Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e sono fidanzato da 7 anni. Da un paio d'anni in azienda è a
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Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e sono fidanzato da 7 anni.
Da un paio d'anni in azienda è arrivata una collega coetanea e da quando lo vista prima volto, ho avuto il desiderio di conoscerela parlarci ecc.
Le è (o era) fidanzata con un ragazzo che ha lavorato con noi, ora non più.
Non so ma ci capita che ci ignoriamo quando ci incontriamo soprattutto se lei è in gruppo evita di salutare, oppure ci guardiamo nelle stesso momento, cioè capita che mi giro e ci incontriamo con gli sguardi, io non so se sono innamorato pero ho come il bisogno di avere del contatto con questa persona.
Purtroppo lavoriamo nello stesso posto ma ci incontriamo solo pochi minuti per vederci ed è difficile anche istaurare un dialogo.
Chiamo sa dire qualcosa o spiegare qualcosa?
È capitato anche alle feste aziendali che ci guardiamo a distanza... ma non so
Da un paio d'anni in azienda è arrivata una collega coetanea e da quando lo vista prima volto, ho avuto il desiderio di conoscerela parlarci ecc.
Le è (o era) fidanzata con un ragazzo che ha lavorato con noi, ora non più.
Non so ma ci capita che ci ignoriamo quando ci incontriamo soprattutto se lei è in gruppo evita di salutare, oppure ci guardiamo nelle stesso momento, cioè capita che mi giro e ci incontriamo con gli sguardi, io non so se sono innamorato pero ho come il bisogno di avere del contatto con questa persona.
Purtroppo lavoriamo nello stesso posto ma ci incontriamo solo pochi minuti per vederci ed è difficile anche istaurare un dialogo.
Chiamo sa dire qualcosa o spiegare qualcosa?
È capitato anche alle feste aziendali che ci guardiamo a distanza... ma non so
Buongiorno,
Cosa nello specifico cercherebbe di spiegarsi quindi? come mai è importante per lei questo?
Se interessato a proseguire mi contatti pure.
Un caro saluto
Dr. Giorgio De Giorgi
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Buonasera, quella che descrivi è una situazione che molte persone sperimentano nel corso di una relazione lunga: l'attrazione verso qualcun altro, il desiderio di novità, l'eccitazione di uno sguardo che si incrocia. È importante che tu abbia la consapevolezza e l'onestà di riconoscere che sta accadendo qualcosa dentro di te, perché questo è il primo passo per capire davvero cosa stai vivendo e cosa vuoi fare.
Quello che provi per questa collega non è necessariamente amore, è attrazione, curiosità, fascinazione per qualcuno che rappresenta il nuovo, l'inesplorato, il possibile. Dopo sette anni con la stessa persona, è naturale che il cervello possa essere catturato da un volto nuovo, da uno sguardo che sembra promettere qualcosa di diverso, ma questa intensità emotiva nasce spesso proprio dal fatto che non c'è vera conoscenza, non c'è quotidianità, non ci sono conflitti o responsabilità condivise. È facile idealizzare qualcuno con cui scambi solo sguardi fugaci.
Il "bisogno di avere contatto" che senti potrebbe in realtà parlare di qualcosa che manca nella tua relazione attuale. Forse ti senti poco visto, poco desiderato, forse la routine ha spento quella scintilla che all'inizio c'era. Oppure forse stai semplicemente attraversando una fase in cui ti chiedi se la persona con cui stai è davvero quella giusta per te. Queste sono domande legittime, ma vanno affrontate con onestà verso te stesso e verso la tua fidanzata, non inseguendo fantasie con una collega.
Riguardo ai segnali che percepisci da lei, gli sguardi, il fatto che vi ignoriate o che vi guardiate a distanza, è molto difficile interpretarli senza sapere cosa pensa lei. Potrebbe esserci una reciprocità, oppure potresti stare proiettando i tuoi desideri su comportamenti che hanno tutt'altro significato.
Prima di fare qualsiasi mossa verso questa collega, devi fare chiarezza dentro di te. Ti suggerisco un percorso individuale per esplorare cosa sta davvero accadendo: sei insoddisfatto della tua relazione? Hai paura di esserti legato troppo presto? Stai cercando una via di fuga da qualcosa che non funziona più? sarebbe importante dare voce alle parti in conflitto dentro di te e capire cosa ha senso per la tua vita.
Se emergerà che la tua relazione attuale non ti soddisfa più, allora dovrai affrontare quella situazione con coraggio e onestà, prima di cercare altrove. Se invece capirai che si tratta solo di un'attrazione passeggera, potrai scegliere consapevolmente di proteggere ciò che hai costruito in questi sette anni.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Quello che provi per questa collega non è necessariamente amore, è attrazione, curiosità, fascinazione per qualcuno che rappresenta il nuovo, l'inesplorato, il possibile. Dopo sette anni con la stessa persona, è naturale che il cervello possa essere catturato da un volto nuovo, da uno sguardo che sembra promettere qualcosa di diverso, ma questa intensità emotiva nasce spesso proprio dal fatto che non c'è vera conoscenza, non c'è quotidianità, non ci sono conflitti o responsabilità condivise. È facile idealizzare qualcuno con cui scambi solo sguardi fugaci.
Il "bisogno di avere contatto" che senti potrebbe in realtà parlare di qualcosa che manca nella tua relazione attuale. Forse ti senti poco visto, poco desiderato, forse la routine ha spento quella scintilla che all'inizio c'era. Oppure forse stai semplicemente attraversando una fase in cui ti chiedi se la persona con cui stai è davvero quella giusta per te. Queste sono domande legittime, ma vanno affrontate con onestà verso te stesso e verso la tua fidanzata, non inseguendo fantasie con una collega.
Riguardo ai segnali che percepisci da lei, gli sguardi, il fatto che vi ignoriate o che vi guardiate a distanza, è molto difficile interpretarli senza sapere cosa pensa lei. Potrebbe esserci una reciprocità, oppure potresti stare proiettando i tuoi desideri su comportamenti che hanno tutt'altro significato.
Prima di fare qualsiasi mossa verso questa collega, devi fare chiarezza dentro di te. Ti suggerisco un percorso individuale per esplorare cosa sta davvero accadendo: sei insoddisfatto della tua relazione? Hai paura di esserti legato troppo presto? Stai cercando una via di fuga da qualcosa che non funziona più? sarebbe importante dare voce alle parti in conflitto dentro di te e capire cosa ha senso per la tua vita.
Se emergerà che la tua relazione attuale non ti soddisfa più, allora dovrai affrontare quella situazione con coraggio e onestà, prima di cercare altrove. Se invece capirai che si tratta solo di un'attrazione passeggera, potrai scegliere consapevolmente di proteggere ciò che hai costruito in questi sette anni.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Buongiorno, grazie per aver esposto questa situazione. Personalmente non starei a incasellare il vostro rapporto dichiarandolo innamoramento o meno perchè intanto l'amore è qualcosa di costruito e sostenuto nel tempo mentre ci può essere interesse per una persona che può evolvere anche in amicizia o semplice attrazione che però col tempo può anche svanire se non implica l'impegno di cui parlavo poco prima. Semplicemente non mi farei influenzare dalla mente nel volere dare una spiegazione ma ascolterei solo il tuo sentire e nel caso approfondire la conoscenza ma senza fini, solo per la curiosità di conoscere una nuova persona.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione.
Rimango a disposizione per qualunque necessità, Dott.ssa Casumaro Giada
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione.
Rimango a disposizione per qualunque necessità, Dott.ssa Casumaro Giada
Salve, la ringrazio per avere condiviso quanto sente.
È del tutto umano provare attrazione o un desiderio di contatto verso qualcuno che colpisce la nostra attenzione, soprattutto quando si creano dinamiche ambigue o non esplicitate. La difficoltà nel dialogare può contribuire ad alimentare incertezza. Spesso ciò che sentiamo non riguarda solo l’altra persona, ma anche bisogni o aspetti di noi stessi che si attivano in determinate circostanze. Se sente il bisogno di fare chiarezza o approfondire questi aspetti in uno spazio sicuro e non giudicante, resto a disposizione.
È del tutto umano provare attrazione o un desiderio di contatto verso qualcuno che colpisce la nostra attenzione, soprattutto quando si creano dinamiche ambigue o non esplicitate. La difficoltà nel dialogare può contribuire ad alimentare incertezza. Spesso ciò che sentiamo non riguarda solo l’altra persona, ma anche bisogni o aspetti di noi stessi che si attivano in determinate circostanze. Se sente il bisogno di fare chiarezza o approfondire questi aspetti in uno spazio sicuro e non giudicante, resto a disposizione.
Buongiorno, quello che racconta riflette una situazione più comune di quanto possa pensare, e il fatto che lei si interroghi su ciò che prova dimostra un grande senso di responsabilità e consapevolezza. Quando si è in una relazione stabile da anni, può accadere che una nuova conoscenza susciti curiosità, attrazione o un senso di interesse difficile da decifrare. Queste esperienze non significano necessariamente che i sentimenti verso la propria partner siano venuti meno, ma possono essere un segnale che qualcosa, dentro di sé, sta cercando spazio, attenzione o un modo diverso di esprimersi. Spesso, ciò che attrae non è tanto la persona in sé, ma ciò che rappresenta. Forse la collega le trasmette una sensazione di novità, leggerezza o spontaneità che in questo momento le manca. Oppure, può evocare in lei la curiosità di riscoprire parti di sé che, dopo anni di relazione, si sono un po’ silenziate. In questi casi, la mente e il corpo reagiscono come se fosse un richiamo naturale verso qualcosa di nuovo o stimolante, ma questo non implica automaticamente un sentimento profondo o la necessità di agire su quelle sensazioni. Il fatto che vi ignoriate o vi osserviate da lontano, con sguardi che si incrociano e si evitano, alimenta proprio quel senso di mistero e di tensione che spesso rende tutto più intenso. Non è raro che il “non detto” e l’impossibilità di avvicinarsi diano forza a un pensiero che, nella realtà quotidiana, forse assumerebbe un peso diverso. A volte, infatti, la distanza e il limite rendono un’emozione più forte nella fantasia di quanto lo sarebbe se fosse vissuta davvero. Può essere utile fermarsi un momento e chiedersi cosa rappresenti per lei questa persona e che tipo di bisogno sente soddisfatto anche solo nel pensarla o nel guardarla. Potrebbe scoprire che non si tratta tanto di un sentimento vero e proprio, quanto del desiderio di sentirsi di nuovo visto, apprezzato, o stimolato da qualcosa che esce dalla routine. Se invece dovesse rendersi conto che dentro di sé si sta creando un vero conflitto, può provare a parlarne con sé stesso con onestà, senza giudizio, e senza fretta di definire tutto. Queste emozioni non sono una colpa. Sono parte dell’esperienza umana, e la cosa più importante è come si sceglie di gestirle. Se decide di non agire su di esse, può comunque imparare qualcosa di prezioso su di sé e sulla relazione che vive: cosa le manca, cosa desidera, cosa vorrebbe riscoprire. Se, invece, sente che la curiosità cresce, può essere utile mettere dei confini chiari, per evitare di trovarsi in una situazione ambigua che rischi di ferire qualcuno, compreso lei stesso. Ogni emozione ha un significato, e riconoscerla è già un passo verso una maggiore consapevolezza. Non sempre serve dare una risposta immediata o un’etichetta a ciò che si prova: a volte basta concedersi il tempo di osservare, capire e accettare che anche i sentimenti più confusi possono avere qualcosa da insegnare. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, grazie di aver condiviso la tua situazione. Sembra che tu provi una forte attrazione emotiva per la collega, non necessariamente amore ma una infatuazione: curiosità, desiderio e interesse che possono sembrare profondi, ma spesso nascono dal bisogno di novità o attenzione.
Il suo comportamento ambiguo (sguardi, ma poca interazione) può indicare che anche lei percepisce qualcosa ma evita di mostrarlo, oppure che è solo riservata. Potrebbe esserti utile chiedersi se in questo momento manca qualcosa alla tua relazione o se è solo curiosità, voglia di piacere e ancora cosa potrebbe succedere se facessi conoscenza con questa persona. Inoltre potresti osservarti e capire cosa vuoi davvero senza agire impulsivamente. Spero di esserti stata d'aiuto. Buona fortuna!
Il suo comportamento ambiguo (sguardi, ma poca interazione) può indicare che anche lei percepisce qualcosa ma evita di mostrarlo, oppure che è solo riservata. Potrebbe esserti utile chiedersi se in questo momento manca qualcosa alla tua relazione o se è solo curiosità, voglia di piacere e ancora cosa potrebbe succedere se facessi conoscenza con questa persona. Inoltre potresti osservarti e capire cosa vuoi davvero senza agire impulsivamente. Spero di esserti stata d'aiuto. Buona fortuna!
Gentile utente,
quello che descrive è un vissuto molto comune, anche se spesso difficile da ammettere a sé stessi. Quando siamo in una relazione stabile da molti anni, può accadere che l’incontro con una nuova persona riattivi curiosità, desiderio o emozioni che credevamo sopite. Non sempre questo significa essere “innamorati” o insoddisfatti della propria relazione: spesso si tratta di una forma di attrazione che porta con sé un bisogno più profondo di riscoperta, novità o conferma di sé. Il comportamento della collega, ovvero: gli sguardi reciproci, le distanze e apparente un'ambivalenza, c'ho può aumentare la confusione emotiva, perché lascia aperta la possibilità che anche lei provi qualcosa di simile. Tuttavia, prima di concentrarsi sul capire cosa prova l’altra persona, è importante che si chieda cosa rappresenta per lei questa attrazione: un desiderio di evasione? Un segnale di insoddisfazione nella coppia? O semplicemente una spinta vitale che la mette in contatto con parti di sé che da tempo non sentiva più vive?
Un percorso di riflessione psicologica può aiutarla a comprendere meglio i suoi bisogni affettivi e a chiarire i sentimenti che prova, senza giudizio né senso di colpa. In questo modo potrà scegliere con maggiore consapevolezza come muoversi, preservando la propria serenità e quella della sua relazione.
Resto a disposizione se desidera approfondire questo tema o intraprendere un percorso di esplorazione personale.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe M. Veneziano – Psicologo Clinico
quello che descrive è un vissuto molto comune, anche se spesso difficile da ammettere a sé stessi. Quando siamo in una relazione stabile da molti anni, può accadere che l’incontro con una nuova persona riattivi curiosità, desiderio o emozioni che credevamo sopite. Non sempre questo significa essere “innamorati” o insoddisfatti della propria relazione: spesso si tratta di una forma di attrazione che porta con sé un bisogno più profondo di riscoperta, novità o conferma di sé. Il comportamento della collega, ovvero: gli sguardi reciproci, le distanze e apparente un'ambivalenza, c'ho può aumentare la confusione emotiva, perché lascia aperta la possibilità che anche lei provi qualcosa di simile. Tuttavia, prima di concentrarsi sul capire cosa prova l’altra persona, è importante che si chieda cosa rappresenta per lei questa attrazione: un desiderio di evasione? Un segnale di insoddisfazione nella coppia? O semplicemente una spinta vitale che la mette in contatto con parti di sé che da tempo non sentiva più vive?
Un percorso di riflessione psicologica può aiutarla a comprendere meglio i suoi bisogni affettivi e a chiarire i sentimenti che prova, senza giudizio né senso di colpa. In questo modo potrà scegliere con maggiore consapevolezza come muoversi, preservando la propria serenità e quella della sua relazione.
Resto a disposizione se desidera approfondire questo tema o intraprendere un percorso di esplorazione personale.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe M. Veneziano – Psicologo Clinico
Ciao,
da quello che racconti sembra che questa collega abbia risvegliato in te curiosità e attrazione, e questo può accadere anche quando si è in una relazione stabile. Non sempre significa “essere innamorati”, ma può rappresentare un segnale da ascoltare: qualcosa dentro di te si è mosso, e può essere utile chiederti che cosa ha attivato questa persona — un modo di fare, un’energia diversa, un bisogno che nella relazione attuale forse fatica a trovare spazio.
Il fatto che vi ignoriate o vi cerchiate con lo sguardo potrebbe indicare una dinamica di tensione e timidezza reciproca, ma anche una parte di te che vorrebbe esplorare qualcosa e allo stesso tempo teme le conseguenze.
In questi casi può essere molto utile parlarne in uno spazio neutro, per comprendere meglio se ciò che senti è un bisogno di novità o un segnale di insoddisfazione più profonda nella tua relazione. Un percorso psicologico può aiutarti a fare chiarezza, distinguendo tra ciò che è desiderio, curiosità o reale mancanza emotiva.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa
da quello che racconti sembra che questa collega abbia risvegliato in te curiosità e attrazione, e questo può accadere anche quando si è in una relazione stabile. Non sempre significa “essere innamorati”, ma può rappresentare un segnale da ascoltare: qualcosa dentro di te si è mosso, e può essere utile chiederti che cosa ha attivato questa persona — un modo di fare, un’energia diversa, un bisogno che nella relazione attuale forse fatica a trovare spazio.
Il fatto che vi ignoriate o vi cerchiate con lo sguardo potrebbe indicare una dinamica di tensione e timidezza reciproca, ma anche una parte di te che vorrebbe esplorare qualcosa e allo stesso tempo teme le conseguenze.
In questi casi può essere molto utile parlarne in uno spazio neutro, per comprendere meglio se ciò che senti è un bisogno di novità o un segnale di insoddisfazione più profonda nella tua relazione. Un percorso psicologico può aiutarti a fare chiarezza, distinguendo tra ciò che è desiderio, curiosità o reale mancanza emotiva.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa
Quello che descrivi è un vissuto molto comune, soprattutto nelle relazioni di lunga data: dopo diversi anni insieme, può capitare che l’incontro con una nuova persona risvegli curiosità, attrazione o un senso di “novità” che spesso non ha tanto a che fare con l’altra persona in sé, quanto con ciò che rappresenta — una parte di te che forse sente il bisogno di qualcosa di diverso, di sentirsi visto, desiderato o semplicemente vivo. Non è necessariamente un segnale che la tua relazione attuale “non funziona”, ma può essere un invito a riflettere su cosa ti sta mancando o cosa cerchi. Il fatto che ci sia un gioco di sguardi, ma anche una certa distanza o difficoltà a comunicare, suggerisce che entrambi avvertite una tensione o una forma di ambiguità che vi porta a trattenervi. Ti consiglierei di non agire d’impulso né forzare un contatto, ma di provare a comprendere meglio cosa ti attrae di lei e cosa, dentro di te, viene toccato da questa presenza: è desiderio, curiosità, bisogno di evasione, mancanza di qualcosa nel rapporto attuale? Spesso queste situazioni servono più a far luce su noi stessi che sull’altro. Se riesci, prova a osservare senza giudicarti, evitando di confondere il sentimento con il fascino del “nuovo” o con l’idea di un’alternativa. Capire cosa accade dentro di te ti permetterà di decidere con maggiore consapevolezza come gestire questo legame professionale senza compromettere né la relazione né l’equilibrio sul lavoro.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Io credo che prima di capire che cosa sta succedendo con questa collega, possa essere utile capire che cosa sta succedendo dentro di lei: che cosa prova per questa collega? Cosa vorrebbe che accadesse? Come mette in relazione i sentimenti per la collega con la sua relazione? Si sente diviso? Si sente confuso? Cosa sta accadendo dentro di lei? Io credo che fare chiarezza su questi aspetti possa poi aiutarla a capire in che direzione muoversi, non solo nei confronti della collega ma anche della sua partner. Se avesse domande o volesse approfondire più da vicino la questione mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, da ciò che descrive, sembra che l’arrivo di questa collega abbia risvegliato in lei delle emozioni e curiosità che possono aver creato confusione rispetto alla sua attuale relazione. È normale, nel corso della vita e anche all’interno di relazioni di lunga durata, provare attrazione o interesse verso altre persone. Questo non significa necessariamente che non ami più la sua compagna, ma può essere un segnale utile da ascoltare. Gli sguardi, l’evitamento e il desiderio di contatto che descrive possono riflettere una tensione emotiva che, se ignorata, rischia di generare confusione o disagio. Potrebbe essere utile chiedersi che significato abbia per lei questa collega: un’attrazione momentanea, un richiamo alla novità o il segnale di un bisogno non pienamente soddisfatto nella relazione attuale. Le suggerisco di concedersi uno spazio di riflessione sincera, senza giudizio, per comprendere cosa desidera davvero e come si sente nella relazione che sta vivendo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio questi sentimenti e a trovare un equilibrio tra il desiderio e i valori che la guidano nelle sue scelte affettive. Un caro saluto, Dott.ssa Miriam Casini.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso questo pensiero: capisco che si tratta di una situazione che può creare confusione e anche magari disagio.
Dalle sue parole non è chiarissimo che tipo di aiuto o di confronto desideri in questo momento — se si tratta di comprendere meglio i sentimenti che stai vivendo, di gestire la relazione attuale o di chiarire come comportarsi con la collega.
Se vuoi, possiamo approfondire insieme la questione in seduta: uno spazio neutro e riservato può aiutarti a fare chiarezza su ciò che provi e su come affrontare la situazione in modo consapevole.
Puoi prenotare un primo incontro direttamente qui sulla piattaforma: sarà un’occasione per capire insieme come procedere, il primo incontro è gratuito. Ti aspetto, Dott.ssa Alessandra Corti
grazie per aver condiviso questo pensiero: capisco che si tratta di una situazione che può creare confusione e anche magari disagio.
Dalle sue parole non è chiarissimo che tipo di aiuto o di confronto desideri in questo momento — se si tratta di comprendere meglio i sentimenti che stai vivendo, di gestire la relazione attuale o di chiarire come comportarsi con la collega.
Se vuoi, possiamo approfondire insieme la questione in seduta: uno spazio neutro e riservato può aiutarti a fare chiarezza su ciò che provi e su come affrontare la situazione in modo consapevole.
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Buongiorno, grazie per aver condiviso il tuo vissuto. uello che descrivi è una situazione molto più comune di quanto si pensi, ma spesso carica di emozioni ambivalenti: da una parte l’attrazione e la curiosità verso una persona nuova, dall’altra la confusione o il senso di colpa per essere già in una relazione stabile. L’attrazione che provi per questa collega potrebbe non essere necessariamente “amore”, ma un misto di curiosità, novità, fantasia e desiderio. In questi casi, la persona diventa una sorta di “schermo” su cui si proiettano desideri o mancanze che magari non trovano spazio nella relazione attuale. Questo è molto umano. Gli sguardi incrociati e il comportamento ambivalente (a volte ignorarsi, altre volte cercarsi con lo sguardo) possono essere segnali di una tensione reciproca, ma anche di insicurezza o paura di esporsi. Non è detto che ci sia un interesse reale da parte sua, così come può essere che anche lei provi qualcosa ma sia trattenuta per motivi simili ai tuoi (relazione, ambiente lavorativo, ecc.). tai con la tua partner da 7 anni, un tempo importante. È normale che in una relazione di lunga durata ci siano fasi di routine, meno eccitazione o desiderio di nuove stimolazioni emotive o sessuali. Questo non significa che la relazione non funzioni, ma forse merita una riflessione su cosa stai cercando oggi: nella tua partner, ma anche in te stesso. Il “bisogno di contatto” che descrivi può essere visto come un segnale: di desiderio, ma anche di fame affettiva o erotica. A volte il corpo parla prima della mente, e il contatto che cerchiamo in un'altra persona non è solo fisico, ma simbolico: ci parla di un desiderio di sentirci visti, desiderati, vivi. Alcune domande utili da porti:
cosa ti attrae davvero di questa persona? È qualcosa di specifico o più un'energia, una sensazione? Cosa senti che ti manca (se ti manca qualcosa) nella tua relazione attuale?
Quanto spazio c’è oggi nella tua relazione per parlare di desideri, cambiamenti, curiosità? Se sapessi che questa collega non è interessata, cosa cambierebbe in te?
Non c'è bisogno di agire subito. A volte è utile accogliere e osservare il desiderio, senza reprimerlo ma senza neanche lasciarsi travolgere. I desideri sono messaggeri, non ordini. Rifletti su cosa stai vivendo nella tua coppia. È un buon momento per farlo? C’è dialogo, intimità, spazio per parlare anche di attrazione o difficoltà? Se senti che la confusione cresce, un percorso di consulenza psicologica individuale può aiutarti a chiarire cosa desideri davvero, e come orientarti in modo autentico e rispettoso verso te stesso e gli altri. Se vorrai sono a disposizione. Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano
cosa ti attrae davvero di questa persona? È qualcosa di specifico o più un'energia, una sensazione? Cosa senti che ti manca (se ti manca qualcosa) nella tua relazione attuale?
Quanto spazio c’è oggi nella tua relazione per parlare di desideri, cambiamenti, curiosità? Se sapessi che questa collega non è interessata, cosa cambierebbe in te?
Non c'è bisogno di agire subito. A volte è utile accogliere e osservare il desiderio, senza reprimerlo ma senza neanche lasciarsi travolgere. I desideri sono messaggeri, non ordini. Rifletti su cosa stai vivendo nella tua coppia. È un buon momento per farlo? C’è dialogo, intimità, spazio per parlare anche di attrazione o difficoltà? Se senti che la confusione cresce, un percorso di consulenza psicologica individuale può aiutarti a chiarire cosa desideri davvero, e come orientarti in modo autentico e rispettoso verso te stesso e gli altri. Se vorrai sono a disposizione. Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano
Buongiorno,
quello che descrive sembra essere una situazione che le sta creando confusione e curiosità emotiva, ed è comprensibile che possa generare dubbi, soprattutto se si trova in una relazione stabile. A volte, l’attrazione o l’interesse verso un’altra persona può essere il segnale di bisogni o emozioni non pienamente riconosciuti, personali o di coppia.
Sarebbe utile approfondire questi vissuti con uno specialista, per comprendere meglio cosa sta accadendo e come gestire in modo consapevole le emozioni che prova, evitando che questa situazione le crei disagio o indecisione.
Un percorso psicologico può aiutarla a fare chiarezza su ciò che desidera davvero e a ritrovare equilibrio nelle sue relazioni.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive sembra essere una situazione che le sta creando confusione e curiosità emotiva, ed è comprensibile che possa generare dubbi, soprattutto se si trova in una relazione stabile. A volte, l’attrazione o l’interesse verso un’altra persona può essere il segnale di bisogni o emozioni non pienamente riconosciuti, personali o di coppia.
Sarebbe utile approfondire questi vissuti con uno specialista, per comprendere meglio cosa sta accadendo e come gestire in modo consapevole le emozioni che prova, evitando che questa situazione le crei disagio o indecisione.
Un percorso psicologico può aiutarla a fare chiarezza su ciò che desidera davvero e a ritrovare equilibrio nelle sue relazioni.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve,
quello che descrive sembra più un movimento interno che un vero e proprio “innamoramento”. Spesso, quando siamo in una relazione stabile da tempo, può capitare che una persona nuova riaccenda curiosità, vitalità, o anche solo un senso di leggerezza che magari nella coppia si è un po’ perso nel tempo. Non c’è nulla di “sbagliato” in questo, ma vale la pena chiedersi che cosa rappresenta per me questa collega?
Forse non è tanto lei in sé a colpirla, ma il modo in cui la fa sentire: visto, curioso, vivo. Provi a portare l’attenzione su questo, più che sulla persona in sé. Potrebbe esserle utile per capire se si tratta di un’attrazione passeggera o di un segnale che qualcosa, dentro di lei o nella coppia, ha bisogno di essere rivitalizzato o cambiato
quello che descrive sembra più un movimento interno che un vero e proprio “innamoramento”. Spesso, quando siamo in una relazione stabile da tempo, può capitare che una persona nuova riaccenda curiosità, vitalità, o anche solo un senso di leggerezza che magari nella coppia si è un po’ perso nel tempo. Non c’è nulla di “sbagliato” in questo, ma vale la pena chiedersi che cosa rappresenta per me questa collega?
Forse non è tanto lei in sé a colpirla, ma il modo in cui la fa sentire: visto, curioso, vivo. Provi a portare l’attenzione su questo, più che sulla persona in sé. Potrebbe esserle utile per capire se si tratta di un’attrazione passeggera o di un segnale che qualcosa, dentro di lei o nella coppia, ha bisogno di essere rivitalizzato o cambiato
Buongiorno, è evidente che questa ragazza a lei piace; e forse anche lei è interessata. Cosa aspetta? Cerchi di avvicinarsi ulteriormente, a trovare il modo per avviare un dialogo e osservare le reazioni. Buona fortuna! Dottor Massimo Montanaro
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalle sue parole emerge una tensione fra l’impegno di lunga data e un desiderio nuovo che si manifesta soprattutto nello sguardo e nei brevi momenti di contatto.
Quei sguardi ambigui — evitamenti e coincidenze — producono intensità senza chiarezza, e questo può far crescere confusione e inquietudine.
Spesso un incontro così riattiva domande su chi si è, su bisogni non espressi nella relazione stabile e sul senso di vicinanza che si cerca.
Può essere utile chiedersi che cosa rappresenta per lei quel desiderio: conferma di sé, ricerca di novità, o qualcosa che indica un valore più profondo.
Capire quale valore attribuire a questo impulso e come si concilia con i suoi impegni è centrale per scegliere con coerenza.
In un colloquio possiamo esplorare cosa quella persona riattiva in lei a livello emotivo e relazionale, per trovare orientamento.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi temi in un primo colloquio chiarificatore; può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Dalle sue parole emerge una tensione fra l’impegno di lunga data e un desiderio nuovo che si manifesta soprattutto nello sguardo e nei brevi momenti di contatto.
Quei sguardi ambigui — evitamenti e coincidenze — producono intensità senza chiarezza, e questo può far crescere confusione e inquietudine.
Spesso un incontro così riattiva domande su chi si è, su bisogni non espressi nella relazione stabile e sul senso di vicinanza che si cerca.
Può essere utile chiedersi che cosa rappresenta per lei quel desiderio: conferma di sé, ricerca di novità, o qualcosa che indica un valore più profondo.
Capire quale valore attribuire a questo impulso e come si concilia con i suoi impegni è centrale per scegliere con coerenza.
In un colloquio possiamo esplorare cosa quella persona riattiva in lei a livello emotivo e relazionale, per trovare orientamento.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi temi in un primo colloquio chiarificatore; può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Buongiorno, la leggo e da quello che scrive sembra che con questa nuova collega ci sia attrazione, è normale essere attratti da altre persone anche se si è in una relazione. Spesso può capitare anche di idealizzare delle persone e dei legami, infatti mi par di capire che di fatto ha avuto pochi contatti con questa ragazza, approfondisca le sue emozioni nell'avere o nel non avere questi contatti, in bocca al lupo!
Salve, mi sembra di capire che, dal suo punto di vista, entrambi cerchiate di evitarvi e lei non riesce a darsi una ragione di ciò. Io le suggerisco di mantenere il focus della concentrazione su di sè. Perchè io la evito? Perchè io non riesco ad avvicinarmi a lei? Forse il mio essere fidanzato mi blocca e allo stesso tempo questo nascente interesse per la collega mi agita e non so come comportarmi? Rimanga su di sè e approfondisca le ragioni che la portano a rimanere in qualche modo "congelato" nei confronti di questa collega.
Buonasera,
Innanzitutto grazie per aver condiviso un vissuto così intimo.
Se ho capito bene quello che sta vivendo, pare ci sia un coinvolgimento da parte di questa ragazza, nonostante una relazione stabile in essere.
E' un coinvolgimento guidato da comportamenti non verbali, sguardi, attenzioni. Quello che capita molto spesso nella comunicazione non verbale è che il significato che io do a un comportamento, è diverso dal significato che l'altro da allo stesso comportamento. In altre parole può capitare di parlare due lingue diverse e che il senso del messaggio arrivi in modo differente tra i due interlocutori e questo genera confusione. In questa comunicazione non esplicita e non chiara che c'è tra di voi, c'è molto spazio per fantasticare, per immaginare quale sia il significato di questi scambi che avete.
A questo punto la invito a riflettere:
- si auto-osservi: che cosa evoca in lei questa ragazza?
- c'è qualcosa che trova spazio in questa ragazza e non trova spazio nella sua relazione?
- che significato hanno per lei questi scambi con questa ragazza?
A disposizione,
Dott.ssa Yousra Hassani - Psicologa Clinica
Innanzitutto grazie per aver condiviso un vissuto così intimo.
Se ho capito bene quello che sta vivendo, pare ci sia un coinvolgimento da parte di questa ragazza, nonostante una relazione stabile in essere.
E' un coinvolgimento guidato da comportamenti non verbali, sguardi, attenzioni. Quello che capita molto spesso nella comunicazione non verbale è che il significato che io do a un comportamento, è diverso dal significato che l'altro da allo stesso comportamento. In altre parole può capitare di parlare due lingue diverse e che il senso del messaggio arrivi in modo differente tra i due interlocutori e questo genera confusione. In questa comunicazione non esplicita e non chiara che c'è tra di voi, c'è molto spazio per fantasticare, per immaginare quale sia il significato di questi scambi che avete.
A questo punto la invito a riflettere:
- si auto-osservi: che cosa evoca in lei questa ragazza?
- c'è qualcosa che trova spazio in questa ragazza e non trova spazio nella sua relazione?
- che significato hanno per lei questi scambi con questa ragazza?
A disposizione,
Dott.ssa Yousra Hassani - Psicologa Clinica
Buongiorno,
quanto lei racconta sarebbe sicuramente da approfondire, per capirne di più. A quanto leggo lei è attualmente impegnato in una relazione, ma sente la voglia di conoscere questa nuova persona che è appena arrivata nel suo ambiente di lavoro. I rami sui cui in primis potrebbe ragionare sono sicuramente due:
il primo è quello riguardante questa nuova persona, il motivo per cui sente di volerla conoscere, ma ancor più come mai non ha ancora tentato un modo più diretto di fare la sua conoscenza.
Il secondo è la sua relazione attuale, l'arrivo di una nuova persona nel nostro ambiente può avere l'effetto di farci riconsiderare il nostro partner, ma perché, eventualmente?
Sicuramente parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla ad avere una visione più chiara delle cose, proprio per il tipo di rapporto che si instaura con questo tipo di figura; sempre qualora ne sentisse il bisogno, ovviamente.
Resto a sua disposizione,
Cordialmente,
Dott. A. Trojse
quanto lei racconta sarebbe sicuramente da approfondire, per capirne di più. A quanto leggo lei è attualmente impegnato in una relazione, ma sente la voglia di conoscere questa nuova persona che è appena arrivata nel suo ambiente di lavoro. I rami sui cui in primis potrebbe ragionare sono sicuramente due:
il primo è quello riguardante questa nuova persona, il motivo per cui sente di volerla conoscere, ma ancor più come mai non ha ancora tentato un modo più diretto di fare la sua conoscenza.
Il secondo è la sua relazione attuale, l'arrivo di una nuova persona nel nostro ambiente può avere l'effetto di farci riconsiderare il nostro partner, ma perché, eventualmente?
Sicuramente parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla ad avere una visione più chiara delle cose, proprio per il tipo di rapporto che si instaura con questo tipo di figura; sempre qualora ne sentisse il bisogno, ovviamente.
Resto a sua disposizione,
Cordialmente,
Dott. A. Trojse
Buonasera, da quello che appare la sua collega le piace e il suo desiderio di conoscerla indicherebbe che la sua immaginazione include lei in situazioni di piacere. Lei ha scritto subito che è in una relazione da 7 anni, quindi una relazione stabile e sembra che questo desiderio la destabilizzi ma è sempre presente. Tuttavia queste cose possono succedere per capire anche il livello di crescita o di importanza della relazione stabile che si sta vivendo, per capire appunto quanto ancora sia vivido il sentimento, quanto stimolante ancora sia o quanto invece si stia spegnendo, tanto da lasciare posto al desiderio di qualcun' altro. Ascolti se stesso per chiarire quello che sente e magari ne parli con la sua fidanzata, che sia per far proseguire la sua relazione o per fermarla.
Buongiorno,
può capitare che in una relazione di 7 anni si cerchi inconsciamente qualcosa di nuovo, che dia quella sensazione che magari si è un pò spenta con il tempo: è assolutamente normale, come è normale e può capitare l'amore a prima vista. Io le consiglierei di porsi queste domande: ne vale veramente la pena? la persona che ho al mio fianco da sette anni, mi da qualche motivazione per voler concludere la relazione? cosa mi dà questa persona per cui continuo la relazione? c'è qualcosa che manca? Provi a rispondere a queste domande e a fare chiarezza prima a sé stesso, poi ne parli con la sua attuale fidanzata e magari risolverete insieme questo dubbio.
può capitare che in una relazione di 7 anni si cerchi inconsciamente qualcosa di nuovo, che dia quella sensazione che magari si è un pò spenta con il tempo: è assolutamente normale, come è normale e può capitare l'amore a prima vista. Io le consiglierei di porsi queste domande: ne vale veramente la pena? la persona che ho al mio fianco da sette anni, mi da qualche motivazione per voler concludere la relazione? cosa mi dà questa persona per cui continuo la relazione? c'è qualcosa che manca? Provi a rispondere a queste domande e a fare chiarezza prima a sé stesso, poi ne parli con la sua attuale fidanzata e magari risolverete insieme questo dubbio.
Buonasera, qual è la domanda che pone a se stesso? Se è innamorato o interessato di questa ragazza o se lei la ricambia? È importante capire cosa sente e cerca lei e cosa significhi questo incontro e questo desidero. Attenzionare il comportamento altrui la aiuta a chiarirsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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