
Pescara, Pescara 65020
Al momento svolgo solo consulenze online.
Il primo colloquio è gratuito.
05/05/2025
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05/05/2025
Accettato
Punteggio generale
Mi sono rivolta alla dottoressa in un periodo in cui mi preoccupavo facilmente e mi sentivo costantemente al limite. Ogni piccola difficoltà mi sopraffaceva e il mio stato d'ansia influiva su molti aspetti della mia vita. Dopo un paio di mesi di percorso, posso dire che sto vedendo i primi risultati positivi. Sebbene ci sia ancora molto da lavorare, sto imparando a riconoscere e gestire meglio i miei pensieri negativi. La dottoressa è una professionista preparata, empatica e sempre disponibile, capace di farmi sentire a mio agio e ascoltata. Sono grata per il suo supporto e per la sua guida costante, che mi stanno aiutando a ritrovare serenità. La consiglio a chiunque voglia intraprendere un percorso di consapevolezza e crescita personale
La Dottoressa è una psicologa empatica e attenta.
Con lei mi sono sentito ascoltato e mai giudicato.
mi ha aiutato davvero tanto, e la consiglio di cuore.
mi sono rivolta alla dottoressa per la mia ansia.
Il percorso sta funzionando
Se cercate professionalità e competenza affidatevi alla dottoressa Basileo, dopo diversi colloqui posso dire di essere soddisfatta.
Ho avuto il piacere di collaborare con la dott.ssa Basileo e posso affermare che è una professionista competente ed empatica.
Il primo colloquio è stato una bella scoperta, continuerò.
Ho avuto la fortuna di incontrare la Dott.ssa Basileo e non posso che consigliarla vivamente.
Ho Svolto il primo colloquio con la dottoressa Basileo,mi sono trovata bene,
puntuale e accogliente , continuerò.
Ho sempre avuto difficoltà con la mia autostima, ma grazie alla Dott.ssa Basileo ho imparato a valorizzarmi e a credere di più in me stessa. Il suo approccio è stato accogliente.La consiglio a chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale!
ha risposto a 14 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, Sono una ragazza la cui madre soffre di paranoia schizoide, questo a detta del mio terapista a cui ho portato in questi 3 anni tutte le problematiche della mia famiglia. Da circa 6 mesi a questa parte, ovvero da quando ho comprato casa con il mio compagno (badate io sono fuori casa da 4 anni) mia madre è diventata più aggressiva: ha iniziato ad inviare lettere provocatorie (3 di fatto) alla famiglia del mio compagno e ha iniziato a sfogarsi verbalmente e fisicamente su mio padre. Il mio terapista continua ad esortarci a non interagire con lei in alcuno modo, a non darle corda nelle cose che dice o fa, fare come se niente fosse. Ma ora siamo, non solo io, ma tutti in uno stato di ansia pesante. Quindi chiedo, è davvero la cosa giusta da fare? lasciarla che urli, sbraiti e scriva?
Io vorrei solo che mio padre fosse al sicuro, e' anziano, ma non vuole andare via e vuole rimanere lì.
Vi ringrazio in anticipo delle risposte.
Cara, non conosco le dinamiche che hanno condotto il suo terapeuta a suggerirle un allontanamento da sua madre, tuttavia, ogni situazione richiede una valutazione attenta e non sempre "nessun contatto" è l'unica via possibile. Sarebbe fondamentale capire chi stia seguendo sua madre (Psichiatra? CSM?) e se c'è un piano terapeutico attivo. Infine, una diagnosi così complessa fatta senza mai vedere la signora in questione, mi sembra fuorviante. In ogni caso, se così fosse, un riacutizzazione può essere dovuta a molti fattori, tra cui il cambiamento di una routine o una eventuale sospensione o riduzione dei farmaci. Certamente le lettere e gli sfoghi verbali e fisici sono segnali di allarme che non andrebbero sottovalutati. Men che meno se c'è una persona fragile che li subisce. Un caro saluto, Dott.ssa Claudia Basileo, Psicologa.
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e soffro d'ansia da prima dell'adolescenza, sono in cura da uno psicologo ad un cps da quasi due anni e dopo varie difficoltà sono riuscita a entrare in un'agenzia che aiuta persone in difficoltà a trovare lavoro, l'assistente sociale che mi segue mi ha chiesto se io abbia mai provato ad avere una certificazione di invalidità, e dopo averci pensato è una cosa che vorrei provare ad ottenere. Mi sento a disagio a chiederlo al mio psicologo per paura che non sia in qualche modo d'accordo, se non lo fosse, potrei comunque parlarne con il medico di base e prendere appuntamento? I medici dell'ASL potrebbero darmi opinioni differenti oppure senza l'input dello psicologo non posso fare nulla? Ho solo in certificato che appunto certifica che io soffro d'ansia, e ho sentito ch per richiedere l'invalidità ne servono molti, è vero? Grazie per le risposte, anche so che queste sono più domande date dalle mie insicurezze che altro. Buona giornata.
Cara, rispondo per gradi: sì, può chiedere un parere al suo medico di base se non se la sente di affrontare il discorso con il suo terapeuta. Per quanto riguarda il certificato di invalidità la risposta è: sì, i medici delle ASL possono avere opinioni diverse ma la valutazione è collegiale, nel senso che la commissione che dovrà decidere è composta da diversi specialisti che valuteranno la sua situazione medica. Per richiedere l'invalidità infine, non è sufficiente un solo documento, bensì una serie di referti e valutazioni che dimostrano come l'ansia impatti in modo significativo sulla sua vita. Un caro saluto, Dott.ssa Claudia Basileo, Psicologa.
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