sono un uomo di 59 anni che e' stato sottoposto a cure con: amisulpride, seropam, lorazepam, solian,

22 risposte
sono un uomo di 59 anni che e' stato sottoposto a cure con: amisulpride, seropam, lorazepam, solian, welbutrin , maveral, alprazolam, zoloft, ma non rispondo alle cure ho scrupoli di coscienza,
non riesco ad avere rapporti con mia moglie per problemi di erezione non riesco a mantenerla sono stato da un andrologo ma non ho risolto niente, non mi sopporto molto e mi sfogo fumando mi arrabbio com n me stesso e mi rispondo alle domande solo con la mia coscienza che non e molto in grado insomma vorrei finire di tormentarmi mi potete aiutare con qualche cura, QUANDO HO RAPPORTI CON MIA MOGLIE MI ECCITO MA POI MI BLOCCO COME SE NON FOSSI MAI STATO CAPACE E HO COME SE MI RIFIUTASSI A FARLO CON LEI ANCHE ABBIAMO PROBLEMI DI PESO E DI PANCIA E HO UN PENE PICCOLO
Gentilissimo, non so se ne ha avuto modo ma può leggere il parere ed i consigli anche di altri professionisti nella domanda che ha precedentemente pubblicato. In ogni caso, per risponderle nuovamente, le consiglio di rivolgersi sia al medico che le ha prescritto il trattamento farmacologico, sia ad un sessuologo che possa meglio consigliarle poiché la difficoltà fisica riferita è strettamente connessa a quella psicologica (quando dice di non sopportarsi, di arrabbiarsi con se stesso, di tormentarsi e di bloccarsi nel rapporto con sua moglie) in un rapporto di causa-effetto continuo.

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Buongiorno, inizi un percorso di psicoterapia, mantenendo però i contatti con lo psichiatra di riferimento; in alternativa si rivolga al CSM/DSM di competenza nella sua zona per una nuova assegnazione, oppure privatamente.
Cordialmente,

mg
Mi perdoni, non voglio offenderla o prenderla in giro, ma il pene sembra piccolo perchè la pancia è grande.
Inizi un percorso di stile alimentare corretto e movimento fisico giornalero, vedrà che col tempo le dimensioni relative pancia/pene si invertiranno.
Poi, potrà iniziare in percorso terapeutico con uno psicoterapeuta, se ne avrà ancora bisogno.
Saluti cordiali.
Gentile Utente,
Come ho già avuto modo di risponderle alla domanda che ha precedentemente pubblicato, nei problemi di erezione entrano in gioco numerosi fattori, tra i quali il più pericoloso è la feroce autocritica che finisce con il sabotare ogni approccio, ma anche la partecipazione stessa all’intimità. La performance è antagonista del piacere e del rilassamento. Si rivolga ad uno psicoterapeuta/sessuologo per restituire calma al mondo interno, e ciò porterà inevitabilmente benefici anche all’esterno. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile Utente,
Il problema di erezione su cui chiede aiuto può essere molto frustrante, e minare autostima e rapporti.
Tuttavia, è bene ricordare che questo problema è di solito l'effetto e non la causa del disagio. Ci dice infatti di essere molto sovrappeso, e di prendere diversi farmaci.
Il primo punto è proprio rivolgersi ad un professionista sessuologo, per iniziare a capire come diminuire il suo sovrappeso e se e quanto questi farmaci incidano su questo problema.
Tenga comunque presente che il sesso non è solo penetrazione. Ci sono molti altri modi di sentire vicinanza, affetto e darsi piacere reciproco tra lei e la sua compagna: il suo pene non è una misura di lei, di come può amare e di quanto può essere felice.

Buone cose!
Ritengo utile consultare un sessuologo per intraprendere un percorso che inglobi l'aspetto psicologico che sottende le sue difficoltà e anche gli aspetti fisiologici e medici, ad es. il sovrappeso. Per il resto credo che la cura migliore sia volervi bene, essere disponibili l'uno verso l'altra e rispecchiare reciprocamente sentimenti di accettazione e affetto sincero. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, la sua domanda qui merita risposte da più punti di vista, poiché in ciò che pone all'attenzione c'è da considerare il complesso rapporto tra mente e corpo e come questi si influenzano a vicenda e producono il malessere che oggi vive. Se interiormente vive di autocritica e tormento, all'esterno manifesta questo in un cattivo rapporto con il corpo. Allo stesso modo la frustrazione di avere una problematica fisica ricade sul suo benessere mentale. Ciò che c'è da considerare è come queste due sfere, la mente e il corpo si influenzano andando a costituire la sua esperienza unica di vita. Oggi dice che è in sovrappeso, cosa comporta questo, da cosa è causato? Forse il cibo è una valvola di sfogo emotiva? Allo stesso tempo, il risultato di tale sfogo le procura ulteriore disagio nel rapporto a due e a questo si uniscono i problemi erettivi,forse causati anche dal sovrappeso, fonte si di ansia ma anche di reale impaccio. Mi sembra che il modo migliore per affrontare la situazione sia in un approccio integrato :curi l'alimentazione, il corpo, curi la mente. Le consiglio un consulto nutrizionistico, a questo affianchi una psicoterapia gestaltica, così da sbloccarla fisicamente. Saluti.
Buongiorno gentile utente. Dal suo messaggio traspare molta frustrazione e molta rabbia per la situazione in cui si trova. Mi sembra che ci siano vari livelli da esaminare: molti farmaci che ha assunto (le benzodiazapine in particolare) potrebbero avere come effetto collaterale dei problemi nella sfera sessuale, dal calo del desiderio alla difficoltà di avere e mantenere l'erezione; anche se non li stesse più assumendo ci vuole del tempo perchè sparisca completamente l'effetto.
Riguardo alle dimesioni del pene, quando si è in sovrappeso è possibile riscontrare questo problema. Per risolverlo è sufficiente una dieta e dell'esercizio fisico.
Quello che mi preoccupa maggiormente è la situazione psicologica in cui si trova in questo momento: mi sembra invischiato in un circolo vizioso dal quale fatica ad uscire: sarebbe bene rivolgersi ad uno psicologo esperto in sessuologia che possa aiutarla a sentirsi meglio con sè stesso e di conseguenza essere più sereno nei rapporti con sua moglie.
Le auguro buona fortuna per tutto.
Saluti
Dott.ssa Alice Maffeo
Buongiorno. La problematica che descrive non è affrontabile senza l'aiuto di uno specialista sessuologo. Aver descritto in modo così puntuale un problema così invalidante mi fa pensare che la voglia di cambiare c'è, manca solo il passo verso il consulto in studio.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno, come già esplicitato da altri colleghi le consiglio di parlarne con il suo medico di base, per poter svolgere eventuali accertamenti clinici, atti ad escludere problematiche fisiche. Poi trovo fondamentale intraprendere un percorso terapeutico con un sessuologo, che potrà aiutarla ad affrontare le diverse difficoltà che ha riportato, che non sono dovute unicamente a effetti collaterali di farmaci o condizioni mediche.
Saluti dott.ssa Stefania Maraspin.
Buongiorno caro utente e grazie per aver posto il suo quesito, da quanto scrive la sua situazione presenta vari temi da affrontare: il disturbo erettile, il sovrappeso, la depressione e problemi di coscienza, quindi deduco sensi di colpa e malessere con se stesso.
Il mio consiglio è di rivolgersi ad un medico psichiatra per mettere chiarezza e ordine rispetto ai medicinali che assume. Un dietologo la potrebbe aiutare in un percorso di dimagrimento, e magari contattare uno psicologo/sessuologo per affrontare le difficoltà psicologiche ed emotive descritte.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente un grosso saluto,
Dottoressa Monica Pesenti
Buongiorno, capisco la tua sofferenza e la frustrazione nel vedere che le cure che hai provato non hanno sortito effetti. Sicuramente sarebbe consigliabile un colloqui psicologico in modo da poter sanare la parte arrabbiata e giudicante che ti boicotta anche nei rapporti sessuali, soprattutto se l'andrologo non ha riscontrato problemi dal punto di vista medico.
Ti invito, pertanto, a consultare uno psicologo che possa aiutarti, non ha senso continuare a stare male quando la soluzione c'è ed è a portata di mano.
Ti abbraccio e ti auguro il meglio
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Gentile utente,
le problematiche che descrive, ovvero, il sovrappeso, la percezione di un pene piccolo, l'incapacità di avere un rapporto sessuale soddisfacente, sembrano convergere ad un centro: dove troviamo paura e frustrazione.
La frustrazione genera senso di impotenza e viceversa.
Credo che rivolgersi ad uno psicoterapeuta e contestualmente ad un bio-nutrizionista sia la cosa migliore.
Un cordiale saluto
Gentile Utente, è comprensibile il disagio che prova di fronte a queste difficoltà. Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta che si occupi di sessuologia, insieme potrete comprendere e affrontare le problematiche legate alla sessualità, oltre che la rabbia che prova verso se stesso.
I miei migliori auguri, dott.ssa Irene Capello
Buonasera, le consiglio un percorso di terapia di coppia. Tenga presente che qualunque difficoltà di tipo sessuale è sempre l'espressione di una problematica relazionale e mai un problema solo individuale.
Dott. Pietro Maria Buffa
Gentile Utente il problema di erezione di cui parla può essere molto frustrante e minare la propria autostima e il rapporto di coppia. Consideri che ogni problema sessuale non è mai solo individuale ma coinvolge la coppia e le sue particolari dinamiche di relazione. Per questo motivo le suggerisco di intraprendere una terapia di coppia. Cordiali Saluti
Dott. Andrea Maldifassi
Buonasera, Sembra avere un alto livello di autocritica e la sfera sessuale è legata a come ci percepiamo. Dovrebbe parlare con il suo medico per verificare le controindicazioni dei farmaci che prende, se possono inficiare sulle prestazioni sessuali e farsi seguire da uno specialista psicoterapeuta che possa stimolarla verso la conduzione di una vita più salutare, in modo da acquisire un po’ di autostima. Un saluto. Dr.ssa Annalisa Spampani
Buonasera! Capisco la situazione di sofferenza e non è chiaro cosa intenda quando scrive che "ha scrupoli di coscienza" e che la sua "coscienza non è molto in grado"......Ha già consultato altri specialisti? Per quanto riguarda la cura farmacologica ed eventuali effetti sull'erezione, dovrebbe parlarne con il medico che le ha prescritto i farmaci. Se dalla visita andrologica non risulta nulla dal punto di vista organico, le consiglierei di rivolgersi ad un sessuologo o ad uno psicoterapeuta perchè farmaci o no, c'è una forte componente psicologica che si ripercuote nel rapporto con sua moglie e in quello con sè stesso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Potreste insieme iniziare con sua moglie sia un discorso di benessere fisico... Palestra o anche camminate e sempre insieme consultare un sessuologo che vi possa accompagnare in un percorso che chiarisca questi stati d'animo, naturalmente per quanto riguarda le pregresse cure mediche consulti bravi professionisti e con fiducia e pazienza vedrà che troverete l giusta strada
Buongiorno.
Sicuramente se la nostra testa è affollata con tanti pensieri non è facile mantenere l'erezione e avere rapporti soddisfacenti. Se poi inoltre come dice è in sovrappeso e fuma, questo non aiuta, poichè interferisce col normale funzionamento cardiovascolare responsabile di causare e mantenere l'erezione. Le consiglio di rivolgersi a un medico (o eventualmente uno psichiatra) per sistemare questi aspetti fisici, e per discutere insieme una possibile nuova farmacoterapia, e ad uno psicologo o sessuologo per gestire questi problemi sessuali ed emotivi che racconta. Ci sono tecniche efficaci che le permetteranno di gestire al meglio questa situazione difficle.
Buona fortuna!
Salve, probabilmente per il suo caso sarebbe opportuno iniziare una terapia di coppia.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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