Ho già intrapreso un percorso psicologico in passato e sento l’esigenza di iniziarne un’altro. In pa
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Ho già intrapreso un percorso psicologico in passato e sento l’esigenza di iniziarne un’altro. In passato ho vissuto una relazione tossica e ho subito violenza psicologica e fisica: ad oggi mi ritrovo da 4 anni in una relazione dopo vari tiri e molla. Il mio ragazzo è molto fisico ed è già capitato in passato che magari, di fonte ad un mio momento no, insistesse per venire a letto con me, addirittura sbuffando nel caso io non avessi acconsentito. Io, molto probabilmente a causa della mia relazione passata, ogni volta che mi sento “pressione” addosso tendo ad accumulare per poi scoppiare: infatti più volte tra noi è successo questo e lo lasciavo proprio perché certi suoi atteggiamenti mi soffocavano a tal punto che perdevo l’interesse verso di lui. Andando in terapia ho poi imparato a parlarne con lui dei problemi, compreso il suo sbuffare se non andavamo a letto insieme, ma nonostante questo in questo periodo mi sento di nuovo soffocare. Io ora sto affrontando gli ultimi esami dell’università, sono concentrata su quelli ma cerco sempre di ritagliarmi una sera per lui: l’ultima volta che ci siamo visti a casa sua lui ha iniziato a “sospirare” e a dirmi che non aveva nulla dopo che io avevo rifiutato di andarci a letto perché il giorno prima avevo avuto una discussione con mio padre ed ero devastata (nonostante durante la cena con i suoi genitori mi comportassi normale, proprio perché non mi sembrava il caso di lasciar trasparire la mia tristezza davanti a loro). Mi ha manifestato il fatto di essere frustato, perché dice che il sesso in una coppia sia fondamentale e io concordo con lui: arrivavamo da un periodo in cui non lo facevamo da 1 mese e mezzo poiché avevo cambiato la pillola e avevo costantemente il ciclo, oltre a dolori continui. Anche ieri sera, non essendomi ricordata che dovevamo andare a cena insieme, ha di nuovo tirato fuori la storia, dicendo che spera io finisca presto la sessione, in modo tale che io possa metterlo al centro dei miei pensieri e possa nuovamente sentirsi desiderato. Io, di fronte a questa manifestazione di un suo bisogno, mi sento ancora più frustata e ancora meno desiderosa di lui, anzi, arrivo a pensare che siamo persone forse troppo diverse. Diciamo che è vero, riconosco che la mia priorità ora siano gli esami, anche perché dovrebbe essere il mio ultimo anni di studi dopo ben 6 anni (ho anche nel frattempo cambiato corso, andando contro la decisione dei miei genitori): lavoro il weekend per mantenermi l’università ed un cane che per me rappresenta tutto quello che ho di più caro al mondo. Non lo so, io non sento di fargli mancare qualcosa, aldilà dell’aspetto fisico: ogni giorno gli chiedo varie cose che lo riguardano e mi interesso della sua vita, ma quando lui si comporta così rimarcandomi sempre lo stesso fatto io davvero mi sento soffocare e non so proprio come agire.
Buongiorno, certamente quello che sta vivendo la confronta con vissuti di frustrazione e un senso di soffocamento che la porta a non sapere come agire. Mi domando se l'esigenza da lei avanzata di intraprendere un nuovo percorso di supporto psicologico possa delinearsi come prima azione per comprendere le dinamiche in cui si trova coinvolta in questo periodo e quindi come un passo all'insegna del proprio benessere personale.
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Salve, l'esperienza vissuta nella sua relazione passata e quello che descrive nella sua relazione attuale sembrano mostrare alcune similitudini. In entrambi i casi mi pare che i suoi bisogni non siano stati considerati tanto quanto quelli del suo partner. Il periodo che sta vivendo è pieno di impegni e immagino anche di ansie e pensieri. L'aspetto della sessualità può essere influenzato dal troppo stress, ma in ogni caso credo sia giusto accogliere la sua difficoltà o la non volontà di avere un rapporto quando non se la sente.
Se volesse approfondire il tutto e riprendere un percorso, proverei a soffermarmi sulle molte richieste che si sta trovando ad affrontare e su quelli che sono i suoi bisogni.
Se volesse approfondire il tutto e riprendere un percorso, proverei a soffermarmi sulle molte richieste che si sta trovando ad affrontare e su quelli che sono i suoi bisogni.
Buongiorno, come prima cosa ci tengo a ringraziarla per aver espresso e raccontato la sua situazione nonché i suoi vissuti più intimi. Posso immaginare che per Lei tale situazione rappresenti un elemento ulteriore di frustrazione. Stare all'interno di una relazione significa impegno e potersi confrontare con il proprio bagaglio personale ma anche con quello dell'altro. Ciò che rappresentiamo in quando adulti, è il frutto delle nostre esperienze passate non solo in termini di precedenti relazioni sentimentali, ma anche di ciò che abbiamo appreso e che interiorizzato nelle prime relazioni all'interno delle quali veniamo inseriti sin da bambini. Ciò che abbiamo osservato all'interno della nostra famiglia, per esempio, ciò che abbiamo vissuto quando eravamo piccoli può lasciare un'impronta nel nostro cammino che potrebbe per noi essere più o meno visibile e quindi di cui potremmo essere più o meno consapevoli.
Lei ha alle spalle un precedente percorso che, come ha detto, le ha dato modo di confrontarsi con alcuni aspetti relazionali. Ha già vissuto una relazione che ad oggi non definisce sana e questo le ha lasciato probabilmente degli strascichi. Ciò su cui ci si potrebbe soffermare è il significato di ciò che avviene all'interno delle relazioni in cui si trova, che cosa l'aspetto relazionale e il vissuto nonché la modalità dell'altro può riattivare in Lei.
Spesso è proprio il significato dei nostri meccanismi ciò che facciamo più fatica ad osservare e rielaborare, ci capita di guardare solo l'esterno mettendo in secondo piano il nostro sentire, le nostre emozioni e, indubbiamente la comunicazione con il partner è necessaria per poter definire meglio anche i nostri bisogni emotivi, oltre a quelli del partner. Per fare ciò però dobbiamo prima essere noi consapevoli dei nostri bisogni e del nostro confine tra me e l'Altro.
E' possibile che questo senso di soffocamento che prova quando si sente sotto pressione, risponda e assuma quindi la forma di una attivazione rispetto ad emozioni più intense? Per esempio la paura, la tristezza, la rabbia.
Poter comprendere i significati di ciò che abbiamo vissuto o che stiamo vivendo, osservare con una lente diversa il nostro contesto di vita e i meccanismi che al suo interno si attivano, può dare la possibilità di trasformare ciò che percepiamo come una difficoltà e un limite in una risorsa. Ma ancor di più, può aiutare ad essere maggiormente consapevoli e quindi a poter costruire e lavorare una relazione affinché entrambi i partner, nella coppia, sentano di occupare una posizione paritaria e sana, riconoscendo i bisogni e il proprio confine relazionale ed emotivo.
Per qualsiasi altro dubbio o domanda, desiderio di intraprendere un percorso rimango a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana - psicologa di orientamento sistemico relazionale.
Lei ha alle spalle un precedente percorso che, come ha detto, le ha dato modo di confrontarsi con alcuni aspetti relazionali. Ha già vissuto una relazione che ad oggi non definisce sana e questo le ha lasciato probabilmente degli strascichi. Ciò su cui ci si potrebbe soffermare è il significato di ciò che avviene all'interno delle relazioni in cui si trova, che cosa l'aspetto relazionale e il vissuto nonché la modalità dell'altro può riattivare in Lei.
Spesso è proprio il significato dei nostri meccanismi ciò che facciamo più fatica ad osservare e rielaborare, ci capita di guardare solo l'esterno mettendo in secondo piano il nostro sentire, le nostre emozioni e, indubbiamente la comunicazione con il partner è necessaria per poter definire meglio anche i nostri bisogni emotivi, oltre a quelli del partner. Per fare ciò però dobbiamo prima essere noi consapevoli dei nostri bisogni e del nostro confine tra me e l'Altro.
E' possibile che questo senso di soffocamento che prova quando si sente sotto pressione, risponda e assuma quindi la forma di una attivazione rispetto ad emozioni più intense? Per esempio la paura, la tristezza, la rabbia.
Poter comprendere i significati di ciò che abbiamo vissuto o che stiamo vivendo, osservare con una lente diversa il nostro contesto di vita e i meccanismi che al suo interno si attivano, può dare la possibilità di trasformare ciò che percepiamo come una difficoltà e un limite in una risorsa. Ma ancor di più, può aiutare ad essere maggiormente consapevoli e quindi a poter costruire e lavorare una relazione affinché entrambi i partner, nella coppia, sentano di occupare una posizione paritaria e sana, riconoscendo i bisogni e il proprio confine relazionale ed emotivo.
Per qualsiasi altro dubbio o domanda, desiderio di intraprendere un percorso rimango a disposizione.
Dott.ssa Cafarelli Cristiana - psicologa di orientamento sistemico relazionale.
Buongiorno gentile Utente, comprendo quanto possa essere difficile per lei affrontare questa situazione, soprattutto alla luce delle esperienze passate che hanno segnato il suo percorso. Da ciò che racconta, emerge una forte consapevolezza di sé, dei suoi bisogni e delle sue priorità, ma anche un senso di frustrazione rispetto alle richieste del suo compagno che, per quanto legittime da un punto di vista relazionale, sembrano entrare in conflitto con il suo stato emotivo e con il suo vissuto.
Il modo in cui lui esprime il proprio desiderio e la propria frustrazione sembra generare in lei una sensazione di pressione e di soffocamento, piuttosto che di complicità e di intimità condivisa. È comprensibile che, con un passato segnato da una relazione tossica, qualsiasi forma di insistenza o di aspettativa sul piano fisico possa farle riemergere emozioni scomode, amplificando il suo bisogno di spazio e di autodeterminazione.
La sua riflessione sulla possibilità che siate persone troppo diverse è importante e merita attenzione. È naturale che, in una relazione, possano emergere bisogni differenti, ma è fondamentale che vi sia una comunicazione sincera e rispettosa, in cui entrambi possiate sentirvi compresi senza il timore di dover assecondare l’altro per evitare conflitti o sensi di colpa. Da ciò che racconta, sembra che stia già cercando di comunicare con lui e di far comprendere il suo punto di vista, ma al tempo stesso percepisce che questa dinamica non sta cambiando in modo significativo.
Forse potrebbe essere utile provare a capire se il suo compagno è disposto ad accogliere realmente le sue esigenze e a trovare un equilibrio che rispetti entrambi, senza che lei debba sentirsi sotto pressione. È importante che lei possa vivere la sua intimità con serenità, senza dover affrontare il peso di aspettative che la fanno sentire obbligata o inadeguata.
Se sente di aver bisogno di un nuovo percorso psicologico, credo che possa essere una scelta valida e preziosa per esplorare più a fondo le sue emozioni e trovare strategie che la aiutino a gestire questa situazione nel modo più sano per lei. La invito ad ascoltarsi e a non trascurare ciò che sente, perché il benessere personale deve sempre essere al centro di qualsiasi relazione.
Dott. Luca Vocino
Il modo in cui lui esprime il proprio desiderio e la propria frustrazione sembra generare in lei una sensazione di pressione e di soffocamento, piuttosto che di complicità e di intimità condivisa. È comprensibile che, con un passato segnato da una relazione tossica, qualsiasi forma di insistenza o di aspettativa sul piano fisico possa farle riemergere emozioni scomode, amplificando il suo bisogno di spazio e di autodeterminazione.
La sua riflessione sulla possibilità che siate persone troppo diverse è importante e merita attenzione. È naturale che, in una relazione, possano emergere bisogni differenti, ma è fondamentale che vi sia una comunicazione sincera e rispettosa, in cui entrambi possiate sentirvi compresi senza il timore di dover assecondare l’altro per evitare conflitti o sensi di colpa. Da ciò che racconta, sembra che stia già cercando di comunicare con lui e di far comprendere il suo punto di vista, ma al tempo stesso percepisce che questa dinamica non sta cambiando in modo significativo.
Forse potrebbe essere utile provare a capire se il suo compagno è disposto ad accogliere realmente le sue esigenze e a trovare un equilibrio che rispetti entrambi, senza che lei debba sentirsi sotto pressione. È importante che lei possa vivere la sua intimità con serenità, senza dover affrontare il peso di aspettative che la fanno sentire obbligata o inadeguata.
Se sente di aver bisogno di un nuovo percorso psicologico, credo che possa essere una scelta valida e preziosa per esplorare più a fondo le sue emozioni e trovare strategie che la aiutino a gestire questa situazione nel modo più sano per lei. La invito ad ascoltarsi e a non trascurare ciò che sente, perché il benessere personale deve sempre essere al centro di qualsiasi relazione.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno, può darsi che la dinamica che descrive fra voi due non riguardi solo l'ultimo periodo ma derivi da tutta la vostra relazione. Emergono elementi di non sintonia e dovreste cercare di capire se e quanto siano risolvibili, altrimenti avrete la sensazione di continuare ad adeguarvi alle richieste dell'altro/a ma senza la spontaneità necessaria a farvi percepire la vostra relazione come soddisfacente.
Cara, Quello che descrivi è davvero complesso: da un lato il percorso di crescita personale e la voglia di non ripetere schemi passati, dall’altro il peso quotidiano delle esigenze di un partner che, pur manifestando un bisogno di intimità, a volte sembra non riuscire a riconoscere e rispettare i tuoi momenti di fragilità e di bisogno di spazio.
È importante riconoscere il coraggio che hai dimostrato nel parlare apertamente delle tue sensazioni, soprattutto considerando il passato segnato da relazioni tossiche e violente. Questo passato, purtroppo, può innescare reazioni di accumulo di tensione quando ti senti sotto pressione, e il fatto che ora ti senta soffocare nonostante gli sforzi di dialogo, è un segnale che merita attenzione e cura. Stai attraversando un periodo particolarmente impegnativo con gli esami e, al contempo, hai responsabilità importanti (come il lavoro e la cura del tuo cane). È assolutamente legittimo mettere al primo posto il tuo benessere e la tua salute mentale. Riconoscere e rispettare i tuoi limiti non significa trascurare il partner, ma tutelare te stessa. Hai già fatto un importante lavoro di comunicazione in passato, ma sembra che in momenti di tensione il dialogo si ripeta sullo stesso punto, facendo emergere frustrazione da entrambe le parti. Potrebbe essere utile esplorare con lui, in un momento di calma e non durante una situazione di tensione, quali sono le modalità che permettano a entrambi di esprimere i propri bisogni senza che uno diventi fonte di pressione per l’altro. Stabilire dei confini chiari è fondamentale: ad esempio, concordare insieme dei momenti in cui parlare di intimità e momenti in cui rispettare lo spazio emotivo di ciascuno. Ricorda che il rispetto per te stessa è alla base di qualsiasi relazione sana. È fondamentale che il tuo partner riconosca e rispetti i tuoi tempi e i tuoi spazi, così come tu puoi cercare di comprendere le sue esigenze, ma senza compromettere il tuo benessere. Resto a disposizione. Un saluto.
È importante riconoscere il coraggio che hai dimostrato nel parlare apertamente delle tue sensazioni, soprattutto considerando il passato segnato da relazioni tossiche e violente. Questo passato, purtroppo, può innescare reazioni di accumulo di tensione quando ti senti sotto pressione, e il fatto che ora ti senta soffocare nonostante gli sforzi di dialogo, è un segnale che merita attenzione e cura. Stai attraversando un periodo particolarmente impegnativo con gli esami e, al contempo, hai responsabilità importanti (come il lavoro e la cura del tuo cane). È assolutamente legittimo mettere al primo posto il tuo benessere e la tua salute mentale. Riconoscere e rispettare i tuoi limiti non significa trascurare il partner, ma tutelare te stessa. Hai già fatto un importante lavoro di comunicazione in passato, ma sembra che in momenti di tensione il dialogo si ripeta sullo stesso punto, facendo emergere frustrazione da entrambe le parti. Potrebbe essere utile esplorare con lui, in un momento di calma e non durante una situazione di tensione, quali sono le modalità che permettano a entrambi di esprimere i propri bisogni senza che uno diventi fonte di pressione per l’altro. Stabilire dei confini chiari è fondamentale: ad esempio, concordare insieme dei momenti in cui parlare di intimità e momenti in cui rispettare lo spazio emotivo di ciascuno. Ricorda che il rispetto per te stessa è alla base di qualsiasi relazione sana. È fondamentale che il tuo partner riconosca e rispetti i tuoi tempi e i tuoi spazi, così come tu puoi cercare di comprendere le sue esigenze, ma senza compromettere il tuo benessere. Resto a disposizione. Un saluto.
Salve. Grazie per la condivisione. Capisco quanto questo possa essere per te fonte di disagio. Nelle relazioni spesso si creano catene che si sovrappongono e ogni comportamento viene elicita e viene elicitato da un altro e a volte si rischia si rimuginare troppo su questi aspetti. I comportamenti messi in atto spesso sono il sintomo di qualcosa di più profondo che cerca di venire a galla. Mi auguro che troverai la forza per intraprendere un percorso e trattarti con amore.
La ringrazio per aver condiviso con me questa parte così intima della sua vita. Mi colpisce molto la consapevolezza con cui osserva ciò che sta vivendo e il desiderio di comprendere meglio le sue emozioni e reazioni. Da ciò che racconta, emerge una dinamica in cui il bisogno del suo compagno di sentirsi desiderato si scontra con il suo bisogno di sentirsi rispettata nei suoi tempi e nei suoi spazi. È comprensibile che, avendo vissuto in passato una relazione tossica e violenta, oggi sia particolarmente sensibile a qualsiasi forma di pressione, anche quando questa non è esplicita ma si manifesta attraverso sospiri, sbuffi o frasi allusive. Questo tipo di atteggiamento può facilmente risvegliare in lei un senso di soffocamento e una reazione di chiusura, che a sua volta alimenta la frustrazione di entrambi. È importante riconoscere che la sua reazione non è "sbagliata" o "esagerata", ma una risposta naturale a un bisogno che sente minacciato: quello di poter vivere la relazione senza dover continuamente difendere il proprio spazio. Al tempo stesso, anche il bisogno del suo compagno di sentirsi desiderato è legittimo, ma il modo in cui viene espresso sta avendo un impatto negativo su di lei. Quando la richiesta diventa una pressione, si trasforma in qualcosa di difficile da gestire emotivamente, rendendo ancora più difficile il desiderio spontaneo. Lei sta attraversando un momento molto intenso e delicato della sua vita: gli esami, il lavoro, la gestione del suo cane, il desiderio di chiudere un percorso universitario che ha richiesto sacrifici e scelte difficili. Tutto questo merita rispetto e comprensione, non solo da parte del suo compagno, ma anche da parte sua verso se stessa. È comprensibile che il sesso non sia ora al centro dei suoi pensieri e che il continuo richiamo a questa mancanza le crei ulteriore stress. Forse potrebbe essere utile approfondire insieme a un terapeuta come comunicare con il suo compagno in modo che lui possa comprendere meglio il suo vissuto senza sentirsi respinto, e al tempo stesso come gestire il suo senso di soffocamento senza dover arrivare all'esplosione o alla rottura. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, potrebbe aiutarla a individuare schemi di pensiero che si attivano in queste situazioni, a riconoscere le emozioni che ne derivano e a sperimentare nuove strategie per esprimere i suoi bisogni in modo efficace, mantenendo il rispetto dei suoi spazi. Mi sembra che lei abbia già sviluppato una buona capacità di riflessione su di sé e sulle sue reazioni, il che è un ottimo punto di partenza per lavorare su queste difficoltà. Non è sbagliato voler essere rispettata nei suoi tempi, così come non è sbagliato che il suo compagno abbia il desiderio di sentirsi desiderato. Il punto cruciale è trovare un equilibrio che non la faccia sentire obbligata o sotto pressione, ma che al tempo stesso permetta a entrambi di vivere la relazione con serenità. Se sente di nuovo il bisogno di un percorso terapeutico, può essere una scelta preziosa per affrontare questa fase con maggiore chiarezza e strumenti concreti. Il fatto che stia cercando di capire come gestire questa situazione dimostra quanto tenga a sé stessa e al suo benessere, e questo è già un grande passo. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
La situazione che descrivi è molto complessa e tocca aspetti profondi della tua storia personale e della tua attuale relazione. È comprensibile che, avendo vissuto una relazione tossica e subito violenza psicologica e fisica in passato, tu possa avere delle reazioni di chiusura quando ti senti sotto pressione, soprattutto in ambito intimo.
Il tuo bisogno di spazio e di autonomia emotiva è legittimo, così come è comprensibile il desiderio del tuo partner di sentirsi desiderato. Tuttavia, il modo in cui lui manifesta questa frustrazione sembra generare in te ulteriore stress e soffocamento, portandoti a mettere in discussione la compatibilità della vostra relazione.
È positivo che tu abbia imparato a comunicare con lui i tuoi bisogni ei tuoi limiti, ma se, nonostante il dialogo, continui a provare sensazioni di disagio e frustrazione, potrebbe essere utile esplorare più a fondo le dinamiche relazionali e il loro impatto sul tuo benessere psicologico.
Ogni relazione sana si basa sul rispetto reciproco, sulla comprensione e sulla capacità di accogliere i bisogni dell'altro senza che questi diventino una fonte di pressione o di senso di colpa. Il tuo percorso personale e la tua crescita sono importanti, e il tuo stato emotivo merita attenzione e rispetto.
Per approfondire meglio la situazione e trovare strategie efficaci per gestire queste dinamiche relazionali, sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Il tuo bisogno di spazio e di autonomia emotiva è legittimo, così come è comprensibile il desiderio del tuo partner di sentirsi desiderato. Tuttavia, il modo in cui lui manifesta questa frustrazione sembra generare in te ulteriore stress e soffocamento, portandoti a mettere in discussione la compatibilità della vostra relazione.
È positivo che tu abbia imparato a comunicare con lui i tuoi bisogni ei tuoi limiti, ma se, nonostante il dialogo, continui a provare sensazioni di disagio e frustrazione, potrebbe essere utile esplorare più a fondo le dinamiche relazionali e il loro impatto sul tuo benessere psicologico.
Ogni relazione sana si basa sul rispetto reciproco, sulla comprensione e sulla capacità di accogliere i bisogni dell'altro senza che questi diventino una fonte di pressione o di senso di colpa. Il tuo percorso personale e la tua crescita sono importanti, e il tuo stato emotivo merita attenzione e rispetto.
Per approfondire meglio la situazione e trovare strategie efficaci per gestire queste dinamiche relazionali, sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile paziente,
grazie innanzitutto per aver condiviso questa storia e le sue sensazioni a riguardo. Nulla vieta, nel corso della nostra vita, di intraprendere più percorsi di terapia. Spesso, infatti, in base al momento della nostra storia in cui ci troviamo, si riattivano tematiche differenti che hanno bisogno di un nuovo spazio in cui essere accolte ed esplorate. Si fidi di questo suo pensiero di sentire l'esigenza di riniziare un nuovo percorso. La situazione che sta vivendo sembra essere gravosa e faticosa, potrebbe aiutarla avere uno spazio tutto suo in cui "mettere in parole e in ordine" questi pensieri e sensazioni.
Cordiali saluti, dott.ssa La Rocca
grazie innanzitutto per aver condiviso questa storia e le sue sensazioni a riguardo. Nulla vieta, nel corso della nostra vita, di intraprendere più percorsi di terapia. Spesso, infatti, in base al momento della nostra storia in cui ci troviamo, si riattivano tematiche differenti che hanno bisogno di un nuovo spazio in cui essere accolte ed esplorate. Si fidi di questo suo pensiero di sentire l'esigenza di riniziare un nuovo percorso. La situazione che sta vivendo sembra essere gravosa e faticosa, potrebbe aiutarla avere uno spazio tutto suo in cui "mettere in parole e in ordine" questi pensieri e sensazioni.
Cordiali saluti, dott.ssa La Rocca
Buongiorno, non racconta come mai abbia interrotto il percorso terapeutico comunque anche se non si fosse trovata del tutto a suo agio col terapeuta precedente, le consiglio di cercare una/un terapeuta per continuare a lavorare sui motivi per cui , ad esempio, accetta di restare in una relazione nella quale sembra che non venga dato sufficiente spazio alle sue esigenze e ai suoi bisogni , mentre tutto sembra essere incentrato sui bisogni di lui.
Deduco dal breve accenno che ha fatto che le relazioni familiari siano conflittuali e mi auguro che possa trovare una/un valida/o terapeuta che la accompagni in un percorso di acquisizione di un senso di sé sano e consapevole del suo valore e del suo diritto a rivendicare per se’ desideri ed esigenze che non devono necessariamente essere “concessi” dall’altro.
Deduco dal breve accenno che ha fatto che le relazioni familiari siano conflittuali e mi auguro che possa trovare una/un valida/o terapeuta che la accompagni in un percorso di acquisizione di un senso di sé sano e consapevole del suo valore e del suo diritto a rivendicare per se’ desideri ed esigenze che non devono necessariamente essere “concessi” dall’altro.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, il fatto che lei stia riflettendo con tanta lucidità su dinamiche complesse, su ciò che prova e sui motivi che la portano a sentirsi in un certo modo, dimostra una grande capacità di ascolto interiore. È importante validare il suo bisogno di cercare nuovamente supporto psicologico: ascoltarsi e riconoscere quando qualcosa non va è un atto di cura e di rispetto verso se stessi.
Le stessa ha condiviso in questa righe un passato difficile, segnato da una relazione tossica e non è strano che oggi alcuni atteggiamenti del suo attuale partner le facciano scattare delle sensazioni di disagio, pressione e soffocamento. E' auspicabile che una relazione sentimentale sia uno spazio di accoglienza, rispetto e comprensione reciproca. Il bisogno di intimità fisica è certamente legittimo, ma ciò che emerge dal suo racconto è una dinamica in cui il desiderio del suo partner sembra prevalere su un ascolto autentico delle sue emozioni e dei suoi bisogni. Il fatto che lui tenda a rimarcare la questione, a farla sentire quasi in difetto, e che lei si senta sempre distante, è qualcosa su cui riflettere.
Ognuno di noi è legittimato ad avere momenti in cui la sfera intima non è la priorità, e questo non dovrebbe diventare un motivo di tensione costante o una fonte di senso di colpa. La vita di coppia è fatta di equilibri e di periodi in cui le esigenze di uno possono variare rispetto a quelle dell’altro, ma la chiave è sempre il rispetto, comunicazione e comprensione reciproca. Se invece si sente “costretta” o percepisce una pressione che le toglie il respiro, è importante fermarsi e chiedersi: come mi sento io in questa relazione? Da quello che scrive sembra un periodo complesso e stressante in cui l'ideale sarebbe sentirsi accolta, supportata e amata dal suo partner. Il suo partner riesce a farla sentire così?
Il senso di colpa che prova nel non riuscire a “metterlo al centro” è un punto importante su cui vorrei spendere qualche parola: in una relazione equilibrata, il partner dovrebbe essere un sostegno nei momenti di stress, non un’ulteriore fonte di pressione. Ognuno di noi dovrebbe pensare in primo luogo al proprio benessere psicologico, fisico, lavoratico, economico ecc., e in secondo luogo a quello del partner; il fatto che lui le dica che spera finisca presto gli esami per poter “ritornare al centro” dei suoi pensieri potrebbe far riflettere sulla natura del legame che state costruendo/ avete costruito. La invito a chiedersi: finiti gli esami, a cosa desidera dedicare le sue energie e il suo tempo?
Si dia spazio per ascoltarsi e per valutare di cosa sente di avere il bisogno in questo momento della sua vita. Il suo vissuto passato può sicuramente influenzare la sua percezione attuale, ma non annulla la legittimità dei suoi sentimenti.
La invito a prendersi del tempo di qualità con se stessa una volta finiti gli esami, si prenda del tempo, si dedichi alle attività che più le piacciono (es: una lunga passeggiata/gita fuori porta col suo cane); ritagliandosi degli spazi avrà anche modo di riflettere e sentire di cosa ha bisogno. Cercare aiuto è sempre un segnale di forza e consapevolezza, lo tenga a mente.
Le stessa ha condiviso in questa righe un passato difficile, segnato da una relazione tossica e non è strano che oggi alcuni atteggiamenti del suo attuale partner le facciano scattare delle sensazioni di disagio, pressione e soffocamento. E' auspicabile che una relazione sentimentale sia uno spazio di accoglienza, rispetto e comprensione reciproca. Il bisogno di intimità fisica è certamente legittimo, ma ciò che emerge dal suo racconto è una dinamica in cui il desiderio del suo partner sembra prevalere su un ascolto autentico delle sue emozioni e dei suoi bisogni. Il fatto che lui tenda a rimarcare la questione, a farla sentire quasi in difetto, e che lei si senta sempre distante, è qualcosa su cui riflettere.
Ognuno di noi è legittimato ad avere momenti in cui la sfera intima non è la priorità, e questo non dovrebbe diventare un motivo di tensione costante o una fonte di senso di colpa. La vita di coppia è fatta di equilibri e di periodi in cui le esigenze di uno possono variare rispetto a quelle dell’altro, ma la chiave è sempre il rispetto, comunicazione e comprensione reciproca. Se invece si sente “costretta” o percepisce una pressione che le toglie il respiro, è importante fermarsi e chiedersi: come mi sento io in questa relazione? Da quello che scrive sembra un periodo complesso e stressante in cui l'ideale sarebbe sentirsi accolta, supportata e amata dal suo partner. Il suo partner riesce a farla sentire così?
Il senso di colpa che prova nel non riuscire a “metterlo al centro” è un punto importante su cui vorrei spendere qualche parola: in una relazione equilibrata, il partner dovrebbe essere un sostegno nei momenti di stress, non un’ulteriore fonte di pressione. Ognuno di noi dovrebbe pensare in primo luogo al proprio benessere psicologico, fisico, lavoratico, economico ecc., e in secondo luogo a quello del partner; il fatto che lui le dica che spera finisca presto gli esami per poter “ritornare al centro” dei suoi pensieri potrebbe far riflettere sulla natura del legame che state costruendo/ avete costruito. La invito a chiedersi: finiti gli esami, a cosa desidera dedicare le sue energie e il suo tempo?
Si dia spazio per ascoltarsi e per valutare di cosa sente di avere il bisogno in questo momento della sua vita. Il suo vissuto passato può sicuramente influenzare la sua percezione attuale, ma non annulla la legittimità dei suoi sentimenti.
La invito a prendersi del tempo di qualità con se stessa una volta finiti gli esami, si prenda del tempo, si dedichi alle attività che più le piacciono (es: una lunga passeggiata/gita fuori porta col suo cane); ritagliandosi degli spazi avrà anche modo di riflettere e sentire di cosa ha bisogno. Cercare aiuto è sempre un segnale di forza e consapevolezza, lo tenga a mente.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. È evidente che tu stia vivendo un momento di grande pressione, tra gli esami, il lavoro e la gestione della tua vita personale. È comprensibile che tu possa sentirti sopraffatta da certe dinamiche nella tua relazione, soprattutto considerando il tuo passato e la sensibilità che hai sviluppato verso situazioni che ti fanno sentire sotto pressione.
Hai già fatto un importante passo avanti nel riconoscere le tue emozioni e nel cercare di comunicare i tuoi bisogni. Tuttavia, il fatto che tu continui a sentirti soffocare suggerisce che forse le tue esigenze non stanno trovando un vero spazio di accoglienza nella relazione.
Il bisogno di intimità del tuo ragazzo è legittimo, così come il tuo bisogno di sentirti rispettata nei tuoi tempi e nei tuoi spazi emotivi. Quando il desiderio viene vissuto come un dovere o una fonte di pressione, può facilmente trasformarsi in un peso invece che in un momento di connessione. La tua reazione di allontanamento sembra essere un campanello d’allarme: qualcosa non sta funzionando nel modo in cui questa dinamica viene gestita.
Forse potrebbe essere utile chiederti: quanto senti che i tuoi bisogni siano riconosciuti e rispettati in questa relazione? Ti senti davvero libera di esprimere i tuoi confini senza il timore di generare frustrazione nell’altro? E soprattutto, come ti fa sentire il fatto che il tuo compagno metta così tanto l’accento su questo aspetto della vostra relazione?
Se questa sensazione di soffocamento persiste nonostante i tuoi tentativi di comunicazione, potrebbe essere utile esplorare più a fondo la tua esperienza in un percorso terapeutico, per comprendere meglio cosa vuoi per te e come puoi costruire una relazione in cui ti senti pienamente accolta e rispettata.
Hai già fatto un importante passo avanti nel riconoscere le tue emozioni e nel cercare di comunicare i tuoi bisogni. Tuttavia, il fatto che tu continui a sentirti soffocare suggerisce che forse le tue esigenze non stanno trovando un vero spazio di accoglienza nella relazione.
Il bisogno di intimità del tuo ragazzo è legittimo, così come il tuo bisogno di sentirti rispettata nei tuoi tempi e nei tuoi spazi emotivi. Quando il desiderio viene vissuto come un dovere o una fonte di pressione, può facilmente trasformarsi in un peso invece che in un momento di connessione. La tua reazione di allontanamento sembra essere un campanello d’allarme: qualcosa non sta funzionando nel modo in cui questa dinamica viene gestita.
Forse potrebbe essere utile chiederti: quanto senti che i tuoi bisogni siano riconosciuti e rispettati in questa relazione? Ti senti davvero libera di esprimere i tuoi confini senza il timore di generare frustrazione nell’altro? E soprattutto, come ti fa sentire il fatto che il tuo compagno metta così tanto l’accento su questo aspetto della vostra relazione?
Se questa sensazione di soffocamento persiste nonostante i tuoi tentativi di comunicazione, potrebbe essere utile esplorare più a fondo la tua esperienza in un percorso terapeutico, per comprendere meglio cosa vuoi per te e come puoi costruire una relazione in cui ti senti pienamente accolta e rispettata.
Gentile utente,
capisco quanto questa situazione ti stia pesando. Da un lato, sei consapevole dell’importanza dell’intimità nella coppia e del disagio che prova il tuo fidanzato, dall’altro ti senti già sotto pressione per i tuoi impegni accademici e lavorativi, e questa consapevolezza sembra aggiungere ulteriore stress invece di aiutarti.
Può essere utile valutare se il calo del desiderio è legato solo alla pillola e alla stanchezza, o c’è anche dell’altro.A volte, quando il sesso diventa un “dovere” o un motivo di tensione, può essere ancora più difficile ritrovare la spontaneità e il piacere.
Forse, invece di concentrarti su cosa “dovresti” fare, potrebbe essere più utile capire cosa ti farebbe stare meglio. Hai parlato con lui di come ti senti? Potrebbe aiutarvi a trovare insieme un modo per riavvicinarvi senza pressioni. L’intimità di coppia non è solo una questione fisica, ma anche di connessione e comprensione reciproca.
Prenditi il tempo di ascoltarti e, se ne senti il bisogno, potresti anche valutare un confronto con un professionista per approfondire meglio la situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
capisco quanto questa situazione ti stia pesando. Da un lato, sei consapevole dell’importanza dell’intimità nella coppia e del disagio che prova il tuo fidanzato, dall’altro ti senti già sotto pressione per i tuoi impegni accademici e lavorativi, e questa consapevolezza sembra aggiungere ulteriore stress invece di aiutarti.
Può essere utile valutare se il calo del desiderio è legato solo alla pillola e alla stanchezza, o c’è anche dell’altro.A volte, quando il sesso diventa un “dovere” o un motivo di tensione, può essere ancora più difficile ritrovare la spontaneità e il piacere.
Forse, invece di concentrarti su cosa “dovresti” fare, potrebbe essere più utile capire cosa ti farebbe stare meglio. Hai parlato con lui di come ti senti? Potrebbe aiutarvi a trovare insieme un modo per riavvicinarvi senza pressioni. L’intimità di coppia non è solo una questione fisica, ma anche di connessione e comprensione reciproca.
Prenditi il tempo di ascoltarti e, se ne senti il bisogno, potresti anche valutare un confronto con un professionista per approfondire meglio la situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
Gentilissima,
come già emerso nella terapia che ha fatto, uno strumento fondamentale in una coppia è il dialogo ("ho poi imparato a parlarne con lui dei problemi") ma dice "nonostante questo in questo periodo mi sento di nuovo soffocare" e accenna a "vari tira e molla" nella relazione attuale, e ad una passata in cui "ho subito violenza psicologica e fisica". Ipotizzo abbia bisogno di comprendere meglio cosa le succede quando entra in una relazione; il proprio stile relazionale deriva non solo da esperienze passate ma anche dal contesto di crescita: prenderne consapevolezza può aiutarla non solo a gestire l'attuale relazione ma, piu' in generale, ad acquisire strumenti utili per il suo benessere presente e futuro.
I migliori auguri.
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
come già emerso nella terapia che ha fatto, uno strumento fondamentale in una coppia è il dialogo ("ho poi imparato a parlarne con lui dei problemi") ma dice "nonostante questo in questo periodo mi sento di nuovo soffocare" e accenna a "vari tira e molla" nella relazione attuale, e ad una passata in cui "ho subito violenza psicologica e fisica". Ipotizzo abbia bisogno di comprendere meglio cosa le succede quando entra in una relazione; il proprio stile relazionale deriva non solo da esperienze passate ma anche dal contesto di crescita: prenderne consapevolezza può aiutarla non solo a gestire l'attuale relazione ma, piu' in generale, ad acquisire strumenti utili per il suo benessere presente e futuro.
I migliori auguri.
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
Cara PA, è assolutamente normale che il desiderio cali in periodi di forte stress ma anche quando si percepiscono pressioni dal partner, perché questo può innescare un circolo vizioso che, aumentando le tensioni nella coppia, contribuisce ad aumentare il calo di desiderio.
Inoltre, il vissuto di violenza di una relazione passata può lasciare strascichi emotivi che influenzano anche l'intimità e la capacità di vivere serenamente la vicinanza con un partner.
Il sesso percepito come pretesa e la conseguente reazione di distacco è comprensibile, soprattutto considerando il contesto impegnativo e pressante che sta vivendo anche al di fuori della coppia.
Se lei ne ha già parlato apertamente, ha fatto la cosa giusta. A questo punto potrebbe essere utile chiedersi cosa la farebbe stare bene e valutare insieme a lui, comunicando efficacemente, se c’è spazio per trovare un equilibrio che rispetti i bisogni di entrambi, senza pressioni.
Un supporto psicologico può aiutare a comprendere meglio le dinamiche relazionali e il senso di soffocamento. Può essere utile per migliorare la comunicazione con il partner, e per prendere decisioni più consapevoli.
Inoltre, il vissuto di violenza di una relazione passata può lasciare strascichi emotivi che influenzano anche l'intimità e la capacità di vivere serenamente la vicinanza con un partner.
Il sesso percepito come pretesa e la conseguente reazione di distacco è comprensibile, soprattutto considerando il contesto impegnativo e pressante che sta vivendo anche al di fuori della coppia.
Se lei ne ha già parlato apertamente, ha fatto la cosa giusta. A questo punto potrebbe essere utile chiedersi cosa la farebbe stare bene e valutare insieme a lui, comunicando efficacemente, se c’è spazio per trovare un equilibrio che rispetti i bisogni di entrambi, senza pressioni.
Un supporto psicologico può aiutare a comprendere meglio le dinamiche relazionali e il senso di soffocamento. Può essere utile per migliorare la comunicazione con il partner, e per prendere decisioni più consapevoli.
Gentile utente, leggendo il suo messaggio pare ovvia che la situazione che sta vivendo la stressi dal punto di vista psicologico e che le dinamiche di questa relazione le stiano un pò strette.
In terapia ha acquisito necessarie conoscenze sull'importanza del dialogo e sulla stessa linea devono essere trattati i bisogni, quelli, devono essere considerati tutti e dichiarati l'uno all'altro.
Il compromesso che ne conseguirebbe dovrebbe "aggiungere" qualcosa e non "togliere".
Da ciò che scrive forse il suo ragazzo ha un profilo personologico da cui si evidenziano tratti di insicurezza e ricerca di attenzione e affetto attraverso la fisicità , lei?
Si è chiesta di cosa ha bisogno?
Sicuramente la scelta di intraprendere un nuovo percorso è saggia, dal fatto che frequenta l'università credo che sia una giovane donna.
Provi con una terapia più mirata , conoscitiva e introspettiva.
Le propongo l'ipnosi clinica.
In terapia ha acquisito necessarie conoscenze sull'importanza del dialogo e sulla stessa linea devono essere trattati i bisogni, quelli, devono essere considerati tutti e dichiarati l'uno all'altro.
Il compromesso che ne conseguirebbe dovrebbe "aggiungere" qualcosa e non "togliere".
Da ciò che scrive forse il suo ragazzo ha un profilo personologico da cui si evidenziano tratti di insicurezza e ricerca di attenzione e affetto attraverso la fisicità , lei?
Si è chiesta di cosa ha bisogno?
Sicuramente la scelta di intraprendere un nuovo percorso è saggia, dal fatto che frequenta l'università credo che sia una giovane donna.
Provi con una terapia più mirata , conoscitiva e introspettiva.
Le propongo l'ipnosi clinica.
Cara,
Ti ringrazio molto per queste parole e sento profondamente questa sofferenza. Comprendo entrambi i punti di vista che hai esposto e penso che un aiuto psicologico possa essere una buona strada da percorrere, in modo da comprendere il perché di certi comportamenti e come prevenirli. Cordiali Saluti L. De Mizio
Ti ringrazio molto per queste parole e sento profondamente questa sofferenza. Comprendo entrambi i punti di vista che hai esposto e penso che un aiuto psicologico possa essere una buona strada da percorrere, in modo da comprendere il perché di certi comportamenti e come prevenirli. Cordiali Saluti L. De Mizio
Buongiorno,
il disagio che sta provando merita ascolto e attenzione, soprattutto perché sembra ripetersi in una dinamica che la fa sentire sotto pressione e la porta ad allontanarsi. È importante che lei riconosca e dia valore alle sue emozioni, senza sminuirle o forzarsi a provare qualcosa che in questo momento non sente.
Dalle sue parole emerge chiaramente un bisogno di spazio e rispetto per i suoi tempi, che in questo periodo sono fortemente legati ai suoi studi, al suo lavoro e alla gestione del suo cane, che per lei rappresenta un punto di riferimento affettivo importante. È naturale che, con tutti questi impegni, il desiderio possa risentirne, e ciò non significa che lei non tenga alla relazione, ma semplicemente che in questo momento le sue energie sono focalizzate su altro.
Il comportamento del suo compagno, per quanto possa derivare da un suo bisogno legittimo di intimità e vicinanza, sembra però mettere ulteriore pressione su di lei, generando un circolo vizioso: più lui insiste, più lei si sente soffocare e meno desiderio prova. Il fatto che questo schema si sia già ripetuto in passato potrebbe essere un segnale che vale la pena approfondire, magari proprio con un nuovo percorso terapeutico, come sta già pensando di fare.
Inoltre, la sua storia passata di violenza psicologica e fisica potrebbe aver lasciato delle ferite che si riattivano quando sente una richiesta pressante o un’aspettativa rigida da parte del partner. Non significa che il suo attuale compagno stia agendo in modo violento, ma che il suo corpo e la sua mente reagiscono con un senso di soffocamento quando percepiscono un’imposizione, anche implicita. Questo è un aspetto importante da esplorare, perché il suo benessere emotivo e il suo senso di libertà all’interno della coppia sono fondamentali.
Forse potrebbe essere utile riflettere su come lui reagisce quando lei esprime il suo disagio: si mostra aperto al confronto e disposto a comprendere, oppure tende a insistere e a farle pesare la situazione? La sua frustrazione è un sentimento comprensibile, ma una relazione sana si basa sulla capacità di accogliere i bisogni reciproci senza forzature.
Si ascolti, si dia il diritto di vivere questa fase della sua vita senza sensi di colpa. Il fatto che ora senta il bisogno di un aiuto esterno è un atto di grande consapevolezza e può rappresentare un’opportunità preziosa per comprendere meglio se stessa e le sue dinamiche relazionali.
Un caro saluto.
il disagio che sta provando merita ascolto e attenzione, soprattutto perché sembra ripetersi in una dinamica che la fa sentire sotto pressione e la porta ad allontanarsi. È importante che lei riconosca e dia valore alle sue emozioni, senza sminuirle o forzarsi a provare qualcosa che in questo momento non sente.
Dalle sue parole emerge chiaramente un bisogno di spazio e rispetto per i suoi tempi, che in questo periodo sono fortemente legati ai suoi studi, al suo lavoro e alla gestione del suo cane, che per lei rappresenta un punto di riferimento affettivo importante. È naturale che, con tutti questi impegni, il desiderio possa risentirne, e ciò non significa che lei non tenga alla relazione, ma semplicemente che in questo momento le sue energie sono focalizzate su altro.
Il comportamento del suo compagno, per quanto possa derivare da un suo bisogno legittimo di intimità e vicinanza, sembra però mettere ulteriore pressione su di lei, generando un circolo vizioso: più lui insiste, più lei si sente soffocare e meno desiderio prova. Il fatto che questo schema si sia già ripetuto in passato potrebbe essere un segnale che vale la pena approfondire, magari proprio con un nuovo percorso terapeutico, come sta già pensando di fare.
Inoltre, la sua storia passata di violenza psicologica e fisica potrebbe aver lasciato delle ferite che si riattivano quando sente una richiesta pressante o un’aspettativa rigida da parte del partner. Non significa che il suo attuale compagno stia agendo in modo violento, ma che il suo corpo e la sua mente reagiscono con un senso di soffocamento quando percepiscono un’imposizione, anche implicita. Questo è un aspetto importante da esplorare, perché il suo benessere emotivo e il suo senso di libertà all’interno della coppia sono fondamentali.
Forse potrebbe essere utile riflettere su come lui reagisce quando lei esprime il suo disagio: si mostra aperto al confronto e disposto a comprendere, oppure tende a insistere e a farle pesare la situazione? La sua frustrazione è un sentimento comprensibile, ma una relazione sana si basa sulla capacità di accogliere i bisogni reciproci senza forzature.
Si ascolti, si dia il diritto di vivere questa fase della sua vita senza sensi di colpa. Il fatto che ora senta il bisogno di un aiuto esterno è un atto di grande consapevolezza e può rappresentare un’opportunità preziosa per comprendere meglio se stessa e le sue dinamiche relazionali.
Un caro saluto.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso una situazione così complessa e personale. È evidente quanto lei sia una persona consapevole e riflessiva, capace di analizzare le proprie emozioni ei segnali che il corpo e la mente le stanno mandando. È altrettanto chiaro che lei sta vivendo un periodo di grande pressione personale, e questa mole di impegni non può non influenzare anche sulla sfera relazionale.
Il suo passato, segnato da una relazione tossica e da episodi di violenza psicologica e fisica, ha lasciato probabilmente delle tracce profonde. È del tutto naturale che in situazioni in cui percepisce una pressione o una richiesta insistente, soprattutto sul piano intimo, il suo istinto sia quello di chiudersi e allontanarsi per proteggersi. Questa reazione non è una colpa, ma una modalità che la sua mente ha sviluppato per tutelarla.
Nel suo racconto emerge anche un importante lavoro di crescita personale: ha già affrontato un percorso psicologico e ha imparato a comunicare meglio con il suo partner. Tuttavia, è comprensibile che alcuni schemi emotivi e comportamentali si riattivino nei momenti di stress o difficoltà. Quando una persona cara insiste ripetutamente su un bisogno, come quello sessuale, soprattutto in un periodo in cui lei è concentrata su altre priorità, è facile che questo atteggiamento vissuto come un'invasione o una mancanza di rispetto dei suoi spazi emotivi.
Le suggerirei di non sottovalutare questi segnali. Parlare nuovamente con un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza, sia sul suo vissuto sia sulle dinamiche attuali della sua relazione, permettendole di capire se ci sono spazi per trovare un equilibrio o se, invece, state seguendo strade diverse.
La terapia può offrirle strumenti utili per riconoscere e gestire il senso di soffocamento e comprendere meglio come tutelare i suoi bisogni, senza colpevolizzarsi o sentirsi inadeguata.
Riconoscere che il suo benessere è una priorità è già un passo fondamentale. Non esiti a prendersi cura di sé e a cercare il supporto di un professionista che possa accompagnarla in questa fase della vita. Un caro saluto.
Il suo passato, segnato da una relazione tossica e da episodi di violenza psicologica e fisica, ha lasciato probabilmente delle tracce profonde. È del tutto naturale che in situazioni in cui percepisce una pressione o una richiesta insistente, soprattutto sul piano intimo, il suo istinto sia quello di chiudersi e allontanarsi per proteggersi. Questa reazione non è una colpa, ma una modalità che la sua mente ha sviluppato per tutelarla.
Nel suo racconto emerge anche un importante lavoro di crescita personale: ha già affrontato un percorso psicologico e ha imparato a comunicare meglio con il suo partner. Tuttavia, è comprensibile che alcuni schemi emotivi e comportamentali si riattivino nei momenti di stress o difficoltà. Quando una persona cara insiste ripetutamente su un bisogno, come quello sessuale, soprattutto in un periodo in cui lei è concentrata su altre priorità, è facile che questo atteggiamento vissuto come un'invasione o una mancanza di rispetto dei suoi spazi emotivi.
Le suggerirei di non sottovalutare questi segnali. Parlare nuovamente con un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza, sia sul suo vissuto sia sulle dinamiche attuali della sua relazione, permettendole di capire se ci sono spazi per trovare un equilibrio o se, invece, state seguendo strade diverse.
La terapia può offrirle strumenti utili per riconoscere e gestire il senso di soffocamento e comprendere meglio come tutelare i suoi bisogni, senza colpevolizzarsi o sentirsi inadeguata.
Riconoscere che il suo benessere è una priorità è già un passo fondamentale. Non esiti a prendersi cura di sé e a cercare il supporto di un professionista che possa accompagnarla in questa fase della vita. Un caro saluto.
Cara utente, immagino che in questo delicato momento della vita lei ed il suo partner abbiate esigenze e bisogni non allineati, questo può essere frustrante per entrambi per ragioni diverse ma entrambe valide e degne di ascolto. Lei dal canto suo sente di star facendo del suo meglio, di essere una ragazza presente, attenta ma che ha bisogno di portare a termine un suo importante scopo di vita: l'università. Possiamo anche comprende come il suo partner possa sentire questo cambio di priorità, e ne possa soffrire. Un dialogo aperto e sincero potrebbe essere importante. Lei usa spesso la parola "soffocata" cosa la soffoca in particolare? Come sarebbe per lei prendere aria pur rimanendo in questa relazione?
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile Utente,
Per prima cosa desidero ringraziarla per essersi aperta e per aver condiviso la sua situazione. Dalla sua richiesta traspare la sua preoccupazione nel cercare di far funzionare questa relazione, insieme al desiderio di comprendere come rispondere alle esigenze del suo partner, senza però andare contro a ciò che sente e desidera.
Quest'ultimo è un punto fondamentale. Sebbene l'aspetto fisico in una relazione amorosa (inteso come atto sessuale) rappresenti un momento di intimità e connessione, le sue emozioni e sensazioni devono essere la priorità. Da quanto racconta, mi sembra che stia vivendo delle pressioni emotive nella sua relazione che non la fanno sentire a suo agio, anzi, le causano tristezza e un senso di soffocamento. Il fatto di aver avuto esperienze invalidanti in passato potrebbe essere collegato alla difficoltà che riscontra in questo momento, per questo motivo la possibilità di iniziare un altro percorso e ricavarsi uno spazio per prendersi cura di lei potrebbe essere d'aiuto. In ogni caso, credo non sia facile avere un rapporto intimo con qualcuno che non la fa sentire accolta e ascoltata. Per quanto sia impossibile controllare le azioni degli altri, possiamo però decidere cosa è accettabile per noi e cosa ci fa stare bene. Se non l'ha già fatto, potrebbe provare a comunicare al suo partner le emozioni che sta vivendo in questo momento e come questa situazione la fa sentire. Non dimentichi che merita di sentirsi a suo agio in una relazione amorosa e che ha il diritto di esprimere liberamente come si sente, senza che l'altro sbuffi per questo.
Un caro saluto, Claudia
Per prima cosa desidero ringraziarla per essersi aperta e per aver condiviso la sua situazione. Dalla sua richiesta traspare la sua preoccupazione nel cercare di far funzionare questa relazione, insieme al desiderio di comprendere come rispondere alle esigenze del suo partner, senza però andare contro a ciò che sente e desidera.
Quest'ultimo è un punto fondamentale. Sebbene l'aspetto fisico in una relazione amorosa (inteso come atto sessuale) rappresenti un momento di intimità e connessione, le sue emozioni e sensazioni devono essere la priorità. Da quanto racconta, mi sembra che stia vivendo delle pressioni emotive nella sua relazione che non la fanno sentire a suo agio, anzi, le causano tristezza e un senso di soffocamento. Il fatto di aver avuto esperienze invalidanti in passato potrebbe essere collegato alla difficoltà che riscontra in questo momento, per questo motivo la possibilità di iniziare un altro percorso e ricavarsi uno spazio per prendersi cura di lei potrebbe essere d'aiuto. In ogni caso, credo non sia facile avere un rapporto intimo con qualcuno che non la fa sentire accolta e ascoltata. Per quanto sia impossibile controllare le azioni degli altri, possiamo però decidere cosa è accettabile per noi e cosa ci fa stare bene. Se non l'ha già fatto, potrebbe provare a comunicare al suo partner le emozioni che sta vivendo in questo momento e come questa situazione la fa sentire. Non dimentichi che merita di sentirsi a suo agio in una relazione amorosa e che ha il diritto di esprimere liberamente come si sente, senza che l'altro sbuffi per questo.
Un caro saluto, Claudia
Le consiglio innanzitutto di focalizzarsi su se stessa e sulle sue priorità. Sicuramente la relazione passata l'ha segnata molto e probabilmente la condiziona ancora nelle relazioni attuali. I suoi "no" necessitano di rispetto e comprensione. Magari in questo periodo della sua vita ha semplicemente bisogno di ritrovare se stessa e soprattutto di concentrarsi su ciò che la fa star bene e sui suoi obiettivi professionali.
Qualora sentisse la necessità di iniziare un nuovo percorso, può contare su di me.
Dott.ssa Nunzia Mazzone
Qualora sentisse la necessità di iniziare un nuovo percorso, può contare su di me.
Dott.ssa Nunzia Mazzone
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