Buona sera e da cinque mesi che soffro d'ansia e prendo antidepressivi si chiamano daparox ris

24 risposte
Buona sera e da cinque mesi che soffro d'ansia e prendo antidepressivi si chiamano daparox rispetto a prima mi sento meglio ma e da cinque mesi come se non riesco a respirare bene fumo anche vorrei sapere se respiro da ansia o un problema polmonare come posso capire se potete darmi qualche spiegazione grazie buona giornata.
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base, che tramite eventuali visite specialistiche, potrà escludere cause organiche. A quel punto potrà, con lui, valutare una visita psichiatrica per valutare la sintomatologia ansiosa ed eventualmente associare un ansiolitico e una psicoterapia al antidepressivo.. Un caro saluto.

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante per escludere eventuali cause organiche.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
'credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Buon pomeriggio,
consiglio di rivolgersi al medico di base per effettuare ulteriori accertamenti medici ed escludere cause organiche e valutare la possibilità di un trattamento farmacologico per quanto riguarda l’ansia. Inoltre ritengo molto utile che lei possa chiedere un consulto psicologico al fine di lavorare sull’ansia capirne le cause e trovare insieme delle strategie per farvi fronte. Resto a disposizione per dei colloqui online.
Dott. Michele Arnaboldi.
Dott.ssa Giulia Proietti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, può confrontarsi con il suo medico di base per escludere una componente organica, successivamente effettuare dei colloqui psicologici per trovare delle strategie per gestire l’ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Dott.ssa Chiara Pavia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buona sera, oltre l'antidepressivo sta facendo una psicoterapia? Potrebbe aiutarla nella gestione dell'ansia che spesso può dare problemi con la respirazione. Valuti con il suo medico di base.
Buona serata,
Dott.ssa Chiara Pavia
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve,

innanzitutto bene che il daparox le stia facendo effetto e la sua ansia migliori! A questo punto, proprio perché il suo sintomo è più gestibile, la cosa migliore da fare sarebbe una psicoterapia, per permetterle di mantenere la sua salute anche quando terminerà il farmaco. Questo è il momento migliore, non se lo lasci sfuggire!
Per quanto riguarda il respiro, può essere tanto un problema di ansia che polmonare. Ma è molto semplice capirlo: una visita medica farà chiarezza.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, mi spiace molto per la sua situazione. Ritengo tuttavia che il solo impiego dei farmaci non siamo effettivamente risolutivi rispetto alle sue problematiche. Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo. Un caro saluto
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Se ha dei dubbi può rivolgersi al suo medico di base, che saprà indirizzarla ad opportuni esami di approfondimento per capire se si tratti di un problema organico o meno. In ogni caso il mio consiglio è di continuare a seguire le indicazioni del medico curante, prendendo il farmaco. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, come sottolineato anche dai miei colleghi bisognerebbe indagare se la causa è una patologia medica, tuttavia i medici tendono a intervenire sulla causa piuttosto che a trattare i sintomi di ansia. Se viene diagnosticato un disturbo ansioso, la terapia farmacologica e la psicoterapia in associazione, possono alleviare notevolmente il malessere e il disturbo nella maggior parte dei pazienti. Cordialmente, d.ssa Violeta Raileanu
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. A mio avviso è opportuno che si rivolga sia al suo medico di base per avere indicazioni rispetto alle eventuali visite specialistiche da fare per escludere la presenza di problematiche organiche, sia ad uno/a psicoterapeuta per valutare l'inizio di uno specifico percorso psicologico da affiancare alla terapia farmacologica per affrontare efficacemente le problematiche di ansia al fine di poter migliorare gradualmente la propria salute, il proprio benessere e la qualità della propria vita. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, affianchi, se può, un supporto psicologico, dove trovare delle strategie per gestire l’ansia.

Saluti

MT
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

in genere per i disturbi d'ansia è fondamentale un approccio di tipo integrato. La farmacoterapia, e la psicoterapia devono camminare di pari passo. Entrambe le cose, possono nel tempo migliorare la qualità della vita del paziente. La chiave del cambiamento sta tutta li. Sino a che non avrà acquisito degli strumenti con cui uscirne, il farmaco le consentirà di tenere a bada i sintomi ad oggi presenti, ma è opportuno che inizi quanto prima un percorso di psicoterapia. Contatti quanto prima uno specialista vedrà che potrà aiutarla a superare il suo malessere
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Costanza Zanini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso il suo disagio. La situazione che riporta necessita di una maggiore esplorazione da un punto di vista medico. La invito a rivolgersi al suo medico di base per effettuare indagini cliniche. Nel caso siano sintomi riconducibili esclusivamente a un disagio psicofisico, può contattare un professionista e iniziare un percorso terapeutico. Resto a disposizione, anche online, qualora ne sentisse il bisogno. Un saluto, dott.ssa Costanza Zanini.
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
al fine di escludere cause organiche, è opportuno che si consulti col medico di base in merito alla difficoltà respiratoria.
Una volta escluse eventuali cause organiche, può valutare un percorso psicologico.
E' ormai scientificamente riconosciuto che si hanno risultati migliori se ad una terapia psicofarmacologica viene associato un percorso psicoterapeutico.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Giulia Voghera
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castiglione Torinese
Buonasera gentile utente, grazie per la domanda. Innanzitutto è bene che lei si rivolga al suo medico di base per escludere un'eventuale causa organica. Qualora non si evincessero problematiche dal punto di vista medico, le consiglio di provare a intraprendere un percorso psicologico, in modo tale da capire se effettivamente la difficoltà di respirazione che percepisce sia dovuta ad un disagio legato all'ansia.
Resto a disposizione per un consulto, anche online, e le auguro una buona serata,
Dott.ssa Giulia Voghera.
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, si rivolga al suo medico curante descrivendo i sintomi di cui ci parla che le indicherà cosa fare per escludere qualsiasi problema di natura fisiologica. Una volta eliminato il dubbio, potrà discutere la cosa con chi le ha prescritto il farmaco scegliendo anche un percorso psicologico. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Angela Giangreco
Psicologo
Agrigento
Salve prima di tutto faccia accertamenti medici per capire se c è un problema fisico polmonare.... Dopodiché si faccia un percorso psicologico che le permetta di acquisire strumenti per capire e gestire l ansia
Le auguro il meglio
Dott.ssa Simona Del Peschio
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve car* utente, mi dispiace leggere della condizione da lei riportata e della sofferenza che sta sperimentando in questo periodo. Per scongiurare la presenza di un problema organico, è importante che, in prima istanza, si rivolga ad un medico specialista che possa valutare la sua condizione. Per ciò che concerne l'ansia, essa può comportare dei sintomi a livello dell'apparato respiratorio, come dispnea, affanno, fame d'aria. In ogni caso, ciò che mi sento di consigliarle è di darsi il permesso di prendersi uno spazio di riflessione per sé, anche per comprendere ciò che questa ansia vuole comunicarle, per stare con essa ma diversamente, ascoltandola ed ascoltandosi, prestando un orecchio anche a quella parte di lei che possiede le risorse per gestire in maniera differente la propria quotidianità.
Un caro saluto
Simona Del Peschio
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, credo che oltre ai farmaci sia necessario affiancare un percorso di psicoterapia. Provi a contattarne uno nella sua zona per un corretto inquadramento del caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di rivolgere la domanda al suo medico curante che la può quindi visitare. Cordiali saluti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco che questa sensazione di difficoltà respiratoria possa essere molto spaventosa e frustrante, soprattutto perché persiste da diversi mesi. Prima di tutto, dato che lei fuma e ha il dubbio che possa esserci un problema polmonare, il primo passo fondamentale è consultare il suo medico che potrà aiutarla a escludere eventuali cause fisiche legate al respiro, attraverso esami specifici, se necessari. Detto questo, è importante sapere che la sensazione di “non riuscire a respirare bene” è un sintomo molto comune nei disturbi d’ansia, specialmente nell’ansia generalizzata e negli attacchi di panico. L’ansia può alterare la respirazione in diversi modi: può farle percepire un senso di oppressione al petto, come se non riuscisse a riempire i polmoni completamente, oppure può portarla a respirare in modo più superficiale e veloce senza accorgersene, creando così una sensazione di “fame d’aria”. Quando il respiro diventa irregolare o troppo rapido (iperventilazione), il corpo reagisce con sintomi come vertigini, senso di svenimento, confusione e, appunto, difficoltà a sentire il respiro come naturale. Un modo per distinguere se la sua sensazione di respiro difficile è legata all’ansia è osservare quando e come si manifesta. Se la sensazione peggiora in momenti di stress, quando è preoccupata o in situazioni di tensione emotiva, è probabile che sia dovuta all’ansia. Se invece la percepisce costantemente, indipendentemente dallo stato emotivo, allora è ancora più importante parlarne con il medico. Un aspetto che potrebbe aiutarla è lavorare sulla respirazione diaframmatica. Provi a dedicare qualche minuto al giorno a esercizi di respirazione lenta e profonda: inspirare dal naso gonfiando la pancia per circa 4 secondi, trattenere il respiro per un momento e poi espirare lentamente dalla bocca per 6 secondi. Questo può aiutare a regolare la respirazione e a ridurre la sensazione di oppressione. Il fatto che assuma Daparox e che si senta meglio rispetto a prima è un segnale positivo. Tuttavia, se questo sintomo le crea ancora disagio, può essere utile parlarne con il medico o con lo specialista che la segue per valutare eventuali aggiustamenti nel trattamento o strategie aggiuntive per la gestione dell’ansia. Inoltre, smettere di fumare potrebbe rappresentare un grande aiuto, non solo per la salute polmonare ma anche per la gestione dell’ansia stessa, dato che la nicotina e il fumo possono influenzare il sistema nervoso e peggiorare la sensazione di affanno. La cosa più importante è che non si senta sola in questo percorso. L’ansia è un’esperienza difficile, ma con il giusto supporto e le strategie adeguate può imparare a gestirla sempre meglio. Continui a prendersi cura di sé e non esiti a chiedere aiuto quando ne sente il bisogno. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente per le informazioni relative ai farmaci le consiglio di parlare con il medico che le ha prescritto la terapia. Le consiglio di associare anche un supporto psicologico per capire le case del problema, i farmaci agiscono solo sul sintomo.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,

da quanto descrive, la sensazione di non riuscire a respirare bene può avere diverse cause, tra cui sia fattori ansiosi sia problemi respiratori. È importante considerare che l’ansia può causare una respirazione superficiale o irregolare, sensazione di fiato corto, tensione toracica e percezione di “non respirare a sufficienza”, anche in assenza di patologie polmonari.

Alcuni punti da valutare:

* il fumo può contribuire a fastidi respiratori, tosse o sensazione di respiro affannoso
* i farmaci antidepressivi come il Daparox di solito non causano difficoltà respiratoria, ma ogni persona può reagire in modo diverso
* per escludere problemi polmonari o cardiaci è importante rivolgersi a un medico che possa fare una visita, esami obiettivi come spirometria o controllo del cuore se necessario

Nel frattempo, tecniche di respirazione lenta e diaframmatica possono aiutare a ridurre la sensazione di ansia legata al respiro.

Le consiglio di parlarne quanto prima con il suo medico curante o uno specialista, per fare una valutazione completa e distinguere se il sintomo è principalmente ansioso o se c’è un’altra causa da approfondire.

Resto a disposizione per supportarla nella gestione dell’ansia e delle sensazioni legate al respiro.
Saluti
Dott. Pierangelo Donadello
Psicologo clinico, Psicologo
Vicenza
Buona sera, lei è in cura con l'antidepressivo e discreto ansiolitico contemporaneamente le sarà stato prescritto da uno psichiatra che avrà sicuramente fatto diagnosi differenziale e e anamnesi accurata. Il mio consiglio è una spirometria, rx torace e visita pneumologica potrebbe farla se il suo medico di base lo ritiene utile.

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