Se prendo il tavorp potrebbe avere la sera magari due da 1 potrebbe il farmaco avere un emivita lung

29 risposte
Se prendo il tavorp potrebbe avere la sera magari due da 1 potrebbe il farmaco avere un emivita lungo e il giorno dopo nel mattino dare problemi per portare l'automobile per andare al lavoro? Grazie
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua domanda.
Per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia.
Per la problematica che la porta all'utilizzo di questo farmaco è utile intraprendere anche un percorso psicologico per comprendere da dove nascono i sintomi e cosa li mantiene. I sintomi psicologici non emergono dal nulla ma si inseriscono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, le consiglio di rivolgere al medico prescrivente qualsiasi perplessità relativa ai farmaci che assume. Un caro saluto
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno e grazie per aver condiviso i suoi dubbi. Purtroppo quello che posso consigliarle è di rivolgersi ad uno specialista che possa dare risposte precise e attente al suo benessere. Se desiderasse approfondire il suo sentire attraverso qualche colloquio psicologico, invece, resto volentieri a sua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dott.ssa Elisabetta Cavicchioli
Psicologo clinico, Professional counselor
San Miniato Basso
Buongiorno, mi dispiace molto non poterla aiutare. Per quello che sta chiedendo si deve rivolgere allo stesso specialista che le ha segnato il farmaco o al suo medico curante. Se vuole intraprendere un percorso psicologico sono qua.
Saluti
Elisabetta
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, chieda esclusivamente un parere medico trattandosi di farmaci.

Saluti

MT
Buonasera, per la quantità è sempre bene parlarne con il medico che gliel'ha prescritta, in quanto è lui che la sta seguendo sulla posologia. Per ciò che riguarda il motivo per cui sta prendendo il farmaco, se non lo stesse ancora facendo, le consiglio anche d'intraprendere un percorso psicologico in quanto le medicine curano il sintomo ma non la causa che c'è dietro al problema.
Resto a disposizione per qualunque eventuale chiarimento in merito, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Alessandra Matta
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Salve, non è possibile rispondere al suo quesito, in quanto gli psicologi non sono medici e non si occupano della somministrazione dei farmaci. E' importantissimo affidarsi al medico che il farmaco lo ha prescritto, preferendo sempre uno psichiatra a un medico di base, in quanto è sua competenza specifica conoscere a fondo gli psicofarmaci, e i meccanismi di funzionamento di essi e delle nostre menti. Si ricordi che è suo diritto chiedere tutte le spiegazioni che ritiene necessario al medico che la segue, dopodichè si affidi alle sue cure, non cambi i dosaggi o interrompa di propria volontà!
Detto questo, se già non lo sta facendo, le consiglio di rivolgersi anche a uno psicologo per iniziare un percorso che vada a indagare e prendersi cura dei motivi che la portano ad aver bisogno del farmaco che, da solo, può far solo passare momentaneamente il sintomo, ma di sicuro non può mandare via il problema.
Le auguro di stare meglio
Alessadra
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi allo psichiatra che la segue per avere maggiori dettagli sull'emivita del farmaco ed i suoi effetti collaterali. Noi rimaniamo a disposizione per qualsiasi altro suo dubbio. Saluti Dottoressa Francesca Gottofredi
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, parli col medico che le ha prescritto il medicinale in modo tale da dipanare tutti i suoi dubbi. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
per ogni info sui farmaci dovrebbe chiedere al medico che glielo ha prescritto,.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve, domande relative all'assunzione della farmacoterapia non sono di pertinenza dello psicologo. Ha provato a consultare il medico che ha fatto la prescizione? Dott.ssa Vigani
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il farmaco. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera

Per domande sui farmaci dovrebbe rivolgersi al suo psichiatra o medico di base.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti di carattere psicologico.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Conegliano
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per informazioni sui farmaci. Se vuole affiancare un percorso psicologico rimango a disposizione. Dott.sa Francesca Ghislanzoni - Psicologa
Dott.ssa Daniela Tomarchio
Psicologo, Psicologo clinico
Acireale
Buongiorno, trattandosi di un farmaco, dovrebbe rivolgere questa domanda al medico che lo ha prescritto.
Buona giornata

Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Per dubbi legati a farmaci le consiglio di contattare direttamente il medico che li ha prescritti.
Saluti, dott. Andrea de Lise
Dott. Luca Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Varese
Salve caro utente, purtroppo in merito al suo quesito non posso darle una risposta e le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento che potrà consigliarle il percorso da seguire.
Per qualsiasi intervento di supporto e sostegno psicologico rimango a sua competa disposizione.
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Dott.ssa Daniela Delzotti
Psicologo clinico, Terapeuta, Psicologo
Mattinata
Salve, per la domanda da lei posta non è possibile purtroppo fornire una risposta adeguata in questa sede bensì risulta fondamentale rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia. Un caro saluto,
dott.ssa Daniela Delzotti
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, da psicologo, non posso fornirle una risposta. Le consiglio di porre tutti i suoi dubbi al medico che le ha prescritto questa terapia.
Dott. Luca Rochdi
Dr. Massimo Morgione
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, le problematiche riguardanti gli psicofarmaci sono purtroppo di competenza dello psichiatra. Da psicologo non sono autorizzato ne a prescrivere ne a dare indicazioni sulla terapia farmacologica. Ha comunque fatto bene a porsi il dubbio e per tanto la invito a contattare il medico che gli ha prescritto il tavor e seguire le sue indicazioni.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo
Dott.ssa Sonia Castagnolo
Psicologo, Psicologo clinico
Arcore
Gentile utente, per indicazioni e informazioni in merito alla terapia farmacologica le consiglio di contattare il suo psichiatra di riferimento o in alternativa il suo medico di base. Restando a disposizione, un saluto.
Dott.ssa Sonia Castagnolo
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, le consiglio di rivolgere allo psichiatra prescrivente i dubbi relativi ai farmaci utilizzati.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Francesca Vitale
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, grazie della condivisione. Capisco la sua preoccupazione per l'assunzione di Tavor e la sua possibile influenza sulla guida. In qualità di psicologa, purtroppo non posso fornirle indicazioni mediche specifiche.

Tuttavia, ci tengo a sottolineare la mia attenzione al suo benessere e alla sua sicurezza. Per questo motivo, le consiglio vivamente di consultare il medico che le ha prescritto il Tavor.

Il medico, conoscendo la sua storia clinica e le sue esigenze specifiche, è in grado di fornirle le informazioni più complete e accurate su:

- Come assumere il Tavor in modo sicuro ed efficace.
- Quali sono i potenziali effetti collaterali del farmaco, inclusa la sonnolenza e la sua influenza sulla capacità di guida.
- Come conciliare l'assunzione del farmaco con le sue necessità lavorative, garantendole la sicurezza alla guida.

Ritengo sia fondamentale seguire sempre le indicazioni del medico in merito all'assunzione di farmaci. Non esiti mai a chiedere chiarimenti o a comunicare eventuali dubbi o perplessità. La sua sicurezza è la priorità. Cordiali saluti, FV
Dott.ssa Valentina Zoccali
Psicologo, Psicologo clinico
Legnano
Buongiorno, ho letto con attenzione la sua richiesta, per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e capire bene gli effetti collaterali. Esistono diversi tipi di insonnia che è un sintomo che si manifesta per diversi motivi. Se desidera possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza online o in studio. Io utilizzo tecniche di mindfulness, rilassamento e gestione dello stress, dell’ansia e della depressione che possono aiutarla. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
In ambito psicologico sistemico relazionale, la risposta a questa domanda dipende da vari fattori. Innanzitutto, è importante considerare che il tavorp è un farmaco che può influenzare l'umore e le capacità cognitive, quindi potrebbe avere effetti anche il giorno seguente all'assunzione.
Se si prendono due dosi da 1 la sera, potrebbe essere possibile che il farmaco abbia un'emivita lunga e quindi possa persistere nell'organismo anche il giorno successivo. Questo potrebbe comportare problemi di concentrazione, coordinazione e reattività, che potrebbero rendere difficile guidare in modo sicuro.
Pertanto, se si ha intenzione di assumere farmaci come il tavorp e poi dover guidare per andare al lavoro, è consigliabile consultare il proprio medico o un professionista esperto in modo da valutare attentamente i rischi e pianificare adeguatamente l'assunzione del farmaco per evitare situazioni pericolose sulle strade. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Angele Rachel Bilegue
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la sua richiesta è molto importante, ma per quanto riguarda i farmaci, noi psicologi non possiamo prescriverli; deve rivolgersi al suo medico che le ha invitato a prenderli. Noi psicologi, ci occupiamo di capire la problematica che le ha portato a prendere i farmaci. Per esempio l’insonnia può scaturire dall’ansia cronica. Se vuole, può prendere un appuntamento con me per vedere insieme da dove nasce questa situazione che sta vivendo
Buongiorno,
la sua domanda è molto pertinente e dimostra un giusto livello di attenzione e responsabilità. Il Tavor (lorazepam) è un farmaco benzodiazepinico, utile nel trattamento di ansia e insonnia. Come tutte le benzodiazepine, però, ha un'emivita che può variare — in genere dalle 10 alle 20 ore — e quindi può lasciare una certa quota di residuo nel sangue anche il giorno successivo, soprattutto se assunto in dosi relativamente elevate come 2 mg alla sera.

Dal punto di vista psicologico e funzionale, il problema principale non è solo la quantità residua nel sangue, ma l’effetto che questa può ancora avere sulle sue capacità cognitive e motorie:
rallentamento dei tempi di reazione
difficoltà di concentrazione
calo dell’attenzione sostenuta
eventuale sensazione di stanchezza o “annebbiamento”

Questi effetti possono non essere sempre percepiti pienamente dalla persona (cioè si può “sentirsi bene” ma avere comunque performance cognitive ridotte), e questo rappresenta un rischio soprattutto in attività complesse come la guida.

Ogni organismo reagisce in modo diverso:
chi assume il farmaco da tempo può aver sviluppato una certa tolleranza agli effetti sedativi;
chi lo assume solo saltuariamente tende ad avvertire maggiormente gli effetti residui il mattino dopo.

Come psicologo clinico, il mio consiglio sarebbe di:
parlarne con il medico prescrittore (medico di base o psichiatra) per valutare il dosaggio e l’orario di assunzione;
monitorare attentamente i propri stati soggettivi al mattino: se nota una minima sonnolenza, rallentamento o difficoltà di concentrazione, è prudente evitare di guidare;
considerare eventuali alternative non farmacologiche per la gestione dell’ansia o del sonno (psicoterapia, tecniche di rilassamento, interventi comportamentali), che spesso consentono di ridurre il carico farmacologico.

Resto a disposizione,
Claudio Croce
Buongiorno, io credo che sarebbe opportuno rivolgere questa domanda al suo medico, conosce la sua storia, in modo che insieme possiate avere tutti i chiarimenti di cui necessita. Dott.ssa Alessandra Corti

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