Buongiorno a tutti

24 risposte
Buongiorno a tutti,
Ho un problema con la mia gelosia retroattiva.
Non riesco ad accettare il passato della mia partner, e sono sempre alla ricerca di conforto rischiando di tirare fuori ricordi brutti del suo passato fino a farla soffrire. Sto bene solo quando vengo rassicurato sempre per le stesse "paranoie".
Aiutatemi è pesante e non voglio perderla. Cosa mi consigliate? A chi potrei rivolgermi zona provincia di Torino/Ivrea/Vercelli?
Dott.ssa Giulia Ciaudano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che descrive, immagino la frustrazione che possa generare in entrambi i membri della coppia. Sarebbe importante affrontare la situazione per comprendere le motivazioni sottostanti alla sua gelosia.
Resto a disposizione su Torino. Cordiali saluti. Giulia Ciaudano

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Dott.ssa Cecilia Mancini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Paziente Anonimo, posso immaginare quanto possa essere faticoso vivere con questi pensieri che tornano e con il timore di far soffrire la persona che ami. Non sei solo in questa difficoltà, e il fatto che tu stia chiedendo aiuto mostra quanto tu tenga non solo alla tua relazione ma anche al tuo benessere.

Se senti il bisogno di un supporto in presenza, puoi cercare con la lente un/una psicologo/a o psicoterapeuta nella tua zona (provincia di Torino, Ivrea, Vercelli). Se invece preferisci, oggi è possibile anche intraprendere percorsi online con professionisti in tutta Italia. Entrambe le strade possono offrirti uno spazio sicuro dove affrontare queste emozioni e trovare nuove modalità in cui stare comodo nella relazione.
Un passo alla volta, Insieme.
Dr.ssa Cecilia Mancini
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, capisco bene come quello che descrive la porti a soffrire e purtroppo è una reazione molto comune quando si parla di questo argomento.
Il pensiero fisso sul passato del/della proprio/a partner a volte può prendere il sopravvento e appare come impossibile da superare, anche se razionalmente penso sappia che pensarci continuamente non le porterà sicuramente beneficio.
Il fatto che lei continui a chiedere rassicurazioni, può farla stare bene nel breve termine, ma quante volte questo pensiero fisso si è poi ripresentato, anche dopo le rassicurazioni ricevute? Nel lungo termine quindi non si rivela troppo efficace, sia per lei che per la sua relazione.
Quello che le consiglio è di cercare un terapeuta (può cercare anche in questa piattaforma inserendo la sua come zona di ricerca) di orientamento cognitivo-comportamentale poiché ritengo che questo approccio possa esserle utile per darle gli strumenti adeguati ad affrontare la sua difficoltà. Penso sia utile per lei inizialmente comprendere come e quando si attivano questi pensieri fissi e come si manifestano nel tempo. Inoltre potrebbe essere utile un percorso in cui si cerca di arrivare all'accettazione del fatto che anche la sua partner ha avuto un passato, così come lei, e che questo rientra nel naturale corso delle cose. Comprendo come razionalmente possa essere molto semplice, ma poi nel pratico sia più complesso da "ricordare" e mettere effettivamente in pratica, ma con il giusto supporto è un obiettivo raggiungibile.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
buongiorno.
il problema richiede chiaramente l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta. le consiglio di fare una ricerca proprio sul sito miodottore, dove troverà molti professionisti preparati in zona e online.
Dott.ssa Noemi Nappa
Psicologo, Psicologo clinico
Moncalieri
Salve, la gelosia, in molte situazioni, può derivare da un profondo bisogno di conforto e rassicurazione. Tuttavia, quando questo bisogno diventa costante, rischia di compromettere l’equilibrio della relazione, generando sofferenza in entrambi i partner.
Un percorso psicologico può offrire l’opportunità di esplorare le radici di questo disagio, aiutando a comprendere meglio le dinamiche interiori che lo alimentano, in particolare in relazione al passato del proprio partner.
La terapia rappresenta uno spazio sicuro e non giudicante, in cui poter riflettere su di sé, riconoscere le proprie vulnerabilità e imparare a gestirle in modo più sano, senza compromettere ciò che si ama. Dott.ssa Nappa Noemi
Buongiorno,

Le offro quel poco che posso immaginare da quanto detto, ci tengo però a sottolineare che si tratta di ipotesi dalle quali vorrei non si sentisse definit*.

Nonostante la fatica che emerge dalle sue parole, si percepisce la voglia di non rovinare la relazione con la persona che ama e di cui vuole prendersi cura. E' su questo punto che inizierei il percorso terapeutico: qui non c'è “solo gelosia”, c’è anche qualcuno che sa riconoscere il valore della compagna, che vuole costruire e non distruggere.

Come mi sembra di capire lei già sappia, non esiste una soluzione immediata, ma riconoscere ciò che ci fa soffrire, narrarlo, è un passo fondamentale. Non ci sono errori, solo tentativi di di capire come fare spazio all’amore senza che la paura prenda il sopravvento . Ed è questa parte di lei che merita una voce in questa storia: quella che riconosce la sofferenza che rischia di portare alla partner, che cerca aiuto qui, che è capace di responsabilità. Probabilmente ha molto da raccontare e saprà come indirizzarla.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Sergio Johannes
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
ciao, più che di gelosia il problema sembra di diffidenza. invece di accusarti, arrivando a darti seppur tra virgolette del paranoico, si potrebbe lavorare sulle figure ambigue e non degne di fiducia che potresti aver incontrato in un passato lontano. non mi riferisco alle tue precedenti partner che, come quest'ultima, sono solo l'effetto finale di una fiducia nelle persone che hai perso tempo fa.
un abbraccio, Dr. Sergio Johannes
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire meglio l'origine di questi pensieri.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Lucrezia Farese
Psicologo, Psicologo clinico
Fragneto Monforte
Buongiorno, la gelosia retroattiva può diventare molto invasiva quando si collega ad insicurezze profonde o al bisogno costante di rassicurazione. È importante riconoscere che il passato della partner non definisce il presente della vostra relazione. Il suo vissuto è parte della sua storia, non una minaccia per voi. Un percorso può aiutarla a comprendere meglio l’origine di questi pensieri e a gestirli senza danneggiare il legame. Sono disponibile online, come tanti altri prima di lei hanno deciso di affidarsi. Dott.ssa Farese Lucrezia
Dott.ssa Marta Bruno
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, posso comprendere la paura della perdita e la sensazione, anche dolorosa, di avere costati pensieri sul passato della sua compagna. Bisognerebbe indagare da cosa sono veramente determinati e quanto influenzano il suo stato di benessere attuale ed il benessere della relazione. Io sono su Roma, ma seguo anche online. Non esiti a contattarmi qualora volesse approfondire maggiormente la problematica riportata.
Gentile utente,
la sua richiesta di aiuto denota una raggiunta consapevolezza che il disagio che prova dipenda molto da sé stesso, più che dal comportamento della sua partner. Forte è anche la sua motivazione a impegnarsi nel rapporto e contribuire a far migliorare le cose.
Lavorare sul sentimento della gelosia richiede costanza, capacità di mettersi in discussione e costruzione di nuova fiducia nel partner. Inoltre, è opportuno che lei trovi le giuste contromisure psicologiche a questi pensieri fortemente intrusive sul passato, in particolare quello della sua compagna, e di tutte le emozioni difficili che accompagnano questi pensieri.
Un approccio basata sull'accettazione e la self-compassion potrebbe essere di grande utilità per la gestione emotiva. Metodi e strumenti della psicologia positiva potrebbero aiutarla a lavorare su comunicazione assertiva, self-care e ristrutturazione dei pensieri disfunzionali.
Sono disponibile a un percorso tramite supporto psicologico online.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quella che descrive è una forma di gelosia retroattiva molto comune, spesso legata a insicurezze profonde e al bisogno costante di rassicurazione per sedare l’ansia. Quando si cerca conferma in modo ripetitivo, si finisce per innescare un circolo vizioso che logora sia la relazione che la propria serenità. Questo tipo di dinamica va affrontata in un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, dove si possano esplorare le radici del bisogno di controllo e la difficoltà a tollerare l’idea che l’altro abbia avuto una storia prima di noi. Approcci come la psicoterapia umanistica o l’EMDR possono essere molto efficaci, soprattutto se alla base ci sono esperienze di abbandono o bassa autostima. Nella sua zona (Torino, Ivrea, Vercelli) sono presenti diversi professionisti specializzati in queste tematiche. Può iniziare consultando l’elenco dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte o piattaforme dedicate alla psicoterapia. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco bene quanto possa essere faticoso vivere con pensieri ricorrenti legati al passato della sua partner e quanto questo possa pesare sia su di lei che sulla relazione. La gelosia retroattiva, ovvero la difficoltà ad accettare la storia precedente di chi abbiamo accanto, è un fenomeno che si accompagna spesso a dubbi, insicurezze e bisogno di rassicurazioni continue. Questo porta a una spirale in cui più si cercano conferme e più i pensieri tendono a riemergere, alimentando ansia e disagio. È importante sottolineare che ciò che lei descrive non è una sua “colpa” o una mancanza di volontà, ma un meccanismo psicologico che si mantiene attraverso pensieri ossessivi e comportamenti di ricerca di rassicurazione. Dal punto di vista cognitivo comportamentale, lavorare su questa difficoltà significa in primo luogo riconoscere come funziona il circolo vizioso: i pensieri legati al passato della sua partner le creano ansia, l’ansia porta alla ricerca di rassicurazioni, le rassicurazioni la tranquillizzano momentaneamente ma, a lungo andare, rinforzano il bisogno di ottenerle di nuovo. Proprio per questo motivo diventa centrale imparare a gestire questi pensieri in modo diverso, riducendo la dipendenza dal bisogno di conferme e costruendo invece strategie per tollerare l’incertezza e accettare che il passato non può essere cambiato, ma che non definisce né il presente né la qualità del vostro rapporto. In parallelo, sarebbe utile lavorare anche sugli aspetti più profondi che alimentano questa gelosia, come l’autostima, la percezione di sé nella relazione e la fiducia verso la propria capacità di essere amato indipendentemente da ciò che è accaduto prima. In terapia cognitivo comportamentale si utilizzano tecniche pratiche che possono aiutarla a interrompere i pensieri intrusivi, a mettere in discussione le convinzioni disfunzionali e a sviluppare un atteggiamento più equilibrato nei confronti di sé stesso e della relazione. Per quanto riguarda la sua domanda specifica su a chi rivolgersi, nelle zone di Torino, Ivrea e Vercelli può cercare psicologi o psicoterapeuti con formazione in terapia cognitivo comportamentale. Esistono diversi centri e professionisti privati che si occupano proprio di disturbi d’ansia, gelosia retroattiva e problematiche relazionali. Un primo passo potrebbe essere contattare l’Ordine degli Psicologi del Piemonte, che mette a disposizione un motore di ricerca per individuare professionisti per area geografica e orientamento terapeutico. In alternativa, può rivolgersi a strutture private che offrono percorsi specifici per la gestione dell’ansia e dei disturbi ossessivi. Vorrei rassicurarla sul fatto che, con un percorso mirato, molte persone che vivono questa stessa difficoltà riescono a stare meglio, a vivere con più serenità la propria relazione e a interrompere il circolo della ricerca costante di rassicurazioni. Il fatto che lei abbia consapevolezza del problema e desideri affrontarlo per non compromettere il legame con la sua partner è già un segnale molto positivo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, mi dispiace per le difficoltà che sta vivendo. Si rivolga ad uno/a psicoterapeuta ed esplorate insieme queste dinamiche fino a capirne il senso profondo e come poter stare meglio. Un saluto
Dott. Daniele Migliore
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. 

Sicuramente quello che descrive rappresenta un punto molto delicato nelle dinamiche di coppia, il bisogno costante di rassicurazioni può diventare logorante sia per chi lo prova che per chi lo subisce.

Sembra che il problema non sia il passato in sé ma il modo in cui questo diventa vivo nella sua mente, alimentando insicurezze e preoccupazioni. Potrebbe essere utile interrogarsi su alcuni aspetti: come la fa sentire questo passato? La fa sentire meno importante o meno unico? Sente di non essere abbastanza?

E’ normale e spesso necessario sentire il bisogno di avere rassicurazioni all’interno della coppia ma è importante non lasciare che questo consumi il suo equilibrio interiore oltre che quello della relazione.
Il fatto che lei desideri proteggere la coppia riconoscendo una difficoltà è fondamentale perché avvenga una crescita ed un’evoluzione sana. 
È un gesto di grande cura sia per lei che per la sua partner.

Un percorso psicologico potrebbe essere utile, non tanto per “cancellare” i pensieri che la angosciano ma per comprenderne l’origine e il significato, così da non subirli come intrusioni incontrollabili. 

Le auguro il meglio,



Dott. Daniele Migliore

Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissimo, grazie per il suo messaggio. Quello che descrive è un vissuto molto comune e doloroso: la gelosia retroattiva può diventare davvero faticosa sia per chi la prova, sia per la persona amata. È comprensibile che tu cerchi rassicurazioni, ma come hai notato rischia di trasformarsi in un circolo che crea sofferenza e minaccia l'esistenza della relazione stessa.
Il fatto abbia scritto qui è già un passo importante, significa che sta cercando di affrontare la situazione invece di subirla. In questi casi può essere molto utile intraprendere un percorso psicologico, che ti aiuti a comprendere meglio le radici di queste paure e a trovare modalità più funzionali per vivere la relazione.
Utilizzando il sito miodottore potrà sicuramente trovare il professionista che fa al caso suo,
un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Dott.ssa Ester Negrola
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
ti ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità ciò che stai vivendo. Esporsi su una tematica così personale, pur essendo più comune di quanto si pensi, richiede coraggio e non è mai semplice. Le tue parole restituiscono bene il peso emotivo di questa situazione e il disagio che può generare, sia per te sia per la tua partner.

La gelosia retroattiva è una dinamica spesso poco compresa, ma capace di provocare una profonda sofferenza: come stai purtroppo sperimentando tu stesso, può alimentare ansia, insicurezza e un bisogno continuo di rassicurazione, che rischia di logorare il legame affettivo, oltre che il proprio benessere emotivo.

Il fatto che tu abbia riconosciuto il problema e stia cercando un aiuto concreto è già un primo passo molto importante verso un cambiamento possibile. Un percorso psicologico può sicuramente sostenerti nel comprendere più a fondo da dove nascono questi pensieri, aiutandoti a trovare modi più funzionali per gestirli e rafforzare la fiducia in te stesso e nella relazione, riducendo gradualmente il bisogno di conferme esterne e apportando quindi beneficio anche alla tua relazione.

Resto volentieri a disposizione, qualora decidessi di approfondire questa tematica insieme. Ricevo a Torino e anche online.

Un caro saluto,
Ester Negrola – Psicologa
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno, sei già consapevole che la gelosia retroattiva rappresenta una forma di controllo mentale compulsivo che si focalizza su eventi del passato della partner sui quali non hai alcun potere. E il meccanismo che descrivi, ricerca continua di rassicurazioni che forniscono sollievo solo temporaneo,crea un circolo vizioso: più cerchi conferme, più alimenti il dubbio, più il dubbio si rafforza e richiede nuove rassicurazioni.

Dietro questa dinamica spesso si nasconde l' insicurezza personale, paura dell'abbandono, difficoltà nell'autoregolazione emotiva e talvolta schemi cognitivi rigidi sulla purezza o sull'esclusività affettiva. La mente rimugina sul passato della partner come tentativo disfunzionale di controllare l'ansia, ma ottenendo l'effetto opposto.

Il fatto che tu riconosca di "tirare fuori ricordi brutti fino a farla soffrire" indica che stai utilizzando inconsapevolmente la relazione come strumento per gestire la tua ansia, trasformando la partner in una fonte di regolazione emotiva esterna. Questo comportamento, seppur comprensibile, mette sotto pressione la relazione e può generare nella partner sentimenti di colpa, frustrazione e graduale allontanamento.

Nella zona che indichi, potresti rivolgerti ai consultori familiari delle ASL TO4 e VC, oppure cercare psicologi/psicoterapeuti specializzati in terapia cognitivo-comportamentale o EMDR presso l'Ordine degli Psicologi del Piemonte. Anche i centri di terapia di coppia possono essere una risorsa preziosa per affrontare la dinamica relazionale nel suo complesso.

Io ti suggerisco di iniziare un percorso individuale focalizzato sull'identificazione dei trigger che attivano la gelosia retroattiva e sullo sviluppo di strategie di autoregolazione emotiva. Parallelamente, potresti praticare tecniche di mindfulness per imparare a osservare i pensieri ossessivi senza esserne sopraffatto. Un lavoro importante sarà anche esplorare le radici di questa insicurezza e costruire un senso di valore personale indipendente dalla storia della partner.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Dott.ssa Elena Mininni
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, comprendo quanto possa essere difficile convivere con la gelosia retroattiva: è un meccanismo che può minare la relazione e far soffrire entrambi. Le rassicurazioni danno sollievo solo momentaneo, ma non risolvono il problema alla radice. Un percorso psicologico può aiutarti a comprendere meglio le origini di questi pensieri e a gestirli in modo più costruttivo.
Ricevo come psicologa a Torino e lavoro anche su queste tematiche: se vuoi, possiamo approfondire insieme.
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Mi chiedo quale ragione sta alla base della sua gelosia verso gli/l'ex della sua partner.
Cosa la spinge ad andare a fondo nel passato della sua compagna?
Cerca delle rassicurazioni perché non è completamente a suo agio e soddisfatto dalla relazione? Cosa pensa di sé?
Ha provato a parlare con la sua partner dei suoi timori?
Soprattutto: pensa di non sentirsi all'altezza della relazione?
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta al quale potrà riferire le sue paure e le "paranoie" che la fanno stare male. Insieme troverete un senso alla situazione che sta vivendo e andrete a fondo sulle ragioni di tale comportamento: farete luce sulle origini delle sue paure e lei avrà al suo fianco una persona in grado di offrirle sostegno emotivo e comprensione. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande. Cordiali saluti
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
quello che descrivi è un vissuto molto più diffuso di quanto si pensi: la cosiddetta “gelosia retroattiva” nasce dal confronto costante con il passato del partner, e può trasformarsi in una vera trappola mentale. Da una parte senti il bisogno di rassicurazioni, dall’altra sai che questa ricerca continua rischia di ferire la persona che ami e di logorare la relazione. Il fatto che tu ne sia consapevole e che chieda aiuto è già un passo importante: significa che non vuoi che questa dinamica prenda il sopravvento.
La gelosia retroattiva di solito non parla del passato del partner, ma della tua insicurezza e del bisogno di controllo che nasce da dentro di te. Continuare a cercare conferme momentanee porta un sollievo breve, ma rinforza il circolo vizioso: più chiedi, più l’ansia ritorna, e così cresce la dipendenza dalle rassicurazioni.
In questi casi la psicoterapia è lo spazio più utile. Un lavoro con uno psicologo o psicoterapeuta ti può aiutare a comprendere le radici profonde di questa gelosia, a gestire i pensieri intrusivi e a costruire un senso di sicurezza che venga da te, non solo dalle parole del partner. Nella tua zona puoi rivolgerti sia a psicologi privati sia ai centri di salute mentale dell’ASL, che offrono percorsi di supporto. Puoi cercare attraverso portali filtrando per provincia di Torino, Ivrea o Vercelli, oppure chiedere al tuo medico di base di indicarti i servizi pubblici più vicini.
Quello che vivi non è un marchio di fragilità, ma un segnale che dentro di te c’è un bisogno di rassicurazione e di sicurezza che merita ascolto. Chiedere aiuto ora è un modo concreto per proteggere te stesso e la tua relazione.
Dott.ssa Elena Brizi
Psicologo, Psicologo clinico
Tarquinia
Buon pomeriggio,
Capisco che accettare una vita sentimentale passata del proprio partner non sia semplice: a volte si pensa ad esperienze, a volte a confronti. Provare un po’ di gelosia è normale, ma anche ricordare che il passato non è una minaccia, ma ciò che ci ha portato ad essere come siamo oggi.
Le nostre precedenti esperienze non tolgono valore a ciò che abbiamo ora, anzi spesso ci aiutano a capire cosa vogliamo davvero e cosa invece tenere lontano.
Può essere utile chiedersi la provenienza di questa gelosia. Magari ci si confronta con gli ex e si pensa di non esserne all’altezza o magari si ha paura che qualcosa del passato possa tornare.
Ma amare qualcuno significa anche accettare che, prima di noi, abbia avuto altre relazioni ed esperienze, proprio come noi stessi. E tali esperienze ci hanno portato ad essere come siamo oggi.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Dott.ssa Elena Brizi, psicologa
Dr. Francesco Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
Ozzano dell'Emilia
Salve, da quanto dice, ritengo sarebbe indicato per lei iniziare un percorso psicologico con uno Psicologo Clinico oppure uno Psicoterapeuta.
Considerato che in presenza è sempre meglio, se però non trova uno specialista nella sua zona, la informo che alcuni percorsi psicologici, tipo questo, possono essere affrontati anche nella modalità online.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.

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