Dopo 4 anni di psicoterapia e aver cambiato 4 terapeuti non sono ancora in grado di parlare apertame

19 risposte
Dopo 4 anni di psicoterapia e aver cambiato 4 terapeuti non sono ancora in grado di parlare apertamente e senza paura delle cose che mi fanno stare male, delle mie paure, difficoltà, di argomenti di cui mi vergogno molto, non riesco a parlare delle mie emozioni negative, ci riesco solo in forma scritta o via messaggio. Perchè non riesco a sbloccarmi nonostante io mi fidi della persona che ho di fronte?
Perchè mi vergogno così tanto?
Per via della mia timidezza ma sapendo che dall'altra parte c'è una persona che non mi giudicherà perchè non ci riesco ancora???
Buongiorno. Mi sembra che la sua attenzione, per lo meno nella domanda che qui pone chiaramente, sia concentrata sulla questione dell'avere paura di raccontarsi, più che dell'avere paura tout-court.
Perciò penso che sia questa parte di lei che possa essere messa al lavoro. Perché così tenacemente vuole raccontare ciò che la fa star male? E perché il suo pudore la fa soffrire? Che cosa significa fidarsi della persona che ha di fronte, in che senso?
SM

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Buon pomeriggio, leggendo la sua domanda la prima cosa che ho pensato è la motivazione che potrebbe esserci dietro alla decisione che prende nello scegliere di aprirsi piuttosto che non, al di là della timidezza o della fiducia, che sono componenti importanti nella relazione terapeutica. Sono tematiche che se emergendo durante le sedute, possono essere lavorate con il terapeuta così che il processo venga reso consapevole per poi essere metabolizzato. Durante il percorso terapeutico ci sono delle fasi in cui, per il paziente, è bene rispettare i tempi di assimilazione e consolidamento che portano al cambiamento attraverso l'emotività che va lavorata. Le auguro una buona giornata.
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Salve,
è proprio il caso che in terapia parli di questa sua difficoltà, di questo suo senso di vergogna così forte, in modo da capirne le cause e lavorarci su.
Saluti.
buongiorno, sicuramente la sua "resistenza" ad aprirsi del tutto la protegge, come hanno già sottolineato i colleghi, non è opportuno forzare se non si sente pronta, però sicuramente è da portare in terapia il quesito che pone qui. Io proverei ad annotare i sogni, attraverso i quali è possibile far emergere, in modo meno diretto, i contenuti che teme. In bocca al lupo.
Buongiorno, la strada verso il cambiamento non è sempre semplice ed immediata, a volte alcune resistenze sono difficili da scardinare, la motivazione e la costanza nel percorso terapeutico sono due elementi fondamentali per riuscire a raggiungere i proprio obiettivi.
Dott. Marenco
Buongiorno. Comprendo molto bene il suo timore, che non ha a che fare tanto con la fiducia, quanto con il controllo. Probabilmente lei tende al.controllo più di quanto non ne sia consapevole. Dovrebbe rassicurarla pero' pensare che la verità della psicoterapia non è quella.oggettiva: nessuno la.pretende!
Gentile Signore/a gli elementi che ci comunica sono pochi anche se molto importanti. Certo non è semplice cominciare ogni volta con una persona diversa e quattro terapeuti in quattro anni è un indice molto forte della sua difficoltà nel lavorare su questi temi. La relazione con gli altri e quindi con i terapeuti è un tema molto interessante su cui avanzare delle ipotesi. I motivi di questa difficoltà sono molti e diventa difficile individuarne uno. Certo che interrompere e ricominciare sembra un sistema che lei tende ad usare. Affidarsi è forse un tema su cui lavorare poiché lei ci riferisce la sua fiducia verso le persone con cui ha lavorato ma da cui ogni volta si è allontanato. Lei ci parla di vergogna ma forse e, le ripeto forse, non è solo vergogna, ma questa è solo un'ipotesi da verificare. Gli elementi che condivide con noi non ci consentono di capire i desideri che la spingono ad avvicinarsi ad uno psicoterapeuta e poi la portano a scrivere e non a parlare, ma forse questo è legato al suo modo di essere Un cordiale saluto
Buonasera, piuttosto che cambiare terapeuta ogni volta che sorgono le citate difficoltà di apertura, perchè non prova ad esplicitare le sue difficoltà ad aprirsi e lavorate insieme sulla motivazione ad esse sottostante? Mi creda, nessun terapeuta serio la costringerà a parlare di argomenti di cui non è pronto ad affrontare. In caso contrario ogni avvicinamento ad una psicoterapia è del tutto inutile. Buona serata, dr.ssa Benvenuti
Salve la vergogna , chiamata anche la Cenerentola delle emozioni, è uno dei sentimenti più diffusi ma anche più inascoltati. Trovi un bravo terapeuta in grado di lavorare su questo, le consiglio una terapia E.M.D.R. che la aiuterà a sbloccarsi verso il suo vissuto. Se vuole non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Gentile utente concordo con il Dr.Ungaro e la Dr.ssa Benvenuti.
Se al momento è seguita da un terapeuta valuterei con lui/lei la possibilità di capire meglio i motivi che l'hanno indotta a cambiare 4 terapeuti in 4 anni.
Inizierei da qui.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis

Buongiorno, mi colpisce che in 4 anni abbia sentito l'esigenza di cambiare 4 terapeuti, come mai? Mi sembra che possa essere un buon punto di inizio per rifletterne in terapia, parte tutto da lì. Si fida davvero delle figure a cui si è affidata? Allora perché cambiarle?
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente, il perché lei non riesca verrebbe fuori dalla sua terapia. Il fatto che comunichi per iscritto non è un male, è sempre un modo di esternare. Scrive che ha cambiato ben 4 dottori, il che mi fa pensare che la sua motivazione sia alta o che le cause di questa scelta siano difficili da sopportare. Ad ogni modo, non conoscendo nulla di lei, posso solo dirle di aspettare che la terapia dia i suoi frutti, evitando di abbandonare prima del tempo utile a lei.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

concordo con i colleghi, se al momento è seguita da un terapeuta valuterei con lui/lei la possibilità di capire meglio i motivi che l'hanno indotta a cambiare 4 terapeuti in 4 anni. Inizierei da qui.
In bocca al lupo per tutto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Aprirsi, specie con un estraneo, non è affatto semplice, inoltre ognuno di noi ha i suoi tempi. . Se poi lei cambia così spesso terapeuta, la cosa diviene ancor più difficile. Trovi una persona che le ispiri fiducia, e poi perseveri. Il suo problema non è poi così irrisolvibile!
Gentile Utente, può esser normale vergognarsi di parlare delle proprie emozioni, specie se negative, meno dovrebbe esserlo dopo un certo tempo nel proprio percorso terapeutico anche e soprattutto perché ci si è fidati dello psicologo scelto per quel percorso; aver cambiato quattro terapeuti in quattro anni, come nel Suo caso, è come non aver destinato ad ognuno di quei percorsi quello stesso tempo, che può esser spesso lungo e comunque necessario per aprirsi e portare in luce contenuti che possono faticare ad emergere; vergognarsi e fidarsi possono inoltre rievocare tempi remoti nonché penosi; potrebbe perciò volerci del tempo per accorgersi di potersi fidare di qualcuno; come Le hanno precedentemente suggerito, cerchi dunque qualcuno cui sente davvero di potersi fidare, pure evitando di vergognarsene, eppoi perseveri! A disposizione per eventuali dubbi e chiarimenti, GB
Buongiorno, è proprio sicura di fidarsi della persona che ha davanti? Se si, come mai ha cambiato 4 terapeuti? La invito a presentare tutto quanto scritto al suo terapeuta attuale. E, se non riesce verbalmente, potete trovare assieme un'alternativa. Ad esempio, una mia paziente mi scriveva le cose di cui voleva trattare via mail e poi le commentavamo assieme la seduta successiva. Non dico che sia la via da intraprendere, ogni terapia è a sè, ma è solo uno spunto, sarete lei e il suo terapeuta a trovare il modo più consono di lavorare assieme. Lo spazio terapeutico è proprio il luogo dove porre le proprie difficoltà: non è solo importante parlare subito delle proprie paure, vergogne e pensieri negativi, ma è utile anche parlare della propria difficoltà nel farlo... Ha mai affrontato questa tematica col suo terapeuta? Saluti
Nel suo caso sarebbe molto più efficace un approccio che faccia uso di tecniche "non verbali", almeno finché non riduciamo il livello di paure che generano i blocchi.
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, mi sembra che lei in realtà parli con apertura e con fiducia di ciò che le crea disagio, ovvero il non riuscire ad entrare più in profondità. Sicuramente si trova davanti ad un punto importante è per questo può avvertire la sensazione di bloccarsi. A mio avviso questo indica semplicemente che ha bisogno di tempo, sia più Clemente con se stessa e prosegua il suo percorso o se li ha interrotto lo riprenda...
Buona serata, Dr. ssa Clotilde Marinacci

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