Sono un ragazzo 18enne e ogni volta che la mia ragazza mi bacia o si mette in braccio ho un erezione
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Sono un ragazzo 18enne e ogni volta che la mia ragazza mi bacia o si mette in braccio ho un erezione come posso risolvere il problema? (non voglio che pensi che voglio sempre fare sesso sono ancora vergine)
Non capisco perchè queste erezioni rappresentino per te un problema! Sono soltanto la prova tangibile del tuo desiderio e la tua ragazza non potrà che esserne lusingata
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A 18 anni dovresti preoccuparti e, quindi, considerare che ci sia un problema, se avvenisse il contrario: avere un’erezione durante lo scambio di effusioni con la tua ragazza significa che ne sei attratto, che la desideri e che provi eccitazione sessuale, come è naturale che avvenga, soprattutto alla tua giovanissima età.
Buongiorno! Come già scritto dai colleghi, è naturale che il tuo corpo esprima eccitazione al contatto fisico con una ragazza. Avere un'erezione è una reazione fisiologica e non è detto che corrisponda per forza all'intenzione/desiderio di avere un rapporto sessuale. In noi esseri umani la sessualità non consiste solo di automatismi fisici ma comprende vissuti, emozioni, fantasie e sentimenti.
Gentile utente, concordo con i colleghi.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Gentile ragazzo, alla età il corpo può rispondere con un’erezione semplicemente per vicinanza fisica, coinvolgimento emotivo o contatto affettuoso. è un riflesso neuro–vascolare automatico.
Nello stesso modo, anche la tua ragazza può avere reazioni corporee altrettanto spontanee, solo che sono meno visibili: la più comune è la lubrificazione vaginale, anch’essa una risposta del corpo al sentirsi vicina, tranquilla o affettuosa. Non è un messaggio, non è una richiesta: è fisiologia.
Quindi la prima cosa è togliere qualsiasi interpretazione morale o intenzionale: il corpo reagisce.
Presupporre cosa penserà la ragazza può portarti a preoccuparti inutilmente. Spesso queste reazioni sono percepite come qualcosa di tenero, naturale e rassicurante, non come una pressione e se mai dovesse nascere una domanda da parte sua, può essere utile rispondere in modo semplice e autentico.
Per esempio: “È solo una reazione naturale del corpo quando siamo vicini, non significa che voglio necessariamente fare sesso. È il modo in cui funzioniamo fisicamente.”
Parlarne può fare bene a entrambi. Quando ci si dice reciprocamente cosa succede al proprio corpo, tutto diventa più leggero e meno imbarazzante. È un modo per vedere queste reazioni per quello che sono: qualcosa di normale, che capita quando si sta bene insieme. Confrontarsi aiuta anche a conoscersi meglio: capire come ognuno reagisce, cosa lo emoziona, cosa lo mette a suo agio. E così si possono evitare i malintesi, perché diventa tutto più chiaro e spontaneo. Questa sincerità fa crescere la fiducia e rafforza il legame. Sono momenti importanti, che costruiscono un’intimità più tranquilla e naturale, dove entrambi si sentono compresi e liberi di essere sé stessi. Quindi non devi risolvere nulla, perché c’è solo da capire che il corpo ci parla, che è normale e che comunicarlo con tranquillità può diventare un’occasione preziosa di crescita nella relazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Canorro
Psicosessuologa clinica e Consellor relazionale
Nello stesso modo, anche la tua ragazza può avere reazioni corporee altrettanto spontanee, solo che sono meno visibili: la più comune è la lubrificazione vaginale, anch’essa una risposta del corpo al sentirsi vicina, tranquilla o affettuosa. Non è un messaggio, non è una richiesta: è fisiologia.
Quindi la prima cosa è togliere qualsiasi interpretazione morale o intenzionale: il corpo reagisce.
Presupporre cosa penserà la ragazza può portarti a preoccuparti inutilmente. Spesso queste reazioni sono percepite come qualcosa di tenero, naturale e rassicurante, non come una pressione e se mai dovesse nascere una domanda da parte sua, può essere utile rispondere in modo semplice e autentico.
Per esempio: “È solo una reazione naturale del corpo quando siamo vicini, non significa che voglio necessariamente fare sesso. È il modo in cui funzioniamo fisicamente.”
Parlarne può fare bene a entrambi. Quando ci si dice reciprocamente cosa succede al proprio corpo, tutto diventa più leggero e meno imbarazzante. È un modo per vedere queste reazioni per quello che sono: qualcosa di normale, che capita quando si sta bene insieme. Confrontarsi aiuta anche a conoscersi meglio: capire come ognuno reagisce, cosa lo emoziona, cosa lo mette a suo agio. E così si possono evitare i malintesi, perché diventa tutto più chiaro e spontaneo. Questa sincerità fa crescere la fiducia e rafforza il legame. Sono momenti importanti, che costruiscono un’intimità più tranquilla e naturale, dove entrambi si sentono compresi e liberi di essere sé stessi. Quindi non devi risolvere nulla, perché c’è solo da capire che il corpo ci parla, che è normale e che comunicarlo con tranquillità può diventare un’occasione preziosa di crescita nella relazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Canorro
Psicosessuologa clinica e Consellor relazionale
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