Buongiorno Ho una relazione con il mio ragazzo da due anni e mezzo ieri per una stupidaggine abbia

24 risposte
Buongiorno
Ho una relazione con il mio ragazzo da due anni e mezzo ieri per una stupidaggine abbiamo avuto una discussione.
Abbiamo portato questa situazione di frdddeza e distacco per un po’ a un certo punto lui è scattato non ricordo cosa mi abbia detto precisamente mi ricordo solo che mi ha tirato con il dorso delle dita due schiaffetti in viso dopo di ciò gli dissi “non ti permettere mai più a tirarmi degli schiaffi” in quel momento mi tappa la bocca con la sua mano con molta forza perché stava passando suo padre in camera loro e aveva paura credo che ci sentisse ha fatto una faccia orribile da lì sono partiti insulti come poco di buono e altre cose.
Dopo d ciò arrabbiatissimi entrambi lui decide di accompagnarmi a casa e una volta arrivati sotto casa mia mi accorgo di un bruciore intorno alla bocca e sotto al mento e. Mi accorgo di avere un graffio abbiastanza gonfio.
Abbiamo avuto una discussione in macchina in cui io spiego che per me è un bruttissimo periodo psicologicamente parlando
Lui mi dice che io sono sempre nervosa che non sono affettuosa che le altre ragazze lo sono
Io non sono una persona molto affettuosa di mio e non riesco a cambiare questo aspetto
Da ieri sera una volta salita a casa la scena in cui mi tappa la bocca e tuto il resto mi frulla in testa e non so cosa fare
Lui tende a sminuire il problema cosa posso fare?
Dott.ssa Federica Garbarino
Psicologo, Sessuologo
Genova
Buongiorno cara, partendo dal presupposto che non è mai piacevole litigare in maniera così aggressiva e che oltre ai segni fisici restano quelli emotivi e psicologici. Mi sembra di capire che la tua sofferenza sia prevalentemente mentale poichè ti senti ferita e non accolta nella tua richiesta di dare più importanza alle cose che accadono tra di voi come coppia e a come ti senti tu dopo questi forti litigi. Non abbiamo bisogno della validazione dell'altro per sapere quanto è importante ciò che proviamo, quindi se senti tutto questo è giusto parlarne. Se lui non è disponibile all'ascolto prova a rivolgerti a qualcun altro.

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Dott.ssa Claudia Basileo
Psicologo clinico, Psicologo
Chieti Scalo
Cara,
mi dispiace molto per quello che hai vissuto. Il fatto che tu scriva "mi frulla in testa" indica che ti senta a disagio rispetto all'accaduto, ed è un segnale importante che meriterebbe l'ascolto dovuto.
Rifletterei sul fatto che nessuna relazione dovrebbe farti sentire spaventata, sminuita, non compresa o insicura. Ti invito a prendere del tempo per riflettere sull'accaduto e su come ti senti, ma anche a parlarne con una persona di fiducia (un'amica, un genitore) o con un professionista che possa aiutarti a fare chiarezza.
Il rispetto, la fiducia e la sicurezza vengono prima di tutto in un rapporto sano ed equilibrato.

Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Basileo.
Dott.ssa Paola Scala
Psicoterapeuta, Psicologo
Manfredonia
Buongiorno l'episodio che ha raccontato è molto grave e la deve far riflettere sul tipo di rapporto che ha con il suo fidanzato. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia che la possa aiutare ad uscire da questa situazione difficile. Se vuole sono a sua disposizione
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco quanto possa essere difficile e doloroso trovarsi in una situazione come questa. È normale che ciò che è accaduto continui a frullarle in testa, perché il nostro cervello tende a elaborare in modo ripetitivo le esperienze che ci hanno scosso, soprattutto quando coinvolgono un confine violato o un comportamento che non ci aspettavamo da una persona cara. Quello che mi colpisce, e che vorrei sottolineare con molta chiarezza, è che il comportamento del suo ragazzo non è accettabile. Il gesto di metterle le mani addosso, anche se in modo apparentemente "leggero", non può essere minimizzato né giustificato. Il fatto che subito dopo abbia cercato di tapparle la bocca con forza, oltre a essere un'azione fisicamente aggressiva, rappresenta un tentativo di controllo e di negazione della sua voce. Questo è un segnale estremamente preoccupante. Capisco che nel corso della discussione ci siano stati momenti di tensione reciproca, che lei possa attraversare un periodo difficile e che il suo ragazzo possa aver espresso frustrazione rispetto ad alcune dinamiche della vostra relazione. Ma niente di tutto questo giustifica la violenza, né fisica né verbale. Il fatto che lui abbia cercato di sminuire l’accaduto, spostando il problema su di lei e sul suo carattere, è un altro elemento che merita attenzione. Le sue difficoltà emotive e il suo essere meno affettuosa non c'entrano con il fatto che lui abbia reagito in modo aggressivo. Quello che le consiglio è di prendersi del tempo per riflettere su questa situazione in modo lucido e obiettivo. Si chieda: come mi sono sentita in quel momento? Come mi sento adesso, ripensandoci? Come mi farebbe sentire il pensiero che questa situazione possa ripetersi? Cosa direi a un'amica se mi raccontasse la stessa esperienza? È importante ascoltare le proprie emozioni e non minimizzare quello che è successo. Non è lei a dover cambiare per far funzionare la relazione. In una relazione sana, le differenze caratteriali si affrontano attraverso il dialogo e il rispetto reciproco, non attraverso la violenza o l’umiliazione. Se si sente confusa o in difficoltà, non esiti a parlarne con qualcuno di fidato, un amico, un familiare o un professionista. Affrontare certe situazioni da soli può essere molto pesante, e avere un supporto può aiutarla a fare chiarezza su cosa è meglio per il suo benessere. Ciò che è accaduto non è una "stupidaggine" e merita di essere affrontato con tutta la serietà del caso. La violenza, anche minima, all'interno di una relazione non è mai un buon segnale. Ascolti quello che sente dentro di sé, perché il suo malessere ha una ragione precisa. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Roberta Russo
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno, quanto da lei raccontato non va assolutamente sottovalutato. Si protegga.
Dott.ssa Gaia Evangelisti
Psicologo, Psicologo clinico
Genzano di Roma
Salve, mi dispiace davvero per la situazione che sta vivendo e capisco quanto possa essere difficile e doloroso affrontare momenti come questo in una relazione. Quello che ha descritto non è una discussione sana; non dovrebbero esserci schiaffi, insulti, o aggressioni fisiche in nessuna circostanza, indipendentemente da quanto il conflitto sia intenso. È importante che lei riconosca che ciò che è successo non è affatto giustificabile e lei merita di essere trattata con rispetto e dignità.

Se il suo ragazzo sta minimizzando quanto accaduto e non sta prendendo sul serio il fatto che l'ha aggredita fisicamente e l'ha ferita emotivamente, questo è un segnale preoccupante. Le parole che lui le ha detto, insieme all'atto di mettere le mani sulla sua bocca con forza, non sono comportamenti sani o rispettosi.

E' necessario che si domandi cosa vuole veramente da questa relazione. Non è mai facile prendere decisioni, ma la violenza, anche se è stata "minore" o "un incidente", è sempre un segnale di problemi più gravi. Pensi a se questa relazione la fa sentire amata, rispettata e sicura. Se non è così, potrebbe essere il momento di riflettere se valga la pena proseguire.

Se decide di parlarne con lui, cerchi di farlo quando siete calmi. Esprima chiaramente come si sente riguardo alla sua aggressione fisica e verbale. Gli faccia capire che il suo comportamento non è accettabile e che ha superato un limite. Un partner che la ama dovrebbe essere disposto a ascoltarla e a prendersi la responsabilità per le proprie azioni, non minimizzare ciò che è successo.

Se lui sta cercando di farla sentire colpevole per la sua mancanza di affetto o per altri aspetti della relazione e se sta cercando di farla dubitare dei suoi sentimenti o delle sue emozioni, questo potrebbe essere un segno di manipolazione emotiva. Nessuna persona ha il diritto di forzarla a cambiare chi lei è per adattarla a un ideale che non le appartiene.

Consideri un supporto esterno: parli con qualcuno di fiducia, come un amico, un familiare o un professionista. Condividere ciò che è successo la aiuterà a prendere una prospettiva più chiara e a decidere quali passi fare. Se la situazione le sembra preoccupante o se si sente in pericolo, potrebbe anche pensare di chiedere supporto a un consulente o a un centro di supporto per la violenza domestica.

Lei merita di essere in una relazione che la faccia sentire amata, rispettata e sicura e se non è questo il caso, potrebbe dover fare delle scelte difficili per il suo benessere. Non c'è mai una giustificazione per il comportamento violento, nemmeno quando si tratta di piccole azioni o momenti di rabbia.

Se ha bisogno di parlarne ulteriormente o ha altre domande, sono qui per lei.

Un caro saluto.

Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

Capisco quanto questa situazione le stia creando confusione e dolore. Mi chiedo, però: come si sentirebbe se riuscisse a mettere da parte la paura e a fare un passo indietro, per esplorare non solo il comportamento del suo ragazzo, ma anche quello che sente di aver bisogno di proteggere dentro di sé? Cosa succederebbe se desse voce a ciò che davvero conta per lei, in modo chiaro e fermo, senza temere di mettersi in gioco?

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Quello che hai descritto è una situazione seria e delicata. È importante riconoscere che nessuno ha il diritto di alzare le mani su di te o di trattarti in modo violento, indipendentemente dalle circostanze. Questo tipo di comportamento non è accettabile e non dovrebbe essere minimizzato.
Potresti considerare di parlare con qualcuno di fiducia, come un amico stretto, un familiare o un professionista, per elaborare ciò che è successo e ricevere supporto. Se senti che la situazione potrebbe ripetersi o peggiorare, potrebbe essere utile contattare un servizio di supporto per donne o una linea di aiuto nella tua zona. Meriti rispetto, comprensione e un ambiente sicuro. Se il tuo ragazzo tende a sminuire il problema, potrebbe essere un segnale che non sta affrontando la situazione in modo maturo o responsabile.
Se vuoi, possiamo parlare di come ti senti o di cosa potresti fare per affrontare questa situazione.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di allontanarsi al più presto da quell'individuo. Cordiali saluti.
Dott.ssa Emanuela Solli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Frosinone
Quello che è successo non è una cosa da poco, e hai tutto il diritto di sentirti scossa e turbata. Il fatto che lui abbia reagito con violenza fisica, anche se "solo" con schiaffetti e poi tappandoti la bocca, è un segnale molto serio. Nessuno ha il diritto di mettere le mani addosso a qualcun altro, mai, in nessun caso. E non è giustificabile né dal nervosismo, né da problemi di coppia, né da un brutto periodo.
La cosa ancora più preoccupante è che lui tenda a sminuire il problema. Minimizzare questi episodi è una strategia comune nelle dinamiche tossiche: fa sentire la vittima confusa, le fa pensare di esagerare o di essere lei il problema. Ma non sei tu il problema.
Non è normale che il tuo ragazzo ti metta le mani addosso, ti tappi la bocca con forza e poi ti insulti.

Ora la domanda più importante è: come ti senti tu rispetto a tutto questo? Riesci a immaginarti in una relazione in cui episodi del genere potrebbero ripetersi?
Perché, purtroppo, spesso la violenza non resta un episodio isolato. Se lui ha già superato questo limite una volta, potrebbe farlo di nuovo, magari con maggiore intensità.

Ti meriti rispetto, ti meriti di stare con qualcuno che non ti metta mai le mani addosso e che non ti faccia sentire sbagliata o poco valida solo perché hai un modo diverso di esprimere affetto. Se senti il bisogno di parlarne con qualcuno, una persona di fiducia o uno specialista potrebbero aiutarti a capire meglio cosa vuoi davvero e come proteggerti.
Se hai paura o senti che qualcosa dentro di te ti dice che c’è qualcosa che non va, ascoltati. Questi segnali non vanno mai ignorati.
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
E' proprio per via della stupidaggine che bisogna accendere dei campanelli d'allarme. Non sottovaluti questo tipo di atteggiamento soprattutto se dovesse ripresentarsi e anche dal fatto che lui voglia banalizzarlo. Ascolti se stessa e si chieda: mi fa bene stare in questo tipo di relazione?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

Quello che descrive è una situazione che solleva serie preoccupazioni in merito al rispetto e alla sicurezza all'interno della relazione. La violenza, anche se minimizzata, non è mai giustificabile e può avere un impatto profondo sulla propria autostima e sul benessere emotivo. È fondamentale che ogni persona si senta rispettata, al sicuro e ascoltata all'interno di una relazione, e ciò che è accaduto non dovrebbe essere trascurato, anche se il suo ragazzo tende a sminuire il problema. La sua reazione emotiva e il fatto che continua a riflettere su quanto accaduto sono segnali che questa esperienza ha un impatto significativo su di lei.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a gestire le sue emozioni, comprendere la dinamica della relazione e affrontare in modo sano e sicuro le difficoltà. Un percorso terapeutico può offrirle gli strumenti per fare chiarezza sulle proprie sensazioni e sulla situazione, oltre a sostenere un eventuale cambiamento nella relazione oa decidere se sia il caso di mettervi fine.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buongiorno, io le dico di fare molta attenzione a non sottovalutare la situazione perchè il meccanismo è molto manipolatorio, ovvero la svalutazione dell'azione violenta subita da parte del suo fidanzato.
Le consiglio di prendersi cura di sè iniziando un percorso psicologico personale in cui possa rafforzare la sua autostima e affrontare il brutto periodo e il malessere psicologico che sta attraversando per ricevere accoglienza e supporto.
In questo modo potrà capire cosa vuole e di cosa ha bisogno. La consapevolezza che prenderà la aiuterà a direzionare la sua vita verso quello che la fa stare bene.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo la sua frustrazione e il disagio che sta vivendo. È evidente che la situazione con il suo ragazzo è diventata complessa e dolorosa. La violenza, anche se in forme che possono sembrare "minori", non è mai accettabile in una relazione. È essenziale che lei si prenda un momento per riflettere su ciò che è accaduto e su come si sente.

Le consiglio di comunicare apertamente con lui, esprimendo chiaramente i suoi sentimenti riguardo a quanto successo. È fondamentale che lui comprenda la gravità delle sue azioni e come queste l'hanno colpita. Se lei sente di non poter affrontare la situazione da sola, potrebbe essere utile cercare il supporto di un amico fidato o di un professionista, come un consulente, per aiutarla a mettere in chiaro le sue emozioni e decidere come procedere.

Ricordi, la sua serenità e il suo benessere sono la priorità. Non esiti a prendere le misure necessarie per proteggere se stessa e il suo benessere emotivo. A sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Arena
Psicologo clinico, Psicologo
Grottaferrata
Buongiorno,
Quello che è accaduto è più di una semplice discussione di coppia: un gesto di violenza, per quanto possa sembrare piccolo o “impulsivo”, è qualcosa di serio e non dovrebbe mai essere giustificato o minimizzato. Il fatto che lui tenda a sminuire il problema e che la sua reazione sia stata quella di tapparle la bocca per paura che qualcuno lo sentisse è un segnale preoccupante.
La sua sensazione di disagio, il fatto che la scena le torni in mente e il bruciore fisico che ha avvertito non sono cose da ignorare. Il rispetto e la sicurezza devono essere la base di ogni relazione, indipendentemente dai caratteri o dalle difficoltà personali di ciascuno.
Si prenda del tempo per riflettere su come si sente davvero e su cosa vuole per sé stessa. Parlarne con una persona di fiducia, un familiare o un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a capire meglio come muoversi. Nessuno ha il diritto di farle del male, fisicamente o verbalmente, e il suo malessere merita ascolto e rispetto.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, sono una psicoterapeuta ed ho letto la sua richiesta d'aiuto. La mia domanda è: esistono dei "validi motivi" per cui una persona possa meritare insulti, schiaffi o un episodio violento come quello che ha sperimentato lei col suo ragazzo? Quale ragazzo che rispetti (anche se non la amasse...) la sua compagna può permettersi di rivolgerle quelle parole, tapparle la bocca o tirare schiaffi (piccoli o grandi, per scherzo o sul serio...)??
Attenzione. Lei è la prima a dovere amore e rispetto a se stessa, non permetta che nessuno la tratti così, quale che sia il motivo. E' evidente che il suo ragazzo non è consapevole della gravità del suo comportamento e/o ha paura delle conseguenze sul vostro rapporto... Ed è altrettanto evidente, dal poco che lei racconta qui, che purtroppo le cose fra voi non stanno andando molto bene. Le auguro sinceramente di far chiarezza dentro di sé e poi con lui.
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
L'unica cosa che puoi fare è stargli lontano! I gesti che hai descritto riguardano violenza fisica (gli schiaffi, tapparti la bocca con forza tanto da graffiarti) e psicologica (insulti, oltre a colpevolizzarti per le SUE reazioni, mettendoti a confronto con altre ragazze, sminuire quello che provi e quello che ha fatto). Il fatto che lui si sia permesso di comportarsi così denota una mancanza di rispetto e una tendenza abusante che non è tollerabile. Scusa la franchezza ma per esperienza (lavoro da anni presso un centro antiviolenza), mi sento in dovere di avvisarti, l'amore non è questo, l'amore non deve essere violento e esprimersi attraverso il potere sull'altro.
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Gentile. Lo schiaffo e il tappare la bocca sono a, tutti gli effetti, degli atti di violenza fisica. Dal suo racconto si evincono, oltre a quanto sopracitato, a sua detta anche dei tentativi manipolatori "dice che sono sempre nervosa e non sono affettuosa" basati sulla svalutazione. Alla luce di questo valuti lei cosa fare con questa persona, come psicologo non posso dirle cosa fare ma farle notare aspetti rilevanti di ciò che ha scritto al fine di poterla far decidere con maggiore consapevolezza circa la sua relazione.

Saluti.
Dott.ssa Chiara Ilardi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
sono la Dott.ssa Ilardi Chiara e leggendo il suo messaggio non ho potuto non risponderle. Non ha detto la sua età ma credo che sia una ragazza giovane e per tale ragione non posso non essere diretta con lei e dirle che assolutamente non deve sentirsi inadeguata o sbagliata come ha provato a fare il suo partner sminuendo il suo disagio dovuto ad un periodo per lei fortemente complesso e confrontandola con altre ipotetiche ragazze. In primis, è totalmente sbagliato ciò che il suo ragazzo ha fatto ovvero quello di alzare le mani contro di lei, indipendentemente dalla ragione tale comportamento è sbagliato e non può essere giustificato da nessuna motivazione. E’ normale che lei dopo quell’episodio tenda a rivivere tutto quanto e si pone delle domande in merito alla situazione che si è venuta a creare con il suo fidanzato. In merito ad essere una ragazza affettuosa o non esserlo è dipeso sicuramente da esperienze o fattori che lei ha vissuto o è stata educata in tale modo ma ciò non significa che lei è sbagliata come persona, ognuno di noi ha delle proprie unicità che devono essere rispettate. Inoltre, se lei sta vivendo un periodo difficile dovrebbe essere compresa e supportata dal suo fidanzato e non sminuita e ancor di più ricevere tali violenze, perché gli schiaffi sono una violenza soprattutto se ha lasciato dei segni così evidenti come racconta! Da psicologa e da donna ti suggerisco di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che ti possa aiutare a superare questo periodo di profonda difficoltà e ti permetta anche di valutare se la persona che hai accanto è veramente giusta per te o se invece le domande che ti poni in questo momento sono perché tu stessa ti sei resa conto che possono essere campanellini di allarme di essere caduta in una relazione tossica. Io lavoro Roma ogni mercoledì presso lo studio dove collaboro ma lavoro anche dal lunedì al venerdì tramite modalità online e la prima consulenza è sempre gratuita. Se vuoi parlare possiamo fissare una consulenza gratuita senza alcun obbligo successivo, se invece vuoi pormi eventuali domande scrivimi senza alcuna esitazione sarò ben lieta di poterti rispondere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
La situazione che descrivi è estremamente preoccupante, specialmente per il comportamento violento e manipolatorio del tuo ragazzo. Il fatto che lui minimizzi l’accaduto e ti accusi di non essere affettuosa non giustifica assolutamente la sua reazione, anzi, potrebbe indicare una dinamica di controllo e abuso emotivo.
È fondamentale che tu prenda sul serio il tuo benessere fisico ed emotivo. Se la situazione continua a creare sofferenza e violenza, anche verbale, potrebbe essere utile considerare un percorso psicologico per esplorare la tua sicurezza e i tuoi bisogni. Potresti anche valutare di parlarne con qualcuno di fiducia o con un professionista per capire meglio come gestire questa situazione in modo sano per te.
Se ti senti in pericolo, è importante cercare supporto immediato, come una linea di aiuto per donne in situazioni di violenza. Se ti va scrivimi che ti lascio qualche numero d'emergenza.
Se ti va, poi, possiamo iniziare un percorso psicologico per affrontare la situazione e le emozioni che ne derivano.
Dott.ssa Federica Mirra
Psicologo, Psicologo clinico
Campagna
SALVE
UNA PERSONA CHE TI SMINUISCE E SOPRATUTTO ALZA LE MANI NON CREDO CHE VALGA LA PENA FREQUENTARE RICORDATEVI CHE SIETE LA COSA PIU' PREZIONA E MAI NESSUNO DEVE LIMITARE LA VOSTRA LIBERTA' SOPRATUTTO QUELLA DI PENSIERO QUINDI SONO CERTA CHE NON TI MANCA NULLA PER TRAOVARE QUALCUNO CHE FACCIA RISPLENDERE LE TUA QUALITA' NON PERMETTERE MAI A NESSUNO DI ZITTIRTI
Cara lettrice,
ti ringrazio per aver condiviso una situazione così intima e difficile. Quello che descrivi non è **una semplice discussione di coppia**, ma un episodio che presenta **comportamenti fisicamente e psicologicamente aggressivi**. Come psicologa, è mio dovere aiutarti a vedere con chiarezza cosa è successo e come proteggerti.

**Cosa è accaduto davvero?**
* **Ti ha colpita al volto, anche se con “schiaffetti”**: questo è un atto fisico che va oltre una discussione verbale.
* **Ti ha tappato la bocca con forza per zittirti**: non solo è un gesto fisico invasivo, ma ha lo scopo di **impedire la tua libertà di parola**. È un segno grave di **controllo e prevaricazione**.
* **Ti ha insultata (poco di buono, ecc.)**: parole umilianti, che feriscono la tua autostima.
* **Hai trovato un graffio e un bruciore sul viso**: c’è stato un danno fisico, anche se non “intenzionale”, che **non dovrebbe mai verificarsi in una relazione affettiva sana**.
* **Ha sminuito il problema**: minimizzare la violenza è un comportamento tipico nei rapporti disfunzionali o abusivi, perché sposta la responsabilità su di te (“sei sempre nervosa”, “non sei affettuosa”, “altre ragazze sono meglio”).

**Questa non è colpa tua**
Il fatto che tu stia passando un periodo psicologicamente difficile **non giustifica** né spiega il suo comportamento. La tua “non affettuosità” non è una colpa, né può diventare un motivo valido per **ricevere violenza fisica o verbale**.

Ogni relazione può avere momenti tesi, ma **mai, mai deve esserci violenza fisica, controllo del corpo o della parola, oppure colpevolizzazione sistematica dell’altro**.

**Cosa puoi fare adesso?**

1. **Ascolta il tuo disagio**
Il fatto che la scena continui a frullarti in testa **è un segnale che il tuo corpo e la tua mente ti stanno lanciando**: quello che è successo ti ha ferita, ti ha spaventata, e ti ha lasciata in uno stato di allerta.

2. **Non restare sola**
Parla con una persona di fiducia: una tua amica, un familiare, un\* psicolog\* o un centro antiviolenza. Anche solo raccontare a voce l’accaduto ti aiuterà a prendere contatto con la realtà in modo più lucido.

3. **Metti dei confini chiari**
La tua reazione (“non ti permettere mai più”) è stata giusta, ma il suo comportamento successivo mostra che **non ha rispettato il tuo limite**, anzi ha provato a zittirti e a rigirare la colpa. Questo è un segnale **da non ignorare**.

4. **Chiedi un supporto professionale**
Se non lo stai già facendo, ti invito con tutto il cuore a iniziare un percorso psicologico. Uno specialista può aiutarti a rafforzare i tuoi confini, a elaborare questa esperienza, e soprattutto a **riconoscere se ti trovi dentro una relazione tossica**.

In conclusione
L’amore **non è** zittire, colpire, colpevolizzare.
L’amore **non è** sentirsi sbagliata solo perché non si è “abbastanza affettuosa”.
L’amore **è** rispetto, comprensione, protezione reciproca, anche nei momenti difficili.

Tu **meriti** di essere trattata con rispetto, non solo come partner, ma come persona.

Se vuoi, posso aiutarti anche a trovare un centro antiviolenza o uno psicologo nella tua zona.

Con grande rispetto e vicinanza,
**una psicologa**
Dott. Damiano Maccarri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
Lo lasci.
Non c'è bisogno di aggiungere altro ad un uomo che vorrebbe cambiarla e la tratta con disprezzo, schiaffeggiandola e insultandola. Non tutte le persone meritano una relazione, lei si.
Cordialmente,
Dott. Maccarri

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