Gentile Dottore sono la sorella di un ragazzo di 17 anni che soffre di depressione e ansia, sta pren

18 risposte
Gentile Dottore sono la sorella di un ragazzo di 17 anni che soffre di depressione e ansia, sta prendendo le pastiglie sertralina eurogenerici da circa 3 settimane ma a volte ha dei momenti di ansia totale che non riesce a gestire e che lo fanno soffrire tantissimo, io la mamma e l'altro fratello non sappiamo come alleviare questi sintomi, saprebbe darci qualche consiglio su cosa possiamo fare o dire per farlo stare meglio ?
grazie in anticipo
Buonasera. La sertralina è un buon farmaco per la cura dei disturbi ansioso-depressivi ma richiede almeno 3-4 settimane per essere efficace. Il tempo necessario per risolvere il problema dipende anche dalla dose. In ogni caso, è normale che ci siano ancora momenti di forte ansia. E' difficile dare dei consigli, non conoscendo il caso. E' probabile che, oltre ai farmaci, gli servano anche dei colloqui psicologici. Poi bisognerebbe capire che cosa gli provoca ansia e che cosa lo tranquillizza. Quando è in preda all'ansia, potrebbe essere utile dargli. anche un farmaco specifico per l'ansia che agisca in tempi rapidi. In una parola, ci sarebbe bisogno di farci una chiacchierata.

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difficile rispondere con questi pochi elementi. se prende della sertralina sarà in cura da uno psichiatra, quindi dovete ricorrere allo specialista che lo segue. io in questi casi cerco sempre di fare il supervisore dei familiari, proprio perché a volte inavvertitamente possono operare tentate soluzioni errate. ma è solo nello specifico che posso pronunciarmi
solo sertralina non basta ,se trattasi di una depressione vera con ricorrenti episodi di ansia occorre aggiungere un ansiolitico per esempio lexotan gocce 7gocce x tre volte (8-16-20) con sertralina 1 volta al dì oppure 1 x 2 (8-15) . Non conoscendo il paziente è evidente che si consiglia controlli almeno ogni quindici giorni per monitorare la sintomatologia
La sertralina va bene come antidepressivo, all'inizio è opportuno associare una benzodiazepina che controlli meglio l'ansia, comunque è anche necessario che il ragazzo comprenda per quale motivo si trova in questa condizione e associare alla terapia farmacologica anche una psicoterapia. Se non ha un neuropsichiatra a cui rivolgersi mi può contattare tramite questo sito
Gentile Signora, certamente dovrebbe, se non l'ha già fatto, informare il proprio curante di questo stato. Ciò che posso dirle è che di fatto durante le prime settimane di cura con farmaci serotoninergici si verifica un senso di apparente peggioramento della sintomatologia che non dipende dal farmaco, bensì dall'ansia. Utile in questi casi può risultare l'ausilio di benzodiazepine a breve emivita che allevino i sintomi. Rassicurarlo sicuramente lo aiuta. Ritengo comunque fondamentale informare il proprio curante di riferimento. La saluto. RdF
Questi stati ansiosi sono piuttosto frequenti in adolescenza e bisogna incontrarli con serenità. Quando si presentano questi forti attacchi di ansia, tenetegli le mani tra le vostre guardandolo negli occhi e invitandolo a fare altrettanto. Iniziate una respirazione lenta e profonda attraverso il naso con una espirazione altrettanto lenta e se possibile, aiutata da una vocalizzazione. Qualora non ci fosse nessuno accanto, dovrà imparare questa respirazione ed usarla ogni volta che ne senta il bisogno. Comunque sarà bene consultare uno psicoterapeuta che possa guidarlo in questo percorso.
Buongiorno, contattate il vostro psichiatra di riferimento. Il dosaggio o il farmaco non sembrano funzionare. A mio avviso è utile affiancare alla terapia farmacologica anche quella psicologica per ottenere risultati più tempestivamente e più duraturi. Potrebbe essere importante coinvolgere anche il resto della famiglia, valutiate se contattare un terapeuta familiare che possa occuparsi di entrambi gli aspetti, quello personale per suo fratello e quello familiare. Arrivederci
Buongiorno, le consiglio di affiancare alla terapia medica anche una psicoterapia, in cui si potrebbe anche coinvolgere tutta la famiglia.
Gentilissima utente
Le consiglio di accompagnare suo fratello da uno psicologo in modo tale che affronti le sue difficoltà
Carissima, mi ha molto colpita la sua preoccupazione per suo fratello e questa sincera volontà di aiutarlo. Di una terapia psicologica le hanno parlato già i miei colleghi, ma, visto che mi sembrate davvero una famiglia collaborativa e con tanta voglia di far riprendere questo giovanissimo ragazzo, le consiglierei una terapia familiare, affinché tutti voi siate guidati nel farlo e affinché il ragazzo si senta davvero supportato. Ci faccia sapere!
Buonasera,
per quanto riguarda la terapia farmacologica è opportuno che vi interfacciate con lo specialista che ha prescritto il farmaco e che lo segue. Utile e importante, inoltre, associare un percorso di psicoterapia che permetta al ragazzo di comprendere quali sono le radici del disturbo che prova.

Ecco una tecnica di respirazione che può essere utile. E' necessario che suo fratello prenda confidenza con questa tecnica nei momenti di tranquillità, in modo da poterla utilizzare anche nei momenti di forte ansia.

Inspirare profondamente e lentamente dal naso, senza sforzo immaginando che l'aria arrivi fino all'addome, all'altezza dell'ombelico.
Espirare sempre lentamente.
Il tempo della espirazione è doppio rispetto a quello dell'inspirazione (per prevenire l'iperventilazione), quindi se inspiro per tre secondi, espirerò per sei secondi.
La tecnica può essere fatta sia a occhi aperti che a occhi chiusi.

Cordialmente
Bisogna capire questa ansia terribile che ha suo fratello in che modo si presenta (sintomi e anche aspetti comportamentali, vissuti soggettivi, etc). È importante comunque essergli vicino in modo "empatico" manifestando cioè empatia nei suoi confronti, cioè fargli percepire un vissuto di vicinanza emotiva e non essere giudicante nei suoi confronti. Se desidera scrivere ulteriormente precisando altri aspetti specifici del problema, le posso rispondere in modo più preciso.
Buonasera, avendo ricevuto la prescrizione della sertralina probabilmente suo fratello è seguito da uno psichiatra. È possibile discutere con lui una possibile aggiunta (transitoria) di un farmaco per controllare l'ansia. Sarebbe importante che lui riuscisse ad andare più in profondità con la comprensione di cosa ha portato alla situazione di crisi, aiutato da un collega. L'aiuto dei familiari può essere utilissimo se si riesce ad essere vicini pur senza commiserare ed eventualmente potreste prestarvi a delle sedute di terapia familiare per aiutarlo a comprendere meglio quali dinamiche hanno creato disagio elaborando assieme delle corrette e personalizzate modalità di aiuto. Cordiali saluti
dovreste portare suo fratello prima dal medico di famiglia che poi eventualmente vi potrebbe indirizzare ad uno specialista, per capire se oltre la terapia farmacologica non possa essere utile quella psicoterapeutica
Buongiorno, la sertralina per produrre il pieno suo pieno effetto impiega quattro settimane, nel frattempo bisogna associare un ansiolitico, le consiglio di portarlo da uno psichiatra per capire se necessita pure di una psicoterapia.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Salve, un comportamento importante da parte delle famiglia sarebbe, inizialmente, di tranquillizzarlo, poi capire perchè entra in ansia, soprattutto il motivo che gliela scaturisce. Voi dovreste fare attenzione e capire per poi spiegarlo al medico che lo ha in cura, per poter in seguito fare una rettifica alla cura come abbinare al farmaco che già prende anche un ansiolitico. Trovo che sia giusto fargli fare una respirazione molto lenta prima inspirare e poi espirare e se lui è d'accordo farlo anche sdraiare, così prende consapevolezza del proprio corpo e saper gestire meglio la sua ansia anche quando è solo. inoltre data la sua giovane età, oltre ai farmaci che in questo momento sono necessari, dovrebbe iniziare un percorso terapeutico per elaborare insieme con un terapeuta la causa dei suoi sintomi. E' molto importante capire il perchè si presentano, i farmaci non si possono prendere a vita e prima o poi il ragazzo dovrà sospenderli e quindi se non elabora la causa potrebbero ricomparire i sintomi. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Crdilli.
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La sertralina essendo un'antidepressivo ha bisogno di un po' di tempo per fare effetto. Di solito si vedono i primi miglioramenti dopo un mese di assunzione. Nel caso non sortisse effetto consiglio di rivolgersi a un medico psichiatra ed eventualmente valutare l'inizio di un percorso di psicoterapia o in asl se possibile o nel privato. Per quanti riguarda voi quello che potete fare è assicurarsi che prosegua la terapia e provare a fargli fare il più possibile le attività quotidiane. Si consiglia inoltre lo sport. Tuttavia, capisco che spesso non sia facile seguire un ragazzo depresso su queste cose ma sono piccoli aiuti che potete dare.
I farmaci per fare effetto ci mettono un po'. Attendete ancora e andrà meglio. Contemporaneamente sarebbe opportuno che suo fratello faccia un percorso di psicoterapia che possa fornire anche a voi gli strumenti utili per aiutarlo
cordialmente

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