Buonasera cari medici Sono una ragazza di 29 anni in buona salute , disoccupata,mamma di due bimbe

14 risposte
Buonasera cari medici
Sono una ragazza di 29 anni in buona salute , disoccupata,mamma di due bimbe di 4 e 2 anni . Ho un compagno padre delle bimbe , genitori molto presenti e mi aiutano molto con le bimbe abitando sotto di me . Vi chiederete cosa ci sarà mai che non va .
Dal 20 di marzo non sto bene ( caso strano col cambio stagione ) ho iniziato ad avere l ansia , qualche volta mi era già capitato sopratutto in pre ciclo ( mi è arrivato in ritardo di 10 giorni non è mai stato molto regolare dopo il parto , non assumo nulla ) l ansia a volte mi accompagna ancora dopo 20 giorni ma meno di prima ( diciamo molto più gestibile perché uso l autorassicurazione = parlo con me stessa e mi rassicuro sulle cose o comunque cerco di pensare ad altro magari giocando col telefono o uscendo ) solo che da quando mi è finito il ciclo da una settimana esatta ho forti Sbalzi d umore ( faccio l esempio per far capire , come in un cielo sereno arrivasse di botto un temporale per poi passare dopo mezz ora 1 ora ) non mi è mai successo prima di avere l umore così instabile .Sono una persona che anche in questo periodo non proprio al 100, sono sempre uscita con gli amici, esco da sola , vado in macchina ( insomma cerco di fare tutte le cose che facevo prima tranquillamente ) per far capire che non sono una che si rinchiude in casa a piangersi addosso o chiusa in un angolo di casa , anche se personalmente adoro L inverno o comunque la stagione fredda . Oltre questi sintomi mi sento anche stanca , dormo male perché la piccola vuole ancora il seno di notte , la dottoressa mi ha fatto fare degli esami del sangue completi di tutto e sto aspettando l esito . Intanto prendo magnesio e integratore per l’ umore che un pochino aiuta . N nono assumo caffeina , non fumo ne assumo alcool e tantomeno droghe . Secondo voi si può parlare di mal di primavera ( cambio stagione ) oppure depressione ?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, grazie per la condivisione.
Potrebbe trattarsi di una fase della sua vita in cui i stanno emergendo nuovi bisogni e che le sue strategie utilizzate finora non trovano più il loro risvolto positivo.
Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sull’ansia, acquisire nuovi strumenti di gestione dell’ansia stessa e scoprire le sue riscorse interne ed esterne.
Resto a disposizione per un consulto o per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Questi momenti di "autoassicurazione" probabilmente non sono sufficienti, sarebbe opportuno parlare con un terapeuta. Anche se ha descritto una situazione intorno a lei serena e di supporto, occorre capire il suo vissuto. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto
Daniela Russo
Buongiorno,
mi spiace per la situazione, innanzitutto mi complimento con lei per l'analisi della situazione che ha fatto, mi sembra una persona in grado di riflettere su se stessa e che quindi troverebbe molto vantaggio e in tempi rapidi da un percorso di supporto psicologico. Ovviamente il supporto di un terapeuta sarebbe l'ideale per capire cosa in questo momento la disturba a tal punto da farle arrivare questi sintomi.In questo momento ha dei bisogni che non riescono ad emergere?magari a causa del carico di lavoro che ha una giovane mamma?C'e' qualcosa che la preoccupa? Le consiglio di iniziare a scrivere un diario, potrebbe aiutarla a fare un po'di ordine nei pensieri.
tanti auguri
Gentile signora, grazie per la sua condivisione. La maternità è molto stancante e mette di fronte a molti ostacoli, non solo di natura pratica per cui sicuramente ha molti aiuti, come lei stessa riporta, ma anche di natura emotiva. Tutto questo può impattare sul suo senso di affaticamento. Per di più, attualmente per le madri risulta tutto più difficile perché la società impone degli standard molto elevati e mi domando quanto possa essere dura svolgere una Vita attiva come fa lei, nonostante l’accudimento costante che impone la crescita di due figli e in generale una famiglia. Lei pone una domanda specifica su un eventuale diagnosi di depressione, ma come hanno risposto altri colleghi, è importante esplorarlo in modo accurato attraverso dei colloqui con uno psicologo o uno psicoterapeuta, questo per evitare di incorrere nel rischio di auto-diagnosticarsi attraverso Internet. Soprattutto, per dare spazio e dare voce ai pensieri e alle preoccupazioni che potrebbero celarsi sotto questa stanchezza e l’ansia di cui parla. Sono a disposizione, cordialmente Dottoressa Franchini
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione attuale. La condizione di stanchezza e malessere generale e da lei riportata potrebbe essere ricondotta ad un calo di energia fisica e psichica nonchè all'impegno costante che la maternità le richiede. L'ansia che percepisce è un campanellino d'allarme che la riporta verso sè stessa e il bisogno di ascoltarsi. Condivida con un terapeuta vissuti e bisogni; la aiuterà a ristabilire le priorità e a riorientarsi rispetto ai compiti vitali.
Dott.ssa Laura Pia Altieri
Salve, l'ansia potrebbe essere dovuta ai suoi numerosi impegni e alla difficoltà di essere madre di bambini piccoli. Non ho sufficienti elementi per dire altro ma le consiglio di cercare il supporto di un esperto e di trovare uno spazio per sé, tutto suo. Un saluto
Gentile utente, sono dispiaciuta per la situazione di disagio descritta, ritengo che un percorso psicologico possa aiutarla non solo a comprendere meglio questo vissuto emotivo di estrema sofferenza ma anche ad uscirne fuori il prima possibile. Sarebbe utile capire come mai in alcuni momenti della sua vita si attiva la paura (quando ha paura, come reagisce), successivamente acquisire nuovi strumenti di gestione della sintomatologia , scoprire strategie di risoluzione funzionali e riattivare le proprie risorse personali. Le consiglio di rivolgersi a un professionista qualificato nella comprensione e nella gestione della sintomatologia ansiosa come uno psicologo cognitivo comportamentale o breve strategico.
Un cordiale saluto,
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Buongiorno. La domanda forse è più legata al dare significato a ciò che sta vivendo piustosto che ad una diagnosi. Da quello che che racconta sembra ci sia bisogno di dare voce a delle emozioni che ancora non conosce e che emergono sotto forma di quella che chiama ansia. Un percorso psicologico con uno psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico che l'aiuti a comprendere e dare voce a ciò che prova potrebbe esserele d'aiuto. Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti. Un caro saluto. Dott.ssa Langialonga Graziella
Buon pomeriggio, una prima cosa importante da sapere è il risultato delle analisi che le ha fatto fare la dottoressa, per eliminare l'origine organica del suo malessere. Da quanto ci scrive, fino ad oggi è stata bene, circondata da una famiglia che l'aiuta, da una rete di amicizie con le quali organizzare il suo tempo libero, in più si descrive anche come una persona autonoma, tutto ciò non sembra giustificare il suo stato. Può accadere, a volte, che il nostro equilibrio venga scosso , ma non riusciamo a trovare la spiegazione. Se la sua autoassicurazione (riuscire a mettere in atto tutte le sue risorse, una forza, non trascurabile del suo modo di essere) non è più funzionale a ridarle equilibrio emotivo, può scegliere di rivolgersi ad una/o psicoterapeuta che potrebbe aiutarla ad affrontare questo momento.
Grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Cara utente,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qua la sua situazione.
È difficile fare una diagnosi solo leggendo ciò che ha scritto, per quanto molto descrittivo, e, inoltre, non sarebbe professionale.
Quello che posso provare a fare qua è darle uno spunto di riflessione.
Si è mai chiesta da dove nascono le emozioni? Spesso crediamo che provengano dalle situazioni esterne, ma non è proprio così. Le emozioni dipendono dal nostro modo di interpretare una situazione e perciò da ciò che pensiamo. Perciò mi domando, nei momenti di sconforto quali sono i pensieri chele passano per la testa?
Per quanto riguarda l’ansia invece, è un’emozione primaria e fondamentale, ma nel momento in cui i livelli aumentano inizia ad essere disfunzionale. L’essere umano prova ansia di fronte ad una minaccia reale oppure anche percepita. Perciò anche qui le domando quali sono i pensieri che le fanno salire l’ansia?

Spero di averle dato uno spunto di riflessione,
Dott.ssa Giada Valmonte
Gentile utente, grazie per la condivisione. A volte anche se le situazioni vanno apparentemente bene ognuno di noi potrebbe avere desideri "soppressi" o bisogni che non riesce a soddisfare. Oppure più semplicemente si sta vivendo una situazione che per noi è un "letto di Procuste". I sintomi ansiosi accompagnati dal calo delle energie possono indicare il bisogno di un periodo di raccoglimento e analisi di quello che ha fatto fino adesso anche per comprendere le proprie aspirazioni. Spesso dietro i sintomi ansiosi ci si può porre una semplice domanda "quale è l'azione che sento veramente mia e non sto compiendo?". Cordiali saluti. Dott. Samuele Bellagamba
Buongiorno e grazie per la condivisione. Dal suo racconto mi sembra che non si tratti nè di depressione nè di "mal di primavera", però allo stesso tempo mi mancano anche molti elementi che mi impediscono di darle una risposta esaustiva. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendoci in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentilissima Utente,
in base a quanto da lei condiviso ritengo che le sarebbe utile soffermarsi con atenzione su questa ansia di cui parla e comprendere altresì il significato degli sbalzi di umore di cui soffre. Come in un certo qual modo sembra esprimere lei stessa, apparentemente non sono rintracciabili eventi scatenanti che possano aver portato nelle ultime settimane allˈemergere di queste emozioni negative; quindi, penso che la cosa migliore da fare sarebbe parlare con un* Collega della sua situazione per capire quali pensieri, quali timori e quali bisogni potrebbero celarsi dietro questa incuietudine.
Le auguro tutto il meglio
Un caro saluto
Mauro Fadda

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