Scusate, ho avuto poche storie nella vita ma una in particolare mi ha segnato profondamente tant'è c

24 risposte
Scusate, ho avuto poche storie nella vita ma una in particolare mi ha segnato profondamente tant'è che sono passati 20 anni è ancora provo un sentimento di odio profondo che mi crea uno stato di ansia persistente. Perchè? La ragazza in questione (studentessa universitara) dopo avermi sedotto con tanti complimenti si è lasciata andare in un lungo e appassionato bacio, al che io gli chiedo se voleva stare con me e mi sento rispondere: "Ah non lo sò decidi tu" !! Io gli dico e che vogliamo restare solo amici? Lei dice si; poi io gli dico che non voglio sia un'avventura di un giorno e lei neanche lo voleva, poi mi dice facciamo una cosa, quando siamo soli stiamo insieme !! Io gli dico no a me le relazioni clandestine non interessano e lei a quel punto si ammutolisce, morale della favola lei si mette con me e poi dopo due settimane mi scarica dicendomi che sono un ragazzo dolcissimo, poi per telefono mi dice che non sono il suo tipo alla fine perdo le staffe e gli dico il tipo tuo è uno str.. e che le donne vanno usate e gettate. Ho scoperto tempo fa che la studentessa è diventata una dottoressa specializzata in psichiatria infantile !!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Gentilissimo, credo che l'episodio da lei raccontato sia rimasto nella sua memoria senza riuscire ad essere elaborato e quindi superato; sembra sia rimasto come una ferita aperta che rischia di condizionare anche le relazioni attuali. Per questa ragione le suggerisco di avviare una consulenza psicologica con un professionista e farsi aiutare a comprendere cosa le impedisce di superare questo episodio ed elaborare strategie maggiormente adattive ed efficaci. Resto a sua disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lei lo desiderasse. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, come ben descrive, di relazione oggi non c'è proprio nulla, oramai è solo un pensiero. Pare che la sua reazione a esso le provochi disagio, rabbia e più cerca di risolverre il concetto e più mantiene il pensiero. E' un circolo vizioso che dovrebbe, se ha voglia, risolvere in un contesto di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
probabilmente ha vissuto in questo episodio un trauma.
Ha mai pensato di fare una psicoterapia e di utilizzare l'EMDR? Le sarebbe utile approfondire l'argomento per indagare nel suo passato da dove deriva tutta questa rabbia.
Per poter andare avanti in modo sereno bisogna riuscire a lasciare andare, non tanto per gli altri, ma per se stessi.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, perchè rimanere così nel passato? Se dopo vent'anni è ancora tutto così acceso in lei, c'è sicuramente bisogno di un reset. Questi episodi nella mente, le emozioni collegate che si attivano, diventano una spessa coltre attraverso la quale guarda il mondo. Lasci andare, è passato ed in giovane età a chi non capita un rifiuto, una presa in giro, una delusione? Sono ferite di chi vive. Se la ferita è troppo forte, e magari si aggancia anche ad altro della sua vita le può essere utile una psicoterapia, per liberarsi delle zavorre e guardare all'oggi. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa silvia Ragni
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Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, se questo episodio continua a persistere dopo tutti questi anni sicuramente ha lasciato delle ferite profonde in lei. il risentimento può prolungarsi molto nella vita. Forse partire da questo ricordo in un percorso di psicoterapia può aiutarla ad approfondire il suo modo di mettersi in relazione con le donne e forse anche capire la persistenza di quell'episodio.
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Gentile Utente, la domanda che mi farei è come mai dopo tanti anni (20 anni) ancora le attiva tutte quest’emozioni? Inoltre le sta influenzando anche il presente, non permettendole di vivere in libertà i suoi piaceri con questa rabbia che si porta dentro.
Le consiglio una consulenza psicologica, così da fare un’approfondimento e chiarezza dentro di Lei e ritrovare la sua serenità.

Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto
Dott.ssa Carmen Tedeschi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
gentile utente, da quello che scrive il pensiero di ciò che è accaduto con questa persona sembra la faccia stare male e provare delle emozioni come la rabbia che tendenzialmente portano con se altro di più sopito. Per poterle essere d'aiuto bisognerebbe capire cosa di questa situazione le fa più male, quali sono i suoi pensieri a riguardo, e se ci sono delle distorsioni cognitive che non le permettono di esperire delle emozioni diverse e\o meno intense. A volte capita che alcuni pensieri ci riattivino delle credenze profonde che riguardano noi stessi e il proprio valore personale, così come ciò che magari ci è successo nella vita, facendoci provare rabbia, dolore, ingiustizia, impotenza, colpa, vergogna, ecc. Ciò che le posso dire attualmente è che non è la situazione a generare un'emozione profonda e i comportamenti ad essa associati, ma sono i pensieri; e il nostro modo di pensare automatico dipende da tutto il nostro bagaglio sia culturale che di esperienze,
ma una volta che si impara a riconoscere i propri pensieri e gli "errori" che spesso i pensieri automatici si portano dietro, si riesce anche a razionalizzarli e a comprenderne le cause profonde, per cui le consiglierei un lavoro di questo tipo per provare a star meglio.
Spero di esserle stata utile, un saluto dott.ssa Carmen Tedeschi
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, la sua mente cerca di comprendere le ragioni di una situazione che l'ha ferita. Forse si è sentito usato, preso in giro... o altro. È passato tanto tempo ma la sua mente va lì a cercare qualcosa, forse un perché o un modo per sfogare questa rabbia che si trasforma in odio? Il pensiero così diventa intrusivo e disfunzionale. Credo che parlarne con uno psicoterapeuta la potrebbe aiutare a mettere un punto e proseguire con rinnovate certezze.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, ritengo che questa esperienza non sia stata elaborata poiché molto probabilmente sostenuta da altri contenuti inconsci.
Se questi non esistessero molto probabilmente lei avrebbe già buttato in un cassetto della memoria questa esperienza e sarebbe andato oltre.
Per questo motivo è consigliabile avviare un percorso EMDR per avviare la risoluzione delle componenti emotive non elaborate.
In questo modo dovrebbe poter andare oltre e vivere una vita più serena con il femminile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

intraprenda un percorso di psicoterapia, potrà aiutarla ad elaborare quanto accaduto vista l'enorme fatica a guardare avanti dopo quell'episodio.

Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Pinella Chionna
Psicologo clinico, Psicologo, Professional counselor
Mesagne
Buon giorno,
le relazioni che lasciano ferite profonde possono segnare la nostra vita in modi che non sempre riusciamo a comprendere appieno. Il sentimento di rabbia e odio che descrive potrebbe essere legato non solo alla delusione vissuta, ma anche a un senso di rifiuto che ha toccato corde emotive profonde.
È importante ricordare che, sebbene le emozioni negative siano valide e comprensibili, mantenerle vive per così tanto tempo può avere un impatto significativo sul suo benessere. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con l’aiuto di uno psicologo, che può aiutarla a comprendere meglio la radice di questa rabbia e trovare modi per elaborarla e lasciarla andare. Questo potrebbe non solo alleviare lo stato d’ansia persistente che descrive, ma anche permetterle di vivere con maggiore serenità il presente.
Accettare che il passato non può essere cambiato, ma che il futuro può essere vissuto in modo diverso, è un passo importante verso la guarigione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, purtroppo, le emozioni se non gestite in maniera adeguata tornano in diverse forme anche a distanza di tempo. Potrebbe esserle utile un percorso di supporto psicologico per vedere bene ciò che ha raccontato.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott. Alessandro Pittari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, prima di tutto la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Comprendo quanto mortificante sia stata l'esperienza che ha condiviso. Il fatto che ancora oggi il ricordo di essa sia in grado di produrre emozioni così intense è segno del fatto che quell'avvenimento ha toccato vulnerabilità molto profonde. Per comprenderne la ragione ed esserle d'aiuto avrei bisogno di conoscerla più a fondo. Ci sono stati altri episodi, precedenti o successivi, in cui si è sentito tradito? La sua relazione con le donne è stata segnata da delusioni simili, per cui una parte di lei si sente impossibilitato ad avere una relazione amorosa con l'altro sesso? Quali sono le circostanze in cui si manifesta l'ansia di cui parla? Qualunque cosa lei provi ha una sua ragion d'essere e la richiama a una dimensione di se stesso che necessita di essere compresa e curata. Attraverso un percorso che l'aiuti a maturare una consapevolezza più matura di se stesso è possibile lavorare su questo disagio e tutti i limiti che esso potrebbe imporle nella sua vita interiore e nelle sue relazioni interpersonali. Spero di averle dato una risposta utile e non esiti a contattarmi se desidera approfondire il discorso. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Gentilissimo, grazie per la sua apertura e per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo perfettamente quanto espone e, da quanto ha scritto, si evince chiaramente come la ferita sia rimasta aperta e non elaborata. Nel suo caso la relazione da lei descritta, non ha avuto un ciclo di chiusura ed è rimasta in sospeso, per anni. Tale sospensione porta la nostra mente ed il nostro cuore a cercare di dare una spiegazione che sia per lei accettabile. Un processo che non sempre è semplice da compiere da soli. La invito ad elaborare tale situazione all'interno di un percorso, in modo che possa andare all'origine della ferita, elaborarla e fare in modo che non le faccia da calamita per situazioni future (anche al di fuori di relazioni di coppia).
Rimango a disposizione, qualora volesse approfondire.
Cordialmente, Dott.ssa Silvia Suppa.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
È comprensibile provare dolore e rabbia per un'esperienza così deludente. Esplora con uno psicologo il significato di questi sentimenti e lavora per perdonare e lasciar andare il passato. Concentrati sul tuo benessere emotivo per guarire. Valorizza te stesso e le tue relazioni future. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dott.ssa Giulia Siri
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno!
Dal suo racconto è evidente come questo episodio sia ancora vivo nella sua mente e come questo si riflette sul suo stato d'animo.
Questa situazione deve averla confuso molto e non trovando una spiegazione ed una corretta interpretazione le impedisce di superarla.
Per questa ragione le consiglio di avviare una consulenza psicologica per individuare cosa questo episodio fa risuonare in se stesso ed elaborare strategie con cui potrebbe riuscire ad andare avanti.
Resto a sua disposizione anche da remoto.
Buona giornata! Dott.ssa Giulia Siri
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto possa essere difficile portare con sé un'esperienza così dolorosa per così tanto tempo. Le relazioni, specialmente quelle che ci segnano profondamente, possono lasciare cicatrici emotive che influenzano il nostro benessere a lungo termine.

Il sentimento di odio e l'ansia persistente che descrive potrebbero essere legati a una serie di fattori. È possibile che stia ancora elaborando il dolore e la delusione di quella relazione. Quando qualcuno ci ferisce profondamente, può essere difficile lasciar andare quei sentimenti, specialmente se non abbiamo avuto la possibilità di chiudere quel capitolo in modo soddisfacente.

È importante riconoscere che questi sentimenti sono validi e che non è solo in questo. Molte persone portano con sé ferite emotive per anni, e il primo passo per guarire è spesso riconoscere e accettare quei sentimenti.

Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per esplorare più a fondo queste emozioni. Un professionista può aiutarla a capire meglio le radici del suo odio e dell'ansia, e lavorare con lei per trovare modi per affrontarli e, eventualmente, superarli. La terapia può offrire uno spazio sicuro per esprimere i suoi sentimenti e sviluppare strategie per gestire l'ansia.

Inoltre, potrebbe essere utile riflettere su come questa esperienza ha influenzato la sua visione delle relazioni e di se stesso. A volte, portiamo con noi convinzioni negative che possono influenzare il nostro comportamento e le nostre emozioni in modi che non ci rendiamo conto.

Ricordi, il percorso verso la guarigione emotiva è personale e unico per ciascuno di noi. Non esiti a cercare il supporto di un professionista per aiutarla a navigare attraverso questi sentimenti complessi. Si prenda cura di sé stesso e conceda il tempo e lo spazio necessari per guarire. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile paziente,
grazie per aver condiviso con tutti noi il suo disagio.
Perchè rimanere ancorati nel Passato? Riservare pienamente tutte le energie e lo sguardo indientro indica la paura del presente , del divenire incerto della vita , dell'imprevisto : aggrapparsi al passato diventa così rifugio sicuro , anche se il prezzo da pagare è la sofferenza del "RISVEGLIO". Comprendo quanto possa essere difficoltoso convivere con questa situazione, per tanto le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per approfondire quelle che sono le sue emozioni, pensieri e comportamenti. Rimango a sua disposizione anche online. Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, penso che portarsi dietro questa sofferenza per così tanti anni non sia facile. Capita spesso di rimanere scottati da storie finite male o relazioni malsane, ma solitamente con il tempo ed elaborando il vissuto, si riesce a chiudersi la porta alle spalle e guardare avanti, pur rimanendo inevitabilmente ancora feriti. Nel suo caso, la ferita sembra essere ancora oggi molto grande e dolorante, per questo sarebbe importante per lei capire cosa alimenta così tanto dolore e rabbia. Non è da escludere che questa ragazza abbia attivato suo tema delicato, o magari abbia rievocato qualche altro su ricordo doloroso passato e questo lo può capire solo intraprendendo un percorso con un professionista che la aiuti a capire cosa le impedisce di andare avanti.
Mantenere la rabbia per anni è logorante e ha un forte impatto sulla qualità di vita, per questo è importante prendersi cura della propria sofferenza.
Le auguro di trovare una via d'uscita e se ha bisogno di altro resto a disposizione.
Dott.ssa Anna Tosi
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno e grazie per il suo messaggio. Si percepisce ancora forte il sentimento di rabbia che deve averla investita. Non conoscendo il contesto entro cui l'episodio descritto si è verificato è difficile rispondere alla sua domanda. Sicuramente la situazione che risale a venti anni fa e che la sta mettendo in uno stato di ansia persistente, come descrive, ha l' importante ruolo di fare emergere delle parti di sè che necessitano di essere ascoltate. Per lo stato di agitazione in cui la sta ponendo potrebbe essere opportuno richiedere una consultazione con un clinico, per discuterne e approfondire la sua posizione. Cordiali saluti,
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Comprendo profondamente come quell'esperienza, seppur risalente a molto tempo fa, ti abbia segnato e continui a generare in te un forte risentimento e ansia. Sentirsi sedotto, illuso e poi rifiutato in modo così ambiguo e contraddittorio può lasciare ferite profonde e minare la fiducia in sé stessi e negli altri.
Il tuo attuale sentimento di odio persistente, anche a distanza di anni, indica che quell'esperienza non è stata completamente elaborata e continua a influenzare il tuo benessere emotivo. La tua reazione di rabbia di allora, seppur comprensibile nel momento della delusione, potrebbe aver contribuito a cristallizzare questo sentimento negativo nel tempo.
Il fatto che tu abbia appreso della sua professione attuale potrebbe aver riaperto vecchie ferite e generato ulteriori interrogativi.
Per aiutarti a comprendere le radici profonde di questo odio, a elaborare le emozioni legate a quell'esperienza passata e a liberarti dall'ansia persistente che ti provoca, ti suggerisco un percorso psicologico. Un terapeuta può offrirti uno spazio sicuro per esplorare questi sentimenti, perdonare (non necessariamente lei, ma per il tuo benessere) e lasciar andare questo carico emotivo che ti impedisce di vivere serenamente il presente.
Dott.ssa Manuela Valentini
Psicologo, Psicologo clinico
Melfi
Buongiorno,
Vorrei offrirle una risposta che, spero, possa contribuire almeno in parte a sciogliere il nodo che si porta dentro da così tanto tempo.
Lei ha vissuto un'esperienza che l'ha profondamente ferita, e ciò che colpisce è quanto questa ferita sia rimasta viva. A distanza di vent'anni, non è il fatto in sé a causarle dolore, ma ciò che ha rappresentato per lei: un senso di rifiuto ambiguo, di inganno, forse anche di perdita di dignità, in un momento in cui si era aperto con autenticità. Ne parli con un professionista, potrà aiutarla a rileggere questa esperienza non come una condanna, ma come un capitolo da integrare nella propria storia, senza che continui a guidarla da sotto traccia. Sarebbe importante lavorare sulla sensazione presente che potrebbe essere una forma di difesa, un modo per proteggersi da quella vulnerabilità non ancora accolta, elaborata, perdonata, non tanto verso l’altra persona, ma verso se stesso. Forse si giudica per essersi fidato, per aver creduto, per non aver capito. Ma la verità è che lei ha agito con onestà, e questo merita rispetto, non rimprovero. La ringrazio per la sua condivisione, chiedere è sempre una forma di forza, non di debolezza.
Mi sento di dirle che darsi nuove possibilità vuol dire offrire a sé stessi lo spazio per rinascere, per ritrovare fiducia e stupore.
Le auguro una buona giornata e resto a disposizione per un eventuale confronto,
Un saluto,
Dr.ssa Manuela Valentini
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

il fatto che, dopo vent’anni, provi ancora rabbia intensa e ansia legata a questo episodio non significa che qualcosa “non vada” in Lei: significa che quella relazione ha toccato un punto vulnerabile della Sua autostima e che ciò che è rimasto irrisolto continua a farsi sentire.

La dinamica che descrive è tipica delle situazioni che lasciano ferite profonde: una forte ambivalenza da parte dell’altra persona, messaggi contraddittori, vicinanza improvvisa seguita da distacco, e un finale in cui Lei si è sentito svalutato e rifiutato dopo essersi esposto emotivamente. In queste condizioni, la mente non archivia semplicemente il ricordo: lo trasforma in un nodo emotivo che resta attivo nel tempo.

Ci sono alcuni elementi che aiutano a comprendere la persistenza del Suo malessere:

La ferita non riguarda quella ragazza, ma ciò che ha rappresentato per Lei.
L’ha fatta sentire desiderato e subito dopo non abbastanza. Questa oscillazione lascia una traccia potente sul senso di valore personale.

La mancanza di una chiusura chiara amplifica il conflitto interno.
Le sue risposte ambigue (“decidi tu”, “stiamo insieme solo quando siamo soli”, “non sei il mio tipo”) non Le hanno permesso di capire davvero cosa fosse accaduto.

La frase detta da Lei nel momento di rabbia è il segnale di un dolore profondo.
Non ha parlato da ciò che pensa davvero, ma da una ferita che in quel momento bruciava.

Sapere che oggi lei ha una carriera nel settore psicologico riattiva la ferita.
Non perché sia “coerente” con la storia, ma perché la mente collega il successo dell’altro al proprio vissuto di ingiustizia e umiliazione.

Odio e risentimento che durano così a lungo non sono un problema di carattere: sono il risultato di un dolore mai elaborato. Quando un’esperienza segna l’autostima, può restare viva indipendentemente dal tempo passato.

Un percorso psicologico, anche breve, potrebbe aiutarLa a:

rielaborare quell’episodio con occhi adulti,

sciogliere la carica emotiva che oggi ancora pesa,

distinguere la Sua storia attuale da quella ferita antica,

recuperare un senso di valore non legato a quel rifiuto.

Non sta rivivendo il passato perché non è andato avanti, ma perché non ha avuto la possibilità di chiuderlo davvero.

Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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