Buonasera, sono una ragazza di 28 anni, lavoratrice e mi mantengo da sola ormai da quasi 10 anni. N

22 risposte
Buonasera,
sono una ragazza di 28 anni, lavoratrice e mi mantengo da sola ormai da quasi 10 anni. Nella vita me la sono sempre dovuta cavare un po' da sola, fare sacrifici e lavorare. Non ho mai avuto l'appoggio della mia famiglia per vari motivi, il primo per il mio orientamento sessuale. Questo mi ha causato dei fortissimi disagi con me stessa, bassa autostima e continua ricerca di amore purtroppo nelle persone sbagliate. Non vado più in psicoterapia perchè non posso permettermelo ma vorrei tanto riprendere, perchè mi faceva tanto star bene. Ho passato un brutto periodo lo scorso anno di depressione dovuta anche ad un lutto molto importante in famiglia. La mia unica fuga e consolazione è la corsa, solo correndo riesco a sentirmi bene ed a schiarirmi la mente, temo sia la mia unica medicina naturale. Ho pochi amici, mangio tutto ciò che la natura mi offre, Lo scorso anno correvo tantissimi km e lavoravo di notte per alzare un po' lo stipendio ma mi sono ritrovata ad avere disturbi alimentari e a maggio prossimo sono due anni che non ho più le mestruazioni. Ho fatto tutte le analisi, sia ormonali che del sangue ed i miei valori sono tutti rientrati alla perfezione ma non capisco perchè ancora non mi torna. Ho ridotto i km, mangio molto di più e sono rientrata con il mio peso forma. Mi sento bene ed energica ma non avere il ciclo non è sano. Cosa comporta tutto ciò? Grazie a chi potrà darmi una risposta. :-)
Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Buongiorno, grazie per condividere. È evidente quanto abbia dovuto contare su se stessa, affrontare fatiche importanti, prendere in mano la propria vita molto presto.
Sembra porti con sè una grande forza, ma anche la fatica di chi ha dovuto tenere tutto in piedi da sola, spesso senza sostegno, cercando nel tempo luoghi e modi per sentirsi accolta, amata, al sicuro. La corsa è stata, da quanto scrive, una forma di rifugio preziosa, uno spazio suo, dove riuscire a respirare, a sentirsi bene. Allo stesso tempo, il corpo che non torna al suo ritmo, nonostante i valori rientrati e il recupero del peso, potrebbe star ancora dicendo che si sente in una condizione di allerta, come se non fosse ancora davvero “al sicuro”.
A volte si fa tutto “bene” da un punto di vista pratico, ma resta qualcosa di più profondo, come la sicurezza emotiva, il senso di stabilità, la possibilità di affidarsi, che ha bisogno di tempo e ascolto. Cosa significherebbe per lei, oggi, sentirsi davvero al sicuro?
Spero che possa trovare dentro di sé o attorno uno spazio dove non debba più correre per stare bene, ma possa semplicemente esserci.
Cordialmente, AM

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Francesca Orefice
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
La Spezia
Buongiorno,

potrebbe essere dovuto all'amenorrea secondaria, ovvero l'interruzione del ciclo mestruale per almeno tre mesi. Nel suo caso potrebbe essere dovuto a un eccessiva attivita' fisica, coniugata con un peso corporeo troppo basso o alto.
Le suggerisco di avere conferma di questa diagnosi rivolgendosi a uno specialista.
Dott.ssa Sabrina Ulivi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pistoia
Il suo corpo sta reagendo a un lungo periodo di stress, fatica e ipercontrollo. Quando si vive per anni in una condizione di allerta — per mancanza di sostegno, dolore emotivo, lutti o sforzi fisici intensi — il cervello mette in pausa alcune funzioni considerate “non essenziali” per la sopravvivenza, tra cui l’ovulazione. È una risposta adattiva chiamata amenorrea ipotalamica funzionale: non è una malattia, ma un meccanismo di protezione.
In pratica, il cervello percepisce che il corpo non è ancora in condizioni di sicurezza e riduce la produzione di ormoni riproduttivi (GnRH, LH, FSH). Questo può accadere anche quando gli esami del sangue risultano perfettamente nella norma, perché il problema non è nei valori ormonali statici, ma nel ritmo con cui il sistema neuroendocrino li rilascia. È come se l’organismo dicesse: “posso funzionare, ma non posso permettermi di rilassarmi del tutto”.
La corsa, che per lei è una valvola di equilibrio, aiuta davvero a regolare le endorfine e scaricare tensione, ma se diventa l’unico modo per sentirsi bene, il cervello può interpretarla come un altro segnale di “allerta energetica”, non di riposo. Anche se ora si senti forte e in forma, il corpo ha bisogno non solo di movimento, ma anche di momenti di vera quiete, in cui il sistema nervoso percepisca che può abbassare la guardia.
L’assenza prolungata del ciclo, pur non essendo immediatamente pericolosa, a lungo andare può avere effetti su ossa, umore e sistema immunitario. Ma è reversibile: serve tempo e soprattutto una sensazione interna di sicurezza e nutrimento costante — fisico, emotivo e relazionale.
Non c’è nulla di rotto in lei. Il corpo non si è spento, si è solo difeso. Quando sentirà che non deve più lottare per restare in equilibrio, l’asse ormonale si riattiverà spontaneamente. Aiuterebbe molto anche un piccolo spazio psicologico di sostegno, magari in un consultorio o in un centro gratuito: il lavoro sulla percezione di sicurezza è tanto efficace quanto quello sull’alimentazione o sull’allenamento.
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buongiorno! Poche righe che trasmettono tristezza e solitudine. Considerato i limiti del contesto e dello strumento, proverò ad offrire un piccolo contributo di pensiero. Ho avuto la sensazione che abbia “corso” troppo e da sola. Ha corso sola attraverso le difficoltà con il suo orientamento sessuale, sola attraverso la “ricerca di amore”, sola attraverso il lutto e il dolore, sola attraverso il disturbo alimentare. L’amenorrea, invece, non è disposta a correre via. Come se volesse suggerirle questioni che non posso essere vissute di corsa, ma che vanno accolte, accettate, curate. Non me ne voglia, sono preoccupato per lei. Poiché in questo momento non dispone delle risorse necessarie, potrebbe chiedere una valutazione presso il centro per l’assistenza a persone con disturbo del comportamento alimentare più vicino. Di solito, non occorre l’impegnativa del medico di famiglia. Trova l’indirizzo, i contatti e le modalità per il primo accesso su internet. Bisogna capire lo stato e il ruolo dell’eventuale disturbo alimentare, occupandosi sia degli aspetti fisici che di quelli più profondi. Credo sia necessario fermarsi e approfondire. Abbia fiducia, troverà colleghi professionalmente preparati e umanamente dotati. In bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Giulia Diener
Psicoterapeuta, Psicologo
Napoli
Buongiorno, da ciò che descrive si evince la sofferenza che deve provare. Il suo corpo le sta mandando chiari segnali rispetto al fatto che è necessario prendersi cura di lei. Mente e corpo sono strettamente connessi e i disturbi che riporta glielo fanno vedere chiaramente. Comprendo le difficoltà economiche ma le suggerisco di chiedere aiuto a un professionista che possa sostenerla e aiutarla a ritrovare il suo benessere. Può valutare di rivolgersi ad una struttura pubblica o di fare domanda per il bonus psicologo. Le auguro di poter stare finalmente bene!
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Giulia Diener
Dott.ssa Barbara Montagnini
Psicoterapeuta, Psicologo
Treviso
Buongiorno e grazie per la condivisione. Capisco bene la tua preoccupazione: anche se gli esami sono buoni, l’assenza del ciclo va seguita da un ginecologo o endocrinologo, perché è un segnale importante del corpo. Il fatto che tu abbia recuperato peso, ridotto i chilometri e ritrovato energia è però molto positivo: significa che sei sulla strada giusta e il tuo corpo ha bisogno di tempo per riequilibrarsi.

La corsa è una risorsa preziosa, ma non deve essere l’unico modo per stare bene. Quando potrai, riprendere un percorso psicologico ti aiuterà a rafforzare la tua autostima e a prenderti cura anche delle ferite emotive. Non sei sola: con la costanza e il supporto giusto puoi tornare a stare bene, dentro e fuori.
Dott.ssa Ida Daniele
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Quarto
salve sicuramente aver ripreso delle sane abituidini è un ottimo inizio; nel tuo caso ( in base alla mia esperienza - occupandomi anche di infertilità) mi sento di dirti che la strada migliore è creare una indagine multidisciplinare e parallelamente lavorare sul piano psicologico. Se vuoi scrivimi e magari possiamo parlarne insieme.
Dott.ssa Eleonora Porrelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Ciao, grazie per la sua condivisione. Sicuramente gli eventi della vita hanno segnato e determinato la tua salute psico-fisica. Molto probabilmente lo stress del lavoro notturno e tutto ciò che il rimuginio del pensiero comporta; incide fortemente sul ristabilire l'equilibrio ormonale. Le auguro di trovare la Luce.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,
quello che racconta mostra quanto abbia dovuto affrontare e quanto impegno abbia messo nel prendersi cura di sé, anche nei momenti difficili. La mancanza del ciclo mestruale può avere diverse cause, anche di natura psicologica o legate allo stress e agli sforzi fisici, oltre che ormonali. È importante non sottovalutare questo segnale del corpo: le analisi nella norma sono un buon punto di partenza, ma sarebbe utile approfondire con uno specialista per valutare in modo completo la situazione e comprendere come ripristinare un equilibrio sia fisico che psicologico.

Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla anche a lavorare sull’autostima e sulle difficoltà emotive legate alla sua storia personale.

Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Salve, sarebbe necessario un consulto per raccogliere delle informazioni sul peso attuale, sul grasso corporeo, sull intensita’ dell attività fisica attuale, sulle fonti di stress attuali e molto altro; siamo esseri complessi e delicati e il cervello ha bisogno delle condizioni ottimali per ridare il LA’, così da sbloccare il menarca.
Si rivolga ad un Consultorio o ai servizi pubblici o attivi il bonus psicologi per ottenere supporto a prezzi calmierati, visto che esperienze pregresse le hanno già giovato.
Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
ci sono due tipologie di risposta, la prima riguarda l'aspetto biologico, fisiologico e qui una ginecologa e semmai, da verificare con lei, una endocrinologa, l'altra di carattere psicologica, legata semmai all'idea che tu stai mettendo a punto di te stessa in relazione a questo; l'immagine che stai costruendo di te, i sentimenti che provi, come vedi il tuo futuro in relazione a questo cambiamento, etc. etc.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Dr. Andrea Luca Bossi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Signorina buongiorno, essere autosufficienti dall'età di 18 anni dovrebbe essere per lei una medaglia che andrebbe portata con orgoglio e magnitudine, vista la realtà dei nostri tempi. La bassa autostima di se stessa è una conseguenza di un difetto tutt'altro che suo, semmai dell'ottusità della sua famiglia. Non ne faccia un problema di cui sentirsi in carico, ma possibilmente nemmeno un rancore da riversare su persone che potrebbero pure meritarlo. La corsa è un'eccezionale risposta alle sue traversie, in essa c'è la grinta e la determinazione a non rispondere passivamente agli eventi che le stanno attorno, la questione dell'Amenorrea in effetti può risultare un messaggio del corpo ancora da decifrare. Nel suo caso, e se le potrebbe essere utile, valuti un consulto da me, che le garantisco gratuito, riservo una quota pro bono da rivolgere a casi particolarissimi come il suo, anche online. Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, in merito al ritorno del ciclo, dovrebbe sentire il parere di un ginecologo e /o di un endocrinologo. Trattandosi di una sintomatologia che ha cambiato manifestazione nel tempo, le suggerisco di prendersi cura di sé e iniziare un percorso o nel pubblico o privatamente. Il disturbo alimentare, il momento depressivo e il lutto importante possono creare, sommandosi, quadri sintomatologici diversi. Meglio andare alla radice della problematica e risolverla per avere una vita serena. La corsa è un buon modo di regolare l'aspetto emotivo ma da sola non risolve.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Serena Bosco
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, non ho capito bene in cosa consiste la sua richiesta, potrebbe essere più chiara?
Buongiorno, a volte non basta avere analisi nei range, bisogna allargare il campo di osservazione. è seguita da una nutrizionista? A volte pensiamo che la nostra alimentazione sia adeguata ma potrebbe essere solo una nostra percezione. Avere un'alimentazione adeguata al nostro fabbisogno è il primo passo. Inoltre, per quanto il nostro corpo sia una macchina quasi perfetta, ha bisogno di tempo e cura per tornare a funzionare adeguatamente, quindi una volta appurato che la nostra alimentazione sia adeguata è necessario darsi un po' di tempo. In realtà sono molteplici i fattori che potrebbero concorrere all'amenorrea, sia fisici che psicologici, ad esempio un eccesso di attività fisica, preoccupazione o stress a livello emotivo/psicologico sono altri fattori che in qualche modo giocano un loro ruolo, non li sottovaluti :)

Un caro saluto,
Dott.ssa Elisa Bruscaglia
Psicologa psicoterapeuta
Ricevo anche online
Buonasera, avendo letto la sua lettera, mi sento di consigliarle di dedicarsi a nutrire l'area relazionale, affettiva e creativa. L'arte è il mezzo per poter curare se stessi attraverso vari nutrienti: la bellezza, la presenza mentale, il rapporto con l'altro e l'intimità con se stessi e con gli altri. Trovo da quanto lei scrive che è una persona molto determinata. Forse ora deve dedicarsi alla parte più morbida; l'ascolto, l'empatia e l'amore per sè- saluti
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, é evidente che sa prendersi cura di sé nonostante l’assenza di sostegno affettivo e materiale, e che continua a farlo, anche attraverso scelte sane come l’alimentazione consapevole e lo sport. La perdita del ciclo mestruale, in assenza di patologie organiche o squilibri ormonali, può essere legata a diversi fattori, anche psicologici. Si parla in alcuni casi di amenorrea funzionale ipotalamica, un fenomeno che può essere causato da stress emotivo, allenamenti intensi, restrizioni alimentari, o eventi traumatici come un lutto. Anche se oggi dice di sentirsi meglio, il corpo ha dei tempi propri per ricalibrarsi, e spesso riflette segnali più profondi, che possono avere radici inconsce. In percorsi di analisi bioenergetica, si esplora proprio questo legame tra corpo ed emozione, aiutando a “rimettere in circolo” ciò che è stato trattenuto o bloccato nel vissuto emotivo.
È positivo che si sia già sottoposta a tutti gli accertamenti medici. Tuttavia, per valutare il significato psicosomatico della sua amenorrea sarebbe utile tornare, quando possibile, in psicoterapia. Approcci come la Mindfulness o l’EMDR potrebbero aiutarla anche a elaborare il lutto e le ferite legate al mancato riconoscimento familiare. Nel frattempo, non sottovaluti il potere trasformativo delle relazioni autentiche, anche se poche, e della gentilezza verso se stessa. È evidente che sa cosa vuol dire prendersi in carico la propria vita, ora è il momento di farlo anche dal punto di vista emotivo. Se ha diritto al bonus psicologo, o può accedere a servizi a tariffa agevolata, non esiti a ricominciare.
Il ciclo tornerà probabilmente per cosa naturale, molto spesso accade proprio quando corpo e psiche iniziano a sentirsi davvero al sicuro. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Roberta Ristagno
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Foligno
Salve, fa bene a porsi delle domande. Una volta esaminate delle implicazioni di carattere medico - ed in particolare ginecologico - le suggerirei di riconsiderare la ripresa di un percorso psicoterapeutico. Capisco benissimo che l'impegno economico che viene richiesto possa non facile da sostenere, ma l'investimento nella propria salute e nell'elaborazione dei propri "sospesi" ripaga. Scelga con cura il professionista che faccia al caso suo. I miei migliori auguri.
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bruino
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Si percepisce quanta forza e autonomia hai sviluppato negli anni.
Il ciclo assente da due anni, anche se gli esami risultano nella norma, merita attenzione: può dipendere da stress, esercizio intenso, periodi di alimentazione insufficiente o piccoli squilibri ormonali. È importante parlarne con un ginecologo o endocrinologo, portando tutte le analisi già fatte.
È positivo che tu ti senta energica e in forma, ma il ciclo è un indicatore importante della salute. Nel frattempo, continua a prenderti cura di te anche psicologicamente: mantieni attività che ti fanno bene, equilibrio nello sport e momenti di ascolto di te stessa.
Il corpo e la mente hanno bisogno di tempo per ritrovare equilibrio: chiedere aiuto a un professionista è un passo importante e utile.
Hai già dimostrato grande resilienza e capacità di prenderti cura di te: continua così, passo dopo passo.
Un caro saluto!
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Buonasera,
ti ringrazio per aver condiviso la tua storia con così tanta sincerità e profondità. Quello che hai scritto mostra chiaramente la tua forza, la tua sensibilità e anche quanta solitudine emotiva hai dovuto affrontare negli anni, cercando comunque un equilibrio tutto tuo, tra corsa, lavoro, perdite importanti e la mancanza di sostegno da chi avrebbe dovuto esserci.

Provo a rispondere con attenzione sia sul piano psicologico che su quello fisico, perché sono strettamente collegati, e tu stessa lo hai intuito molto bene.
Il fatto che tu non abbia più le mestruazioni da due anni si definisce amenorrea secondaria (cioè la perdita del ciclo mestruale dopo che era già presente).Questo succede spesso in condizioni come:
eccessivo sforzo fisico (sport intense, come nel tuo caso con la corsa),
alimentazione ipocalorica o carenze energetiche, anche se ora mangi di più,
stress psicologico cronico, lutti, traumi affettivi, disagio emotivo,
disturbi alimentari, anche passati, che lasciano effetti sul lungo termine.
Anche se ora sei tornata al peso forma e ti senti energica, il ciclo mestruale è molto sensibile agli “squilibri emotivi e metabolici” che il corpo ha subito nel tempo.
Quello che racconti ha un filo conduttore molto chiaro:
Hai dovuto contare sempre solo su te stessa, senza contenimento familiare, senza uno spazio sicuro in cui lasciarti andare. Questo crea spesso uno stato costante di ipervigilanza o sopravvivenza (un po’ come se il tuo corpo non si fosse mai permesso di “riposare veramente”).

In psicologia dello stress si parla di "modalità di attacco o fuga cronicizzata", cioè:
sei energica perché corri, lavori, reagisci,
ma non riesci mai a fermarti davvero nel profondo. La domanda che mi viene da porti è: il tuo non fermarti mai, il tuo consumare tante energie è proporzionato al fabbisogno alimentare? o consumi più di ciò che il tuo corpo necessita?
Inoltre, c'è poi da considerare che il tuo movimento mantiene alto il cortisolo (ormone dello stress) e può interferire con la produzione di estrogeni e progesterone, anche senza che i valori ematici lo mostrino chiaramente.
Il fatto che tu abbia mantenuto viva la tua voglia di capirti, di curarti e di non ignorare il tuo corpo, è già un atto di grande amore verso te stessa. Non devi farcela da sola, anche se la vita ti ha abituata così.
Se vuoi, possiamo anche creare insieme un piccolo piano di auto-cura su base settimanale che unisca corsa, alimentazione, momenti di presenza emotiva e auto-compassione.
Resto qui, se hai bisogno.
saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
sarebbe importante trovasse il modo per riprendere la psicoterapia; la aiuterebbe a trovare le consapevolezze che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Angela Ricucci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Cara utente, capisco quanto possa essere disorientante accorgersi che il corpo sta reagendo in questo modo e mi dispiace per quello che sta passando. Da quel che scrive, la sua vita è sempre stata una corsa, fatta di autonomia e disciplina, qualità che le sono servite per arrivare fin qui… Potrebbe essere che il suo corpo, invece, abbia dovuto restare sempre in uno stato di “allarme” o controllo? Quest’ultimo, a volte, può farsi portavoce di una tensione profonda. Quando il corpo sente che deve restare in questa modalità di vigilanza, può mettere in pausa alcune funzioni legate alla possibilità di lasciarsi andare. Non è qualcosa da correggere, ma da ascoltare. Forse il corpo sta esprimendo un bisogno di tregua, di spazio per lasciarsi accudire, anche solo per un po’, un piccolo tratto di strada da percorrere con qualcuno.
Potremmo provare a dare voce a questa parte di sé che ha dovuto correre sempre e a quella parte più silenziosa che, forse, desidera fermarsi e sentire di poter ricevere. Come la farebbe sentire, la possibilità di ricevere aiuto?
A disposizione, dott.ssa Angela Ricucci

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.