Buongiorno, Volevo sapere quale comportamento corretto attuare nel caso si incontrasse l ex narcisi

12 risposte
Buongiorno,
Volevo sapere quale comportamento corretto attuare nel caso si incontrasse l ex narcisista casualmente in giro dopo la rottura.
Buongiorno, la sua classificazione diagnostica non vedo in che modo possa essere attendibile ma dice della sua paura di incontrarlo. Faccia i conti con le emozioni che si muovono al pensiero di incontrarlo e se si parla di un ex da allontanare consideri l idea che tali emozioni e sentimenti, che certamente si accenderebbero nel vederlo,non sono un qualcosa da gestire insieme a lui. Se le tenga con se,e se ha persone fidate le condivida con loro.

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Buongiorno, a mio avviso non ci sono modalità di comportamento corrette o scorrette da attuare in quanto ci sono due piani differenti che entrano in gioco: uno più razionale che vorrebbe comportarsi nel modo “giusto” ed uno più emotivo che non sente ragioni e che vorrebbe fare quello che si sente. Ritengo sia opportuno dare voce ad entrambe le sue parti senza essere troppo giudicante con quella emotiva ma sfruttando anche quella razionale, spesso più lucida rispetto a ciò che serve al nostro benessere. Saluti
Lei non dice quasi nulla di sé in questo breve messaggio. Si fa anche fatica ad evincere quale sia la sua identità sessuale biologica e di genere. Sta scrivendo un uomo, una donna, una persona omosessuale, eccetera? Una cosa è abbastanza chiara: la rabbia che prova per questo/a ex. Attribuisce, rabbiosamente appunto, un tratto disposizionale. Come dice il collega, fa la diagnosi reattivamente alla confusione emozionale che prova lei. È comprensibile questa quota di frustrazione, qualora,come sembra, sia stato/a lei ad essere lasciato/a dall'ex partner.
Sono d'accordo: non ci sono strategie utili ad un qualche sviluppo in questo caso. Può solo vivere questo lutto cercando di togliersi dal rischio di assumere una posizione vittimistica, perché pensare che il mondo è invaso da narcisisti cattivi e senza scrupoli non l'aiuterà ad andare avanti. Lei si riconosce una responsabilità nella conclusione di questa vicenda d'amore? Provi a ripartire da qui.
Cordiali saluti e in bocca al lupo.
Salve, esiste davvero un modo corretto di agire? Faccia quello che sente, rispettando i suoi sentimenti, proteggendosi se lo ritiene importante, e ci faccia sapere come è andata! Un saluto.
Buongiorno, il fatto che lei ipotizzi di poterlo incontrare, mette in luce il suo stato emotivo in relazione a questo. Ritengo che sia più importante focalizzarsi su questo è capire un po' di più di sé stesso/stessa. Questo le darà il là per affrontare questa esperienza, se dovesse capitare, tenendo presente la necessità di proteggersi da personalità così complesse.
Dare un'etichetta così definita ad una persona è molto rischioso, soprattutto se si tratta di una persona che ha fatto parte della sua vita e della sua esperienza emotiva in modo significativo. Nel momento in cui definisce il suo ex 'narcisista' con un'accezione (ipotizzo) negativa potrebbe preclude a se stesso/a ciò che di positivo questa relazione può aver fatto nascere in lei, sia anche solo l'esperienza sulla base della quale potrà ponderare meglio le scelte da fare in futuro.
Il comportamento corretto, indipendentemente dalle sensazioni positive o negative che ci provoca, è quello che ci permette di andare nella direzione di quello che veramente conta per noi nella nostra vita.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a chiarire questi punti fondamentali, permettendole di approcciarsi a tutti i futuri interrogativi con una "bussola" di non poca utilità.
Salve, dalla sua breve domanda mi sembra di capire che la sola ipotesi di incontrare il suo ex la metta in uno stato di preoccupazione tanto da chiedersi e chiederci quale possa essere il "corretto" modo di agire e comportarsi in tale eventuale circostanza. Ora, dal momento che a mio parere non esiste un modo adeguato in assoluto di comportarsi, quello che mi sento di suggerirle è di fare anche un solo colloquio con un professionista (psicoterapeuta) in modo da chiarire un poco i suoi timori a riguardo e i sentimenti che la animano. Sono dell'idea che una seduta la potrà aiutare a comprendere come indirizzarsi al meglio per se stessa in questo suo quesito che Io credo non possa essere affrontato attraverso un messaggio data la sua complessità. Cordiali saluti.
Gentile utente, come affermato dalla collega precedente, ciò che mi pare di intuire è che la possibilità di un incontro con la persona con la quale ha avuto una relazione affettiva, oramai conclusa, la metta in allarme e la spinga a richiedere una “bussola”, una indicazione comportamentale chiara e precisa da seguire. Per poter rispondere alla sua domanda sarebbe fondamentale conoscere la sua storia di vita e la storia della vostra relazione affettiva, oltre che le caratteristiche del suo precedente compagno (anche per comprendere l’etichetta che gli ha attribuito). A prescindere da queste informazioni, posto che non esistono indicazioni che vanno bene sempre e per tutti, il compito è davvero troppo arduo! Ci faccia avere, se possibile, ulteriori dati oppure, se preferisce, provi a parlarne con un terapeuta della sua zona. Un caro saluto
Buongiorno. Non esistono "comportamenti corretti", come altri colleghi le hanno detto. Ritengo che una conoscenza di sé approfondita potrebbe permetterle una risposta più in linea con il suo Sé . Consiglio: una terapia individuale, altrimenti è molto probabile che il problema"risposta corretta" prima o poi si ripresenti nei vari ambiti della sua vita. Auguri.
Salve, non esistono prescrizioni perfette per il caso. Valuti se è opportuno utilizzare una strategia di evitamento per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Ascolti i suoi sentimenti e si ricordi che la relazione è finita.
Prescindendo la diagnosi narcisistica, non posso fornirle un indicazione su come comportarsi in modo corretto, non esiste un manuale sul “come fare”. Sono veramente molto poche le informazioni che si evincono nella sua richiesta e non è chiaro quanto sia stata sofferta la sua rottura, non si evidenziano le motivazioni nè quali responsabilità lei attribuisca a se stessa e al vecchio partner. Una terapia individuale potrebbe aiutarla a meglio conoscere se stessa e a trovare in autonomia la risposta alla sua domanda, focalizzando la sua personale modalità nell’affrontare questa tipologia di “incontri casuali” .
Cordialmente

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