sono fidanzata con una ragazza, la amo tantissimo, se quando lo faccio con lei non vengo o magari no
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sono fidanzata con una ragazza, la amo tantissimo, se quando lo faccio con lei non vengo o magari non provo molto piacere vuol dire che non sono effettivamente lesbica? la amo davvero tantissimo
Salve, il fatto di non provare piacere o non arrivare all’orgasmo durante i rapporti con il proprio partner è una cosa molto comune, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Il piacere sessuale è un evento complesso ed è condizionato da fattori emotivi, fisici, relazionali e psicologici. Inoltre, l’intimità è qualcosa che si costruisce e si affina nel tempo. Un primo passo in tal senso potrebbe essere il riflettere, anche insieme alla sua ragazza, su cosa la farebbe sentire più rilassata, desiderata o eccitata.
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Assolutamente no, il fatto di non raggiungere l’orgasmo o di non provare molto piacere durante i rapporti sessuali con la tua ragazza non significa necessariamente che tu non sia lesbica o che tu non la ami davvero. La sessualità è un’esperienza complessa, influenzata da moltissimi fattori: emozionali, psicologici, relazionali, fisici e anche legati all’autostima o allo stress.
Amare profondamente qualcuno non garantisce automaticamente che tutto vada sempre perfettamente anche sul piano sessuale. Inoltre, è importante ricordare che il piacere sessuale non si riduce all’orgasmo: può esprimersi in molte forme e richiede tempo, comunicazione e consapevolezza di sé.
Talvolta, aspettative elevate, ansia da prestazione, vissuti personali, traumi passati o semplicemente la fase di scoperta del proprio corpo e della sessualità possono influire sulla qualità del piacere sessuale, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
Per approfondire e comprendere meglio cosa sta succedendo, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Amare profondamente qualcuno non garantisce automaticamente che tutto vada sempre perfettamente anche sul piano sessuale. Inoltre, è importante ricordare che il piacere sessuale non si riduce all’orgasmo: può esprimersi in molte forme e richiede tempo, comunicazione e consapevolezza di sé.
Talvolta, aspettative elevate, ansia da prestazione, vissuti personali, traumi passati o semplicemente la fase di scoperta del proprio corpo e della sessualità possono influire sulla qualità del piacere sessuale, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
Per approfondire e comprendere meglio cosa sta succedendo, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
buongiorno. Il sesso è una parte importante dei rapporti sentimentali, ma non fondamentale. Bisogna comprendere il proprio corpo e le proprie necessità per poter sapere cosa ci dia piacere o meno. Potrebbe parlarne con un sessuologo.
Si dia del tempo per conoscersi e conoscere la sua partner.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Sara Rocco
Si dia del tempo per conoscersi e conoscere la sua partner.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Sara Rocco
Ciao!
La sessualità e i sentimenti non vanno necessariamente di pari passo: ci si può trovare benissimo a livello sessuale con qualcuno di cui non siamo innamorat* e viceversa.
Mi verrebbe da domandarti, con la tua ragazza parlate di quello che vi piace sessualmente? A volte si dà per scontato che l'altr* sappia cosa ci piace, o magari si ha difficoltà a chiederlo...che effetto ti fa immaginare di dirle cosa ti piacerebbe fare insieme a lei?
La sessualità e i sentimenti non vanno necessariamente di pari passo: ci si può trovare benissimo a livello sessuale con qualcuno di cui non siamo innamorat* e viceversa.
Mi verrebbe da domandarti, con la tua ragazza parlate di quello che vi piace sessualmente? A volte si dà per scontato che l'altr* sappia cosa ci piace, o magari si ha difficoltà a chiederlo...che effetto ti fa immaginare di dirle cosa ti piacerebbe fare insieme a lei?
Grazie per aver condiviso un pensiero così intimo.
Orientamento e risposta sessuale non sempre procedono insieme: puoi amare profondamente la tua ragazza e, in alcune situazioni, non provare molto piacere o non raggiungere l’orgasmo. La risposta del corpo (eccitazione, attivazione, orgasmo) è infatti sensibile a molti fattori – emozioni, stress, aspettative, dinamiche del momento. A volte la stessa preoccupazione di “dover venire” innesca un circolo vizioso che blocca la risposta sessuale.
Ti sei chiesta come mai hai interpretato questo episodio come un “test” della tua identità? Essere lesbica non significa provare sempre piacere o orgasmi. L’idea che “se c’è amore ci dev’essere sempre un sesso appagante” affonda in narrazioni romantiche e, forse, nei dati che mostrano un “orgasm gap”: in media, le coppie di donne riferiscono più orgasmi delle coppie etero. Ma queste sono statistiche, non regole.
Puoi cogliere l’occasione per esplorare:
• Che immagini hai di una relazione “giusta”?
• Come vivete la sessualità di coppia e come la coltivate?
• Quali modalità, fantasie o tempi potrebbero farvi stare meglio?
Se il tema continua a generare disagio, parlarne con unə professionista può offrirti uno spazio sicuro per dare significato alla tua esperienza, trovare nuove prospettive e sperimentare altre possibilità d’azione.
Orientamento e risposta sessuale non sempre procedono insieme: puoi amare profondamente la tua ragazza e, in alcune situazioni, non provare molto piacere o non raggiungere l’orgasmo. La risposta del corpo (eccitazione, attivazione, orgasmo) è infatti sensibile a molti fattori – emozioni, stress, aspettative, dinamiche del momento. A volte la stessa preoccupazione di “dover venire” innesca un circolo vizioso che blocca la risposta sessuale.
Ti sei chiesta come mai hai interpretato questo episodio come un “test” della tua identità? Essere lesbica non significa provare sempre piacere o orgasmi. L’idea che “se c’è amore ci dev’essere sempre un sesso appagante” affonda in narrazioni romantiche e, forse, nei dati che mostrano un “orgasm gap”: in media, le coppie di donne riferiscono più orgasmi delle coppie etero. Ma queste sono statistiche, non regole.
Puoi cogliere l’occasione per esplorare:
• Che immagini hai di una relazione “giusta”?
• Come vivete la sessualità di coppia e come la coltivate?
• Quali modalità, fantasie o tempi potrebbero farvi stare meglio?
Se il tema continua a generare disagio, parlarne con unə professionista può offrirti uno spazio sicuro per dare significato alla tua esperienza, trovare nuove prospettive e sperimentare altre possibilità d’azione.
La ringrazio per aver posto una domanda così delicata e profonda, che tocca da vicino aspetti importanti della propria identità e della sfera affettivo-sessuale. Comprendo quanto questa situazione possa generare confusione, dubbi e anche un certo senso di smarrimento. Lei esprime con forza l’amore che prova per la sua compagna, e già solo il fatto che stia cercando di comprendere meglio ciò che le sta accadendo dimostra quanto tenga a questo legame e quanto desideri vivere con autenticità la propria esperienza. Nel percorso terapeutico cognitivo-comportamentale, partiamo sempre da un presupposto fondamentale: pensieri, emozioni e comportamenti sono strettamente interconnessi. Spesso, quando si vive un'esperienza che non corrisponde a ciò che ci si aspetta — come nel suo caso, un rapporto sessuale in cui non si prova piacere o non si arriva all’orgasmo — la mente inizia a costruire pensieri automatici. Uno di questi potrebbe essere: “Forse non sono veramente lesbica”, oppure “Se l’amassi davvero dovrei provare di più fisicamente”. Tuttavia, questi pensieri non sono necessariamente veri, ma sono espressione di una preoccupazione comprensibile che merita ascolto e comprensione, non giudizio. La sessualità umana è un’esperienza complessa, che non può essere ridotta esclusivamente al piacere fisico o all’orgasmo. È influenzata da moltissimi fattori: emotivi, relazionali, cognitivi, ormonali, esperienziali. A volte può esserci ansia da prestazione, un’eccessiva attenzione al “dover sentire” o “dover dimostrare” qualcosa, che finisce per bloccare proprio quella spontaneità che favorisce il piacere. Questo accade a molte persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Non provare piacere in alcune occasioni o non riuscire a raggiungere l’orgasmo non mette automaticamente in discussione chi lei è o cosa prova. Inoltre, non è raro che persone che stanno ancora costruendo una piena consapevolezza della propria identità abbiano momenti di dubbio. Ma questi dubbi non significano necessariamente che l’amore che prova sia meno autentico o che la sua identità sia "sbagliata". Potrebbero invece essere segnali di una parte più profonda che chiede attenzione, accettazione e tempo. In terapia si lavora anche su questo: accogliere i pensieri senza farsi dominare da essi, imparare a osservarli e a chiedersi con gentilezza quale emozione stanno cercando di proteggere o di mascherare. Se lei ama questa ragazza, se nella quotidianità sente un legame affettivo, una connessione emotiva e un desiderio di progettualità, questi sono segnali molto forti del fatto che è sulla strada della sincerità verso sé stessa. La sessualità può attraversare fasi più complicate, anche per via di blocchi interni o di aspettative che si hanno su cosa “dovrebbe essere”. A volte, è proprio l’idea che ci si fa della sessualità che può generare un senso di inadeguatezza, ed è lì che può essere utile lavorare insieme a uno psicologo per liberarsi da pressioni esterne o interne che interferiscono con la spontaneità del momento. Le suggerisco quindi di non correre a conclusioni drastiche, ma di ascoltarsi con pazienza. L’amore che prova è reale, e questo è ciò che conta ora. Non è il corpo a dover “provare qualcosa” per legittimare ciò che sente il cuore. Dare tempo, accogliere i propri vissuti e, se possibile, aprirsi anche con la propria compagna in un clima di fiducia reciproca, può essere un passo importante verso una maggiore armonia anche nella sfera intima. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione e quanto possa farla sentire insicura questa situazione, specialmente considerando il profondo amore che prova per la sua ragazza. Il fatto di non raggiungere l'orgasmo o di non provare sempre lo stesso livello di piacere durante l'intimità non implica in alcun modo che lei non sia lesbica o che non ami la sua compagna. L'esperienza sessuale è complessa e influenzata da molteplici fattori che vanno ben oltre l'orientamento sessuale e i sentimenti che si provano per il partner. Le consiglio di affrontare apertamente questo argomento con la sua compagna. Insieme potrete scoprire nuove vie per un'intimità appagante per entrambe, senza che ciò metta in discussione i suoi sentimenti o la sua identità. Qualora questa preoccupazione le generasse molta ansia o disagio, potrebbe essere utile consultare un professionista, che saprà offrirle un supporto più specifico e aiutarla a esplorare questi aspetti in modo più approfondito.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che riporti, e comprendo i dubbi che questo ti possa generare. Credo che, la difficoltà ad avere l'orgasmo durante l'atto sessuale sia dovuta generalmente a fatiche del pensiero, e non tanto di sentimento. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e provare a comprendere le motivazioni sottostanti questa fatica, individuando con lo specialista delle strategie funzionali per affrontarla.
Resto a disposizione
cordiali saluti
AV
Resto a disposizione
cordiali saluti
AV
Buongiorno,
Non mi concentrerei tanto su cosa sia o non sia lei, sul darsi un'etichetta, lei dice di amare molto questa ragazza, conta questo, non tanto il suo effettivo orientamento sessuale.
D'altro canto, se non prova piacere durante l'atto sessuale con lei provi a confrontarla a riguardo, potrebbe essere sufficiente parlarne e provare a spiegarle che cosa le piacerebbe, la comunicazione in ambito sessuale è importante.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Non mi concentrerei tanto su cosa sia o non sia lei, sul darsi un'etichetta, lei dice di amare molto questa ragazza, conta questo, non tanto il suo effettivo orientamento sessuale.
D'altro canto, se non prova piacere durante l'atto sessuale con lei provi a confrontarla a riguardo, potrebbe essere sufficiente parlarne e provare a spiegarle che cosa le piacerebbe, la comunicazione in ambito sessuale è importante.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Cara utente, amore e sfera sessuale avvolte possono essere due elementi scissi tra loro. L'amore è qualcosa che va al di la dell'attrazione estetica o della sessualità. Ripete più volte di amarla molto quindi sembra che sia davvero così. Il fatto che abbia difficoltà nella sfera sessuale potrebbe essere dovuto da altri fattori, bisognerebbe avere maggiori informazioni per darle dei consigli piu mirati. Tipo da quanto state insieme, se ha sempre avuto difficolta con lei nei rapporti o se prima era diverso, se ha avuto altre esperienze sessuali e come sono andate o se al contrario è la prima. Inoltre sarebbe da approfondire anche la questione del perchè mette in discussione il fatto che sia lesbica o meno, ci sono altre cose che le fanno pensare questo?.
Insomma penso che la situazione è sicuramente risolvibile e non c'è da preoccuparsi però dovrebbe inserire la questione all'interno di un discorso più ampio per avere delle risposte più concrete.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici
Insomma penso che la situazione è sicuramente risolvibile e non c'è da preoccuparsi però dovrebbe inserire la questione all'interno di un discorso più ampio per avere delle risposte più concrete.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici
Gentile utente,
assolutamente no. Vuol dire soltanto che dovete imparare a conoscervi intimamente, a scoprire che cosa provoca piacere a voi stesse e all'altra e a lasciarvi andare.
Comunicare in modo libero e diretto con il partner è sempre un buon punto di partenza, dopo di che - se serve - ci si può rivolgere ad una sessuologa.
Qualora invece queste preoccupazioni sulla sua omosessualità/eterosessualità diventassero invalidanti nel rapporto e fossero fonte di grande sofferenza, uno psicologo potrebbe aiutarla.
Dott. Giacomo Bonetti
assolutamente no. Vuol dire soltanto che dovete imparare a conoscervi intimamente, a scoprire che cosa provoca piacere a voi stesse e all'altra e a lasciarvi andare.
Comunicare in modo libero e diretto con il partner è sempre un buon punto di partenza, dopo di che - se serve - ci si può rivolgere ad una sessuologa.
Qualora invece queste preoccupazioni sulla sua omosessualità/eterosessualità diventassero invalidanti nel rapporto e fossero fonte di grande sofferenza, uno psicologo potrebbe aiutarla.
Dott. Giacomo Bonetti
Cara utente, capisco la tua preoccupazione e il tuo interrogativo. L'orientamento sessuale è una realtà complessa e sfaccettata, che non si definisce unicamente in base alle risposte fisiologiche durante l'intimità. Il fatto che tu provi un profondo amore per la tua ragazza è un indicatore potente e significativo del tuo orientamento affettivo ed emotivo. Il piacere sessuale e l'orgasmo sono esperienze che possono essere influenzate da moltissimi fattori, che vanno al di là dell'attrazione di genere. L'ansia da prestazione, lo stress, la comunicazione all'interno della coppia, l'esplorazione delle proprie preferenze e la connessione emotiva sono solo alcuni degli elementi che possono modulare l'esperienza sessuale. Non sentirti in alcun modo definita o limitata dalla tua risposta fisica in questi momenti. Il tuo amore per la tua compagna è ciò che conta primariamente nel definire il tuo orientamento sessuale. Esplorare insieme le vostre intimità, comunicare apertamente sui vostri desideri e bisogni, e magari considerare una consulenza sessuologica di coppia, potrebbe aiutarvi a vivere la vostra sessualità in modo più appagante e sereno, senza che questo metta in discussione la validità e la profondità dei tuoi sentimenti. Vorrei inoltre aggiungere che in una relazione, specialmente in una relazione d'amore profonda, le connessioni tra due persone si manifestano su diversi livelli. Esistono legami intensi che si nutrono primariamente di una profonda intesa intellettuale, di una condivisione di valori, di interessi comuni e di una forte affinità mentale. In questi casi, l'attrazione e il piacere possono esprimersi in modi meno focalizzati sulla fisicità immediata, pur rimanendo parte integrante della relazione. L'amore che provi per la tua ragazza può trovare la sua espressione più piena e significativa proprio in questa profonda connessione mentale ed emotiva, che è altrettanto valida e appagante di una sessualità sempre presente o intensa.
Salve,
il fatto di non provare piacere può non essere riconducibile al suo orientamento. L'unica cosa che posso consigliarle da questo box è di non concentrarsi su questo quando siete in intimità. Provi solo a godersi il momento, senza pensare di arrivare a nulla di particolare. Le auguro un buon proseguimento.
il fatto di non provare piacere può non essere riconducibile al suo orientamento. L'unica cosa che posso consigliarle da questo box è di non concentrarsi su questo quando siete in intimità. Provi solo a godersi il momento, senza pensare di arrivare a nulla di particolare. Le auguro un buon proseguimento.
Ciao,
Il piacere sessuale è un’esperienza complessa, influenzata da emozioni, aspettative, stress, autostima, vissuti passati e anche da come ci si sente nel proprio corpo. In particolare:
- L’orientamento sessuale riguarda chi ti attrae emotivamente e fisicamente nel tempo, non solo quello che succede in un singolo rapporto.
- Amare profondamente qualcuno non significa automaticamente avere rapporti sessuali perfetti o sempre appaganti. Anche nelle relazioni più vere, il piacere può avere alti e bassi.
- A volte, l’ansia da prestazione o il desiderio di "fare bene" può allontanarti dal piacere spontaneo.
Potresti considerare di esplorare insieme alla tua partner cosa vi fa stare bene senza pressioni. E se ti fa piacere, anche un confronto con una figura professionale può aiutarti a sciogliere eventuali blocchi, senza mettere in dubbio ciò che provi.
Se la ami, fidati di quel sentimento. L’orientamento non si misura in orgasmi.
Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore
Il piacere sessuale è un’esperienza complessa, influenzata da emozioni, aspettative, stress, autostima, vissuti passati e anche da come ci si sente nel proprio corpo. In particolare:
- L’orientamento sessuale riguarda chi ti attrae emotivamente e fisicamente nel tempo, non solo quello che succede in un singolo rapporto.
- Amare profondamente qualcuno non significa automaticamente avere rapporti sessuali perfetti o sempre appaganti. Anche nelle relazioni più vere, il piacere può avere alti e bassi.
- A volte, l’ansia da prestazione o il desiderio di "fare bene" può allontanarti dal piacere spontaneo.
Potresti considerare di esplorare insieme alla tua partner cosa vi fa stare bene senza pressioni. E se ti fa piacere, anche un confronto con una figura professionale può aiutarti a sciogliere eventuali blocchi, senza mettere in dubbio ciò che provi.
Se la ami, fidati di quel sentimento. L’orientamento non si misura in orgasmi.
Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore
Salve, le succede da sempre?
Cara, la sessualità non è un test che devi “superare” per capire chi sei. È un arcobaleno di esperienze, sensazioni, emozioni, tempi e scoperte — e ognuno ci mette il proprio ritmo, il proprio corpo, la propria storia. Essere lesbica non significa necessariamente provare un tipo preciso di piacere o avere un certo numero di orgasmi. Significa sentire un'attrazione, un affetto, un legame con una persona del tuo stesso genere. E tu, da come scrivi, ami profondamente la tua ragazza. È bellissimo che tu ti ponga queste domande: significa che vuoi conoscerti, capirti, crescere. E forse quello che stai vivendo è semplicemente un’esplorazione ancora in corso, dove tu e la tua partner potete imparare insieme cosa vi piace, cosa vi fa sentire bene, cosa vi fa sentire vicine. Non c’è un modo “giusto” di vivere il sesso. C’è il vostro modo, quello che costruite insieme con curiosità, dolcezza, libertà. E se qualcosa non funziona subito, non è un segnale che stai sbagliando strada, ma solo un invito ad ascoltare di più il tuo corpo e i tuoi desideri, senza fretta, senza giudizio. L’orientamento sessuale non si misura dal piacere che provi in un singolo momento. Si ascolta nel cuore, nei sentimenti, nei legami che costruisci. E l’amore che provi per la tua ragazza è già una risposta piena di verità.
Buona scoperta, Dr ssa Isabella Mazzocchi
Buona scoperta, Dr ssa Isabella Mazzocchi
Buongiorno,
grazie mille per la condivisione. Provare un calo del piacere o non raggiungere l’orgasmo in una relazione non significa automaticamente che ci sia un problema di orientamento sessuale. La sessualità è complessa, influenzata da molti fattori: emotivi, relazionali, psicologici, momentanei. A volte è semplicemente una questione di fiducia, di tempo, di apertura, di conoscenza del proprio corpo e del corpo dell’altra persona. Altre volte può entrare in gioco l’ansia da prestazione, l’idea di “dover” provare qualcosa in un certo modo, e questo può togliere naturalezza e piacere.
A volte, quando si impara a togliere la pressione e a lasciar andare l’idea che ci sia un modo “giusto” di vivere la sessualità, si apre lo spazio per un’esperienza più autentica e profonda. E può essere molto utile anche avere uno spazio sicuro in cui parlarne, come un percorso terapeutico, per capire meglio da dove nasce questa difficoltà e come prendersene cura.
Se desidera approfondire questi aspetti, sono a disposizione per accompagnarla in questo percorso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
grazie mille per la condivisione. Provare un calo del piacere o non raggiungere l’orgasmo in una relazione non significa automaticamente che ci sia un problema di orientamento sessuale. La sessualità è complessa, influenzata da molti fattori: emotivi, relazionali, psicologici, momentanei. A volte è semplicemente una questione di fiducia, di tempo, di apertura, di conoscenza del proprio corpo e del corpo dell’altra persona. Altre volte può entrare in gioco l’ansia da prestazione, l’idea di “dover” provare qualcosa in un certo modo, e questo può togliere naturalezza e piacere.
A volte, quando si impara a togliere la pressione e a lasciar andare l’idea che ci sia un modo “giusto” di vivere la sessualità, si apre lo spazio per un’esperienza più autentica e profonda. E può essere molto utile anche avere uno spazio sicuro in cui parlarne, come un percorso terapeutico, per capire meglio da dove nasce questa difficoltà e come prendersene cura.
Se desidera approfondire questi aspetti, sono a disposizione per accompagnarla in questo percorso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
Carissima, paradossalmente, a volte, proprio con chi amiamo di più è più difficile lasciarsi andare, ancor più se in questi momenti ci concentriamo su domande molto importanti e complesse come "chi siamo e cosa vogliamo". Ti consiglio di cercare di viverti maggiormente i momenti di intimità con la tua compagna, non solo quelli sessuali. Provate a trovare una maggiore complicità, prova a dirle cosa ti piace mentre fate l'amore e continuate ad esplorare voi stesse e il vostro rapporto. Se i tuoi dubbi riguardo la tua sessualità continuano, ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuto ad indagare più in profondità tali aspetti. Un saluto
Non provare piacere o non raggiungere l’orgasmo non mette in dubbio il tuo orientamento sessuale. Il desiderio e il piacere sessuale sono influenzati da numerosi fattori, psicologici quanto fisici, ad esempio: ansia, aspettative, insicurezze o semplicemente momenti emotivamente più fragili.
Ricorda che il nostro corpo comunica sempre qualcosa e imparare ad ascoltarlo senza giudicarlo è già un passo importante verso una sessualità più libera e serena.
Ricorda che il nostro corpo comunica sempre qualcosa e imparare ad ascoltarlo senza giudicarlo è già un passo importante verso una sessualità più libera e serena.
Salve gentile utente. La mancanza di piacere sessuale o di raggiungimento dell'orgasmo non è necessariamente legata a mancanza di sentimento. Tante possono essere le motivazioni. Per esplorare la problematica le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Cordialmente, dott.ssa Camilla Centanni
Ciao,
ti ringrazio per aver posto una domanda così personale con tanta sincerità. È importante partire da un punto fermo: l’orientamento sessuale non si misura soltanto dal piacere fisico o dalla riuscita di un singolo momento intimo. In un approccio sistemico, diamo valore all’interezza delle esperienze affettive, relazionali, corporee e contestuali — non guardiamo solo al “sintomo”, ma al significato che assume dentro la rete delle tue relazioni e nella storia che stai vivendo.
A volte, il corpo può faticare a esprimere piacere anche quando c’è amore profondo, per motivi che non hanno a che fare direttamente con l’orientamento sessuale. Stress, ansia da prestazione, insicurezze, convinzioni interiorizzate sulla sessualità o sul ruolo che “dovremmo” avere in una relazione, possono influenzare molto l’esperienza fisica. In più, il piacere è un linguaggio che si impara a conoscere insieme, in un clima di fiducia e libertà — non è un esame da superare.
L’amore che descrivi per la tua ragazza è un elemento forte, vero, e merita spazio per essere vissuto senza il peso del dubbio su “cosa dovresti essere”. L’orientamento sessuale è qualcosa di profondo, sì, ma anche fluido e personale: non sempre segue binari fissi, né ha bisogno di etichette immediate o definitive. Se ti senti autentica accanto a lei, se il legame che vivete ti nutre e ti fa sentire viva, allora quella è una verità importante — al di là di una singola difficoltà o di un momento specifico.
Potrebbe essere utile esplorare tutto questo in un contesto protetto, come uno spazio terapeutico, dove poter parlare senza giudizio delle tue emozioni, dei dubbi, dei desideri — e anche delle paure. A volte, capire “cosa ci succede” non vuol dire mettersi una nuova etichetta, ma liberarsi da quelle che ci stanno strette.
ti ringrazio per aver posto una domanda così personale con tanta sincerità. È importante partire da un punto fermo: l’orientamento sessuale non si misura soltanto dal piacere fisico o dalla riuscita di un singolo momento intimo. In un approccio sistemico, diamo valore all’interezza delle esperienze affettive, relazionali, corporee e contestuali — non guardiamo solo al “sintomo”, ma al significato che assume dentro la rete delle tue relazioni e nella storia che stai vivendo.
A volte, il corpo può faticare a esprimere piacere anche quando c’è amore profondo, per motivi che non hanno a che fare direttamente con l’orientamento sessuale. Stress, ansia da prestazione, insicurezze, convinzioni interiorizzate sulla sessualità o sul ruolo che “dovremmo” avere in una relazione, possono influenzare molto l’esperienza fisica. In più, il piacere è un linguaggio che si impara a conoscere insieme, in un clima di fiducia e libertà — non è un esame da superare.
L’amore che descrivi per la tua ragazza è un elemento forte, vero, e merita spazio per essere vissuto senza il peso del dubbio su “cosa dovresti essere”. L’orientamento sessuale è qualcosa di profondo, sì, ma anche fluido e personale: non sempre segue binari fissi, né ha bisogno di etichette immediate o definitive. Se ti senti autentica accanto a lei, se il legame che vivete ti nutre e ti fa sentire viva, allora quella è una verità importante — al di là di una singola difficoltà o di un momento specifico.
Potrebbe essere utile esplorare tutto questo in un contesto protetto, come uno spazio terapeutico, dove poter parlare senza giudizio delle tue emozioni, dei dubbi, dei desideri — e anche delle paure. A volte, capire “cosa ci succede” non vuol dire mettersi una nuova etichetta, ma liberarsi da quelle che ci stanno strette.
La sessualità e il piacere sono molto complesse, composti di molti fattori.
Prova a confrontarti con lei rispetto a quello che ti piace e che vorresti fare con lei, sperimentate e datevi l'opportunità di divertirvi insieme.
Prova a confrontarti con lei rispetto a quello che ti piace e che vorresti fare con lei, sperimentate e datevi l'opportunità di divertirvi insieme.
Non riuscire a raggiungere l’orgasmo o a provare piacere pieno durante il rapporto non significa automaticamente che tu non sia lesbica. L’orientamento sessuale riguarda l’attrazione emotiva, affettiva e sessuale, e tu dici chiaramente di amare profondamente la tua ragazza — questo è un segnale importante.
La risposta sessuale può essere influenzata da molti fattori: ansia, insicurezze, aspettative su cosa "dovrebbe" accadere, il rapporto con il proprio corpo, l’intimità emotiva, o anche semplicemente la fase di vita che stai attraversando. A volte ci si confronta con modelli idealizzati della sessualità e questo può far sorgere dubbi, ma la sessualità è molto più complessa e fluida.
Inoltre, molte donne (etero, bi, lesbiche) raccontano esperienze simili: la difficoltà a lasciarsi andare o a sentire piacere pienamente non è affatto rara. Se senti che questo aspetto ti mette in crisi o genera domande su di te, può essere utile parlarne con una psicologa: non per cercare un’etichetta, ma per comprenderti meglio e vivere con più serenità la tua sessualità.
L’amore che provi per lei è reale — e questo è già un punto solido da cui partire.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
La risposta sessuale può essere influenzata da molti fattori: ansia, insicurezze, aspettative su cosa "dovrebbe" accadere, il rapporto con il proprio corpo, l’intimità emotiva, o anche semplicemente la fase di vita che stai attraversando. A volte ci si confronta con modelli idealizzati della sessualità e questo può far sorgere dubbi, ma la sessualità è molto più complessa e fluida.
Inoltre, molte donne (etero, bi, lesbiche) raccontano esperienze simili: la difficoltà a lasciarsi andare o a sentire piacere pienamente non è affatto rara. Se senti che questo aspetto ti mette in crisi o genera domande su di te, può essere utile parlarne con una psicologa: non per cercare un’etichetta, ma per comprenderti meglio e vivere con più serenità la tua sessualità.
L’amore che provi per lei è reale — e questo è già un punto solido da cui partire.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
Salve, non è necessariamente collegato al sentimento che prova la capacità di provare piacere nell'atto sessuale, a tutti può capitare la situazione che descrive, si tratta di sperimentare ciò che invece può darle piacere ed educarsi a vicenda con la sua ragazza per metterlo in pratica e rendere così l'esperienza completamente appagante per entrambe.
Per capire meglio la questione e vedere come fare, suggerirei un percorso con uno Psicologo Clinico o un Sessuologo.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.
Per capire meglio la questione e vedere come fare, suggerirei un percorso con uno Psicologo Clinico o un Sessuologo.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.
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