Esperienze
Laureata con lode in Psicologia Clinica presso l’Università degli studi di Padova, nel corso del mio percorso formativo e professionale ho avuto l’opportunità di interfacciarmi con bambini e adolescenti proponendo progetti di Intelligenza emotiva per supportarli nel riconoscimento e nella gestione delle proprie emozioni. Svolgo inoltre colloqui di supporto psicologico rivolti ad adolescenti per aiutarli ad affrontare momenti di fragilità nel loro percorso di crescita. Svolgo colloqui di supporto alla genitorialità e colloqui rivolti ad adulti per la gestione di momenti di criticità incontrati nel corso della vita.
Ricevo a Verona nella località Marzana, in Via Valpantena 116a, all'interno del Centro AGbD.
Il mio lavoro consiste nell'accompagnare l'analizzato alla scoperta del proprio mondo interno, per aiutarlo a riconoscere le proprie risorse personali e supportare le proprie fragilità affinché raggiunga una maggiore consapevolezza di sé, dei propri bisogni e delle modalità per raggiungerli.
Avrà la possibilità di condividere ciò che desidera, in qualunque momento e con i suoi tempi, ricevendo in cambio ascolto empatico e l’opportunità di osservare la trama della propria vita con occhi nuovi.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Isteria ,
- Tossicodipendenza ,
- Nevrosi ,
- Disabilità ,
- Psicosi ,
- +13 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Via Valpantena 16, Verona 37149
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Pagamento online
Accettato
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € -
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Primo colloquio familiare
80 € -
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Valutazione neuropsicologica
60 € -
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Supporto psiconcologico
60 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
60 € -
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Recensioni
7 recensioni
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Valentina P
Accogliente e professionale, dimostra costantemente impegno ed empatia; sicuramente consigliata!
• AGbD • Altro •
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F
F.
La dottoressa si è rivelata professionale ed empatica oltre che un'ottima ascoltatrice.
• AGbD • colloquio psicologico •
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C
C.S
La Dott.ssa Gorzegno è una professionista preparata, accogliente e attenta alle esigenze personali
• AGbD • colloquio psicologico età evolutiva •
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B
Benedetta
Con la Dottoressa Gorzegno mi sono sentita subito a mio agio per la sua ottima capacità di ascolto.
• AGbD • colloquio psicologico individuale •
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I
Irene
Dottoressa molto competente e attenta ai bisogni altrui. Sa mettere a proprio agio gli altri. Persona molto piacevole, professionista consigliata!!
• AGbD • consulenza psicologica •
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G
G.LAV.
La Dottoressa Gorzegno è stata particolarmente empatica, è entrata subito in sintonia con me e le mie problematiche ed è stata fondamentale x iniziare il mio percorso ....
• AGbD • primo colloquio individuale •
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G
G.
La Dott.sa Gorzegno è una professionista seria ed empatica
• AGbD • consulenza psicologica •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno.
Brevemente: un mio familiare è in dialisi da circa un paio di mesi. La dialisi (peritoneale) ha dato un po' di problemi tanto è che ora inizierà l emodialisi. Contemporaneamente ha manifestato dolori ad un arto inferiore con conseguente incapacità a deambulare bene. A seguito di alcuni accertamenti si è stabilito che dovrà procedere con l intervento di protesi all anca. Da ultimo si è preso pure una bella influenza che lo ha ulteriormente affaticato. Ciò premesso, da circa una decina di giorni manifesta un comportamento completamente diverso da prima. Nello specifico : poco reattivo, assolutamente disinteressato verso tutto e tutti, letargico, rallentato nei movimenti, poco loquace, svogliato, apatico
A noi familiari è sorto il dubbio che sia caduto in una qualche forma di depressione. Peraltro, cercando un po' su internet, mi è parso di capire che non è così inusuale la depressione nel caso dei nefropatici (non so se ho capito correttamente)
Vengo dunque ai miei quesiti:
- in primis chiedo conferma al fatto che possa trattarsi di depressione;
- seconda cosa, come possiamo eventualmente intervenire a livello di percorsi terapeutici mirati?
Ringrazio fin d'ora chi vorrà cortesemente rispondermi
Buongiorno, sicuramente il familiare di cui parla non sta vivendo un periodo semplice ed è quindi possibile che proprio per la situazione medica che sta vivendo il tono dell'umore in primis ne risenta. Potreste domandare al servizio presso cui è preso in carico se è possibile svolgere una prima visita psicologica affinché uno psicologo valuti se sia o meno il caso di svolgere alcuni colloquio di supporto.
Ho già intrapreso un percorso psicologico in passato e sento l’esigenza di iniziarne un’altro. In passato ho vissuto una relazione tossica e ho subito violenza psicologica e fisica: ad oggi mi ritrovo da 4 anni in una relazione dopo vari tiri e molla. Il mio ragazzo è molto fisico ed è già capitato in passato che magari, di fonte ad un mio momento no, insistesse per venire a letto con me, addirittura sbuffando nel caso io non avessi acconsentito. Io, molto probabilmente a causa della mia relazione passata, ogni volta che mi sento “pressione” addosso tendo ad accumulare per poi scoppiare: infatti più volte tra noi è successo questo e lo lasciavo proprio perché certi suoi atteggiamenti mi soffocavano a tal punto che perdevo l’interesse verso di lui. Andando in terapia ho poi imparato a parlarne con lui dei problemi, compreso il suo sbuffare se non andavamo a letto insieme, ma nonostante questo in questo periodo mi sento di nuovo soffocare. Io ora sto affrontando gli ultimi esami dell’università, sono concentrata su quelli ma cerco sempre di ritagliarmi una sera per lui: l’ultima volta che ci siamo visti a casa sua lui ha iniziato a “sospirare” e a dirmi che non aveva nulla dopo che io avevo rifiutato di andarci a letto perché il giorno prima avevo avuto una discussione con mio padre ed ero devastata (nonostante durante la cena con i suoi genitori mi comportassi normale, proprio perché non mi sembrava il caso di lasciar trasparire la mia tristezza davanti a loro). Mi ha manifestato il fatto di essere frustato, perché dice che il sesso in una coppia sia fondamentale e io concordo con lui: arrivavamo da un periodo in cui non lo facevamo da 1 mese e mezzo poiché avevo cambiato la pillola e avevo costantemente il ciclo, oltre a dolori continui. Anche ieri sera, non essendomi ricordata che dovevamo andare a cena insieme, ha di nuovo tirato fuori la storia, dicendo che spera io finisca presto la sessione, in modo tale che io possa metterlo al centro dei miei pensieri e possa nuovamente sentirsi desiderato. Io, di fronte a questa manifestazione di un suo bisogno, mi sento ancora più frustata e ancora meno desiderosa di lui, anzi, arrivo a pensare che siamo persone forse troppo diverse. Diciamo che è vero, riconosco che la mia priorità ora siano gli esami, anche perché dovrebbe essere il mio ultimo anni di studi dopo ben 6 anni (ho anche nel frattempo cambiato corso, andando contro la decisione dei miei genitori): lavoro il weekend per mantenermi l’università ed un cane che per me rappresenta tutto quello che ho di più caro al mondo. Non lo so, io non sento di fargli mancare qualcosa, aldilà dell’aspetto fisico: ogni giorno gli chiedo varie cose che lo riguardano e mi interesso della sua vita, ma quando lui si comporta così rimarcandomi sempre lo stesso fatto io davvero mi sento soffocare e non so proprio come agire.
Buongiorno, certamente quello che sta vivendo la confronta con vissuti di frustrazione e un senso di soffocamento che la porta a non sapere come agire. Mi domando se l'esigenza da lei avanzata di intraprendere un nuovo percorso di supporto psicologico possa delinearsi come prima azione per comprendere le dinamiche in cui si trova coinvolta in questo periodo e quindi come un passo all'insegna del proprio benessere personale.
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