Fame nervosa e zero movimento
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Salve..è da circa un annetto che ho una specie di fame nervosa, mi capita molto spesso che dopo aver cenato mangio un pacco intero di patatine anche se ho la pancia pienissima le mangio senza fermarmi , non riesco a controllare questa fame mangio molto fuori orario iniziando dal dolce finendo al salato.. .rispetto l'anno scorso sono 12 kg in più ..cosa posso fare per correggere questa foga? è più forte di me non riesco davvero a frenarmi e con il lavoro che faccio non riesco neppure ad andare in palestra
Buongiorno,
come scrive correttamente, si tratta di “fame nervosa”, di un bisogno di riempirsi legato più all’area psicologica-emotiva, che all’alimentazione. Come se il mangiare, fosse una strategia per trovare conforto e gestire qualche cosa che non va.
Il mio suggerimento è quello di prendersi del tempo per fermarsi ad osservare cosa sia cambiato in questo anno e dare spazio a quelle emozioni spiacevoli alle quali il cibo cerca di porre rimedio. La strategia sulla quale mi orienterei, più che “correggere la foga”, è quella di aiutarla a non colpevolizzarsi, ma a riconoscere e comprendere cosa sta vivendo a livelle emotivo e a trovare strategie diverse dal cibo per far fronte efficacemente al disagio. Le strategie per gestire questa fame nervosa seguiranno in modo poi naturale.
Mi contatti pure se ha piacere di concordare la data per un colloquio.
Arrivederci.
come scrive correttamente, si tratta di “fame nervosa”, di un bisogno di riempirsi legato più all’area psicologica-emotiva, che all’alimentazione. Come se il mangiare, fosse una strategia per trovare conforto e gestire qualche cosa che non va.
Il mio suggerimento è quello di prendersi del tempo per fermarsi ad osservare cosa sia cambiato in questo anno e dare spazio a quelle emozioni spiacevoli alle quali il cibo cerca di porre rimedio. La strategia sulla quale mi orienterei, più che “correggere la foga”, è quella di aiutarla a non colpevolizzarsi, ma a riconoscere e comprendere cosa sta vivendo a livelle emotivo e a trovare strategie diverse dal cibo per far fronte efficacemente al disagio. Le strategie per gestire questa fame nervosa seguiranno in modo poi naturale.
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Buongiorno,
la fame nervosa può dipendere da fattori che stanno a monte e che sono fonte di disagio che riversa anche sul cibo. Io le consiglio di seguire una psicoterapia e contattare anche un nutrizionista in modo che possa fare un lavoro completo e soprattutto efficace per il suo caso. Se vuole ulteriori informazioni in merito mi contatti pure. Cordiali saluti
la fame nervosa può dipendere da fattori che stanno a monte e che sono fonte di disagio che riversa anche sul cibo. Io le consiglio di seguire una psicoterapia e contattare anche un nutrizionista in modo che possa fare un lavoro completo e soprattutto efficace per il suo caso. Se vuole ulteriori informazioni in merito mi contatti pure. Cordiali saluti
Gentile utente, la fame nervosa (eating emotiva) è una particolare situazione di perdita di controllo nella quale il cibo viene ingerito non per bisogni fisiologici ma per fronteggiare stati emotivi (ansia, paura, noia, rabbia, tristezza, solitudine...). Il primo consiglio che posso offrirLe è di dare voce al bisogno inascoltato che la spinge verso la ricerca del cibo: di che cosa ha veramente fame? La fame nervosa provoca una gratificazione temporanea a cui segue il rimorso e il senso di colpa. Cerchi di dar voce ai suoi bisogni più profondi e se sente il bisogno di approfondire quali siano i fattori emotivi che influenzano la sua fame, si rivolga con fiducia ad un professionista del settore.
Dott.ssa Simona Brescia
Psicologa e Psicoterapeuta
Torino
Dott.ssa Simona Brescia
Psicologa e Psicoterapeuta
Torino
rivolgersi a uno specialista che possa sostenerla nel comprendere le ragioni che sottendono a queste compulsioni in modo da poter individuare alternative più funzionali a rispondere al bisogno a cui, al momento, sembra rispondere agendo queste abbuffate.
Questo tipo di comportamento viene definito "abbuffata" ed è tipicamente inserito in un contesto più ampio di disordine del comportamento alimentare, con sensazione di perdita di controllo e senso di colpa angosciante. Segue solitamente, ma non necessariamente, condotta di eliminazione (vomito autoindotto, uso di lassativi/diuretici o esercizio fisico eccessivo ecc). Anche se spesso viene riferito dal paziente "è più forte di me", il problema si può affrontare con sedute di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.
Nel frattempo, un utile consiglio (che può sembrarle banale), inizi bene con la spesa: eviti di riempire la propria dispensa con patatine, biscotti ecc. In questo modo avrà un oggettivo impedimento a "cadere" nell'abbuffata.
Poi lavorerà con il suo psicoterapeuta in ogni aspetto, cognitivo, emotivo e comportamentale.
Un caro saluto
Nel frattempo, un utile consiglio (che può sembrarle banale), inizi bene con la spesa: eviti di riempire la propria dispensa con patatine, biscotti ecc. In questo modo avrà un oggettivo impedimento a "cadere" nell'abbuffata.
Poi lavorerà con il suo psicoterapeuta in ogni aspetto, cognitivo, emotivo e comportamentale.
Un caro saluto
il tuo problema e purtroppo piuttosto diffuso oltre che importante, spesso tendiamo a "curare" i nostri stati emotivi con metodi impropri per però inizialmente funzionano instaurando così un meccanismo perverso che nasconde ancora di più il reale problema.
per quanto ti riguarda dovresti parlare con un professionista che ti aiuterà a capire a fondo non solo la tua reazione ( fame compulsiva) ma cosa l'ha innescata e come superarla.
per quanto ti riguarda dovresti parlare con un professionista che ti aiuterà a capire a fondo non solo la tua reazione ( fame compulsiva) ma cosa l'ha innescata e come superarla.
La causa di questo disordine alimentare potrebbe essere interpretata come una sentinella che segnala una necessità di "nuova organizzazione" nella propria esistenza e una RISTRUTTURAZIONE va sempre presa molta seriamente.
La fame nervosa è una modalità compulsiva di compensare attraverso il cibo la propria insoddisfazione o depressione o stress profondo. Pertanto il cibo si riveste di carattere consolatorio che, se non è tenuto a bada o si presenta con troppa freuenza, può sfociare in un vero e proprio disturbo alimentare, con conseguenze disastrose per la propria salute oltre che per la propria immagine. E importante capire cosa sta succedendo nella sua vita insieme ad un professionista che l'aiuti a contestualizzare il suo sintomo.
Gentilissima,
quello che racconta succede purtroppo davvero a tante persone, ma lei ha avuto la consapevolezza di accorgersene e di giustamente attribuire ad una questione emotiva (la chiama fame nervosa) l'origine di questo sfogo... e più cerca di controllare la sua fame, più aumenterà il nervosismo, e in conseguenza aumenterà la necessità di mangiare... c'è poi il senso di colpa che si aggiunge, le difficoltà ad accettarsi dentro al copro che cambia e che non si riconosce come proprio... e in un attimo ci si ritrova dentro ad un circolo che si auto-alimenta e rischia di peggiorare.
Non perduri in questa situazione, cerchi vicino a dove vive un professionista psicoterapeuta che si prenda cura degli aspetti emotivi e magari che sappia insegnarle delle tecniche di rilassamento (training autogeno, mindfullness, autoipnosi...). Non tema, sono certa che i primi risultati non si faranno attendere! Mi spiace non poterla seguire di persona, o meglio, potrei attraverso i canali skipe e delle video-chiamate, ma sono certa che un percorso "di persona" sarebbe per lei di maggiore efficacia.
Se trova difficoltà ad individuare chi le possa insegnare delle tecniche di rilassamento non vedo nessuna difficoltà nel seguirla on-line.
Gentilissimi saluti
Stefania
quello che racconta succede purtroppo davvero a tante persone, ma lei ha avuto la consapevolezza di accorgersene e di giustamente attribuire ad una questione emotiva (la chiama fame nervosa) l'origine di questo sfogo... e più cerca di controllare la sua fame, più aumenterà il nervosismo, e in conseguenza aumenterà la necessità di mangiare... c'è poi il senso di colpa che si aggiunge, le difficoltà ad accettarsi dentro al copro che cambia e che non si riconosce come proprio... e in un attimo ci si ritrova dentro ad un circolo che si auto-alimenta e rischia di peggiorare.
Non perduri in questa situazione, cerchi vicino a dove vive un professionista psicoterapeuta che si prenda cura degli aspetti emotivi e magari che sappia insegnarle delle tecniche di rilassamento (training autogeno, mindfullness, autoipnosi...). Non tema, sono certa che i primi risultati non si faranno attendere! Mi spiace non poterla seguire di persona, o meglio, potrei attraverso i canali skipe e delle video-chiamate, ma sono certa che un percorso "di persona" sarebbe per lei di maggiore efficacia.
Se trova difficoltà ad individuare chi le possa insegnare delle tecniche di rilassamento non vedo nessuna difficoltà nel seguirla on-line.
Gentilissimi saluti
Stefania
Salve, il problema potrebbe essere significativo e andrebbe affrontato in psicoterapia attualmente effetto anche terapia via Skype per pazienti che si trovano a distanze eccessive dal mio studio pertanto Può contattarmi. Le informazioni le trova sul mio sito internet
Cordialmente la saluto
Cordialmente la saluto
Buongiorno,
vorrei farle una domanda; quando le è venuta questa fame nervosa circa un anno fa, cosa è successo nella sua vita? C'è stato un cambiamento significativo; cerchi di ricordarsi. Le cause della fame nervosa possono essere molteplici stress, ansia, il super-lavoro, malinconia, noia possono indurre una voglia irrefrenabile di cibarsi. A volte si mangia perché guidati dalle emozioni. Il fatto che non riesca a fare neanche palestra, certo non l’aiuta. Per fortuna le soluzioni ci sono. Le consiglio di affidarsi ad un bravo professionista psicologo psicoterapeuta con cui intraprendere un percorso personalizzato.
A presto, dott.ssa Liliana Barbus Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Tagliacozzo (AQ)
vorrei farle una domanda; quando le è venuta questa fame nervosa circa un anno fa, cosa è successo nella sua vita? C'è stato un cambiamento significativo; cerchi di ricordarsi. Le cause della fame nervosa possono essere molteplici stress, ansia, il super-lavoro, malinconia, noia possono indurre una voglia irrefrenabile di cibarsi. A volte si mangia perché guidati dalle emozioni. Il fatto che non riesca a fare neanche palestra, certo non l’aiuta. Per fortuna le soluzioni ci sono. Le consiglio di affidarsi ad un bravo professionista psicologo psicoterapeuta con cui intraprendere un percorso personalizzato.
A presto, dott.ssa Liliana Barbus Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Tagliacozzo (AQ)
Si potrebbe ipotizzare un disturbo alimentare, quasi impossibile diagnosticare di che problema si tratta. Non so nemmeno se chi formula questa domanda è un uomo o una donna. Riprovi aggiungendo nome e cognome, sesso, età e tutte le informazioni che occorrono per elaborare una diagnosi.
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