cosa fare per non diventare rossi dalla vergogna?

24 risposte
cosa fare per non diventare rossi dalla vergogna?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Diventare rossi dalla vergogna è una reazione naturale del nostro sistema nervoso autonomo, in particolare del sistema simpatico, che attiva la dilatazione dei vasi sanguigni nel viso in risposta a situazioni percepite come imbarazzanti o stressanti.

Per gestire questo fenomeno, può essere utile:

Lavorare sulla consapevolezza e accettazione : riconoscere che arrossire è una risposta fisiologica comune e non qualcosa di cui vergognarsi può aiutare a ridurre l'ansia associata.

Tecniche di rilassamento : la respirazione diaframmatica, la consapevolezza e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a gestire l'attivazione emotiva.

Ristrutturazione cognitiva : modificare i pensieri negativi legati all'episodio di imbarazzo aiuta a ridurne l'impatto emotivo. Spesso le persone intorno a noi notano molto meno di quanto crediamo.

Esporsi gradualmente : affrontare situazioni imbarazzanti in modo graduale può ridurre la paura di arrossire e aumentare la sicurezza in sé stessi.

Tecniche comportamentali : strategie come focalizzare l'attenzione su ciò che si sta facendo anziché sulla paura di arrossire possono essere efficaci.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa fornire strumenti personalizzati per affrontare questa difficoltà in modo efficace.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

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Ciao! Non ho un rimedio ON/OFF purtroppo da proporti, immagino che questo possa avere un impatto sociale e relazionale per te. Non so se sai, che diventare rossi è una reazione naturale legata al sistema nervoso autonomo, in particolare alla risposta del sistema simpatico. Questo fenomeno viene spesso associato all'ansia sociale e al timore del giudizio altrui. Ci sono alcune strategie che possono essere utilizzate: innanzi tutto, è necessario comprendere che arrossire è una reazione naturale del corpo, e più cerchiamo di combatterla, più probabilmente peggiorerà; inoltre, spesso, quando abbiamo paura di arrossire, ci concentriamo troppo su ciò che sentiamo dentro di noi. Cercare di spostare l’attenzione sull’ambiente esterno (ad esempio, sugli altri o sulla conversazione) può ridurre l’autoconsapevolezza e, di conseguenza, il rossore; infine, ci si può "allenare" alle situazioni della vita che tendono a farci arrossire, infatti, esporsi gradualmente a situazioni che provocano vergogna può aiutare il corpo e la mente ad abituarsi e ridurre l’intensità della risposta. Ad esempio, parlare in pubblico in contesti sicuri o affrontare piccoli momenti di esposizione sociale può rendere il fenomeno meno frequente e meno temuto.
Spero di esserti stata di aiuto. Se volessi approfondire il tema non esitare a contattarmi :)
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno caro/a utente, l'arrossire è una reazione involontaria che purtroppo non si può controllare. Se però questa manifestazione ti fa sentire troppo a disagio e interferisce sul tuo benessere sociale, possiamo parlarne e iniziare un percorso di psicoterapia per trovare le giuste strategie per affrontare questa situazione. Dedicando del tempo a te stesso ne avrai solo da guadagnare. Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Roberta Fidone
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve, il rossore legato alla vergogna è una reazione fisiologica normale, piuttosto bisogna riflettere sul perchè per lei è un disagio e da dove deriva.
Se vuole può fissare un primo colloquio online.
Buona serata
Dott.ssa Roberta Fidone, Psicologa.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile, capisco il suo desiderio di non sentirsi sopraffatto dalla vergogna. A volte, quando ci sentiamo "sotto i riflettori", la nostra mente può focalizzarsi così tanto sul disagio che la reazione fisica, come diventare rossi, diventa quasi automatica.
L'spetto centrale, che vorrei evidenziare è che la sua domanda stessa riflette una premessa importante: la vergogna, e in particolare il diventare rossi, viene vissuto come qualcosa di "negativo" da evitare. Ma se provassimo a guardare questa reazione da un altro punto di vista? Forse la vergogna, e anche il diventare rossi, non sono necessariamente segni di debolezza o di qualcosa di "sbagliato", ma espressioni naturali di una situazione sociale. Potrebbe essere interessante chiedersi: cosa succederebbe se, invece di cercare di fermarla, accettassimo la vergogna come una parte di noi, qualcosa che ci aiuta a essere consapevoli di noi stessi e delle relazioni che stiamo vivendo? È possibile che il nostro giudizio sulla vergogna sia proprio ciò che la mantiene così forte?
Se interessato ad approfondire, sono disponibile per delle consulenze, anche online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Benedetta Marra
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera! Più che cosa fare per non diventare rossi, mi verrebbe da chiederle perché arrossire è un effetto che vuole evitare?
Dott.ssa Giorgia Pinessi
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Buongiorno gentile utente,
non esiste un modo o un manuale dove s'impara questo;
sicuramente il lavoro di supporto psicologico nell'ambito della competenza e nel riconoscimento delle proprie emozioni potrebbe sicuramente aiutare.
Se ha bisogno di eventuale supporto non esiti a contattarmi;
Cordialmente, Dott.ssa Pinessi Giorgia
Dott.ssa Giulia Savani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Gentile Utente, il corpo sente prima che la mente comprenda.. le nostre emozioni passano proprio da lì
Ha provato a chiedersi per quale motivo non dovrebbe arrossire? Potrebbe essere il timore del giudizio dell’altro?
Rimango a disposizione
Buonasera, "arrossire" è una reazione fisiologica in cui la pelle del viso, del collo o del petto si arrossa a causa dell'aumento del flusso sanguigno. Questo fenomeno è dovuto alla dilatazione dei capillari più vicini alla superficie della pelle e avviene solitamente in risposta a emozioni come l'imbarazzo e la vergogna, ma si può arrossire anche per paura, ansia, rabbia. Quando viviamo un momento emotivamente intenso, il sistema nervoso simpatico si attiva, rilasciando adrenalina, un neurotrasmettitore che provoca una serie di reazioni nel corpo, determinando un maggior afflusso di sangue al viso e causando, quindi, il rossore tipico. Arrossire è, quindi, il risultato dell'attivazione della risposta di "attacco o fuga" da parte del sistema nervoso simpatico. Una reazione normalmente associata a situazioni di pericolo, ma che può verificarsi anche in situazioni sociali.
non è, quindi, solo una semplice reazione fisica; è una reazione strettamente connessa al nostro funzionamento psicologico e alle dinamiche sociali che ci circondano. in quale situazione le capita maggiormente?
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, il rossore che si manifesta quando ci si sente in imbarazzo o sotto pressione è una reazione del tutto naturale, legata al sistema nervoso autonomo. È il risultato di una maggiore vasodilatazione dei capillari del viso, spesso in risposta a emozioni come ansia, vergogna o insicurezza. Tuttavia, il problema non è tanto il rossore in sé, ma il fatto che la sua presenza possa aumentare il disagio, creando un circolo vizioso in cui più si teme di arrossire, più si arrossisce.

Un primo passo utile è accettare che questa reazione fisiologica non è un segnale di debolezza, ma una risposta naturale del corpo. Più si cerca di combatterla, più si rischia di alimentarla. Ridurre il focus su di essa può aiutare a diminuire l’ansia che la amplifica.

Un’altra strategia efficace è lavorare sulla gestione dell’ansia sociale e della paura del giudizio. Tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica o la mindfulness possono aiutare a mantenere un maggiore controllo sulle reazioni fisiche. Anche l’esposizione graduale alle situazioni che scatenano l'imbarazzo può ridurre nel tempo la risposta emotiva associata al rossore.

Se il problema la limita in modo significativo nella vita quotidiana, potrebbe essere utile parlarne con un professionista, che potrebbe aiutarla a sviluppare strategie personalizzate per gestire meglio l’ansia e la percezione del rossore.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Gemma Colao
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera. La vergogna è un'emozione utile alla nostra sopravvivenza e comunicazione con gli altri, ed ha delle reazioni fisiologiche automatiche e normali, come l'arrossire. L'emozione emerge in seguito a una valutazione sulla situazione, tanto "disfunzionale" sarà la valutazione sulla situazione tanto intensa sarà l'emozione. Quindi ciò su cui è possibile lavorare è diminuire l'intensità dell'emozione, modificando la valutazione cognitiva (il pensiero) su quella specifica situazione; così diminuirà l'intensità della reazione fisiologica associata all'emozione, come l'arrossire. Spero Le sia stata d'aiuto come risposta, buona serata.
Dott. Leonardo Marcomeni
Psicologo, Psicologo clinico
Viterbo
Ciao! Arrossire dalla vergogna è una reazione del sistema nervoso simpatico: il sangue sale al viso perché l’amigdala segnala imbarazzo o paura del giudizio, specie a 18 anni quando le emozioni sono amplificate. Per gestirlo, prova a distrarti contando fino a 10 o guardando oggetti intorno, respira lento per calmare il corpo, o accetta che succeda senza combatterlo – più lo temi, peggio è. Stringere i muscoli delle gambe può deviare il sangue dal viso. È normale, non sei difettoso. Ti capita spesso in momenti precisi? Fammi sapere, un saluto!

Dott.ssa Elisa Boccacci
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
buona sera, una strada potrebbe essere quella di aumentare la fiducia in se stessi o in alternativa provare a smettere di preoccuparsene

se vuole possiamo approfondire con un primo consulto gratuito
un caro saluto
dott.ssa Elisa Boccacci
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Il rossore spesso è una reazione emotiva che si può sperimentare in situazioni sociali in cui si prova imbarazzo e disagio. Probabilmente il primo passo è riuscirsi a collegare il più possibile con le proprie emozioni, accettando e legittimandosi di poter avere anche questa reazione. Solo in questo modo è possibile ridimensionarla e gestirla.
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, grazie della domanda. In realtà nulla, le emozioni hanno un loro correlato fisiologico, l'arrossire del viso è una risposta automatica inevitabile che fa parte dell'emozione stessa, non per forza la vergogna. Quello che le posso consigliare è di esprimere e condividere maggiormente i suoi sentimenti senza trattenerli ammesso che lo faccia con chi si fida ed è intimo.
Cordiali saluti
Dott.Salvatore Augello
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, arrossire è una reazione fisiologica. Prestare attenzione e focalizzarsi su tale dettaglio potrebbe amplificarlo. Inoltre potrebbe essere possibile che per lei tale reazione possa essere più fastidiosa di quanto non lo sia per gli altri. Come se lei mettesse una lente d'ingradimento su di sé. Altro elemento non trascurabile potrebbe essere esplorare cosa significa per lei arrossire e come mai per lei è così doloroso? Potrebbe valutare la possibilità di iniziare un percorso psicologico. Rimango a suo disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Fiammetta Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Mirano
Buongiorno,
diventare rossi dalla vergogna è una reazione fisiologica del corpo, normale, dovuta all’attivazione del sistema nervoso autonomo, che provoca una dilatazione dei vasi sanguigni nel viso e in altre parti del corpo. È una risposta involontaria che può essere legata all’ansia sociale e alla paura del giudizio altrui.
Per non diventare rossi dalla vergogna è importante innanzitutto accettare che è una reazione naturale e non cercare di "combatterla" ma capirla.
Respirare profondamente aiuta a calmare il sistema nervoso.
Poi capire quali sono le situazioni e i pensieri collegati a questa emozione è utile per trovare strategie. Per esempio, esporsi gradualmente alle situazioni temute riduce la sensibilità al problema, distrarsi, focalizzarsi sugli altri anziché su sé stessi e prendere il rossore con leggerezza lo rendono meno evidente. Se diventa un disagio forte, uno psicologo può aiutare a gestire meglio questa emozione.
Cordiali saluti
Caro utente,
la vergogna è un'emozione fondamentale e primaria e come tutte le altre emozioni esiste poichè ci aiuta a capire qualcosa di quello che stiamo vivendo, quindi anche utile, in senso stretto, alla sopravvivenza. Dunque, è normale arrossire dalla vergogna: qualcuno potrà avere le guance più arrossite rispetto ad altri, ma il colorito deriva dalla scarica di energia che pervade il corpo. Alla sua domanda, mi viene da pensare: come mai sente il bisogno di arrossire meno? Cosa non le piace o le crea fastidio del momento in cui prova questa emozione? Forse il focus e la risposta alla sua domanda è proprio questo: provi ad interrogarsi sul significato del suo vissuto emotivo e piano piano, conoscendosi e acquisendo consapevolezza, sarà possibile vedere la vergogna con un alleato e non come un qualcosa da mascherare.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Dott.ssa Lisa Cerri
Psicologo clinico, Psicologo
Soiano del Lago
Gentile utente,iIl rossore è una reazione fisiologica del nostro corpo a situazioni percepite come imbarazzanti o stressanti. Spesso, più cerchiamo di controllarlo, più diventa evidente. Tuttavia, lavorando sulla gestione dell'ansia e della vergogna, è possibile ridurne l'intensità e la frequenza. Tecniche di respirazione, rilassamento e ristrutturazione cognitiva possono aiutare a sentirsi più a proprio agio. Naturalmente il consiglio è di lavorarci con professionista. Le auguro un grande in bocca al lupo!
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto possa essere frustrante e imbarazzante il rossore improvviso, soprattutto se lo vive come qualcosa di fuori dal suo controllo. La reazione di arrossire è un fenomeno fisiologico naturale, dovuto all’attivazione del sistema nervoso autonomo, in particolare della risposta di “lotta o fuga” che il corpo mette in atto di fronte a una situazione percepita come stressante o imbarazzante. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, il problema non è tanto il rossore in sé, quanto il significato che lei attribuisce a questa reazione e le emozioni che ne derivano. Spesso chi arrossisce tende a sviluppare una paura anticipatoria del rossore stesso, creando un circolo vizioso: più ci si preoccupa di arrossire, più aumenta l’ansia, e più è probabile che il corpo reagisca esattamente nel modo temuto. Un primo passo per gestire questa reazione è provare a modificare il modo in cui la interpreta. Arrossire è una reazione umana e comune, e molte persone non lo notano o non gli danno l’importanza che pensa. Se invece dentro di sé pensa che sia qualcosa di sbagliato o imbarazzante, questo può amplificare la paura e rendere il rossore ancora più evidente. Lavorare su pensieri più realistici e meno autocritici aiuta a ridurre la pressione che sente su di sé in queste situazioni. Un’altra strategia utile è l’esposizione graduale. Se evita certe situazioni per paura di arrossire, il cervello rinforza l’idea che quel contesto sia pericoloso. Al contrario, affrontare gradualmente questi momenti, accettando il rossore senza tentare di combatterlo, può ridurre nel tempo l’intensità della reazione. A volte, provare addirittura a esagerare intenzionalmente il rossore in un ambiente sicuro (ad esempio, immaginando di diventare molto rosso di fronte a uno specchio e osservando la reazione del proprio corpo) può aiutare a ridurre la sensibilità verso questa paura. Anche alcune tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica o il rilassamento muscolare progressivo, possono essere utili. Se il corpo è più rilassato, la risposta fisiologica dell’arrossire può risultare meno intensa. Se sente che questa difficoltà ha un impatto significativo sulla sua vita sociale o lavorativa, potrebbe valutare di affrontarla in un percorso terapeutico specifico. Un lavoro mirato sull’ansia sociale e sulla gestione delle emozioni potrebbe aiutarla a ridurre l’attenzione che dà al rossore e a sentirsi più sicuro nelle interazioni con gli altri. Non si tratta di eliminare del tutto questa reazione, ma di ridurre il timore e il disagio che può generare. Resto a disposizione. Dott. Boggero Andrea
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, le consiglio un percorso di supporto psicologico per approfondire la sua richiesta.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Giorgia Spina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile paziente,
diventare rossi per la vergogna è una reazione fisiologica del tutto naturale e solitamente non rappresenta nulla di pericoloso. Tuttavia, quando fatichiamo ad accettare questa risposta corporea — ad esempio provando vergogna per la vegogna — il vissuto può diventare più intenso e difficile da gestire.
Un primo passo è conoscere l’emozione, riconoscerla per ciò che è, e cercare di comprendere cosa stia cercando di comunicarci. Per lei potrebbe essere utile riflettere su perché è così importante non arrossire e quale valutazione fa di sé nel momento in cui accade.
Solo comprendendo questi aspetti più profondi, sarà possibile lavorare su eventuali pensieri critici e individuare strategie efficaci per regolare l’emozione, qualora questa diventi fonte di disagio in determinati contesti.

Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Spina

Ciao, sicuramente è importante conoscere il motivo scatenante e imparare a gestirlo.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in studio a Palermo/Mondello
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, purtroppo il rossore alle guance fa parte dei connotati somatici dell’emozione della vergogna: è una conseguenza naturale della reazione del corpo e non si può eliminare del tutto. Ciò che si può fare è lavorare sull’emozione stessa: se la vergogna compare troppo spesso o in modo intenso, è possibile modulare la sua frequenza e la sua intensità attraverso un percorso mirato di gestione delle emozioni, aumentando la consapevolezza di sé e delle situazioni che la scatenano. In questo modo, anche se il rossore rimane una risposta automatica, l’impatto complessivo dell’emozione sulla vita quotidiana può diminuire. Dott.ssa Chiara Avelli.

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