scrivo perché sto attraversando un periodo molto difficile legato a un problema di salute che sta co

24 risposte
scrivo perché sto attraversando un periodo molto difficile legato a un problema di salute che sta condizionando profondamente la mia vita quotidiana.

Da tempo soffro di disturbi gastrointestinali importanti (tra cui reflusso gastroesofageo, difficoltà digestive e altri sintomi persistenti), che mi hanno portato a sottopormi a diverse visite, terapie e valutazioni chirurgiche. Sto valutando la possibilità di un intervento, ma la paura e l’ansia legate all’operazione, insieme al disagio fisico quotidiano, stanno diventando per me molto pesanti da gestire.

Mi sento spesso bloccato, mentalmente e fisicamente, e questa condizione mi sta togliendo energia, serenità e lucidità.
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno,
quello che descrive è un vissuto molto intenso e comprensibilmente faticoso, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Quando una condizione di salute persistente inizia a impattare la quotidianità, le energie mentali e la qualità della vita, è naturale sentirsi sopraffatti, spaventati o bloccati.

Anche se online è possibile trovare spunti o rassicurazioni, ogni situazione è profondamente soggettiva e va ascoltata nel suo insieme. In questi momenti, prendersi uno spazio di ascolto professionale può fare una grande differenza: non solo per affrontare le paure legate alle decisioni mediche, ma anche per ritrovare contatto con sé stessi, con le proprie risorse e con un senso di direzione.

Non possiamo eliminare gli ostacoli esterni o controllare ogni aspetto della realtà, ma possiamo imparare a stare in modo diverso con ciò che accade, a gestire l’ansia, a distinguere le paure reali da quelle paralizzanti, e a sostenere meglio il corpo e la mente nei momenti difficili.

Un percorso psicologico, anche breve, può essere un valido supporto per alleggerire questo peso e affrontare il percorso di cura con maggiore lucidità e forza interiore.

Un caro saluto, Dott.ssa Ilaria Truzzi

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Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
Disturbi di questo genere, purtroppo, essendo generalmente molto debilitanti, possono avere ripercussioni anche sulla salute psicologica.
Poter esprimere il disagio che sente e dedicarsi del tempo per occuparsi anche della sua salute mentale non può che aiutarLa. Anche le tecniche di rilassamento (come coadiuvanti delle altre terapie) potrebbero senza dubbio esserLe d'aiuto per ripristinare, pian piano, quella energia, serenità e lucidità che sente di star perdendo.
Mi rendo disponibile a fornirLe questo genere di aiuto.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso questo momento così difficile e delicato. Riconoscere il peso che sta portando e trovare il coraggio di parlarne è già un segno importante di consapevolezza e apertura. È del tutto comprensibile che i sintomi fisici persistenti e il pensiero di un possibile intervento stiano generando in lei un'ansia e una paura così forti da farla sentire spesso bloccato. Il dolore cronico e il disagio costante possono logorare non solo il corpo, ma anche la mente, rendendo difficile restare presenti e connessi con ciò che per lei conta davvero. In questo momento, se la sentirebbe di iniziare un percorso di supporto psicologico, in un contesto protetto e non giudicante, dove poter esplorare con delicatezza ciò che sta vivendo e trovare nuovi modi per affrontarlo?
Un caro saluto
Doversi sottoporre ad un intervento chirurgico può sicuramente generare delle reazioni di ansia come sta succedendo a lei. Inoltre, lo stato di ansia può generare o aggravare sintomi gastrointestinali. Considerando questo le consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla nel gestire meglio quest'ansia.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Capisco profondamente quanto possa essere difficile vivere una situazione di questo tipo. I disturbi gastrointestinali persistenti, insieme all’ansia e alla paura legate a un possibile intervento, possono creare un circolo che amplifica il disagio fisico e mentale, portando a una sensazione di blocco e di perdita di energia e serenità. È importante riconoscere che non sei solo in questa esperienza e che le difficoltà emotive che stai vivendo sono una risposta comprensibile a una condizione così impegnativa.

Affrontare sia gli aspetti fisici sia quelli emotivi è fondamentale: lavorare sull’ansia e sulle paure legate all’intervento può aiutarti a ritrovare maggiore equilibrio, lucidità e forza per affrontare al meglio la tua situazione. Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato per te approfondire questi aspetti con uno specialista, che possa offrirti supporto psicologico mirato e accompagnarti in questo percorso complesso.

Con stima,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Quello che sta vivendo è profondamente comprensibile, e la sua sofferenza merita attenzione e rispetto. Quando ci si trova ad affrontare un problema di salute che incide in modo persistente sulla qualità della vita, come nel caso dei disturbi gastrointestinali cronici, è normale che il disagio fisico si trasformi anche in un carico emotivo molto pesante. Il corpo e la mente sono strettamente connessi: ciò che accade all’uno ha inevitabilmente ripercussioni sull’altro. La sensazione di sentirsi bloccato, affaticato, con la mente affollata da preoccupazioni e timori, è una risposta comune quando il nostro sistema di adattamento viene messo alla prova per troppo tempo. L’incertezza legata alla possibilità di un intervento chirurgico, con tutte le implicazioni che comporta, può amplificare l’ansia e farci sentire vulnerabili, come se stessimo perdendo il controllo sulla nostra vita. In questi casi, la mente tende a rimuginare, a focalizzarsi sui peggiori scenari, portando a una spirale che aumenta l’angoscia e riduce la nostra capacità di vedere le alternative e di affrontare le situazioni con lucidità. Nel modello cognitivo-comportamentale, si lavora spesso su questi circoli viziosi tra pensieri, emozioni e comportamenti. Ad esempio, il pensiero ricorrente “non ce la faccio più” o “questa situazione è senza via d’uscita” può contribuire a generare uno stato d’ansia costante, che a sua volta aumenta la sensibilità ai sintomi fisici, dando la sensazione di essere sempre più intrappolati. Allo stesso modo, l’evitamento di alcune situazioni o decisioni (come nel caso della valutazione dell’intervento) può fornire sollievo momentaneo, ma alimenta sul lungo termine la sensazione di impotenza. Un primo passo utile può essere quello di riconoscere e validare il proprio vissuto emotivo. Non si tratta di essere deboli o incapaci, ma di stare affrontando una situazione oggettivamente difficile, che richiede risorse e strategie adeguate. Provare ansia, stanchezza, confusione, è una reazione comprensibile quando il corpo ci lancia segnali continui di disagio e la mente cerca risposte che sembrano non arrivare mai. Una strategia possibile è quella di cercare, nel presente, piccole ancore di stabilità e controllo. Ad esempio, può essere utile identificare pensieri alternativi più funzionali, come “questa situazione è difficile, ma posso affrontarla passo dopo passo” oppure “non posso controllare tutto, ma posso scegliere come reagire a quello che sta accadendo”. Questo non cambia la realtà in modo immediato, ma contribuisce a ridurre la sensazione di sopraffazione. L’ansia legata all’eventuale intervento può essere affrontata anche con tecniche specifiche, come l’esposizione graduale al pensiero temuto, la ristrutturazione cognitiva o la pratica della mindfulness, strumenti che aiutano a restare nel presente e ad accogliere le emozioni senza giudicarle. Infine, può essere utile considerare un supporto psicologico strutturato. In momenti di grande vulnerabilità, condividere il proprio carico emotivo con un professionista può alleggerire il peso e offrire nuove prospettive. La terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, si è dimostrata efficace nel trattamento dell’ansia legata a problemi di salute cronici, aiutando le persone a ritrovare equilibrio, motivazione e capacità di affrontamento. Ciò che sta facendo già ora, scrivendo e chiedendo aiuto, è un gesto di forza e di consapevolezza. Non si tratta di “resistere” alla sofferenza, ma di imparare a starci dentro con maggiore gentilezza verso se stessi, per poi trovare il momento giusto per agire, fare scelte e recuperare un senso di autonomia. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Viviana Costa
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Comprendo quanto possa essere faticoso convivere con un disagio fisico persistente, specialmente quando questo incide in modo così profondo sulla qualità della vita quotidiana. Le emozioni che descrivi – la paura, l’ansia, il senso di blocco – sono reazioni umane comprensibili di fronte a una situazione incerta e carica di preoccupazioni come quella che stai vivendo.

Affrontare questo percorso da solo può essere davvero impegnativo, ma con il giusto spazio e supporto è possibile ritrovare risorse interiori, maggiore chiarezza e strumenti per gestire meglio le difficoltà attuali. Se lo desideri, possiamo fissare un primo incontro in cui potrai raccontarmi con più calma ciò che stai vivendo, e valuteremo insieme il percorso più adatto a te.

Resto a disposizione per qualsiasi domanda o necessità.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Maria Tiziana Maricchiolo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Giovanni la Punta
Buongiorno, potrebbe essere utile un lavoro psico-corporeo e l'approccio psicoterapeutico fornito dall'analisi bioenergetica che la aiuti a rilasciare le memorie corporee collegate ad eventi traumatici che la portano a soffrire della sintomatologia da lei riportata, al fine di restituirle ritrovata lucidità e vitalità. Resto a disposizione per eventuali specifiche anche online. Dr. Maria Tiziana Maricchiolo
Dott.ssa Camilla Tommasini
Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Gentilissim*,
è normale avere ansia e paura rispetto ad un'intervento chirurgico qualsiasi esso sia. Da ricordare che spesso la salute fisica e mentale si influenzano per questo sarebbe importante per lei contattare uno specialista psicologo psicoterapeuta in modo tale da poter comprendere meglio da dove derivino queste paure e come si possono gestire, come mai e in quali occasioni si sente stanco e bloccato. In questo caso, la consulenza può essere di molto aiuto proprio per avere chiara la situazione affrontarla con altri occhi. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, capisco e comprendo il suo stato d'animo legato alla "convivenza" e alla gestione di una problematica gastrointestinale. Vivere la quotidianità e situazioni sociali con la presenza di altre persone ed avere questa problematica di salute è sicuramente molto difficile e pesante per lei. Non trascuri parallelamente il suo benessere psicologico, in quanto, va di pari passo con quello fisico. Non esiti a chiedere aiuto, conversare e confidarsi con le persone a lei più strette in merito a questo periodo, per lei molto pieno e difficile e se ne sente il bisogno di contattare uno specialista nell'ambito della salute psicologica.
Dott.ssa Serena Castoria
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con sincerità il momento complesso che sta attraversando. Quando un problema di salute persiste nel tempo è naturale sentirsi affaticati, scoraggiati e in ansia per il futuro. Il dolore fisico cronico, unito all’incertezza su come procedere (soprattutto se si valuta un intervento chirurgico), può influire profondamente sulla qualità della vita, sul tono dell’umore e sulla capacità di pensare con chiarezza.
Quello che descrive — il sentirsi “bloccato”, senza energia o lucidità — non è debolezza, ma una risposta comprensibile a uno stress prolungato. Il corpo e la mente sono strettamente collegati: quando uno soffre, anche l’altro ne risente. In queste situazioni, prendersi cura della propria salute psicologica è altrettanto importante quanto affrontare quella fisica. Le emozioni che sta vivendo meritano attenzione e ascolto. Un percorso psicologico può aiutarla a gestire l’ansia legata all’intervento, a ritrovare maggiore stabilità emotiva e a rafforzare le risorse personali con cui affrontare le scelte che la attendono. Non è solo una questione di “resistere al dolore”, ma di imparare a viverlo in modo più sostenibile, riducendo il carico che si porta addosso ogni giorno.
Resto a disposizione se desidera approfondire o intraprendere un percorso di supporto.
Le auguro intanto di trovare un po’ di sollievo e forza per andare avanti.
Buonasera, è molto importante in queste condizioni affidarsi, oltre che ai medici, anche ad uno psicoterapeuta. Gestire un problema di salute che si ripercuote nella vita quotidiana e crea continuo disagio, spesso porta ad isolarsi e a sentirsi "diversi". Prendersi un momento in cui sfogarsi e confrontarsi, aiuta molto nella gestione della malattia e anche nell'aderenza ai trattamenti terapeutici.
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Psicologo, Psicologo clinico
Marano di Napoli
Gentile utente, quando si vive per un periodo prolungato con un disagio corporeo che limita la quotidianità, è naturale che anche l'equilibrio interiore venga messo a dura prova. La stanchezza, l’incertezza, la sensazione di impotenza rispetto alle decisioni da prendere possono generare un senso di blocco, che a sua volta alimenta ulteriore ansia.

È importante ricordare che quando il corpo chiede tanta attenzione, anche la mente può iniziare a sentirsi sovraccarica. Il timore rispetto a un possibile intervento, le difficoltà legate alla gestione dei sintomi, e il peso delle scelte da compiere, spesso si intrecciano in modo complesso, rendendo difficile restare lucidi.

In questi momenti, può essere utile prendersi uno spazio in cui poter parlare apertamente di ciò che si prova, anche solo per alleggerire la pressione e ritrovare un po’ di chiarezza. Esprimere paure, dubbi e vissuti non significa arrendersi, ma creare le condizioni per affrontare meglio le decisioni da prendere, con più lucidità e meno solitudine.

Se sente che tutto questo sta diventando troppo da gestire da solo, può valutare un confronto con uno specialista, anche solo per ritrovare un punto fermo da cui ripartire. Una consulenza, online o in studio, può essere un primo passo per ricostruire serenità, ascoltando ciò che sta accadendo dentro di sé, oltre che fuori.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, la causa principale dei disturbi gastrointestinali è spesso l'ansia. Le consiglio pertanto di affiancare alle terapie farmacologiche anche un percorso psicologico. Cordiali saluti.
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
affrontare un problema di salute cronico, come quello che descrive, può avere un impatto profondo anche sul benessere psicologico. La preoccupazione per un possibile intervento e le difficoltà quotidiane possono generare ansia, senso di blocco e stanchezza emotiva. In questi casi, affiancare alle cure mediche un supporto psicologico può aiutare a gestire meglio paure e pensieri ricorrenti, recuperando energia e maggiore serenità.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Psicologo, Psicologo clinico
San Pietro Clarenza
Salve, i problemi di salute fisica, come i disturbi gastrointestinali, hanno spesso un impatto sulla salute psicologica. Questo perché corpo e mente non sono entità separate. Siamo integrati. Se pensa che la sua qualità della vita sia in qualche modo condizionata dall'ansia, dalla paura e dai sintomi che ha riportato, chiedere un supporto psicologico, oltre quello medico, potrebbe aiutarla. Resto a disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Lucrezia Marletta Psicologa
Dott.ssa Marta Avolio
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno,è comprensibile che un problema di salute così importante possa influenzare profondamente il suo benessere emotivo e mentale. Le paure e l’ansia che prova di fronte a un possibile intervento, insieme al disagio quotidiano, sono reazioni molto comuni e significative.
In questi momenti, può essere utile trovare uno spazio di ascolto e supporto dove esplorare le sue emozioni, affrontare le paure e ritrovare un po’ di equilibrio, senza sentirsi soli.
Se lo desidera, posso accompagnarla in un percorso per gestire meglio questo momento difficile, aiutandola a ritrovare risorse e serenità nel presente.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quello che sta vivendo è comprensibile e molto comune in chi affronta una condizione fisica cronica: quando il corpo soffre, anche la mente si affatica, e il peso emotivo può diventare tanto forte quanto quello fisico. L’ansia legata alla malattia, al dolore e alla possibilità di un intervento chirurgico è una reazione naturale, ma se non gestita rischia di amplificare il disagio e ridurre la qualità della vita. È importante sapere che non si tratta solo di “paura”, ma di una vera e propria condizione di stress psicofisico che merita ascolto e supporto.
Una psicoterapia centrata sulla gestione dell’ansia e sul supporto nei percorsi medici può aiutarla a ritrovare equilibrio e lucidità decisionale. Il lavoro terapeutico può rafforzare la sua capacità di affrontare la malattia senza sentirsi sopraffatto, e darle strumenti concreti per gestire le emozioni legate al percorso di cura. Prendersi cura della mente, in momenti come questo, è parte integrante del prendersi cura della salute.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Buonasera, i problemi fisici spesso hanno una componente psicosomatica; occorre affidarsi ad uno psicologo esperto in questo campo sia nei termini di tecniche psicocorporee che di rilassamento e/o pratiche legate al corpo o alla gestione dello stress ( MBSR protocollo Minfulness). Di solito con questi approcci si hanno dei risultati di miglioramento del quadro clinico ( non guarigione) e una migliore accettazione dei sintomi e del dolore
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno,la sofferenza che stai vivendo è reale e comprensibile: quando il corpo non funziona come dovrebbe, l'intera esistenza ne risente profondamente.
Quello che descrivi è un circolo vizioso tipico delle patologie croniche: il disagio fisico alimenta l'ansia, che a sua volta peggiora i sintomi gastrointestinali, creando un loop che sembra impossibile da spezzare. Il tuo corpo e la tua mente sono in costante allerta, consumando energie preziose che normalmente useresti per vivere pienamente.

La paura dell'intervento che stai considerando è del tutto normale, rappresenta l'incertezza verso un cambiamento drastico, anche se potenzialmente risolutivo. È come essere in una stanza buia e scomoda ma conosciuta, con una porta che potrebbe portarti alla luce ma di cui non conosci l'altro lato.
Il senso di blocco che provi non è solo psicologico: quando viviamo con dolore cronico o disagio persistente, il nostro sistema nervoso si adatta a uno stato di ipervigilanza che influenza pensieri, emozioni e capacità decisionali. Non stai "esagerando" o "drammatizzando", stai reagendo normalmente a una situazione oggettivamente difficile.

È importante che tu sappia che la tua lucidità mentale tornerà quando troverai sollievo fisico. Nel frattempo, però, puoi lavorare su strategie per gestire meglio questa fase di transizione e l'ansia anticipatoria legata alle decisioni mediche.
1. La respirazione diaframmatica, per esempio, può aiutare sia con il reflusso che con l'ansia.
2. Tecniche di rilassamento progressivo possono alleggerire la tensione che spesso accompagna il dolore cronico.
3. Anche il dialogo interno può essere ricalibrato per diventare più compassionevole verso te stesso.
A mio avviso un percorso terapeutico che integri tecniche somatiche per calmare il sistema nervoso iperattivato, sviluppare una relazione più serena con i sintomi fisici, e esplorare le diverse parti di te coinvolte, sarebbe l'ideale. anche lavorare con visualizzazioni guidate per prepararti emotivamente all'eventuale intervento ti porterebbe grande beneficio. pensaci Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa Clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamworker
Dott.ssa Giorgia Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Fidenza
Buongiorno,
è molto comprensibile che lei si senta in questo modo: affrontare patologie che perdurano nel tempo sommate all'incertezza di un possibile intervento sono situazioni che possono mettere a dura prova, sia mentalmente che fisicamente. Inoltre, ogni decisione che riguarda la propria salute porta inevitabilmente con sé dubbi, ansie e timori. Quel che le posso suggerire, oltre continuare a seguire le indicazioni dei medici, è di considerare la possibilità di dare spazio anche alla parte emotiva di ciò che sta vivendo da tempo e che ben descrive nella sua domanda. Un supporto psicologico può aiutare a prendersi cura di sé anche da questo punto di vista e a ritrovare quel senso di serenità ed energia di cui parla.
Un caro saluto.
Salve, mi dispiace molto che lei stia attraversando un periodo così difficile. Quello che sta vivendo è profondamente umano: affrontare un problema di salute persistente, soprattutto quando coinvolge aspetti così delicati come la digestione e il benessere quotidiano, può logorare sotto molti punti di vista — fisici, emotivi e mentali. Ha mai pensato di intraprendere un percorso di supporto? Resto a sua disposizione.
Comprendo la sua situazione.
Molto di frequente le problematiche fisiche hanno un effetto anche sullo stato d'animo. Chiedere un aiuto psicologico non significa non riuscire a fare da soli, ma accedere al supporto corretto per riuscire a gestire al meglio la propria quotidianità

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