Buongiorno volevo chiedere un informazione . Ho una disbiosi intestinale. Ho 46 anni. Un idronefrosi

17 risposte
Buongiorno volevo chiedere un informazione . Ho una disbiosi intestinale. Ho 46 anni. Un idronefrosi al bacinetto renale destro. Vorrei fare una dieta chiaramente prescritta da una nutrizionista . Posso fare la chetogenica? Oppure non va bene per l idronefrosi?
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Buongiorno,
la dieta chetogenica può essere una strategia utile in alcuni contesti, ma in presenza di idronefrosi e disbiosi intestinale, è fondamentale valutare attentamente la situazione clinica. L'elevato carico proteico e la produzione di corpi chetonici possono influire sulla funzionalità renale, potenzialmente sovraccaricando i reni, soprattutto se già compromessi.

Le consiglio di confrontarsi con il suo medico curante e con un nutrizionista esperto, che potrà elaborare una dieta personalizzata e bilanciata, rispettando le sue condizioni di salute. Eventualmente, si potrebbe considerare un piano alimentare alternativo per raggiungere i suoi obiettivi senza rischi per la salute.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini

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Dott.ssa Jeanne Lai
Nutrizionista
Torino
Buongiorno,
data la sua patologia, le scosiglierei una dieta chetogenica che potrebbe creare un carico maggiore a livello degli organi emuntori. Le consiglio, in accordo con il suo medico curante, di effettuare le analisi per avere un quadro preciso di alcuni valori quali le transaminasi epatiche e i valori renali (creatinina ed eventuale clearance), e di rivolgersi poi ad un nutrizionista per avere una dieta adatta al suo caso specifico.
Resto a disposizione e le porgo cordiali saluti
Dott.ssa Lai
Salve,
la domanda che ponei è molto importante e capisco che lei voglia fare delle scelte consapevoli per la sua salute.
La chetogenica è una dieta che prevede un'assunzione molto bassa di carboidrati, un consumo moderato di proteine e un'alta percentuale di grassi. Questa dieta viene utilizzata per vari scopi, tra cui la gestione del peso e la salute metabolica, ma in presenza di condizioni particolari, come l’idonefrosi, è importante fare attenzione.
L'idronefrosi è una condizione in cui si verifica un accumulo di urina nei reni, che può essere causata da ostruzioni nel tratto urinario. La dieta chetogenica, essendo ricca di grassi, può portare a un aumento dei prodotti di scarto metabolici come le proteine e i corpi chetonici, che devono essere eliminati tramite i reni. Questo potrebbe stressare ulteriormente i reni, specialmente se già compromessi o in presenza di idronefrosi.
Inoltre, una dieta chetogenica può alterare l’equilibrio elettrolitico e acido-base, influendo sulla funzione renale, soprattutto in caso di patologie preesistenti.
Il mio ì consiglio è quindi di consultare il suo medico o un nefrologo per una valutazione specifica della tua situazione e di lavorare con una nutrizionista che possa adattare la dieta alle sue esigenze, prendendo in considerazione sia la disbiosi intestinale che l'idronefrosi. Potrebbe esserci la possibilità di seguire una dieta bilanciata che supporti il suo benessere intestinale e renale senza compromettere la salute.
Spero che questa risposta le sia utile!
Cordiali saluti
Dott. Luca Franchella
Nutrizionista
Modena
Salve. La dieta chetogenica, seppur utile in contesti specifici come alcune condizioni metaboliche, neurologiche o per la gestione del peso, comporta modifiche significative nell’equilibrio dei macronutrienti. In particolare, il maggiore apporto di grassi e una riduzione drastica dei carboidrati possono influire sul carico metabolico renale, richiedendo ai reni un lavoro più intenso per gestire il metabolismo dei corpi chetonici e l'eliminazione di scorie azotate.
Sarebbe più indicato nel suo caso valutare un piano alimentare mirato che tenga conto delle sue condizioni specifiche, supportando il benessere intestinale e renale senza mettere a rischio salute e benessere. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista esperto, che possa definire un percorso alimentare in totale sicurezza e nel rispetto delle sue esigenze di salute.
Dr. Ivan Lomasto
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Trento
Buonasera, numerosi studi giungono alla conclusione che la dieta chetogenica altera negativamente il microbiota intestinale. In caso di una disbiosi intestinale già presente questa può probabilmente peggiorare. Personalmente la sconsiglio
Dr. Christian Spadafora
Nutrizionista
Cosenza
salve...sicuramente la patologia che ha è un pò fastidiosa...eviterei sinceramente una dieta come la chetogenica perchè ricca in grassi ed in proteine e per il problema che ha a mio avviso, può solo che peggiorare... perchè il grande accumulo di proteine può dare difficoltà ai reni...
Cordiali saluti
Gentilissima,
Comprendo le sue preoccupazioni riguardo alla disbiosi intestinale e all'idronefrosi al bacinetto renale destro. È fondamentale considerare attentamente la sua situazione prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta, inclusa quella chetogenica.
L'idronefrosi richiede particolare attenzione, poiché una dieta chetogenica potrebbe comportare un aumento dell'apporto proteico, il che potrebbe non essere ideale per la salute renale. È essenziale monitorare la funzionalità renale e valutare l'impatto di qualsiasi cambiamento alimentare. D'altra parte, la disbiosi intestinale è una condizione che beneficerebbe di un’alimentazione ricca di fibre, provenienti da frutta, verdura e cereali integrali, per favorire un equilibrio sano della flora intestinale. Pertanto, una dieta chetogenica, che tende a essere povera di fibre, potrebbe non fornire il supporto necessario per ripristinare la salute intestinale.
Le consiglio di lavorare insieme a un nutrizionista per sviluppare un piano alimentare personalizzato, che tenga conto delle sue esigenze specifiche e delle sue condizioni di salute. Questo approccio garantirà che la sua dieta sia equilibrata e adatta alle sue necessità, con un monitoraggio continuo per evitare effetti avversi sulla sua salute generale.
Resto a disposizione per ulteriori domande o per fissare un incontro per discutere più a fondo della sua situazione.

Cordiali saluti
Salve, io non me la sentirei di prescriverle una chetogenica, altrimenti potrebbe aggravare la situazione di idronefrosi. Per lei andrebbe benissimo un altro tipo di approccio dietetico, con l'ausilio di betaglucano per ridurre il senso di fame e favorire l'eubiosi intestinale. Il tutto supportato da un largo consumo di acqua (almeno 3 litri al giorno)
Buongiorno, sicuramente la prima cosa su cui intervenire è la disbiosi intestinale andando a riequilibrare la flora batterica, seguendo un periodo di "disintossicazione" da alcuni cibi che vanno ad irritare l'intestino (ad esempio una dietoterapia priva di alimenti ricchi in FODMAP). Per quanto riguarda la perdita di peso le consiglio di cominciare una dieta a stile mediterraneo per non andare a stressare ulteriormente la funzionalità renale. Queste non vuol dire che una dieta chetogenica sia per forza dannosa, ma è necessario valutare bene il suo caso, andando ad analizzare scrupolosamente i suoi esami ematici. Sperando di essere stata esaustiva, cordiali saluti

Dott.ssa Elisabetta Franchini
Buongiorno, occorre un'attenta valutazione del quadro clinico. Le consiglio di rivolgersi in primis al nefrologo e successivamente al nutrizionista con l'indicazione a procedere in tal modo. Inoltre, la dieta chetogenica è una vera e propria terapia ed è indica solo in alcuni casi e non è dato per certo che provochi una perdita di peso. Una valutazione degli apporti nutrizionali è l'ideale per procedere. Saluti Dott.ssa Maria Rosaria Ritacco
buongiorno, nel caso della disbiosi intestinale una dieta chetogenica o VLCKD è molto utile a migliorare l'intestino, nel caso dell'idronefrosi io la sconsiglio. In ogni caso anche una dieta mediterranea ben bilanciata e corrispondente alle sue necessità porta risultati sicuramente meno veloci di una chetogenica ma la velocità non è sempre la giusta soluzione. La dieta deve portare anche benessere non solo perdita di peso.
Resto a disposizione per iniziare un percorso alimentare se ne ha bisogno.
Saluti dott.ssa Roberta Iacomino
Buongiorno, benché la chetogenica sia un modello alimentare normoproteico e temporaneo rappresenta comunque un piano molto drastico che altera i normali processi di equilibrio del nostro organismo. Personalmente mi sento di sconsigliarla nel suo caso, consulti un professionista per trovare una soluzione alternativa. Saluti, Davide.
Buongiorno, io ti sconsiglio vivamente una dieta chetogenica! Piuttosto ti consiglierei una dieta bassa in fodmap per evitare ulteriore fermentazione nell' intestino e poi andrei a ripristinare la tua flora batterica
Salve. Considerato il quadro clinico, sconsiglio una dieta chetogenica, che non farebbe altro che sovraccaricare i reni. Le consiglio di affidarsi ad un professionista che potrà elaborare un regime alimentare appropriato. Cordiali saluti
Salve, per risolvere la disbiosi intestinale i protocolli chetogenici non sono la strategia più indicata, tantomeno se ha una idronefrosi, le patologie renali sono tra le principali cause per le quali le diete chetogeniche non posso essere eseguite, non solo per la quota proteica che non sempre è eccessivamente alta, ma per la competizione a livello renale dei corpi chetonici con l'acido urico. Di conseguenza avendo già un ristagno a livello renale gliela sconsiglio vivamente.
Può contattarmi in privato se ha necessità di avere maggiori informazioni a riguardo.
Saluti Dott. Andrea Panni
Buongiorno! La disbiosi intestinale e l'idronefrosi sono condizioni che richiedono attenzione particolare, e sebbene la dieta chetogenica possa essere utile per alcuni problemi di salute, è importante considerare come le specifiche condizioni mediche possano influenzare le scelte alimentari.La disbiosi è uno squilibrio nella flora batterica intestinale, che può causare sintomi come gonfiore, dolori addominali, e difficoltà digestive. La dieta chetogenica, essendo molto ricca di grassi e povera di carboidrati, potrebbe non essere la più indicata per favorire un equilibrio intestinale sano, poiché una bassa assunzione di carboidrati potrebbe limitare le fibre, che sono importanti per la salute dell'intestino. Inoltre, l'eccessivo consumo di grassi saturi potrebbe alterare la composizione della flora batterica intestinale. Mentre l'idronefrosi è una condizione in cui si verifica un gonfiore del rene dovuto all'accumulo di urina. Se hai questa condizione, la tua dieta deve tenere conto della funzionalità renale. La dieta chetogenica, che è ricca di proteine e grassi, potrebbe mettere sotto stress i reni, soprattutto se hai già problemi renali, quindi è importante monitorare l'apporto proteico. Le persone con problemi renali tendono ad essere più suscettibili agli effetti negativi di un eccesso di proteine. Dunque, potrebbero esserci altre diete più adatte a te, che potrebbero aiutarti a gestire sia la disbiosi intestinale che l'idronefrosi, senza compromettere la funzionalità dei tuoi reni.
Spero che queste informazioni ti siano utili! Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a tua disposizione.
Buongiorno,

La sua domanda è molto importante e rivela una comprensibile preoccupazione nel bilanciare il trattamento della disbiosi intestinale con la gestione dell'idronefrosi renale.

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### Dieta Chetogenica e Idronefrosi

La **dieta chetogenica**, per sua natura, è una dieta a **bassissimo contenuto di carboidrati, moderato contenuto proteico e alto contenuto di grassi**. Sebbene sia efficace per la perdita di peso e in alcune condizioni neurologiche, la sua applicazione in presenza di patologie renali, come l'idronefrosi, richiede un'estrema cautela e, nella maggior parte dei casi, è **sconsigliata o quantomeno da valutare con estrema attenzione**.

Ecco perché:

* **Carico Renale Elevato:** Anche se il contenuto proteico in una dieta chetogenica ben formulata dovrebbe essere "moderato" (circa 1.2-1.7 grammi per kg di peso corporeo ideale, non eccessivo), in alcuni contesti clinici e in assenza di un monitoraggio costante, c'è il rischio di un aumento dell'apporto proteico. Un eccesso di proteine può aumentare il carico di lavoro sui reni, che devono filtrare i prodotti di scarto del metabolismo proteico.
* **Corpi Chetonici:** La produzione di corpi chetonici (acetone, acetoacetato, beta-idrossibutirrato) è il pilastro della chetosi. Sebbene non siano direttamente dannosi per i reni sani, in una situazione di idronefrosi, dove il flusso urinario è già compromesso e può esserci una pressione anomala nel bacinetto renale, l'alterazione del pH e del carico di soluti da parte dei corpi chetonici potrebbe rappresentare un fattore di stress aggiuntivo per un rene già sofferente.
* **Stato di Idratazione e Elettroliti:** La dieta chetogenica, soprattutto nelle fasi iniziali, può portare a una significativa perdita di liquidi e squilibri elettrolitici. In presenza di idronefrosi, dove è fondamentale mantenere una buona idratazione e un equilibrio elettrolitico stabile per favorire il drenaggio e la funzionalità renale, questo aspetto diventa critico e necessita di un monitoraggio strettissimo.
* **Rischio di Nefrolitiasi (Calcoli Renali):** Alcuni studi suggeriscono un potenziale aumento del rischio di calcoli renali in soggetti che seguono diete chetogeniche a lungo termine, a causa delle modificazioni nel metabolismo di calcio, fosfato e acido urico. Questo rischio è particolarmente rilevante per chi ha già un'anomalia strutturale o funzionale renale come l'idronefrosi.

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### Disbiosi Intestinale e Dieta

Per quanto riguarda la disbiosi intestinale, sebbene la dieta chetogenica possa influenzare il microbiota, non è la strategia dita più specifica o indicata come prima linea di trattamento. Una dieta mirata per la disbiosi solitamente si concentra su:

* **Riduzione di zuccheri e carboidrati raffinati:** Per limitare la proliferazione di batteri "cattivi".
* **Aumento di fibre prebiotiche:** Fibre solubili e insolubili da frutta, verdura, legumi (se tollerati) e cereali integrali per nutrire i batteri "buoni".
* **Introduzione di probiotici:** Attraverso alimenti fermentati (kefir, yogurt, crauti) o integratori.
* **Limitazione di alimenti infiammatori:** Come cibi processati, grassi saturi in eccesso, alcol.

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### La Mia Raccomandazione

Data la sua condizione di **idronefrosi al bacinetto renale destro**, la dieta chetogenica è **fortemente sconsigliata** se non sotto strettissimo controllo medico e nefrologico. I rischi potenziali superano ampiamente i benefici in questo contesto.

È invece fondamentale che la nutrizionista che la seguirà elabori un piano alimentare che tenga conto di entrambe le sue condizioni:

1. **Protezione Renale:** Una dieta adeguata per l'idronefrosi si concentra sulla protezione della funzione renale, spesso con un controllo dell'apporto proteico (non necessariamente basso, ma bilanciato e non eccessivo), un'adeguata idratazione e un monitoraggio degli elettroliti.
2. **Gestione della Disbiosi:** Parallelamente, si lavorerà sulla modulazione del microbiota intestinale attraverso la scelta degli alimenti più adatti (prebiotici, probiotici, alimenti facilmente digeribili) e l'eliminazione di quelli che possono peggiorare la disbiosi e l'infiammazione intestinale.

In conclusione, la invito a esporre con chiarezza la sua idronefrosi alla nutrizionista che consulterà. Sarà essenziale che quest'ultima lavori in sinergia con il suo medico curante o, idealmente, con un nefrologo, per garantire che il regime alimentare sia sicuro e terapeutico per entrambe le sue condizioni.

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