Buongiorno Ho 48 anni e sono una donna. Lavoro e per quanto faccia molti sacrifici non ho problemi

23 risposte
Buongiorno
Ho 48 anni e sono una donna. Lavoro e per quanto faccia molti sacrifici non ho problemi economici. Ho una casa e un lavoro, non sono sposata ma ho accettato questa situazione, anche di non essere madre.
Sono piuttosto generosa e considero l'amicizia un dono divino. Ma purtroppo non ho avuto amiche fidate, ho visto spesso tradita la mia amicizia con atti strano che non mi spiego. Lo vedo quando ho avuto il mio lavoro, quando ho comprato casa, o quando compio gli anni, nessuna celebrazione o addirittura una certa difficoltà nel preparare un pensierino per me come un regalo.
Non che lo pretenda, ma lo faccio spesso con gli altri, mi piace pensare con affetto a qualcuno, a fare un regalo per l'acquisto della casa nuova, di complimentarmi per un contratto a tempo indeterminato o di fare un pensierino per un compleanno.
Ma per me non è stato così.
Perché?
Purtroppo ho dei problemi di salute, devo subire un intervento ad un anno di distanza da uno già avuto, problemi ginecologici che sono delicati e che forse perderò la mia femminilità per sempre.
Seppur addolorata non mi lamento, aspetterò la data dell'intervento con coraggio.
Anche per questo ho notato una mancanza di comprensione del tipo " sei troppo giù e ti lamenti sempre" ... Eppure questo livello di rapporti scadenti mi stanca e mi delude perché non mi rispecchiano.
Cosa ne pensate ? È colpa mia? In cosa sbaglio ? Grazie a chi mi ha letto.
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Succede a volte che con le migliori intenzioni si ottengono gli effetti peggiori.
Ad esempio nel caso di un eccesso di altruismo gli altri si sentano in difficoltà, in debito con l'altruista, o non meritevoli delle sue intenzioni, e paradossalmente li allontani.
Che fare? Interrompere l'eccesso di attenzioni agli altri, e vedere cosa succede.
In bocca al lupo.

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Dott.ssa Giorgiana Figus
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albano Sant'Alessandro
E' molto bello e significativo che abbia cosi consapevolezza di questo schema ricorrente, é parimenti bello che si interroghi a tal proposito. A fatto un passo molto importante verso la sua salute, si perché non esiste, come ha ben condiviso, solo la salute fisica, ma anche il benessere mentale che significa anche benessere relazionale, mi sembra una persona molto capace di fare fronte ai fatti della vita, tuttavia non si precluda un valido aiuto. Ha fatto un passo importante a esporre qui la sua domanda, faccia un successivo passo e consulti un bravo psicolog@. Buona serata e le auguro di riprendersi al meglio per il suo intervento.
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Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera! Sembra di percepire un vissuto di profonda e dolorosa solitudine. È sempre stato così? La sua domanda "È colpa mia?" mi ha fatto pensare ad una sorta di condanna al non sentirsi ricambiati, amati, desiderati. Colpa - condanna - colpevole. Chissà che non sia una sorta di "profezia/fantasia" (inconscia) che deve avverarsi ancora, ancora e ancora. Lavorare su questioni così primordiali e radicate è complicato, faticoso, doloroso e dispendioso. Avere qualcuno che possa farla sentire un po' meno sola anche di fronte agli interventi, potrebbe essere un punto di partenza per aprire percorsi più profondi. Spero abbia la possibilità di rivolgersi ad un* collega che le offra un percorso ben strutturato. In bocca al lupo per tutto
Gent.ma utente buonasera.
Innanzitutto, le auguro una pronta guarigione dai suoi problemi di salute. La sua imminente operazione, oltre alla normale e funzionale preoccupazione, che le servirà per sopportare egregiamente l'intervento, sta portando anche riflessioni più generali sul suo momento di vita, in particolare nell'ambito relazionale. Quando si affrontano problemi di salute si sente maggiormente il bisogno di sostegno amorevole e disinteressato, di empatia o semplicemente di una presenza amica.
Probabilmente la sua esperienza di vita l'ha portata ad allacciare relazioni non così significative come si aspettava e ora ne sta valutando le conseguenze.
Nel percepire benessere interiore, la sfera sociale è un elemento importante. Molte delle emozioni positive che proviamo e molte delle attività che ci piace svolgere, hanno ancora più valore di benessere se inserite in un contesto di condivisione e convivialità. E', dunque, del tutto normale che le voglia migliorare questo aspetto della sua vita che, invece, la sta deludendo notevolmente, facendole perdere fiducia negli altri, ma anche colpendo la sua stessa autostima.
Il mio consiglio è di cogliere l'opportunità di iniziare un percorso psicologico per indagare meglio questa problematica e scoprire nuove cose di sé stessa, che magari le faranno ripensare al modo di relazionarsi, al modo di comunicare pensieri ed emozioni, e al modo di ascoltare consapevolmente quanto le altre persone hanno da dirle e da trasmetterle.
Spesso il primo passo per coltivare nuove relazioni importanti è verso sé stessi. Una maggiore comprensione del sé genera autostima e determina una migliore propensione a esprimere gentilezza, gratitudine, generosità e compassione.
La invito a considerare l'intervento psicologico come momento di crescita personale che le gioverà anche per affrontare i suoi problemi di salute, che inevitabilmente intaccano anche l'equilibrio di benessere interiore.
Sarei lieto di chiarirle meglio questi concetti anche attraverso consulenza online.
Rinnovandole gli auguri di pronta guarigione, un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, sinceramente non so darle una risposta precisa, posso fare soltanto delle supposizioni. Che le persone con cui si rapporta abbiano una sensibilità molto inferiore alla sua; che la sentano molto indipendente ed autonoma e quindi non bisognosa di calore e amicizia, ecc
Ampli la cerchia delle sue conoscenze piu che può, a volte si ha la fortuna di imbattersi in una persona abbastanza simile a noi, capita quando meno uno se l'aspetta. E sia sestessa, sempre e comunque. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Cara, leggendola ho percepito una donna determinata, in gamba, disponibile e generosa. Al contempo, è riuscita a trasmettere le importanti difficoltà emotive e fisiche che sta gestendo da tempo e che dovrà ancora gestire. Comprendo quanto il supporto della rete di amicizie sincere, autentiche, calorose siano fondamentali per farla sentire sicura, protetta e amata. Di conseguenza, constatare che non sta ricevendo quanto sente di meritare deve essere un’esperienza davvero dolorosa da contenere e metabolizzare. Sembra infatti che abbia imparato più a dare, che a ricevere, e ora che ha comprensibilmente “bisogno” di appoggiarsi, trova un vuoto. Si chiede se ha colpe, mentre la invito a riflettere su cosa questo momento le stia permettendo di conoscere di sè, fosse solo il permettersi di sentirsi bisognosa di affetto, calore, autenticità. Un percorso di supporto e di elaborazione le potrebbe dare davvero un grande giovamento, sopratutto alla luce delle risorse interne che dimostra di avere. Sia generosa ancora, e continui ad esserlo sempre, ma anche verso se stessa. Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, indica la fonte della sua insoddisfazione e frustazione: "Eppure questo livello di rapporti scadenti mi stanca e mi delude".Al fine di aiutarla a comprendere e superare questa dinamica relazionale nei rapporti amicali, Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico così da capire cosa la porta ad avvicinarsi a persone che non stanno nella reciprocità di un legame e avvicinarsi a chi è in grado di dare e non solo prendere. Cordialità. Dr.ssa Lorena Ferrero
Dr. Daniele Gregorio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Perugia
Le difficoltà di salute purtroppo hanno sempre delle ripercussioni sul benessere psicologico. É una doppia elica fin troppo spesso aggrovigliata. Venendo alla sua difficoltà, in quello che scrive sento molto giudizio negativo nei suoi confronti e molto malessere dovuto ad una colpevolizzazione importante. Non posso sapere con queste informazioni, che seppur preziose non credo racchiudano tutto il suo malessere, da cosa o verso cosa possono essere indirizzate. Le suggerisco però di riflettere sulla situazione e su quanto alcune variabili le possano far male. Questo perchè, le situazioni o dinamiche esterne spesso non ci si può intervenire direttamente. Quello che può fare è intervenire su di lei in modo mirato e strategico per capire la fonte di questo malessere e questi dubbi e trovare strategie per intervenire.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima buongiorno, è davvero brutto sentirsi soli e fa bene a chiedersi cosa si potrebbe cambiare per migliorare la situazione. Si domanda se potrebbe esserci qualche colpa da parte sua (al di là che parlare di colpa mi sembra eccessivo e sarebbe più corretto parlare di dinamiche disfunzionali) : speriamo di sì. Lo speriamo perché è solo su di lei che possiamo intervenire per migliorare la situazione, quindi speriamo che ci sia qualcosa su cui intervenire. Nella sua lettera ci racconta di quanto le piaccia essere altruista, empatica e generosa, di quanto le piacerebbe essere ricambiata e di quanto sia puntualmente delusa nelle sue aspettative. Lei sente di meritare qualcosa che le viene puntualmente negato. Ha ragione, tutti meritiamo qualcosa di bello nella vita, ma varrebbe la pena indagare se dietro la consapevolezza di ciò che merita e le aspettative deluse si nascondessero dinamiche che la portano ad autosabotare queste aspettative. Se desiderasse approfondire questo punto di vista resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, prima di tutto, vorrei sottolineare che da parte sua è comprensibile sentirsi frustrata e delusa quando le relazioni non rispecchiano le sue aspettative.

Non credo che lei sia colpevole della mancanza di comprensione o dell'assenza di celebrazioni di alcun genere da parte degli altri. Tenga però presente che ognuno ha il suo modo di affrontare le relazioni e di esprimere affetto, e talvolta può essere difficile per gli altri comprendere pienamente ciò che sta passando, specialmente quando si tratta di problemi di salute delicati come i suoi.

Potrebbe risultarle utile riflettere su come comunica i suoi sentimenti e le sue necessità agli altri. Forse alcuni non sono consapevoli della sua situazione o non capiscono quanto sia importante per lei ricevere supporto emotivo in questo momento delicato della sua vita. Non è colpa sua se sente il bisogno di sostegno e comprensione.

Può essere anche che alcune persone non siano in grado di gestire situazioni emotivamente intense o non abbiano le competenze necessarie per fornire il supporto di cui ha bisogno. In questi casi, potrebbe essere utile cercare il sostegno di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e trovare strategie per affrontare le sue sfide.

Ricordi che prendersi cura di sé stessa è una priorità, specialmente durante periodi difficili come questo. Cerchi il supporto di persone che possono comprendere e rispettare i suoi sentimenti, e non esiti a cercare l'aiuto di professionisti quando ne ha bisogno.
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Dott.ssa Zarina Zargar
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno gentile utente,
la situazione che lei descrive è comprensibilmente spiacevole, ancor di più in un momento di vita in cui a causa di problematiche fisiche si sente maggiormente la necessità di una sincera vicinanza affettiva.
Da come si descrive sembra una persona determinata e autonoma, ma allo stesso tempo anche desiderosa di condividere affetto e avvenimenti importanti di vita: trovo importante che possa perseguire questo suo obiettivo senza rinunciarvi a causa delle pregresse delusioni.
A volte nelle situazioni che viviamo non c'è una responsabilità definita solo da una parte o dall'altra, ma c'è un intreccio di più fattori che concorrono all'esito finale. Proprio per questo motivo potrebbe esserle utile analizzare questa situazione in modo più ampio con l'aiuto di un professionista il quale la potrebbe supportare anche nell'affrontare la seconda operazione prevista e la prospettiva di incertezza a cui accenna.
Le faccio i migliori auguri e resto a disposizione nel caso volesse contattarmi per un consulto. Cordiali saluti
Dott.ssa Rosanna Nocera
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Angri
Salve, le faccio gli auguri per il suo intervento, e le consiglio quando può, di valutare la possibilità di confrotarsi con un esperto.
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Dott.ssa Rossella Chiusolo
Psicologo, Psicoterapeuta
Aprilia
Buongiorno inizi ad essere più generosa con se stessa così come lo è con gli altri. Da quello che scrive si sente che il lei c'è un grande senso del dovere, si chieda cosa fa per sé stessa? Si è mai fatta dei regali?si è mai presa delle pause? Inizi a fare lei per prima ciò che vorrebbe facessero gli altri per lei. Le mandi un abbraccio e in bocca al lupo per l Intervento! Rossella Chiusolo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
Le domande a cui non trova risposta potrebbero trovarne una all' interno di uno spazio di riflessione più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto qualora lo volesse, ricevo anche on-line tramite video-consulti.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, purtroppo le relazioni interpersonali, che spesso tendiamo ad analizzare in modo razionale seguendo il nostro metro, sono più complicate, sfumate ed ambivalenti. Sicuramente aspettarsi di ricevere lo stesso trattamento che si eroga è un errore, occorre dare se si sente la spinta senza aspettarsi troppo indietro. Ma sempre va valutata la nostra soddisfazione rispetto alla relazione che stiamo analizzando e orientarci verso quelle che ci gratificano maggiormente.
Dott.ssa Roberta Fratipietro
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Non mi piace mai parlare di "colpa" e "sbagli". Credo sia poco utile. Le sue emozioni sono meritevoli di riflessione. Mi arriva un dolore, una solitudine, incomprensione, anche paura. Credo che siano sensazioni utili dalle quali partire per iniziare a comprendersi di più. Mettersi in ascolto di se stessi è fondamentale per potersi mettere in ascolto anche dell'altro. Sentirsi deprivati di persone, affetti, occasioni, può far sentire soli. Forse, partire da questa solitudine può essere un primo passo.
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera. Mi dispiace per le difficoltà che sta attraverso sia a livello relazionale che psicofisico.
Rispetto a quanto ha scritto, mi sento di dirle che siamo disegnati per cercare gli altri. La mente umana non esiste in isolamento quindi siamo plasmati dall'evoluzione per desiderare che gli altri ci rispondano in modo, almeno in parte soddisfacente, a una serie di nostri bisogni, desideri, aspettative. Quando gli altri significativi non rispondono in modo soddisfacente, la sofferenza e la delusione sono inevitabili. Si sopportano dosi variabili di scontentezza ma spesso si ha bisogno di una sicurezza, che quando chiediamo qualcosa di basicamente umano l'altro ci sia, ci dimostri la sua vicinanza. Questa sofferenza la porta a sentirsi sbagliata? che pensieri si porta dietro? questo può essere esplorato in terapia.
Rispetto al tema femminilità-intervento chirurgico lei ha diritto di condividere come si sente, di lamentarsi se ne sente il bisogno. I suoi vissuti hanno valore e sono importanti. Sono temi molto delicati, anche la femminilità è un costrutto pieno di significati personali che richiamano anche la propria storia, pertanto se vuole possiamo parlarne in colloquio.
In vista dell'operazione, un supporto psicologico può essere un contesto relazione in più in cui poter condividere il suo sentire, che è prezioso e meritevole di essere accolto. E' importante accogliere, ascoltare le parti di sè più sofferenti e capire quali sono i loro bisogni oggi.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto e un sincero augurio. Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Gentilissima, mi spiace molto per la sua situazione e le esprimo la mia vicinanza, augurandole che le questioni di salute possano rientrare al più presto. Per quanto riguarda i suoi interrogativi, non c'è un giusto o uno sbagliato, ma sicuramente, come ha notato anche lei, c'è una certa ricorrenza rispetto alle sue modalità comportamentali, alle sue aspettative e a quelle che sono le risposte degli altri. Attraverso un percorso di terapia potrebbe essere supportata nell'acquisire maggior consapevolezza rispetto a questi processi e nel riuscire poi ad intervenire per modificare questi pattern disfunzionali o il significato che attribuisce a questi comportamenti da parte degli altri. Qualora avesse bisogno, rimango a disposizione. Le auguro il meglio, cordiali saluti. Dott.ssa Zenucchi
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Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima sono tante le persone come lei ,autonome e risolute che si ritrovano sole malgrado ogni tentativo di legare. Purtroppo le persone che ci stanno intorno ,non per scelta ,non comprendono o non apprezzano. Bisogna quindi andarle a cercare chi e' simile a noi negli interessi , ,situazioni, religione , fragilita'...in due parole chi ci somiglia in aspetti importanti della nostra personalita' e situazione .Vedra' che cercando...trovera' persone disponibili e affettive .Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione con tanta sincerità.

Non è affatto colpa tua. La tua generosità e il desiderio di celebrare gli altri sono segni di una persona sensibile e affettuosa, ma purtroppo non tutte le persone sono in grado di rispondere in modo simile. Lamentarsi della mancanza di riconoscimento o di affetto è comprensibile, soprattutto quando senti che hai fatto molto per gli altri e non ricevi lo stesso in cambio.

A volte, le persone non rispondono come ti aspetteresti per diverse ragioni: magari non comprendono quanto sia importante per te il supporto emotivo, oppure potrebbero esserci dinamiche di invidia o di distanza emotiva che rendono difficile loro mostrare affetto o gratitudine. A volte, la mancanza di comprensione può derivare anche da difficoltà personali o da una disconnessione emotiva, che può rendere difficile per gli altri essere veramente presenti per te.

Riguardo ai tuoi problemi di salute, è molto importante che tu possa ricevere supporto e comprensione, e se questo non avviene, potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere sulle persone con cui scegli di condividere queste esperienze. Potresti sentirti delusa da chi non è in grado di offrirti il sostegno che ti aspetti, ma questo non significa che tu stia sbagliando nel cercare amore e comprensione. Talvolta, le persone che non sono in grado di capire il tuo dolore, potrebbero semplicemente non avere gli strumenti emotivi per farlo.

Forse non sbagli in nulla, ma la tua aspettativa di riscontro potrebbe essere troppo alta rispetto a ciò che gli altri sono disposti o capaci di offrire. Questo può portarti a un senso di vuoto, soprattutto quando metti tanto impegno nelle relazioni senza ricevere lo stesso impegno in cambio.

Ti consiglio di fare attenzione a chi scegli come amici e di non farti scoraggiare dalla mancanza di reciprocità da parte di alcune persone. A volte, un piccolo cambiamento di prospettiva o di cerchia sociale può aiutarti a trovare relazioni più in linea con i tuoi valori e desideri. Considera anche di cercare supporto professionale, che ti possa aiutare a elaborare il dolore legato alla tua salute e alle difficoltà relazionali, per trovare modi più sani di affrontare e gestire le tue emozioni.

Non sei sola nelle tue difficoltà, anche se a volte può sembrare che lo sia, e il fatto che tu stia riflettendo su tutto questo è un segno di grande consapevolezza. Prenditi cura di te stessa, e concediti il permesso di ricevere affetto e comprensione senza sentirti in colpa per averne bisogno.
Buongiorno, il messaggio che ha scritto riflette un profondo senso di frustrazione, solitudine e delusione rispetto ai suoi rapporti interpersonali, in particolare quelli di amicizia. Mi sembra di capire che dà tanto agli altri, ma non riceve in cambio lo stesso tipo di attenzione e di supporto; il che la fa sentire incompresa e poco apprezzata, alimentando il senso di solitudine e di frustrazione.
La sua riflessione sulla difficoltà nel ricevere affetto e attenzione suggerisce un comprensibile bisogno di maggiore reciprocità nelle relazioni.
Inoltre, la sua situazione di salute e l'intervento imminente, sono sfide intime e dolorose in cui il supporto degli altri diventa ancora più importante.
Le persone a volte non riescono ad interpretare il dolore e i bisogni emotivi altrui o potrebbero non sapere come reagire di fronte a situazioni difficili come queste, soprattutto quando si tratta di persone che, come lei, affrontano le difficoltà con coraggio e indipendenza. La sua propensione all'altro richiama il bisogno di essere vista, compresa e supportata come merita; potrebbe considerare di aprirsi di più con le persone, ampliando la sua rete sociale (gruppi d'ascolto, attività sociali come teatri, gruppi di viaggio ecc..) in modo tale da conoscere nuove persone con cui condividere le sue emozioni e i suoi bisogni in modo chiaro.
Infine, se sente che queste difficoltà influenzano il suo benessere psicologico, parlare con un terapeuta potrebbe offrirle uno spazio sicuro e personalizzato per affrontare queste tematiche profondamente.
Dott.ssa Silvia Stevelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, vorrei in qualche modo rassicurarla del fatto che non è una questione di colpa, ma di dinamiche relazionali complesse e spesso inconsapevoli che possono influenzare il modo in cui viviamo i nostri rapporti. Le relazioni umane sono complesse e spesso si sviluppano dinamiche che non dipendono da un solo fattore o da un’unica persona. Detto questo, può essere utile riflettere su come si costruiscono e si vivono questi legami. In alcuni momenti, senza volerlo, il nostro modo di relazionarci con gli altri può portare a esperienze che si ripetono, anche se non desideriamo che accada. Prendere consapevolezza di questi schemi può aiutarla a scegliere rapporti più in sintonia con i suoi bisogni e in cui possa sentirsi davvero riconosciuta e valorizzata. Se lo desidera, un percorso psicologico può offrirle uno spazio sicuro per poter esplorare questi aspetti, comprenderli più a fondo e ritrovare un senso di equilibrio e di serenità nei suoi rapporti. Nel frattempo, può essere utile dedicarsi ad attività che la fanno sentire bene e a contatti con persone che le trasmettono energia positiva, anche se in modo graduale.

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