Esperienze
Credo nelle potenzialità presenti in ognuno di noi.
Credo nel raggiungimento della FELICITÀ.
Credo che prendersi cura di noi stessi sia un nostro dovere, prima di aiutare chiunque altro.
Credo che la libertà di essere sé stessi sia impagabile e meravigliosa.
Il viaggio ne vale la pena. Incominciamo?
Psicologa e psicoterapeuta
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicologo clinico
- Psicoterapia
- Psicoterapia fenomenologico-dinamica
- Terapia di gruppo
Principali patologie trattate
- Borderline ,
- Dolore ,
- Cefalea ,
- Depressione ,
- Fobia ,
- +51 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (3)
Via Marconi 13, Laveno-Mombello 21014
Disponibilità
Pagamento online
Accettato
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Pagamento online
Accettato
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Vallone 1, Luino 21016
Disponibilità
Pagamento online
Accettato
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
-
Consulenza online
70 € -
-
Consulenza psicologica
80 € -
-
Psicoterapia
80 € -
-
Psicoterapia individuale
80 € -
-
Colloquio psicologico di coppia
80 € -
-
-
-
-
-
-
-
Recensioni
3 recensioni
-
A
A.V.
Sono cliente della Dottoressa Zezza da tempo, non posso che ringraziarla. Ho trovato in lei, la terapeuta perfetta, le sessioni le vivo molto intensamente e, grazie al nostro percorso, ho dato voce alle mie emozioni più profonde. Oggi sono una donna felice, con un "libretto di istruzioni", che mi permette di VIVERE. Non posso che ritenermi soddisfatta. Grazie di cuore!
• Studio Dr.ssa Zezza • psicoterapia individuale •
Dott.ssa Elena Zezza
Grazieeee
-
L
Luciana
Dottoressa meravigliosa,empatica,con lei mi sono sbloccata come con nessun altro.la ringrazierò sempre per avermi reso migliore.molto umana,grazie di esistere dottoressa.
• Centro Medico Polaris • psicoterapia •
Dott.ssa Elena Zezza
grazie
-
M
Mario
Sbloccare l'emozione, rendendo reali e palpabile l'emotività che governano la nostra vera vita. Questo è il risultato di anni di terapia, accettazione fragilità vivere le proprie emozioni da persone adulte e responsabili. Fino ad arrivare in pienezza ad una reale vita felice. Grazie Dott.
• Consulenza online • consulenza online •
Dott.ssa Elena Zezza
Grazie
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo, che faceva parte della compagnia di amici. Lui 34, io 31. Lui si è lasciato pochi mesi fa da una storia di 7 anni. Io vivo in Calabria, lui in Trentino. Lui è partito in quinta in questa prima frequentazione, è venuto a trovarmi due volte, mi ha invitata ad andare in viaggio con lui in Spagna e in Francia, dove ho conosciuto anche suoi amici cari. Era molto preso, si è fatto prendere dall'emozione e dai sentimenti esplosivi che ha sentito per me all'inizio. Dopo che si era lasciato aveva avuto un'altra piccola frequentazione con una ragazza da cui però non voleva niente di più che sesso, e ci si era poi distaccato. Con me a un certo punto ha parlato di sentimenti. Ci siamo confidati il fatto che entrambi avevamo iniziato a fare i classici pensieri-sviaggioni su un ipotetico futuro, per esempio sapendo che a me a dicembre sarebbe scaduto il contratto lui aveva pensato "chissa, potremmo almeno avvicinarci", e così anche io. Insomma, sono stata travolta da questo "amore" iniziale.
Fino al giorno in cui ha incominciato a dirmi (in realtà non voleva crearne un dramma) che nei momenti di distanza, quando riusciva a non stare in fissa con me con i pensieri, si rendeva conto che la sua necessità più profonda era stare solo, nel senso di "sentirsi solo", per via della relazione appena finita. Non che ci siano ancora possibilità con la sua ex, si tratta proprio di un'esigenza viscerale, che io tra l'altro comprendo bene perchè anni fa la provai anche io.
Questa esigenza ha preso il sopravvento fino alla chiamata finale, su cui continuo a rimuginare come un'ossessa, in cui lui con voce tremolante mi ha detto "io non so se ci riesco". Stando a discorsi precedenti, lui dice che avendo iniziato a sentire cose più forti, mettendosi le cose più serie, si è reso conto di non potercela fare, o meglio di non sapere se riuscirebbe a metterci energie in una nuova relazione. Ed è finita, sono passate due settimane e non è più tornato indietro.
Io mi sento distrutta, nonostante gli avessi detto che lo capivo dentro di me pensavo di essere l'eccezione a questo discorso, perchè lui me lo ha fatto "credere" in questi mesi di altissimo coinvolgimento.
Io mi sento distrutta. Continuo a pensare: avrà un'altra? Non gli piacevo più, è questa la verità, altrimenti il sentimento avrebbe prevalso su questa razionalità? E rimugino su tutte le parole dette cercando delle "prove" del fatto che davvero lui era preso di me, e che adesso anche lui starà soffrendo per questa perdita. Tuttavia, poi mi illumino tristemente e mi dico che lui ha voluto chiudere, punto, che lui ha deciso di prendere le distanze e che quindi lui starà bene nella sua scelta perchè è quello che voleva, e penso che l'ultimo periodo mi ha vissuta come un accollo, perchè anche io sentendo che lui aveva questi pensieri sono diventata più richiedente e lui si è sentito soffocare.
Nella nostra chiamata io gli ho detto quello che provavo: che mi mancava, che avevo voglia di stare con lui, che avevo voglia di fare l'amore con lui. Solo una volta l'ho detto, non so perchè, ma adesso mi sento anche così stupida e ridicola perchè lui non ricambia queste parole, lui ha solo saputo dire "io non lo so se posso, io non lo so se ci riesco". Mi sento ridicola, mi ha travolta lui in tutta questa situazione e poi mi ha esclusa brutalmente.
Buongiorno, purtroppo leggo solo ora e non so quanto tempo sia passato da questo messaggio. Mi spiace sentire come si giudica in malo modo. Lei è stata trasparente con se stessa e con i suoi sentimenti verso di lui, questo non è stupido, questo è coraggioso! Essere liberi di essere se stessi credo sia ciò che di più meraviglioso possiamo avere. Arriverà la persona giusta per lei, quella che non la farà sentire stupida perché ama.
Scrivo perché sono arrivata a un punto della mia vita in cui a quasi 25 anni ho avuto solo relazioni brevi e fallimentari a livello sentimentale, tanto da disperarmi se una semplice uscita conoscitiva con un ragazzo non va bene, reagisco quasi come se avessi chiuso una storia durata un anno, e reagisco così indistintamente a chi ho davanti, anche se la persona non mi soddisfa a pieno. Vorrei un vostro parere in merito, grazie a tutti...
Buonasera, credo che questa disperazione andrebbe approfondita. Se vuole possiamo sentirci per iniziare un percorso e capire cosa c'è che le impedisce di avere relazioni significative.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.