lei tenga a questa relazione, nonostante i numerosi episodi che l'hanno messa a dura prova, e quanto sia impegnato nel cercare di capire cosa sia giusto fare per sé stesso e per il suo benessere emotivo.
Il tradimento e le successive incomprensioni sembrano aver generato in lei un senso di confusione e di disorientamento, accentuato dal contrasto tra il desiderio di recuperare la relazione e il timore di ripetere le stesse dinamiche dolorose. È comprensibile che questi sentimenti opposti la stiano bloccando, facendole vivere un senso di "soffocamento interiore" e difficoltà a prendere una decisione definitiva.
Il fatto che lei abbia deciso di mettere fine alla convivenza dimostra una consapevolezza importante: ha percepito il bisogno di prendersi cura di uno spazio per riflettere e tutelare sé stesso. Tuttavia, è altrettanto naturale che la separazione, dopo tanti anni di vita condivisa, porti con sé momenti di nostalgia e un forte malessere, soprattutto perché i legami così profondi non si chiudono facilmente, anche quando esistono motivi validi per allontanarsi.
Riguardo alle accuse della sua ex compagna, è fondamentale ricordare che nelle relazioni complesse le responsabilità sono quasi sempre condivise, ma aggiungere tutte le colpe a uno solo dei partner può essere una strategia di difesa per non affrontare il proprio ruolo nella crisi. È importante che lei si concentri su ciò che sente veramente e si interroghi sulle sue necessità attuali: desidera davvero recuperare questa relazione? Oppure sta valutando questa possibilità perché la solitudine in questo momento appare troppo pesante?
Considerando la profondità della situazione e le emozioni coinvolte, le suggerisco di non affrontare tutto da solo. Il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza, a comprendere meglio le sue emozioni e a prendere una decisione serena, basata sui suoi reali bisogni e desideri, senza farsi sopraffare dal senso di colpa o dalla paura del cambiamento.
Le auguro di trovare la serenità e la forza di cui ha bisogno per affrontare questa fase della sua vita. Non esiti a chiedere aiuto: prendersi cura di sé stesso è il primo passo per ritrovare un equilibrio. Un caro saluto.
Prof.ssa Laura Volpini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Si forse può essere importante distrarsi, uscire per comprendere meglio i suoi sentimenti per questa persona.
Se decidesse di riprovarci, vi consiglierei una consulenza di coppia per lavorare sulla progettualità e sulla riattivazione dell'intimità.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, capisco quanto sia difficile affrontare una situazione così complessa e dolorosa. Sembra che tu stia cercando di fare chiarezza su una relazione che ti ha profondamente scosso, e hai diritto a capire cosa sia meglio per te ora. La tua sofferenza è legittima, e sembra che tu stia vivendo un conflitto interno tra l'amore che provi per lei e il rispetto per te stesso. È importante che tu ti prenda il tempo di riflettere su cosa ti rende davvero felice e su cosa desideri per il futuro. Forse, parlare con qualcuno di fiducia o anche un professionista potrebbe aiutarti a fare ordine nei tuoi pensieri. Non c'è nulla di sbagliato nell'amare una persona, ma in una relazione sana bisogna anche sentirsi rispettati e liberi di esprimersi senza paura di essere feriti. Se senti che questa situazione ti sta logorando, è giusto pensare anche al tuo benessere e alla tua serenità.
Buonasera. La situazione che stai vivendo è estremamente complessa e carica di emozioni contrastanti. Da quello che racconti, hai amato profondamente questa persona e hai fatto tutto ciò che era nelle tue possibilità per mantenere il legame, nonostante le difficoltà che si sono accumulate nel tempo. Tuttavia, l’infedeltà e la successiva manipolazione emotiva ti hanno portato a una crisi profonda, facendoti sentire confuso e ferito.

La cosa più importante, in questo momento, è dare spazio ai tuoi sentimenti e riflettere su ciò che è meglio per te, senza permettere che il senso di colpa o il rimorso ti spingano a prendere decisioni affrettate o poco salutari.

Quando una persona accusa l’altro di essere la causa di un tradimento o della fine di una relazione, sta spesso cercando di evitare e di allontanare da se la responsabilità dell'accaduto. È comprensibile che lei possa cercare di giustificare le sue azioni, ma la verità è che ognuno è responsabile delle proprie scelte. Non è giusto attribuire la causa della sua infedeltà a un comportamento che tu hai avuto nel rapporto. Le tue sensazioni di “blocco emotivo” potrebbero essere un modo per evitare il dolore di una realtà difficile da accettare, ma questo non significa che tu stia fallendo come partner.

Detto ciò, è importante considerare cosa vuoi veramente. Cosa ti fa stare meglio, anche a livello emotivo e psicologico? Se senti che la fiducia è stata distrutta irreparabilmente e che la relazione non ti offre più la serenità che meriti, può essere giusto voltare pagina e andare avanti. In caso contrario, se senti che c'è ancora un sentimento di amore e desideri cercare una soluzione, il dialogo potrebbe essere l’unico modo per chiarire la situazione, a condizione che entrambi siate disposti a impegnarvi nel cambiare le dinamiche che vi hanno portato a questo punto.

Potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere su ciò che ti rende felice, su ciò che vuoi davvero nella vita e nella relazione. Considera se sia possibile, per te, perdonare o se la situazione ha ormai superato un punto di non ritorno. La paura di un pentimento futuro è naturale, ma ricordati che ogni scelta va fatta con consapevolezza e non per paura di una possibile “mancata opportunità”. Lasciati il tempo di pensare, di sentire cosa il tuo cuore ti dice e, se necessario, di rivolgerti a un terapeuta che ti possa aiutare a fare chiarezza e a fare il passo giusto per te stesso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, credo che non debba rimproverarsi proprio nulla. Non sono gli altri a causare i comportamenti propri, c'è sempre un momento in cui si sceglie cosa fare e cosa no. Il suo malessere, la sua delusione non lo hanno fatto crollare e ciò denota una grande forza interiore. Però, d'altra parte, sarebbe necessario chiarire due parti di lei: una che pensa all'amore che prova o provava e l'altra, delusa, che chiede di desistere. Credo che con una persona giusta, riuscirebbe a condividere il suo dolore e a fare chiarezza. Provi a contattare uno psicoterapeuta per qualche colloquio, sentirà "di pancia" se si trova bene oppure no. Una volta trovato o trovata, potrà esserle di aiuto nel fare chiarezza e nel prendere la decisione corrispondente ai suoi reali e profondi desideri.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Ciao, grazie per aver condiviso questa storia così personale. Quello che mi arriva dalle tue parole è che hai vissuto un lungo rapporto che, pur avendo avuto momenti di complicità e dialogo, nel tempo ha perso vitalità ed equilibrio. Ora ti trovi in una fase di grande confusione, tra la sofferenza della perdita, la rabbia per il tradimento e il dubbio su cosa sia giusto per te. È naturale che, dopo tanti anni insieme, la separazione porti con sé un misto di emozioni contrastanti, tra il desiderio di chiudere definitivamente e quello di non lasciar andare del tutto.

Quello che descrivi fa emergere il bisogno di capire non solo cosa sia successo tra voi, ma anche cosa desideri davvero per te. La fine di una relazione non cancella il legame che c’è stato, ma può essere un momento per riconoscere i propri bisogni e interrogarsi su cosa sia veramente giusto per il proprio benessere. Spesso, quando il rapporto si trascina tra alti e bassi, il rischio è di perdersi nel tentativo di trovare risposte immediate, quando invece la cosa più importante è concedersi il tempo di sentire davvero cosa fa bene e cosa, invece, pesa troppo.

Le emozioni che provi ora possono essere viste come un segnale, una bussola che ti aiuta a orientarti. La paura di pentirti, il senso di colpa, la rabbia e la confusione non sono nemici da combattere, ma parti di te che stanno cercando di dirti qualcosa. Non devi avere subito tutte le risposte, ma forse può essere utile non isolarti e cercare modi per stare in contatto con te stesso senza lasciarti guidare solo dall’angoscia del momento. Provare a uscire, riprendere spazi tuoi e vedere come ti senti potrebbe darti un punto di vista più chiaro.

Ciò che è successo non definisce chi sei, né toglie valore a tutto quello che hai dato in questa relazione. Più che pensare a cosa dovresti fare, può essere utile chiederti: cosa mi fa stare meglio adesso? Dove sento di voler andare? Piano piano troverai la tua strada, senza fretta e senza giudicarti. Ti mando un abbraccio.

Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questa situazione sia stata dolorosa e difficile per lei. Dopo tanti anni di relazione, vivere un tradimento e la conseguente rottura può lasciare un senso di vuoto, disorientamento e una grande confusione emotiva. Ciò che emerge dal suo racconto è un profondo attaccamento a questa persona, un amore che, nonostante tutto, non si è spento del tutto, ma che è stato messo a dura prova dalla mancanza di trasparenza, dalle bugie e dalla perdita della fiducia.

È naturale che, dopo una relazione così lunga, si senta combattuto tra il desiderio di riprendere il controllo della sua vita e quello di tornare a ciò che per molto tempo è stato il suo punto di riferimento affettivo. Tuttavia, è importante chiedersi se questa relazione, così come è diventata, possa ancora offrirle ciò di cui ha bisogno. Lei stesso ha vissuto momenti di sofferenza, di insofferenza e ha percepito un progressivo distacco prima ancora che il tradimento venisse alla luce. Questo indica che probabilmente qualcosa si era già incrinato nel tempo e che il problema non è nato solo dall'episodio specifico, ma da una dinamica che si è evoluta nel tempo.

Ciò che colpisce è anche il senso di colpa che sembra averle trasmesso la sua ex compagna, cercando di giustificare il suo tradimento con una sua presunta mancanza. Ma in una relazione i problemi si affrontano insieme, con il dialogo e con il rispetto reciproco, non attraverso bugie o scelte unilaterali che minano la fiducia. Nessuno merita di essere tradito o di sentirsi responsabile per un'azione che è stata compiuta dall'altro.

Ora lei si trova in un momento di transizione, dove la tentazione di tornare sui suoi passi si scontra con il timore di soffrire nuovamente e di perdere di vista il rispetto per sé stesso. È comprensibile che si senta bloccato e confuso. In questi momenti può essere utile concentrarsi su sé stesso, sulle proprie emozioni e sul proprio benessere, cercando di non prendere decisioni affrettate spinte dalla solitudine o dal bisogno di riempire un vuoto. Darsi il tempo di elaborare quanto accaduto è essenziale per comprendere cosa desidera veramente.

Non c'è nulla di cui vergognarsi nel provare dolore per la fine di una relazione importante. Tuttavia, portare questo peso da solo potrebbe renderlo ancora più difficile da gestire. Se sente che questo stato d’animo persiste e le impedisce di guardare avanti, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno di fiducia o con un professionista che possa aiutarla a elaborare questa esperienza e a ritrovare un equilibrio emotivo.

Per ora, si conceda la possibilità di vivere questo distacco come un'opportunità per riscoprire sé stesso, i suoi bisogni e ciò che realmente vuole in una relazione. Forse, con il tempo e con maggiore chiarezza, la risposta su cosa fare arriverà da sola.

Dott. Luca Vocino
Ciao, grazie per esserti aperto così sinceramente su una situazione così dolorosa. Da quanto racconti, sei in un momento davvero difficile, in cui ci sono stati tanti cambiamenti, tradimenti, incomprensioni e sensazioni confuse. È comprensibile che tu possa sentirti smarrito, ferito e, allo stesso tempo, legato a una persona che hai amato profondamente, ma che ora ti sembra distante e difficile da comprendere.

**1. Affrontare il dolore e la confusione:**

La prima cosa che mi sento di dirti è che è completamente normale sentirsi persi e confusi in una situazione del genere. Dopo tanti anni insieme, con una storia che ha attraversato momenti di passione, ma anche difficoltà e disconnessione emotiva, è facile che i sentimenti siano intensi e contrastanti. L'amore che provi per lei è legittimo, e capisco che sia difficile lasciare andare qualcuno che è stato una parte importante della tua vita. Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere quando una relazione non è più sana, o quando la persona che amiamo non rispetta o non valorizza il nostro legame.

**2. Riconoscere le tue emozioni e il valore di te stesso:**

È evidente che tu hai cercato di dare il meglio di te in questa relazione, anche affrontando i momenti difficili e dando sostegno alla tua compagna. Tuttavia, non puoi mai essere l'unico a fare tutto il lavoro in una relazione. Un rapporto di coppia sano si basa su fiducia, rispetto reciproco e comunicazione. La sua infedeltà e la mancanza di trasparenza sono segni di un profondo disconoscimento di questi valori, e dovresti chiederti se è davvero giusto continuare a investire in una relazione dove ti senti tradito e dove non c'è reciproco impegno.

**3. La "scelta" tra perdonare o andare avanti:**

Hai fatto una riflessione importante sul fatto che, nel momento in cui hai deciso di perdonarla e dare a lei una "possibilità", potrebbe essere stato un errore, un tentativo di passare sopra il tradimento per amore. È umano voler credere nelle persone che amiamo, ma non possiamo ignorare le ferite che ci infliggono o minimizzare il tradimento che abbiamo subito. Ti consiglio di prenderti il tempo per riflettere sinceramente su quello che vuoi. Non c'è una risposta giusta o sbagliata, ma cerca di chiederti se desideri davvero tornare a costruire la fiducia e la connessione che avevate, o se è il momento di dare una fine definitiva a questa relazione per preservare te stesso.

**4. Il rischio di restare in una relazione disfunzionale:**

Inoltre, il fatto che lei stia cercando di accusarti di non averle dato amore o di avere un "blocco emotivo" è una forma di manipolazione. Sta cercando di spostare la colpa sul tuo comportamento, quando in realtà le sue azioni sono la causa principale di ciò che è successo. Il tradimento non è mai giustificato, e una persona che non ha la maturità e la responsabilità per riconoscere i propri errori e chiedere scusa sinceramente potrebbe non essere in grado di offrirti la relazione che meriti.

**5. Prendersi cura di te stesso:**

Tuttavia, è anche importante che tu non resti "intrappolato" in questa situazione, e che tu possa dedicare tempo a te stesso. Non è facile lasciar andare una persona che hai amato, ma devi cercare di mettere al primo posto la tua serenità e il tuo benessere. Questo può significare uscire, distrarti, confrontarti con amici o un terapeuta per vedere la situazione da una prospettiva esterna, in modo da chiarire meglio le tue emozioni.

**6. Considera l’idea di una consulenza professionale:**

Potresti anche considerare l'idea di iniziare un percorso di consulenza psicologica. A volte, un terapeuta può aiutarti a rielaborare il dolore, a prendere decisioni più chiare e a superare il senso di colpa o il conflitto interiore che può derivare dalla fine di una relazione così significativa. Potrebbe anche essere utile per aiutarti a fare chiarezza su te stesso e sulle tue necessità future.

**7. Azioni concrete:**

Nel frattempo, evita di "controllare" costantemente la sua vita, come quando passi davanti a casa sua. Questi comportamenti ti tengono ancorato alla situazione e non ti permettono di andare avanti. Datti il permesso di distrarti e di prendere un po’ di distanza da ciò che ti fa stare male, anche se questo significa non avere contatti diretti con lei per un po’. La chiarezza arriverà con il tempo, ma è importante che tu cominci a pensare a cosa vuoi davvero per te stesso.

**8. Rispettare il tuo dolore, ma non ignorarlo:**

Infine, non ignorare il tuo dolore. È naturale provare dolore per la fine di una relazione importante, ma non permettere che questo dolore ti impedisca di proseguire verso un futuro che possa offrirti nuove opportunità, esperienze e relazioni più sane. Questo processo richiede tempo, ma sarai in grado di guarire, indipendentemente dalla decisione che prenderai riguardo a lei.

Ti auguro di trovare la pace e la chiarezza che cerchi. Qualunque sia la tua scelta, meriti una vita emotivamente sana e soddisfacente.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

la fine di questa relazione per lei rappresenta qualcosa di molto doloroso. L elaborazione di un lutto cosi importante richiede del tempo; questo dipende da quanto si possa trovare un significato per quanto accaduto. A volte tutto ciò è possibile farlo da soli, altre volte se il dolore è troppo forte no. In tal caso potrebbe pensare di intraprendere un percorso psicologico; uno spazio di ascolto più ampio le permetterebbe di trovare le risposte che cerca per poter guardare così al futuro con maggior serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Virginia Bosca
Psicologo, Psicologo clinico
Calizzano
Buongiorno, comprendo la sofferenza nel raccontare questa esperienza e coprendo anche la fatica nel lasciare una relazione durata anni con alle spalle una convivenza. Tuttavia, sarebbe interessante soffermarci sul discorso che faceva riguardo alle coccole e al dialogo, come se la vostra relazione avesse perso la passione e si fosse trasformata più in un'amicizia profonda? Se fosse così, c'è da chiedersi in che momento è successo e se ci sono parti di lei che si sono smosse nel sentire la lontananza della relazione.
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,
la storia che racconta è molto lunga, intensa e carica di emozioni contrastanti. È comprensibile che oggi si senta confuso, ferito e allo stesso tempo ancora legato a questa donna. Quando una relazione dura molti anni, e soprattutto quando si attraversano tradimenti, mancanze, tentativi di ripresa e scambi di colpa, il confine tra ciò che si desidera e ciò che fa stare davvero bene può diventare difficile da riconoscere.

Da ciò che descrive, non sta semplicemente affrontando una separazione: sta facendo i conti con la perdita della fiducia, con la delusione, con il senso di essere stato accusato ingiustamente e con la fatica di lasciar andare una persona che ha rappresentato una parte importante della sua vita. Anche il fatto che Lei provi a cercarla con l’auto o che abbia il timore di pentirsi di qualunque scelta faccia dimostra quanto sia ancora coinvolto e quanto stia lottando per capire cosa sia meglio per sé.

Non c’è nulla di “scemo” nell’aver amato profondamente, né nell’essersi fidato. Quando si investe tanto in un rapporto, è naturale cercare spiegazioni e aggrapparsi ai momenti positivi. Allo stesso tempo, però, è importante riconoscere ciò che questa relazione Le ha fatto vivere negli ultimi anni: confusione, menzogne ripetute, mancanza di rispetto reciproco, tentativi di colpevolizzarla e un progressivo logoramento emotivo.

In questo momento potrebbe esserle utile fermarsi un istante, senza prendere decisioni affrettate né verso un ritorno né verso un taglio netto. È fondamentale che Lei si conceda il tempo di capire come si sente davvero, al di là della paura di restare solo o dei sensi di colpa. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a mettere ordine nei pensieri e a ritrovare un punto di riferimento emotivo, così da scegliere ciò che la tutela davvero.

Non è obbligato né a perdonare né a chiudere immediatamente: è invitato, soprattutto, ad ascoltare ciò che oggi prova e ciò di cui ha bisogno per stare meglio nel tempo.

Dott.ssa Sara Petroni

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