Esperienze
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicosomatica
Principali patologie trattate
- Bulimia ,
- Dipendenza ,
- Stress ,
- Disturbi dell'umore ,
- Depressione ,
- +20 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Via Centonze 217, Messina 98123
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Consulenza online
50 € -
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Consulenza psicologica
70 € -
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Colloquio psicologico clinico
60 € -
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Colloquio psicologico individuale
70 € -
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Orientamento scolastico
70 € -
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Recensioni
4 recensioni
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A
A. C
Veramente un lavoro strabiliante! Una professionista che riesce ad andare oltre le convenzioni
• Liliana Crisafulli- Psicologa delle Relazioni Tossiche Online • parent training •
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N
N.M.
Gentile ed estremamente professionale, mi ha messo subito a mio agio facendomi percepire che era lì per me. Empatica e disponibile, ma soprattutto molto attenta a tutto ciò che le dicevo.
• Consulenza online • Altro •
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C
Cristian Ranauro
Mi sono trovato subito al mio agio con la dottoressa Crisafulli. Molto empatica, sensibile. Puntuale e disponibile, con un ascolto attivo. Grazie per la cortesia e la professionalità.
• Altro • Altro •
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A
Antonia.condurso@virgilio.it
Dottoressa gentile molto attenta alle problematiche ti mette subito a tuo agio ,
• Liliana Crisafulli- Psicologa delle Relazioni Tossiche Online • colloquio psicologico individuale •
Dott.ssa Liliana Crisafulli
Grazie mille per il suo feedback positivo! Apprezzo le sue parole e sono lieta che la sua esperienza con me sia ottima. Mi impegno costantemente a formìnire in miglior servizio e sono lieta che ci sto riuscendo. Grazie ancora!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 14 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho bisogno di un consiglio per quanto riguarda una difficile situazione familiare. Mio fratello frequenta da quattro anni una ragazza con la quale litiga continuamente fino a che per quasi un anno hanno smesso di uscire, io ero molto sollevata, ma ho da poco scoperto che hanno ripreso a frequentarsi e sono molto preoccupata. Questa ragazza è una manipolatrice narcisista veramente molto scaltra, da quando ha conosciuto mio fratello cerca di allontanarlo dalla sua famiglia parlando male di noi senza neppure averci mai conosciuti! Abbiamo subito tantissime offese da questa persona, e non abbiamo mai detto nulla per amore verso di lui. Lui è davvero molto innamorato ed è un'altra persona con lei, nei momenti in cui non si sentono è sereno e siamo una famiglia molto unita, ma appena lei riappare comincia a isolarsi completamente e a nutrire astio nei nostri confronti fomentato da lei, quando abbiamo provato ad aprire l'argomento con lui ci dice che lei ha ragione e si mette dalla sua parte. Non accetta l'idea che lei possa manipolarlo e nega l'evidenza. La cosa più importante è che abbiamo scoperto che lei lo ha tradito con un altro ragazzo. Non so come affrontare l'argomento con mio fratello, è giusto che lui lo sappia ma ho paura che non creda alle nostre parole e che possa allontanarsi da noi ancora di più. Qual è una buona strategia dal punto di vista psicologico per parlare con lui e metterlo a corrente dell'accaduto, come posso parlarne senza ferirlo e cercando di farlo tornare in se? Per favore, aiutatemi, Grazie!
Buongiorno, la situazione familiare che lei descrive è molto complessa e la relazione, pur se con una pausa, dura da parecchio tempo. Le sue parole mi trasmettono moltissima preoccupazione per la situazione. Mi sembra di intuire, tra le righe, che abbia paura di essere abbandonata da suo fratello. Che suo fratello possa mettere da parte lei e la vostra famiglia. Comprendo questa paura, se l’ho ben intercettata, e la difficoltà nel sentirsi disarmata mentre guarda una persona alla quale vuole bene stare in una dinamica con una persona che lei reputa una “manipolatrice narcisista”. Sarebbe molto importante che eliminaste le due fazioni: voi e lei. perchè immancabilmente suo fratello si schiera con lei. Comprendo anche la difficoltà nel custodire il segreto del tradimento. Tuttavia, penso anche che la situazione meriti una riflessione sui ruoli e le dinamiche familiari: perché si sente così partecipe della dinamica di coppia di suo fratello? Quanta responsabilità sente rispetto a questa situazione? Per quale motivo reputa giusto raccontare a suo fratello del tradimento? Nella dinamica familiare c’è la possibilità di separarsi dalla famiglia di origine e crearne un’altra con dinamiche diverse, se lo si desidera? Penso che sia importante fare una riflessione su tutti questi aspetti. Se suo fratello è una persona adulta, è bene che prenda la sua direzione sentimentale in autonomia. Suo fratello, da quanto dice lei, è innamorato di questa ragazza e in questa situazione non vede e non sente altro che non lei. Se lei ha un ottimo rapporto con suo fratello provi ad affrontare il discorso, in maniera molto delicata, leggera e non giudicante. Bisognerebbe conoscere più la storia, e parlando con lui può inserirsi nella discussione spiegandogli come lo sta vedendo negli ultimi tempi e i comportamenti "diversi" che ha riscontrato. Azzardo alcune ipotesi. Cosa succederebbe se mostraste interesse a conoscerla? Come reagirebbe suo fratello?. Più dimostrate ostilità a questa relazione, più suo fratello la difenderà e magari pure se ha dei problemi non lo dirà a voi. Rispetto al tradimento andrei cauta. Provi ad accettare suo fratello così com è, gli faccia sentire il suo affetto, non lo giudichi. Magari lui abbassa la guardia e allora si può entrare in confidenza. Solo quando e se suo fratello starà male, sarà lui a chiedere aiuto e lo farà con la persona che lo ha fatto sentire accettato. Se per la sua vita, gentile utente, la vicenda di suo fratello è causa di grande sofferenza, consulti un/una psicologa, magari potrebbe scoprire aspetti di sè di cui non è consapevole e trarne vantaggio per lei e la sua famiglia. Rimango a disposizione, la saluto cordialmente, dott.ssa Crisafulli Liliana- Psicologa delle Relazioni Tossiche.
Salve,
Vorrei avere maggiori informazioni riguardo una situazione che mi accompagna da quando sono bambina ormai. Da piccola, infatti, amavo avere degli amici immaginari. Spesso erano personaggi he vedevo in televisione, da libri, fumetti, film e serie tv, altre volte li inventavo io. Non sono mai stata una persona molto socievole, perciò da bambina avevo qualche amico, ma queste persone immaginarie, mi aiutavano, forse, a sentirmi meno sola ed a evadere dalla realtà, in quanto sono sempre stata una ragazza abbastanza fantasiosa. Finché ero piccola, però, la situazione poteva anche essere "normale", dato che molti bambini lo fanno. Questa abitudine, però, non è cambiata molto nel tempo, in quanto tutt'ora (in età adolescenziale) continuo ad avere questi "amici immaginari" che, soprattutto ultimamente, sono personaggi di programmi tv, serie o film. Mi sono informata a riguardo, per quanto possibile naturalmente dato che non sono una specialista, ed ho capito che non sempre questa situazione è positiva. Una particolarità che ho notato, però, è che, a differenza di tanti altri che ho visto, i miei personaggi è come se mi accompagnassero tutta la giornata, non ci sono delle vere e proprio sessioni. Qualsiasi attività io svolga ci sono anche loro, poi quando, però, sono in contatto con altre persone reali o sono particolarmente concentrata su ciò che sto facendo, questi "amici immaginari" è come se non ci fossero, per poi tornare subito dopo. Sono, inoltre, una persona che tende molto ad analizzare i propri comportamenti, ma questo, invece, non ero mai spronata a farlo, in quanto io considero tutto ciò come una sorta di vita parallela, perciò non ne parlo con nessuno (nemmeno con me stessa) e mi vergogno parecchio di questa situazione. Sinceramente, a volte, questi personaggi mi hanno aiutato a superare momenti tristi, ma soprattutto di noia e solitudine, e, qualche volta (non troppo frequentemente), mi hanno anche leggermente distratto da altre attività. Mi capita, inoltre, di parlagli (nella mente, mai a voce) mentre cammino su e giù per la casa, oppure, a volte, anche di "recitare" piccole "scene". Quando mi rendo conto di ciò che sto facendo mi sento quasi pazza, ma continuo comunque a farlo, in quanto mi aiuta a superare la solitudine ed a evadere dalla realtà. Vorrei capire se è un semplice modo di difesa, o può essere un qualche disturbo (Ovviamente so di non poter avere una diagnosi, ma vorrei sapere se può essere qualcosa di "strano") oppure se bisognerebbe capire cosa c'è dietro a tutto ciò.
Vi ringrazio.
Buona giornata
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. e vorrei innanzitutto ringraziarti per aver condiviso questo vissuto nonostante la difficoltà e la vergogna di cui scrivi. Da ciò che scrivi appare chiaro che tu abbia consapevolezza della natura fantastica di questi personaggi che ti accompagnano nella vita, senza però creare delle interferenze concrete nelle attività di tutti i giorni. Spesso si creano dei legami, delle situazioni immaginarie per poter affrontare la realtà in cui viviamo, ma ciò non significa essere pazzi o che bisogna sentirsi sbagliati. In molte situazioni, le persone creano mondi immaginari per esplorare sentimenti, risolvere problemi e trovare conforto. Tuttavia, quando questa abitudine persiste nell'adolescenza e oltre, può essere utile esplorare ulteriormente le radici di questa necessità. Si descrive come una persona riservata e sola. Non ha amiche/amici? Questi sarebbero gli interlocutori reali con cui parlare. Lei è anche una persona fantasiosa e sicuramente creativa e probabilmente artistica. Sicuramente i discorsi che fa con i suoi personaggi immaginare sono simpatici, interessanti, molto più di qualcuno reale. Io le suggerisco, per la sua crescita personale, visto che è molto giovane, di provare un'esperienza terapeutica per esplorare queste parti di sè. Non nell'ottica di problematizzarle, ma per conoscerle e capire a cosa e come le servono. Un caro saluto, dott.ssa Liliana Crisafulli – Psicologa Relazioni Tossiche
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