Mi ha lasciata dopo un periodo di 4 mesi di litigi e incomprensioni, stavamo per fare un anno di rel

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Mi ha lasciata dopo un periodo di 4 mesi di litigi e incomprensioni, stavamo per fare un anno di relazione.



Ho iniziato a sentirmi in amicizia/frequentazione con questo ragazzo , due anni fa a novembre, e da lì abbiamo iniziato a parlare molto e ci siamo trovati tanto bene. Ci mancavamo, ci cercavamo e tutto, uscivamo solo il fine settimana perché purtroppo abitiamo un po' lontani, però va bene così. Tra di noi durante la frequentazione cje è durata sette mesi, ci sono state cose pure, come abbracci e carezze, ed eravamo troppo timidi per baciarci a stampo all'inizio, finché dopo 4 mesi di frequentazione prima che se ne va lo prendo e lo bacio, e lui ci rimase molto felice. Da lì la nostra frequentazione arriva fino a Maggio dell'anno scorso, dove mi chiese di essere la mia fidanzata ed eravamo troppo felici. Ci abbiamo messo così tanto perché io volevo essere sicura di conoscerlo abbastanza per reputarlo fidanzato, e avevo paura e basta. E lui mi ha aspettata e mi ha fatta sentire compresa. Ora, quello che mi piaceva di lui era il suo modo goffo e impacciato di fare, la sua sensibilità e umorismo e anche il suo bell'aspetto che aveva. Ecco andava tutto molto bene. Durante i mesi abbiamo litigato come le coppie normali, lui sbagliava per il suo modo di non capire a priori lo sbaglio suo e quindi non commetterlo, io facevo la stessa cosa, e avevo il bruttto vizio di fargli il silenzio punitivo, che ad una certa ho smesso di fare per accordi tra di noi. Sono cose normali che capitano, tutti sbagliamo e ne parliamo. Solo che piano piano ci vedevamo sempre di meno, perché con la scuola che inizia e il fatto che viviamo un po' lontanini, ci vedevamo sempre di meno, e io ho iniziato arti marziali, che facevo e faccio tre volte a settimana, poi con lo studio e tutto, abbiamo avuto poco tempo per vederci. Ma andava comunque tutto bene. Durante il periodo invernale, attorno i 7 mesi di relazione ,abbiamo iniziato a litigare molto di più. Perché ci sentivamo sempre per chat e quindi ci sono SEMPRE stati fraintendimenti, in più io avevo iniziato a rimanerci male perché ultimamente non stava mostrando troppo affetto fisico come prima, o affetto in generale, cioè si lo faceva, ma molto meno, sembrava uno svogliato e un po' una ameba, allora da lì mi arrabiavo per questa cosa, perché appena ci incontravamo poteva passare un'ora ma se io non lo baciavo lui non mi baciava per primo, stessa cosa per gli abbracci, poi quando lo tenevo per mano sembrava che lo stessi tenendo dal guinzaglio, quindi ecco, è un po' scomoda come situazione. Ci piansi molto, però parlandone con lui ho avuto la possibilità di capire che per lui era un periodo un po' apatico, un po' così, quindi mi misi l'anima in pace e lui mi promise di cambiare.

Tempo un mese fa esattamente la stessa cosa di prima, però aveva smesso di essere più energetico, mi amava ancora, so cosa state pensando, credetemi mi amava ancora, però per sapere della sua giornata bisognava tirarglielo via con le pinze e lui non è che mi chiedeva granché della mia, non è che parlava granché ecco. Però quando stavamo insieme che ci incontravamo durante la settimana, stavamo bene, certo qualche litigio c'era, perché capita, però ecco, stavamo bene, ci baciavamo, ci facevamo le carezze, ci allungavamo a letto e dormivamo insieme, io con la la testa sul suo petto, poi quando veniva a casa mia mi aiutava a cucinare…ecco era questo.

Però lui mi aveva promesso di cambiare e in un mese è ritornato a farmi mancare di attenzioni di base che solitamente si danno in una relazione. Allora lì ci rimasi tanto tanto male, e ne parlammo di nuovo e promise di cambiare di nuovo. I conflitti però continuavano e avevo bisogno di spazio, gli chiesi una settimana di pausa a cui lui era molto contrario, questa pausa durò praticamente 4 giorni perché ci mancavamo troppo, e tornati a parlare mi disse che effettivamente gli serviva e mi ha data meno per scontata. Apposto, tutte le cose belle che vi ho detto continuavano, ci sono sempre state, e io stavo comunque bene in sua presenza, malgrado tutto io con lui ci volevo stare, anche se in quel periodo io gli dissi solo che non sapevo che provare perché mi mancava a sentire l'amore come prima. Però c'è un motivo per il quale non mi sono mai arresa. I conflitti continuavano, e lui non sembrava capire che se non si svegliava non poteva mantenere una relazione, allora decisi di lasciarlo, ed è stato devastante perché non volevo farlo veramente, ma pensavo che così facendo ci avrei dato lo shock necessario per rimetterci in carreggiata, gli riscrissi la sera dopo e lui era felicissimo e io altrettanto perché ci amavamo ancora.

Ci rincontrammo iniziammo a uscire di nuovo e tempo 4 o 3 giorni, siamo tornati insieme.

alla fine il mio lasciarlo è stata una grandissima cazzata perché semplicemente era inutile perché lo amava ancora e gli ho riscritto subito, però comunque continuando passa un mese e noi litighiamo e io nell'ultimo periodo cioè quello più recente, perché mi ha lasciata recentemente, stavo male per problemi, familiari, scolastici e personali e anche per il fatto che appunto litigavamo abbastanza spesso. allora gli rispondevo un po' a monosillabi perché stavo male e lui mi rispose un po' male dicendomi che dovevo alzarmi su di morale che sembrava che parlavo con un manichino e io ci rimasi male perché quando lui faceva la stessa cosa gli ho chiesto come stava e lui invece non si è preoccupato in quel modo di me.

Il giorno dopo di questa vicenda andai a casa sua e litighiamo di nuovo per un fraintendimento soltanto che invece di affrontarlo io mi mi si a piangere e lui rimase seduto sul suo letto col telefono e ci siamo evitati di parlare. dopo aver pranzato siamo tornati in camera sua e abbiamo iniziato a litigare perché io volevo spiegargli la motivazione per il quale io c'ero rimasta male, abbiamo iniziato a parlarci uno sopra l'altro e io mi sono messa a piangere e quella era la prima volta che mi mettevo a piangere davanti a lui.

Stavo già male per i motivi precedentemente elencati, Poi avevo paura di perderlo perché io mi sono messa paura, in più quel giorno mentre litigavamo mi disse che soltanto perché avevo il ciclo non voleva dire che io dovevo fare così e quindi mi sono sentita male perché non potevo crederci che il mio fidanzato che amavo tanto avesse potuto dire una cosa del genere.

Quando mi misi a piangere mi disse "ma perché piangi" e poi siccome non gli rispondevo perché, cazzo, stavo piangendo, si mise al telefono aspettando che ritorni a parlargli. Questa cosa fu un po' brutta, perché penso che se una persona ti piange vicino come minimo non ti metti al telefono. so che nell'ultimo periodo i problemi li ho cacciati prevalentemente io per il mio nervosismo eccetera eccetera, però io quando lui creava i problemi non mi sono mai arresa non ho mai smesso di cercarlo e non ho mai smesso di amarlo.

il giorno dopo di quest'ultima vicenda che fu quella più brutale, la mattina mi scrisse e iniziamo a parlare e finì con lui che mi lasciò.

da quando che mi ha lasciata Io sto completamente una merda, non c'è giorno che non piango, Vorrei tanto che tornassimo insieme, ma lui mi ha spiegato ieri che non vuole rifrequentarmi perché ha paura dei conflitti, non se la sente di ritornare insieme a me, non se la sente di ri frequentarmi romanticamente. il fatto è che non è passato nemmeno una settimana da quando che mi ha lasciata, quindi probabilmente ha bisogno di tempo per sentire effettivamente la mia mancanza e rendersi conto che magari mi ama ancora anche se quando ieri l'ho chiamato ha detto che appunto non vuole rifrequentarmi che non so se mi ama ancora ma è molto probabile di no che non prova più niente.

io gli dissi che secondo me aveva bisogno di tempo perché era molto confuso e lui mi disse che comunque vada non avrebbe voluto cambiare la sua opinione però il fatto è che qualche giorno prima di lasciarci anche se noi litigavamo ci amavamo tanto ci chiamavamo amore alla fine parlavamo scherzavamo si tirava avanti ecco, non capisco perché è il momento in cui in teoria ho iniziato a dare io i problemi lui si è arreso subito cioè capisco che dopo tutti i guai che abbiamo passato sei stato comunque male e sei arrivato un po' al tuo limite ma lui ha completamente ignorato il fatto che arrivati ad un certo punto delle relazioni ci saranno le litigate pesanti e brutte e da lì che si inizia a vedere il vero valore della relazione e il commitment che dobbiamo metterci. Che ne pensate?

durante quest'ultimo periodo non sapevo che cosa effettivamente gli frullava in testa ma perché semplicemente non me l'aspettavo, lui ieri mi disse che il suo "perdere sentimenti" era dovuto al fatto che lui non ne ha parlato quando eravamo ancora in tempo e che ha lasciato che questa cosa se lo rimangi dentro e che effettivamente lui prendesse questa brutta decisione.

Il fatto che mentre parlavamo si mise a piangere e si sentiva un po' una merda a riguardo, anche se non voleva cambiare idea, mi fa pensare che effettivamente gli manca un po' e che forse c'è un briciolo di speranza dietro perché se hai veramente smesso di amarmi al 100% non te ne frega niente di me e quindi non ti saresti messo a piangere. Quindi io penso che almeno l'1% ci sia ancora e che devo dargli tempo. perché effettivamente si poteva ancora continuare se lui mi avesse parlato dei suoi problemi si sarebbe potuto aggiustare quindi io speravo che mi potessi dare un'altra chance per farlo sentire meglio e lasciarlo sfogare di quello che non ha avuto il coraggio di fare durante l'ultimo mese.

ma ora come ora non se la sente quindi io penso che dovremmo fare del no contact perché ad una certa forse gli mancherò veramente e deciderà di ritornare a frequentarmi. Ma siccome temo che lui si possa scordare di me anche se penso che non lo farà, avevo pensato di vederlo almeno una volta al mese per farlo sentire bene in mia presenza e in un qualche modo ri frequentarci occasionalmente per Ecco lasciare sempre e comunque una piccola impronta di me su di lui perché io lo amo ancora e sono disposta a fare veramente di tutto. Ho capito i miei errori e spero un giorno tornerà, penso che dandogli spazio alleggerisco sicuramente la situazione. Però non gli riscriverò almeno per adesso, l'ultima volta è stato devastante appunto con me che piango e lui che piange che dice che la sua decisione l'ha presa, io che lo pregò di darmi un'altra possibilità.
L'ultimo verdetto da parte sua è stato in sintesi che, non prova più niente, per lui sono oggettivamente una bella ragazza, e che ha paura di litigare di nuovo come prima e non vuole rifrequentarmi. Non è passato nemmeno un mese dalla rottura. Non so cosa fare, per ora mi faccio i fatti miei ma sto troppo male.
Dott.ssa Cecilia Mancini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara,
Prima di tutto, voglio riconoscerti il coraggio che hai dimostrato nel condividere la tua esperienza. È evidente che la tua relazione è stata attraversata da alti e bassi, conflitti e momenti di intimità profonda. Capisco quanto possa essere difficile affrontare l'ipotesi della fine di una relazione così significativa, soprattutto quando ci sono ancora sentimenti coinvolti.
Vorrei però invitarti a prenderti un momento per te stessa. È normale sentirsi devastati dopo una rottura, soprattutto quando ci si sente così investiti emotivamente come hai descritto. È importante concederti il tempo e lo spazio necessari per elaborare le tue emozioni e guadagnare chiarezza su ciò che desideri per te stessa nel futuro.

Dal tuo racconto emerge chiaramente il desiderio di riparare la relazione e di far sì che il tuo ex compagno si renda conto dell'importanza della vostra connessione. Tuttavia, è essenziale riconoscere che ogni persona ha il diritto di prendere decisioni che sente essere nel proprio interesse emotivo e psicologico. È comprensibile che tu voglia dare il tuo contributo per riparare la situazione, ma è altrettanto importante rispettare la volontà e i confini dell'altro.

La tua proposta di "no contact" potrebbe essere un passo importante verso la riflessione. Trascorrere del tempo lontano l'uno dall'altro potrebbe permettere a entrambi di guadagnare chiarezza sulle proprie emozioni e sulle dinamiche della relazione. Questo periodo di distanza potrebbe anche fornire l'opportunità di concentrarti su te stessa, sulle tue passioni e sui tuoi obiettivi personali.

Inoltre, è importante ricordare che non sei responsabile del cambiamento o del benessere emotivo del tuo ex compagno. Anche se è comprensibile il desiderio di aiutare e sostenere chi ami, ogni persona è responsabile del proprio benessere.

Infine, vorrei incoraggiarti a considerare l'importanza del perdono, sia per te stessa che per il tuo ex compagno. Il perdono non significa necessariamente ripristinare la relazione, ma piuttosto rilasciare il risentimento e la rabbia che possono ostacolare il tuo percorso di vita.

Ti invito a esplorare le risorse disponibili per te, come il supporto di amici fidati, la consulenza professionale o la partecipazione a gruppi di sostegno. Affrontare una rottura può essere un processo doloroso e complesso, ma con il tempo e il sostegno giusto, è possibile guarire e crescere da questa esperienza.

Ti auguro tutto il meglio,
Dr.ssa Cecilia Mancini

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Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, da quanto leggo, sembra che l'aspettativa sia che l'altro cambi in funzione dei propri bisogni e delle proprie regole, ma in amore non funziona così, per cui i cambiamenti, pur graduali e lenti, si fanno quando se ne sente il bisogno in prima persona e non quando viene richiesto dall'altro. Cambiare i propri schemi mentali, le proprie credenze e comportamenti è qualcosa che richiede sforzo e impegno. Anche le percentuali di probabilità statistica esulano dai sentimenti. Le suggerirei di andare avanti con la sua vita e se dovesse cambiare qualcosa tra voi un giorno sarà perché entrambi lo vorrete. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dott.ssa Rosa Genovese
Psicologo clinico, Psicologo
Ciampino
Si faccia aiutare da una psicologa per affrontare questo momento tanto doloroso per Lei. Cordiali saluti. Dott.ssa Rosa Genovese
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Nel nostro percorso di vita possiamo incontrare relazioni che ci mettono di fronte a frustrazioni e impossibilità di vivere appieno i sentimenti che desideriamo. In ogni caso questi momenti dolorosi costituiscono sempre delle occasioni per comprenderci meglio. Se questo momento è troppo doloroso per lei e lo sta vivendo in solitudine le consiglio di consultare un professionista che la possa aiutare a dipanare questo passaggio difficile. Nel caso mi può contattare, anche online. Saluti cordiali. Dario Martelli
Dott.ssa Michela Randa
Psicoterapeuta, Psicologo
Latina
Buonasera, capisco quanto possa essere difficile e doloroso attraversare la rottura di una relazione.
Ti invito a valorizzare davvero questo tempo di " no contact" per riflettere e focalizzarsi su di te, le tue emozioni, i tuoi pensieri... Inoltre volevo dirti che mi ha colpito molto il momento in cui scrivi di volerlo vedere una volta al mese per " farlo stare bene": ecco, il suo benessere non è una tua responsabilità. Lui ha scelto di non stare più con te e, anche se difficile,hai la necessità di accettare il suo volere, in primis per rispetto verso te stessa e poi delle sue volontà. Non meriti di richiedere amore e attenzione a chi non vuole dartelo: perché ti accontenti delle briciole? Credo che tu debba riflettere su questo, perché meriti una relazione in cui ti senti amata, accolta, vista.....
Se ti trovi in difficoltà valuta la possibilità di farti aiutare da un professionista ad elaborare la fine della storia.
Una caro saluto
Dott. Fabio di Guglielmo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Forlì
Gentile ragazza,
comprendo il dolore e la confusione che sta attraversando. La fine di una relazione, soprattutto dopo un periodo di incomprensioni e litigi, può essere estremamente difficile da affrontare. Da ciò che ha descritto, la vostra relazione è stata caratterizzata da momenti di grande affetto alternati a periodi di conflitto e distanza emotiva. È evidente che entrambi avete cercato di risolvere i problemi, ma le tensioni frequenti e la mancanza di comunicazione aperta e sincera hanno portato a una rottura.
Le consiglio di prendersi questo tempo per riflettere su ciò che ha appreso da questa esperienza, cercando di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato alla rottura. È importante prendersi del tempo per sé stessa, per elaborare il dolore e ritrovare un equilibrio emotivo. Consideri di non forzare un contatto con il suo ex partner, permettendo a entrambi di riflettere e crescere individualmente.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Dott.ssa Benedetta Mentesana
Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Carissima, grazie per la tua condivisione.
Mi dispiace molto per ciò che stai vivendo, una rottura può essere davvero molto dolorosa.
So che l’impulso di cercarlo è molto forte, proprio per i sentimenti che ci sono ancora in gioco e proprio perché la relazione è stata interrotta di recente, ma prova a resistere e a non forzare gli incontri. Prova a riflettere bene su ciò che è successo tra voi e gli sbagli di ognuno. Leggendo il tuo racconto emergono diversi momenti di alti e bassi, e sembrerebbe anche che lui non ti sia stato vicino quanto avresti voluto quando hai avuto delle difficoltà tu. Hai parlato di 4 mesi di litigi, molti dei quali per fraintendimenti via chat, ma sembrerebbe che abbiate sempre cercato di parlarne e di comunicare, ma non mi è chiaro se sia sempre successo tramite messaggi o se di persona.
Nell’ultimo periodo lui si è raffreddato e infatti, in diversi punti, hai descritto di aver sofferto per le mancanze affettive, quindi probabilmente questo distacco potrebbe essere necessario per entrambi, per capirvi e riflettere sulle vostre emozioni ed i vostri sentimenti. Adesso si sono rotti alcuni equilibri e ognuno di voi deve ricostruirne di nuovi, per tornare a stare bene, a prescindere dalla relazione con l’altro.
Certo, come dicevi, i conflitti ed i confronti sono parte di una relazione, però anche il rispetto è un elemento cardine. Ora bisogna rispettare la sua decisione, al momento lui non se la sente di proseguire ed è giusto che tu gli conceda il suo tempo. Però è necessario e fondamentale che anche tu ti prenda il tuo!
Stai vivendo un periodo di sofferenza e di dolore, ed è comprensibile che tu ti senta così.
Ti invito a concentrarti su di te, sull’elaborazione dei tuoi sentimenti e sul ritrovare la tua serenità. Hai tutto il diritto di avere una relazione piena, dove l’altro ti ami e abbia voglia di frequentarti e stare con te, quindi, non sarebbe sano accettare e ricercare un rapporto dove l’altro non è convinto al 100%, non trovi? Spesso e volentieri questi periodi di “no contact” sono molto utili, e ci aiutano a riflettere e conoscerci sempre di più.
Ciò non significa che in futuro non ci sarà mai spazio per un chiarimento e un futuro dialogo aperto e libero tra voi, ma per il momento, essendo appena successo, mi sento di suggerirti di prendere in considerazione di prenderti il tuo spazio ed il tuo tempo per tornare a stare bene.
Ti auguro di ritrovare la tua serenità, un caro saluto!
Dott. Omar Angelini
Psicologo, Psicologo clinico
Foligno
Buonasera signorina, come le hanno suggerito I colleghi, le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla ad affrontare il suo dolore in modo tale che possa riuscire a trasformarlo in consapevolezza. Dr. Angelini
Dott.ssa Clarissa Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, la tua storia è ricca di emozioni e complicazioni, e capisco quanto sia doloroso il momento che stai attraversando.
Dalla tua descrizione, sembra che la tua relazione sia stata intensa e appassionata, ma anche costellata da conflitti e incomprensioni. Le rotture sono sempre difficili, e in questo caso sembra che ci siano diversi fattori che hanno contribuito alla fine della vostra storia.
In questo momento così delicato potrebbe esserti d'aiuto rispettare il bisogno del tuo partner e soprattutto prenderti cura di te stessa e della tua emotività. Il tempo e la distanza ti aiuteranno a riflettere in maniera più lucida sulla relazione e sicuramente a capire cosa ha funzionato e cosa no.
La "guarigione" richiede tempo e pazienza, non sei sola in questo perciò se ne senti il bisogno non avere timore nel chiedere supporto ad un professionista.
Ti auguro di trovare la forza e la resilienza per affrontare questo periodo difficile.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve. È evidente che abbia vissuto una relazione intensa, con alti e bassi, e che ora stia cercando di elaborare e capire cosa fare dopo la rottura.

È importante riconoscere che affrontare una separazione può essere un processo doloroso e complesso, soprattutto quando ci sono ancora sentimenti coinvolti. È normale passare attraverso una fase di dolore e confusione mentre si cerca di elaborare la fine di una relazione significativa.

Mi sembra che lei abbia già fatto molti passi per comprendere la situazione e le sue emozioni. È positivo che stia riflettendo sui propri sentimenti e sui propri errori nella relazione, e che sia disposta a prendersi del tempo per se stessa per elaborare tutto ciò che è successo.

Tuttavia, è importante anche prendersi cura di se stessa durante questo periodo difficile. Il "no contact" potrebbe essere una buona strategia per darle lo spazio di cui ha bisogno per elaborare i suoi sentimenti e iniziare a guarire. È importante dedicarsi a se stessa, mantenere un buon equilibrio emotivo e cercare il sostegno di amici, familiari o di uno psicologo, se necessario.

È comprensibile che lei nutra ancora speranza che la situazione possa cambiare in futuro, ma è anche importante essere realisti riguardo alle possibilità di una riconciliazione. È fondamentale rispettare la decisione del suo ex ragazzo e concentrarsi sul proprio benessere emotivo.

Cerchi di concentrarsi su attività che le piacciono, che le danno gioia e che le permettono di sentirsi bene con se stessa. Con il tempo, con il sostegno giusto e dedicandosi alla propria guarigione emotiva, sarà possibile superare questo momento difficile e guardare al futuro con ottimismo.

Mi auguro che possa trovare la forza e la serenità necessarie per superare questa fase e che possa trovare la felicità e il benessere che merita. Resto a disposizione se ha bisogno di ulteriori supporto o consigli.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Marta Enrica Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cara, mi dispiace molto per la tua situazione, sembra davvero dolorosa e complessa. È evidente che questa relazione ha avuto un significato profondo per te, e la rottura ti ha lasciato con molte emozioni contrastanti e dubbi. È normale sentirsi sopraffatti quando una relazione importante finisce, specialmente quando c'era tanto amore e aspettative condivise.
Da quanto hai descritto, ci sono stati molti momenti belli e di connessione genuina tra di voi. Vi siete conosciuti in un periodo in cui entrambi avete trovato conforto e gioia nella compagnia dell'altro. Tuttavia, come in molte relazioni, sono emersi problemi che hanno iniziato a minare il vostro rapporto. La distanza fisica e gli impegni personali hanno ridotto il tempo che potevate trascorrere insieme, il che ha aumentato le incomprensioni e la frustrazione.
Le difficoltà di comunicazione sembrano essere un tema ricorrente. Gli fraintendimenti attraverso i messaggi, il silenzio punitivo e la difficoltà di entrambi nel comunicare i propri bisogni e sentimenti hanno creato un ciclo di litigi e risentimento. Anche quando avete cercato di parlare apertamente, è spesso finito in ulteriori conflitti, rendendo difficile risolvere i problemi in modo costruttivo.
Durante il periodo invernale, la mancanza di affetto e l'apaticità del tuo partner hanno innescato una serie di litigi più frequenti. Anche se inizialmente lui ha riconosciuto il problema e promesso di cambiare, sembra che non sia riuscito a mantenere questi cambiamenti nel lungo periodo, portandoti a sentire una mancanza di attenzione e amore. Questo ha ulteriormente complicato la vostra dinamica, facendo emergere insicurezze e sentimenti di trascuratezza.
La decisione di lasciarlo è stata probabilmente molto difficile per te, ma sembrava un tentativo di scuoterlo e fargli capire la gravità della situazione. Tuttavia, ritornare insieme poco dopo non ha permesso di affrontare e risolvere veramente le questioni sottostanti. Questo ha portato a un ulteriore ciclo di litigi e incomprensioni, aggravati dal tuo stato emotivo già compromesso a causa di problemi personali e familiari.
Il modo in cui lui ha reagito quando tu stavi male è stato doloroso per te, soprattutto quando ti sei sentita invalidata nei tuoi sentimenti. La sua incapacità di supportarti in quei momenti critici ha sicuramente contribuito a far aumentare il tuo senso di solitudine e frustrazione. Nonostante il suo pianto durante la rottura possa suggerire che provava ancora qualcosa per te, sembra che abbia raggiunto un punto in cui sentiva di non poter continuare a gestire i conflitti.
Il periodo di "no contact" che stai considerando può essere utile per entrambi. Dargli spazio può permettere a lui di riflettere sui suoi sentimenti e sulla relazione, mentre tu potresti trovare un po' di sollievo e tempo per guarire. Tuttavia, tieni presente che non c'è garanzia che questo porterà a una riconciliazione. È importante che tu utilizzi questo tempo anche per te stessa, per riflettere su ciò che vuoi e hai bisogno in una relazione.
Nel frattempo, cerca di circondarti di amici e familiari che possono offrirti supporto emotivo. Prenditi cura di te stessa, dedicati a attività che ti piacciono e ti fanno stare bene. Se senti che il dolore è troppo grande da gestire da sola, considera di parlare con uno psicologo o un terapeuta che possa aiutarti a elaborare le tue emozioni e trovare un modo per andare avanti.
Ricorda che è normale sentire un grande dolore dopo una rottura, soprattutto quando c'è ancora amore. Ma è anche un'opportunità per crescere e capire meglio ciò che desideri e meriti in una relazione.
Dott. Ciro Napoletano
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. La fine di una relazione, soprattutto dopo un periodo di incomprensioni e litigi, può essere estremamente difficile da affrontare. Da ciò che ha descritto, la vostra relazione è stata caratterizzata da momenti di grande affetto alternati a periodi di conflitto e distanza emotiva.
Trascorrere del tempo lontano l'uno dall'altro potrebbe permettere a entrambi di guadagnare chiarezza sulle proprie emozioni e sulle dinamiche della relazione. Questo periodo di distanza potrebbe anche fornire l'opportunità di concentrarti su te stessa, sulle tue passioni e sui tuoi obiettivi personali. Ti invito a concentrarti su di te, sull’elaborazione dei tuoi sentimenti e sul ritrovare la tua serenità, attraverso un percorso di psicoterapia.
In bocca al lupo
Buongiorno gentile utente, ho letto con attenzione la sua problematica e inizio con dirle che mi dispiace molto per il suo dolore e il distacco causato dalla rottura. Mi sento di dirle che attualmente sarebbe opportuno rispettare la decisione del suo partener anche perchè provare a forzare un incontro o un dialogo non porterebbe ad una conversazione sana ed esaustiva anzi si innescherebbero dei meccanismi di resistenza e chiusura. Bisogna, purtroppo, prendersi del tempo per entrambe le parti anche se risulterà molto difficile resistere al desiderio di un riavvicinamento. Bisogna trovare il coraggio di affrontare la separazione e trarre il meglio da questa relazione perchè ogni esperienza è utile per comprenderci sempre di più. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Dott.ssa Angelica Spanò
Psicologo, Psicologo clinico
Marsala
Salve.
La ringrazio di aver condiviso la sua esperienza, non è mai semplice raccontarsi.
Dalla lunghezza del suo racconto e dalla necessità di avere delle risposte a dubbi sulla sua passata relazione, emerge la necessità di parlare tanto e soprattutto di essere ascoltata riguardo all'accaduto.
Le consiglio di ascoltare questo suo bisogno e le auguro di trovare quell'ambiente e quel professionista capaci di accogliere la sua richiesta.
Qualora ne sentisse la necessità, rimango a sua disposizione.

Dott.ssa Angelica Spanò.
Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, lasciarsi non è facile e anche chi lascia soffre. Dalle sue parole, si evince che c'è stato un bel coinvolgimento da entrambe le parti, ma che in questo momento il suo ex ragazzo non se la sente di proseguire in questa relazione, seppur la tenga in gran considerazione e questo va accettato. Le relazioni romantiche non vanno forzate. E' bene che lei si prenda cura di sé e che si valorizzi; investa nelle amicizie e nei suoi interessi....il resto verrà da sé.
In bocca al lupo. Cordialmente.
Dott.ssa Floriana Ricciardi
Dr. Vittorio Penzo
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno gentile utente, grazie per la tua condivisione. Mi dispiace molto per la tua situazione, è evidente che stai affrontando un momento molto difficile e doloroso. Accetta il dolore, è normale sentirsi devastati dopo una rottura, specialmente quando ci sono stati sentimenti profondi e tante speranze per il futuro, permettiti di sentire il dolore senza cercare di sopprimerlo. Dai tempo e spazio sia a te stessa che a lui, a volte il tempo separati può aiutare a vedere le cose con maggiore chiarezza e può anche far sì che entrambi riflettiate sui vostri sentimenti. Evita il contatto per un po', cerca di non scrivergli o cercarlo, questo può aiutare entrambi a capire meglio le vostre emozioni e vedere se davvero vi mancate. Concentrati su te stessa, approfitta di questo periodo per prenderti cura di te, dedicati a hobby, amici, famiglia e tutto ciò che ti fa stare bene, questo non solo ti aiuterà a distrarti ma ti farà anche crescere come persona. Rifletti sui problemi della relazione, pensa a cosa non ha funzionato e come entrambi avete contribuito ai conflitti, questo può aiutarti a capire meglio cosa cercare in una futura relazione. Considera di parlare con un terapeuta, un professionista può offrirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti e darti strumenti per gestire il dolore e la confusione. Non forzare la riconciliazione, se lui ha detto che non è pronto a tornare insieme rispettalo, cercare di forzare una riconciliazione potrebbe allontanarlo ancora di più. Ricorda che guarire richiede tempo, è normale sentirsi persi e tristi ma con il tempo e il supporto giusto le cose miglioreranno. Spero che questi consigli possano aiutarti a trovare un po' di pace e chiarezza in questo momento difficile, prenditi cura di te e cerca il supporto di amici e familiari. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Capisco quanto sia difficile questo momento per te. Le relazioni sono complesse e il dolore che provi è valido. Vorrei offrirti alcune riflessioni e suggerimenti per affrontare la situazione.

Permettiti di sentire il dolore, la tristezza e la confusione. È parte del processo di guarigione e, con il tempo, il dolore diventerà più gestibile. Molti dei vostri problemi sembrano derivare da una comunicazione inefficace. In una relazione, è essenziale comunicare apertamente e onestamente.
Entrambi avete bisogno di tempo per riflettere su ciò che è andato storto e su cosa desiderate davvero in una relazione. A volte una pausa può aiutare a chiarire i propri sentimenti. Usa questo tempo per concentrarti su te stessa.
Considera la possibilità di parlare con un professionista. Un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, comprendere meglio le dinamiche della tua relazione e sviluppare strategie per affrontare il dolore e andare avanti.
Contattami pure qualora ne avessi bisogno.
Salve come primo aspetto ti invito a prenderti un momento per te stessa. È normale sentirsi devastati dopo una rottura, soprattutto quando ci si sente così investiti emotivamente come hai descritto. È importante concederti il tempo e lo spazio necessari per elaborare le tue emozioni e guadagnare chiarezza su ciò che desideri per te stessa nel futuro. E’ essenziale riconoscere che ogni persona ha il diritto di prendere decisioni che sente essere nel proprio interesse emotivo e psicologico. È comprensibile che tu voglia dare il tuo contributo per riparare la situazione, ma è altrettanto importante rispettare la volontà e i confini dell'altro. La tua proposta di "no contact" potrebbe essere un passo importante verso la riflessione. E’ importante ricordare che non sei responsabile del cambiamento o del benessere emotivo del tuo ex compagno. Anche se è comprensibile il desiderio di aiutare e sostenere chi ami, ogni persona è responsabile del proprio benessere. Vorrei incoraggiarti a considerare l'importanza del perdono, sia per te stessa che per il tuo ex compagno per rilasciare il risentimento e la rabbia che possono ostacolare il tuo percorso di vita. Ti invito a esplorare le tue risorse e a crearne altre con la consulenza professionale
Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Forse lei pensa troppo, ha poco contatto con la realtà perché non si assume la responsabilità di decisioni che sono sue. Preferisce pensare e scrivere....ma la realtà è diversa dalle rubriche di "cuori solitari" di cui fu grande interprete Franca Valeri con Alberto Sordi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza, comprendo quanto possa essere difficile attraversare un momento così doloroso. È evidente che la relazione che avete avuto sia stata significativa e che entrambi abbiate provato dei sentimenti profondi, anche se le incomprensioni e i conflitti hanno complicato il vostro percorso. In situazioni come questa, può essere utile dare tempo e spazio non solo a lui, ma anche a se stessa, per riflettere e rielaborare ciò che è accaduto. Distanziarsi non significa necessariamente rinunciare, ma può aiutarla a ritrovare un po’ di serenità interiore e a valutare con maggiore chiarezza i propri bisogni e desideri. È importante anche riconoscere che, nonostante le intenzioni migliori, a volte le relazioni non riescono a superare determinati ostacoli, e questo non è necessariamente una colpa sua o sua. Entrambi avete vissuto momenti belli e difficili, e sembra che lui stia cercando di gestire le sue emozioni in modo confuso, come dimostrano il pianto e i dubbi che ha espresso. Questo potrebbe indicare che la decisione non è stata facile nemmeno per lui. Tuttavia, forzare un ritorno o cercare di mantenere un contatto frequente potrebbe essere controproducente. Lasciando che il tempo faccia il suo corso, potrebbe scoprire se i suoi sentimenti per lei sono ancora vivi e se è disposto a ricostruire il rapporto. Nel frattempo, anche per lei potrebbe essere importante prendersi cura di sé, circondarsi di persone care e concentrarsi sulle sue passioni, per ritrovare un equilibrio e affrontare meglio il dolore. Non è facile accettare di lasciare andare, ma a volte è necessario per permettere a entrambi di capire cosa desiderate davvero.Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente,
Dott. Giacomo Cresta
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
È comprensibile che tu stia attraversando un momento molto doloroso e confuso. Da quello che descrivi, questa relazione ha avuto molte fasi, momenti di felicità e connessione, ma anche difficoltà di comunicazione e tensioni emotive che sono diventate sempre più difficili da gestire.Dal mio punto di vista è importante che tu rifletta (portarti a riflettere) su alcuni aspetti. Stai vivendo una fase di forte dolore perché lui era una parte importante della tua vita, ma potrebbe essere utile chiederti se ciò che ti manca è davvero lui o l’idea di come la relazione avrebbe potuto essere se tutto fosse andato diversamente. E cercare di mantenere un contatto potrebbe darti un senso di sicurezza momentaneo, ma potrebbe anche prolungare il dolore. Uno psicologo potrebbe anche aiutarti a focalizzarti sulla realtà dei fatti, il fatto che lui abbia pianto non significa necessariamente che tornerà o che la relazione possa funzionare di nuovo; le sue parole indicano chiaramente che si sente sopraffatto dai conflitti e che non vuole tornare in questa dinamica.Ti sei chiesta cosa ti rendeva felice in questa relazione? E cosa ti faceva stare male? Spesso, quando una relazione termina, tendiamo a concentrarci solo sulla perdita, senza considerare se davvero ci stava dando il benessere e la serenità di cui abbiamo bisogno.Se lui dovesse tornare, lo farà per sua decisione, non perché tu lo hai “mantenuto agganciato” con contatti sporadici.
Datti il tempo per guarire, prenditi cura di te stessa e, se senti di aver bisogno di un aiuto più strutturato, considera di approfondire questo percorso con un professionista che possa aiutarti a lavorare sulla gestione del distacco e delle emozioni intense legate alla fine della relazione, riconoscere e modificare eventuali schemi di pensiero che ti spingono a restare ancorata a una situazione che ti ha fatto soffrire; ma soprattutto comprendere meglio i tuoi bisogni emotivi e imparare a costruire relazioni più equilibrate in futuro. Se vuoi possiamo iniziare questo percorso assieme. Se senti il bisogno di un aiuto per ritrovare equilibrio e benessere, sarò felice di accompagnarti in questo percorso cara.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Leggere le sue parole mi restituisce un’immagine molto chiara di quanto dolore e confusione stia attraversando in questo momento. Quello che descrive è il racconto di un amore vissuto con intensità, speranza e anche fatica, che l’ha vista mettersi in gioco in ogni modo possibile per cercare di farlo funzionare. È comprensibile che oggi si senta così svuotata e piena di domande: quando finisce una relazione in cui abbiamo investito così tanto, si apre dentro di noi un vuoto difficile da affrontare, perché è come se insieme alla persona perdessimo anche una parte di noi stessi. Quello che sta vivendo è molto comune nelle relazioni dove, pur provando affetto e amore, iniziano a emergere difficoltà comunicative e aspettative diverse. Lei racconta di avere sentito spesso una mancanza di attenzioni da parte sua, di avere desiderato più presenza, più parole, più gesti di affetto spontaneo. E ha cercato di parlargliene più volte, sperando che le cose cambiassero. È evidente che da parte sua ci fosse la volontà di restare, di capire, di dare altre possibilità. Ma a volte non basta. Le relazioni non si tengono in piedi solo con l’impegno di uno solo: anche se c’è amore, servono comunicazione, ascolto reciproco, la capacità di vedere i propri limiti e di accettare quelli dell’altro. Lui, per come lo descrive, è arrivato a un punto di rottura in cui probabilmente non è più riuscito a gestire i conflitti. Forse si è sentito esausto, forse non ha saputo reggere la pressione emotiva, forse non è riuscito a parlare prima di ciò che stava provando dentro di sé. Quello che per lei era uno scossone per far cambiare le cose, per lui può essere stato vissuto come una ferita ulteriore. Questo non significa che lei abbia sbagliato in modo irreparabile, significa solo che siete arrivati a toccare un punto in cui le vostre fragilità si sono scontrate e non siete più riusciti a trovare la strada per accogliervi l’un l’altro. Capisco benissimo il suo desiderio di non lasciarlo andare, di voler credere che un giorno si accorgerà di sentire la sua mancanza. E comprendo la speranza che faccia un passo indietro. Ma la realtà, per quanto dolorosa, è che in questo momento lui ha bisogno di spazio. Forzare un contatto, anche se fatto con amore, spesso rischia di ottenere l’effetto opposto: invece di far sentire la nostalgia, fa sentire pressione. È normale pensare di volerlo vedere una volta al mese per non farsi dimenticare, ma questa strategia spesso rallenta soltanto il suo percorso di elaborazione del distacco, oltre a impedire anche a lei di cominciare a respirare di nuovo come persona autonoma. Il dolore che prova oggi è reale e profondo, ma non durerà per sempre. È importante ora spostare lo sguardo su di lei. Lei non è definita solo da questa storia e dal tentativo di farla funzionare: è una persona che ha amato con sincerità, che ha dato, che si è messa in discussione. E ora merita di curare le ferite, di capire quali bisogni profondi l’hanno portata a restare anche quando non riceveva ciò di cui aveva bisogno, di imparare da questa relazione cosa vuol dire per lei sentirsi davvero vista, ascoltata, scelta. Ci sarà tempo per capire se un giorno lui tornerà o no. Oggi non è il momento di cercare di tenere viva una possibilità a tutti i costi. È il momento di fermarsi, di stare nel dolore senza cercare di anestetizzarlo con mille tentativi di contatto. È il momento di guardare a se stessa con più compassione, di piangere se serve, di prendersi cura di quella parte fragile che ha ancora paura di restare sola. Può sembrare una montagna insormontabile ora, ma poco alla volta sentirà tornare uno spazio di leggerezza dentro di sé. Continui a darsi tempo, a non cercarlo, a non fare strategie. Lo lasci libero di sentire la sua mancanza se dovrà sentirla. E lasci anche se stessa libera di capire che valore ha la sua vita anche senza questa relazione. Quello che ha dato non è stato vano: è stato un pezzo della sua storia, che ora può insegnarle qualcosa di prezioso su chi è e su cosa vuole davvero in un legame. Se sentirà che il dolore è troppo grande, non esiti a chiedere aiuto e a parlarne ancora. Merita ascolto, sostegno e gentilezza, in questo momento più che mai. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Caterina Lo Bianco
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno,
Grazie per aver condiviso con tanta sincerità e profondità ciò che stai vivendo. Quello che emerge dalla tua narrazione è una relazione intensa, fatta di affetto ma anche di difficoltà e incomprensioni che si sono accumulate nel tempo, soprattutto negli ultimi mesi.
Nel modello sistemico-relazionale, la relazione viene vista come un sistema in cui entrambi i partner influenzano e vengono influenzati dall’altro. Quello che descrivi – i litigi frequenti, le difficoltà nella comunicazione, il progressivo allontanamento emotivo e fisico – è un segnale di un sistema che fatica a trovare un equilibrio nuovo, in un momento di cambiamento e stress, sia individuale che di coppia.
Lui sembra essersi ritirato, forse per difficoltà interne a esprimere o gestire le sue emozioni, o per una stanchezza che si è tradotta in una sorta di apatia, come hai detto tu. La tua risposta, con la richiesta di attenzione, di cura e di riconoscimento, è assolutamente comprensibile e legittima, così come la tua sofferenza di fronte a quella distanza crescente.
Il fatto che lui abbia deciso di interrompere la relazione per paura dei conflitti e per una difficoltà a gestire il “carico emotivo” che la relazione porta, è una modalità di protezione personale che però lascia entrambe le parti in uno stato di sospensione dolorosa. Quando una persona dice di non sentire più un sentimento, o di voler allontanarsi, spesso non è un “taglio netto” ma una risposta a uno stress emotivo profondo che non è stato affrontato con successo.
Il pianto di lui, che hai osservato, è un segnale importante: anche se ha preso una decisione, il vissuto emotivo rimane, e questo può aprire una possibilità futura, ma solo se i due partner trovano un modo di comunicare autentico e rispettoso dei bisogni di entrambi.
In questo momento, quello che ti consiglierei è di concentrarti su te stessa e sul tuo benessere. Il “no contact” può essere utile per entrambi per creare uno spazio in cui ognuno possa fare chiarezza dentro di sé senza la pressione della relazione. Cercare di mantenere un contatto “controllato” o sporadico rischia invece di mantenere viva una dinamica di ambivalenza e confusione, che può far più male che bene.
Prendersi cura di sé significa anche rispettare il proprio bisogno di tempo per guarire, per elaborare la perdita, e per ritrovare un equilibrio emotivo. Solo da una posizione di centratura personale sarà possibile, in futuro, capire se una possibile riconciliazione potrà avere senso e basi solide.
Infine, ti invito a riflettere su quali sono i bisogni profondi che questa relazione ha stimolato in te, quali aspetti di te stessa vuoi coltivare indipendentemente dal futuro di questa storia, e su come i conflitti – che inevitabilmente si manifestano in tutte le relazioni – possono essere affrontati con strumenti di comunicazione e ascolto reciproco.
Se senti il bisogno, il percorso psicoterapeutico può essere un luogo importante per esplorare tutto questo con uno sguardo più ampio e una guida esperta.
Se vuoi, posso aiutarti anche a lavorare insieme su come gestire meglio la comunicazione e il rapporto con le tue emozioni in questo momento così delicato e doloroso.
Resto a disposizione per un eventuale confronto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Caterina Lo Bianco – Psicologa ad orientamento Sistemico-Relazionale

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