Buongiorno a tutti, ho eseguito recentemente un BREATH TEST per intolleranza al lattosio a causa di

16 risposte
Buongiorno a tutti,
ho eseguito recentemente un BREATH TEST per intolleranza al lattosio a causa di fenomeni di gonfiore addominale che si verificano frequentemente negli ultimi anni.
Il breath test è risultato POSITIVO, nonostante il valore di H2 non superasse mai nemmeno i 10 ppm (15 a T0 e poi via via decrescendo verso 2, salendo a 4 come picco massimo dopo 120’). La spiegazione che è stata data al mio medico di base (che ha dovuto contattare la struttura per avere delucidazioni) è che oltre al valore di H2, si considera anche il valore di CH4 e, in particolare, la differenza tra i due metaboliti. Anche qui mi sorgono comunque i dubbi perché a T0 avevo 90 ppm di CH4, che si è assestato poi sui 66, con un picco massimo a 83 ppm a 150’, tornando poi stabile sui 60.
Potete aiutarmi ad interpretare questo test? È il picco degli 83ppm che ha determinato la positività del test?
Grazie mille!
Buongiorno,
Nell'elaborazione del suo referto è stato tenuto conto della concentrazione nel respiro di metano in risposta alla somministrazione di lattosio, procedura che sta sempre più divenendo una prassi poiché si è scoperto che una percentuale della popolazione non produce sufficienti quantità di idrogeno (con il rischio, dunque, di falsi negativi).

Idrogeno e metano, infatti, sono entrambi opera dalla fermentazione del microbiota intestinale, e la prevalenza di uno o dell'altro metabolita dipendono da concentrazione e tipologia dei microrganismi che popolano il suo colon.

Per avere una risposta definitiva dovrà però rivolgersi al medico chirurgo – in quanto l'unico professionista sanitario in grado di porre diagnosi –, che saprà inoltre elencarle le accortezze da avere in caso di conferma del risultato del laboratorio di analisi.

A disposizione per ulteriori domande, un cordiale saluto

Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista

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Dott.ssa Roberta Garozzo
Nutrizionista, Chinesiologo
Catania
Salve, lei afferma di avere effettuato il BREATH TEST a seguito dei Disturbi addominali che presenta negli ultimi tempi, di solito l'intolleranza al lattosio si accompagna a diarrea. A volte può esserci una positività relativa e secondaria a un fenomeno più complesso di disbiosi intestinale chiamato SIBO, per cui il risultato può essere positivo, anche se il Golden standard per tale condizione è il break test al lattulosio. Per scongiurare la sua intolleranza a lattosio, se proprio è importante per lei saperlo, non le resta che procedere alla indagine genetica per mutazione del gene della lattasi, su consiglio del curante ovviamente. In ogni caso, per avere un minimo di miglioramento della sua condizione, quantomeno il lattosio va escluso per un periodo di tempo variabile (dato che genera fermentazione a causa o della disbiosi o del deficit di lattasi). Ma non sarà sufficiente solo questo accorgimento se dovesse trattarsi di una disbiosi di tipo fermentativo. A disposizione per ulteriori domende! Roberta Garozzo
Dott.ssa Maria Luz Viloria
Dietista, Nutrizionista
Reggio Emilia
Buonasera per effettuare una diagnosi non basta un'esame come il breath test ma è necessario ripercorrere la sua storia clinica remota e attuale, e i suoi sintomi dall'insorgenza ad oggi (sono sempre presenti o si presentano solo dopo aver ingerito specifici alimenti e bevande) e solo dopo si può fare una diagnosi di intolleranza al lattosio o sospettare di disbiosi fermentativa o sovracrescita batterica intestinale (SIBO). In generale se un paziente ha sempre gonfiore e dolore addominale sarebbe più corretto fare un breath test del lattulosio e non del lattosio che di solito dovrebbe essere effettuato soltanto da coloro che sviluppano i sintomi dopo l'assunzione di alimenti ricchi di lattosio come latte, latticini e formaggi freschi. Purtroppo i sintomi di queste intolleranze sono molto simili ma già solo facendo alcune domande mirate si può capire se si tratta semplicemente di intolleranza al lattosio o di SIBO, è importante fare tale distinzione perchè la prima si risolve togliendo il lattosio dalla dieta mentre la SIBO si risolve tramite terapia antibiotica e una dieta ideata per tale problematica, per disbiosi e per disturbi gastrointestinali ovvero la dieta Low Fodmaps. Spero di essere stata abbastanza chiara, le faccio i migliori auguri Dott.ssa Maria Luz Viloria
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buongiorno, se i sintomi che l'hanno portata a fare il test dovessero rientrare dopo un periodo di esclusione del lattosio dalla sua dieta, avrebbe la prova empirica della sua intolleranza.

saluti
Dott.ssa Elisa Verbale
Biologo nutrizionista, Nutrizionista
Torino
Salve,
tenga presente che i range (come capita anche per gli esami del sangue d'altronde) possono essere diversi cambiando laboratorio analisi, quindi non è sempre semplice ed immediato intepretare un esito, infatti il suo medico curante ha saggiamente chiamato la struttura per avere maggiori delucidazioni.
Sarà poi sempre cura del suo medico consegnare una diagnosi di intolleranza oppure rimandarla ad uno specialista.
Cordialmente,
Elisa Verbale

Salve
Consiglio:
Contattaci il medico che le ha prescritto l'esame.
Contatti un nutrizionista per migliorare la sua alimentazione in quanto possibile non sia solo un problema di lattosio
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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Dott.ssa Barbara Benfatto
Nutrizionista
Paternò
Gentilissimo, sicuramente il test genetico non lascia ombra di dubbio. Io consiglio sempre quello.
Dott.ssa Filomena Acanfora
Nutrizionista
Scafati
Buongiorno
da quello che riferisce risulta riduttivo fermarsi solo al breath test eseguito una sola volta, il consiglio è di ripeterlo a distanza per avere la certezza e integrare con altri esami che possono essere chiarificatrici riguardo lo stato di infiammazione intestinale. Il riferimento al metano rispetto all'idrogeno rende il test più accurato. Non riferisce se ha fatto altre indagini oltre a questo tipo un test per celiachia. Le consiglio di rivolgersi presso centri specializzati dove troverà chi possa inquadrare il suo problema in seguito potrà rivolgersi ad un nutrizionista che la possa seguire. Se ha necessità sono a sua disposizione
Dott.ssa Filomena Acanfora
Buonasera, provo a darle delucidazioni in merito; come le avranno detto ci sono due tipi di test per l'intolleranza al lattosio: l’H2 Breath Test, o test dell' idrogeno e C13 Breath Test, o test al Carbonio; quest'ultimo ha diversi vantaggi come la durata inferiore , digiuno meno prolungato rispetto al test H2 e soprattutto bisogna assumere meno lattosio.
Questo test del respiro è basato sulla somministrazione orale di lattosio marcato con l’isotopo stabile non radioattivo 13C.   È un metodo diretto e semiquantitativo in cui l’aumento del rapporto isotopico 13CO2/12CO2 misurato nell’espirato è direttamente correlato alla quantità di lattosio metabolizzato e assorbito, quindi all’attività dell’enzima lattasi. 
Il 13C lattosio breath test è un metodo più diretto in quanto dà una misura della quantità di glucosio e galattosio assorbiti (non dell’idrogeno emesso per mancato assorbimento di lattosio), quindi è più sicuro e preciso.
Questo test ha minor interferenze legate alla presenza di altre patologie, quindi riduce anche i falsi positivi o falsi negativi nei pazienti definiti “non H2-producers”. 
Nello specifico viene rilevata la velocità di metabolizzazione del substrato 13C, espresso in dose/h(%).
Un valore di minore di 5 dose/h(%) significa che il soggetto presenta un malassorbimento del lattosio, quindi è intollerante al lattosio.
Spero di esserle stata di aiuto.
A disposizione
Dott.ssa F.A.
Io eviterei di fare ulteriori test ma seguirei un'alimentazione molto attenta priva di lattosio per almeno 15 giorni osservando se c'è un miglioramento dei sintomi intestinali, della consistenza delle feci e del meteorismo e della circonferenza addominale, continuando però a mangiare tutti gli altri alimenti che abitualmente consuma.
Se cosi' fosse credo che la risposta sia già chiara.
Se così non fosse si possono ipotizzare altre problematiche intestinali come disbiosi intestinale, sibo, permeabilità intestinale o reazione ad altre componenti alimentari. Di conseguenza potrebbe valutare con un gastroenterologo la possibilità di fare ulteriori test.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Sala
Dott.ssa Raffaella Cirianni
Nutrizionista
Vibo Valentia
Buongiorno, potremmo definire il gonfiore addominale come il male del secolo, purtroppo è un sintomo comune in molte patologie. Dobbiamo andare dunque ad esclusione, ma non si abbatta, con il giusto percorso riuscirà a trovare la cura che fa per lei. Intanto si rivolga a un gastroenterologo, che sarà in grado di differenziare la sua diagnosi ed escludere altre patologie. Successivamente un Nutrizionista potrà trovare il piano alimentare che più si adatta al suo stile di vita. Per quanto riguarda i valori del Breath Test, interpretarli è difficile senza conoscere i parametri utilizzati dal laboratorio a cui si è rivolto. Cordiali Saluti Dott.ssa Raffaella Cirianni
Due parole sul ricorso eccessivo ai test. Ne chiediamo e ne facciamo troppi, spesso senza una vera necessità (non mi riferisco al Breath Test, naturalmente). Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più comuni al mondo e dipende quasi sempre dallo stile alimentare generale e dal numero di pasti fuori casa o con cibo processato. Il 65% della popolazione mondiale non riesce a digerire il latte perché non ha la lattasi ma i prodotti a base di lattosio sono facilmente sostituibili con fonti proteiche migliori. Come le ha già suggerito una collega, in questi casi si sospendono gli alimenti con lattosio per 2 o 3 settimane, si mangia cibo sano e si osserva la situazione. In presenza o in assenza di un’intolleranza al lattosio, ridurre le quantità di alimenti con latticini e lattosio nella propria alimentazione migliora comunque la sintomatologia intestinale e la qualità della dieta.
Dr. Daniele Segnini
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Dal suo test emerge una produzione significativa di metano (CH4) con valori piuttosto elevati, e questo può confermare la positività anche se l’idrogeno (H2) resta basso. Per alcuni soggetti, infatti, l’intolleranza al lattosio si manifesta con una produzione maggiore di CH4 piuttosto che di H2. Questo avviene perché alcuni tipi di batteri presenti nell’intestino producono principalmente metano quando fermentano il lattosio non digerito.
Nel suo caso, è probabile che la struttura abbia considerato il picco di 83 ppm di metano come indicativo di una fermentazione intestinale in risposta al lattosio, suggerendo quindi una ridotta tolleranza. I valori di CH4 superiori a 10-20 ppm, soprattutto se associati a sintomi come gonfiore addominale, vengono spesso interpretati come un segno di malassorbimento. In conclusione, il test suggerisce che il suo intestino potrebbe non tollerare bene il lattosio, manifestandosi con sintomi digestivi spiacevoli. Valutare una riduzione del lattosio nella dieta potrebbe aiutare a gestire i sintomi, ma le consiglio di discuterne anche con un gastroenterologo o un nutrizionista per un piano personalizzato. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti!
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Dott.ssa Susanna Battaglia
Nutrizionista
Roma
Buongiorno, l'intolleranza al lattosio può essere tale, oppure può essere una conseguenza i una disbiosi intestinale che crea permeabilità intestinale. Consiglio la dieta Kousmine o la dieta del microbiota , sono ambedue antinfiammatorie, associate a probiotici di buon livello : i probiotici da soli non producono risultati stabili nel tempo, Buona giornata
Buongiorno

Il picco di metano (83 ppm) potrebbe essere uno dei fattori che ha determinato la positività del test, poiché una certa quantità di metano nel respiro, insieme alla diminuzione dei livelli di idrogeno, può essere indicativa di una risposta intestinale alterata al lattosio. Anche se il valore di H2 non è particolarmente elevato, l'interazione tra H2 e CH4 e la loro differenza potrebbe essere stata un fattore che ha contribuito alla positività del test. Il tuo test potrebbe indicare una forma di intolleranza al lattosio con prevalenza di metano, il che è meno comune rispetto alla fermentazione che produce principalmente idrogeno.
Buongiorno! Cerchiamo di fare chiarezza sull'interpretazione del suo breath test al lattosio, che presenta effettivamente dei valori un po' particolari.
Interpretazione Tradizionale del Breath Test al Lattosio:
Solitamente, un test al lattosio è considerato positivo se si verifica un aumento significativo (generalmente > 20 ppm rispetto al basale) del livello di idrogeno (H2) nell'espirato dopo l'ingestione di lattosio. Questo aumento indica che il lattosio non è stato completamente digerito nell'intestino tenue ed è stato fermentato dai batteri nel colon, producendo idrogeno.
Il Suo Caso Specifico:
* Idrogeno (H2): I suoi valori di H2 rimangono molto bassi e non raggiungono mai la soglia di positività (> 20 ppm di aumento rispetto al basale). Il picco massimo di 4 ppm è decisamente inferiore a questo valore.
* Metano (CH4): I suoi valori di metano (CH4) sono invece molto elevati al basale (90 ppm) e rimangono su livelli significativi durante tutto il test, con un picco a 83 ppm a 150 minuti.
Il Ruolo del Metano (CH4) nella Diagnosi di Intolleranza al Lattosio:
L'interpretazione dei breath test si è evoluta e ora considera anche la produzione di metano. Alcune persone, in presenza di batteri metanogeni nel loro intestino, possono fermentare gli zuccheri producendo principalmente metano anziché idrogeno. In questi casi, un aumento significativo del metano può indicare un'intolleranza, anche in assenza di un aumento significativo dell'idrogeno.
Interpretazione Possibile del Suo Test:
* Produzione Dominante di Metano: I suoi alti livelli di CH4 basali suggeriscono una probabile iperproliferazione di batteri metanogeni nel suo intestino (potrebbe trattarsi di SIBO a prevalenza metanogena o IMO - Intestinal Methanogen Overgrowth). In questo scenario, anche il lattosio non digerito potrebbe essere stato fermentato principalmente da questi batteri, producendo metano anziché un aumento rilevante di idrogeno.
* La Positività Basata sul Metano: È molto probabile che la positività del suo test sia stata determinata proprio dai livelli elevati di metano, in particolare dal valore basale molto alto e dal mantenimento di livelli significativi durante il test. Il picco di 83 ppm a 150 minuti potrebbe aver ulteriormente supportato questa interpretazione, indicando una risposta alla somministrazione di lattosio con un'ulteriore produzione di metano, anche se non c'è un aumento netto significativo rispetto al basale.
* La "Differenza tra i due metaboliti": La spiegazione relativa alla differenza tra i due metaboliti potrebbe riferirsi al fatto che, in presenza di una forte produzione di metano, la produzione di idrogeno potrebbe essere soppressa o meno rilevabile. Quindi, anche se l'H2 non aumenta, la presenza di alti livelli di CH4, soprattutto se con una dinamica suggestiva durante il test (anche senza un picco drastico), può indicare un'intolleranza al lattosio in un contesto di alterazione del microbiota intestinale.
Come Procedere:
* Discutere Approfonditamente i Risultati con il Medico: È fondamentale che il suo medico di base, che ha già avuto un contatto con la struttura, le spieghi nel dettaglio il ragionamento che ha portato alla positività del test, tenendo conto dei valori di entrambi i gas. Chieda chiarimenti su come i livelli di metano, in particolare il valore basale elevato, abbiano contribuito alla diagnosi.
* Considerare Ulteriori Indagini sul Microbiota: I suoi alti livelli di metano suggeriscono un'alterazione significativa del microbiota intestinale. Potrebbe essere utile considerare un'analisi più approfondita del suo microbiota fecale per avere un quadro più completo della composizione e della funzionalità dei suoi batteri intestinali.
* Approccio Terapeutico: Discuta con il suo medico le opzioni terapeutiche. In caso di intolleranza al lattosio con una componente di IMO, l'approccio potrebbe includere:
* Dieta a basso contenuto di lattosio: Ridurre o eliminare gli alimenti contenenti lattosio.
* Interventi per l'IMO: A seconda della gravità dei sintomi, potrebbero essere considerati approcci dietetici specifici (come la dieta low-FODMAP o la dieta elementare) o, in alcuni casi, terapie antibiotiche mirate per ridurre la carica di metanogeni.
* Probiotici: Alcuni probiotici specifici potrebbero aiutare a modulare il microbiota.
In conclusione, è molto probabile che la positività del suo breath test al lattosio sia stata determinata dai livelli elevati di metano, indicativi di una significativa alterazione del microbiota intestinale con una probabile produzione dominante di metano durante la fermentazione del lattosio non digerito. È cruciale una discussione approfondita con il suo medico per comprendere appieno l'interpretazione del test e definire un piano terapeutico adeguato. A presto!

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